PaoloGTC

OT sui libri. (parere personale) Si chiama Alfa Romeo 75 è scritto da Ardizio per la collana "Le vetture che hanno fatto la storia" della Nada. Costa 25 euri. Non sono così benevolo come Nick sul giudizio, ma io sono un pignolo. A parte lo svarione su Prisma-Dedra a livello di pianale, v'è anche da dire che la confezione è stata fatta troppo in fretta. Nelle pagine finali coi modelli-dati tecnici-foto per foto in mezzo ai modelli della prima serie gli scappa un'immagine di una seconda serie (mascherina "aperta"). Per tre volte viene pubblicato il disegno quotato con le dimensioni di carrozzeria, ne bastava uno. Poche immagini? Bastava cercare allo Storico, è una miniera di immagini mai viste sulle riviste (facevano book di lancio di tremila foto poi ne divulgavano sette...). Poi appare il disegno quotato dell'abitabilità... dove le quote compaiono con una lettera anzichè con la misura in mm. Vorrà ben dire che abbinata al disegno quotato c'era una legenda, o no? Se io mi interesso di questo dettaglio, e mi metti un disegno quotato che mi dice (esempio) che la distanza fra lo schienale anteriore e quello posteriore è "N", avrò ben bisogno di una legenda che mi dice che "N" equivale a tot millimetri, no? Ma la legenda non c'è. E che me ne faccio di un disegno quotato dove leggo che le distanze sono "N"-"M"-"L" ecc. ecc.? Inoltre la foto della maquette con la banda nera avrebbe dovuto essere spiegata meglio, così pare molto legata al processo di design della 75 mentre in realtà è una maquette del prog. "156" che appartiene alla genesi di 164 (insomma la 164 prima del Tipo4). Pignoleria mia, per carità. Però io son del pensiero che quando si fa un libro se si mette una cosa la si mette giusta e prima di mandarlo in stampa si controlla TRENTAMILA volte, perchè non è un quotidiano che domani puoi fare l'errata corrige. Non c'è nessuno col fucile puntato dietro la tua schiena. Sia io che Nicketto (come penso altri appassionati) alla prima lettura abbiano notato quel Prisma al posto di Dedra. Non siamo gente che scrive libri, e non siamo giornalisti, abbiamo quel minimo di conoscenza che si presume abbia anche chi fa un libro, e siccome io son sicuro che tale conoscenza chi ha scritto il libro ce l'ha, mi lamento della fretta e della sufficienza nella confezione. Vale il discorso per il libro sulla Giulia uscito da poco, stessa collana, stesso editore, stesso prezzo, stesso autore. Molto interessante e ricco di foto inedite soprattutto riguardo lo sviluppo di Giulia in galleria del vento. Però nella PREFAZIONE (che è la prima cosa che leggi, cavolo...) che sarà di TRENTA righe non cinquanta pagine, in quattro righe ci sono tre strafalcioni di scrittura. Si accenna al cliente-tipo Alfa Romeo di quegli anni, e lo si descrive "attento alle qulità estetiche". Poi si dice giustamente che la vettura Giulia appena immessa sul mercato "ha messo spiazzato la stampa specializzata" (eh?) Subito dopo si rammenta come la Giulia se la giocasse alla grande mettendo in difficoltà di guidatori di "presuntuse GT a 12 cilindri". Eccheccavolo. Tre uno in fila all'altro nella prefazione. Questo mica va a danneggiare il giudizio sulla conoscenza dell'autore (che stimo)... però tutta 'sta fretta.... Fine OT sui libri. Ed ora inserisco un paio di avvistamenti fatti fra ieri ed oggi. Il primo farà sicuramente contento Doctortreno Il secondo rende merito a questa coppia che è arrivata in valle dall'Olanda a bordo di due posti secchi Fiat dei tempi d'oro.

Intendi una cosa di questo genere?

Ok quando comincia a gridare "GRANDE PUUUUUFFO, GRANDE PUUUUUFFO" bannatelo.

Probabilmente sta leggendo il Quattroruote con la R25 in copertina che gli ho regalato, e nel frattempo lo sta rendendo croccante

Si ma te Becker non fai testo, la prima Polistil che ti han regalato era un 760 e da lì hai preso la strada per Goteborg Comunque questa 6 non dispiace nemmeno a me, solo che... citando J-Gian quando parla di posteriore canonico, al momento mi pare che muso e resto dell'auto al momento ci azzecchino poco come carisma.... a vederla ora mi pare un muletto di Mazda che usa una scocca 6 per provare un'altro modello con già il muso definitivo... vedremo le official pics..

