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Mah magari per questioni di costi, in fondo eravamo nel pieno del ragionamento "facciamo mille macchine con una base sola". Al di là della poesia (capirai) tecnica di una scocca camaleontica, intesa come validità di progetto, credo che ci fosse una gran voglia di risparmiare soldini. Oltretutto era strano vedere come.... sembrava che le prestazioni contassero poco in quel modello, visto come lo lanciarono. La 1100 la conosciamo... la 1400 con 72 cv non era una furia, anche se nelle prove su strada andò un po' oltre i 161 km/orari dichiarati (un po' penosi) e più su la 1600, imho non era esattamente ciò che ti aspettavi. La più veloce in gamma era la T.ds da 92 cv, al lancio, con 175 km/orari. Non apparve con l'intento di essere un missile, la Tipo, in primis. Ok, arrivarono le 16v... ma si andava sempre per gradi... con la 2.0 che arrivò dopo, come se si fossero accorti che la 1.8 non era sufficiente. Mi è sempre sembrato che non gli importasse molto di proporla anche come sportivetta compatta.
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Beh non era un lavoro immane, sono quattro o cinque foto. Pensavo solo che magari non gli andava bene se le prendevo direttamente così... cmq intanto vedrò quali sono quelle che mancano. Grazie.
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Qualche altra immagine della 155, che non porta niente di nuovo ma così, per arricchire il database se qualcuno le raccoglie. Foto amerrecane. Tranne l'ultima che è nostrana. In effetti queste erano un po' meno affascinanti rispetto ad altre immagini di muletti più storici, visto il soggetto... ma a tal proposito, avrei un quesito da porre, in quanto non vorrei fare un gesto che poi indispettisce qualcuno. Catalogando le varie fotografie recuperate dall'archivio di riviste, nei giorni scorsi ne ho ritrovate alcune più interessanti come epoca. Però sono immagini che sono già apparse sul web marchiate (giustamente) da Alfissima. Alcune sono in pratica le stesse, solo che io in pratica non le recupererei da Alfissima per modificarle e metterle qui (e ci mancherebbe pure) ma le preleverei da riviste che posseggo, marchiandole come sempre. Il fatto è che non son sicuro che questa cosa vada bene, o faccia piacere. Pertanto fino ad oggi non le ho mai postate. E se non è il caso, non lo farò. C'è qualcuno che può darmi un parere? Grassie.
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Visto che oggi passiamo di qui, mettiamo un po' di colore con qualche foto vintage.... del solito tipo (2 o 3 ). Così chi colleziona inserisce nel background. Qua sotto ho lasciato il "segreto" perchè da quel tocco insuperabile del tempo che fu. Molto bella quest'ultima così scura... aria da turin top secret.
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Ma taci, taci!! che il babbo ad un certo punto in un momento di demenza pre-senile se la voleva prendere la 21 Logos... "molto carina però dai, eh ben equipaggiata..." PAPA'!! Dopo quello, un giorno vide la BX 14 RE di un amico e disse "però però però.... dev'essere sicuramente molto comoda...." PAPA'!!!!!
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Per non parlare del vano motore con dentro il 1100... potevi tecnicamente-materialmente entrarci dentro in piedi, insieme all'engine. Altro che smontare 14 pezzi per cambiarne uno come si fa oggi... lì ci entravi proprio. Anche se in effetti una volta erano molte così... stamane sfogliavo un Automobilismo del 1986, ricordate i primi, quelli sempre gialli sul bordo di copertina (credo di essere stato l'unico a raccoglierli in Italia, mai visti da nessuna parte ) e c'era la prova della R21 RS 1.7 (ovviamente RS a quei tempi significava tutt'altra cosa ) e c'era la foto del vano motore aperto, e mi son detto "ah... fanno vedere la struttura del vano dopo aver levato il motore... ah, no! Il motore c'è!"
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Azzeccatissimo quello della 16v ("credo che sia GIA' uscita", mentre la 16v se non erro superava una 124 spider), soprattutto per la frasetta finale che si riallacciava all'ultima tentazione, sottolineando la potenza della nuova versione, con "la tentazione è forte". Veramente molto ben concepita. Se non ricordo male però lo spot fu messo sotto accusa dal Giurì, per via del fatto che la Tipo superando il treno istigava alla velocità... per la serie "oh ragà... che du palle! Nun se pò fa' niente!". Erano altri tempi e altri spot... e spesso gli spot Fiat calavano l'asso della grinta... ricordo anche la Tempra che si trovava di colpo catapultata in un rally e (ma quando mai) faceva mangiare la polvere al concorrente che aveva incontrato . Per non parlare ancor prima della Ritmo "Il diavolo e l'acqua santa"..... dove la Ritmo Super con famigliola a bordo "gli abbiamo dato tanta polvere eh papà?" seminando una Jaguar in atmosfera da "La macchina nera". Io mi ci ritrovavo in quel bambinetto... perchè il mio papà dava un sacco di polvere a tutti, tutti i giorni, con la 130 Abarth, faceva parte del suo DNA (mentre oggi invece ha un selettore personale stile DNA di 955, solo che è sempre impostato su "all weather" )
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Oh ma su questo sono pieeenamente d'accordo. Infatti sostengo pure io che il "suggerimento" di quel tal quotidiano sia un valido scenario. Ci mancherebbe. Però aggiungo che secondo me non è l'unica chance perchè la Opel possa sopravvivere senza GM, e più che altro sono un po' dubbioso sul risultato dell'operazione se tutto questo accadesse, visto il recente passato che mi ha mostrato che al di là di tante cose scritte, non abbiano mostrato di intendersela perfettamente. Non reputo un'alleanza del genere una cosa sbagliata, e non la reputo nemmeno poco valida "in teoria". Sono solo un po' dubbioso sul risultato.
