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Bella questa K, mi piace di più. Seguiva l'idea Dedra, ma la grafica un po' più scura dei gruppi ottici mi da più l'idea di ammiragliona.... mi sarebbe piaciuta. Trovo che la K a grandi linee non fosse male, ma avesse alcuni squilibri e particolari che bastava ritoccarli e sarebbe stata molto migliore. Fari anteriori più grandi e che voltassero sul fianco, una portiera anteriore meno rastremata o più lunga verso il retro, (il vetro porta anteriore mi è sempre sembrato troppo piccolo rispetto al resto della fiancata) e magari, un po' più bassa e meno arrampicata sulle ruote. C'erano delle infelicità sparse qui e là, secondo me, con poco (ovviamente poco nella stesura dei disegni, è ovvio che sarebbe stato necessario cambiare scocca per modificare l'abitacolo come intendo io) sarebbe stata molto diversa. Thema era di una generazione prima, ma molto più proporzionata ed equilibrata (escludendo i cerchi bugattiani della Turbo ie prima serie che parevano ancora più piccoli di quel che erano... nessun rimpianto per quelli quando li tolsero)
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Eccomi Jeby, ho recuperato ciò che era da recuperare. Intanto qui ci sono un paio di schede, e poi ti farò avere il tutto "brevi mano", se andrà in porto il tuo acquisto. Così lo puoi conservare. ALFA 166 2.0 V6 TB LISTINO ACCESSORI DI SERIE E A RICHIESTA (tutto si riferisce all'ottobre 1998) Prezzo di listino 65.700.000 lire Accessori ABS--------------------------- DI SERIE AIRBAG FRONTALI --------------DI SERIE AIRBAG LATERALI ---------------DI SERIE ANTIFURTO CON ALLARME -------950000 VETRI ELETTRICI (4) ------------DI SERIE AUTORADIO --------------------DI SERIE (HI-FI HARMAN 1.900.000) CAMBIO AUTOMATICO -------------ND CERCHI IN LEGA ----------------DI SERIE (CON 215/55 R16 400000 ------------------------------------------CON 225/45 R17 700000) CLIMA AUTO --------------------DI SERIE CONTROLLO AUT. VELOCITA' -----DI SERIE COMPUTER DI BORDO ------------DI SERIE CONTROLLO TRAZIONE -----------DI SERIE INTERNI IN PELLE ----------------2500000 FARI ALLO XENON ---------------1400000 LAVAFARI ------------------------420000 NAVIGATORE GPS ----------------3500000 RETROVISORI RIPIEGABILI EL. -----370000 SENSORE PIOGGIA TERGI ---------DI SERIE SERVOSTERZO -------------------DI SERIE SEDILI ANT. ELETTRICI -----------1400000 SEDILI ANT. RISCALDABILI ---------450000 SEDILE POST. SDOPPIATO -----------ND TELEFONO GSM -------------------1200000 TETTO APRIBILE EL. --------------1700000 VERNICE MET. 1200000 VOLANTE REGOLABILE -------------DI SERIE Nota: in alternativa allestimento "elegante", "classico" o "sportivo" senza sovrapprezzo. LE PRESTAZIONI VELOCITA' MASSIMA --------------237,382 KMH REGIME GIRI VEL. MAX -------------6350 IN VI REGIME A 130 KMH -----------------3500 IN VI CONSUMO (IN KM LITRO) 60 KMH -------------------------------17,1 90 KMH -------------------------------14,6 100 KMH ------------------------------13,6 120 KMH ------------------------------11,5 130 KMH ------------------------------10.5 MEDIE D'USO (KM/LITRO) STATALE ------------------------------11.6 (AUTONOMIA 835 KM) AUTOSTRADA --------------------------10 (AUTONOMIA 720 KM) CITTA' ---------------------------------7.8 (AUTONOMIA 562 KM) ACCELERAZIONE 0-60 -----------------------------------3.9 S 0-100 ----------------------------------8.6 S 0-120 ----------------------------------11.4 S 0-130 ----------------------------------13.2 S 0-140 ----------------------------------15.5 S 1 KM DA FERMO -------------------------29.2 S (VELOCITA' USCITA 183.6 KMH) 400M DA FERMO -------------------------16.2 S (VELOCITA' USCITA 142.3 KMH) RIPRESA IN VI 70-100 ----------------------------------10.9 S 70-120 ----------------------------------16.2 S 70-130 ----------------------------------19.0 S 1KM DA 40 KMH IN VI ---------------------40.6S (VELOCITA' USCITA 151.1 KMH) FRENATA 60 KMH ----------------------------------14.5M 100 KMH ---------------------------------40.4M 130 KMH ---------------------------------68.2M 160 KMH ---------------------------------103.3M SCARTO TACHIMETRO MEDIO -----------------------------------0.7% 130 KMH ---------------------------------1.5% RESISTENZA ALL'AVANZAMENTO 70 KMH ----------------------------------7.9 KW 100 KMH ---------------------------------16.0 KW 130 KMH ---------------------------------29.1 KW RENDIMENTO A 100 KMH ------------------25.6% SFORZO VOLANTE ------------------------2,7 KG DIAMETRO DI STERZATA ------------------12,3 M SFORZO FRIZIONE ------------------------12 KG
