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PaoloGTC

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  1. Materiale anni 90, relativo agli studi per la 166. Da dove ricavo le immagini questo primo modello viene datato 1990; sembrerebbe quindi una prima ipotesi ancora molto "164". Oh.... è ora di cena . A più tardi con l'altra vista di questo modello, e altre varianti scartate.
  2. Stasera anche qui qualche cosuccia da postare. Siamo nell'ambito di 838... due viste laterali alternative per Lancia K. Imho non male entrambe. La seconda forse un po' saponetta-banana... però di lei mi piacciono molto i cerchi. Per finire, sempre di K vediamo un modellone alternativo che imho presentava un frontale non da strapparsi i capelli, ma meglio di quel che abbiamo avuto. Non mi sarebbe dispiaciuta.
  3. E' stato un piacere Robertaylor (anche io ti rispondo leggermente in ritardo ). Ora, altro materiale proveniente dai "dietro le quinte" di un po' di tempo fa, risalente alla genesi di Bravo&Brava. Un doppio bozzetto primordiale (imho terrificante). Sederino alternativo per Brava, con fanali direi più classici. Le maquette riportano ancora la denominazione "Tipo C". Una maquette di proposta per Bravo poi scartata. A mio parere, niente da rimpiangere, in generale. A parte forse (imho) i fari "classici" per Brava... non ho mai amato molto le sei banane.
  4. Ehm... in questi giorni ho ravanato altro. Stasera però l'archivio potrebbe sputare fuori qualcosa.
  5. Si saranno offesi per la marea di commenti negativi sull'abitabilità posteriore, e faranno magari una Sr1 con una seduta posteriore degna della indimenticabile Scorpio? (e siccome lo spazio in generale su Bmw è sempre al minimo sindacale su certe taglie, i due davanti saranno, il pilota con la lancetta dei giri che gli scaccola il naso e il passeggero con le ginocchia dentro la busta in pelle del libretto uso e manutenzione ) No beh in effetti il vetro della porta posteriore è un po' lunghino eh?
  6. Imho dipende da un po' di fattori però, Reiotto... quanti siete in macchina? Sarete stracarichi? 5 persone, oppure 2, oppure solo? Bagagli tanti-pochi, portabagagli sul tetto, traini qualcosa? Tuttavia, sulla 1400 attuale non mi posso pronunciare, ma penso che sul lato dei consumi, tranne che a velocità costante, soffra un pochino il peso dell'auto (ergo penso sia un motore che viene sempre abbastanza sfruttato, anche se non sei uno smanettone). A quegli 821 comunque in casa non ci siamo mai arrivati nemmeno con il 1.9 CDTI e il 1.7 CDTI che abbiamo. A me è capitato di andarci vicino quando grossa parte del pieno era stata usata per viaggi autostradali molto cazzeggiosi senza fretta (forse li ho anche superati ma ti dico, era situazione anomala). Basandomi sulla generazione precedente che avevo col 1400 16v 90 cv (ma non so quanto possa servir da paragone visto il motore e il peso differenti)... in media, andando tranzolli tranzolli, c'era da toglierne un centinaio, a questi 821. Sfruttandola un pochino, anche 200. Io preferisco essere per una previsione leggermente pessimistica e ritengo che ai 700 ci potresti arrivare (guidando tra il normale e l'accorto)... ma come scrivevo sopra, dipende anche da quanto la riempi questa Astra. I ricordi del mio 1400 benzina sono che anche da carico, va bene, lanciato in autostrada cambiava si e no... ma il sabato pomeriggio nei cazzeggi cittadini-metropolitani... da esser solo ad esser in quattro la differenza era aaaaassai tangibile, visto il motore piccoletto.
  7. Che ci azzecca Casey in tutto questo? :D (no io lo dico perchè siccome tu quando scrivi quel che scrivi vuoi dire quel che vuoi dire... io chiedo ) Se fanno questa cabrio ci vuole un nomignolo nuovo. Cabriomera? Panamoadster? (comunque pippa anche per me....)
