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PaoloGTC

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  1. La Primera prima generazione era mezza Vectra e mezza Dedra, si salvava dal non essere definita una copia totale "metà di questa, metà di quella" perchè aveva una porta posteriore un po' più originale del resto e diversa da quelle delle altre due però anche lì bisognerebbe vedere quanto era dovuto al desiderio di "citare" i rivali e quanto al caso... Vectra di fine 1988, Dedra di inizio 1989, la Primera se non sbaglio è 1990 ma sempre se non ricordo male è un progetto che prende il via nel 1984.... calcolando le solite tempistiche medie, credo che quando sono state presentate le rivali (o che comunque fossero già state paparazzate abbastanza ignude da ispirare degli spioni ) bene o male come fare la nuova media in Nissan l'avessero già deciso....
  2. Ah si eh Me la prendo a nastro. Adesso ti segnalo al sindacato vittime di modificatori molesti di post altrui. Ma va va' (hai fatto bene )
  3. Beh che la Leon e la proposta ID per la 182 si somiglino non è poi tanto strano, no? Io comunque non le trovo pessime, sicuramente sarebbero state un po' meno innovative di B&B ma per i tempi in cui furono presentate al management (Giugiaro ci lavorò nel corso del 1991 e le presentò a gennaio 1992) erano gradevoli e credo che Fiat ne avrebbe vendute anche di queste. In fondo c'erano in giro la Golf III, la Ford Escort e l'Opel Astra prima maniera in quegli anni, insieme alla 19 che poi si ovalizza e diventa Megane, e alla 306, poi la Xsara... forse sarebbero state più tradizionali rispetto alla rottura che rappresentò la Tipo nel 1988... ma mi danno l'idea di auto mature e ben costruite, e non è che nel 1995 avrebbero avuto attorno chissà quali sfidanti innovative... Per le foto in bianco e nero, a volte dipende da dove arrivano. Non è detto che siano tutte mele della stessa pianta.... Tutto comunque era partito da qui... prima che arrivino le proposte degli "esterni", in modello Fiat dell'autunno 1991.
  4. La 3 porte e la 5 porte sono le proposte Italdesign per le 182 - Bravo&Brava. Questi i frontali...
  5. Infatti non è lei. Questa ha un posteriore diverso, con fanaleria più corta e squadrata. Il frontale però è praticamente quello. Questa ai tempi fu indicata come "prima ipotesi realizzata in Alfa", però il frontale così simile mi porta a battezzarla "interpretazione Alfa della proposta Pininfarina" Le coupè e cabrio: le prime foto vennero alla luce dopo una conferenza stampa dell'Ing. Fumia di qualche anno fa, durante una delle prime edizioni (se non la prima in assoluto) di Milano Autoclassica. Fu lui a proiettarle sullo schermo alle sue spalle, e credo fosse la prima volta che venivano mostrate al pubblico. La station invece viene dal suo libro "Autoritratto". Se non ricordo male furono realizzati nel 1985, due anni dopo la berlina, e valutati nel 1987 ai tempi del lancio di 164. Si decise di pensarci poi, e non se ne fece nulla. Da notare però che a grandi linee avevano già i paraurti che qualcun altro disse di aver fatto per il restyling "Super" . Coupè e cabrio comunque non convincevano molto nemmeno l'autore stesso: sue testuali parole "non è un male che non siano state prodotte". P.s. trovato l'anteriore della "RT".
  6. Il frontale di questo modello invece mostra chiaramente di essere stato d'ispirazione per i faretti piccini di 166. Devo recuperare la foto.
  7. Dopo averla sistemata un attimino, però. Perchè al loro coraggioso "non mettiamo accessori e ce ne freghiamo, perchè siamo alternativi" laggente aveva risposto "ciccio, i vetri a manovella usali te!"
  8. Questa è per la C, prima che virassero sui fanali verticali.
  9. Da quel poco che ricordo di un articolo trovato su una rivista tedesca (che ho infilato chissà dove), scritto da una penna che ai tempi aveva mostrato di conoscere bene ciò che accadeva dietro le quinte dei principali marchi di casa, mi pare che Opel nel momento in cui aveva subìto questo furto di idee fosse già piuttosto convinta a lasciar perdere. Aveva fatto due conti (o anche quattro) e stava pensando che molto probabilmente non sarebbe valsa la pena di buttarsi in un segmento in cui il guadagno per vettura era per forza di cose limitato (evidentemente con un po' di buonsenso sapeva di non poter vendere mioni e mioni di pezzi) con un progetto nuovo, innovativo e costoso. Innovativo magari non per il cliente (come non lo sono state Lupo e Arosa, e come normalissima è stata la Cinquecento dopo anni di sparate su una mega Topolino bicilindrica di plastica fatta a uovo con cambio a variazione continua e via dicendo) ma per la Casa stessa, nel senso che doveva fare tutto da zero. Motivo per cui probabilmente alla fine arrivò anni dopo un semplice rimarchione di una Suzuki. Ricordo questo passaggio... in cui Opel definiva "un bagno di sangue" la messa in produzione di una due posti tipo Smart o Maxx o che dir si voglia. Poi non so quanto fosse innovativo ciò che Lopez portò via da Russelsheim, può anche darsi che lo fosse e che VW alla fine abbia messo in produzione qualcosa di più simile a Cinquecento per cercare di non fare l'uovo troppo fuori dal cesto (e nonostante questo mi piacerebbe poi capire se con Lupo e Arosa ci hanno guadagnato o perso...)
