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PaoloGTC

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  1. Qualche Alfetta... negli anni 60-70 la rivista AutoSprint ogni tanto pubblicava articoli sulle vetture di produzione, inclusi gli scoop. In questo caso si trattava della futura "116", ancora camuffata da station wagon. In alcuni casi le foto sono di scarsa qualità, ma non si può far nulla. Questi erano gli spy shots ai tempi... Qui invece abbiamo un'Alfetta geneticamente modificata (qualcuno la ricorderà quest'Alfetta...) in quel di Balocco, e di seguito due immagini dell'ultimo restyling. e per oggi abbasta (scusa Rega se ho fatto due post, sono ancora in collaudo anche io con questa funzionalità ) altrimenti se mettiamo tutto ora, cosa facciamo poi? Dobbiamo pur tirare avanti fino a quando arriveranno i muli della Giulia
  2. Oltre alle maniglie Ritmo, aggiungerei anche sedili Panda Campagnola abortita, mah non so... ora non ho presente quanto fosse grande il Magnaghino o questo Fiat.... però ad occhio mi sembra qualcosa di più piccino, lo vedo a metà fra un SJ e una Campagnola (più simile all'SJ a dir la verità). Vediamo ora di riattivare il topic con un paio di inediti riguardanti 156, due (veramente) rarissime foto dei primi collaudi con carrozzeria definitiva. 156, auto che fu paparazzata pochissimo. Noi oggi ne riportiamo alla luce un paio di immagini, grazie alla rivista Auto Oggi che cito come fonte sia qui che nelle foto. Vorrei approfittare dell'occasione per chiedere a coloro che (da oggi in poi) salveranno queste immagini o le inseriranno in altri forum, di rispettare la fonte così come ho fatto io. Grazie. I would like to take this opportunity to ask (from now on) those who save these images or will fit into the other forums, to respect the source as well as I did. Thank you.
  3. Le Aurelia mi mettono la pulce nell'orecchio, perchè oggi a Varallo c'è la nona edizione del Premio Vincenzo Lancia, con annesso raduno di vetture che si troveranno in piazza alle 17.30 (la solita piazza), in occasione proprio del Raduno Internazionale Lancia Aurelia. Ho fatto già qualche foto a vecchiette in arrivo e alla location, ma la sessione fotografica avverrà ovviamente oggi nel tardo pomeriggio, e poi aggiungerò il tutto nel topic varallino. (insieme alle Ardea di settimana scorsa). Questo anche per dire che se qualcuno nel piemontese o lombardo oggi non sa che cavolo fare e vuole fare un salto a Varallo nel pomeriggio..... poi si va a mangiare una pizza. Non chiedetemi delle auto, non so quante Aurelia ci saranno. Ho visto qualche macchina stamane perchè tutti arrivavano a Varallo per poi spostarsi a Fobello a Villa Lancia, ma non so dire se sarà un gruppetto o gruppone. C'era in giro di tutto... Flavia, Appia, delle Morgan, il SuperThema di un mio compaesano.... inoltre ho paparazzato stamane una Y10 GT... più tardi la posto. p.s. per la 127 postata da Mazi. Forse ci potrebbe aiutare nella definizione dell'età l'avvento dell'obbligo per le frecce arancioni. Quand'è che son spuntate nel codice (ne abbiamo già parlato ma non mi ricordo)... perchè il 127 non le ha sempre avute, ovviamente. A meno che le abbiano semplicemente cambiate e non si possa cavare un ragno dal buco manco lì...
  4. Mia cara Kaline, li perdoni. Essi non sanno quello che scrivono. Se dovesse avere bisogno un'auto blu per i suoi spostamenti, mi chiami. Io ne ho una che fa le fusa come un gattone, e ha anche le tendine per garantirle la praivasi. Lasci stare questi, con le scarpe spaiate (che le metton su al contrario e dopo tre passi hanno una campanatura come un'Abarth 1000), con le spider dai più svariati toni di rosso e la panzetta, con le Bravette che lasciano indietro tutti sui colli astigiani solo perchè hanno consumato sei treni di gomme per imparare il percorso a memoria e fare i fighi il giorno del pranzo di Autopareri. Quelli che corrono dietro ai treni, che fotografano le macchinine per la strada, che aprono i topic sulle vacanze per vedere le foto delle morose altrui, e via dicendo. Solo IO posso garantirle da autista dei piacevoli spostamenti a bordo di un'ammiraglia italiana degna di trasportare cotanta bellezza creata da Madre Natura. Forse ai miei colleghi pareristi parrà un po' irrispettoso codesto post, ma non voglio che mi si dica grazie per questo.