  8. Più o meno ci stavo arrivando a questa conclusione sai? (i bollini rossi 80 e 90 li ricordo abbastanza bene... quando ero piccirillo ce n'erano in giro ancora un sacco qui) Devo quotare comunque la definizione "geroglifico scritto da una scimmia ubriaca ecc. ecc." soprattutto perchè la parte che non mi è chiara (nel senso che non mi è chiaro a cosa stava pensando chi scrisse) è questa.... "così come è stato per il 1600 che fin da principio fu un 1570"... cioè come se fosse una cosa da far notare. Cos'é? Poteva anche essere un 1600 che in realtà era un 1124? Se era un 1600 era un 1600 o giù di lì, no? A volte quando leggo cose senza senso ci cado dentro e cerco di trovare un senso che non c'è. Inizio OT A proposito Duè: spero che accetterai la mia domanda schietta, che comunque sto cercando di porre in maniera molto elegante: (come si dice dalle mie parti) Ti dai un'anda? (riguardo a cosa sai tu) (scherzo ovviamente... più o meno ) Fine OT
  9. Vero vero. Molti hanno sempre sostenuto (a ragione imho) che il montante posteriore spesso senza terzo vetro fosse più adatto ad un'auto di classe, perchè dava idea di maggior privacy dei passeggeri posteriori (cose che venivano addirittura dalle carrozze a cavalli per proseguire nelle auto degli anni 20 e 30 e via dicendo) mentre la soluzione del terzo vetro è sempre stata più funzionale e generalista, più luminosa, con più visibilità, più utile e utilitaria. Questo, ritengo, almeno sui tre volumi... sulle piccole han fatto un po' di tutto; anche Fiat la metteva sulla Uno e sulla Punto A, poi l'ha levata e secondo me comunque non è una brutta cosa. Una volta gli abitacoli erano più quadrati e i montanti più sottili (specie le calotte interne di rivestimento) e in retromarcia te ne accorgevi di avere una terza luce. Oggi si sono auto a tre luci che sono così gonfie di struttura che quando ti volti per guardare quasi non noti che c'è. Mi ricordo che ai tempi del Tipo 4 c'era stato chi sulle riviste aveva fatto una gran confusione e aveva presentato l'erede della Gamma con le porte della Thema e in più il terzo vetro (la confusione era data più che altro dal fatto che il pannello luci era preso in pieno dalla Prisma ) Comunque concordissimo, questa auto dovrebbe avere più montante, anche se vuole tenere il terzo vetro. Quando penso al mix terzo vetro-montante, sapete, una delle migliori proporzioni fra vetro e lamiera in questo punto, imho, viene da una generalista di diversi anni fa. La Safrane. Il montante senza terzo vetro sarebbe stato troppo spesso, e un vetro più grande avrebbe fatto "Vectra A 5p" (che infatti per me perdeva un sacco rispetto alla 4p proprio perchè aveva un vetrone pazzesco) . Imho fu una combinazione ben azzeccata, in quel punto dell'auto. http://www.autoplenum.de/Bilder/P/p0001830/RENAULT/RENAULT-Safrane-Aut--Initiale--Paris---1997-1997-.jpg http://www.autoplenum.de/Bilder/P/p0003407/RENAULT/RENAULT-Safrane-2-0-16V---1996-2000-.jpg Così imho era una soluzione a metà strada che poteva andar bene sia come vetratura estesa che come auto di un certo spessore.
  10. Ma si io credo che si tratti di problemi di preserie... e quindi non mi sento di giudicare le finiture. Più che altro tirerei le orecchie a chi controlla il materiale fotografico prima di divulgare; non credo che abbiano a disposizione 23 secondi per farlo... e non era nemmeno il caso di sistemare la macchina e rifare la foto. Bastava un po' di photoshop. (vabbè che noi stiamo proprio a fare le pulci eh? Gran parte degli occhi di chi osserva saranno catturati dal bicolore della plancia e dalla luce vano piedi )
  11. Tra l'altro in questa vista laterale del ps mi sembra anche un po' troppo grossa; cioè, cavoli, se fosse vera, o è alta un metro e lunga cinque, o se è un metro e 35 o giù di lì, è lunga sei . Non mi acchiappa molto comunque... ho apprezzato il new style sulla XF... ma sul top di gamma ero affezionato alla versione attuale; avrei preferito una reinterpretazione moderna del concetto... secondo me si poteva tirare fuori ancora qualcosa... questa non mi convince.
