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Questo lo sapevo già cioè, non ti ho mai incontrato e non posso fare confronti, ma io sono peggio di chiunque Sul resto del tuo messaggio, nel ringraziarti ti dico che ci torno domani perchè le considerazioni su queste targhe prova sono molto interessanti, ma io ho appena finito di finire la torta per la Festa della mamma con relativo spumante rimasto da ieri e se scrivo ancora qualcosa mi si intrecciano i diti (cit.)
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Buonasera riporto in auge il topic con riferimento alla “berlina bianca del mistero” perchè ieri, leggendo con piacere l'accurata analisi fatta qualche post fa, per la quale ringrazio (mi scuso se non cito ora il nickname perchè non mi sovviene) perchè era veramente interessante e approfondita, mi sono messo per l'ennesima volta a valutare quelle foto e mi sono concentrato su un dettaglio che avevo tralasciato tanto tempo fa, quando le postai per la prima volta. Mi sono messo, così per curiosità, il mattino della domenica a leggere le targhe prova. Ora non sto a ripubblicare le foto, per non sprecare spazio, ma dopo un'analisi approfondita (per quanto possibile, chè manco a farlo apposta, in entrambe le foto dove le possiamo leggere... non si vedono bene) ho constatato che una sembra essere un “TO 457” o “467” e l'altra un “TO 795” o “797” o “799”. (magari qualcuno di voi ci vede meglio di me e sa dire i numeri con più precisione, io non ci sono riuscito...) Così ho detto: chissà se ci possono aiutare? Chissà se, essendo Lancia entrata a far parte di Fiat da poco nel periodo in cui la “berlina bianca del mistero” era in giro per le strade, le targhe prova potevano essere un dettaglio importante nel cercare di capire da dove arrivava un prototipo? Da lì è partito uno di quei “viaggi” che faccio a volte, quando inizio da una pagliuzza e mi viene fuori un lavoro infinito per cercare di far luce su un qualcosa. Mi son messo quindi a realizzare un documento composto da TUTTE le targhe prova Fiat-Lancia-Autobianchi che riuscivo a leggere nell'archivio delle foto-spia, mettendole in ordine e segnando a quali muletti/prototipi/vetture preserie erano state attaccate negli anni. Son venute fuori diverse cose curiose (ad esempio targhe prova che hanno “lavorato” per decenni, come una “TO 6” vista su una Dino Coupè e... qualche giorno dopo... su una Marea Weekend camuffata... ma questa è un'altra storia e magari la tratteremo in altra sede) ma la cosa più importante è che sì, in effetti, a parte alcuni casi (che vado ad elencare) i muletti/prototipi Lancia hanno sempre avuto targhe diverse da quelli Fiat. Ci sono, come appena detto, i casi di alcune targhe che hanno “lavorato” per entrambe le marche, e ve li elenco qui. Se possono sembrarvi tanti, tenete conto che il documento in sé è lungo 7 pagine, quindi questi casi, pur numerosi, in proporzione sono molto pochi. Tanto da poter dire che tranne alcune eccezioni, Lancia usava certe targhe e Fiat ne usava altre. Queste sono le targhe che ho trovato attaccate ai “posteriori” di prototipi di marche diverse all'interno del Gruppo. Vedete solo il numero, ovviamente la provincia è “TO”. 106 FIAT 131 RACING – AUTOBIANCHI Y10 4WD 238 FIAT RITMO PRIMA SERIE – LANCIA BETA MONTECARLO 273 LANCIA THEMA LIMOUSINE – AUTOBIANCHI A112 289 FIAT PANDA – AUTOBIANCHI Y10 500 FIAT MAREA – LANCIA BETA COUPE' – LANCIA DELTA PRIMA SERIE– LANCIA THEMA 563 FIAT 127 SPORT III SERIE – AUTOBIANCHI Y10 4WD 755 FIAT X1/9 – LANCIA BETA MONTECARLO 882 FIAT PANDA PRIMA SERIE BLINDATA – LANCIA THEMA FERRARI 1025 FIAT REGATA DIESEL – FIAT RITMO PRIMA SERIE – LANCIA K 1075 FIAT CROMA – LANCIA PRISMA TD – LANCIA THEMA FERRARI 1120 FIAT BRAVO – LANCIA THEMA RESTYLING 1988 1285 LANCIA K – AUTOBIANCHI A112 2085 FIAT DOBLO' PRIMA SERIE – LANCIA DELTA TERZA SERIE 2125 