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TONI

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  1. non ne ho la certezza.Comunque con quelle motorizzazioni copri l' 80 % del totale,così a spanne.Se poi calcoli che ormai siamo a fine giugno e a settembre magari inizieranno a raccogliere gli ordini per 199,anche se partissero da luglio non ci sarebbero grossi problemi. Poi per chi vuole le motorizzazioni meno richieste rimanenti,secondo me,ci sono in scorta vetture per soddisfare la richiesta.
  2. penso che fossero delle previsioni per la gamma post 199
  3. oggi come oggi non esiste un modello che possa essere così innovativo da convincere un cliente ad aspettare dei mesi per comprarlo rinunciando ad altri nuovi modelli presentati in anticipo. i gusti sono gusti ma 199,Clio,Yaris,207 offrono bene o male le stesse cose.E molti potenziali clienti si possono anche acquisire facendo uscire per prima la propira nuova vettura.
  4. TONI

    occhio ai conti correnti online

    da repubblica.it Mega truffa degli hacker sui conti on-line delle banche MILANO - "Cambiate le password del vostro conto on-line. Perché, se tra il 23 maggio e il 13 giugno avete risposto a una e-mail che sembrava arrivare dalla vostra banca, potreste essere finiti nella rete di una banda di specialisti delle frodi telematiche". L'invito arriva dalla Procura di Milano, dalla Guardia di Finanza, dalle stesse banche. Milioni di e-mail, prima in italiano, poi in inglese, hanno invaso le caselle di posta elettronica degli italiani. Lettere con il logo ben in vista (ma contraffatto) della banca in questione, abbastanza persuasive, in cui si chiedeva all'utente, titolare di un conto on-line, di digitare le proprie password e i codici per i bonifici. Per ragioni di sicurezza - paradossalmente - o per ricevere un premio fedeltà. E se in molti hanno cestinato quelle e-mail senza prestarci troppa attenzione, tanti altri hanno cliccato sull'indirizzo indicato, perché clienti proprio di quella banca. Il sistema della frode, infatti, si basa sulla altissima possibilità statistica di inviare l'e-mail proprio a un titolare di un conto corrente, visto che in Italia ce ne sono quattro milioni. Ma ad essere "aggredito", specificano le Fiamme Gialle, è solo il conto dell'utente finale, e non il sistema telematico della banca, che continua a essere sicuro. Quattro, per ora, le banche colpite dalla frode: Intesa, Unicredito, Sella e Credito Cooperativo. L'ipotesi degli investigatori, però, è che questo sia solo l'inizio di una reazione a catena, un gigantesco virus che rischia di colpire centinaia di correntisti on-line che hanno "abboccato" all'e-mail truffaldina. Si chiama proprio "phishing" - versione modificata dagli internauti del verbo inglese "to fish", pescare - la tecnica con la quale dai conti di un numero ancora non quantificato di ignare persone sono state prelevate somme di denaro tra i cinque e i diecimila euro (soglia massima per i bonifici on-line), per un totale di circa mezzo milione. Tutto nel giro di poche settimane. Scoperti e bloccati, invece, ordini di pagamento illecitamente disposti per 800mila euro. Ma le vere dimensioni del fenomeno potrebbero essere ancora più vaste: gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza regionale - coordinati dal pubblico ministero Francesco Cajani - stanno monitorando migliaia di conti, per verificare le eventuali falle. Un lavoro lungo e difficile, anche perché molte delle persone che potrebbero aver subito la frode non si accorgeranno di nulla fino a quando non controlleranno l'estratto conto. Cosa che, statisticamente, non avviene molto spesso. Di certo, la banda dispone di un numero elevato di password e codici non ancora utilizzati. L'indagine della procura milanese è partita grazie alla denuncia di Banca Intesa e del Credito Cooperativo, le prime due ad accorgersi di quanto stava accadendo a loro insaputa. Le e-mail sono state inviate in due giorni precise, a pioggia: senza destinatari specifici (ma soltanto un "caro cliente", invitavano gli utenti a collegarsi a un altro indirizzo web. Qui compariva la scheda in cui inserire i propri dati personali. Compilata quella, il gioco era fatti. In poco tempo è stato possibile ricostruire i passaggi della frode: server nei paesi dell'Est europeo, conti movimentati in alcune città americane. E forse, il coinvolgimento di alcuni italiani, non tra gli ideatori della truffa, ma tra quelli che ne hanno beneficiato. L'ipotesi di reato è quello di frode informatica e diffusione abusiva di codici identificativi (da noi non esiste un reato specifico di "phishing", come invece negli Stati Uniti e in alcuni paesi dell'Est). Mentre le indagini vanno avanti a grandi passi, le banche e la stessa Abi (l'associazione che le riunisce), lanciano l'allarme proprio attraverso Internet: nelle home page compare già da qualche giorno un avviso a tutti i clienti on-line che invita chiunque abbia ricevuto e risposto a queste e-mail a contattare la banca stessa per bloccare le vecchie password e sostituirle, e a denunciare l'episodio alla Guardia di Finanza o alla polizia postale, specificando l'eventuale sottrazione di denaro dal proprio conto. (25 giugno 2005)