Insignia per tutti. Scherzo, non è un 3er come divano ma manco l'Opel è un dono divino in questo.... io Touà lo vedrei bene in Volvo-pantera-nera.

Si in effetti il ritocco di TONI (scusa caro ) ha portato la cintura un po' in alto per i miei gusti. Nell'originale era bassina e nell'insieme, con l'arco del tetto, l'abitacolo faceva un po' "bolla". Una via di mezzo, magari conservando una certa curva nella cintura che salga la posteriore ma che dia un po' di vetro alla portiera e alleggerisca un po'? Io ho provato così.

Ma sai che son forti? Forse non tengono molto conto della meccanica (con un muso così basso si dovrebbe andare di elettrico o di boxer o di motore posteriore) e le ruotone sono un po' buffe, ma le trovo (lo intendo come complimento eh?) incredibilmente cartoon. Sembrano quelle auto disegnate nei cartoni che danno grande risalto agli oggetti meccanici, alle cose, alle infrastrutture. Mi piacciono un sacco!

Semplicemente un enorme applauso.

Top non credo proprio, forse neanche flop ma.... credo che come Opel possa prendere qualche ragazza che è completamente disinteressata dall'Agila e che avrebbe messo gli occhi su una Corsa, però vede in questa Adam la misura giusta perchè la Corsa alla fine era già troppo. Ma son numeri piccini, per come la vedo io. Poi sbaglierò ma ipotizzo dei numeri massimi tipo quelli di A1 nonostante il range di prezzi probabilmente inferiore (e a quel punto forse non flop ma nemmeno Top, perchè non credo che siano i numeri che sperano). Per il resto, ripeto apprezzo il tentativo... vedremo.

SW o 5p che sia, quella davanti è sicuramente a 2 volumi... la posizione del terzo stop che al di là del teleobbiettivo risulta molto vicina al taglio del posteriore aiuta molto. Inoltre la "cerniera" che divide il posteriore del camuffo dal laterale è tipica della camuffatura che deve permettere l'apertura di un portellone una volta levato il telo.

Opel non ha sempre venduto solo auto grigie, tristi e squadrate. Ha venduto anche le Calibra che hanno fatto rinascere un segmento ed erano talmente fuori dallo schema Opel che la gente nei primi tempi credeva fossero delle auto di qualunque altro marchio tranne che Opel; ha inventato la Tigra che fece il suo botto, ha venduto sw agili come la prima Astra, ha venduto auto con design ricercati come la Vectra B e ha portato sul mercato una GTC 7 anni fa che JC ha dovuto mangiarsi i capelli in trasmissione perchè il concept era arrivato sul mercato. Si potrà non apprezzare lo stile del marchio in generale e pure il marchio in sè (ci sono tutti i presupposti per farlo, a seconda dei punti di vista) ma non credo sia corretto pensare che abbiano sempre fatto solo Ascona. Paradossalmente a me pare ORA più "omologata" nell'ambito delle piccole chic personalizzabili ultraminkiose questa Adam. Pure io mi interrogo sulla riuscita di quest'affare, ma soprattutto perchè per il marchio non è periodo e non lo è neppure in generale sul mercato, ma apprezzo lo sforzo per cercare di crearsi un'immagine con modelli come la Insignia, la nuova GTC che tenta di proseguire un discorso lanciato sette anni fa, e questa Adam. Insomma, se Opel fa auto tristi non va bene perchè fa auto tristi, se le fa spiritose non va bene perchè non è il suo settore. Che chiudano, allora

Magnamagna non aveva già messo il naso prima nella Stilo?

Praticamente una matrioska.

Quotando lo zio Furio perchè vale lo stesso per me (tranne che per la precisione con cui riceve la rivista.... a me arriva quando capita: due mesi fa l'ho ricevuta prima che fosse in edicola, il mese scorso cominciavo a pensare che si fossero dimenticati di me...), mi aggiungo al gruppo che si congratula con il nostro effe131 e noto con piacere che non ha perso l'abitudine di intasare le pagine dell'editoria d'epoca italiana con le sue baracche (ovviamente scherzo) (forse)

Intendi per la prossima varallata o mi stai chiedendo se inserisco foto di Delte presenti al raduno? Se è la seconda.... è la seconda volta che mi chiedi di postare altre foto dopo che ho già scritto di averle messe TUTTE. Prima o poi dal vivo una testata sulla fronte te la dò.

