Vai al contenuto

PaoloGTC

Utente Registrato Plus
  • Numero contenuti pubblicati

    11222
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    57

Tutti i contenuti di PaoloGTC

  1. Valà spariamoci un regalo anche per il Tony Manero che diventa più vecchio.... Auguri!
  2. Un regalo per Ciccio che si appresta a festeggiare il Dedrozzo stescion.
  3. Guarda, prendilo come un consiglio da due soldi eh... però, giusto per statistica generata dai racconti del socio di bro-bro che le vende e vendeva (poi per carità ci sono gli esemplari buoni e cattivi dappertutto e per ogni marca/modello, ma giusto così, a spanne) posso permettermi di sconsigliarti a grandi linee una GrandScenic del 2005 con 100 mila km? Nessuna antipatia particolare verso il modello o la marca, ci mancherebbe, ma mi risulta che gli anni 2002-2005 non siano stati affatto i migliori in casa Renault in quanto ad affidabilità. Non vorrei che tu cascassi dalla padella nella brace, e non è così difficile in quel caso.
  4. Si ma stanno già facendo pasticci. Alla ricerca di un sound che scuotesse gli animi dei rompiscatole (cit.) sono finiti a catturare suoni da alcuni poliziotteschi (parlo di cinema, non dei suoni che emette il nostro compare oltremanica) e cattura di qua, campiona di là, va' che bella curva.... è venuta fuori una bozza di video che adesso stanno rivedendo perchè in un paio di soggettive della ruota in curva si vedeva il copertone della GGGGGiuglia che prendeva sotto il cerchio, a causa della putenza e dell'imposizione delle mani di Maurizio Merli.
  5. Ti rispondo via pm, perchè altrimenti mi sa che finiamo in OT.
  6. Si, quello della Uno era più squadrato e pure quello della Ritmo seconda serie non mi pare esattamente questo. Però avevo un dubbio e sono andato a cercare, chiedendomi se la Ritmo Abarth (tanto per dire una Ritmo a tre porte, ecco) avesse lo stesso identico specchietto della Ritmo 5 porte, e ho trovato questa foto, in cui non riesco ad individuare bene la forma precisa ma noto che la 3p aveva il soffietto più lungo, mi pare... però, forse, non è nemmeno lui...
  7. Se non vado errato Regata è uscita nell'estate dell'83. Lo specchietto del prototipo Uno sulle prime mi aveva fatto pensare a quello della Ritmo seconda serie, che mi pare fosse simile, ma forse è quello della prima. Erano uguali? A me pare che questo abbia il soffietto un po' più lungo... boh. Quoto per la bruttezza di quei cerchi Ritmo. Quelli con le bande nere non erano manco loro il top del design imho, ma nel loro essere particolari alla fine mi garbavano su quella macchina. Questi proprio no, mi han sempre dato il voltastomaco - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Si ma quella foto che dici (ce l'ho ben presente) fu pubblicata nell'ambito di un servizio che parlava delle ricerche in Fiat per sicurezza ed altro (poi forse ripubblicata ancora per altri motivi). La Uno a ruote sterzate con i numeri 7873 sul paraurti e sulla portiera, i cerchi della Turbo, che si schianta nel fianco di una Regata con su il manichino? Potrebbe anche essere un'immagine successiva, di un tempo in cui entrambe le auto erano già sul mercato. Sai perchè te lo dico? Perchè io l'ho vista pubblicata per la prima volta da AUTO nel 1987, in un articolo che raccontava come funzionavano i centri di ricerca Fiat (articolo che era interessante perchè il cronista in visita, con la scusa di osservare da vicino la strumentazione aggiuntiva a bordo dei prototipi, era riuscito a sedersi su un mulo della Tipo3-Tempra, camuffatissimo, ed aveva scoperto che la vettura avrebbe avuto la strumentazione digitale ). Ad Orbassano Fiat realizzava prove di crash continuamente, nell'ambito della ricerca, non solo prima che i modelli venissero presentati, o non solo quando ne dovevano provare uno nuovo. Per