  12. Anche a me pare che sia già tutto ben definito. Osservando bene il taglio della porta in mezzo a questo odioso camuffo da mal di testa, mi pare quello definitivo (mi sembra abbastanza allungata come finestrini, di certo meno di quel giro di nastro posticcio ancor più arretrato che svirgola sul montante... ma comunque allungata). Notavo comunque la pregevole intenzione di avere ruote ben a filo con la carrozza anche se non sono quelle giganti delle versioni disumane. La Milano messa nel confronto aveva ruote gonfiate dal ps, se non vado errato. Spero che anche per lei ci sia questo pensiero e non si vedano versioni normali con l'effetto ruotine. (e spero anche che questo effetto che si nota sul muletto Sr1 valga per Bmw da oggi in avanti.... perchè certe Sr3 recenti con ruote base che sembrano delle macchinine delle giostre per quanto sono incassate, preferirei non vederle più )
  13. Beh un mini-plauso mi sento di farglielo perchè questa imho fa sembrare un furgone il modello attuale... avrebbe dovuto essere così fin da principio. Buona la seconda, direi. (beh relativamente al concetto di auto che non è che mi faccia arrapare all'estremo)
  14. Da profano totale propenderei per la seconda delle tue ipotesi, hainz. Ammesso che l'ambaradan funzioni, Opel-Magna resterebbe un gruppo che qualche macchina la vende; se anche la nuova Astra dovesse essere un successo come sta accadendo per Insignia (e qui i numeri sarebbero senz'altro maggiori) anche una gran parte delle sue quote di mercato sarebbe fatta di versioni motorizzate diesel, ergo il nuovo gruppo che si sta formando resterebbe comunque una gallina dalle uova d'oro per sfogare la produzione di motori diesel, visto che ne hanno bisogno e non hanno granchè in casa. Sarebbe tonto chi non glieli vende, oserei dire. Credo che in un modo o nell'altro risolveranno questa faccenda economico-burocratica. Opel farebbe gola a chiunque produca diesel, per saturare le proprie linee di produzione. Se fosse Subaru l'azienda in questione, che è da poco nel mondo del diesel e non credo possa dire di avere un grande seguito sul mercato in questo, sarebbe difficile che si possa fare leva sull'argomento "beh però io ti servo perchè ti faccio sfogare fuori un sacco di produzione"... ma Opel, da che mondo è mondo, è un buon cliente per chi produce naftoni. Non credo che litigheranno troppo su questa cosa.
  15. Confermo il mio giudizio positivo... anche perchè imho questa è la più "Citroen" delle Peugeot che sono uscite di recente, come stile. Molti particolari nella vetratura e dettagli come l'unghiata sul parafango posteriore fanno molto Double Chevron (c'è aria di C5... che non è affatto male la cosa, perchè è una delle migliori esponenti imho di un buon design recente della Casa). Per l'interno, direi apprezzabile, anche se la mia malattia personale per le bocchette dell'aria mi spinge a chiedermi perchè molti oggi insistano a fare due tipi di bocchette sulla plancia... (vedi anche la Bravo e tante altre)... due di foggia orizzontale a centro plancia e due laterali rotonde... boh forse sono io che mi fisso su cose particolari, ma per me è un pugno in un occhio. In generale comunque questa 5008 è meritevole e mostra come almeno in Peugeot possano facilmente ritornare in carreggiata in quanto a design... basta che certe robe scompaiono dal muso
  16. Beh direi che: 1- una è grigia l'altra no. 2- su quella dietro il palo, carichi di più. Però va più piano. Son giuste? (senza voler offendere chi ce l'ha... quella grigia intendo eh, o chi la adora; ne ho una in famigliola allargata, e l'abbiamo sempre un po' scherzata in questi termini)