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Eccolo... se ce la facciamo. (fonte 4R) Onestamente la maquette più completa mi sembra un po' troppo diversa, a me pare più grande. Nell'articolo le foto erano tutte insieme e venivano citate come riferimento della genesi della Sprint.... però mi sono chiesto più di una volta se non ci sia finito in mezzo qualcosa dell'Alfetta GT. Tanto era sempre il Giugi... (poi magari è solo una mia impressione, ma la seconda mi sembra meno Alfasud, come base) Quest'ultima invece è molto "Sprint", ma con il dettaglio del divisore vetro laterale posteriore che sulla GT separava il vetro scorrevole da quello fisso... si vede che l'aveva ipotizzata anche su questa?
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Di Honda Z non ne ho mai vista una dal vivo in vita mia. Qualcuna in tv nei film, e il mio modellino Polistil e basta. Un particolare che ho scordato ieri sera... negli articoli riguardanti queste spy, ci si riferiva alla 112 come una Mini-Fiat... fino all'ultimo Autobianchi non venne mai citato, non sembrava preso in considerazione. Lo stesso numero 112 non si conosceva (avrebbe aiutato a capire che era una Autobianchi, vista la A111). Un po' come con la Beta Montecarlo che fu Lancia in zona Cesarini.
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Riporto in auge questo topic per del materiale sulla genesi di questa bella due porte Alfa. Fonte 4R Ops Imageshack ha deciso di scioperare, almeno con me. Proseguirò domani.
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Ah, il Dodici... che bei tempi. Quand'ero piccolo ne vedevo in giro un sacco, tutti i modelli, tutte le serie. Mio padre fu sul punto di comprarla per mia madre, ma non andarono d'accordo col prezzo, e mia madre ebbe una meravigliosa 126 Personal 4 (cioè con tutto il rispetto per la 126, ma non so se rendo l'idea della delusione...) Anche il mitico Dodici salta fuori dall'archivio degli spy storici. La fonte è Quattroruote... che prima della sua uscita la chiamava "BB"... e io recuperando questi 4R con queste scritte in copertina, pensavo di trovarci dentro qualcosa sulla Ferrari 512. Poi scoprii che stava per Baby Bianchi Nelle esperienze popolari della mia zona, parlo dei ragazzi un po' più grandi di me, già patentati mentre io andavo in bici, il Dodici la sera ne faceva di tutti i colori, nella compagnia c'erano due Abarth ed una Elite. I due Abarthisti erano ricorsi alla tecnica del "cuneo" piantato nella balestra per abbassare l'assetto.... salvo che poi a volte veniva sparato fuori ed erano piroette. Entrambe ne videro di tutti i colori, ed entrambe morirono per un difetto che si diceva frequente sui Dodici portati allo stremo delle forze. Cedevano le saldature tra vano motore ed abitacolo, e se ne accorgevano perchè durante i cambi gomma tiravi tiravi il cric ma le ruote toccavan sempre terra... però erano dei criminali, quelle 112 ne han viste di tutti i colori davvero. Pensarci oggi, piange il cuore.... ma è sempre così, non ci si pensa mai, all'epoca ce n'era in giro un mucchio ancora. Ricordo come fosse indicata come "nave scuola" per tanti rallysti. Per le sue caratteristiche dimensionali, era ovviamente portata ad avere le sue reazioni, ma esse rappresentavano la purezza di ciò che avveniva su un'automobile quando venivano dati certi input, senza sofisticazioni o comportamenti misteriosi. Insomma, un ottimo esempio di istruzione alla guida divertente. Qui in prova confronto con una Honda Z... scusate ma c'era da imparare da lì? La vedo bella impegnata già dai collaudi...
