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PaoloGTC

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  1. Benvenuto in questa discussione e su questo forum, Maur075. Da tempo cerco di trovare il tempo per tappare i buchi che si sono creati col passare del tempo (forse ho scritto troppe volte tempo), per cui finalmente, grazie alle ferie, stamane inizio a ricaricare le foto che sono andate perdute, seguendo la cronologia dei post. Spero di riuscire a rintracciare le foto corrette, seguendo il testo che scrissi tempo fa (non sono poche), al limite ci sarà qualche imprecisione che potrà essere colta solo da chi ai tempi aveva salvato tutto cronologicamente, ma vabbè, l'argomento è uno non andremo fuori strada. Dunque, nel primo post vedo scomparsa la famosa foto pubblicata da Quattroruote nel 1983, che mostra il prototipo (che pareva una maquette ma da altri scatti si scorge la presenza di un guidatore a bordo) con la carrozzeria proposta dal Centro Stile nell'ambito del progetto "156" che venne poi sostituito dal "164". La ripropongo insieme agli altri scatti. La foto andata perduta sarebbe la seconda, che su Quattroruote apriva il servizio. Altre vengono da AUTO, che le utilizzò tre anni dopo per un'anteprima (non tanto per arrivare in ritardo, ma semplicemente perchè AUTO nacque nel 1985...), e si badi bene, non si tratta di due vetture differenti perchè in alcune immagini non c'è la banda nera stile "Starsky & Hutch". Alcune foto furono pubblicate dopo un ritocco, per dare un'idea più realistica (non si pensava certo che sarebbe uscita con quella decorazione...) Lieve ritocco anche sul posteriore, con la rimozione del riquadro nero sull'angolo di quella che avrebbe dovuto essere la fanaleria. Fonti Quattroruote 1983 e AUTO 1986 Poi... nel quarto post sono andate perdute le immagini relative alla sperimentazione in Lancia della T4 alias Y9 alias Thema... vado a memoria (le foto di Thema son tante, non posso metterle tutte... eppoi era per fare una citazione ). La quarta e la quinta le aggiungo ora, sono news degli ultimi tempi. Fonti: per la prima Quattroruote, seconda e terza Gente Motori, le ultime due il web. Qui la foto dell'interno di uno dei muletti Tipo 4, che tanto avevamo commentato ai tempi per la sua costruzione "patchwork". Per chiudere la prima parte del reload, torno a caricare le due foto dello splendidissimo muletto Thema su base Trevi, motorizzato diesel, che come tutti gli appassionati di questa storia ricordano, fece scrivere a Gente Motori che forse Lancia stava studiando un restyling per la Trevi, o forse cambiava tutto, o forse le stavano per montare il diesel. Fonte Gente Motori, dunque. Fine prima parte.
  2. Ladies and gentlemen mi scuso se vo a porre un quesito che è già stato trattato nelle pagine precedenti (vedo gente che si allambicca su possibili mezzi di trasporto per cui ho pensato ci sia in ballo una visita da parte di qualcheduno) ma ultimamente sono poco assai assai poco presente e pure ora sono di striscio.... qualcuno di voi sa già se il Museo osserva qualche giorno di chiusura durante questo mese vacanziero, al di là del canonico martedì, oppure è sempre open? Dovrei portarci famigliola e prima di scrivere per info m'è venuto in mente di chiedere qui se qualcuno sa.
  3. Infatti. Dal vivo è evidente la rotazione del Busso verso l'anteriore, rispetto alla verticale. Soprattutto per motivi di amicizia fra lui ed il cofano... lo spazio andando verso i tergi era ovviamente maggiore e per questo nella rotazione del Busso arrivò il nuovo plesso di aspirazione tutto sulla bancata posteriore, che permise di rendere il tutto scenografico con i collettori che tutti conoscono. Il busso come era già non ci sarebbe stato per via del plesso originale, figuriamoci a metterlo preciso a 30 e 30 ☺
  4. Qui è assai più facile vederne una, ma giochiamo in casa in questa valle lancista. Soprattutto in caso di eventi come quello di domenica scorsa, una gara di regolarità in salita organizzata dal Valsesia Lancia Story, partenza da Varallo arrivo all'Alpe Sacchi, per la precisione la "6a Rievocazione Trofeo Alpe Sacchi - 3o Memorial Gianni Angelino". Tante Fulvia berlina e non, e poi le Flaminia e le Appia, ma anche parecchie Delta (non tutte necessariamente Integrali). Non escono tutti i giorni, ma qui e là riposano in discrete quantità. Non ho realizzato un servizio fotografico perchè bene o male sono auto che avete già visto in passato nei vari reportage valsesiano-lancisti. In linea di massima, comunque, si può dire che qui non è poi così strano vedere una Delta I. Al contrario le Prisma son giusto un paio...
