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Mi aggiungo a coloro che consigliano una ritoccata alla chioma (p.s. ma te li sei fatti crescere da poco? pensando alla visita al CS Alfa, ti ricordavo coi capelli corti, mi sbaglio?) Prima di tutto perchè tanto ricrescono quindi se ti accorgerai di aver esagerato con le preoccupazioni nel tagliarli, poco male, basta aspettare un po' e li riavrai. E poi per quello che hanno già scritto gli altri. Sta bene che ognuno di noi cerca di porsi nel modo migliore quando va a fare un colloquio, e di certo avere i capelli lunghi non significa essere una persona trasandata. Però si sa che certi pensieri son sempre nella testa della gente, anche se passano gli anni, le ere, le epoche. Io ti consiglio di presentarti nel migliore dei modi in cui loro si aspettano di vederti. Forse avrai dovuto concedere in quel momento un po' della tua libertà personale per compiacere qualcuno, ma, come detto, la chioma ricresce.
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Giusto ieri un passerotto che fa finta di non esserci ma c'è (e vieni a scrivere!!) mi ha confermato che quel Loy o Loi lì è proprio... quel Loi. Oggi l'azienda è in mano alla sua consorte, e ho saputo anche, giusto per aggiungere una notizia tecnica, che il motore 1301 cc veniva portato a 1500 senza raccontarlo troppo in giro. A quanto pare il signore in questione conserva ancora per ricordo il suo megamotore della Uno wild boys. Turbizzavano un po' di tutto, anche le UAZ. Solo che nei casi come quello UAZ, non veniva a mancare l'affidabilità. Per le Uno la storia era diversa. La durata del motore era tutt'altro che illimitata. (aspettavo che lo scrivessi tu... non lo scrivi, lo scrivo io e ringrazia che sorvolo in questo momento sull'ennesimo incrocio fra le vicende storiche di Bibì e Bibò nessuno capirà ma tanto lo so che tu lo leggi)
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Mah... l'ennesima Caddy col solito stile, per quel che posso capire ora. Mi ha un po' stufato a dir la verità.
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Ecco, la Dedra che ha postato Nick, con quel colore, è quella che mi fa pensare a quant'era riuscita bene 'sta macchina. Mi ricorda le foto di 4R, credo aprile 1989 con in copertina la Fiesta, in cui la mostravano in strada finalmente definitiva. Era identica a questa e appena la vidi pensai subito che avevano fatto un gran lavoro, perchè trovare la Tipo in quelle linee era cosa veramente da appassionati. Però c'è qualcosa che non mi torna, se non è la foto che mi inganna, mi pare di vedere le barrette (verticali ) della calandra, cromate. Il resto dell'auto però mi fa pensare ad una prima serie. La calandra con le barre cromate mi sembra l'abbiano messa dopo, prima le aveva nere. Ehi targologo cosa dice l'immatricolazione?
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A mio parere incarnava perfettamente quel che doveva essere un'ammiraglia Fiat. Non che voglia sminuire Fiat in questo momento, cioè che non debba permettersi di fare qualcosa di più pretenzioso... però, con già una Thema Lancia in casa, e poi una 164, Croma era esattamente quel che doveva essere. Non mancava di eleganza, chi l'aveva faceva la sua bella figura. Mio zio ne aveva una, CHT azzurra, e quando arrivava non sembrava mica che arrivasse con baraccozzo gigante senza il minimo di charme. La Croma era la Croma. Pur non mancando di eleganza (anche per la sua semplicità e coerenza stilistica, e qui finiamo sempre al Giugi che guardando quegli anni c'è solo da APPLAUDIRE imho) interpretava benissimo il ruolo che doveva avere una "grande" Fiat. La famiglia che aveva bisogno di spazio e aveva quel quid economico in più per potersela permettere, aveva la sua auto senza dover andare a cercare nel premiummm mollando giù un sacco di soldi. Era l'ammiraglia con giudizio. Non nego che la Croma successiva avrebbe potuto interpretare lo stesso ruolo. Peccato che le sia mancata la medesima validità stilistica. Oggi forse non si può più proporre un'ammiraglia del genere. Se è "grossa", deve avere un certo aplomb e tutte le cosette cosine cosone, primo perchè ce le hanno le piccole e le medie, secondo perchè la grande concreta e senza troppi grilli per la testa probabilmente oggi non acchiappa più nessuno. La prima Croma è stata una grande auto in un periodo in cui un'auto come lei poteva esser grande. Per questo motivo secondo me resta irripetibile.