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E una casa che invece ha ridotto due delle sue tre gamme all'osso, senza grandi prospettive di ribaltamento della situazione, con un management senza nè capo nè coda, con stabilimenti che chiudono e aprono, che tiene modelli in gamma per dieci anni, quest'anno ci ha scabriolato la piccina e tutto il resto spettiamo un po' a vedere perchè non si sa se domani respiriamo ancora, sarebbe la sua unica possibile salvezza? Già, c'è un bicilindrico che salverà il mondo. Non discuto assolutamente che possa essere un valido cammino, ma al momento non porrei molta fiducia nemmeno in quel di Torino, personalmente. (ovviamente tutto imho)
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Mah... su questo porrei qualche riserva e aspetterei di vedere cosa accade... i suoi ultimi passi progettuali (Insignia e Astra che uscirà) mi pare che Opel li abbia compiuti senza avvalersi dell'aiuto di Fiat. E' stato tutto by GM? Ok... ma non credo che siano state queste cose a creare il grosso problema oltreoceano, che viene imho da ben altri fatti a casa loro. Per questo penso che semmai sia il contrario, e cioè se Opel naviga in quel che naviga oggi sia per via della sua mamma, anche con esempi pratici. Non dimentichiamo che il mortale calo di affidabilità degli anni 90 venne da pensieri altolocati sul taglio dei costi. A me piacerebbe molto che queste due finalmente si separassero per sempre, e credo che ciò potrebbe avvenire anche per mano governativa, anche se Fiat dicesse "no non ci sto". Oltretutto, se si parla di miglioramento della produttività tagliando rami secchi (intesi come stabilimenti), è sicuramente cosa che fa bene all'economia di un'azienda, ma è sotto gli occhi di tutti ciò che accade in questo momento, in questa crisi... e cioè il fatto che chiudere qui e là creando disoccupazione sposta il problema ma non lo risolve del tutto. E' inutile secondo me tagliare tutto il tagliabile per restare in piedi a produrre cose che chi è la fuori non può più permettersi di comprare.
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Non dimentichiamo che, pur non avendo chissà che tecnologia in tasca (oppure avendo qualcosina ma non facendone dominio pubblico, ma ahimè pur opelista, propendo per la prima)... se tutto dovesse continuare in qualche maniera a galleggiare in questo mare di disastro... Opel tramite GM ha una Ampera da mettere sul piatto, Ampera che, se il mercato dovesse andare in maniera da rendere ideali questo tipo di auto, imho è valida tanto quanto un multiair o un multijet. Probabilmente anche Fiat avrà tante cose da mettere sul piatto, anzi magari sarà anche più avanti. Però dire che Opel (o GM, come volete) non abbia proprio niente da proporre in un fantomatico accordo, mi sembra un po' esagerato. In fondo, anche andando sul pratico e attuale, sta lanciando una berlina con una gamma completa di soluzioni inclusa la trazione 4x4, soluzioni che sono più attuali che improntate al futuro, ma che danno l'idea di una certa disponibilità di spalmare comunanze in breve tempo anche da parte tedesca. Restando nel campo dell'immaginazione, provo a pensare ad una vettura alto gamma Fiat (così, tanto per) che sfrutta Insignia come base... non mi sembrerebbe poi tanto una cosa da scartare, e credo che sarebbe in fondo qualcosa meglio di ciò che offre Croma oggi. Poi si può discernere su quanto sia avanzata la tecnologia di uno o dell'altro, ma ritengo che nell'immediato forse oggi Opel avrebbe anche lei qualcosa da offrire a Fiat, sicuramente più di quel che aveva quando si sono date la mano la prima volta.