  5. Andando così a memoria credo di poter confermare che il 190 le frecce bianche non le ha mai avute. Il W124 si, nell'ultimo restyling, insieme al vano targa posteriore modificato a filo con la fanaleria (che credo fosse divenuta fumè), ma il 190 è nato con le frecce arancioni e con quelle è morto. Hanno cominciato con la C a metterle bianche, e nemmeno su tutte le versioni, perchè mi pare che la barbonz Classic le avesse ancora arancioni.
  6. Purtroppo una volta non esisteva in Europa un ente che periodicamente verificasse la sicurezza passiva delle automobili, in modo tale da tenere aggiornati gli automobilisti sulle performances di tutte le novità del mercato. Non che non venissero svolte prove comparative: soprattutto in Germania, di tanto in tanto venivano effettuati test su varie vetture, che venivano poi comunicati alla stampa, ma erano eventi piuttosto diluiti nel tempo e non costanti come ora. A volte era l'ADAC, altre volte si trattava di prove comparative come quella di Auto Motor und Sport che vide protagoniste varie ammiraglie dell'epoca come la Fiat Croma, la Renault 25, l'Opel Omega, la Mercedes W124, la Bmw Serie 5, la Volvo 740 e l'Honda Legend. ADAC ad esempio realizzò un test che mostrava i risultati di vetture come la Fiat Tipo, l'Opel Vectra, la Mercedes 190, la Ford Sierra, la Bmw Serie 3 E36, la Peugeot 405, e che fu pubblicato in Italia da Auto Oggi all'inizio degli anni '90. Prima ancora ne aveva effettuato uno per le piccole quali Fiat Uno, Opel Corsa A e via dicendo. Si trattava comunque di eventi abbastanza particolari, per cui a tutti gli effetti non esiste una classifica decente, stilata con gli stessi parametri per tutte le vetture, che permetta di osservare i risultati di automobili che oggi sono d'epoca. Ci sono, si, alcune informazioni che venivano divulgate dalle Case stesse (soprattutto a livello fotografico) ma lasciano un po' il tempo che trovano, perchè prima di tutto si tratta di test interni che ogni Casa svolgeva secondo specifiche da lei scelte, e poi perchè venivano a noi come buona auto-pubblicità, insomma le Case divulgavano tali risultati alle riviste per fare bella figura, le prove venivano realizzate per quello, ed era ovvio che su quelle pagine si leggesse quanto si era comportata bene la loro vettura nel tale crash test. Non che non fosse vero il risultato, soltanto... beh era differente rispetto ad un test realizzato da un ente indipendente che prendeva di sorpresa 10 vetture e le mandava a sbattere. Ad esempio Renault quando decise di spingere sul fattore sicurezza mostrando il metodo di studio messo in atto nel suo centro prove di crash, fece entrare la stampa a vedere come si comportava bene la Safrane nella tale prova d'urto. Alfa negli anni '70 divulgava le foto dei crash test di Alfetta e di Alfa 6, per far vedere che le vetture erano testate sotto il punto di vista della sicurezza passiva. Mercedes fece lo stesso ai tempi di W124 divulgando gran quantità di materiale riguardo il suo centro prove. Opel e Ford mostrarono i loro progressi. Fiat tanti anni prima aveva realizzato lungometraggi sul suo centro di prove d'urto, filmati che sono disponibili anche su youtube. Tutte cose di varie epoche, di vario tipo, che non aiutano molto se uno cerca precise informazioni su di una precisa vettura, soprattutto se si guarda al periodo antecedente gli anni '90. Certo, per alcune vetture si potrebbero trovare delle immagini, ma esse non dicono tutto. Di certo non si andrebbe lontano nella realtà, vedendo una utilitaria degli anni '80 che si piega come una banana in un test moderno, dicendo che è una stagnola. Però non si può nemmeno farle una colpa. Si tratta di prodotti nati in un'epoca in cui l'attenzione per questo tipo di cose non era certo quella di oggi. Eppoi c'è il traffico fatto di veicoli assai differenti distribuiti in maniera molto più estesa, oggi. Di certo in un frontale con un odierno SUV è meglio stare dentro ad una 500X piuttosto che in una Uno Fire. Però bisogna anche calcolare il tempo in cui stare in una Uno Fire era la norma, e pensare che a quel tempo era più facile