cui l'immagine con Uno e Regata insieme in un crash vuol dire tutto e vuol dire niente. Potrebbe essere si un'immagine antecedente al lancio di una o di entrambe le vetture, ma potrebbe anche essere inerente a test successivi condotti per ricerca. Ciò non toglie che indubbiamente, essendo arrivate sul mercato a pochi mesi di distanza, calcolando i tempi (di una volta) di sviluppo e collaudo, sia naturale che stessero lavorando sia su Uno che su Regata nello stesso momento (Regata poi era cosa che veniva da lontano, perchè era già stata ipotizzata sulla base della Ritmo prima serie, con un risultato abbastanza deludente.
  8. Vero, quanti ricordi che riporta alla luce pure a me quell'adesivo con il limite di velocità sul posteriore. E quanti ricordi questa Panda. Quante ne ho viste passare a casa di nonna (materna). Mio zio, che era il suo quarto figlio ed è sempre stato scapolo, lavorava all'Enel e per hobby faceva un po' di mercatini d'antiquariato (mobili e cose varie) e quand'ero piccino, iniziando con questo secondo mestiere, iniziò con le Panda perchè trovò che il Giugiaro-pensiero fosse proprio quello che faceva al caso suo. Quante ne ha passate, ma senza mai consumarle troppo eh? Il fatto era che lui era un grande amico di un dipendente Fiat che le prendeva e le cambiava ogni 6 mesi. Mio zio a quei tempi preferiva sempre avere la macchina fresca piuttosto che farle la manutenzione, e quindi, ogni volta che suonava il telefono "da Torino" perchè l'amico prendeva un'altra Panda, anche mio zio la cambiava. Quante ne sono passate in quegli anni... diverse di questo colore (ne ricordo anche di azzurrine...) prima le 30 poi le 45, poi come capitava, poi le Supernova. Arrivava una nuova Panda da Torino, e quella che aveva trovava subito un compratore (eh in quegli anni, le macchine andavano via come il pane). Il mio naso si ricorda ancora perfettamente l'odore della Panda nuova o seminuova, perchè ogni volta che arrivava un nuovo esemplare, lo zio mi portava a mangiare il gelato Davvero, rivedere la tua Panda in queste foto ha riacceso tanti ricordi anche a me. Non posso che farti un applauso (e darti il mio benvenuto in questo forum) per la tua passione.
  9. ... comunque tanto per cambiare siamo andati un po' OT (e tanto per cambiare io sono uno dei protagonisti dello svarione ). Per cui cerco di raddrizzarla e tornare in tema con qualche foto spia. Le prime due sono stranamente a colori perchè non vengono da 4R (che ai tempi pubblicava muletti quasi esclusivamente in bianco e nero, o al massimo ricolorava le foto con quel pessimo effetto pastello...) e sono dell'ultimo periodo di collaudi; ci mostrano un prototipo con le ruote della Ritmo base. La terza è una classica b/n by 4R ma è piuttosto particolare perchè ci mostra un prototipale di mascherina basato su una delle idee di Giugiaro, che qualche sera fa raccontavo in questo topic. La mascherina i cui listelli verticali avrebbero dovuto essere tutti inclinati come le cinque barrette cromate.
  10. In parte è anche colpa sua.... e non sto scherzando. Forse un po' meno da noi, sicuramente parecchio oltreoceano e poi di conseguenza, fai moda di qua, fai moda di là... Adesso non voglio dire che Fiat (o altri come lei) abbiano deciso di mettere certe strumentazioni perchè la sera in TV guardavano Supercar... è solo il concetto che voglio sottolineare. Quando cominciarono a mettere insieme 'sta macchina per fare un telefilm con l'auto del futuro, arrivati al cruscotto la via fu diretta verso questo tipo di strumentazione ("Sembra la cabina di un Concorde" cit. Michael Knight nel primo episodio della serie) perchè era un'epoca in cui tutto cambiava e si modernizzava, e anche quello che pareva non avrebbe avuto bisogno di cambiare, si presupponeva sarebbe cambiato perchè invecchiato e