  17. Beh magari bella no ma immensamente (imho) migliore del cinghiale impazzito che hanno appena fatto. 5008, 3008, 4007, 1007... mi son sempre chiesto da piccino cosa avrebbero fatto per i nomi quando fossero terminati i numeri disponibili, ad esempio dopo la ipotetica 209. Pensavo che avrebbero cominciato con i remake come "scusa", tipo "ritorna la 205". Invece no... ora so cosa faranno. Quando andremo tutti in pensione ci saranno i nostri eredi su Autopareri 6.0 a parlare della nuova 3000008. (si, lo so, loro dicono che il doppio zero lo usano sui modelli fuori canone... ma io non mi fido )
  18. Ops ho tralasciato... intendevo la vecchia, di 350Z... insomma fanali regolari nella forma... non che qualcuno si prendesse male pensando che parlo di robe con virgole strane come sulla nuova... Vorrei aggiungere che il faro in sè almeno imho mi ricorda qualcosa in questo senso, ma forse ancor più a darmi l'idea di 350Z (con le dovute differenze di proporzioni tra berlina compatta due porte sportiva) è "l'ambiente" in cui si posa il faro, cioè la sua posizione nell'ambito del frontale e come viene raggiunto dalle linee di separazione tra cofano, parafanghi e paraurti. Non so, è un parere personale eh... ma ecco, levando la padella, la zona cofano-paraurti-fari di Milano e 350Z mi da l'idea di una coppia di auto su cui sarebbe facile fare uno di quei giochetti di morphing, quando un'auto si trasforma in un'altra, allargandosi e abbassandosi o viceversa. Comunque quoto Cosimo, quando rassicura, perchè leggendo le parole si potrebbe fraintendere; imho non stanno affatto male quei fari.
  19. Da quel che mi ricordo nella visita al Centro Stile però vorrei dire che (IMHO eh) i fari anteriori non son poi così tanto sul triangolare, più che altro è il camuffo che li fa intuire più triangolari di quel che sono. Vero che la loro forma allungata era più stretta verso l'alto che in basso ma non mi è sembrato di tanto. Mi hanno ricordato, se mi passate il paragone perchè ovviamente le dimensioni, la posizione e il loro perimetro (lievemente arrotondato e non rettilineo, su tutti i lati) i fari della 350Z; intendo simili come rapporto fra il lato inferiore e quello superiore, come differenza di larghezza (non so se mi sono spiegato tanto bene )
  20. Cercando qui e là ho trovato questo topic da rimettere in pista, avendo rinvenuto un breve articolo da 4R del gennaio 1978 (sorry, senza foto) che trattava a grandi linee la nascita di questa Alfa Romeo. (ovviamente si tratta del testo di una rivista, quindi direi più che altro di un punto di partenza che potrà essere sicuramente rivisto e corretto grazie alle conoscenze dei personaggi del forum... diciamo che è una base per un discorso COME E' NATA LA NUOVA GIULIETTA "Come parecchi altri modelli apparsi recentemente, le nuove Alfa Romeo Giulietta sono nate in tempi burrascosi, cioè all'indomani della crisi petrolifera del 1973. Fu in tale anno infatti, che ne venne avviata la pre-progettazione e fu tracciato il modello sulla carta. Nell'aprile del 1974 si passò a delineare stilisticamente la carrozzeria, che è frutto del Centro Stile della Casa milanese senza interventi esterni, e nell'ottobre dello stesso anno era già pronto il manichino in gesso-legno in scala reale. Alla fine sempre dello stesso anno venne raggiunta la forma definitiva dopo piccole modifiche rispetto al modello suddetto. I primi prototipi cominciarono le prove sin dai primi mesi del 1975 e fu facile camuffarli perchè le parti meccaniche vennero adattate sulla scocca dell'Alfetta. Le recenti vicende dei limiti di velocità hanno potuto far pensare che l'Alfa Romeo sia in qualche modo intervenuta per far sì che le "oltre 1300 cc" potessero essere autorizzate a raggiungere i 130 km l'ora ma in realtà il motore più piccolo delle nuove Giulietta è nato già con una cilindrata abbondantemente superiore ai 1300 cc e così è stato per il 1600 che fin da principio fu