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E' vero, da spenta c'era nulla da vedere! Quoto comunque le parole di nucarote sul fatto che la linea sia ancora valida. Certo oggi ci hanno "insegnato" che le auto devono avere tante cose che la Tipo non ha, e senza di quelle sei "out" (come le ruote da 31 pollici ad esempio, e un frontale che da l'impressione di voler sfondare i muri anche se poi in realtà si affloscia... insieme al tuo portafogli... sotto un pedone) però... ne guardavo una ieri mentre aspettavo la sorella fuori da un negozio. Mi è caduto l'occhio su quella porzione tra porta posteriore-angolo del portellone-terzo vetro, che per me era una risoluzione magistrale per quella porzione di auto a due volumi. Imho era una parte carina, slanciata e simpatica anche di quell'estetica, quel terzo vetro che si creava tra quattro linee di altre componenti era un dettaglio veramente azzeccato, oltre ad assolvere bene la sua funzione e alleggerire una massa squadrata che a sua volta rendeva al meglio nel creare un volume ampio per passeggeri e bagagli. Forse rispetto al resto, il frontale appariva più normale, ma trovo che le stesse bene pure lui. Anzi, seppur con grande diversità, ho rivisto poi il suo spirito in quello della Punto del '93, nel senso di una faccia pulita e semplice, amichevole. Sarà il gusto personale, ma non ho mai trovato nulla, proprio nulla, che fosse criticabile imho nell'estetica della Tipo. Se il tema era ricoprire di lamiere una vettura nata per avere un enorme abitacolo, penso che lo svolgimento fosse uno dei migliori possibili. Certo, era una forma abbastanza imponente, e presa in versione base, soffriva un po' per la mancanza di certi dettagli. Le coppe della base erano davvero poverelle, e una Digit, coi fascioni verniciati, le coppe da 14" (opzionali sulla 1.4... pneumatici maggiorati... da 14"... oggi farebbero ridere certe cifre...) e magari la presa d'aria allargata della T.ds nel paraurti, coi fendinebbia, facevano molto. Come facevano molto gli interni... che se nella Digit, specialmente imho in blu, rendevano molto, tra digitale e velluto (furono criticatissimi i pannelli porta velluto totale-maniglione e basta... ma per me stavano benissimo) sulla base parevano proprio concepiti per farti comprare l'altra.... capperi la consolle non c'era, i pannelli porta avevano un bordo di plastica in più sotto il vetro ma il piattume generale con solo un poggiabraccia da auto sovietica e la manovella del vetro, erano una desolazione... mi pare tra l'altro che mancasse pure lo sportello del portaoggetti.... cavolo mancava solo che il lavavetri fosse ancora la pompetta della 126 ed eravamo a posto.. Non apprezzavo nemmeno il fatto che ci si dovesse "sprecare" nel fare due Digit diversi perchè sulla 1100 non c'era il contagiri... ma perchè no???? Non servivano i giri sul 1100?? O era proprio per dire... "barbone.... non prendere la base, prendi la Digit... e non prenderla 1100, prendila 1400" Ricordo quando, immediatamente dopo la presentazione via satellite in contemporanea in vari paesi europei, venne data in pasto ai giornalisti di tutta la Comunità... e Auto Oggi nei giorni successivi riportò le varie considerazioni, di periodici specializzati e quotidiani vari. Se riesco nei prossimi giorni li leggeremo insieme... alcuni fanno sorridere, perchè, senza che io voglia sostenere che la Tipo era l'arma totale priva di difetti, è evidente che la sua novità e le frecce al suo arco davano molto fastidio... e così si leggono commenti coloriti di giornalisti che stanno cercando in tutti i modi di distruggerla. In Cermania ovviamente si puntava sulla propria forza, che era poi il punto debole della nuova nata, e cioè la teutonica solidità delle finiture della intramontabile SinGolfa...e quindi la Tipo era un disastro di finiture, i sedili traballavano, le porte scricchiolavano, il motore era una lagna e il cambio... si, beh, il cambio era benino, ed in effetti... a voler vedere... era spaziosetta dai. Toh, stava anche "abbastanza" in strada. Nella patria della baguette, ci andavano giù pesante pure lì... addirittura ricordo un giornalista francese che scrisse... "la prossima Renault di questa categoria sarà sicuramente più spaziosa, confortevole, rifinita e dinamica su strada"... e qui in Italia i colleghi risposero... beh, sarà... ma come fa questo signore a saperlo, che la 19 deve ancora uscire.. In Spagna, facendo una media, la adoravano, mentre in Inghilterra... beh facevano quello che potevano, cercando di detronizzarla confrontandola con le allora in gamma Rover 213-216 . Poi, fu il mercato... ricordo che nei primi mesi fu uno shock, leggendo i commenti sui dati di vendita su 4R et similia. Ci furono mesi in cui si avvicinò alle 20 mila consegne, poi fu un rapido "sboom" per assestarsi su valori più normali. Di certo, ci fu un periodo in cui fu l'auto del momento. Le sue campagne pubblicitarie erano azzeccate, ricordo Arbore col suo amico Gerardo "perchè non te la compri" (con quella odiosissima erre che non ho mai sopportato ) e che fece nascere l'espressione "i Gerardi con la Golf". Meglio ancora erano quelle tematiche, la francese e la tedesca specialmente, girata sulla pista di prova della Mandria... "ci darà del filo da torcere" pronunciato da un tester visibilmente VW.
