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Se ne parlava in azienda oggi... S'era ormai quasi deciso di sostituire la rappresentanzamobile passando da Audi a Ghibli, ma ora il senior dei senior (nei secoli prima Alfettista, poi Novantista, poi Themista due volte, poi Centosessantaquattrista, poi ThemistaLX, poi Audista dopo aver visto la K) esprime il dubbio e pensa di aspettare ancora qualche mese. Siccome per Ghibli si parlava comunque di quella molto briosa , le ipotesi per Giulia riguardano quella molto briosa Uomo di poche parole, la sua risposta alla domanda "come mai cambio di rotta?" è stata: "Merita." Stasera mia sorella mi ha chiesto se le cercavo una foto HQ della bianca del Museo, per stamparla ed appenderla sul muro in camera. "Te?? Con la foto di un'Alfa appesa sopra il lettooo???" "E' troppo bella." Se mi avessero detto che un giorno mia sorella avrebbe avuto la foto di un'Alfa appesa in camera, mi sarei rotolato in terra dalle risate. La putenza della Giulia.
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12.453.655 lire ai 13 4.322.763 lire ai 12 "Quote Popolari Anche questa Settimana. Bbbeene!" (cit. - ok non immediata per i giovini)
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Per me "la meccanica delle emozioni " è perfetto. Va dritto al punto. Metallo, vetro, gomma e plastica, ma qui c'è qualcosa che altrove non c'è. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Inoltre si può leggere in due modi. La meccanica che dona emozioni, oppure cosa nasce quando le emozioni diventano meccanica, o meglio ancora.... come funzionano le emozioni, come è fatto ciò che ci fa emozionare, cosa come e quando un oggetto rende felice la nostra vita e bla bla bla.
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Mi aggiungo a coloro i quali la sera guardavano I Professionals seduti sul divano accanto a papà. Purtroppo, però, in questo caso ho troppe poche immagini nella mente per ricordare qualche episodio o l'aria generale del serial. Rivedendo la sigla che ha linkato Mazi mi si è accesa la lampadina, quella che Mazi sa bene, quella che si accende quando ti rendi conto che stai rivedendo qualcosa che hai in memoria perchè visto mille volte... però, per dire, ricordavo - erroneamente - di qualche frame della sigla con le Capri... ed invece no. Ricordo una scena in cui i due, arrivando alla base nello stesso momento, giocassero a fermarsi, muso contro muso, inchiodando a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, ed il capo che buttava un'occhio alla distanza che era rimasta fra le due auto, dicendo che era meglio del solito. Però non ricordo se fosse una cosa che facevano sempre oppure una scena a caso di un episodio a caso. Altro nin zo. Dovrei rivederli. Il tema musicale ha qualcosa in comune con alcune sonorità di Hazzard.... quando saliva la tensione perchè i due cugini stavano (un esempio a caso) camminando sui tetti della città, quasi sempre per entrare nell'ufficio di Boss dal soffitto. A dirla tutta, in Hazzard a me pareva un tema leggermente fuori luogo, in quei momenti. Sembrava venire dal filone (appunto) poliziesco-settantesco, l'aria è quella di Starsky & Hutch. Comunque sia, fine della mia divagazione. Torniamo alle venerande. Stasera apriamo con un bel mix, che lascia ben intendere che "casino" automobilistico ci fosse quel giorno. Cosa si poteva ammirare nell'arco di dieci metri. Tanto per cominciare, "Pretty woman.... ", beh più o meno. Lotus Esprit Turbo SE la cui tassa non è più calcolabile. Parcheggiata a