  10. Pininfarina 1990. Nome in codice 164 RT (Restyling Totale) Scartata nel momento in cui si decise di puntare su una linea tutta nuova.
  11. Sinceramente non tutto quel bagagliaio non ce la vedo come proposta scartata per 146. Le eredi di 33, dopo una prima fase in cui Alfa pensava di poter fare ancora da sola (il progetto 433 che ha avuto due step, il primo dei quali è rappresentato dalla maquette futuristica che si è vista anni fa sul libro di DeBertolis con le immagini del Portello abbandonato, ed il secondo più morbido ma sempre due volumi) si è trasformato in un paio di proposte del CS Alfa su pianale Tipo 2 ma PRIVE di carry over Tipo; una a coda tronca, l'altra fast-back ma sempre a due volumi. Anche loro scartate da Fiat, insieme alla proposta I.DE.A (una cosa inguardabile). In seguito sono nate le 3 e 5 porte derivate dal carry over Tipo; ricordiamo che all'inizio di questa fase 146 non esisteva, era semplicemente una 145 a 5 porte, con le porte della Tipo; Cantarella chiese poi di differenziare come stavano facendo in Fiat per le Bravo&Brava. A me questa maquette sembra una proposta per segmento D "seconda metà anni '90", piuttosto tradizionale. La corrente tradizionale c'era: ricordiamo anche che la "prima 166" era una 164 ristilizzata.
  12. Questa foto, come dici tu, viene dagli anni '90 e comparve più di una volta sulle riviste, quando capitavano articoli che parlavano del Centro Stile Alfa Romeo. Facile quindi pensare che già ai tempi si trattasse di una proposta stilistica scartata, altrimenti non l'avrebbero mostrata. Ora non ricordo se fui io a definirla un qualcosa di legato a 155, ma se lo feci commisi un errore. Sicuramente non può avere nulla a che fare con 155 perchè l'erede della 75 venne definito da Spada appena dopo il passaggio di Alfa sotto il controllo di Fiat, insomma quando fu chiaro alla svelta che la nuova 75 sarebbe stata un derivato Tempra (che ancora doveva nascere; come per la Delta II, c'è parecchio tempo fra il congelamento dello stile e il lancio sul mercato di 155) e non credo proprio che Alfa abbia avuto lo spazio per mettersi a studiare altro, perchè tanto non se ne sarebbe fatto nulla. Per cui, col senno di poi, ritengo che questa maquette (che a me pare più una berlina sportiveggiante che un coupè, nella vetratura laterale due porte ce le vedo tutte) potrebbe essere l'inizio degli studi di un post-155, messo in piedi prima dell'avvio di un percorso differente, più ispirato agli stilemi Alfa di un tempo, che poi ha portato alla 156. Qui vedo uno stile Alfa ancora legato ad una evoluzione dello stile 164, con uno scudetto di foggia tipicamente anni '80, di dimensioni più contenute e lontano dalle intuizioni che hanno portato ai "nasoni" vari. Ipotizzo una categoria "Tipo 3" perchè cercando di sbirciare sotto la parte frontale, in quel buio mi sembra di vedere la traversa anteriore della Tipo, con i fori rotondi. Per me questo è un pre-156. Del resto, là dentro ne hanno fatte tante che non sono arrivate neanche ad essere delle varianti scartate nelle design story di Auto & Design... Riguardo i bozzetti di Brovarone a mio parere il parafango anteriore e la portiera, al netto dell'imprecisione dovuta allo stile del bozzetto mano libera, sono decisamente Alfasud. Mi sembra una Alfasud HPE
  13. In effetti nella seconda foto Renzo Piano è proprio dietro Nella prima, invece, marchiata I.DE.A la firma mi sembra quella del Uolter.
  14. Non so cosa sia, al momento. Ho cercato nei miei archivi ma non l'ho trovata. Pure secondo me in qualche modo è riconducibile agli studi per la Maxx, anche se come tre porte era prevista un po' più piccina, taglia Smart se vogliamo, mentre ad essere un po' più allungata era la 4 porte (un po' come Fortwo e Forfour). Quello che posso dire è che nella design story di Maxx diffusa da Opel in via ufficiale questo modello non c'è. Ci sono dei modelli di studio per la Corsa B, datati addirittura 1989 (prime fasi della ricerca) che adottano la stessa soluzione per quel che riguarda i paraurti che vanno ad avvolgere i passaruota, ma a parte questo non c'è altro. Potrebbe anche essere uno studio per una vettura del segmento in cui poi proposero la prima serie della Agila. Ai tempi infatti i rumours che arrivavano da Opel dicevano che durante la fase di studio della nuova Corsa (la generazione C) a metà anni '90 si erano resi conto che con l'ulteriore crescita di dimensioni e contenuti della segmento B si stava liberando verso il basso uno spazio sufficiente per un altro modello, e di conseguenza erano partiti degli studi. Tutto venne poi messo da parte quando si decise ai piani alti di tagliar corto e mettere sul mercato una gemella della Suzuki Wagon R, in pratica la prima Agila.