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Esatto, anche per me sarebbe la cosa migliore. Un club per marchio che abbia background a sufficienza per dare un si o un no, un club al quale il possessore di un modello del tal marchio fa riferimento sia per la domanda che per la difesa della sua posizione in caso di contestazioni. Questo però forse sarebbe pari a decentrare il "potere" in quanto il tal Club designato, che so, Citroen, avrebbe voce in capitolo tanta quanta ne ha il "ministero" di oggi, almeno riguardo a Citroen. (Ridendoci su n'attimo... beh, con gli '80 che invecchiano, se un domani dovesse servire un ispettore per la Tipo mi offro volontario, se volete. Non prendete Abarth03 che l'altra sera cercava di convincermi che solo la 1.6 aveva il contagiri, nel Digit. :D )
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Grazie Giascarcio, e benvenuto da parte mia! (vedo che è il tuo post n.1) Tra l'altro leggerti mi ha fatto ricordare una cosa... "Tempra 1.6 DGT"... e mi son detto... "perchè mi suona male"? Sulle prime mi sfuggiva... poi, ah già, Fiat non usò il DGT come sigla sulla Tempra. Chissà, forse sempre per distanziarla un po' da Tipo (per quanto si potesse) come si leggeva nei pensieri di chi lavorava all'abitacolo. Tempra venne fuori con SX, per la digitale. Erano passati un paio d'anni dal lancio di Tipo, sembrava una presa di posizione leggermente diversa. Tipo aveva un allestimento con un nome che indicava subito la sua principale caratteristica, ponendola in primo piano rispetto a tutto il resto che cambiava (che per i tempi non era poco... fascioni parzialmente in tinta, frecce bianche anzichè arancio, calotte ruota diverse, interni moooolto differenti con poggiatesta imbottiti, addirittura cose come i pannelli porta specifici che oggi per carità, massimo cambia la stoffa ancor prima di andare a contare gli accessori di serie in più) mentre su Tempra il digitale venne inserito come caratteristica della versione più equipaggiata, ma senza nominarlo. Buffo poi il giochetto che venne fuori quando Fiat propose una Tipo "equipaggiamento livello Digit" ma con la strumentazione analogica... la AGT. Ma che significava? DGT era la contrazione di Digit, è chiaro. Su AGT, la A stava per Analogica? Ok. E GT? DGT= Digitale AGT= Analogitale (non vorranno mica farmi credere che la cosa stava in piedi perchè in realtà stava per Analogica GT, e DGT per Digitale GT eh? Cosa c'era di GT? )
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Che siano alla disperazione non ci piove... oltre da proporre una cosa del genere, non so, a partir dal fatto che se ci atteniamo alla notizia.... a me par di leggere che un autorevole quotidiano economico conservatore abbia "individuato" in Fiat un partner valido... e che "suggerisca" la cosa. Io non ho letto che Opel ha telefonato a Torino gridando "vipreeeeegooooo". Voi si?
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Da "Auto Oggi" n.139, agosto 1989. (testo e immagine) - I vertici del Gruppo Fiat hanno una nuova gatta da pelare. Si trovano con due auto che possono partecipare al Campionato Mondiale Rally con le stesse probabilità di vittoria. Da una parte la Tipo 4x4, dall'altra la nuova Delta, in versione sportiva e a trazione integrale. Il pianale sarà comunque quello della Tipo, fedele al progetto Tipo 2 in cui rientra la futura Delta, opportunamente riveduto nelle dimensioni. Il motore deriverà dall'attuale 4 cilindri in linea di 1995 cc a 16 valvole e turbocompresso. A favore del progetto Tipo Rally gioca la voglia dei vertici Fiat di tornare alle competizioni. Una voglia già espressa nelle ultime settimane da Gianni Agnelli che ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro sulla Formula Uno a Torino all'interno del centro ricerche Fiat. Per il marchio Fiat sarebbe un ritorno ai rally giusto dopo 10 anni, anniversario dell'ultima apparizione delle 131 Abarth. Contro il progetto Tipo Rally invece c'è l'altrettanto forte convinzione che una vittoria del marchio Fiat non darebbe i risultati di ritorno commerciale che invece le vittorie della Delta hanno finora dato. Questa considerazione potrebbe essere quella che farà pendere la bilancia a favore della Delta. E' sicuro, però, che dallo scorso anno un prototipo della Tipo, allestito dal reparto corse dell'Abarth con lo schema di trazione della HF Integrale e un motore turbocompresso di 1995 cc. sopporta lunghi test sulla pista della Mandria, fornendo anche riscontri cronometrici interessanti. Nelle ultime settimane, comunque, si è delineata