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In effetti a mio parere erano anni, quelli del lancio di Tipo, in cui il digitale poteva avere ancora quel sapore di "futuristico azzeccato" direi, e cioè un qualcosa che sarebbe stato il tema più cool negli anni a venire. Come è andata, riguardo le strumentazioni digitali, poi lo abbiamo visto. A dire il vero oggi ci sono un po' dappertutto (ma fino ad una certa categoria di auto... intese come digitali in sè, senza andare a toccare soluzioni sofisticate tipo l'head-up display e via dicendo) però trovo che siano diventate più un tocco fine a sè stesso in una plancia abbastanza normale per il resto; con Tipo se ne faceva elemento portante degli interni, installandolo su una plancia che era in pratica nata apposta, come stile, per ospitarlo. Poi, probabilmente, in quegli stessi anni a venire si capì che il gradimento da parte del pubblico non era così elevato come si pensava (anche se a me piaceva da matti, devo dire ) e si ritornò su soluzioni più classiche. Per Tempra, invece, chissà per qual motivo, si insistette fino all'ultimo. C'è da dire anche che in Fiat l'idea stava "macinando" già da tempo. Non solo, come abbiamo visto nelle immagini della design story di Tipo, l'elemento digitale era già un dato di fatto ancor prima di avere in mano una Tipo definitiva, ma andando più indietro, si scopre nella design story di Ritmo (e prima o poi ne parleremo... quando il vostro GTC si sarà rimesso moralmente in quadro... anzi, scusate l'assenza ma è un periodaccio) l'esistenza di varianti di plance (poi scartate ovviamente) che mostravano una strumentazione "Digit" (anche se di altro aspetto).
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Opel Ampera Concept (Foto Ufficiali)
PaoloGTC ha risposto a Regazzoni in Presentazioni Nuovi Modelli
Visto che si va di nomi, spero che ne facciano una versione fra qualche anno, semicoperta da una bella bisaccia con scritto "Anniversario" per celebrare il giorno dell'uscita sul mercato. Una Pampera me la comprerei.- 51 risposte
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Infatti la mia adorazione era per la sua tecnica, non certo per il risultato. Spesso e volentieri se ne è uscito con cose che... bah. Però, lui e Alisi.... semplicemente da Oscar, imho.
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Sarà la mia visione distorta ma osservando le ombre del camo che copre il bordo esterno del cosiddetto padellone, ho l'impressione che si tratti di qualcosa di più tarchiato ancora... un po' più basso e un po' più grasso, e con lo scudo interno più "perso" in questa voragine... ma mi sbaglierò (spero, perchè quel che mi crea la mente mi fa capire certi commenti infelici di chi ha visto già).
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Queste notizie mi danno un po' da pensare... non vorrei che pur "ripartendo" da un altro livello, si ripiombasse subito nella voglia di farne di tutti i colori, tutti quanti... cosa che ha portato il mercato a diventare una giostra immensa che alla fine si è fatta il fiocco da sola.
- 78 risposte
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- dacia
- dacia duster
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(e 3 altri in più)
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Una volta qualcuno disse "è strano come ogni giorno accadano le notizie giuste giuste per riempire sssssempre tutte le pagine di un quotidiano, no?" Magari Jaguar confermerà questa notizia, oppure, c'era appunto una pagina Web vuota da riempire... dal canto mio, questo PS lo metto nella stessa cartella in cui ho messo l'Ascona. (non scrivo il nome della cartella perchè non è il caso di scrivere parolacce ... magari poi sia questa che l'Ascona si riveleranno notizie vere... tuttavia il nome della cartella non cambierebbe )
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Infatti... ci stavo giusto pensando, mi piace sempre vedere come i photoshoppisti si scatenano in due nanosecondi per presentarci il tal "modello dopo" appena una Casa mostra una Concept con qualche dettaglio diverso da ciò che sta vendendo. Quando ho visto la Bluesport mi sono appunto seduto ad aspettare che uscisse un Ps della Golf 5,8 con gli "aggiornamenti". Infatti, eccolo. :b35
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Toh, il terzo vetrozzo galeotto fu il flash. Anche se si era già visto nel concept e soprattutto nella scocca crashata delle foto precedenti. Notavo ora come le stia spuntando un po' di muso, rispetto alla serie attuale (esattamente come accadde per Zafira da A a B, anche se era meno accentuata la cosa). Carino notare come dopo essersi impegnati a far quasi sparire l'amato "muso" dalle nostre care 2 volumi, ne stiano mettendo uno alle monovolume. Sarà mica questo benedetto pedone, che ormai si fa tutto come vuole lui?