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Scusssate inserisco una cosina. Lo so, non è che abbia una qualche particolarità particolare questo video che ho trovato su youtube.... però girovagavo ed ho inciampato in questo filmatino, che mi ha riaperto un mondo Pensavo che non l'avrei mai più sentita. Mi spiego: quand'ero piccino, nel palazzo in cui abitavo c'era un ragazzo che si chiamava (anzi si chiama, per carità) Massimo ed era da poco patentato. Suo padre, autotrasportatore, aveva un'auto come quella nel video. Avevano il box nell'atrio dei garage condominiali che stava proprio sotto i nostri balconi. Ogni mattina, Massimo o suo padre scendevano per tirare fuori il mezzo e, immaginate questo sound amplificato dall'atrio dei box. In pratica quando Massimo accendeva il veicolo, si svegliava tutto il condominio. La sua faceva un po' più di fumo, tanto che mentre la scaldava, entrando nell'atrio dalla porta delle scale, se era inverno e c'era poca luce, l'unica cosa che si vedeva erano le tipicissime luci retro diagonali mentre la belva cominciava ad uscire dalla tana. Io ne restavo affascinato, da quel rumore, dal fumo, dall'odore e da quelle luci nella nebbia nera (poraccia, c'aveva anche qualcosa tipo 300 mila km). Restavo a guardarla imbambolato e mi chiedevo che bestia di macchina doveva essere una roba che faceva un rumore così. Eh già.
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Io invece non scorderò mai la vociona che diceva "Quando la guidi è ancora più bella (seguito dal TA-DAN di fine motivetto)" alla fine dello spot di Dario Argento, quello con la cavalletta. YouTube - Spot80 - Pubblicità Fiat Croma regia di Dario Argento (1987) (anche l'immagine a 0.23 con l'inquadratura di faro e mascherina visti di lato in corsa mi piaceva un sacco)
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In effetti i servizi-viaggio-avventura furono così tanti che... non saprei nemmeno ricordarli tutti o ricordare tutte le auto coinvolte in queste storie. Nella maggior parte dei casi erano italiane, ovviamente. Così a memoria, ha fatto così tanti viaggi che tra escursioni motorizzate e interviste in qualche paese straniero a casa di qualche presidente dell'Auto, mi son sempre chiesto se quell'uomo la passava qualche giornata in redazione oppure no. Ci fu l'Alfa 33 in Sudafrica (tanto che la Burago fece il modellino con livrea identica a quelle usate da GM), ci furono viaggi con le 127 (forse sulle Ande ma non son sicuro), con le Ritmo (forse Alaska), con le 131, con le Beta... davvero così su due piedi non saprei fare un elenco. Con la 164 andarono su e giù per la Pikes Peak. Girarono qui e là con le 75-Milano. 'sto uomo era sempre in giro. Credo che un giorno, tempo permettendo, partirò dal più vecchio di questi viaggi e li descriverò uno per uno. A questi ovviamente poi si aggiungevano le puntate a Bonneville, come dice l'articolo di 155, fatte con Dedra, Y10, Tipo 16v, ecc. ecc. Tra le straniere ricordo un viaggio con la Renault 18 (forse a Mosca), l'Opel Corsa A in Cina e forse anche la Volvo 343 ma non sono sicuro. Nel 1984 girarono in lungo ed in largo con l'Espace dedicata a Sir Francis Drake. La Volvo, ecco, questo era un altro grande "amore" (leggasi "un po' di pubblicità":lol:). Non so quante volte GM è andato in USA con svariati modelli della Casa svedese. Girarono mezza America anche con la Tipo, dal Far West ad Indianapolis, subito dopo il lancio. Anzi, a dir la verità, GM con la Tipo menò il torrone (come si dice in gergo) per mesi e mesi Tecnicamente non erano servizi che aumentavano la professionalità della rivista intesa come parlar d'auto in senso stretto, però... mostrarono mezzo mondo con quelle auto e raccontarono tante avventure, magari a volte un po' romanzate ma ai tempi ci stava.