  5. Io invece, guardando le consegne su 4R che poi male non sono (credevo peggio visto l'andazzo del marchio e le dimensioni del veicolo... ovvio non ne vendono 10 mila al mese ma quelle centinaia secondo me non son poche in questa situazione)... mi chiedo dove vadano a finire. In conce come scrissi in altra sede ne sono passate pochissime e al momento non ce n'è nemmeno una... e per le strade locali, ZERO.
  6. Si infatti, sulla Tipo aveva certamente senso, dato che per questioni estetiche il terzo vetro doveva seguire la linea superiore dei finestrini portiera e di conseguenza si veniva a creare un vuoto tra il tetto ed il finestrino (forse stampare il tetto in modo che scendesse fino al vetro sarebbe stata una complicazione inutile, dato che l'effetto del tegolino era mitigato dalla cornice delle portiere che lo rendeva logico dal punto di vista estetico). Per Croma invece... chissà. Forse per motivi di stampaggio del lamierato montante...
  7. Si, due interpretazioni diverse dell'auto senza gocciolatoio. 205 manteneva delle porte più tradizionali, incassate nell'arco dell'abitacolo, mentre sulla Uno andavano a tetto (in questo è stata la prima fra le italiane ma non nel mondo perchè il GiorgiGiugi ci pensava già da mò e le aveva già sparate sulla Piazza di Isuzu). Pur senza gocciolatoi quindi, la 205 secondo me rimaneva un po' più tradizionale in quella parte della carrozzeria, al primo impatto. Era una soluzione più simile a quelle di auto che i gocciolatoi li avevano ancora (vedi la Corsa A, che era nata poi un anno prima ma rispetto a queste due, pur rimanendo secondo me belloccia nella versione tre porte con i parafanghi stile Quattro, era decisamente più tradizionale per non dire vecchia... e la Polo giardinettina insieme a lei). Renault poi rifacendo 5 in Super5 mi sembra che usò lo stesso metodo di 205, nascondendo però (sulla tre porte) la struttura del montante centrale, perchè il lamierato della porta copriva tutto e si collegava direttamente al vetro posteriore. La Uno inoltre, almeno nella parte relativa alla portiera anteriore sulla tre porte (e sulla 5 nella parte di entrambe le porte) nascondeva con il sistema a tetto anche l'accoppiamento col lamierato superiore, mentre 205 utilizzava le canaline.
  8. Beh la 205 rispetto alla Uno scatolosa (e per questo dall'aria più monolitica) aveva sicuramente l'aria più "aperta", inteso come leggera di scocca, magrolina. Il vetrone posteriore e i montanti sottili (non che sulla Uno fossero spessi, però la forma a scatola dava un'idea di maggiore robustezza secondo me) facevano molto in questo senso. Era un concetto molto diverso di stile nel segmento B, ed era imho un concetto molto piacevole. Un'altra interpretazione. In quel segmento secondo me nella prima metà degli anni '80 le bellissime furono loro due, Uno e 205. Poi, fosse Pinin o meno (dopo il lancio ci furono vari bisticci sulla reale paternità del modello, a Sochaux non ci stavano molto sul "potete dire grazie a Pinin") è un altro discorso... L'estetica comunque era fatta per durare ancora, secondo me. Invecchiò benissimo, forse meglio di quella della Uno. Prova ne sia la Fiesta del 1989 che.....