perchè c'era sicuramente qualcosa di nuovo dietro l'angolo che ci stava nascendo fra le mani. "Dove" poteva andare il cruscotto di un'auto, in quale direzione si sarebbe fatto più moderno? Ispirandosi agli ambienti di mezzi più grandi, generalmente ritenuti più evoluti di un'automobile con il carburatore, i vetri a manovella e la frizione per mettere le marce. Gli aerei. Così si iniziò a pensare che le lancette, indirettamente rese "vecchie" al momento dalla voglia di nuovo, non avrebbero avuto altro destino in futuro che sparire sostituite dai numeretti digitali. Nacque quindi il cruscotto di KITT, il quale, come auto del futuro sulla strada del presente, non avrebbe potuto avere che un tipo di cruscotto di questo genere. (del resto la cloche al posto del volante rendeva bene l'idea dei mezzi a cui si erano ispirati) Da cosa nasce cosa, ripeto non è che la Universal abbia inventato la strumentazione della Uno 70 SX, dobbiamo ricordare che già ai tempi della Ritmo la Fiat aveva approntato delle maquettes di plancia con la strumentazione digitale , ma indubbiamente vedere un'auto indicata come quella del futuro in un serial televisivo, che così tante persone faceva sognare ai tempi, può aver ispirato e spinto più di una persona ad ipotizzare strumentazioni di questo genere nell'ottica di rendere proiettate nel futuro le automobili che stavano nascendo in un'epoca in cui tutto ciò che arrivava era IL DOMANI. Tanto che la cosa divenne un boomerang per la produzione del telefilm. Come dicevo sicuramente l'effetto KITT sarà stato minore in Europa che in USA, ma oltreoceano furono così tanti gli esempi di auto che si lanciavano a seguire questa moda che ad un certo punto furono gli stessi scenografi della serie televisiva a richiedere un upgrade (che fu attuato in occasione dell'inizio della terza stagione, in cui l'auto veniva pesantemente danneggiata e quindi c'era la "scusa" per rifarla e modernizzarla) perchè i cruscotti delle berline americane in vendita si erano modernizzati così tanto che la strumentazione di KITT, stupefacente nel 1982, dopo 2 anni pareva più vecchia di cose che si potevano comprare in qualunque dealer su suolo americano. Poi... lo sappiamo tutti come è andata. Il digitale non è mica scomparso, anzi, a seconda dei casi è bello evidente, anche se ha cambiato stile e funzione... ma di certo non ha VINTO la battaglia con le lancette, le quali semplicemente attraversarono un periodo in cui, cambiando tutto quello che era attorno a noi, essendo loro presenti da 80 anni, DOVEVANO PER FORZA essere qualcosa che avrebbe lasciato il posto ad altro.
  11. Pure lo scarico mi lascia un po' pepppplesso, ma potrebbe anche trattarsi di un qualcosa (pur tamarro ) dell'epoca e quindi ci potrebbe anche stare . Questo 190 E, che fra un annetto abbondante ne farà 30 perchè è nato il 23 ottobre del 1984, lo incrociavo da parecchio tempo durante gli spostamenti casa-lavoro. Sempre dall'altra parte andava, mentre io guidavo. Buttavo un occhio alle sue targhe nere VC e gli dicevo "prima o poi ti becco a te".. Così, ieri sera, mentre facevo lavare la GTC (che ormai ha uno stato di carrozzeria per cui i rulli van più che bene.... ), me lo vedo mentre riposa nel parcheggio vicino al piazzale dell'autolavaggio. Tiè. Ti ho beccato. Qualche segno dell'età, ma tutto sommato è ancora in buone condizioni. Bello il colore imho, il 190 con questa tinta mi è sempre piaciuto. Con tonalità come questa le frecce arancioni che oggi sono un delitto, erano dei piacevoli tocchi di colore (e bisogna dire che MB se ne impippava alquanto di un certo tipo di pensieri, a fine anni '80 molte generaliste del segmento D come 405, Vectra o Tempra andavano di frecce bianche, MB le rimise pure sul top di gamma SL R129 )
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.