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PaoloGTC

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  1. LIBIDINE! Ci pensavo giusto qualche settimana fa a questo trentennale, perchè nella sezione vintage del reparto DVD al centro commerciale, ho trovato il suddetto film che ancora mi mancava nella collection digitale. Pertanto partecipo al festeggiamento con questa. Ogni volta che la ascolto mi mette addosso tanta nostalgia, ma anche tanta serenità. (imho, al netto dei gusti, una di quelle canzoni che vanno inserite a pieno titolo fra quelle che fanno parte della STORIA della musica... ragà, come Moonlight Shadow ce ne sono poche... o meglio, sono davvero poche quelle che globalmente mi smuovono così tanto lo stato d'animo, con i virtuosismi di Oldfield e quel finale... "Carried away, by a moonlight shadow" e l'ultima schitarrata che ti dispiace che la canzone sia finita, e torni indietro col tasto reverse per ascoltarla ancora un po' perchè è finita troppo presto... ) Buon Natale a tutti
  2. Pienamente d'accordo. Personalmente non mi sono mai trovato in conflitto con questo genere di test, o con il loro presunto risultato, perchè col mio modo personale di vedere le cose, non li ho mai visti come operazioni in cui si tentava di farmi apprendere che una fosse meglio dell'altra. O meglio, se volevano farlo, con me non ci sono riusciti. Più che metterle a fianco per decidere cosa è meglio, io le porrei una accanto all'altra per sottolineare cosa è una e cosa è l'altra. E cioè due auto dal concetto tecnico piuttosto simile ma con un'anima diversa, una fa una cosa, l'altra ne fa un altra, e poi il risultato, semplicemente, sotto forma di classifica, NON C'E'. Costassero anche uguali fino all'ultimo centesimo, non le vedrei equivalenti lo stesso. Il cliente X saprà bene cosa vuole da un mezzo del genere e farà la sua scelta. Con la 4C avrà fra le mani qualcosa che si ama in maniera più viscerale, come scriveva johnpollame prima, con la Cayman un veicolo più "a 360 gradi" (in relazione alla sua tipologia), ma nessun "confronto" del genere mai mi offenderà, perchè sempre lo interpreterò come un paragone che mi mostra di che pasta è fatta una e di che pasta è fatta l'altra, e non come un modo per dirmi cosa è meglio. Questo tipo di messaggio può essere adatto, scusate la sincerità, ad un automobilista che il tal genere di vettura lo sta scegliendo un po' a caso, senza una decisa preferenza per il tal tipo di vettura piuttosto che per l'altro. Se uno ha un'idea ben precisa di quello che vuole comprarsi con tot euro (o euri? ), leggerà le impressioni di questo o di quello e poi al momento di scegliere le separerà dicendo ad una si ed all'altra no, ma non perchè una è IN ASSOLUTO migliore dell'altra. Semplicemente perchè quella che ha scelto fa più al caso suo. Trovo quindi sensato che le vetture vengano affiancate l'una all'altra, da un certo punto di vista. E' anche compito di chi le analizza, visto che "lo pago" quando compro il suo lavoro in edicola, farmi sapere che c'è questa e c'è quella, e questa è così, e quella è cosà. Se invece lui pensa di suggerirmi quale in assoluto sia meglio, come ho detto mi spiace, non è quello il messaggio che le due vetture affiancate mi mandano, checchè lui ne scriva. Il suo lavoro in un "confronto" del genere è dirmi come sono, poi decido io. Personalmente andrei di 4C, per il semplice fatto che se potessi permettermi un'auto del genere, sarebbe sicuramente una seconda vettura, il che significherebbe che la prima sarebbe sicuramente un mezzo adatto a portarmi a spasso in ogni genere di situazione, con prestazioni e comfort e tutte le balle varie... e di conseguenza la vettura da sbavo potrebbe tranquillamente essere un qualcosa che per natura ha dei limiti ma mi fa godere di più. Se qualcuno sceglie Cayman per il tipo di vettura che è, a mio modo di vedere 4C non ha perso nulla. Quello non era un cliente 4C. Avrebbe comprato altro anche se non fosse esistita la piccola Porsche. Imho. Di riflesso, uno che (giustamente) è impazzito per la 4C, la sta aspettando o sta aspettando di comprarsela, se ne impippa della Cayman. Io la vedo così.
