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Se hai voglia di vedere una Gremlin che finisce male ti consiglio la visione dell'episodio "Il Giro della Morte" di Supercar. Michael e Kitt finiscono ad aiutare una famigliola che manda avanti uno spettacolo di stunt cars (nel SOLITO minuscolo circuito ovale con le tribune bianche che si vede nei telefilm anni '80 quando c'è di mezzo una gara in pista ) che sta rischiando di chiudere perchè il paparino Sammy si è rotto una gamba e lo spettacolo non può andare avanti senza di lui (quindi Michael si esalta e comincia a saltare tutto e tutti con Kitt addobbato di stellette argentate). Colpa di un antipatico invidioso che ha levato la benzina alla Gremlin ed al momento di saltare la fila di macchine il motore ha fatto coff coff e la Gremlin ha fatto spatacrash.
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Su su dai dai siam sereni almeno nei topic di quel che fu, che c'è già l'oggi che ci dà tanti motivi per discutere. Il DJ vi dedica una canzone rilassante (ovviamente d'epoca)
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Tu pensa 25 anni fa quando su 4R c'era la foto di un proto camuffato dove non si capiva niente, insieme ad un disegno che prendevi per buono ma anche no, e per avere altre info dovevi aspettare un mese e vedere se per caso sul numero successivo c'era qualcos'altro. La velocità con cui oggi "escono" le cose avrebbe dovuto calmare gli animi ed invece non ha fatto altro che aumentare l'ansia. Se fossimo stati così ansiosi negli anni Ottanta, dubito che qualcuno di noi sarebbe arrivato ad oggi. Ci saremmo suicidati tutti prima. :lol: (p.s: questo non valeva per le Alfa mi passavano ogni sera sotto casa le 164 spesso con la radio a palla... sarà stato il papà di Jeby le 75 invece passavano con mio padre alle costole col Ritmone 130... ho avuto un rapporto strano coi prototipi io ) (p.p.s. quindi sappiate che se l'auto_voluta_da_Dio è uscita così prestante e dinamica è perchè era inseguita dall'auto_voluta_da_mio_papà )
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E stagiando in Renault potrai magari confermarmi anche tu che quando un cliente entra in salone e chiede un GrandEspace, i venditori si guardano e si chiedono "ma perchè, lo facciamo ancora?" Ovvio che lì c'è anche un prezzone, oltre ad una taglia tipo Ulysse Phedra 807 e quant'altro che negli ultimi anni abbiamo visto andare sempre di meno. Per come la vedo io, Freemont ovviamente un mpv non è. Se ha delle chances son sul prezzo e sulla forma che pur essendo di una certa dimensione è tipica del suv che oggi tira ancora abbastanza. Tuttavia, non è il miglior concetto suv col quale esordire. Ovviamente, si prende quel che arriva. Quello c'era eh oh. (senza far polemica, ma fa anche un po' specie, vero? parlare di una casa che nel corso della sua storia spesso è stata innovatrice inseguita con utilitarie e quant'altro, primeggiando qui là su e giù con l'impatto che avevano i suoi modelli nonostante la qualità fosse altalenante, e parlarne a proposito di un nuovo modello che arriva così perchè "quello c'era" vero verissimo che il mondo auto è cambiato per tanti quasi tutti, ma per qualcuno è cambiato un po' di più) Se l'alleanza, dico per assurdo, fosse stata con Renault Nissan (esempio sparato a caso eh) e stessimo aspettando l'arrivo di una fotocopia di Cascai, saremmo a fare tutt'altro genere di discorso con tutt'altre prospettive. Penso che Freemont avrà dalla sua il prezzo ed il marchio perchè ci sarà sicuramente una parte di mercato (anche che ignora, per carità, con rispetto parlando, perchè non tutti sono così "sul pezzo" parlando d'auto) che gli si avvicinerà con più voglia di quanta ne aveva di avvicinarsi ad un Chrysler. Tuttavia, resto curioso (e un po' dubbioso) di vedere cosa combina.