  9. In realtà, stavo solo facendo dei collaudi (giusto per restare in tema col topic) su una nuova modalità che mi è stata elargita da AP per caricare le foto mulettose e fare in modo che non vadano perse per colpa di siti esterni che tagliano spostano cancellano quando gli pare. Solo che essendo io una "zappa" con la tecnologia dell'etere, ho inciampato varie volte. Quando avrò appreso per bene i movimenti che devo compiere avremo delle fotazze nuove. Comunque.... ha parlato il signor "vado in spiaggia e sotto il sole c'ho le visioni di utilitarie dell'Est" :D" Riguardo lo scarso appeal delle fuoristrada che Alfa stava studiando, possiamo rincuorarci un pochino se andiamo a rivedere una delle foto della gestazione stilistica di 164 by Cressoni, nella quale si intravvede sullo sfondo una maquette di fuoristrada che pare già essere un qualcosa di più adatto al mercato. Mentre cercavo la foto, ripercorrendo il topic 164-Tipo 4, ho ritrovato anche questa coppia di foto del buon max pershin, che ci mostra, insieme al Magnaghino, un Fiat... ... che ora mi fa capire meglio cosa fosse questo robo che non ero mai riuscito a cartellare nel mio database. (fonte: Gente Motori) Ora non voglio andare OT con queste foto che sono di un Fiat... era solo per sottolineare, come giustamente fatto da max in quella coppia di foto, la decisa somiglianza del proto Fiat con il Magnaghino.
  10. Edit... scusate sto facendo delle prove per alcune novità (si fa per dire, novità....)
  11. La Mercedes di Devon è sempre bellissima. Quella 75 lì c'ha le frecce sbagliate... o è sbagliato tutto il resto
  12. Non ho capito a quale macchina ti è partito il lunotto
  13. E aggiungo, per rispondere ad una domanda fatta dal Nino cui roberto non ha risposto perchè si parla di 164 :D:D, che la porta anteriore di 164 così come tutta la parte anteriore dell'abitacolo non c'entra nulla con quella delle altre tre. La prerogativa di 164 era proprio quella di avere pelle esterna e struttura superiore abitacolo completamente diverse dalle altre tre cugine. Per inciso invece, a me piacerebbe sapere dal buon roberto se la zona della "vasca dei pesci" e annessa guarnizione che sigilla vano motore facendo battuta sul cofano era la stessa. Giusto per sapere se la guarnizione è la medesima, dato che la mia è distrutta dagli anni e dal calore del Busso e per la 164 non la riesco a trovare. Sapessi che su Thema e Croma quel taglio del lamierato era identico, potrei magari avere qualche chance in più, con una ricerca allargata. Robbè, se sai mi rispondi? Anche in pm, così fermiamo l'OT... anzi comincio a fermarlo io con un paio di avvistamenti. Dunque..... OPS! E' una 164 (prometto che poi smetto). Il fatto è che domenica mentre mi recavo in quel posto dov'è pieno di 164 a quanto pare, facendo pausa caffè in autogrill mi sono trovato di fianco questa (che non ho potuto fotografare meglio perchè appena sceso mi son messo a guardarla e ho notato che i proprietari, due ragazzoni rasati di nazionalità estera, mi guardavano benissimo anche se poi in seguito son stati loro a guardare la mia e a propormi di vendergliela... immaginate la mia risposta). Ho voluto postare questo avvistamento perchè dai.... è un caso raro oggi vederne due affiancate per caso. (com'è che fa a volte la fotocellucamera a deformarmi l'immagine lo devo ancora capire...la mia 164 sembra che stia per cappottare) Comunque si trattava di un Super Twin Spark, leggermente più anziana della mia (targa "AB") e abbastanza "consumata". Ora, come promesso, la smetto. Avvistamento di stasera, nello stesso piazzale in cui tempo fa trovai la Visa in targa francese. Pegiò 205 Junior ("ce l'ha portato qui, si è subito capito che tra noi lui era il boss..." diceva lo spot) nata a Vercelli nel novembre del 1992. Le coppe mi sembrano fuori luogo, ma a dir la verità non ho minimamente idea di come fosse l'ultimissima serie di 205 Junior.... anche perchè è la prima volta in vita mia che ne vedo una così recente. Piuttosto ben tenuta, a parte i paraurti forse un pelo scoloriti e il tergi posteriore che è andato leggermente fuori sede. Davvero, non