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Già, l'avevo incontrato anche io un po' di tempo fa, ricordando in quel momento (a sprazzi) una precedente visione da bambino, però non ricordo in che frangente... forse in concessionaria, boh. Molto pathos come in tutti i filmati ottanteschi di quel genere. Affascinavano questi movies. Certo che... il computer che parla con un modulatore di voce grafico, e che dice cose come "gli umani sono così prevedibili" oppure risponde "naturalmente" quando lei chiede se è pronto, mi sembra una bella citazione di Kitt (del resto era l'85 e Kitt aveva il suo seguito ). Non si fecero mancare neppure l'americanata della sgommata sulla terra con lo "skreeeee" A parte questo, già detto e ripeto: imho la Croma più bella che c'è. La prima primissima, proprio di quel colore, i cerchi Turbo e i suoi fanaloni posteriori con le frecce arancioni (si, proprio loro, le frecce arancioni aveva un culetto bellissimo per me). Gli interni... lo sappiamo come erano. Fin troppo stilizzati per una vettura di quel segmento, e anche poverelli in versione base. Però, guardare le immagini su carta o in video, di quell'abitacolo, quei sedili in velluto di quella tinta... a me dava una sensazione di serenità a bordo...
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Per completezza aggiungo che era roba Pinin, nello specifico la sua proposta del luglio 1998.
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Fermo restando che accetto l'attuale situazione (non che la approvo, la accetto. Soprattutto perchè mi fa un po' specie che dal Gruppo si venga a dire che "vista la situazione era l'unica cosa che si poteva fare". Beh ok ma il marchio in questa SITUAZIONE non ci è arrivato in mano a Dylan Dog, a Maicol Nait o a Nilla Pizzi. Ci è arrivato in mano agli stessi che ora dicono che "vista la situazione"... quindi un paio di cose mi verrebbe da dirgliele ma lascio stare e passo oltre...) la mia unica paura resta questa. Non vorrei che in caso di fallimento di questa proposta LanChrysler tirata fuori in tempi brevi, venga data la possibilità di dire, fra qualche anno "ci abbiam provato, non siamo più sicuri di avere un futuro con questo marchio, lasciamo perdere". A quel punto sarebbe davvero da dire che l'ultima chance che c'era è stata sprecata. Sono il primo a sperare di no, ma al momento non vedo un futuro così roseo, migliore e ben delineato. Per i modelli ripeto, non approvo ma accetto. Anzi, a dir la verità mi crea più fastidio una Ypsilon che non mi piace manco in galleria spenta di notte con la nebbia di quanto me ne possano creare i rebadge vari.
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Molto probabilmente dico una cazzeta, ma non è che magari è Murray che pasticcia qualcosa riguardo una evoluzione della sua microminuscola? (a parte che non so manco se Murray è in zona Woking... )
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Quale DNA? Quello che Grissom in CSI continua ad analizzare per individuare un colpevole da mettere in gattabuia perchè ha ucciso qualcuno, mentre quando eravam piccini non c'era bisogno di Grissom perchè l'eroe del telefilm salvava "quel qualcuno" prima che il colpevole lo uccidesse e tutto finiva bene? Adesso gli eroi son quelli che trovano il colpevole. Dopo, però. Una volta lo trovavano prima. Anche coi telefilm io mi sento vecchio a volte Ti ringrazio per gli applausi, siete esagerati come sempre. Per me è un piacere perchè condividere è sinonimo di coltivare la memoria (mia e di altri) e coltivando i ricordi, si può aver tristezza perchè i tempi sono andati, ma per me c'è anche un lato positivo. Ricordare le cose che furono secondo me non porta solo pensieri di vecchiaia, ma tiene viva anche la gioventù. Ho sempre pensato che mi sarei sentito peggio un giorno se mi fossi accorto che certe cose proprio non me le ricordavo più. Quindi, grazie per gli applausi, ma io non sono su un palco e voi sotto in platea. Sono in platea anch'io e mando "in play". Lo faccio anche pour moi.