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La Bianchina Sport Tourer l'aveva la mamma di un mio compagno di classe alle scuole elementari e medie. La sua era una famiglia molto attenta alle spese. Le auto duravano loro un secolo, così come tutte le altre cose. Se per le auto poteva essere giusto e pregevole, per altre cose era un po' degradante per il mio compagno Samuele, che veniva a scuola con i pantaloni e le giacche smesse da suo padre quando aveva la sua età . Ovviamente si sa che i fanciulli sanno essere tremendamente cattivi e quindi Samuele aveva delle grane continue in società per via del suo vestiario, chiamiamolo fuori moda. La Bianchina l'hanno tenuta fino al 2000 e rotti, immacolata e penso che quando sua madre ha smesso di guidare (i genitori di Samuele sono anziani) sia andata in mano ad un collezionista. Il papà invece ha girato fino all'anno scorso con una Ascona 1.6 due volumi color argento, credo del 1982, anno in cui fu immatricolata ed il giorno dopo ebbe in dono il portapacchi (quello proprio... portapacchi, quello di una volta per intenderci ) che ha tenuto fino all'ultimo giorno di vita (28 anni col portapacchi.. povera Ascona, si sarà chiesta che male aveva fatto lei ). Ora non guida più nemmeno il padre, e credo che l'Ascona (pur intonsa tanto quanto la Bianchina) sia andata pressata da qualche parte. Samuele infatti, oggi marito, è l'unico in casa a guidare e ha la sua rivincita su anni di giacche fuori moda e pantaloni marroni di velluto a coste. Guida una scintillante 330 cd ed il giorno che se l'è comprata io sono stato felicissimo per lui. Comunque ai tempi delle scuole erano due le vecchissime ad arrivare nel piazzale ogni mattina: la Bianchina ed una rarissima Fiat 850 Idroconvert (o Super Hydra Matic non ricordo bene) verdone scuro.. però quella scomparve già dopo la fine delle scuole. Non era messa benissimo.
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Anche io mi aspettavo qualcosa di più stupefacente nel finale di quello Benz, visto come era cominciato. Tra l'altro N.1: mi ricorda la carica dei Maggiolini in "Herbie il maggiolino sempre più matto" quando si sveglian tutti per andare ad aiutare Herbie e Nonna Steinmetz. Tra l'altro N.2: ho come l'impressione che il pagodino iniziale che apre la porta del fienile ed esce sia un modellino... non so perchè ma ho quell'impressione lì.
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In ogni numero sono trattate diverse auto, e solitamente quella di copertina è quella che ha l'articolo più esteso. Altre volte in copertina non c'è un'auto primadonna bensì il reportage sulla tendenza stilistica presente e futura della tal Casa (facciamo un esempio: "Dove va il design Toyota" eh se lo chiedono in molti ). Visto che quel che ti interessa (il neretto) purtroppo devo dirti che anni fa la rivista era molto più esauriente da questo punto di vista (però, come ho scritto, dipende anche da cosa rilasciano le Case... Bmw ad esempio è sempre stata avara: due bozzetti dell'ultimo stadio del design, le foto ufficiali e la classica foto del reparto modelli dove si vede una maquette definitiva in fase di rifinitura, due addetti e Bangle di fronte con il dito che non si capisce se è sul naso o nel naso, che cerca di ricordare dove ha lasciato la cravatta coi maialini). Design story di 147 prima serie è molto ricca, che io ricordi. 164 ricchissima, 166 al momento non l'ho ben presente. Anche per 156 fu un bell'articolo, idem per 145 e GTV-Spider. I numeri più belli, bisognerebbe fare una ricerca un po' più approfondita. Diciamo che negli anni '80-90 molte case tra cui le italiane, in occasione del lancio dei modelli importanti, rilasciavano una buona dose di materiale, quindi quando scorri l'elenco degli arretrati e leggi di che auto si parla, se trovi Fiat Uno, Tipo, Lancia Thema, 164, 33, 156, Punto 1a serie, insomma tutti i modelli più famosi, trovi sempre un bell'articolo. Ti mando un pm.