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Vero, la ricordo! Alla fine del film si scopriva che lei si chiamava Giselle Se non erro questa era la Scorpion, la versione americana. Eccoci anche qui con qualche spy dell'epoca. La Scorpion, appunto... E la seconda serie, quando apparvero i vetri sulle pinne posteriori (che non mi piacevano affatto) Questo spoiler mi ricorda l'evoluzione Silhouette che corse coi colori Martini
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Piccolo spy shot della notte, fonte 4R. I test della Beta Diesel. Potrebbe anche essere un rigonfiamento per un motore trapiantato... però loro parlavano di diesel, l'avran sentita girare.
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Vero. Vero. Vero. Vi quoto tutti sia per la Pacer, che per la FSO. Alla Pacer stavo giusto pensando anche io, bravo che me l'hai ricordata. Stavo pensandoci ma non mi veniva in mente cosa era... ecco cosa era.
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Bellissime queste foto max! Mi mancavano proprio. Il mio archivio di raccoglitori con foto e storie sta per scoppiare, mi farò uno scaffale "Alberto" e anche uno "Albertina" come Pinin
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Scordavo di dire però che la foto risale ai collaudi 128, non era ancora uscita. L'articolo quindi scartava l'idea di una due porte 128, e pensava fosse altro. Ora facciamo un balzo al 1986, la Croma era già uscita, ma si vociferava che stessero facendo dei test aerodinamici per una versione con.... questo. Mamma mia. (fonte Auto) Anche la marmitta non mi quadra mica... ma lo spoiler, meno male che è rimasto dentro il centro ricerche. Bozzetti alternativi Fiat Ritmo. Il primo tutto fuori strada (fonte Auto) Gli altri man mano più fedeli (fonte 4R) (piccolo OT, per chi fosse interessato, Auto D'Epoca di questo mese dedica copertina e articolo ai 30 anni della Ritmo) Notare come appaiano idee per paraurti e frecce usate poi nella seconda serie. L'ho sempre pensato, quando la vidi. Sfruttare il disegno lamierato per far nascere una freccia sullo spigolo, lasciando il paraurti rettilineo, mi ha sempre dato l'idea che... ci avevano già pensato fin da principio.