fianco di un 309 che vedremo dopo. Uno si gira, e si trova davanti un 230 TE (ahimè) reimmatricolato il 20 aprile del 2001, in condizioni da concorso (potevasi veramente mangiare sul tappeto del vano bagagli, tanto per dire). Impeccabile e signorile come un tempo. Andavan piano? Può darsi. E che fretta avevi a tempi, quando eri uno che guidava un'auto del genere? Poco più in là, un 280 SE Automatic in condizioni altrettanto pregevoli, con attorno Topolino, 1750, Duetti vari... Pochi passi ed il paesaggio cambiava completamente (non dico migliorava o peggiorava, perchè ognuno c'ha gli amori suoi ed io nel ruolo di cantastorie debbo essere imparziale). Ecco il 309, che indubbiamente aveva visto giorni migliori, a partire da quel 10 settembre 1986 in cui aveva ricevuto le sue targhe. Un po' mischiata ed un po' vissuta, ma pure lei presente a raccontare la sua particina di storia. Poco più in là, la sorella minore in versione pepata, un 1900 di cui ignoriamo la data di nascita. Vissutella pure lei, vista dal vivo. Altri due passi e si tornava a Stoccarda con questo SL 280 modello "Devon" (io lo chiamo così quando parlo col socio di bro-bro, che qui vedete occupato a sbirciare dentro un Delta), perchè lui la guidava. 36 anni appena compiuti, 15 giugno 1979. Quei tergi accoppiati mi son sempre piaciuti un sacco. Per chiudere la carrellata "di tutto e di più", ecco la vettura che qualcuno, qualche post fa, desiderava tanto vedere più da vicino. Il calcolo bollo serve a poco perchè la targa era più nuova della Giulia QV, però mi ha anche detto 1582 cc per 43 kw, per cui direi.... Wolfsburg? I fari anteriori li ha offerti Gimmo. Chiudiamo.... anzi no. Ancora una foto. Qui c'è un Floride, e ok. Guardiamo il Floride. Già appena dietro il Floride si vede un'altra vettura che cambia completamente il paesaggio (mi sono sfuggite le foto, abbiate pazienza, come ho detto era "Un fantastico via vai" - cit. - ), ma io vorrei focalizzare la vostra attenzione su ciò che si vede oltre la rete, parcheggiato a bordo strada. Un 128 2 porte. Ecco. QUELLO NON E' NEMMENO ENTRATO! E' ARRIVATO LI', SI E' FERMATO 10 MINUTI ED E' ANDATO VIA! Io volevo prenderlo, attaccarlo alla rete e dirgli "No, lei adesso entra, io le pago il caffè e lei mi spiega come diavolo fa ad avere oggi un 128 due porte che non sia un Rally, e soprattutto dove l'ha tenuto nascosto tutto questo tempo!" Alla fine, veramente... c'è stato un momento in cui, guardandomi in giro, mi son detto "ma c'è qualcosa che non c'è, qui, oggi??????"
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... me sinceramente quando capita di vedere, attraverso una calandra apertissima, due TUBI neri che passano in diagonale davanti ad un radiatore, potete mettermi tutti i pellami ed i Navi da parabrezza che volete, che il concetto di primiumnis diventa la mia Opel GTC del 2005 che per vedere il barile del terminale di scarico devi sdraiarti per terra. (così come il concetto di primiumnis va a donnine quando i miei fari alla sera illuminano il culo di una Range Rover Sport con una zeppa di ruota di scorta in diagonale tutta zozza che si vede talmente tanto che se fosse girata dal lato giusto leggeresti pure la misura del copertone: primiumnis uguale cura del dettaglio ok. Primiumnis uguale gli piazzo la strafigata di qui e nel frattempo la stracagata di là... grazie vado benissimo con i miei barattoli con le ruote...) Per me sarebbe come girare con una giacca di alta sartoria con ancora il filo e l'ago attaccati dietro che penzolano. Poi... vedano loro.