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Personalmente non vedo cose in questo nuovo musetto, da gridar così tanto allo scandalo. Magari niente di pazzesco, ma è caruccio, come dice Rega. Ho visto tanto di peggio, a partire da qui in terra tricolore (e non serve che vada avanti)... poi vabbè, sono i gusti... ma Renault ha fatto peggio di così, di recente. E anche altri, lo hanno fatto (e stanno per farlo a quanto pare ).
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photoshop Gamma Alfa
PaoloGTC ha risposto a fedegta in Fotoritocchi di Automobili e Proposte di Design
Quoto, sono un sostenitore delle "due maniglie", personalmente una si e l'altra no è una solutions che non ho mai mandato giù, proprio non riesco a concepirne la bellezza. Però queste Alfa sono davvero belle, fede (permettimi, perchè sei sempre very very in gamba col PS... che è successo nella realizzazione del tetto della GTA? Non sembri tu ) e la GT mi piace molto. Compliments! -
Dal popò l'avevo presa per una Hyuhuhuhuuunday.
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Ti piemmo quel che trovo, così non "pasticciamo" qui.
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Pronti? Qualche chiacchera domenicale. Arriviamo oggi a parlare di quello che venne conosciuto come il terzo tassello dell'operazione Fiat Tipo 2-3, anche se in realtà non era così. Come abbiamo visto in precedenza, infatti, lo sviluppo di T3 Fiat segue a ruota quello di T3 Lancia, che pare sia stato il primo a nascere, e precede quello di T2 Fiat che invece venne presentato come il capostipite. I primi sketch che ipotizzano la vettura infatti datano 1984, e dopo una fase di ricerca formale piuttosto variegata... ...gli studi cominciano a dirigersi verso un modello più definito, evidenziato da una serie di sketch che esplorano vari trattamenti dell'anteriore e posteriore, illustrando una cellula abitacolo a porte con telarino, strettamente legata alla tre volumi Lancia che in questo momento pare già un dato di fatto. (notare nella seconda delle immagini qui sotto, il posteriore in alto all'estrema destra... che bella Renò 25 ) In seguito a ciò, vi è un cambiamento di rotta, non so dire esattamente quando e per mano di chi (faccio notare che sto sempre cercando di ricostruire per amore di amarcord, quindi prendete sempre come un'ipotesi che tenta di avvicinarsi il più possibile alla realtà) ma pare che il motivo sia la volontà di proseguire un certo “family feeling” con la Uno già sul mercato e la “Quattro” che ormai è pronta, riguardo le porte avvolgenti o “a tetto” come venivano definite. Così, i bozzetti successivi mostrano questo cambio di rotta, ed uno dei nuovi temi da trattare è “le facciamo il terzo vetro, oppure no?” (forse l'immagine qui sotto era già stata postata in precedenza, ma ci ritorniamo, notando il particolare della fanaleria molto “Spada” che poi comparirà nel 1986 sulla Sr7) Così pian piano tutti i tasselli vanno a posto e negli ultimi bozzetti vediamo una Tempra ormai definita (ovviamente, con l'approssimazione degli sketch... intendo dire, mi pare che ormai ci sia tutto... e anche una calandra da Tipo 2000 16v ) Arriviamo così alla presentazione delle maquettes (ne vediamo due, una piuttosto grezza e l'altra molto ben definita) che però secondo il mio umile parere viene citata con una data sbagliata, a meno che si sia inteso come presentazione “con tutte le cosine definite anche la dimensione del marchietto”. La prima maquettes infatti, (quella coi paraurti direi di tinta vivace ) viene data come presentata nell'estate del 1988, come se si volesse proseguire nel filo logico “raccontato”, di una T3 che deriva da una T2. Beh, personalmente le cose non quadrano, a meno che appunto non si intenda dire “presentazione finale con tutti i dettagli”... perchè sappiamo tutti benissimo dalle foto dei muletti pubblicati da 4R nel 1986 (una addirittura senza camuffi e mancante solo di fari e mascherina, sui ciottoli alla Mandria presumo) che questa carrozzeria era già pronta da un attimino, nel 1988... (basta andare a pag.1 di questo topic e siamo in strada nel 1986 ) Essendo arrivati a quei tempi al terzo episodio della saga (commercialmente parlando) venivano fatte nella design story alcune considerazioni sul concetto di sinergia. Veniva posto l'accento sul come, nonostante agli occhi dell'utente potesse apparire una certa mediocrità nell'impostare un'operazione del genere (ed infatti sappiamo bene che per certi marchi e modelli che “meritavano di più” andò esattamente così) in realtà i progettisti davano grande valore alle riuscite di lavori di questo genere, puntando appunto sul “quel che si era riusciti a fare con tante cose in comune”. Punti di vista, indubbiamente. Ai tempi si fantasticava ad esempio di come si fosse riusciti a fare ben meglio rispetto alla coppia