sbattere contro un'altra Uno Fire, per dire.... Oggi è più facile che stando dentro una piccoletta ti arrivi addosso una roba da 22 quintali. Tornando al tuo quesito, per fare un esempio, se tu mi chiedessi "mi piacerebbe sapere come si comportava nei crash test la Lancia Delta del 1979", io potrei tirarti fuori delle foto della sua prova d'urto. Si. Fatta dalla Lancia, secondo le specifiche dei tempi, che non erano quelle di oggi. Prova d'urto frontale pieno, credo a 50 km orari, nella quale il principale obbiettivo da ottenere era quello di un arretramento del piantone volante che non superasse una certa misura (credo 127 mm). Non dico che Lancia non pensasse alla sicurezza, dico solo che ai tempi gli studi erano quelli lì. Ed i risultati che ne conseguivano a cosa ci servono, guardandoli con gli occhi di oggi? A niente...
  7. Infatti nel 2011, andando a pagare il bollo della TransAm del 1991 carichi di euro come al solito perchè non avevamo ben capito che la cosa era automatica, quando la segretaria disse l'ammontare del bollo a momenti sveniamo entrambi.
  8. Eh no. Lo sai che lui, solo SL (di varie generazioni). L'unica volta che ha guidato un'altra auto premium, una..... Pennington Ascot Regency (magie di Hollywood), gliel'han ciulata ed è finita che KITT ha dovuto mettersi addosso cerchi a canale rovesciato, scarichi laterali, alettoni e fiamme sulle fiancate per recuperarla. Lasciamo Devon sulle Mercedes, è meglio. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - E' tutta lì la sua bellezza.
  9. Beh io credo che di là ci sarebbe andata ad iniezione, comunque....
  10. Leggo ora su Facebook che la Regione Lombardia avrebbe confermato l'esenzione per le ventennali se iscritte ai registri ASI, Fiat Alfa e bla bla, e che le lettere ricevute dai lombardi in questi giorni erroneamente non riportavano che la tassa piena è riservata alle vetture che non sono iscritte da nessuna parte.
  11. E meno male che alla fine della gestazione le aggiunsero gli smussi che almeno nella parte alta lo accorciano un po'. Ci potresti apparecchiare tavola per quattro lì sopra
  12. Dunque dicevo.... poi siamo usciti. E oplà. Ollàllà. Ma va?. Ooooh. L'ammiraglia ritardataria in versione 2.0 seconda serie, con qualcosa di strano (imho) all'avantreno. Distanziali? Non me la ricordo così larga di carreggiata. Pecca un po' nel volante (che di per sè trovo molto bello, ma si abbina male con la vettura), ma visto che quello originale per me è sempre stato una delle cose più brutte che ho visto davanti ad un cruscotto , quasi la perdono. A seguire... la celebre media tedesca, generazione saponetta , anno 1987. Un dettaglio dei tempi, di cui non rimpiango affatto la scomparsa, è l'applicazione di quel terribile adesivo ovale con la "I" sui deretani delle vetture. Che schifo. Lo scarico credo abbia qualcosa che non va (non lo ricordo così cromato e così sporgente...) e le coppe mi lasciano basito. Al primo colpo le ho prese per aftermarket, poi, osservando le foto... vedo male io o c'è scritto Audi? Che coppe sono?? Non le ricordo affatto. Poi oh raga.... c'eran fuori delle tipe... Un DGT dei primi tempi... La base-base 1100... ... e un esemplare un po' più giovane La mia preferenza, of course, va alla prima delle tre. Il colore le dona perchè mostra bene che qualche piega la carrozzeria ce l'aveva , e creando il contrasto con la estesa vetratura permette al portellone di esprimere il suo spessore. Specialmente nella prima immagine, apprezzo l'aria di solidità che dava alla vettura, bilanciando l'ampia superficie vetrata. Vettura qualunque in un mare di storiche, ma ribadisco ancora una volta, per me un ottimo design, soprattutto se abbinato al risultato che aveva permesso di ottenere all'interno. Ricordo che ai tempi di Bravo & Brava un designer Fiat in un'intervista disse che avevano risolto il problema della Tipo, quello della fiancata che sembrava "esplodere" per via delle porte così grandi e soprattutto del disegno allungato all'indietro di quella posteriore, e che con la Brava avevano tentato di dare un'impressione di maggiore solidità. Beh, a me