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Altre due foto del progetto vasto e multiforme. Una "Topolino" che ormai andava verso la Cinquecento, all'uscita dei cancelli Fiat. Un'altra vista del prototipo credo più definitivo di ciò che fu la X1/79. Credo che il periodo fosse quello del suo accantonamento. (fonte Auto per entrambe)
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Un paio di foto riguardanti la 131, sempre per la serie "cose strane". Limousine 6 porte. La fecero per qualcuno? Non saprei. Un bozzetto di ricerca della fase iniziale. Più indietro nel tempo, un articolo di 4R (fonte anche per le altre foto) che raccontava di come stesse nascendo una 124 familiare sportiveggiante, come una 125 sw. Eccola in prova. Credo che non venne mai fuori niente del genere. O sbaglio? Altri test strani dell'epoca, 4R raccontava come questa non fosse semplicemente la nuova utilitaria 127 in arrivo,camuffata, ma che in realtà Fiat stesse conducendo studi su una speciale versione modificata con carenature aerodinamiche, studi volti al futuro ipotizzando una utilitaria a bassissimo consumo. Bah... per me era solo camuffata. Poi... boh. Questa in realtà non è una "mai nata", però lo era per chi ha scritto l'articolo, che scrisse una cazzabubbola. Non commento, basta leggere la dida. (fonte 4R)
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In effetti le sue prestazioni erano semplicemente normali, per una 1.4 da 75 cv a tre volumi con 1000 e qualcosa kg di peso (oggi fanno sorridere queste cifre, pure la Agila pesa di più). Si salvava in velocità per l'aerodinamica eccellente, 176 km orari rilevati nelle prove (quella di mio padre arrivò a segnare 195 di tachimetro ma si sa che all'epoca i tachimetri Opel scartavano anche del 12 per cento, quindi se togliamo lo scarto, siamo lì) e nell'accelerazione spuntava normalissimi 12,5 secondi da 0 a 100. In buona sostanza stava sui parametri Tipo 1.4 che però era di categoria leggermente inferiore come modello, quindi da una 1.4 non si poteva pretendere di più. I consumi si, erano davvero contenuti, specie in velocità, ovviamente per l'aerodinamica. Le doti migliori di quel motore erano la regolarità, la dolcezza e un silenzio impressionante, sia da dentro che da fuori (al minimo da fuori ti chiedevi se era accesa o no) e la robustezza, credo che sia stata una delle ultime Opel a nascere secondo certi capitolati, prima che GM decidesse che bisognava tagliare i costi di certe cose (e il calvario affidabilità cominciato con Astra 91 e culminato a metà anni 90 con tendicinghie, EGR e assemblaggi scadenti è lì' a dimostrarlo... cose che si sono riportate fino ad oggi dove gran parte della gente reputa Opel ancora dei cessi mentre in realtà le cose sono migliorate, e di molto.... anche se non torneranno credo ai tempi di Kadett e Rekord che schiattava prima il proprietario che l'auto) Tutto sommato la ricordo come un valido prodotto, perchè per una spesa attorno ai 20 milioni era un'auto da prendere sicuramente in considerazione, per quello che offriva. Le prestazioni erano altra cosa, certo. Per fortuna in gamma c'era una 2.0 16v col mitico motore prima Kadett e poi Astra GSI prima serie, con 156 cv, che vinse un premio come miglior motore di categoria a livello internazionale, per i rapporti tra prestazioni e consumi. La Vectra con quello andava davvero forte, e con la Turbo 6 marce, 240 km orari e 6,8 sullo zero-cento, era un simpatico modo di rompere le scatole a nomi come Celica e Delta (anche se quest'ultima per carità, è tutta su un altro piano, la Vectra non ci azzecca nulla).
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Ah è finita al museo? Nel 2000 era ancora là a fare servizio. Mentre mangiavamo il pranzo offerto su dei tavoli nel prato a fianco al rettilineo col pavè, arrivò uno dei cosiddetti "ranger" che giravano per la pista, con questa "autopompa veloce" Oggi avranno qualcosa di simile ma più moderno, oppure è un tipo di veicolo che non hanno approntato più? (mi stavo immaginando una 166 )
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Allora sono lieto di averti fregato, in questo caso. Condivido in pieno il tuo discorso su a cosa sono serviti questi 34 anni. Credo che l'automobile negli ultimi decenni non abbia fatto altro che girare intorno a sè stessa. Ci sono state tante evoluzioni (se così vogliamo chiamarle) sulla sicurezza e via dicendo, ma in buona sostanza credo che quando si prende in mano un'auto che in quegli anni era eccezionale, lo sia benissimo ancora oggi, perchè sul fronte dell'eccellenza non si è fatto nessun passo avanti. Forse se andiamo a vedere i cosiddetti "mezzi di trasporto" intendendo le auto comuni, si, il cambiamento c'è stato. Una Bravo non è certo come una 124. Però se andiamo sul settore delle grandi auto, c'è la dimostrazione che tutto quel che si può fare oggi, qualcuno lo faceva gia all'epoca.