sempre più forte la convinzione che dovrà essere ancora la Delta la regina dei rally. E i tecnici hanno già cominciato a lavorare sul progetto Lancia. Una partenza anticipata dovuta al fatto che se è vero che il telaio ha già superato gli esami più probanti con la Tipo 4x4, sul motore dell'attuale Delta HF Integrale 16v si dovrà lavorare ancora molto, alla luce delle limitazioni regolamentari che scatteranno dal prossimo anno. Dal 1 gennaio 1991, infatti, sarà resa obbligatoria una norma tecnica voluta dalla Fisa. Tutti i motori turbocompressi preparati per il Gruppo A dovranno montare in corrispondenza della turbina una strozzatura di 40 mm che limiti la pressione di sovralimentazione. Una flangiatura (come si dice in gergo) che diminuirà ulteriormente di diametro nel 1992. Si tratta di un intervento destinato a suscitare contestazioni, ma resosi necessario nel tentativo di controbattere lo sfondamento del tetto imposto della potenza motoristica (300 cv) sistematicamente perpetrato da quasi tutti i Costruttori che gareggiano nel Mondiale Rally. Un cappio che, oltre a frenare la potenza, potrebbe soffocare in maniera preoccupante i propulsori più refrattari. E' ciò che temono in Abarth e per cautelarsi stanno ripetutamente simulando al banco di prova le condizioni di rendimento del propulsore attuale con le prossime limitazioni. In questo modo sarà possibile scoprire i punti deboli, intervenendo con dei correttivi progettistici sui motori della nuova generazione. Quelli, appunto, che equipaggeranno le nuove Delta 4x4 a partire dalla fine del prossimo anno, data prevista per il via alla produzione dei 5000 esemplari necessari per ottenere l'omologazione. La nuova Delta a trazione integrale, modello sportiveggiante della futura gamma, sarà una vettura completamente nuova, anche se imparentata a livello di struttura con la Tipo. Sarà una via di mezzo fra la Dedra e la popolare berlina Fiat. Anteriormente si diversificherà dalla prima solamente per lo spoiler esteso. I parafanghi saranno allargati, alla stregua di quelli montati attualmente dalla Delta HF Integrale 16v. Lateralmente, le fiancate comprenderanno una grembialatura. Anche posteriormente i punti di somiglianza con la Dedra (soprattutto nei montanti e nel lunotto raccordato con la linea del padiglione e del baule) saranno evidenti, anche se la carrozzeria sarà quella a 2 volumi. Il motore verrà aggiornato, prendendo come base l'attuale della Integrale. Lo schema di trazione integrale rimarrà classico, con giunto viscoso Ferguson applicato al differenziale centrale di tipo epicicloidale che funge da ripartitore di coppia, e Torsen posteriormente. Tutto ciò per quanto riguarda gli esemplari destinati alla commercializzazione. La preparazione delle vetture da gara, curata dall'Abarth e specifica per il Gruppo A sulle vetture che parteciperanno al Mondiale, comprenderà anche un alleggerimento generale della scocca e rinforzi adeguati nei punti strategici. Il propulsore, con la flangiatura, dovrebbe raggiungere la potenza massima di 300 cv a 7000 giri/minuto, con una coppia di 39 kgm a 4000, grazie alla sovralimentazione ottenuta con un nuovo turbo Garrett dotato di scambiatore di calore aria/aria e overboost. L'iniezione elettronica digitale sarà l'attuale I.A.W.-Weber e l'accensione tramite 4 bobine singole poste direttamente sui cilindri. Il cambio avrà 6 marce e le sospensioni saranno a schema McPherson con barra stabilizzatrice sia davanti che dietro. I freni saranno i classici Brembo autoventilanti, anteriori a 4 ganasce, posteriori a 2. Le ruote rispetteranno le misure attuali, con cerchi da 16 pollici per l'asfalto e da 15 per gli sterrati. Il peso globale non dovrebbe superare i 1100 kg. L'elettronica avrà un ruolo importante sulla nuova Delta 4x4 Rally. A meno che le esperienze portate avanti dai piloti e dai collaudatori sia sui percorsi di prova, sia nelle competizioni vere e proprie, non diano responsi disastrosi, potrebbe anche essere impiegata la tanto discussa frizione automatica, nonostante all'interno della stessa Abarth sussistano perplessità in proposito. Se lo schema meccanico sarà molto simile a quello dell'attuale Dedra, le sospensioni posteriori resteranno quelle della Delta di oggi. Lo schema, quindi, come nelle vetture a sola trazione anteriore, è assimilabile a quello McPherson. In più ci sono, ovviamente, il differenziale e i semiassi imposti dalla presenza della trazione posteriore. Ci sono anche puntoni longitudinali di reazione e la barra stabilizzatrice. Le vetture destinate