FIAT CINQUECENTO – AUTOBIANCHI Y10 RESTYLING 1989 2129 FSO POLONEZ – AUTOBIANCHI Y10 2130 FIAT FIORINO “UNO” FURGONE – AUTOBIANCHI Y10 RESTYLING 1989 2702 FIAT DUNA WEEKEND – FIAT REGATA II ATTO – LANCIA THEMA TERZA SERIE SW 2974 FIAT TIPO 16V – AUTOBIANCHI Y10 4WD 2979 FIAT MAREA WEEKEND – LANCIA DEDRA 2988 FIAT CINQUECENTO – AUTOBIANCHI Y10 4WD 2989 FIAT PANDA SUPERNOVA 4X4 – LANCIA Y 1995 – AUTOBIANCHI Y10 4WD 3165 FIAT TEMPRA SW – LANCIA THEMA (MULETTO TREVI) 5125 FIAT BRAVO – LANCIA THEMA II FERRARI 6531 (targa completa - nuova serie - AB P0 6531) FIAT GRANDE PUNTO – LANCIA Y 1995 Come vedete, è un bell'elenco, ma come dicevo prima è assai ridotto rispetto alle 7 pagine che mi son venute fuori mettendole tutte insieme. Una volta finito questo lavoro, mi sono concentrato sulle targhe che si leggono (in qualche modo) nelle foto della misteriosa berlina bianca. Abbiamo visto che una sembra essere un “TO 457” o “467” e l'altra un “TO 795” o “797” o “799”. Come vedete queste targhe non rientrano nell'elenco di quelle condivise dai due marchi. Dove le ho ritrovate? Solo su delle Lancia. Una “TO 457” non l'ho trovata da nessuna parte, forse non esisteva. Poteva quindi essere "467". E questa l'ho trovata. Sul prototipo di una Delta HF Turbo. Non pervenute nemmeno la “795” e la “797”, ma ho trovato la “799”. In ordine di tempo, su un prototipo della Beta berlina, su uno della Delta prima serie e per finire su quello di una Delta HF 4WD. Tutto questo noioso pippone per dire che alla fine anche le targhe prova di quella berlina dicono “Lancia”.
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Capitò anche a mio padre col 127 prima serie, non avendo bucato per anni con un'auto acquistata quando ne aveva già 6 (era un bauletto prima serie), di ritrovarsi, il giorno in cui alla fine accadde, con una gomma di scorta delle Bburago 1/24 (e neanche Bijoux, che quelle le avevano in gomma). Poi con le due Ritmo che ebbe in seguito tutto sparì perchè erano già di quelle con la scorta sotto il bagagliaio... ecco diciamo che forse forse sarebbe stato meglio averla all'interno del bagagliaio anzichè fuori "alla francese", dato che a quel punto ci si ritrovava con una scorta, per usare un eufemismo, leggermente sporchina Inoltre, inserita in una vasca ricavata nel pianale aveva un certo ruolo anche nell'assorbimento in caso di tamponamento, mentre appesa sotto era più facile che si sganciasse e se ne andasse per i fatti suoi in caso di "bum!" piuttosto violento. Alla fine del 1991 mio padre fu tamponato mentre era alla guida della Vectra (che non aveva nemmeno un anno) in maniera piuttosto decisa, da una Corsa A GSI guidata da un "fenomeno" del paesello (muso distrutto, macchina da buttare). Anche la Vectra aveva il suo bel danno (parafanghi posteriori, paraurti, traversa, tutta la fanaleria, portello...) e sotto il tappeto notammo che il pianale del bagagliaio si era deformato... fino alla ruota di scorta.
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Mah... se ci sia stato un periodo in cui Giugiaro era nella "blacklist" sarebbe da collocare prima del "momento Panda", perchè prima di fare quella lui fa la Delta. Il momento in cui Giugiaro e Fiat si riavvicinano potrebbe essere quello in cui viene chiamato a lavorare su quest'ultima, ed il precedente potrebbe essere quello buio, dato il notevole impegno di Giorgetto nei confronti di Wolfsburg (Golf, Passat, Scirocco tutte insieme). Sapevo pure io che era stato De Benedetti a coinvolgere personalmente Giugiaro, ma credo che ormai egli fosse già "di casa". Va bene che era una Lancia la quale ai tempi aveva una progettazione separata, ma la marca era sotto il controllo Fiat già da sei anni ormai, credo che a Mirafiori avessero tutta l'autorità necessaria per dire "niente Giugiaro, grazie" se avessero voluto, e non sarebbe nata manco la Delta...