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Di niente Pienamente d'accordo sul fatto che devi studiartela prima di fare un abbonamento. Sai perchè? Dal mio punto di vista (che altri condividono) essa non è più quella di una volta. Premetto che il mio di punto di vista è abbastanza antiquato in quanto a metodi di design ed ispirazione per bozzetti personali, nel senso che sono un amante di matita e pastelli. Questo mi porta ad apprezzare molto di più gli Auto & Design più vecchi, anni '90 e soprattutto anni '80, perchè la tipologia di immagini rilasciate dalle Case (bozzetti come si facevano una volta ) è quella che mi piace di più studiare, imitare, riguardare ed utilizzare a volte per i miei sproloqui sul vecchiume automobilistico. Inoltre, ho notato che con il passare del tempo c'è stato un impoverimento generale nella dovizia di immagini a corredo dei servizi, abbinata ad una trasformazione dei testi-intervista al designer, che son passati da un qualcosa di molto tecnico, specifico e direi succoso da leggere per un appassionato dei retroscena, ad un genere molto vago, pieno di grandi ragionamenti sul futuro del design della tal casa, sulle ispirazioni ecc. ecc. Per fare un esempio spicciolo, se prendiamo una Design Story a caso, tipo quella della Fiat Uno, troviamo un servizio lunghissimo, pieno di bozzetti, con decine di foto di maquettes, varianti ecc. ecc. ed un testo che le accompagna che è denso di informazioni sul come e perchè, su che tipo di cammino è stato percorso, sui vari motivi che hanno portato allo scartare un'ipotesi a favore di un'altra. Una cronistoria realistica di come è nata quell'auto, con date precise, aneddoti e quant'altro. Sui numeri odierni capita spesso che venga presentata l'ultima nata della Casa X ed il servizio sia composto da qualche foto ufficiale, qualche bozzetto di grafica al pc già definitivo (cosa mi fai vedere due bozzetti dell'auto definitiva se io voglio sapere come è nata?) accompagnati da un testo dove il capo del design (che da come parla sembra sempre più uno del marketing che un matitaro) pieno di belle frasi sull'ispirazione, sul domani, su come quest'auto si inserisce in una certa cultura... insomma un bla bla che onestamente mi annoia spesso e volentieri. In parole povere 'sta macchina è nata così, stando al servizio. Qualcuno si è ispirato, ha fatto due bozzetti di grafica e pampete eccola nelle concessionarie: questo è quello che spesso ti raccontano e mostrano oggi. Con Giulietta è già stato un caso fortunato, hanno mostrato "qualcos'altro", che però è niente rispetto a tutto quel che c'era da mostrare (con 940 si poteva fare un libro ) Non c'è paragone con un numero degli anni '80. Non c'è paragone con la dovizia di immagini ed interviste inseriti nella design story di 164 (ed era anche giusto cacchio, è la rivista top, si parla della nascita di un'auto molto importante io mi aspetto di sapere tutto o quasi tutto, e questo vale per Giulietta tanto quanto valeva per 164). Probabilmente non è tutta colpa della rivista, può anche essere che oggi le Case non rilascino più un ciufolo di niente riguardo quel che accade nelle loro stanze segrete. Il risultato comunque è che a volte chiudo la rivista senza aver scoperto niente della nascita dell'auto che stava in copertina, perchè ho visto due render ufficiali, le foto ufficiali (che grazie me le mette anche Quattroruote quelle) e parole parole parole del designer, tanto belle quanto impalpabili, con le quali egli ha detto niente di ciò che è successo. Poi ripeto, il mio è un punto di vista obsoleto. Facilissimo che oggi le generazioni più giovani che non usano la matita ma il pc, trovino ispirazione nella coppia di bozzetti di grafica e nei discorsi di altissimo livello che ha fatto il capo del design. Io son per le cose più pratiche e curiose. Se devo essere sincero fino in fondo, continuo a comprarla perchè ho la collezione che parte dal primo numero del 1979 e non è il caso di smettere (e per questo ti ho consigliato l'abbonamento, che ti dà l'opportunità di avere al prezzo normale anche qualche testimonianza più generosa del design che fu, se dovesse interessarti... anzi se tu dovessi essere interessato a qualche info su di una precisa design story passata, nel senso "se si vedeva roba o no :D" chiedi pure che posso dirti se val la pena di ordinare il tal numero oppure no ).