un 1570 cc. (cioè? quindi? questo passaggio proprio non l'ho capito...ndGTC) I prototipi attrezzati per le prove su strada (le sospensioni dell'Alfetta vennero opportunamente ritarate per questa operazione) furono 4, ciascuno dei quali ha coperto 250000 km. Prima ancora i motori subirono lunghe prove al banco, che all'Alfa Romeo sono distinte in prove "Autosole" e prove "Mille Miglia". Nelle prime il motore viene spinto al massimo regime per 8 minuti e poi decelerato per 30 secondi, di nuovo accelerato per 30 secondi e poi portato ancora una volta al massimo regime per 8 minuti, il tutto ripetuto innumerevoli volte sino ad ipotizzare una percorrenza di 1500 km continui. La prova "Mille Miglia" invece comporta variazioni rapidissime di regime supponendo un impiego su strada misto-veloce sino ad una percorrenza stimata in 1600 km. I due tipi di prove suggerirono ovviamente modifiche e interventi che, tutto sommato, furono di poco conto. Nell'estate del 1976 ebbe inizio la fase esecutiva. La carrozzeria assunse la forma definitiva, e così i rivestimenti interni nonchè le prese d'aria: nello stesso tempo venne iniziata l'attrezzatura delle linee di montaggio, che ha richiesto un anno di tempo. Quando le Giulietta sono state presentate alla stampa (novembre 1977) se ne costruivano già 180 al giorno. Alla fine dell'anno erano 250, di cui il 70% di 1300 cc e le rimanenti di 1600 cc, ma con la previsione che all'estero le richieste saranno esattamente invertite. E' interessante notare che, mediamente, la Giulia richiedeva circa 120 ore lavorative per venir prodotta, circa 105 ore l'Alfetta, mentre le nuove Giulietta richiedono da 95 a 100 ore." Fine. (passo la parola ai più esperti conoscitori per arricchire e/o correggere con aneddoti la storia in questione) GTC
  21. Fratelli Cozzi raccomando un giro nel sotterraneo... porterà ad avere seri dubbi su cosa comprare
  22. Eh... infatti... appena provavi a svitarle.... via con tutti i santi del calendario. Per fortuna (mi par di ricordare, almeno sulla nostra) non si bruciavano così spesso come su una Polo o una Golf degli ultimi anni (mi sembra che gran percentuale delle lampadine cambiate sulla nostra fosse della retro, addirittura... ogni tanto ne partiva una)
  23. Fiat con Opel, Opel con Fiat, Chrysler con Fiat, Obama dice, Merkel dice.... mi ci perdo in queste cose... credo proprio non facciano per me, sinceramente. Le seguo, leggo tutti i commenti e le notizie, perchè vivo l'oggi, sono nel 2009. E' giusto tenersi aggiornati. Però devo dire che si tratta di uno di quegli avvenimenti che mi mostrano il mondo dell'auto come una cosa che non mi prende più. Ormai lo sapete, penso che molti di voi mi abbiano inquadrato, sono fatto per tuffarmi in altre cose, specie nei ricordi (nel caso di questo topic, familiari), e ogni giorno che passa, mi sento sempre più convinto che la mia esperienza nel mondo dell'auto sarà sempre più improntata verso l'amarcord, le classiche, e appunto, i ricordi. Per questo sono molto contento che una sera sia nato questo topic, è un po' la mia isola felice. Siamo partiti raccontando cose divertenti e incredibili, sia io che Touareg (e spero che in futuro altri membri si aggiungeranno nel riportare le loro storie, siano esse vissute da “driver” o da “children”) e andremo avanti. E' anche vero che non si può raccontare all'infinito cose indecenti... la mia famiglia allargata, pur essendo stata un gruppo di persone che ne combinarono parecchie con questi oggetti semoventi, non è che ne abbia combinate a non finire... prima o poi finirebbero. Tuttavia, credo che ci sarà sempre qualcosa da raccontare, anche un semplice ricordo che ritorna in mente una sera qualunque, magari quando riascolti una canzone che ti fa pensare a qualcosa che avevi messo da