alle corse hanno montanti telescopici ritoccati nel disegno per poter montare pneumatici di dimensioni maggiorate rispetto alle vetture stradali. Sono anche rinforzati tutti gli elementi che vengono soggetti a sollecitazioni gravose, in particolare i mozzi, le barre antirollio e i braccetti di reazione longitudinali. Nonostante che l'Ingegner Claudio Lombardi, direttore dell'Abarth, spinga per l'adozione delle sospensioni a regolazione computerizzata, con l'assetto che si adegua in tempo reale alle necessità del fondo. Una soluzione che presenta enormi difficoltà di applicazione e di affidabilità sui massacranti percorsi dei rally mondiali, ma che - Lombardi ne è convinto - potrebbe rappresentare, una volta raggiunto un sufficiente standard qualitativo, la mossa tecnica vincente nei rally degli anni '90. - L'articolo, alla fine, pareva un po' fuorviante rispetto al titolo... si cominciava parlando di Tipo, ma alla fine veniva in pratica detto "non sognatela troppo". Come sappiamo poi, andando un pochino avanti negli anni, il "non sognate troppo" divenne generale, non riferito soltanto alla Tipo. Tuttavia, tornando alla due volumi Fiat, Auto Oggi, con questo trafiletto e l'immagine che segue, tramite la matita di Sergio Baratto, aveva tentato di darle un volto. LOOK CORSAIOLO Ecco come abbiamo immaginato l'estetica che potrebbe avere la Tipo 4x4 da rally, nel caso il Gruppo torinese decidesse un ritorno in grande stile del marchio Fiat nelle competizioni. La vettura a trazione integrale che sta attualmente girando sulla pista de La Mandria ha un look anonimo, ma per la versione da gara si dovrebbe far necessariamente ricorso alle soluzioni che caratterizzano da sempre i modelli da rally della Lancia. Per la Tipo 4x4 non è quindi azzardato ipotizzare elementi corsaioli come spoiler più accentuati, minigonne laterali, codolini allargati e prese d'aria supplementari sul cofano. Inoltre la Tipo 4x4 potrebbe avere i colori dei tradizionali sponsor del Gruppo. Fine del pensiero di Auto Oggi. Va detto che anche 4R nel mese di gennaio 1988 (in attesa della megaprovona su strada) aveva affrontato l'argomento. Lo cito perchè spesso mi è capitato di sentire "beh... sai, Auto Oggi non è che bisogna prenderlo per oro colato"... beh io invece non ho mai condiviso questo pensiero, e siccome anche 4R era appunto sceso in campo sull'argomento (che in verità era anche facile che venisse trattato... cioè insomma, stava nascendo una nuova famiglia di modelli eredi di vetture che si erano impegnate nello sport... quindi era abbastanza facile impostare discorsi sulle loro future imprese agonistiche), ritengo che tutto ciò fosse stato preso veramente in considerazione, e poi messo via. Ora... mi concedo un angolino di fantagiornalismo, faccio il piccolo GM. Non per raccontare cose inaudite... ma solo per postare una foto... che così, simpaticamente, ho sempre pensato fosse collegata a tutto questo. Purtroppo è solo una vista parziale, e non è niente di speciale... però.... fra i millemila muletti Tiposi che uscivano da quel cancello, spesso mi sono chiesto se per caso, questa cosiddetta "anonima versione 4x4 superbomba"... non fosse lei... chissà. E per il momento è tutto. GTC
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E' quel "carrozzeria da riprendere" che mi preoccupa. Se non sbaglio qualche tempo fa è stata su RC con un esemplare completamente ricondizionato, e sempre se non sbaglio il proprietario citava come la cosa più ardua ormai sia rintracciare componenti di estetica o decorativi... a parte che magari dipende dai posti... qui da me sentendo così le voci non è che si trovi moltissimo... però ad esempio ho un amico che vive a Cagliari, appassionato di Y10, e mi dice che da loro negli sfasci si trova di tutto.
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Y10 Turbo Martini... la ricordo in effetti come un'esperienza paurosetta. A cavallo del 1999-2000 ho lavorato per un po' in una concessionaria (e per ACS, precisamente quella dove ora ti attende quella Gamma Coupè bianca da cui continui a fuggire ) e ne avevamo una nel reparto dell' "usato abusato che ciascun ha scordato". Non era messa benissimo di carrozzeria, ma fungeva ancora abbastanza da spingermi a chiedermi, dopo averla usata qualche volta in targa prova... "ma come si può pensare con coscienza di mettere sul mercato una cosa che si comporta così?" Fra poco spunterà un articoletto sulla Tipo, comunque. Anche per la gioia di Abarth03 che tempo fa si tormentava la notte su una certa Tipo coi colori Martini...
