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Buon Natale a tutti quanti dall'archivista che ancora sta in letargo, in attesa di tornare a riempire il forum di cazzabubbole d'epoca. L'augurio è quello di un 2015 migliore (sperem) e fra tante foto possibili (troppe) ne ho scelta una a caso, testimonianza ottantesca (as usual.... ) di un'Italia che fa quello che sa e, se vuole, sa quello che fa. Tante belle cose a tutti Paolino
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- buone feste
- buon natale
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Con rispetto (dei gusti altrui) parlando. Cessa allora. Cessa oggi. Originale e francese finché si vuole. Nessun dubbio e chapeau ai suoi anni. Ma cessa, Signore mio quanto cessa. Imho. Sorry
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Non mi convince mica tanto questa foto....
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La prova di 500x e Renegade (cui hanno dato la copertina a suo tempo) è comunque la prima che si trova sfogliando, e siccome nel testo si legge che sul prossimo numero ci saranno le prove complete di tre versioni, magari sbaglierò ma può essere che la copertina per 500x sarà la prossima. Poi... che si paghi e si ottenga così va il mondo e nessun dubbio su questo. Però ho l'impressione che a volte la rivista non si legga manco fino in fondo. La Corsa l'hanno messa nell'Olimpo? Direi di no. Qualche finitura un po' cosi, brillante ma non vale il frullino Ford per consumi e costa. Di 500x mi pare di leggere bene. Non è che sia tutto sempre un complotto. Imho.
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Ma infatti. Con 16 Fiat ha capito come fare auto affidabili. Bastava vendere delle Suzuki. (Scheeerzo dai su non fare quella faccia )
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- alfa romeo plan 2022
- alfa romeo spy
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La prossima foto del nostro paparazzo de Roma sarà quella di (esempio) "una bellissima 300 SL Ali di gabbiano" e guardando la foto vedremo un marciapiede, un lampione, qualche foglia in terra e un cagnolino che annusa un portone. "Sor Roy, ma la Benz dove sta? " "Eh vabbè è appena passata... comunque oh, era molto bella."
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"Piace alla gente che non la lascia in pace".
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Nuova nicchia. È la coupè - coupè. Dopo la coupè del suv, dopo la 4 porte del coupè, mancava una versione coupè del coupè. Per chi dal coupè vuole qualcosa in più. (Boh)
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Ieri sera a Milano zona Portello classico panettone alfista in uno di quei luoghi appartati in cui si ritrovano i talebani a serrande mezze abbassate. All'uscita, cammina verso l'auto per tornare a casa ed il buon Duetto80 ed io ci imbattiamo in... "toh, una Ritmo seconda serie" targa Arezzo, grigia argento, messa nemmeno troppo bene. Niente foto perchè in quel momento il pensiero era da tutt'altra parte. Grande difficoltà nel trovare un parcheggio all'arrivo, posto recuperato con grande fortuna quando si stava per perdere le speranze, però parecchio lontano dal luogo del ritrovo. Risultato? Nella notte, fra palazzi e piccoli crocevia tutti uguali... avevo letteralmente perso la Punto. Prima volta in vita mia che mi capita di non riuscire a ritrovare la macchina. Peccato, perchè presi dal nervoso camminando qui e là, siamo ripassati vicino alla Ritmo e guardandola da dietro ci siamo resi conto che era pure una Energy Saving (non aveva le coppe quindi al primo impatto non l'avevamo capito). Visto che si parlava di auto di cui è rimasto in vita poco e niente... La prossima volta che mi reco nei dintorni del luogo misterioso metto un bel cartellone dove ho parcheggiato e mi dedico alla risparmiosa torinese, se la trovo ancora.
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Chettelodicoaffare.
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Si la seconda è palesemente ritoccata, per non dire inventata di sana pianta giusto per fare uno scoop. Non la ricordo però pubblicata dalle nostre riviste (che ai tempi erano poi due, il già consolidato 4R e l'allora giovine GM). Forse fu riportata da AutoSprint in quegli anni in una delle pagine dedicate alle vetture di produzione, che spesso di occupavano anche di scoop (alcune foto dei prototipi Alfetta fotografati prima di fronte e poi di retro, come se avessero invertito la marcia dopo aver visto il fotografo, e sulle quali avevo imbastito tempo fa una scenetta, vengono proprio da AutoSprint) ma se non mi ricordo male la prima primissima comparsa di questa immagine ritoccata fu su una rivista straniera, credo inglese. La maquette Alfetta invece è comparsa da qualche parte (sicuramente sulla design story pubblicata da Style Auto in quegli anni - Auto&Design non esisteva ancora, è nato nel 1978-79) ed è stata pubblicata anche nella collana dei volumi abbinati ai modellini edicolosi, ovviamente sull'uscita dedicata all'Alfetta. Credo di non averla caricata in passato (cioè non si tratta di una delle immagini che non si vedono più), dato che non si trattava di un muletto bensì di una maquette.