parte (oppure “messo via” come diceva Ligabue). A me succede stasera, mentre una radio web che sto ascoltando e si occupa soltanto di musica anni '80, mi regala Belinda Carlisle impegnata in “Heaven is a place on Earth”. Al momento non saprei dire se questa canzone mi schiaccia il tasto “ON” nel pannello dei ricordi perchè legata ad un momento particolare (qui le immagini si fanno vaghe) o soltanto perchè è una canzone che viene dai tempi dei tempi... tuttavia ascoltarla ha fatto si che stasera mi rifiondassi in questo topic. Sono nostalgico e romantico? Certamente: non vorrei essere in nessun altro modo, mi diverto troppo; ho la fortuna di essere riuscito a mettere da parte un sacco di cose da ricordare (tanti miei coetanei e anche amici più giovani mi dicono sempre di non ricordarsi un ciufolo di quando eran bambini... beh invece io mi ricordo un sacco, e mi fa molto piacere). E poi... viviamo un mondo dell'auto che felice non si può proprio definire, ne vediamo ogni giorno di tutti i colori... beh, meno male che esiste questa condivisione del web, che oltre a raccontare ci permette di mettere per iscritto cose cui teniamo prima che vadano del tutto perdute dalla nostra mente; meno male che coi ricordi e la fantasia possiamo crearci un angolino per il mondo dell'auto che più ci piace e ci è piaciuto. Ammazza che papiro, siete stanchi? Vabbè vabbè.... bando alle ciance, torniamo a bomba nell'argomento del topic che è “famiglie e motori, gioie e dolori”. (oltretutto devo dire che ulteriore molla a farmi tornare su questo argomento è stato un piccolo fatto che ho notato ieri... ma ve lo dico alla fine, per chiudere in bellezza ) Dicevamo dunque... “gioie e dolori”. Già... dolori. C'erano eccome, anche se, per fortuna, mai cose esagerate.... anzi direi dei guai ridicoli e divertenti. In famiglia, come sicuramente ricorderete, era arrivato lo Scorpione, sotto forma di Ritmo 130 Abarth. Più le gioie che i dolori.. tuttavia qualcosa accadde.. piccoli guai che a raccontarli oggi vanno a far parte del “che tempi che erano”, pur essendo cose negative. Se ci accade oggi una cosa del genere, siamo nell'oggi... la macchina ci serve, si è guastata e siamo incazzati. Raccontare oggi cosa successe venti e più anni fa, fa sorridere. Beh... avevamo questa Abarth. Poche settimane dopo il suo arrivo, durante un acquazzone pomeridiano, ci fu il primo inconveniente. Ricordo che era sabato, perchè nel bagagliaio c'era la spesa; io e babbo eravamo soliti fare noi due la spesa settimanale alla Coop... ed ogni volta la vedevamo sotto forma di una missione. C'era il tempo da tenere d'occhio. Il tempo per andare alla Coop, fare la spesa, scaricare sulla cassa, mettere tutto nei sacchetti, tornare a casa e svuotare tutto e sistemare. Ogni settimana si andava a caccia del record.... forse mio padre lo faceva per giocare con me che ero piccino e vedeva che prendevo la cosa sul serio... o forse era perchè era ancora piccino anche lui (non è un'ipotesi da dare poi così tanto per scontata ). Quel pomeriggio, come ho detto... temporalone. Mentre torniamo a casa, mio padre comincia ad esibire una brochure di parolacce (che io ormai sapevo che dovevo sentire ma non farci caso, e NON RIPETERE MAI) perchè mentre guida si accorge che il pannello porta dal suo lato è zuppo di acqua, la stoffa sembra appena tirata fuori da una bacinella. Ai tempi, non ricordo se la concessionaria Fiat che c'è oggi (e si chiama Logica, mentre negli anni della mia infanzia si chiamava AutoValsesia) c'era già... comunque l'auto mio padre non l'aveva presa da loro, bensì in un grosso centro fuori dalla valle, a Roasio, appoggiandosi ad un meccanico vicino casa che ai tempi vendeva le Fiat nella nostra vallata. Così, subito dopo aver scaricato la spesa... di corsa da questo