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Rieccomi a documentare un po' di storia del T2-3, stasera in ambito alfista. Cominciamo con un'altra 155 colta al volo by night. (fonte 4R) Sempre Alfa, con la Spider. (fonte 4R) E ora una chicca, che molti forse non hanno mai notato. So che qualcuno qui dentro la conosce bene, ne abbiam parlato per pm. (allora non ero l'unico ad aver notato....). AM nel 1993 uscì con uno speciale sulla neonata Punto. Fra i vari articoli di questo fascicoletto, ce n'era uno che trattava del luogo dove i prototipi preserie Punto venivano costruiti e nel contempo si testava la linea di montaggio "prototipo". Lo stabilimento Pilota. Niente di grave, no? La Punto era uscita, ormai. Però... c'era un però, in quelle foto. Voi qui sotto cosa vedete? Un muletto Punto. Ok. Ma guardate meglio..... sullo sfondo, la linea parallela di montaggio. In questa e in altre foto che vedremo in seguito, mi feci un'idea precisa della 145. Bastava guardare, c'era un po' tutta, sparsa qua e là. Sulla destra, se ne vede chiaramente una bianca, mentre dietro la Punto, ce n'è una con il bagagliaio aperto, che mi mostrò che il portellone comprendeva una parte del tetto. In questa sotto vediamo un addetto al montaggio delle portiere, che mostrò la presenza dello "scalino" alla base del finestrino. Sullo sfondo, a sinistra, si rivede quella col portellone aperto, che mostrava meglio la sua forma particolare. Questa qui sotto era uno spasso. I tecnici al lavoro sui master di carrozzeria. Quello di sfondo mostrava la finestratura e la fiancata, quello in primo piano era stato coperto davanti con un foglio per nascondere il frontale.... si, con un cofano per terra, bello in mostra. Questa invece era il top. A cosa serviva correre dietro ai muletti per fotografare l'interno, se la Fiat mostrava la plancia in primo piano per presentare l'apparecchiatura di collaudo degli strumenti? Qui si esce un attimo dal contesto... ma nella carrellata ci mostravano persino parafanghi e paraurti della Kappona, mentre testavano l'inserimento del motore. Notare la Punto appesa, incompleta e già camuffata (si sa mai che qualcuno sbircia... eh si, bravi!) Banco rilevamento dati dai prototipi con un muletto 145. Mi raccomando, mettetela camuffata, che non si sa mai... Infine, per curiosità, reparto costruzione sedili. Certo, bisognava mettersi con un po' di attenzione.... ma queste foto di un semplice speciale Punto, dicevano tanto, ad un "guardone".
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Ma tornando all'Alfona, ci sono ancora un po' di immagini da postare. Le prime tre sono del "fattaccio" che dicevamo sopra, e cioè l'incontro "casuale" col redattore di 4R in autogrill. (fonte ovviamente 4R) (con camuffatura "devo portar la sposa, domani" ) (qui si vede lo stesso esemplare poi parcheggiato e chiuso, il che fa capire che l'incontro non si sia limitato ad una seduta e chiaccherata sotto la tettoia delle pompe) Uno dei test in giro per il mondo, avvenuti in quella fase che il video su youtube chiama "Un collaudo intensivo". Qui siamo in Marocco. (fonte 4R) In pausa durante i test finali. (fonte Auto Oggi) (molto bello fare questo lavoro notturno ascoltando musica anni '80 rende bene l'atmosfera) (fonte Auto) Questa è simpatica. Il signor tester sembra poco felice della presenza di un uomo fotografo e pare chiedere gentilmente di levarsi dalle pallotte. (fonte Auto) Le sue evoluzioni. La Quadrifoglio... (fonte 4R) (punto primo: e la targa prova? punto secondo: non si legge mentre si collauda che poi viene male la macchina ) ... e la Super (fonte AM) (attenzione alla maquette coperta con un telo :D:D) Ultima foto... si rese molto utile nei confronti della Casa Madre, anche in questo senso. Credo che molti di voi la conoscano, io la vidi dal vivo nel 2000 durante un raduno di storiche italiane alla pista... non sapevo della sua esistenza (sapevo che in precedenza c'era stata una 6 così addobbata, di cui esiste il modellino... ma quando vidi questa pensavo di aver bevuto troppo. Mi pare che qualcuno ci avesse detto che nascondeva il Q4) Per stasera stop.