il giro porta di Tipo è sempre piaciuto; sotto il profilo pratico erano ottime, e il design era riuscito, ben bilanciato fra vetro e lamiera. C'è stato un periodo in cui mi sembravano la miglior maniera in assoluto di chiudere gli accessi ad un abitacolo. Beh... basta divagare, passiamo oltre. Un classico Volvo, indistruttibile, inarrestabile. Il sempre bello 190, nella versione aggiornata di fine anni '80. Un Maggiolo con dei cerchi fuori catalogo . Vedendolo andar via sul rettilineo, ho pensato che molto probabilmente i cerchi non erano l'unica cosa modificata Ok, il viaggio è finito. Per chiudere lo spettacolo, come avevo promesso al sior Abarth03, un paio di immagini di una vettura per lui molto significativa. Sior Abarth, i suoi cari amici quelli che la vengono sempre a cercare Non si preoccupi, mi hanno chiesto se l'avevo vista in giro ma li ho depistati dicendo che mi pareva di aver visto un cespuglio muoversì laggiù all'orizzonte. Credo che stiano ancora ravanando nella savana. The end GTC
  13. Buondì. Stiamo andando verso la fine del racconto, ma le sorprese non sono ancora finite. Intanto vediamo le ultime immagini dal piazzale... poi ci sarà un... poi. Triumph TR6 di cui il calcolo bollo dice 25-1-88 ma la cosa mi lascia perplesso vista la targa nera... Il Volvetto che io tanto ho adorato negli anni '80, specialmente per i suoi fari posteriori annegati nel nero, fusi col lunotto. Data sconosciuta. Un paio di esemplari di un'altra icona ottantesca. Di entrambi ignoriamo la data di nascita. Preferisco la prima, più coerente col suo tempo. A chiudere la carrellata del piazzale, questo Maggiolo bicolore che sinceramente non mi ha acchiappato manco un po'. La storia però non è finita... perchè poi, uscendo per tornare alle nostre banali vetture moderne.... a fra poco.
  14. Tonino questo è vero, e tu sai che io concordo e non ho mai fatto quel che ho fatto perchè c'avevo da guadagnarci. In primis perchè ho comprato nel 2010 una macchina da 1200 euro e ne ho dati 900 allo Stato per scrivere su un foglio che da quel giorno era mia (questo pare sensato? No, dico così eh...) ma l'ho fatto. Inoltre l'ho presa in un periodo che mica ero scemo e non m'ero reso conto che il bollo lo pagava, l'ho pagato facendo il mio dovere per quattro anni, e sono altri 2000 euro. Ho fatto dei signori lavori per tenerla in ordine, pagando dell'IVA. Ho consumato una cisterna di benzina. Tutto ben conscio e senza dire "ma" (sarei pirla a comprare un V6 turbo e poi dire eh Stato di mm.... quante tasse ci sono sulla benzina!!). I propositi sono sempre gli stessi, io adoro la mia macchina. Poi ci sono i pensieri che giustamente hai scritto tu, di quelli che l'avevano fatto solo perchè gli costava zero ed ora pare che della storica non gliene freghi più una cippa. Però ci sono anche i pensieri di coloro che nella vita da operai, senza troppi grandi sogni da poter realizzare, si toglievano lo sfizietto della storica sopportando con buona volontà le tasse pensando anche al fatto che un giorno mantenere il loro sfizietto poteva costargli meno. Poi, intorno alla vita di ogni singola persona le cose che possono cambiare sono tante. Lo dico perchè in passato sono stato uno di quelli che hanno scritto di voler abbandonare la vettura nel caso in cui le tasse si confermassero piene per altri 10 anni, per cui dal tuo discorso mi sento in parte chiamato in causa, anche se non direttamente. Parlo per la mia esistenza. Negli ultimi 5 anni le cose sono cambiate, ho preso casa nell'ottica di una convivenza che purtroppo al momento per forza di cose è rimandata, i maneggi di denaro sono cambiati. La 164 intanto era lì, i suoi conti bene o male nell'anno pesano, sempre cercato di farli quadrare proprio per portare avanti la passione con un poco di coerenza. Nell'ottica, però, dell'arrivo di un periodo più leggero economicamente nei confronti di tale vettura. Insomma, uno fa i suoi conti in base a come si evolve la sua vita. Onestamente in futuro la presenza della 164 in questa casa abitata da 1 persona sarebbe un po' più invadente di prima, se le cose andassero a finire