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Sarà fatto. Domani mattina. 'desso no perchè son quasi le due e se lo sveglio per dirgli "ti saluta Roberto Da Crema... ehm Da Croma.... ehm da Roma" mi spacca una cappelliera sulla testa. Le luci del 112 non è che siano invertite, è che siamo di fronte ad un pasticcio. C'è un faro Elegant (et similia, dicesi "roba già più bellina") ed un faro "scarso" (niente retro)... della Junior se la memoria non mi inganna. Non ricordo bene se per base-base c'era la Junior o ancora più sotto c'era una 112 che si chiamava 112 ebbasta Quella della foto di Nick mi sembra una Elegant (o Elite? booh non ricordo più le differenze ora) quindi credo che il faro sbagliato sia il destro. O meglio, da cerchi, faro sinistro e salvaporte si direbbe una Elegant (o Elite booh ).. che però dovrebbe avere i poggiatesta se non ricordo male. Insomma boooh son le due di notte La Ritmo Nicketto dovrebbe essere un '86. Quella del "Diavolo e l'acquasanta" era la seconda serie al lancio, nel 1982, like this Parlando di coppe della Uno mi pare abbiate scordato quelle della ES simili come disegno alle SL ma piatte e molto aerodinamiche , diverse da quelle delle altre ES Fiat (Ritmo e Regata, per fortuna non ci diedero la Croma ES... no anzi, ci fu, ed il suo nome era CHT )
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Ciao jackfollo, hai ragione: Auto & Design non si trova dappertutto. Figurati che quando cominciai a comprarlo io, nel 1996, lo prendevo a Rivoli, dove stavo svolgendo il servizio militare. Qui da me in Valsesia non sapevano manco cos'era nelle varie edicole. Ora è arrivato anche qui, non in tutte le edicole ma in qualcuna c'è. Se non riesci a trovarlo ma sai che se lo trovassi lo compreresti sempre, ti consiglio di andare sul loro sito (non mi ricordo l'indirizzo esatto ma cercando su google Auto&Design lo trovi indicizzato al volo) e richiedere l'abbonamento tramite il form che trovi lì. Ti manderanno a casa un bollettino da pagare già compilato e poi lo riceverai per posta. La cosa è vantaggiosa perchè se sei abbonato hai diritto ai numeri arretrati (che puoi vedere uno per uno come copertina ed indice sempre sul sito) allo stesso prezzo di copertina di un numero nuovo, e cioè 9,30 euro. (se per caso dovesse interessarti qualche numero vecchio per qualche design story in particolare... sai, 9,30 invece di 18,60... tutto fa brodo ) La rivista è bimestrale quindi all'anno sei sui 50 euro e rotti (c'è un po' di sconto ovviamente per chi si abbona)... mi sembra che l'ultimo abbonamento sia stato di 51 euro, ma non vorrei scrivere una caxxata. Puoi anche telefonare (il numero lo trovi sempre sul sito), ti risponderà la signora Maria Teresa che è molto gentile e disponibile (lo dico perchè ogni tanto la vedo di persona, quando ritiro arretrati vado a pigliarli direttamente in redazione da loro, a Torino in C.so Francia). Quando il numero arretrato ricercato è esaurito se possono si prodigano facendoti copie cartacee del servizio che ti interessa. Comunque mi sembra strano che a Roma non ce l'abbiano da nessuna parte; tieni anche presente che i canali distributivi son sempre quelli, quindi se fra i vari edicolanti ce n'è qualcuno un po' dinamico e con voglia di fare, non il solito che ti risponda "ah non so quelle robe lì", faglielo richiedere a chi gli porta i giornali, te lo troverà. Il mio consiglio comunque è quello di abbonarsi (se vuoi prenderli tutti) perchè la proposta degli arretrati a prezzo normale è mooolto interessante (visto che è un raddoppio non di un fumetto che passa da 2 a 4 euro, bensì da 9 a 18... )
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Sai che me la ricordavo diversa la storia delle coppette ruota? A me pare di ricordare che le Uno base (inclusa la Fire) avessero i bulloni a vista col cappellotto nero centrale, e che le coppette copribulloni ci fossero sulle S.