  15. Da notare anche (sempre per la rubrica "ma tu guarda") nel filmato gentilmente offertoci dal sior Abarth, quanto sia simile quell'abbozzo di "dashboard" alle forme del cruscotto Tipo Digit (ovviamente non mi riferisco a quello montato sul VSS, ben diverso).
  16. In circa 46 metri lineari di biblioteca/emeroteca privata che parte dagli anni '50 e che ho cominciato a costruire nel 1987 quando avevo 10 anni. Molti dicono che per avere info oggi basta guardare su internet, ma scordano che su internet le cose bisogna mettercele e che vengono sempre dalla carta, la quale una volta era un'altra cosa.
  17. Se non ricordo male la frase che girava ai tempi nell'engineering Fiat era "con la Tipo si fa tutto", no? Addirittura ad un certo punto uscì uno scoop (vado a memoria, Auto Oggi n.113 - uno può dirmi vabbè Auto Oggi.. beh mica tanto perchè gli scoop li aveva buoni...) secondo il quale il cosiddetto "Vetturone" che poi fu (Ulysse e via dicendo), nato coi francesi, avrebbe dovuto essere un qualcosa di meno "one" e fatto su base Tipo2. Scoop del 1989. A corredo ci avevano messo le foto di un paio di pianali Tipo meccanizzati e usciti dai cancelli torinesi su una bisarca per andare chissà dove. Le foto secondo me volevano dire tutto e niente, potevano essere due pianali con meccanica che andavano da una fabbrica all'altra o magari ad Arese per sperimentazione della "nuova 33" (155 la escludo, erano pianali senza terzo volume, si vedevano le piastre per i fari della Tipo e la traversa posteriore da 2 volumi. C'era un bozzetto che mostrava la versione Peugeot. Poi vabbè, il monovolume fu l'Ulysse. Dovrei avere queste foto da qualche parte... forse le avevo anche caricate 3000 anni fa... Devo chiedere a Giorgio. Ormai ci conosciamo da un po'. Ho iniziato a riportare alla luce sul suo facebook le vecchie opere che non possiede più, mi ha ribattezzato "la sua memoria storica".
  18. ma infatti Quattroruote più o meno la presentava così nei primi scoop: credo fosse l'83...mi pare che il numero con la 33 in copertina contenga l'articolo sul progettone, con dei bozzetti - neanche belli, di un certo studio CREA mai più visto a disegnare per Quattroruote, Alisi era occupato? - in cui anche la versione Alfa ha il carry over delle altre. Penso che più o meno tutti si aspettassero qualcosa del genere. Le porte le conoscevamo già, perchè i muli della Thema avevano ormai smesso di essere delle Trevi ridicole
  19. Si alla fine non era rimasto molto eh... a parte il pianale (neanche identico davanti), sospensioni più o meno (anche lì davanti mica uguali) e varia robetta sottopelle, impianto clima, cose così... i cambi e i freni se non sbaglio... comunque alla fine di soldi ce ne hanno messi
  20. Sicuro, ma dipende anche dal punto in cui la guardi. Sicuramente un progetto del genere, nuovo di pacca, fu costoso, ma dall'altro lato i singoli Costruttori coinvolti avranno avuto un risparmio a non doversi fare da zero in solitario un pianale ed un carry over nuovo. Anche 164 alla fine è venuta al mondo in base a questi pro e contro... IRI ad Alfa i soldi per una alto di gamma nuova non li avrebbe mai sganciati (la celebre frase del Ministro Marcora "è impossibile pensare ad una nuova vettura del segmento alto in Italia, perchè è un segmento piccolo e ne abbiamo già troppe", tradotto "smetti pure di pensare alle tue nuove 154 e 156..") ma avrebbe potuto farla insieme a Fiat, e dall'altra parte Fiat era ben felice di spalmare un po' di più.... poi vabbè Alfa credo che alla fine un tot di soldi ce li abbia spesi comunque dato che la sua a livello di carrozzeria l'ha fatta tutta come gli pareva
  21. Infatti... inoltre, se vogliamo, questo prototipo era un'evoluzione (e la presentazione al pubblico) di un concetto che loro stavano già sviluppando in ottica di mercato e che oggi rappresenta la norma. Nel 1981 il Tipo 4 di Thema e 9000 era ormai abbastanza avanti dal punto di vista progettuale (lavori iniziati nel 1978). Croma forse no, perchè se non ricordo male si decide in seguito di aggiungerla alla coppia italo-svedese, ma comunque l'idea di fare due auto con lo stesso pianale e giro-porta era già una realtà.
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