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Amigos de Cochespias, hablo bastante espanol para decir que a veces no es suficiente leer las palabras y pensar que se entiende todo en manera asi facil. La proxima vez si quieres puedes pregurtarme que significa lo que estas viendo en el video. Proxima vez enviame un pm y yo voy explicar con mucho gusto.
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Amigos de Cochespias, hablo bastante espanol para decir que a veces non es suficiente leer las palabras y pensar que se entiende todo en manera asi facil. La proxima vez si quieres puedes pregurtarme que significa lo que estas viendo en el video. Proxima vez enviame un pm y yo voy explicar con mucho gusto.
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Autocapital (quello vero, quello di Grandori) scrisse un bel pezzo riguardo la seconda vita che stava vivendo l'Alfa 6 verso la fine della sua carriera. Spero di ritrovarlo presto e magari farne un riassunto. Accadde infatti qualcosa di strano attorno a quest'automobile, soprattutto a livello lombardo e ancor più milanese (punto zero dell'editoria dell'automobile in quegli anni e punto di partenza di tante mode o tendenze, sia nell'auto che in quel che le girava attorno, stampa compresa... da certe pagine ottantesche trasuda Milano da bere che sembra d'esser lì.... ci fosse qui il buon Duetto80 farebbe si-si con la testa). Quando accadevano cose strane nel microcosmo che stava attorno ad una data automobile, su Autocapital lo leggevi. E che accadde? Forse per il suo esser brutta e un po' antipatica, l'Alfa 6 divenne (sembra incredibile ma è così), presso un certo settore dell'automobilismo della Milano-bene (piccolo ma che faceva tendenza, anche grazie, per l'appunto, alla risonanza data da chi come Grandori riportava il fatto), l'auto che faceva "figo" sfoggiare, diversa, scorbutica apposta nelle linee, sgraziata e nello stesso tempo rifiuto verso le ammiraglie più diffuse e che "anche il salumiere" (discorsi d'epoca di Duetto80 riguardo il 190) aveva. Per dirne una, ci andava in giro Moratti, ma non solo. Anche altri personaggi vip (soprattutto per i milanesi) si facevano vedere a bordo dell'Alfona nata in ritardo di un secolo. Ce l'ha lui, la prendo anche io. Io me la faccio blindare. Io me la faccio pompare dal mecca di fiducia. E Autocapital un bel giorno scrisse appunto come incredibilmente a volte accadevano cose del genere nella vita di una vettura sfortunata. So che per molti di voi questa cosa suonerà strana e mai sentita prima. Ai tempi bisognava leggere certe pagine e annusare un po' quello che accadeva nella Milano degli anni 80 "il Drive-In, la Volvo e la rucola". Sono ansioso di ritrovare quell'articolo, ho una gran voglia di rilegger(ve)lo.
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Aaaah finalmente un lavoro come si deve su quella calandra! Del resto anche l'occhio vuole il suo pugno. Peccato perché per il resto non mi dispiace. Oddio, voglio dire, è quella lì. Non mi getterei fra le fiamme pur di averla, ma non è neanche una Rodius.
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Progettato per la SM (o meglio, nato dopo l'entrata di Maserati nella famiglia Citroën) da Giulio Alfieri era caratterizzato dall'angolo di 90 gradi perché Alfieri ebbe pochissimo tempo per realizzarlo (non più di due mesi) secondo l'impegno assunto coi dirigenti della Citroën. Per rientrare il quel brevissimo spazio di tempo, Alfieri pensò di far tesoro del materiale di cui disponeva già in Maserati tra cui l'8 cilindri. A quel motore furono tolti due cilindri divenendo un 6 con angolo di un 8. Queste caratteristiche ebbe poi il PRV perché nel realizzarlo "si ispirarono" al Maserati della SM che conoscevano bene.
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Ellamaddddonna un'Insignia Opc.
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Ce l'avrà mica il freno a mano. Contenimento dei costi. La consegneranno con un cuneo (a forma di Arna, sai, l'heritage) da piazzare sotto una ruota quando la lasci in pendenza. Visto ieri in foto sulla bozza del depliant. Sissì. Anche se la Casa sconsiglia di parcheggiarla in salita, potrebbe faticare a riaccendersi perchè il criceto nella ruotina non ce la fa a far girare la pompetta del carburante se deve anche contrastare la pendenza. Visto ieri sulla bozza dell'uso e manutenzione. Sissì.