meccanico, perchè mio padre quando era nello stato d'animo “la macchina ha qualcosa che non va” perdeva completamente le staffe. Il meccanico ci leva il pannello porta, e scopriamo che il foglio di plastica nera (che io bambino notai veramente simile ad un pezzo di sacco della spazzatura ) che doveva separare il telaio porta dal pannello era applicato “a fisarmonica”... tutto incollato arricciato in venti centimetri... in pratica tutto sotto il finto deflettore che aveva la Ritmo tre porte. E ti credo che l'acqua entrava. Beh, poco male no? Il meccanico ce lo sistema, e torniamo a casa. Prima di partire, babbo ricorda al meccanico “guarda che la settimana prossima te la porto che dobbiamo guardare anche quella roba là”. Partiamo.... “papi, cos'è quella roba là?” “Mah.. non funziona lo spruzzino del vetro davanti... sento girare il motorino ma l'acqua non arriva. Strano perchè quello dietro invece va benissimo. Boh... comunque gliela porto da vedere.” Così... mentre parliamo di questo rincasando, papi ad uno stop frena un po' secco, e sotto i pieni sentiamo una compilation di rumoraglia simile ad una cascata di viti e bulloni su una lamiera. “Papi.... e questo cos'era?” “Era che 'sta macchina mi da da pensare.” Settimana successiva, Ritmo dal meccanico, et voilà, svelato l'arcano per entrambe le cose. Smontano i sedili, sollevano la moquette. Acqua che non arriva al parabrezza, mentre al lunotto si: la Ritmo come ricorderete aveva la vaschetta dell'acqua lavavetro nel bagagliaio, sopra il passaruota sinistro. C'erano due pompette, una per il vetro dietro con ovviamente un breve tratto di tubo, l'altra per il parabrezza con la tubazione che passava sotto la moquette; bene, il meccanico trova un rotolo INTERO di tubazione, adagiato sotto la moquette (misurato una volta tagliata la parte eccedente, più di 20 metri ) tutto avvolto, che con grande naturalezza andava ad attaccarsi agli ugelli.... forse era un po' lungo però... e ti credo che l'acqua non arrivava. Oltre al tubo, il meccanico trova: -una chiave fissa da 22 -una chiave fissa da 20 -due cacciaviti -UN MARTELLO -una cinquantina tra bulloni e dadi, sparsi sul pianale. Ricordo che mio padre disse “questa è una macchina lasciata a metà il venerdì sera, e finita il lunedi mattina”. Col tempo cominciarono poi le peripezie “lampadina bruciata al posteriore”.... perchè vi ricordate, c'erano quelle MITICHE viti dei fari Ritmo seconda serie, con la testa di plastica. Giustamente pensate con la “sciccheria” del colore della testina intonato alla parte di fanale... la vite che andava nella porzione di freccia era arancio, quella nello stop rossa, e se non ricordo male ce n'era pure una bianca infilata nella retro. Molto bello. Peccato che le viti sotto il sole diventassero di cristallo, e come cercavi di svitarle, “crac”.... e qui dovrei riaprire un altro elenco di “parole” da parte del paparino, di quelle che dovevo sentire ma non ripetere mai. Parole che pronunciavano pure i ricambisti e i meccanici.. perchè dovevano tenere in casa le vitine di ogni colore ... eh, che “perle” che ci regalava la Sabaudia negli anni d'oro, quando voleva... Ci sono altri ricordi da raccontare, ma per stasera il tempo è terminato... pertanto mi congedo scrivendo, come avevo promesso prima, riguardo ad uno degli “input" che mi hanno fatto tornare “sul pezzo” stasera. Come ho già avuto modo di spiegare in altre sezioni, per via della crisi mia madre attualmente è senza lavoro; le sue due sorelle (una è la Zia Black che ormai conosciamo bene, e l'altra è quella che non ha mai preso la patente) più anziane di lei, sono in pensione da diversi anni. Mia madre, dopo un po' di settimane passate a ciondolare per casa, ha cominciato ad annoiarsi, così le sorelle hanno iniziato a coinvolgerla nei loro