male. E allora uno, fermo restando la passione, fa i suoi conti e vede se questo sfizio è ancora cosa che si può permettere affiancata alla nuova situazione. In poche parole, se va a costare meno, è più facile metterla in bilancio. Se continua a costare così, è più difficile, non dico impossibile. Più difficile. Son 500 euri di bollo al netto di un aumento che ancora devo vedere ma si dice del 15 per cento. Nell'ottica di una convivenza futura, come si scriveva sopra, potrebbe anche essere più difficile giustificare questo "plus" che rende le cose di casa più difficili. E allora uno pensa a cosa fare. Mica dice che la vettura che ha adorato fino a ieri ora è un rottame mangiasoldi che non gliene frega più niente. Se tu a maggio mi avessi detto che ad agosto andavi tre settimane ai Caraibi perchè l'agenzia viaggi ti aveva fatto un'ottima proposta, che "ci stava dentro", e poi ieri mi dicessi che non ci vai più perchè l'agenzia ha cancellato l'offerta e tu hai annullato tutto perchè "non ci sta più dentro" o meglio, non ti sembra il caso di spendere tutti quei soldi in questo momento, mica ti direi "eh ma hai deciso cosa ti piace? Prima Caraibi-aibi-aibi e adesso non ti piacciono più?"
  15. Grazie Gimmo, ma di Bartolini conosco solo il corriere e non è nemmeno uno di quelli con cui lavoro volentieri Alla fine mi vanno bene i 160 euro, mi trovo bene con la Daniela che è nostra assicuratrice da 30 anni. Al di là delle tariffe, c'è confidenza e un po' di amicizia, cose tipo il cell personale che mi è servito nel 2010 quando rimasi a piedi col 164 a Rapallo (distributore corrente) e l'assicurazione pareva si fosse scordata di inserirmi il carro attrezzi nella polizza... erano le 23 della vigilia di Ferragosto, chiamai la Daniela scusandomi per l'ora ma stavo cercando di capire perchè la tipa del call center mi stesse dicendo che non risultava un carro attrezzi sulla mia polizza, mentre la scartoffia che avevo in mano diceva di sì.... la Daniela mi disse "stai fermo lì (e dove vado? ) che ci penso io". Mi richiamò dopo cinque minuti dicendomi "Arriva, buon Ferragosto"... e dopo 20 minuti c'era il carro a caricarmi l'Alfa. piccolo OT di ringraziamenti Poi intervennero gli Alfisti (con la A maiuscola perchè ci sta tutta, lo spirito di fratellanza) a partire dal Fusi che non ho mai ringraziato abbastanza per quel giorno, che tra lui, ACS, GP ed il maresciallo Alfista di zona (ce n'è uno dappertutto) misero in piedi una serie di robe che io, fermo per strada la sera del 14 agosto alle 23... -mi caricano la macchina -mattino dopo chiamo Fusi per avere un parere su cosa potrebbe essere; Fusi parte in tromba vede sente chiama chiede coinvolge GP perchè ha scoperto che... -GP parte in tromba e va a vedere se veramente il tal posto Alfa è aperto di turno a Ferragosto -visto che è veramente aperto di turno, sguinzaglia il maresciallo -io nel frattempo non so ancora niente ma dal giardino di ACS vedo passare sull'Aurelia la mia Alfa sul carro, e mi chiedo dove stia andando -il maresciallo sguinzagliato si fionda nel tal posto a dire che l'auto va fatta subito perchè è urgente ed importante .... morale della favola, fermo per strada alle 23 della vigilia di Ferragosto, alle 11 del mattino di Ferragosto la ritiravo riparata. Questi sono Alfisti. fine piccolo OT di ringraziamenti
  16. Aci di Borgosesia mi ha confermato che è così. Facendo le carte ora probabilmente non riceverò la documentazione per tempo del bollo (settembre ) ma farà fede la data in cui loro hanno ricevuto la domanda e di conseguenza per quest'anno potrò accedere al bollo ridotto. ATTENZIONE PARLO DI PIEMONTE il resto non so. Per questo 2015. Poi bisognerà vedere, mi dicono, cosa deciderà la regione nel 2016. Così mi ha detto Aci oggi. La mia assicurazione (Allianz ) a prescindere da bollo ridotto o meno mi ha già dato un'idea della polizza da Asi ventennale (la titolare ha appena finito le stesse cose che debbo fare io, per una sua Celica del 92 credo, da 150 kw in classe c1, 168 euro annui che dovrebbero essere un pelo più di quanto dovrei pagare io che di kw ne ho 148). Vediamo un pò.