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'iutami a far mente locale stev... il rev 1 era quello di 145/Tipo "airbag", giusto? Nicketto, sai... alla fine della fiera la linea di Dedra nel 1989 ritengo fosse certamente "classica" (sicuramente rispetto a mamma Tipo e sorella Tempra) ma "prudente" nemmeno troppo. In fondo rispetto alla Prisma c'era un certo salto in avanti. Il frontale per la prima volta mostrava un'evoluzione della calandra che smetteva di essere rettangolare (si vabbè, rettangolare a spanne) e si addolciva, introducendo il nuovo corso, e la coda perfettamente piatta un po' di sconcerto presso alcuni l'aveva anche creato (si facevano paragoni con quella del 190, ai tempi). Già detto mille volte, per me fu un ottimo mix tra classicità Lancia e una certa voglia di cambiamento. Davanti era un'evoluzione dello stile Lancia per gli anni '90 e dietro c'era quella serietà-un pelo di drammaticità che dava un tocco di classe e se vogliamo usare un termine attuale, premiumness . C'era una bella differenza con il sederone fanalone coloratone della Tempra, e rivedere ora la foto dell'ultimo restyling Dedra mi porta ancora una volta a definirla senza dubbio, imho, il miglior design scaturito dal progettone. Piacevole ancora oggi. Ritengo corretti i dieci anni di differenza citati da Ciccio riguardo le plance di Delta 1 e Dedra, però sposterei le date se vogliamo parlare di progettazione. Anzichè fine anni '70 e fine anni '80, che poi son quelle di presentazione, direi 1976 e 1985 (ricordiamoci che la Dedra nel 1984 in I.De.A era già quella che noi ben conosciamo, a parte le frecce anteriori arancioni e qualche lieve differenza nel design dei fari posteriori, leggermente più sottili). Anche per quel che riguarda gli interni, imho il miglior lavoro nell'ambito del progettone. Vero che spulciando qui e là si trovava la componentistica comune, vedi leve al volante ed altro.... vero anche che osservando il pannello porta ed il disegno del bracciolone, da "addetti ai lavori" si poteva notare la somiglianza con la sagoma dei pannelli Tipo Digit, che lasciava intendere come il lamierato interno ed i punti di fissaggio dei componenti fossero quelli, ma quanta differenza fra una Tipo ed una Dedra. Tra interni ed esterni, bisognava essere veramente "sul pezzo" (ipotizzando di non aver letto nulla al riguardo, perchè altrimenti ok, era facile, ne scrisse pure Famiglia Cristiana di 'sto progetto...) per capire che era "la stessa macchina". Bel lavoro.
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Mi spiace smontare tutto il castello di opinioni ed aspettative, ma state parlando di qualcosa che non è minimamente accaduto. Il fatto è che in uno di quei giorni in cui il lavoro (e tutto il resto) gli confonde le idee, si è ricordato che era ora di cambiare la vettura. Fruga nelle tasche, in mezzo a scontrini di panini improbabili mangiati in posti improbabili, film probabilissimi visti in posti probabilissimi e varie ed eventuali, ha ritrovato il pezzetto di copertina di Postalmarket dove si era segnato un numero di telefono di cui gli avevan detto "quando devi cambiare la macchina". Ha chiamato e mentre, con la cornetta fra spalla ed orecchio, una mano sul mouse a far scorrere immagini e l'altra alla bocca col dito sulle labbra per fare bl-bl-bl "non so", ad un certo punto si è ritrovato davanti un sito sulla bavarese. Quando ha visto che doveva cliccare vaniglia o cioccolato ha capito che non era la pagina giusta (anche se gli è venuta fame e si è ricordato che nel terzo cassetto c'era ancora un quarto di panino con la porchetta), ma "bavarese" gli ha illuminato la mente e si è ricordato di un modello che si chiama 118. Ha detto di volere il 118 e gli hanno passato quel numero... è da quel momento che c'è uno staff di persone che si sta occupando del suo caso... ma non ha comprato niente eh? State tranquilli.
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Mica parlo sempre a vanvera io... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Buon Gesù.... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Oh Geo ma non l'hai ancora capito che quella è una macchina di cui non si parla, che non esiste, che non vale un fico secco? Fin stupito di vederla di nuovo in scena. Pensavo che avrebbero messo altro. Probabilmente il demolitore non la voleva.