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Qualche shot dei collaudi di questa piccola tutta british, che ebbe una gestazione intensa pure lei, soprattutto a livello aziendale, in quanto era l'auto della speranza per una parte dell'economia UK. La seconda e la terza foto mostrano una Metro non ancora definita, era uno dei modelli ipotizzati, parecchio diverso soprattutto al posteriore. Riguardo allo spot dei gemelli Ruggeri, mi pare di ricordare qualcosa del genere. Ricordo anche un altro spot ove si ripetevano frasi tipo "Insuperabile Metrooo, Ineguagliabile Metroo..." e cose del genere. Ricordo la versione Studio 2 che venne messa in palio da Auto Oggi nei primi mesi della sua esistenza, con un concorso basato su una foto che ritraeva un particolare dell'auto, da indovinare. A prova di imbecille. Ti facevano vedere un poggiatesta e ti chiedevano. Cos'è? La marmitta, il poggiatesta, il cerchione o la mascherina? Alla fine era un'estrazione a sorte, in pratica. In sincerità come estetica la trovavo un po' sfigata, con quelle ruotine incassate e il gran vetrone posteriore. Dalle mie parti non se ne è salvata una che sia una.
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Abarth tu mi stuzzichi. Andrò a cercare anche io
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Questo è un gran bel topic. Mi sa che devo andare a riaccendere la lampada in archivio sullo scaffale "depliant anni 80" (ci sono anche quelli.... no dai! scherzavo! mettete giù quella mazza da baseball! aiuto!!). Per le auto che abbiamo posseduto in casa, ricordo con piacere l'equipaggiamento che portava con sè la versione GLS della Vectra A che mio padre prese nel '91. La GL non aveva praticamente nulla, e all'epoca con il 1.4 costava 16.257.000 lire. La GLS in questione, pareva tutta un'altra macchina. I sedili passavano dal tessuto al velluto, e spuntavano i poggiatesta posteriori, regolabili in altezza ed inclinazione pure loro come gli anteriori. I paraurti diventavano verniciati in tinta carrozzeria, e apparivano i fendinebbia. La dotazione di serie si arricchiva inoltre di: -autoradio cassette con 6 casse (tweeter plancia, casse portiera più due sul pianale) e antenna elettrica (messa dopo pochi mesi dal lancio, le prime erano manuali) -chiusura centralizzata con il classico antifurto meccanico Opel a doppio blocco a seconda di quanto giravi la chiave -vetri elettrici con sensore antischiacciamento e pulsantino sulla consolle per disinibire tale funzione in caso di vetri bloccati dal gelo e, cosa che ho sempre adorato, salita e discesa automatica su entrambe le porte (le Opel coi vetri elettrici l'han sempre avuta, su tutte e due le porte, perfino la Corsa mod. 93 1.2 di mia madre... mentre oggi ancora tante auto anche di categoria media hanno automatica solo lato guida e per chiudere il lato passeggero stai li a tenere premuto... che è una cosa che detesto quando mi capita di guidare un'auto fatta così). In più, se avevi il telecomando bloccaporte, tenendo premuto chiudevi vetri e (se c'era) tettuccio elettrico, e tenendo premuto per aprire, facevi scendere i vetri. -cinture regolabili in altezza su tutti i posti (che oggi le stan levando ai posteriori, vedi la mia GTC) -alette parasole entrambe con specchio e doppia lampada ai lati (che oggi paghi ancora su certe berline con gli anelli... ma la mia GTC le ha ancora) -contagiri -bracciolo posteriore con vano portasci e sacca per gli stessi -luce nel vano portaoggetti (che aveva anche la bocchetta per fare da frigo se avevi il clima) -luce nel vano motore -sedile posteriore sdoppiato -sedile guida regolabile in altezza -specchi esterni regolabili elettricamente e riscaldati (che riscaldati oggi dalla GTC li han levati, te li danno solo se prendi i ripiegabili elettricamente. Altrimenti sono solo regolabili elettricamente e basta) Oggi non dice niente una lista del genere, ma ricordo il confronto che facemmo con una Passat 1.6 che costava 500000 lire in meno, ma aveva tutto da mettere a parte, a partire dai vetri elettrici. Alla fine era una 1.4 abbigliata con cose che avevano a richiesta auto di grande prestigio. Una pecca grossa però c'era, sulla 1.4 il servosterzo non era disponibile nemmeno a richiesta, e con lo sterzo della Vectra A, alla fine i braccini ti venivano come se andassi in palestra. Altra mancanza, nessuna traccia del ricircolo aria. La CD era allestita identica, ma essendo solo col 2.0 in questo caso c'era pure il servosterzo. Se non ricordo male la politica della radio di serie fu una di quelle lanciate da Opel, e a seguire molte case fecero altrettanto. Stessa cosa accadde per l'Astra 91 che fu la prima ad avere un display con data ora temperatura (che si metteva a lampeggiare sotto i tre gradi con accensione del simbolino del ghiaccio), che da lì in poi hanno avuto tutte le Opel, e oggi si è diffuso su moltissime auto.