  17. Io della 164 lo pago in autunno e il club Lancia locale che vorrebbe farmi l'ASI dice che prendono buono anche il 2015 se lo faccio ora (la mia ha fatto i vent'anni a maggio). Sarà così, o è una fregnaccia e come 2015 vale solo il già ASI 2014? Io non potevo farlo nel 2014...
  18. Beh un salto potresti farlo comunque, in fondo dopo la visita al Museo per arrivare a Casalpusterlengo non ci metti ancora molto.
  19. La jeep dovrebbe essere un 148 magnaghina, vista la porta lunga che dice 2p. La 146 magnagona è 4p. Però non so se il relitto della foto, accanto all'RZ, sia quello del museo. Sembra un disastro mentre quello ad Arese è ben in ordine, mi stupirebbe pensare che abbiano portato via dal Portello solo quella e poi l'abbiano rimessa a posto prima di ritirarla nelle segrete. Del resto la vettura in questione era stata oggetto di qualche collaudo, mica solo un'idea buttata lì, per cui penso che ne sia stata costruita più di una. La RZ che io sappia, ahimè, è andata demolita insieme al tutto. Anche sull'elenco di Salvetti è presente solo la Sportwagon GTAm rossa, la berlina non c'è.... poi vabbè quando si parla di reliquie Alfa nunsecapiscc mai niente.... tanto per dire, tempo fa tutti quelli che conosco nel giro dei giri dicevano che la 166 GTam grigia era stata pressata, ora compare nell'elenco delle vetture escondide..... però non s'è mai vista nemmeno nelle foto slurp fatte là sotto, se non erro.
  20. Osservando (cercando di mantenere un certo contegno ) le reazioni di chi mi sta intorno, non solo in famiglia ma in generale nel mio microcosmo a livello di alfisti locali ed appassionati di automobili, nella fetta di coloro che sono entusiasti e positivi (la maggior parte, in verità) riguardo Giulia, mi pare a tratti di rivivere l'effetto 164. Oh, calma. Non sto per iniziare un discorso che vuol mettere la Giulia a fianco della 164 come auto e via dicendo. Bbbooooni! Parlo di effetto, sensazione, aspettativa. Avevo dieci anni ma è un periodo che ricordo bene (chissà come mai ). Vettura che si aspettava da un sacco di tempo, esageratamente importante nonchè assai discussa per motivi tecnici e filosofici, così come è importante questa Giulia e così come si discute a vari livelli di questa. Ricordo bene il modo cui con ansia la seguivano le riviste del settore durante lo sviluppo. Ricordo bene il "boato" degli appassionati quando uscì la prima foto ufficiale nella primavera del 1987, perchè lei era bellissima e piaceva praticamente a tutti. Per la maggior parte di coloro che avevo modo di ascoltare, pur giovincello, vista la linea la trazione anteriore passò per un bel po' in secondo piano. Ricordo bene il thrilling che ci fu qualche mese prima, quando le riviste scrissero che con l'arrivo della Fiat ad Arese la vettura era stata bloccata, che a Ghidella non era piaciuta, che probabilmente l'avrebbero modificata, che forse non l'avrebbero più fatta. Poi, appunto, la foto ufficiale accompagnata dalle dichiarazioni della carta stampata, sul fatto che l'avrebbero fatta proprio così e che l'appuntamento era per l'autunno. Uscì. Ricordo bene la ressa al porte aperte, e ricordo bene l'effetto che fece a tutti quanti quelli che avevo attorno la volta in cui capitò di vedere la prima per strada. Posso citare anche ricordi non miei, ma di amici alfisti conosciuti negli anni successivi, che a quei tempi erano coinvolti direttamente perchè concessionari oppure figli/parenti di concessionari. Girare per Milano con una delle prime immatricolate, "per vedere di nascosto l'effetto che fa", e ritrovarsi con la gente addosso ai semafori, che