pomeriggi di scorribande fra una vetrina, un caffè sul viale e una passeggiata nei prati. La portano un po' in giro, insomma. Ieri sera, ore 18 passate, rientro al paese dal lavoro, parcheggio la macchina a casa e prendo la bike per andare in videoteca a rendere il DVD della sera prima. Mentre torno, sul viale centrale del paesello, scendo contromano sul marciapiede sulla mia bella bike, e le vedo arrivare, tre donne ed una Fiat. Una Fiat perchè mia Zia Black, che tempo fa avevo abbinato ad una Y10 Fire, ha cambiato ed ora gira in Seicento di un anno di vita, azzurra. Io pedalo, loro andando in senso opposto, mi vedono e mi salutano “pi piiiiiii” il clacson e tre mani nell'abitacolo che salutano... e io penso “teh.... beccatele, le tre sorelle che cazzeggiano”. Noto (senza stupore) i circa 5000 giri del frullino della Seicento.. perchè conoscendo mia Zia Black.... deve essere in seconda dove ci starebbe bene una quarta. Io mi stavo allontanando dal centro del paesello, loro ci si avvicinavano. Proprio a questo centro del paesello, c'è una rotonda, sapete? Una rotonda.... mah, che robe strane che fanno oggi. Per mia zia non serve a niente.... A dire il vero non ci stavo pensando... ho continuato a pedalare nella mia direzione, senza voltarmi. Ho continuato a sentire i 5000 giri, e mentre continuavo a sentirli, ho udito pure un due-tre-quattro colpi di clacson “pii-pooo-poooooot”. Mi sono girato di scatto... ma ho solo visto che loro erano già oltre l'incrocio.. sempre “gnaaaaaaaaaaaaaaaaaa” a 5000 giri. In quel della rotonda c'erano due macchine ferme con personaggi dentro che sbraitavano. Rotonda.... a che serve? Onestamente..... mi è sfuggito un sorriso e poco più.... non mi ha stupito la cosa, anzi. Ho continuato a pedalare pensando al bello che c'è... “nelle cose che non cambiano mai”. Così, a quelle tre sorelle che seminano il panico ancora oggi in giro per il paesello, dedico la song di stasera. http://www.youtube.com/watch?v=0zvDmLnBgTs
  24. Purtroppo questa volta vado sull'acido pure io, con un mega quotone a ciò che ha scritto Cosimo. E' solo un urlo di rabbia, non fateci troppo caso, nel senso che non aggiunge nulla agli argomenti che state trattando. In questa casa da dove scrivo ci sono persone che lavorano in un certo indotto e che ultimamente non lavorano affatto per la maggior parte del tempo (e qui vabbè, la situazione è quella che è, non si può prendere a botte qualcuno per questo) ma che oltre a questo stanno aspettando da SETTEMBRE SCORSO degli stipendi arretrati mentre comunque fino ad un paio di mesi fa lavoravano, ma in pratica "AGGRATIS" perchè la ditta non aveva soldi, e non aveva soldi perchè non ne riceveva.. perchè gli veniva detto.. "se vuoi continuare ad avere questa commissione, tu lavora AGGRATIS finchè te lo dico, (con termini di pagamento disumani che alla fine han messo nella pupù noi)... perchè o così o ciao" Fatto sta che la ditta alla fine è andata come si dice "nel pallone" perchè ha perso il giro dei soldini e ora siam qui che vediamo che succede. Quindi, onestamente, senza offesa per nessuno, non venitemi a fare tanti bei discorsi su come abbiam consolidato qui e là e su e giù perchè io sono ignorante e non ne capisco niente, però devo quotare Cosimo quando ribatte alle dichiarazioni pubbliche su come si è fatto questo o quello. Ripeto, senza astio verso nessuno di coloro che ha scritto qui. Di certo, se chiedete a mio padre (che buffo, ex-Scorpionato ) come è lavorare nell'indotto del gruppozzo.... non so se si possono riportare per intero le sue dichiarazioni. Mi rendo conto che sono andato OT. Chiedo scusa. A volte mi scappa quando... è ora che mi scappa. Se il mio intervento è troppo pesante o fuori luogo, levatelo pure.
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