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el Nino, sai che l'avrei messa tutta la canzone del Davide se nella firma ci fosse stato abbastanza spazio? Comunque, per doverosa citazione: stuzzichini, moscardini e una bibita de quatru culuur abbronzati, tatuati i henn pirati vegnüü de Varees la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera moev el cüü anca senza i gettoni ma l'è che dumà per cambiàtt el büceer (grandissimissimo) Beh Varees l'è minga luntan, da la Valsesia Combineremo
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AM esiste ancora ma è il pallido surrogato del pallido surrogato del pallido surrogato di ciò che era nel 1989 alla nascita, ossia la bella rivista con testi interessanti, disegni di Giorgio Alisi, carta patinata e fotografia di gran livello. Oggi è una delle riviste da 1 euro o poco più e propone in forma ridotta quel che appare su Auto. (fa parte della famiglia Conti Editore anche lui, mentre alla nascita era Mondadori).
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Ma hai fatto la cosa più importante, cioè appiccicare almeno qualche cicca in giro?
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Prima o poi devo andare a recuperare anche (ANCHE... ma quante cose devo andare a recuperare?? Mi serve un segretario, anzi no, mi serve uno stipendio. Fate una colletta mensile e lasciatemi lasciare il lavoro così mi dedico tutto il giorno alle cazzabubbole ) il testo che spiegava il metodo costruttivo di quella plancia. Forse era ancora più complicato del design.
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Mi stavo giusto chiedendo come avessi fatto a restare lontano da questo topic fino ad ora. Avevo fin pensato che ti fossi perso dentro la Thema. (comunque si si proprio lei)
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Si si se ne ha memoria, garrison. O almeno, io ce l'ho. Era un periodo florido per la rivista che si lanciava anche in queste collaborazioni. Un'altra del genere fu per la 33 cabriolet che oggi mi pare giri per i Paesi Bassi. La ricordo quella Uno Turbo, nera, cerchi a stella, parafanghi allargati stile Deltone, ed interni addobbati con ogni genere di chicca moderna. Devo andare a vedere se trovo facilmente (perchè andare in archivio son mesi che è un'avventura) il servizio. Non ricordo qual'era la Carrozzeria coinvolta, forse Marazzi. Vedrò di trovare qualcosa.
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el Nino, sia ben chiaro, col mio parere non intendevo mancar di rispetto al mezzo o a chi lo apprezza. Rispetto pienamente (e ci mancherebbe) il tuo punto di vista, così come conservo il mio, ma approfitto per spiegare meglio cosa intendevo dire con "sfigata". Prima di tutto, voglio precisare che non lo intendevo come traducibile in "macchina da sfigati" (ci mancherebbe n.2). "Sfigata" è un aggettivo che mi parte quando parlo di un'auto che per un dettaglio o più dettagli si è vista rovinare la piacevolezza globale che poteva avere se gli stessi dettagli fossero stati pensati in altro modo, quindi "sfigata" proprio nel senso di "sfortunata", ai miei occhi ovviamente, quindi si tratta di giudizio personalissimo e pertanto contestabilissimo. Secondo questo mio punto di vista, sarebbero bastate poche cose fatte in modo diverso per farmela piacere molto di più, invece quelle poche cose che non mi sono mai andate giù me l'hanno rovinata tutta e non sono mai riuscito ad apprezzarla, perchè non riuscivo a staccarmi da quei punti negativi (imho) che continuavo a vedere ogni volta che la guardavo. Per fare un esempio odierno, in una certa misura ritengo "sfigata" anche la nuova Astra, che per molte soluzioni estetiche mi garba assai, ma sai una cosa? Quel vetrino, quel vetrino quel vetrino davanti a quella porta che invece di esser fatta "a punta" è fatta "ad angolo", fa quello scalino... io non riesco a mandarli giù, non riesco a non guardarli. Sai che mi rovinano tutta la macchina? Mi danno un fastidio... Ma ripeto... è la mia zucca che funziona così. Quindi, voglio precisare ancora, che non voleva essere niente di offensivo nei confronti del gusto di chi la apprezza, la Beta coupè.
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Ma che carreggiata ha? 2 metri e 10? :lol: Orca puzzola questa non mi passa neanche dalla porta del box.
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- astra iv
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