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- alfa romeo 24 giugno 2015
- alfa romeo giulia
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Come mercatino c'è tutti i mesi, la terza domenica. Questo raduno non era il primo della storia, si trattava della sedicesima edizione, ma non so se ce ne sarà un altro quest'anno. L'anno scorso, quando mi arrivò alle orecchie la notizia, era più o meno questo il periodo, ma non ebbi modo di seguire la cosa. Da lì in poi ho sempre frequentato il mercatino, ma mai visto nulla del genere fino all'evento che vedi in queste foto. Per cui credo che, se non cambia nulla, sarà per l'anno prossimo. Visto che siamo qui.... proviamo a distrarre qualcuno (dubito ) Dove eravamo rimasti? Ah, ecco.... Casa Ford, con una Capri 2.0 GT4 la cui immatricolazione non ci aiuta, recando la data 15 luglio 1994. La Capri.... qualcuna girava qui ai tempi. Un parente l'aveva, blu (ma non era una 2.0... non ricordo la versione ma la sua era decisamente più basic). Anni, decenni che non ne vedo più in giro dalle mie parti. Con dei cerchi adeguati la troverei intrigante ancora oggi. Con queste ruotine... no. Adesso... chiamarla "erede" forse è esagerato, ma tant'è. Altro coupè Ford, decisamente più giovane, tanto da non essere ancora storico. Che sia raro, comunque, non ci piove. Per cui, merita la citazione. Cougar del giugno 1999. Vettura apparsa in due o tre esemplari con una rapidità incredibile, all'epoca, nella mia zona. Puff puff puff una, due, tre. Tant'è che pensai che stesse facendo il botto. Un anno dopo erano scomparse tutte e tre Da Ford a Jaguar, due marchi un tempo lontani, poi vicini, ora (fortunatamente) di nuovo lontani. Una classica utilitaria inglese. Ed ora facciamo un salto in quel di Chivasso, iniziando da questa pregevole Flavia Milleotto LX della quale il calcolo bollo ci dice 1 febbraio 1969. Proseguiamo con Fulvietta 1600 del 1 agosto 1972 poi con una sorellina di cui non conosciamo la data di nascita... per arrivare all'ottantesca ammiraglia, qui in versione turbolenta, prima serie. 19 maggio 1987 la data del parto To be continued
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Veramente mio papà dice che sulle Fiat di casa l'assistenza alla guida l'ha sempre vista, fin dai tempi della Ritmo 130. Seduta dietro, con la borsetta e l'ombrello che non si sa mai.
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Avrà probabilmente un portatarga dedicato, con l'opportuna sagoma (spessore) per annullare la forma del paraurti nella vista in sezione, e permettere il montaggio della targa nella giusta posizione. Due sportellini per il traino possono anche essere una cosa normale, volendo. Anche 164, all'anteriore (sottoscocca) aveva due occhielli per il traino, destro e sinistro. Uno qui ovviamente andrà a farsi benedire, montata la targa...
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Oddio, cosa ho fatto adesso? Son qui indaffarato con "dei strumenti sofisticatissimi" (cit.) che cerco di capire, dati alla mano, se Argenta ha venduto più o meno dei due terzi della produzione all'estero oppure no , non tiratemi in ballo pure nel topic di questa nuova bagnarola che ha tutto, fa tutto, costa tutto e sembra tutto. Non c'ho tempo. Me ne occuperò quando avrà 30 anni. Carina, comunque. Non ho ancora capito a quanto vien via il milletrè quattro marce, quello senza i rostri sul paraurti. Perchè coi rostri non mi sta nel box, in fondo c'ho la Graziella parcheggiata per traverso.
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Ma io immagino proprio di si. Dato che comunque il merchandising gira sempre nelle fiere ove lo Storico è presente (felpe, magliette, cappellini, accessori, penne modellini agende bla bla bla), credo che ormai faccia parte dello schema base del reparto storico di una Casa automobilistica, in sede o no. Avere un museo che non vende carabattole (con rispetto parlando, ho preso una felpa ed un giubbotto ad Autoclassica ed è roba bella assai imho) è come aprire un ristorante senza le sedie Poi, per carità, sempre pronti a stupirci con l'inimmaginabile eh? Non si sa mai. Comunque... (pensiero profondo ), oggi tornando dalla Coppa InterEuropa mi sono fermato a mangiare qualcosa a quella specie di metropoli che è il nuovo autogrill di Villoresi. Arrivato nel parcheggio, un po' di caos tra movimenti vari di gente che partiva ed andava mi ha obbligato a fare una manovra strana, per la quale ho parcheggiato con l'auto girata al contrario (muso verso Milano, insomma). Non ci ho nemmeno fatto caso, manco ci stavo pensando. Ero al telefono. Spento sceso chiuso e sono andato a mangiare. Dopo un'oretta, torno alla macchina (di nuovo al telefono....), apro, salgo, scendo i finestrini, poso il telefono, e mentre metto cintura alzo gli occhi e dal parabrezza vedo là... "Alfa Romeo". Son rimasto lì in paio di minuti. "Alfa Romeo". Che bello. Tanti ricordi, ma mica solo quelli. Si, lo so, tanti possono dire "eeeeh Alfa Romeo lì una volta, adesso...." ok ok ok non è questo il discorso che voglio aprire. Per carità è domenica sera!!! Un certo "luogo" lì non c'è più. Un altro lo stanno realizzando. Stessa cosa? No. Ci sarà sempre uno che è contento e l'altro che non lo è, questa è una cosa che non finirà mai quindi ad un certo punto uno dice eh vabbè andiamo avanti? Di conseguenza, vado avanti e dico che son veramente felice che in quel posto stia nascendo quel che sta nascendo, e soprattutto che passando di lì io possa leggere "Alfa Romeo". Ci sono delle cose che non esistono più ed altre che sono rimaste, ed io sono contento quando passo per andare a Pavia ci sia quella scritta a ricordarmi che quelle che sono rimaste stanno lì. Quelle che non ci sono più, amen, me le ricordo io quando la leggo.