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Sarò l'unico a pensarla così ma io ci ho sempre visto una fortissima voglia di imitare la GTC. Non c'è un dettaglio preciso da poter definire copiato, ma tutto un'insieme di cose e proporzioni che fin dal primo impatto me l'han fatta sembrare molto ispirata. (comunque io continuo a preferire l'originale che ormai è vecchia vecchiotta ma lavata lucidata fa voltar le teste ancora oggi, specialmente nei colori chiari).
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E' la 2300 Rio, la brasiliana prodotta dalla FNM, che monta un motore di derivazione Alfa 1900. Sul numero scorso di RC c'è un articolo (e da lì pesco qualche info generale alla veloce) che ne presenta due, la grigia di Axel Marx che era esposta anche al 100x100 e la rossa del figlio di Gippo. Quando girava camuffata in prova le riviste la scambiavano per la "futura 119" (la 6) vista la somiglianza in generale. Fu prodotta dal 1974 al 1988, con un restyling nel 1976 in occasione del quale si sdoppio in due versioni, la "B" e la "TI" che aveva due carburatori doppio corpo. Nel 1980 arrivò la "TI4" che andava anche ad alcool. Era un macchinone ben più imponente dell'Alfetta (470x170, 12 quintali) e faceva i 175 orari, ed il 2310 da 149 cv beveva parecchiotto tanto che il serbatoio aveva una capienza di 100 litri. Da noi solo Achilli Motors tentò di importarne un po' ma il successo fu scarso. Non è stata prodotta in moltissimi esemplari (RC riporta il dato di 14 mila pezzi che però è riferito agli anni 74-76; per il periodo successivo RC scrive che non ci sono informazioni precise). La somiglianza estetica era ben più forte di quella meccanica, nei confronti dell'Alfetta. Niente DeDion al retrotreno ma un ponte rigido, e anche all'avantreno differenze (Alfetta barre di torsione longitudinali, Rio molle elicoidali).
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Beh la Ritmo degli stessi anni non era da meno eh? Ricordo perfettamente che prima che il babbo comprasse lo Scorpione, un suo collega si accattò la 60 appena uscita 2a serie, nel gennaio 1983 (tra l'altro fu lì che mio padre cambiò idea sulla Ritmo: da tempo rimuginava sulle doti sportive del 125 TC ma la Ritmo 1a serie non gli piaceva proprio. "Davanti sembra un rospo" diceva sempre. Io ero piccino, avevo 6 anni e riviste in casa non ne portavo, lui il mondo dell'auto come news non è che lo seguisse molto, e non aveva ben presente il nuovo frontale della 2a serie. Quando vide quella del collega disse "ah ok ora così coi quattro fari mi piace, vediamo che combinano con l'Abarth". A Torino in seguito combinarono e lui combinò ) e ricordo perfettamente che in quel gennaio '83 non esisteva ancora la suddivisione in Ritmo L e CL. La 60 era 60 ebbbasta, ed il collega, pur portandosi a casa una Ritmo senza poggiatesta ("non mi servono, mi danno fastidio, poi va a finire che ci appoggio la testa e mi addormento mentre guido"... ah le idee di una volta ... ricordate quelli che la macchina la compravano coi poggiatesta perchè erano di serie ma poi li levavano? ) per avere un minimo di auto dovette includere nel conto la quinta marcia, il lunotto termico ed il tergilunotto. Il conce gli fece una capa tanta per inserire nel conto i vetri azzurrati "perchè escono tutte così e chiederla senza è una grana" ma lui si impuntò talmente tanto nel rifiutare che alla fine glieli regalò. Ricordo che quella Ritmo blu venne via a 10 milioni tondi tondi. Subito dopo comparvero L e CL (se non ricordo male la L era la 60 di prima ma con solo due fari e la CL invece era una 60 già un po' più ricca). Poi vabbè c'erano le S e lì cambiava di un mondo...