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Se non ricordo male accadde perchè "Digit" era già stato depositato da Citroen, che giustamente lo fece notare. Ricordo infatti che di "Digit" ne vidi pochissime, anzi, forse.... solo una. La Digit che provammo quella sera venne poi venduta, dopo il porte aperte, al padre di una mia compagna di classe alle elementari. Buffo, ne ricordo ancora la targa, perchè in quel gennaio '88 (un'altra mia malattia era quella di seguire l'iter numerico delle targhe... in quei bei tempi dove c'era ancora la provincia, e se seguivi un pochino, sapevi sempre qual'era la macchina più nuova immatricolata nel tuo paesello) da noi c'era stato il grosso salto, avevamo "girato" sul VC 500000. Il salto precedente era stato al 450000, quando da noi era coinciso col passaggio alle targhe bianche. Fino all'ultima con VC 44 ecc. ecc, le avemmo nere con la provincia arancione, dal 450000 si passò al white. Ecco, Tipo da noi arrivò più o meno insieme al 500000. Ricordo che la prima auto del paesello ad aver saltato il 5 fu l'Ibiza 1.5 GLX di mio zio (una fionda di macchina ma che perdeva i pezzi ovunque ) che arrivò col 508418 (e che ormai sarà diventata una qualche scatola di sardine) e pochi giorni dopo, arrivò appunto la prima Tipo di Quarona, quella della mia compagna di scuola, col 511671 e il suo bel "Digit" sui parafanghi anteriori. Purtroppo non fu una Tipo fortunata... dopo pochi giorni il digitale cominciò a fare l'albero di Natale, spesso e volentieri suo padre era alle prese con la telenovela delle porte che non si aprivano più, il portellone cominciò a restringersi sui fianchetti sotto il sole, e un bel giorno per non si sa qual motivo, quella Tipo sfortunata perse la mascherina per strada. Forse mancava qualche fissaggio. Insomma, l'auto del Duemila costruita dai robot partiva un po' zoppicando.... La mania del digitale comunque restava... ricordo che in quei primi mesi, prima che arrivasse la primavera e faceva buio presto, la sera prima di rincasare in bicicletta, se vedevo una DGT cercavo sempre di affiancarla nel traffico del paesello per sbirciare il digitale dal finestrino, nel buio dell'abitacolo. Fino al 1995 non ebbi la patente, quindi di guidarne una mentre era sulla cresta dell'onda, non se ne parlò proprio. Per caso, però, non mi capitò nemmeno in seguito, per una fila d'anni. L'avevo seguita e sbirciata dai camuffi in poi e, neanche a farlo apposta, non avevo mai messo le chiappette al posto guida. Accadde solo nel 2001, figuriamoci. Non era neanche un bel momento... eravamo in montagna durante un weekend ed un amico (che non aveva macchina propria e usava la 1.6 DGT straconsumata del nonno) si fece male. Lo portai al pronto soccorso e gli diedero dei punti... e ci andammo con questa 1.6 DGT. Così in quella situazione un po' agitata, perchè lui non era messo tanto bene, ebbi il mio primo incontro ravvicinato coi numeretti che scorrevano dietro al volante. Non ci feci neppure caso in un primo momento... poi guidando ci pensai... "ma guarda te... ho sempre pensato che un giorno o l'altro questa chicca me la sarei osservata dal posto di comando... e mi deve capitare adesso, con questo qui che è ridotto ad un disastro." Qualche tempo fa osservavo su Ebay, così per scherzo... ce n'erano diverse. Non nascondo che per la cifra, per qualche minuto ci ho pensato. Poi ho pensato anche a mio padre, che oggi sopporta malvolentieri le mie manie sulle auto di una volta (credo che sia voglia di non ricordare, per evitare di constatare di esser vecchio) e che in qualche maniera mi appoggia quando parlo di un'Alfetta o di una 124 Sport.... già mi storce un po' il naso quando accenno al voler mettere in garage una 164.... se arrivassi a casa con una Tipo Digit.... ehm.... non so mica come finisce.
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Andrà a finire che ingrasserà anche Zafira quando passerà alla generazione "C".... poi si accorgeranno che Meringa è cresciuta un po' troppo, e si è creato un buchetto tra lei Agila, e ci infileranno qualcosa che copra quella fascia di 10-12 cm e 800-1000 euro. Li odio.
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In effetti anche in altri lidi ne parlano in tal maniera.... però ci sono delle cose a volte su questi muletti primordiali che proprio non capisco. Ad esempio... il tappo carburante "riportato" in rilievo. Motivo? Il bocchettone interno non è più nella sede originale della scocca Meriva, ma più in fuori perchè trattasi di scocca più larga? Ok, mettiamola così. A questo punto devo dedurre allora che sotto quel parafango posteriore ci sia già una parte di pianale-scocca del nuovo modello, con la sede del bocchettone. Ma....solo quel pezzettino? No perchè... allora mi chiedo se a quell'altezza da terra, li sotto non ci sia già tutto il telaio nuovo... e allora mi chiedo se è possibile che combaci col giro porta Meriva, visto che le porte sono "original". Perchè se invece le adotta perchè è un pianale ibrido-modificato... non si poteva fare modifichina anche al semplice bocchettone ed evitare di fare un parafango apposito con tappo "in rilievo"? Bah... questi mulettari a volte non li capisco. (pippe mentali opeliste dell'1.30 di notte)