Ritmo-Regata che “rivelavano alla prima occhiata una notevole parentela”. Beh, se questo discorso di miglioramento poteva esser valido affiancando una Tipo e una Dedra (la migliore del lotto, imho), di certo mettendo vicine una Tipo e una Tempra, non mi pare che si fosse andati molto più in là rispetto a R&R. Si può dire che Tempra avesse frontale specifico, no cofano a tetto e quindi parafanghi specifici, fari e mascherina diversi, sbalzo allungato e via dicendo.... beh, perchè, Regata no, rispetto a Ritmo? “L'abilità dei designer è stata anche questa, quella di inventare uno stile autonomo con rivestimenti esterni che diventano le variabili e rendono difficile se non impossibile, a vettura finita, la riconoscibilità degli elementi comuni.” (ehm.... sottovalutato n'attimino l'occhio dell'utenza? ) Riguardo questo periodo, comunque, abbiamo alcune considerazioni di Mario Maioli, intervistato ai tempi del lancio di Tempra. “L'inserimento di un nuovo modello in una gamma è sempre un'operazione delicata, dove vanno calibrate caratteristiche d'uso, valenze tecniche, caratteri stilistici. Inoltre vanno rispettate alcune regole: un nuovo modello non deve dare avvio a fenomeni di cannibalizzazione verso vetture dello stesso Gruppo, e non deve creare traumi rispetto modelli presenti in quel momento in gamma disegnati in tempi precedenti; non deve quindi realizzare bruschi salti evolutivi.” -Quali sono le valenze tipiche del marchio Fiat? “Se osserviamo la Uno, la Croma, la Tipo e la Tempra notiamo una stabilità ed una continuità formale nonostante le prime due siano state disegnate con Giugiaro e le seconde con I.De.A. , i periodi abbastanza diversi fra loro. Questa immagine fatta di funzionalità, abitabilità e praticità d'uso è l'obbiettivo-ambizione del design Fiat al quale si somma la ricerca di una morfologia “dinamica” presente sulla Tipo e latente sulla Uno.” (ehi, critichiamo il Giugi? ) Tornando alle scelte stilistiche effettuate su Tempra, la scelta di adottare il terzo vetro laterale fu data dal voler evidenziare un più ampio contatto visivo degli abitacoli Fiat verso il mondo esterno, oltre che per proseguire nel family feeling da “terzo vetro” già proposto con la Uno e che faceva già parte del capitolato di stile per la “Due”, che sia by Giugi che sotto forma di "Unone", era sempre apparsa a tre luci. Fu subito chiaro che l'aria di privacy data all'abitacolo da un terzo montante pieno era molto più consona a Lancia che a Fiat (e su questo sono pienamente d'accordo, il terzo vetro imho ci sta bene sull'auto pratica e tuttofare, su quella di classe non ci va) e così Tempra ebbe tre vetri, Dedra due. Passando a parlare degli interni, va ricordato invece come fossero opera del gruppo-interni del Centro Stile Fiat, guidato da Claudio Mottino che riprese i temi orizzontali già proposti con la Tipo (e che ricordiamo, come abbiamo visto in precedenza, sembrerebbero nati ben prima della carrozzeria, perchè le maquettes “Unone” hanno già la loro bella plancia “Digit” fatta e finita). Su Tipo però la plancia si riduceva ad una fascia che svuotava otticamente l'abitacolo alla base del parabrezza, accentuando la sensazione di spazio. Su Tempra si cercò di dare maggiore importanza alla volumetria del blocco, per puntare su un'immagine più consona al livello leggermente superiore del modello. Apparve così questa plancia definita “modulare”, a due lame orizzontali che si innestavano in un blocco leggermente avvolgente verso il pilota, che dava un'idea di maggiore tridimensionalità, di “corpo” pur mantenendo un certo contatto con lo stile “digitale” di famiglia. Cosa quest'ultima che in verità non fu molto apprezzata, perchè finiva con dichiarare una volta di più la parentela con il modello del segmento inferiore, mentre si cercava magari di porsi nel “D” con un po' più di immagine (relativamente, ovvio... era Dedra che doveva fare "la sciura"). Eppure su questo digitale si era proprio insistito in fase di definizione del design, tanto che si venne a sapere che l'analogico, almeno su Tempra, fu un'aggiunta successiva, con la modifica del blocco lame per trasformarlo in una palpebra più tradizionale. Su altri fronti il lavoro sembrava riuscito meglio, ad esempio nella realizzazione di pannelli porta più imponenti (imho ci voleva poco, rispetto ai pannelli di Tipo Digit “un foglio di velluto e un maniglione”) e con nuovi sedili. Si cercò anche di ricavare un maggior numero di vani portaoggetti e di dettagli qualificanti. A titolo personale, devo dire che comunque fra i due abitacoli, quello di Tempra era il mio preferito. In effetti la ricerca di una maggior tridimensionalità, su di me aveva fatto effetto. Qui sotto, a chiusura del “pezzo” di oggi, alcune immagini dello sviluppo degli interni. (questa sopra col volante della Uno 70 S e invece questa sotto con quello che vedemmo poi sul muletti, dal simpatico cuscino centrale veramente eccitante ) Direi che per oggi è tutto. Byeee