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Eh, magari.... pure io subito dopo aver letto Giugiaro che faceva riferimento ai modelli 1 e 2 sono corso a controllare tutto ciò che non avevo ancora passato al setaccio, per vedere se vi erano altri documenti finiti nel posto sbagliato, ma niente. Ciò che possiamo capire da quel che abbiamo visto insieme è che i modelli 1 e 2 avevano delle sagome leggermente differenti e che uno era leggermente più stretto dell'altro nella parte alta, come si vede nel primo disegno, sopra a tutti i confronti con le rivali dell'epoca. Chissà, magari li abbiamo già nelle immagini delle maquettes Panda che girano da anni, ma nel caso in cui i due modelli fossero praticamente identici come dettagli e differenti solo per ciò che notiamo nelle sagome sovrapposte, sarebbe difficile distinguerli. A quanto pare uno dei due aveva un frontale leggermente più inclinato all'indietro e un lunotto meno verticale. E' sempre un piacere farlo, quando c'è un po di tempo. Riguardo il materiale andato perso, ahimè... è proprio il caso delle suddette foto dei modelli 1 e 2, saranno state sicuramente allegate al dossier, ma chissà dove saranno finite. Saranno rimaste in Fiat, a differenza del dossier finito in mano a Cinti? Le avrà ricevute insieme al cartaceo e saranno rimaste nell'archivio A&D? Se sì, potrebbero essere state pubblicate, e torniamo a ciò che scrivevo sopra... dovremmo controllare la Design Story e vedere se riusciamo a capire quali erano... Oppure ancora, Cinti le avrà smarrite? Parecchio materiale è andato perso anche mentre era in suo possesso... in quello scatolone ho trovato tante cose ma anche diversi segni residui di belle cose che un tempo c'erano. Sai quante cartelle stampa di concept car (Pininfarina, Bertone, ecc.) ho trovato in quello scatolone, delle quali però era rimasta solo la copertina, e dentro niente? All'inizio ho pensato di essere arrivato tardi, e che quel che stavo comprando era il residuo lasciato da chi era passato a spulciare/acquistare prima di me (e quindi il venditore stava mentendo dicendomi "non ci ho neanche guardato bene dentro, sai?") ma poi ho detto "beh, no... se qualcuno ci avesse messo le mani sopra prima di me, portandosi a casa rare cartelle stampa di prototipi da salone, avrebbe lasciato lì le copertine? A che pro?" Molto probabilmente, si tratta di materiale andato perso col tempo, per sbadataggine o semplicemente perchè, mentre per noi certi documenti sono reliquie da conservare in cassaforte, per un professionista del settore che vive quotidianamente in mezzo a queste scartoffie sono niente più che il TV Sorrisi e Canzoni che compri ogni settimana e quando non serve più lo butti via... La butto lì... i modelli 1 e 2 potrebbero essere in questo collage? Non noto diverse inclinazioni del frontale e l'angolazione con cui sono fotografate le due maquettes non mi permette di confrontare i posteriori, ma hanno indubbiamente parecchi dettagli diversi. Boh
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Buongiorno e buon weekend a tutti! Riuppo il topic per far seguito alla gentile richiesta dell'autore e condividere il curioso documento da me rinvenuto l'anno scorso, insieme ad un sacco di altre "cianfrusaglie", su un banco del mercatino che frequento ogni mese. Banco presso il quale faccio sempre sosta perchè il venditore ha un occhio particolare per libri e riviste riguardanti l'automobile; c'era questo scatolone, venuto via per il classico "forfait", neanche troppo contenuto a dire il vero, che attirò la mia attenzione dopo aver notato che fra le mille scartoffie vi erano alcune cartelle stampa. Mentre curiosavo il venditore mi disse che apparteneva ad un giornalista. Una volta a casa, iniziando a controllare per bene il materiale, mi resi conto che il malloppo in questione era di Fulvio Cinti, il fondatore di Auto & Design (e prima ancora, se non vado errato, di Style Auto). Mi resi pure conto che chi in famiglia aveva deciso di "sbaraccare" dopo la scomparsa di Fulvio non aveva prestato molta attenzione al contenuto: oltre a materiale proveniente dagli uffici stampa delle Case, sicuramente particolare rispetto a quello che il lettore comune poteva avere fra le mani, mi sono ritrovato davanti anche documenti privati. Fatture, conti, appunti di Cinti su Saloni vari, prenotazioni di camere d'albergo, inviti, cartoline natalizie, lettere private fra colleghi e superiori/sottoposti (alcune di tono amichevole, altre molto meno...) addirittura le copie di una constatazione amichevole per un incidente da lui avuto con una Fiat 500 in gioventù. Per dirne una, ho scoperto quanto costava una pagina di pubblicità di Auto & Design, e per quanto "veniva via" la copertina (che noi l'abbiamo sempre vista come una pagina il cui contenuto veniva scelto in base all'argomento che la redazione riteneva più adatto... ma in realtà era in vendita anche quella...) Insomma, anche cose che custodisco con cura e discrezione, ma che mi hanno messo leggermente in imbarazzo pensando che gli eredi (o chi per loro) avrebbero potuto fare un po' più di attenzione nel "dar via la roba". Comunque, esaurito l'antefatto, veniamo al documento in questione, che riguarda ovviamente la Panda di Giugiaro. Tempo fa ne avevo lasciato una piccola anteprima in giro, per via della curiosità che suscitava il nome "Rustica" sulla copertina di questo piccolo dossier. Siamo ovviamente di fronte ad un documento Italdesign, non serve uno scienziato per capirlo Il documento inizia con due pagine di testo, che vediamo in questo post, con le "note generali sul programma Rustica": non sto a spiegarvi il contenuto, perchè fortunatamente il testo è ben leggibile. Penso sia chiaro che ci troviamo nel momento in cui Giugiaro presenta a grandi linee il suo progetto, ormai ben definito come ci mostrano i disegni, nelle pagine che seguiranno, della sagoma-Panda a confronto con alcune vetture Fiat e non. Infine, un "bonus" che non ricordavo di aver archiviato insieme al dossier. In questa lettera (indirizzata all' Ing. Nicola Tufarelli) Giugiaro esprime le sue preoccupazioni dovute al fatto che in Fiat qualcuno sta cercando di imbellettare e "snaturare" l'idea-Panda da lui avuta. Giugiaro teme che così facendo la vettura perderà lo spirito con cui è stata concepita e nel quale Giugiaro (con gran ragione, col senno di poi) crede molto, e andrà a finire nel mare di piccole tutte simili, che cercando di essere un po' di tutto. Ci vuole coraggio, bisogna osare, e il pubblico imparerà ad amarla così com'è. E così fu. Notiamo anche che oltre di "Rustica" qui si parla anche di "Zero", e che in un passaggio abbiamo in qualche modo la nascita di un altro dettaglio caratteristico dell'interno della Panda.