Ecco vede sor Roy che lei già mi chiarisce un po' le cose? Ora aspettiamo le strigliate e le annotazioni da Roberto Intanto concludiamo la passerella. Giuliettina... La targa (che rettangolare sta malissimo al posteriore, imho, si vede proprio che è di un'altra epoca) ci parla di un trapasso avvenuto nel bienno '76-'77. Tra settembre '63 e novembre '64 questa Fiat 1600 S. 124 Sport Coupè 1600 terza serie, con le sue targhe originali della seconda metà del 1973. 124 Sport Spider a cavallo fra il '69 ed il '70. Per concludere, questa MG che, non si offenda nessuno, ho lasciato per ultima perchè nel mio garage dei sogni non troverà mai posto scusate, proprio un marchio ed una serie di modelli, un tipo di automobile che non ho mai potuto soffrire. (con tutta una serie di targhe al posteriore ) La passerella è finita, spero che vi abbia allietato le visite al forum. L'appuntamento è per la prossima varallata.

Tutti qui a scoprire particelle ma io ieri sera ho sperimentato il rilascio dal naso di gelato all'amarena. Situazione divanata.... mio padre, la nonna in visita e il sottoscritto con la scodella CarteD'Orata in mano... TV che va un po' da sola e parla di questo e di quello, non so come non so dove ad un certo punto la nonna salta fuori con "avete sentito che alla fine han trovato il busone di Higgins?" Sto per strozzarmi ma mio padre serissimo, senza togliere lo sguardo dalla tele risponde "si, ma poi è arrivato Magnum ed è successo un casino come al solito". Mia nonna si volta e gli fa "... cosa l'è??" "Niente.... l'è cumplicà." "Ah." Sicchè io ho resistito in quella posizione 1,2 secondi e poi ho sperimentato questa nuova maniera di gustare il gelato.

Beh Nicketto v'è anche da dire (premettendo che conosco poco le vicende dei modelli dell'epoca) che tal coupè Pininfarina potrebbe svilupparsi sugli stilemi della Appia 3a serie che era ben diversa e calandrata in quel modo, sicchè potrebbe cambiare sì parecchio dalla Appia che vedi a centro piazza con la Flavia, ma meno rispetto alla berlina che era in produzione. Appia 3a serie Frattanto un'altra infornata di immagini dalla piazza di Varallo. Altra Flaminia GT In questo caso la magica paginetta ce la individua in provincia pisana fra il dicembre 1978 ed il novembre 1979, quindi credo che anche qui si debba parlare di seconde targhe. Altra Flavia convertibile che però non ha preso parte al raduno, non conosco il motivo. Come vedete recava un numero sul parabrezza, segno di partecipazione a qualche altro evento che ignoro. La foto infatti non l'ho scattata domenica,bensì sabato, su Via Roma (là in fondo vedete la piazza). Le Lancia sono terminate, ora tocca alle "intruse" e il passaggio del testimone avviene con questa foto che raggruppa una Fulvia berlina e una Fiat 1100 (dico male se dico 103 T.V.?) Duettino "osso di seppia". La targa ce la sistema a Torino nella prima metà del 1981, quindi altro ritargaggio. To be continued

Infatti... comunque ora mi incuriosiva cos'era 'sto 3839 cc da 200 e rotti cavalli del 1984 ... e forse ho trovato. Come cilindrata e Kw (150) corrisponde il Mercedes Serie S 350.

Si ma prima di scuppiare ha fatto sei o sette tondi, e nell'impianto di comunicazione audio del CERN è partita una canzone (mi spiace per chi non è pratico del dialetto in questione) Spento tutto e riaperto il contenitore che conteneva la particella, sul fondo sono stati trovati guanti, chiavi-portachiavi e occhiali da sole che compaiono in questa foto. Ora stanno cercando di capire perchè. E soprattutto CHI li ha lasciati, anche se sul momento i dutùr tutti insieme hanno guardato verso l'alto. Intanto si mormora che verso il fondo del laboratorio, nella penombra ci fosse un uomo col maglione che alla vista di particella e oggetti ha sbottato "maaacheppallleee!"