seguendo con precisione la carriera della francesina, sempre stato convinto che la storia del Junior si fosse fermata agli anni '80, perchè per me è sempre stata solo così. Ho trovato però in rete anche questa immagine, dove è dotata di queste coppe. Erano quelle dell'ultima serie? Quelle che ha la rossa che ho fotografato stasera mi sembrano di un.... 307? Mi sembrerebbero troppo piccole come diametro (quelli saranno al massimo dei 14"....). Forse 306? Boh. Son sicuramente coppe Peugeot, ma mi sfugge di cosa siano.... Per concludere.... ah che belli gli spot anni '80. Quando uscì questo, in classe alle elementari lo cantavamo tutti (anche perchè la mammà di mio cugggino - quello dei buchi nel cortile per fare le gallerie - se l'era comprata da poco, rossa, coi sedili in gins e la banda lateral... )
  14. Quando mi viene mostrata come in questo video, 'sta roba la capisco poco. Apprezzo la capacità di questi personaggi quando vedo che facendo questo si ritrovano ad essere decisamente più veloci di chiunque altro nello sgattaiolare lungo l'arredo urbano... ma questo qui fa delle cose inutili Cioè, secondo me ha senso quando ti rende imprendibile. Questo, prendiamo a 1.07, 'sta cagata del saltare la ringhiera per aggrapparsi al muro alto 1 metro che c'è dopo e scavalcarlo ... mettiamo che sia un ladro inseguito da un pulotto... mentre lui fa tutte le sue evoluzioni il pulotto semplicemente continua a correre sul marciapiede e gli molla uno schiaffone appena mette la testa sopra al muro
  15. Averlo saputo prima che hai un debole per la Quartz, come omaggio inserivo anche questo (poi non venite a dirmi che solo Giugi faceva sempre le stesse cose. Pininfarina 'sta macchina la fece tre volte : Quartz, Brio e Hit. )
  16. Quello davanti è il classico veicolo di riferimento che accompagna sempre i muli durante i test, per il confronto con la concorrenza?
  17. Gimmo, se fossimo nel 1987 ti chiederei se questo l'hai fatto tu... perchè le ultime parole del tuo post mi hanno fatto venire in mente gli ultimi istanti di questo spot che mi ha sempre affascinato per il fatto che fosse così intenso, senza nemmeno una parola di voce fuori campo. Se ne andavano via verso l'orizzonte, una dietro l'altra, e poi usciva solo... 164. Col punto. Come dire... 164 punto e basta. Un giorno quando avrò del tempo racconterò di alcuni incontri, fatti negli ultimi mesi, con ex-possessori o semplici appassionati che ricordano di come la desiderarono ai tempi (senza poterla avere in seguito). Son storie lunghe, come dice Gimmo, ci vuole il tempo, lo spirito giusto (stasera sono a pezzi ) e l'atmosfera. Un camionista, un bancario, un libraio, ce ne sono altri. Tutte persone con cui ho passato i minuti e le ore poi a parlare di quest'auto che per alcuni è stata tutto, per altri niente, ma che, ho scoperto appunto attraverso queste esperienze, ha lasciato un segno in molti più cuori di quel che sembra. I momenti più belli di questi incontri casuali sono stati quelli del commiato, ognuno per la sua strada, incontratisi per caso e chissà poi se ci si rivedrà. Praticamente tutti se ne andarono, qualche passo, e poi da qualche metro di distanza, si voltarono guardandola ancora una volta (magari l'avevo appena lavata, chissà splendeva il blu...) e gli si leggeva, sul volto di quaranta-cinquantenni l'essere alle prese coi ricordi di proprietario o di sogni di gioventù, e le parole sono sempre state più o meno queste... "eh però, ragazzi... il 164...." La cosa che non mi sarei mai aspettato, e che mi ha fatto più piacere nei miei due anni di vita con lei. Era una Thema, era una Croma, era un mix, era un accordo, era una conseguenza politica-industriale, era tutto ciò che si vuole. Ma nacque là, dove oggi l'Alfa non è più, nacque da quelle persone che lavorando coi vincoli, (una prassi... quando mai l'Alfa non ha avuto dei vincoli... ai tempi di mio nonno probabilmente....) a me piace pensare che ci misero tutto l'impegno possibile per fare un'Alfa Romeo, che in tanti cuori ha lasciato il segno che lascia un'Alfa.
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