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A distanza di 42 anni, potrebbe essere questa, con qualche particolare modificato durante l'operazione di recupero/trucco e parrucco per renderla presentabile. In nessuna delle tre foto (classificate come "prototipo 0 - 1982", insomma la super-definitiva.... o quasi) riesco a vedere bene i poggiatesta, ma mi sembrano quelli...
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I miei due umilissimi cent, che io di macchine nuove capisco niente. (vado a riferirmi solo all'estetica, sul resto non mi pronuncio, non ho nemmeno letto la scheda e non voglio entrare nel tema "base francese, prodotta chissà dove".... solo i salami potevano aspettarsi qualcosa di diverso) I miei complimenti a chi ha deciso per quello "schiaffo" dato allo scudetto Alfa. Ci vogliono le p...e. Cita anche un qualcosa di piuttosto nascosto nel passato, e ci sta. Se doveva finire su un'auto quest'idea, questa era quella giusta. Guardiamoci intorno, e notiamo la facilità con cui negli ultimi anni si son diffuse sulle nostre strade le più strane, assurde, inaspettate soluzioni stilistiche su coreane e compagnia bella. Auto che sembran senza fari o che li hanno in posti incredibili, linee tagli spigoli, sovraccarichi di dettagli che però a quanto pare piacciono. Sembra che non siano più gli anni in cui si vede per la prima volta la Grande Punto e si dice "che beeella e simpatica, sembra un po' la Maserati". Oggi si vende questa roba qua. Sto leggendo l'inferno su FB riguardo questo scudo e tutto il resto. C'è l'orrore, c'è lo shock, c'è chi scrive che è tutto finito. Oh si... certe cose sono finite, ma non è certo la Milano ORA che deve farlo capire. Eran finite da mo'. Creod anche che lo shock e l'orrore lo avessero ben presente coloro che l'han messa giù così, e penso che nei confronti del loro lavoro, cioè quello di fare un prodotto che si venda, non abbiano sbagliato di una virgola. Scommettiamo che finisce lassù in cima alla classifica dei panettoncini, insieme alla Avenger? (che poi è quello che deve fare) E' bella? No. Piacerà? Sì. Bravi.
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Premesse due cose 1) non credo che nessuno debba sentirsi nello stato d'animo di osar smentire l'archivista, son mica la Bibbia 2) non credo che ne verremo mai a capo Personalmente io credo che ci sia da fare un distinguo fra l'oggettiva familiarità fra le due "vetture" ed il distacco fra i due concetti di vettura che erano stati richiesti... da chi li aveva richiesti Siamo in casa Giugiaro, e la familiarità fra proposte di vetture con obbiettivo diverso è un classico, perchè nelle varie epoche la familiarità in casa Giugiaro è OVUNQUE. Per come ho appreso ed interpretato (e sottolineo, interpretato) la storia io, Giugiaro viene in primis interpellato per l'erede della A112, ed almeno a livello di bozzetti presenta DUE proposte: La prima che vuol essere una A112 2.0, la seconda con quel portellone inclinato ci parla un po' di Ibiza. Poi, a livello di maquettes, si esprime con quella che conosciamo, che secondo me prende un po' di qui e un po' di là. Poi abbiamo la Uno-Lancia. Che a sua volta ha molti punti di contatto con la maquette che ha preso un po' di qui e un po' di là. Il punto è: sappiamo che Giugiaro viene interpellato per una nuova A112, così come viene contattato Pininfarina (che propone varie cose, tra cui un bozzetto che lascerà molti segni sulla Peugeot 205, fra l'altro...) e sappiamo anche dell'interazione fra Giugiaro e Rossignolo, che ha per oggetto la Uno-Lancia. Interazione che a seconda della fonte da cui proviene, prende tinte diverse: se senti Rossignolo, è lui ad averla chiesta e poi segnalata a Ghidella prima di andarsene, se senti altre fonti è lui ad averla rifiutata (come