sbirciava e chiedeva. Di mio ho un ricordo particolare impresso nella mente. Una stupidaggine, per carità, ma che nel mio libro delle memorie è una delle cose che più mi hanno portato a ricordare la sensazione che fece il lancio di quell'ammiraglia complicata. Conoscemmo una famiglia nell'estate del 1987. Padre, madre ed un figlio che aveva due anni più di me. In pratica ci conoscemmo a livello famigliare proprio perchè, frequentando stesso luogo nei mesi estivi, noi due bambini avevamo iniziato a giocare insieme e da cosa nasce cosa. Diventammo buoni amici tutti quanti, e ci lasciammo a fine estate con la promessa di rivederci presto. Poi... passa una settimana, due, un mese, due mesi, le cose si ammassano ed i propositi finiscono sempre in fondo alla lista, fatto sta che arrivò il Natale, quando loro ci chiamarono dal Novarese per invitarci ad un pranzo, tra Natale e Capodanno. Il padre di famiglia era un alfista di vecchia data (Giulia a ripetizione durante la sua carriera di giovane commesso viaggiatore), anche se i tempi recenti, più difficili economicamente, l'avevano portato a circolare a bordo di una Renault 9. Però per lui l'Alfa era sempre l'Alfa. Andammo a quel pranzo e scoprimmo di non essere i soli invitati, c'era una enorme tavolata in cascina (in quel periodo lui lavorava come custode presso la proprietà di un signore del riso) e alla fine eravamo quattro famiglie tutte assieme. La 164 era fuori da poco, e ad un certo punto lui venne fuori dicendo che qualche giorno prima aveva fatto un giro "sul 164", perchè un cumenda del paese se l'era comprato. Terminò qualunque altro genere di discorso ci fosse a tavola, la notizia divenne che lui aveva fatto un giro "sul 164". Perchè era già diventato "il" 164 e di solito le esclamazioni più comuni erano "eh beh, il 164....", oppure "ca.... il 164!!", o "mi.... il 164". Non si parlò d'altro per tutto il pranzo, ed il tutto finì con una telefonata di lui all'amico in questione, per sapere se era a casa e se potevamo andare, chi voleva, tutti assieme a vedere "il 164" per benino da vicino. E ci andammo. Sembrava che stessimo andando, che stessimo guardando, che fossimo andati a vedere una LaFerrari. Con tutto il rispetto per le altre Alfa che ci sono state tra lei e quest'ultima nata, è la prima volta dopo quasi trent'anni che mi pare di vedere un effetto simile attorno ad una nuova italiana di grandi speranze. L'unico a darmi un commento (in apparenza) freddino è stato il socio di bro-bro, che è un mio grande amico, e gli voglio tanto bene, ma un difetto ce l'ha. E' un bastian contrario, ce l'ha di natura. Quando una cosa la detestano tutti, lui va a scavare con puntiglio per trovarci del buono e tentare di spiegarcelo. Quando una cosa piace praticamente a tutti, lui fa quello che non è affatto convinto. "Mah..... boh, si, è bellina.... bisognerebbe vedere dal vivo, sai non è che come Giulia mi sembri tanto adatta, cioè la Giulia, l'Alfetta, la 75.... questa quiiii.... mah non mi dice niente...." Io mi sono fermato a "è bellina". Perchè se lui, impegnandosi al massimo per fare il bastian contrario, non riesce, non ce la fa a dire qualcosa di più basso di "è bellina", vuol dire che è una strafigata. :D
  21. Belloccia e correttamente disegnata, un po' diversa qui, un po' uguale là... insomma per me come deve essere fatta quella macchina lì, perchè a chi la compra sta bene così evidentemente. Problema mio è che quel tombino sul frontale mi ha veramente fracassato i cabbasisi, ed ora che si è fatto spigoloso lo sopporto ancora meno.
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