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Non è che hai visto uno di quegli aggeggi spassoso-infernali per cui vanno pazzi su EVO, tipo Atom e compagnia bella? http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/41/ArielAtom5807.jpg/800px-ArielAtom5807.jpg
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Purtroppo per mille cose e mancanza di tempo non sono ancora riuscito a rintracciare un po' di materiale d'epoca riguardo questa berlinona. C'è da dire che molte curiosità possono esser soddisfatte in queste settimane, visto che guardacaso (sembra che abbiano ascoltato le richieste su AP) RC di Gennaio ne pubblica un servizio a riguardo, con diverse fotine e un po' di storia (che in realtà non dice molto più di quanto non fosse già stato scritto sulla wiki). Tra le particolarità che vengono ricordate, c'è il fatto che come molti altri modelli che ai tempi venivano realizzati in un numero esiguo (sportive e non), adottava componentistica, tipo fanaleria, presa in prestito dalla grande serie. In particolare la prima serie adottava i doppi proiettori anteriori quadrati della Fiat 125, mentre in coda si trovavano i fanalini della 124 Sport Coupè. All'anteriore vennero poi sostituiti dal doppio tondo nel 1972, in concomitanza con l'arrivo del V8 Ford Cleveland. Va detto che secondo alcuni (tra cui RC appunto) la sua linea non figura fra i lavori più riusciti del Giugi. Viene citata la fiancata che assume un aspetto frammentato per via dell'andamento non rettilineo della linea di cintura, col bordo dei finestrini che scende verso il basso a livello specchietto e risale in coda, nel tentativo da parte del Giugi di aumentare la superficie vetrata e di conseguenza la luminosità dell'interno. Personalmente non condivido, questa berlinona mi piace. Forse si poteva fare qualcosa di più caratteristico nel frontale... basandosi su ciò che circolava come design a quei tempi, nei vari segmenti, quella "faccia" in effetti mi pare assai banale. Ci vedo tantissimo dell'odierna Mase 4P, voi no?
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Le fa benissimo le foto, specialmente in situescion come questa, paesaggio allargato e luce diurna. Nelle foto delle gite i 3.2 mpxl li ho visti tutti. Certo ci sono un sacco di modalità, magari se resti su "primo piano" che va bene per fare i macro (a proposito, è così che vedete i "miei" muletti) e poi scatti lontano, ti viene.... così. A meno che la GTA fosse un puntino bianco visto da lontanissimo, e quindi o ha zoomato mentre la faceva, o ha zoomato dopo al pc o con l'imaging "di bordo".... però se era da lontanissimo mi chiedo vista la prospettiva della visuale, in che posto fosse da essere così visibile da terra-terra senza nemmeno, che so, 'na ringhiera in mezzo? Non era protettissima in qualche centro privato? Non è che è caccolosa apposta?
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- alfa romeo mito gta concept
- mito gta concept
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Certo che..... come vanno le cose eh? Credo che tanti tanti anni fa, se durante (ad esempio) la presentazione della 911 Turbo, mentre veniva spiegato perchè era ancora a quattro marce, i presenti avessero potuto fare un salto nel futuro e vedere l'immagine di questo topic.... non ci avrebbero creduto mai. Credo si sarebbero provate sensazioni tipo quelle che hai quando vai a vedere il nuovo film ambientato nel futuro apocalittico e quando esci dalla sala ti dai la pacca sulla spalla da solo dicendo "si,ma dai, tanto non andrà così..."
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Perchè per essere realistici ce ne vuole una al giorno.
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Magari un qualunque corto dovuto a qualche assemblaggio approssimato... se non sbaglio questi esemplari hanno anche un interno "mix"... anche se a veder così si direbbe che sia partito dal vano motore.
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Sperando davvero che non ci siano risvolti tragici ma solo materiali (e quindi beh.... pazienza, se ne fa un'altra)... mi chiedo se per caso non sia il ritorno del Fire.
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Ma dai per i cerchi basta un sacchettino... ops, ora mi viene il dubbio... mica che lui parlava di cerchi veri? Io ho raccattato da rottamaglia Burago e Polistil ops!! Mi sa che non sono da 14" :D:D
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A quanto pare una lassù nei ghiacchi è finita male. Mi spiace, non ho potuto tradurre notizie, si faceva comunque riferimento alla "face-lifting" in prova. http://www.autobild.de/ir_img/63100317_d5101eefd8.jpg da autobild.de
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