riportato alcuni post fa) e quindi dici "momento... ci capisco più niente". Motivo per cui dico che non ne verremo mai a capo. Ci chiediamo allora: chi interpellò Giugiaro per la nuova A112? E chi per la ipotetica piccola Lancia o "Uno-Lancia"? Perchè se queste richieste partono da due committenti diversi, allora siamo certamente di fronte a due progetti diversi, i quali però, essendo nati in casa Giugiaro, oggi son facili da separare quanto l'acqua all'interno di una ciotola. Chissà, forse siamo proprio di fronte al medesimo progetto, che vediamo in "fase 1" e "fase 2", per semplificare un po'... e proprio qui stanno secondo me le sfumature di pensiero, perchè vedendo la modifica importante apportata al posteriore, che abbandona quella certa inclinazione (che poi vedremo sull'Ibiza) per sposare una soluzione più verticale (che poi vedremo sulla Uno) ho sempre pensato che ci fosse stato in quel momento un voltar pagina, dovuto ad una richiesta differente. Magari sbaglio, magari fu Giugiaro stesso a modificare il suo progetto per dargli un aspetto più vicino ai concetti di auto "alta" cui teneva tanto. Riguardo invece i codici di progetto interno, non saprei dire.... di sicuro fino alla Ritmo esistevano entrambi, perchè l'abbiamo vista più volte indicata su documenti ufficiali come X1/38 ma sappiamo anche esiste pure il 138, come il 146 per la Uno ed il 149 per la Regata.... però non ho mai letto da nessuna parte una scritta X1/46 o X1/49.
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Onestamente è la prima volta che sento di questa indiscrezione, e molto umilmente ritengo che possa esser stata rimossa proprio perchè infondata.... se pensiamo che la A112 nasce nel 1969 e che Giugiaro inizia la sua carriera di "solista" l'anno precedente fondando la SIRP con Mantovani (e da subito la concentrazione è tutta sull'Alfasud)... beh io credo che nel 1968 lo stile della A112 fosse già stato definito (non vorrei sbagliare ma già quell'anno i Quattroruote mostrano i prototipi in prova all'interno di articoli che annunciano l'arrivo della piccola "bomba" BB - che non era la Bouchet, non era una Ferrari ma la "Baby Bianchi"). Se Giugiaro avesse proposto qualcosa per la A112, vorrebbe dire che ad essere stata interpellata era la Ghia, dove lui si stava esprimendo dopo aver lasciato Bertone.... e questo mi suona strano. Purtroppo non c'è molto riguardo la definizione stilistica della A112... è nata in un periodo in cui non si pubblicavano grandi design stories... su FB girano le foto di alcune maquettes (che credo vengano dal volume di Dante Giacosa sui suoi anni di progettazione alla Fiat) ma non sono corredate da commenti riguardo la paternità.
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Attenzione, non bisogna fare confusione (in casa Giugiaro) tra "nuova A112" (per la quale era stato interpellato così come Pininfarina) e "piccola Lancia" (la Uno-Lancia) chiesta da Rossignolo al Giugi... la Ibiza in sè deriva più dalla "nuova A112", che vediamo qui, e non è la Uno-Lancia. Qui si stava studiando di dare un'erede all'A112 (marchiata ancora Autobianchi oppure no). La Uno-Lancia, per quanto coeva (più o meno) e figlia della stessa mano, era già qualcosa di diverso. Oggi osservando delle immagini non è facile unire i giusti puntini, e poi c'è il fatto che essendo in casa Giugiaro sia ovvio vedere cose che si ripetono (in ogni specifico periodo) e il provare di tutto su tutto (motivo per cui credo esistano immagini di maquettes "Uno" col posteriore diritto ed altre con un'aria da Ibiza)... ma una cosa è certa: prima ancora che nascesse la Uno-Lancia, certe soluzioni s'erano già viste ai tempi in cui si era trattato di immaginare un'erede per la A112, cosa poi ovviamente finita nel nulla dato che venne al mondo la Y10.