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Grazie Maggio80, faremo tutto il possibile per tornare splendidi nel più breve tempo possibile (già ricominciare a scrivere un po' aiuta). Questo digitale... devo dire che pur comprendendo la scelta Lancia di proporre su Dedra un qualcosa di diverso e più sofisticato-sfizioso, ai tempi ero più "preso" da numeri-barrette di Tipo rispetto all'optoelettronica della tre volumi di Chivasso. Non mi è mai piaciuta molto quell'interpretazione, la vedevo soltanto dal lato negativo, cioè... per fare un sistema che mi ricordasse le lancette, anche se in digitale... beh allora ci mettevo le lancette. Loro invece giustamente tentavano di portare questa soluzione in uno stile più adatto agli interni e alla classe della Dedra (in effetti il digitale stile Tipo in quegli interni sarebbe stato malissimo imho), e quindi rispetto a me vedevano l'altro lato della medaglia. Per me... che dire... forse tutto veniva anche dalla passione per Supercar e per Kitt, che aveva nel suo cruscotto una delle cose che mi affascinavano di più. La Tipo con questo non ci azzeccava molto.... ma, che dire... per me il suo è stato il miglior digitale che abbia mai visto. E qui cadiamo nei ricordi.... la sera di sabato 30 gennaio 1988.... il giorno del "porte aperte".... il caos era totale, così solo tornando dopo cena (rimasero aperti fino a tardi, faceva un freddo cane e il vento ti tagliava la faccia... ma riuscii a riportare in concessionaria i miei genitori) riuscimmo ad ottenere una prova su strada di questa due volumi che finalmente vedevo senza cerotti addosso (e mi dispiaceva anche un po', per la mia passione mulettosa, che la storia fosse finita). Scendendo da una rombante-rumorosa-scricchiolosa Ritmo (gagliarda eh... ma sappiamo tutti come gli assemblaggi si lasciassero andare un pochino in fretta ) già quella 1.4 Digit azzurro spring, tutta blu dentro, sembrava il silenzio totale... e poi, seduto dietro mentre mio padre la guidava (col sopracciglio inarcato ovviamente, per via di quell'ansimante 1400 che lo inorridiva essendo appena sceso dal suo solito 2000 arrabbiato ) a sbirciare quel digitale tenendo d'occhio il numeretto dei km orari che saliva e scendeva.... beh quella sera fu la cosa che più mi raccontò che quello era il futuro, nella mente di bambino. Era il dettaglio che più faceva nuova quella Tipo. Forse il suo fascino per me è nato tutto lì, non lo so. Di certo però per me resta il migliore.... anche perchè disteso in una plancia nata apposta per ospitarlo. Non mi piacevano affatto i digitali della concorrenza che si potevano vedere su Kadett GSI o su Golf o altre ancora, ammassati in un quadro che ripeteva le forme della strumentazione tradizionale. Era una variante forzata.
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Beh Alfitòn qualcosa del genere a me capita già di vedere in giro... tenendo conto del fatto che sono in questi anni passate "storiche" in teoria svariate auto che (pur con le innumerevoli rottamazioni che hanno decimato il parco circolante ottantesco) vengono utilizzate come auto di tutti i giorni fino a che funzionano, e se poi non si trova più il ricambio che si è rotto, pazienza, la si butta (e se si prende una nuova, ora come ora, è una gallina dalle uova d'oro... oppure se ne cerca un'altra sul generis per 1000 euro o giù di lì). Parlo di auto "di tutti i giorni"... senza voler fare discriminazioni verso il tal modello o la passione di qualcuno, faccio degli esempi. Se vogliamo guardare il lato "morale" della faccenda, è certamente giusto considerare storica un'Alfetta... magari ecco, un pochino meno, una Renault 21 del 1986... che però, a tutti gli effetti, lo è diventata. Non sto a dire se la R21 sia un'auto che meriti o meno, anche se è un pochino ovvio che il concetto di "storica" comprende anche l'immagine e la storia che l'auto ha portato e porta con sè. Per carità non sono per lo stilare una classifica "storica si-storica no"... sarebbe un casino totale perchè ci si potrebbe attaccare a mille cose.... più che altro l'auto in sè resta appunto legata all'utilizzo che se ne fa, e a ciò che rappresenta. Per me quindi il pensiero di avere un po' di "filtro", ottenuto con l'iscrizione ad un Club che si occupi lui di valutare la storicità di un modello, non sarebbe una cosa sbagliata. Questo metterebbe i bastoni fra le ruote anche a uno come me, per carità... perchè come molti avranno ormai capito, io ho un debole per la 164. Ancor prima di valutare in ambito alfista se questo modello possa essere (o potrà essere) considerato "storico" in senso assoluto, di certo c'è il fatto che se ne comprassi una dei primi anni di produzione, avrei diritto oggi ad un certo tipo di trattamento fiscale. Dal mio punto di vista, dovendo guardare qual'è il sentimento che ho verso questa mia "storica", dovrei dire che la cosa è sensata, visto il modo in cui la conserverei, restaurerei e accudirei, senza badare al fatto che in senso generale non la si può certo avvicinare ad una Giulia o ad una 1900. Per me, intimamente ed emotivamente, sarebbe la mia "storica", mi sentirei di avere il diritto di usufruire di un certo tipo di trattamento. Il fatto è che un'auto del genere, come si diceva sopra, viene anche utilizzata esclusivamente per il fatto che porta dei vantaggi, e questo esula dal discorso "aiutiamo le storiche". Sicuramente quindi per me non sarebbe male avere un certo tipo di controllo su questi riconoscimenti, anche se magari potrebbe portare a risultati controproducenti nella mia passione personale, con qualcuno che mi dice che la mia 164, anche se io la vedo come se fosse un'Alfetta (non fraintendete, non le sto affiancando tecnicamente o come valore intrinseco), non gode di nessun vantaggio.