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Condivido pienamente. Sono contento di essere riuscito a raccogliere i primi anni di Autocapital, perchè li trovo molto belli. Era una rivista che a volte andava ad indagare pure lei nei dietro le quinte di come era nata un'auto, specie se era un modello molto atteso. Questa è una cosa che mi è sempre piaciuta (credo si sia capito ) Trovavo molto completo il panorama riviste di quegli anni. 4R, lui, era ben fatto e le sue prove erano molto esaurienti sul lato tecnico (metto una riserva sulla qualità delle foto che certe volte... lasciamo perdere). Però preferivo leggere i pensieri separati nei famosi capitoletti con le stelline azzurre, che il sunto che fanno oggi in due pagine e una stiracchiata pagella. GM soddisfava l'ansia da prototipi camuffati e scoop, e quasi mai erano bufale, c'erano sempre decine e decine di foto ogni mese. AutoCapital dava quel tocco in più, era come un antenato di EVO (rivista che apprezzo, anche se devo dire che la preferivo nei primi anni, prima del cambio di editore). Se volevi il settimanale, venne fuori Auto Oggi, che faceva quello che poteva, rilevamenti tecnici pochi, ma nei primi anni si impegnava a seguire la strada dello scoop, e quasi sempre in copertina c'era il prototipo camuffato. Cosa che vorrei ancora oggi.... il muletto in copertina. Faceva molto "inside". Anche Auto Oggi lo comprai dal primo numero, e sono tutti qui nell'archivio. Pensando a questo una sera scrissi una mail con un po' di pensieri alla redazione. Sorprendentemente il giorno dopo trovai risposta da Alessandro Ferrari, e lì è cominciato un dialogo che avviene ogni tanto, quando c'è il tempo, perchè anche lui la prima cosa che mi scrisse era che... "una volta...." Fu molto lieto di ricevere una mail come la mia, scrisse. Eravamo agli opposti, lui un giovane inviato alle prime armi, nel 1986, ed io un lettore di nove. Però avevamo tanti ricordi in comune, e abbiamo parlato di tante cose. Oggi il muletto in copertina lo sostituiscono coi perfetti PS, che personalmente detesto. Rivoglio i disegni di Alisi. Anche Auto i primi tempi amava seguire questa strada, era quindicinale ma lo trovavo interessante. Spesso anche loro si addentravano nelle storie dietro le quinte, e si inventavano servizi interessanti. Poi prese la piega Tuning (il primo tuning... Gemballa, Schnitzer, Zender...) ma restava un giornale carino da leggere. Oggi non lo compro più, onestamente non mi dice più nulla. Automobilismo stava nascendo, ma non mi ha mai detto molto. Oggi è pieno di rilevamenti, ma poesia zero. Sono contento di avere tutti questi giornali fin dal primo numero, recuperati con gli anni. E sono contento di avere anche i primi (e soli) tre numeri di ZeroCento, che sembrava essere una cosa carina, ma che morì subito. In definitiva, sono contento di avere questo archivio. Non mi interessa assolutamente nulla che possa anche valere qualche soldo se mi mettessi a vendere su Ebay. Lo adoro perchè è la testimonianza di un mondo auto che è andato, sia sulle ruote, che sulla carta.
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