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Mai visto nulla. Molto tempo fa vidi degli sketch che mostravano un'auto dallo stile assimilabile a quello Lancia dei tempi (quello che ha dato vita alla Delta III per intenderci) ma che sembrava più compatta, e pensai di aver trovato qualcosa di curioso... ma poi venne fuori che si trattava di materiale risalente alla genesi di Delta III. Semplicemente, si trattava di bozzetti in cui il designer aveva immaginato una Delta III più compatta, più vicina allo spirito della Delta di Giugiaro e meno "HPE". La Kayak di Bertone... mah. Non so se qualcuno sarà d'accordo con me, ma non credo che avremmo visto, dal punto di vista della riuscita industriale, una storia tanto diversa. Oddio, il design era di un altro livello e anche l'apprezzamento lo fu (chè tutti noi sappiamo cosa è la K coupè, cosa ha fatto, cosa non ha fatto, a quanti piace e a quanti no), ma se debbo immaginare l'investimento che sarebbe stato necessario per mettere in produzione una Kayak piuttosto che la K coupè, e poi ipotizzare, così da profano, quando avrebbe venduto in più (sicuramente di più, ma non bisogna dimenticare che sarebbe stata - proprio per la sua individualità e forse forse anche per la costruzione "fuori" - una Lancia che costava UN BOTTO e che eravamo già nel periodo in cui chi spendeva UN BOTTO andava su altro...), formulo il mio pensiero, che dice che sarebbe stata pure lei un bagno di sangue. ("Venezia è bella ma non so se ci vivrei") Piuttosto, vista la bellezza di alcune soluzioni - il frontale era UN AMORE - in un mondo immaginario avrei voluto vedere la K berlina, disegnata da Bertone con diversi stilemi mostrati dalla Kayak (e magari col sedere un po' meno cadente e col giusto passo, dato che anche su Kayak, nel disegno postato qui sopra, troviamo uno sbalzo anteriore IMBARAZZANTE e secondo me un effetto "passo corto"). Il frontale di Kayak è l'elemento per cui provo più dispiacere... l'idea della calandra bassa e larga, a tutta larghezza, che inglobava i fari e li faceva sparire sarebbe stata da utilizzare, a suo tempo. Io me la sogno ancora oggi una Lancia con un frontale del genere (perchè son vecchio ) ma ragazzi, oggi si fa altro... ne uscisse una così oggi sarei felice ed accerchiato da gente che mi dice che è roba vecchia
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Ciao,io ho queste foto di prototipi, però non ricordo se sono già state pubblicate qui e quindi le hai già viste, le pubblico ancora... Le prime arrivano dal web quindi le hai sicuramente, le altre da riviste italiane, ma come dicevo forse le avevo già pubblicate. Spero possano servire!
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Doppia gobba copiata rubata nientemeno che agli stilisti della Fondazione Knight La ipotetica 19 Nevada... beh osservando queste due proposte... meno male che è rimasta sulla carta Ne riporto tre Il primo, sapore di PSA ma direi anche di Bertone x PSA mi ricorda tanto la concept Mazda MX-81 Il secondo, l'avevo preso per il restyling della prima Fiesta le manca solo l'Ovale blu. Il terzo... mah sai, io la vedo anche al contrario... tenendo conto del fatto che si tratta del bozzetto della variante sportiva, che solitamente nasce come elaborazione del disegno-base... anche perchè se fosse andata così davvero mi metterei nei panni di Giugiaro a dire "ma cosa volete da me?" Da notare il tema della griglia bassa e larga che separa i fari dal paraurti, e che in qualche modo verrà ripreso dalla prima Safrane negli anni '90.
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Certo... però che io ricordi non si trattava di roba amatoriale.
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Yes. As we know the Pininfarina proposal won the battle at the end of September 1983. In other pics we see they are working on the white maquette ( you still see that on the background of the pics I posted yesterday), the last GTV face lifting never born but they are also building a maquette on a T4 platform. Pic 1 Here seems they are working about this one but honestly I don't know what they are doing because if you look at the left you see the rear end of a 156 maquette at the final stage. Now look at right, you see the GTV with the rear door open and behind the car you see a little of a wooden mockup. Pic 2 From the other side: this pic is interesting because we can't see the platform but the A and B pillar and the windshield angle looks already like 164. On the background you see the GTV and the white maquette. Pic 3 Here we can see what was behind the GTV: that's a Thema platform and even the carry over is very similar to 164 (look at the rear door carry over). If you imagine the car complete it looks really a 164 and different from the white maquette that's a work in progress. Sometimes to me seems like even when the green light was for the Pininfarina, they went on about their things. Maybe it's just my feeling.
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Credo di aver già espresso in passato il mio parere sulla nascita di questa auto, su cose che al riguardo son state dette, su chi le ha dette e non lo ribadisco perchè alla fine oh... è solo il mio pensiero. Aggiungo solo di aver imparato negli anni che quando il materiale su una certa auto, rispetto ad altre è un po' poco, accade perchè è meglio che se ne sappia un po' poco Anzi... ritengo che per chi conosce un po' l'ambiente, è un curiosone e sa fare 2+2 hanno mostrato già un filo troppo.