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Se non ricordo male la "C" su Supercinque significava "meno di così non si può", perchè già la TC era scarsa. Confermo esistenza dell'allestimento Color Line in casa Peugeot. Ora non mi ricordo se su 205 e basta o anche su 309 (la quale di suo portava in gamma la versione "Profil").
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Vista una dal vivo (ma passando in macchina, non mi sono fermato ) in un paesino zona Mortara qualche mese fa. C'era una festa paesana ed un conce Renault esponeva robe varie inclusa Wind nera. Il socio di bro bro, che come ormai molti sanno è un uomo Renault in zona Pavia-Certosa, non l'ha mai avuta in salone e spera che non gliela mandino. L'ha vista dal vivo da un collega più grande (lui è un po' più piccino come azienda) ed è contento che stia là dove sta. (c'è da dire che il socio di bro bro è un "talebano" Renault , passa le sue giornate ad accudire 5 GT Turbe, Alpine V6 Turbe e 21 Turbe, ed in vetrina di fianco alla Renault del momento... nel senso che è quella che gli mandano da esporre, a volte una Clio a volte una Dacia a volte sboronano con una Laguna GT nera che incredibilmente ha venduto , c'è sotto il telo rosso una 5 Limited pari al nuovo).
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Guarda ora riuscirei ad essere poco preciso. Domani dovrei avere la spedizione in partenza, se in ufficio le due sfitinzie (per dirla alla Braschi ) smettono di guardare i cardigan scontati su ebay e mi cagano n'attimo ci do una bella guardata ed in pm ti spiego tutto (per evitare di far nomi e pubblicità). Riguardo la Duna... mi viene in mente una roba (tanto per parlar forbito ). Da qualche parte dovrei avere le foto dei prototipi in giro per Torino, lievemente camuffati, di un restyling che poi non han fatto, perchè immediatamente dopo decisero di farla diventare la Elba. Devo guardare. EDIT: mi sa che ricordavo male o meglio, "deformato". In effetti ho una foto di Duna WE all'uscita dei cancelli Fiat che ha il frontale camuffato (lamierati intatti comunque) con fari tipo Uno 2a serie e mascherina idem... solo che è tutto messo lì con il nastro adesivo e la mascherina è pure storta rispetto al cofano. Non sembra un frontale finito e camuffato ma una cosa messa lì per nascondere la vera identità (cioè calandra Innocenti) e non far sapere che la stavano passando da un marchio all'altro. Tutto il resto (fascioni, coppe) è già della Elba. Quindi magari era tutto secondo i piani ed il camuffo è solo per fuorviare. Non posto la foto ora perchè non è su pc ma su rivista e c'ho poco tempo, domani vedo di inserirla per completezza.
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Lo so lo so. Era per dire... nel senso che alla fine era la Duna quella. La Duna da noi a 3 porte SW (se non ricordo male) non l'hanno venduta come "civile", ma solo da lavoro (il mitico Penny ).
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In effetti leggevo anche io ora che a volte si accende in modo lampeggiante mentre stai viaggiando per un problema all'interruttore del pedale del freno (insomma quello che fa accendere gli stop). Diciamo che questa è un'analisi che puoi fare molto velocemente da solo... se il problema fa si che gli stop non si accendano, ora che è buio basta che vai in macchina e controlli che fa. Leggevo anche però che è un particolare un po' rognoso della Golf quando comincia a fare i capricci, perchè può anche capitare che tu ora vada a vedere e funzionino perfettamente gli stop.. perchè a volte funge e a volte non funge.
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Daiii la Duna Weekend Coupè Qui non ne ho vista una in giro manco quando la vendevano. In compenso ogni tanto c'ho fra i piedi una Duna 60 berlina IMMACOLATA e pure rossa (non avete idea di com'è nuova da vedere) che purtroppo mi capita fra i piedi sempre all'improvviso e non riesco mai a fotarla. Gira per di qua ma targa (bianca ovviamente) MI.