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- alfa romeo 24 giugno 2015
- alfa romeo giulia
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"L'hanno battezzata Argenta ed è l'erede della 132. Un nome di persona insolito e sofisticato, di cui si trova traccia anche in geografia, musica e numismatica, ma prescelto, come premette la Fiat, perchè 'capace di trasmettere l'idea di una grande vettura, di prestigio, e al tempo stesso solida e sicura'. Ed è anche facilmente pronunciabile, d'immediata comunicabilità: ha superato con ottimi risultati tutti gli opportuni test nelle lingue dei mercati in cui la vettura è commercializzata (due terzi della produzione sono destinati all'esportazione)." Fulvio Cinti su Auto & Design ai tempi della presentazione. Contenti? Poi... visto che c'è un attimino, vado avanti con le bagnarole Il Pandino sississì! Il Pandino sississì! Anzi, tre Pandini sississi! Cominciamo con una 30 nata l'11 marzo del 1982... ... per poi passare ad una più recente Young di cui non conosciamo la data di nascita... e chiudere il trio con un'altra chicca Anche per lei data di nascita ormai invisibbbole... però essendo vercellese posso abbozzare un 1984. (si, lo so, manca la foto del posteriore; l'ho fatta eh? Non riesco a trovarla....) Ora andiamo un po' indietro negli anni con questo Topo datato 1 gennaio (bah) 1938... ...e chiudiamo momentaneamente la sezione Fiat con questa Uno Smart "bicolore":oops: di cui ignoriamo la data di nascita. Ah no! Prima di chiudere la carrellata Fiat.... avevo promesso al sior Abarth un'immagine della X1/9. Eccola. Nata il 2 dicembre 1981. To be continued... GTC
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Incidente di chi di dove come cosa che io sono a Monza e non so niente. Aymaro spiega o ti chiudo in un 242 frigo.
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Si rilassi, andrà sempre peggio. Comunque pure a quella ci arriveremo. Nel frattempo.... Il Millecinque con l'abito del Milleotto... Non sarà stata una Flavia, una Flaminia, eccetera, ma io qui ho sempre visto una certa classe. 28 dicembre 1963. Attenzione che ora spariamo una chicca, gioco il jolly. Sedetevi comodi e tenete presente che ciò che state per vedere è completamente rimesso a nuovo. Quindi a mio parere l'applauso per la tenacia ci sta. Signori. Duemilaccinque "spirata" Questo è dedicato a chi c'era.... Ho avuto il piacere di vederla andar via, godendomi il sound all'accensione ed il suo minimo. Cose d'altri tempi, o voi giovini cresciuti in era di common rail, geometrie variabili e via dicendo! Ches chìì, l'era el DIESEL!
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L'ho fatta, l'ho fatta. Ci arriveremo. (lei stia attento perchè ho in serbo una sorpresa specialepellei) Intanto, visto che siamo qui.... Fiat 131 Mirafiori CL 1300 nata il 1 agosto 1979, in una tinta sulla quale esprimo tutte le mie riserve e con la sua caratteristica leva del cambio che da bambino tanto mi incuriosiva. L'aveva (bianca) un vicino di casa ed io nei pomeriggi passati in cortile a giocare con gli amici ogni tanto mi fermavo a riflettere sul perchè la 131 dovesse avere le marce messe così Cinquino (coi cerchi della sua erede....) colto al volo mentre si prepara per il giro. Uno spiderotto che non ha bisogno di presentazioni.... .... e per concludere la breve carrellata un'altra Fiat milletrè, ma questa volta veramente MILLETRE', anzi, Milletrecento, come dice l'adorabile, genuina, boomitalica e forse oggi un po' ingenua scritta sulla plancia....