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Eeeh ne hai di robe che io non ho! A partire dalla gioventù, per passare alla mano con la grafica e con la fotografia, e potrei andare avanti Parto dalla tua chiusura: la maquette allestita su pianale meccanizzato è l'ipotesi che convince di più anche me... il dubbio (atroce eh.. siam qui a spaccare il capello in quattro su una roba di oltre 40 anni fa ) è se fosse meccanizzata/funzionante oppure meccanizzata e basta per renderla 1) mobile 2) già utile in fase di costruzione per vedere se gli ingombri meccanici e la carrozzeria andavan d'accordo (ne facevano di maquettes in cui i motori erano solo manichini... vedi la Ferrari Pinin che è stata resa funzionante solo pochi anni fa perchè il V12 che conteneva era quasi finto...). Perchè di maquettes montate su una meccanica (o simulacro della stessa) ce n'è una anche nelle foto scattate all'interno del CS Alfa, l'avevo postata qualche tempo fa (non ricordo se qui o nel topic dedicato alla 164) e la ripropongo. Questa qua, se osserviamo l'interno dell'abitacolo attraverso il parabrezza che non c'è e notiamo come è fatta la fiancata, non pare un'auto apribile: i montanti non danno l'idea di una scocca su cui poggiano delle portiere apribili, la struttura è troppo esile e oltretutto non vedo indizi di aperture/accoppiamenti. Certo, c'è un volante, ma le fiancate sembrano un pezzo solo, come fosse la carrozzeria di una Bburago. Però c'è un radiatore (o intercooler che sia) e attraverso lo scudetto notiamo un collettore di scarico di un motore TRASVERSALE: siamo quindi davanti ad una maquette iso-156 Cressoni però a TA? E perchè c'è il motore? Se fosse funzionante, come si guida? Entrando dai finestrini come Bo e Luke? Allora magari 'sta cosa non marcia, e il motore è un manichino. A scanso di equivoci, non è ovviamente la vettura delle foto di cui stiamo parlando in questi giorni... è molto diversa ed è, lei sì, molto simile ai prototipi neri, come linea. Anche questa è un bel mistero Già che sono qui, due parole sul design: sicuramente siamo anni luce lontani dalla meraviglia della 164 di Fumia, però anche lei aveva un bello scudo Alfa. Ho controllato le foto di maquettes che ho nella design story, ma ho trovato solo quelle che abbiamo già visto e che in parte hai nominato tu.... certo ci sono tanti bozzetti che mostrano diverse idee (ne metto un paio) ma se hai visto una maquette "Nuvolosa" indicata come proposta originaria del CS Alfa vorrei vederla anche io, perchè non veniva "da me"
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Anzitutto grazie per la foto da te aggiunta, perchè mi giunge nuova (poi sarà la mente che me lo fa immaginare, ma a me pare di scorgere una parziale sagoma umana anche qui, attraverso il parabrezza ) La maquette (o quel che era ) dovrebbe essere questa, magari leggermente modificata, perchè una cosa non combacia, a meno che oltre alla foto di 4R (palesemente pasticciata) pure quella da te postata sia stata in qualche modo ritoccata: quelle che immagino siano maniglie di apertura - e non ho idea di come funzionassero... se fossero state funzionanti, ovviamente... - posizionate lì, alla base del finestrino, non sono nello stesso posto. Nella foto da te postata, e in quella pasticciata da 4R, si vede solo quella della porta anteriore, ed è praticamente attaccata al montante. Nella maquette all'interno del CS Alfa se ne vedono due, e l'anteriore è un po' più avanti. Comunque questo accrocchio (brutto, meno male che il destino ci ha salvati) aveva aveva le ruote che sterzavano (cosa mica scontata, molte maquettes le avevano fisse e le spostavano con i transpallet eh....) e che giravano (e come le hanno sterzate, e perchè, se 'sta cosa da sola non cammina? "Vediamo come sta con le ruote sterzate a destra, ora vediamo con le ruote sterzate a sinistra? Le muovevano da fuori, con le manine? Oppure davvero si poteva entrare, sedersi, girare il volante? Allora un omino ci potrebbe essere davvero! ) Osservando meglio le valvole dei pneumatici, tra la foto con le ruote sterzate a destra da te postata e quella di 4R pasticciata in realtà pare che un minimo di movimento ci sia, perchè se noti la valvola posteriore rispetto al bordo nero del paraurti nella foto di 4R è un filino più in su... e anche quella anteriore: se noti, nella foto da te postata è più verso il paraurti anteriore, mentre in quella di 4R sta già andando verso la minigonna. Oh... ditemi quello che volete, per me quella cosa si sta muovendo (e nella foto da te postata mi gioco un ghiacciolo che il parabrezza è stato oscurato - anche se continuo a vederci qualcuno lo stesso, ma sarò ubriaco - perchè attraverso i finestrini si vedono il lunotto e il montante posteriore sinistro, mentre attraverso il parabrezza si vede una cippa... una maquette coi laterali e il posteriore trasparenti e il parabrezza pellicolato?? )
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But if you think about how much had to be the photographer while taking these pics with a half ton camera Lehmann style, that man had to walk yards to take all these different angles if the car was not moving, and the background would be different, because it had to change too. To me the car looks moving, making a large U-turn and at the end the wheels are almost straight. And the man behind the wheel? You can see him in some pics, was a dummy, or they added later? To me the car looks running... Then... who knows