  5. mi sembra che ci sia una normativa che prevede che si possano mettere fari nel portellone che non siano pero' quelli di posizione/freccia/stop. Questo perche' se viaggi col portellone sollevato per trasportare oggetti ingombranti le tre luci devono essere comunque visibili. Forse per questo hanno sdoppiato il tutto mettendo dei ripetitori sul paraurto
  6. fino a tutto il 2006 Punto attuale verra' prodotta a Mirafiori Potrebbe essere che,se nel 2007 venisse assegnato qualche modello nuovo,le linee della Punto migrino a est
  7. la linea di montaggio e' comune tra Thesis e 166 quindi non ci sono operai dedicati solo al modello Lancia. Quando pero' ci sono delle settimane,o dei mesi, di cig su uno o piu' modelli ci sono molti operai ed impiegati che stanno a casa.Anche se non sono legati al modello che si ferma. Capisci che per questa gente fermarsi per dei mesi e vedersi ridotto al minimo lo stipendio diventa veramente difficile
  8. non penso che sia la gioventu' il problema: quelli sono delinquenti e basta non e' che uno criminale lo diventa a 40 anni...
  9. non voglio fare discorsi populisti ma a qualcuno invece freghera' e anche molto: pensa a chi ci lavora ...per loro 3 mesi a 700 euro non e' per niente un periodo breve
  10. se fosse come dici tu sarebbe ancora piu' difficile arrivare entro fine 2006
  11. Ho aggiustato un po' la foto tanto per capire meglio le proporzioni
  12. magari 313 non 312 poi 169 e' Panda...se accorci il pianale non rimane piu' niente
  13. In questo momento hanno tutti ragione : sia gli ottimisti ,sia i pessimisti... Solo a fine 2006,secondo me, si potra' avere un' idea piu' chiara sul destino di Fiat
  14. C'e' solo una cosa che non mi torna: MAgna e' stata contattata perche' puo' fornire il progetto nell' arco di 18 mesi.Invece Marchionne dice che 198 verra' presentata entro fine 2006. Forse usano 2 calendari diversi...
  15. e' un colore ottimo per le giornate nebbiose inglesi...poi mica devono essere tutte nere o grigio met, no ?
  16. dipende... avere una fabbrica in un paese in fase di ricostruzione e sviluppo vuole dire che intanto chi ci lavora comprera' le auto che produce . E poi se calcoli dall' Ungheria alla Grecia si parla di circa un quarto di tutta l' Europa così a spanne
  17. Se e' un' operazione per coprire il mercato balcanico non ci vedo nulla di sbagliato Oppure potrebbero produrla solo li per venderla poi dappertutto a basso prezzo
  18. Diamo per scontato che non ci saranno piu' fusioni tipo l' accordo con GM ma JV tipo l' ottimo lavoro fatto con Peugeot su veicoli commerciali e monovolumi. Per capire con chi si fara' l' alleanza bisogna vedere dove altri marchi sono deboli e hanno bisogno a loro volta di un alleato.Voglio dire ad esempio se Peugeot ha appena fatto C1 con Toyota non penso cerchera' di fare qualcosa con Fiat nel segmento delle citycar. Inoltre penso Fiat cerchera' alleanze per coprire segmenti di nicchia dove da sola non reggerebbe il peso degli investimenti come ad esempio il SUV in JV con Suzuki.
  19. non puoi certo sbagliare a scrivere la marca la seconda volta, no ?
  20. Quella sopra e' la foto dei vecchi prototipi che montavano il faro della Lybra La versione definitiva e' quella sotto che effettivamente ripropone fari similissimi(direi quasi identici) a quelli di Berlingo
  21. da Spystoks.com Fiat: Marchionne, per stasi mercato ancora ricorso a cassa integrazione (23/06/2005 11.37.10) Adeguare la struttura dei costi di Fiat auto alla reale domanda di mercato. Questa la priorità indicata dall’a.d. Sergio Marchionne per tornare a far competere la casa torinese. In questo senso, sono state indicate dall’a.d. “la riduzione dei costi del personale di circa il 30%, che porterà un risparmio di 105 milioni di euro nel 2005 e 180 milioni su base annua”. Anche le spese pubblicitarie saranno ridotte di 150 milioni di euro mentre “dalla razionalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo ci aspettiamo vantaggi per 200 milioni”. E sulle attività produttive Marchionne ha detto: “Dovremo continuare ad adeguare l’attività produttiva alla domanda, attraverso fermate temporanee degli investimenti”, confermando di voler ricorrere ulteriormente alla cassa integrazione guadagni come “necessità”.
  22. la Siletto lavora in progettazione in Fiat ci sono donne che di solito seguono i colori esterni/interni e tessuti ...ma non ricordo nomi in particolare che siano emersi di recente
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