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Ti rispondo attraverso il mio topic nella sezione modellismo, così non andiamo OT
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Ma infatti Enrico le aveva pensate come due sorelle piuttosto simili fra di loro, nel 1981 (forse gliel'aveva chiesto Alfa, non so...) differenti però per diverse soluzioni che rendevano più classica la grande (la scanalatura a livello del paraurti anzichè su parafanghi e portiere, che veniva dalla sua Quartz; la fanaleria posteriore di 164 la vediamo sulla piccola mentre la grande aveva dei gruppi ottici molto più comuni; il frontale un po' meno aggressivo sulla grande) e più sfrontata, coraggiosa la media. La vettura delle foto, credo mostri l'idea che Cressoni aveva in mente quando iniziò a pensare alle TP 154/156, rivista per andar d'accordo con il pianale della Thema e la TA. Lo dico perchè mi sento di escludere, in base alle memorie di Chirico, che abbiano avuto tempo e modo di costruire qualcosa di nuovo e marciante a TP. Secondo quanto raccontò al ventennale della 75, le 154/156 erano: - due vetture in grande sinergia tra di loro (portando quindi avanti la filosofia delle 116) - a trazione posteriore - col cambio ANTERIORE a 6 marce (quello completamente disegnato e costruito) come Alfa 6, quindi niente più cambio posteriore come era sulle 116 - in grado di accogliere tutti i motori di cui Alfa disponeva ai tempi, e anche quelli che sarebbero arrivati dopo ma già erano sulla carta (ad es. il boxer 1700, che nel 1981 non esisteva ma il progetto c'era già): i boxer, i bialbero, il V6 Busso e il VM diesel Poi, ad un certo punto, Chirico diceva "però...." e raccontava di quando l'ordine "venuto dall'alto" era di togliersi dalla testa l'idea di progettare nuove vetture di gamma medio/alta DA SOLI e di andare a Torino a prendere visione di un capitolato che Fiat chiamava Tipo 4. Quindi... che abbiano avuto la possibilità di costruire qualcosa a TP che abbia girato, provato, e sia stato fotografato... ho dei dubbi.
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La foto di 4R riguardava la 156, che è quella cui fa riferimento la maquette completa che ho postato per confronto. In pista e.... "in studio" le due si somigliano abbastanza e... che dire, è sempre rimasto il mistero riguardo il "camminare" o meno di una di queste vetture, perchè le foto comparvero un po' alla volta, le prime su 4R nell'autunno del 1983, poi altre in seguito su altre testate, ma mettendole tutte insieme dopo anni sembrava proprio che facessero parte della stessa sequenza, e in qualche modo davano un'idea di movimento. Sembrava che la vettura fosse stata colta nel compiere un'inversione a U. In più, in una immagine un po' più chiara pareva proprio di vedere un omino al volante. La striscia nera non compare in tutte le foto, e altri dettagli anneriti o meno non combaciano, ma questo secondo me non fa testo: probabilmente per qualche ragione si decise di cancellare e/o modifcare col ritocco (accadeva spesso quando le foto prese col "tele" facevano un po' schifo...), sono troppi i dettagli che combaciano. Per me si trattava di tanti scatti presi nello stesso momento, e la vettura era in movimento. Ovviamente stiamo però parlando di 156, o meglio, dell'ammiraglia Alfa su pianale Thema con la carrozzeria di Cressoni. Citando il codice di progetto, mi riferivo all'estetica che grossomodo dovrebbe derivare da ciò che Alfa stava studiando per un'ammiraglia TP. Non so, non ho mai avuto notizie di un'effettiva costruzione di prototipi TP, nemmeno per la grossa. La mia opinione.... quella macchina qui ha il pianale della Thema, la TA e monta la carrozzeria di Cressoni (che poi uscirà anche su strada) perchè è stata costruita in un momento in cui la sfida per il design era ancora in corso ricordiamoci che la 164 di Fumia viene approvata da Alfa il 29 settembre del 1983, Quattroruote pubblica queste foto a novembre.. questa l'avevano già fatta. 154 queste fasi non le ha viste manco col binocolo: di lei ci resta... la 164 dato che alla fine l'Alfa di Fumia è una versione ingrandita di ciò che lui aveva ipotizzato per la media. Usando la fantasia, se Alfa avesse potuto costruire le sue medie/grandi a TP e la sfida per il design l'avesse comunque vinta Pininfarina, avremmo avuto una grossa TP di linea un filino più classica (così come la stava studiando Enrico) e una media che sarebbe stata... una 164 delle dimensioni di una 155. Ammiraglia Media Poi alla fine lui ha preso qualcosa da qui, qualcosa da là, ma è indubbio che la piccola somigliasse di più alla 164 che abbiamo conosciuto.
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A quanto ne so, la piccola rimase sulla carta. La precedenza era per la grossa, i cui studi furono interrotti dall'accordo che portò la TA. Unico pezzo in comune realizzato e testato fu il cambio a sei marce (così ricordava Chirico).
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