  3. Però se il prof. Francesco Sabatini mi dice di essere convinta io adesso 'sta moneta non so più come chiamarla.
  4. Si, però boh, in Opel dicevano che era òmega la macchina
  5. Ah poi lì si apre un mondo misterioso, quello in cui le cose le diciamo come ci viene più comodo. Evidentemente ICS Faiv suona bene (così come è uscito il TidiAi invece del Tidii, ma il GTI è rimasto GiTii e non è diventato GiTiAi, come scriveva qualcuno ieri) mentre ICS-Six non viene nemmeno in mente, più difficile da dire e meno appagante per l'orecchio forse, in modo tale da non diffondersi. Prendiamo anche certe sigle. La Mercedes SL è la "Esse Elle", e mi pare corretto, non puoi mica dire la "sl"con la lingua fuori, fa cagare . La versione "SLC" che c'era tanti anni fa era la "Esse Elle Ci" e ci siamo, così come la "SLS" è la "Esse Elle Esse". Non fa una grinza. Però negli anni '80 c'era la SEC. Ad un raduno di auto d'epoca, qualche anno fa, mi è capitato di pranzare con un personaggio facente parte della rete Mercedes italiana, il quale mi ha detto "veramente la dicitura corretta dovrebbe essere Esse E Ci, ma nessuno la chiama così, è più facile dire SEC e quasi tutti la chiamano SEC". Non parliamo dei numeri BMW. Quale sarà il modo corretto? Una cifra alla volta? 528 = cinque due otto? Pronunciato come in aritmetica? Cinquecentoventotto? Separando serie e versione in due numeri differenti (modo più diffuso credo)? Cinque e ventotto?
  6. Così come molti dicevano omèga invece di òmega, oppure Kàdett invece di Kadètt (non vorrei sbagliare ma dovrebbe essere Kadètt). Un dubbio però ce l'ho anche io: son quasi sicuro che si dica Kangò, ma sento tanti dire Kangù usando le due o come le usano con Mr.Magoo (Magù) o con Badoo (Badù). Dovrebbe essere Kangò, giusto?
  7. Anche io l'Alfetta l'ho sempre chiamata GitiVù, ma credo che (almeno per me) la spiegazione sia questa: da bambino, iniziando ad appassionarmi alle automobili e alle Alfa, uno dei primi modelli che mi rimasero impressi fu la GTV6, che chiamavo "GiTiVu6" perchè il motore "V6" per i grandi di cui ascoltavo i discorsi era il "VuSei" (così come il "V8" è il "VuOtto", non il "ViOtto": personalmente sempre sentito tutti dire "sei cilindri a Vi" e non "a Vu", ma anche "VuSei" e mai "ViSei"). Poi conoscendo i modelli in seguito, appresi che l'Alfetta non c'era solo con il 6 cilindri, ma anche nella versione GTV senza il 6, e così, levato il 6, è rimasta comunque "GiTiVù" Per quella del 1995, non mi sono mai posto la domanda, perchè da anni (dopo innumerevoli occasioni in cui era stato necessario specificare "quale" GTV, quella d'epoca o quella moderna) nei discorsi tra appassionati è diventata il 916 - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Devo presentarti un amico che non riesce proprio a dire manco ICS FAIV. Troppo impallinato della serie con Mulder & Scully, il FAIV non gli esce proprio. Ogni volta me la chiama ICS FAIL. Riguardo le libere interpretazioni comunque, avrei da citare pure una coppia di zii, lei che la sua piccola Autobianchi non è mai riuscita a chiamarla YpsilonDieci, bensì (prima) "Ip-Zero-Dieci", (poi) "Sipilon", "Lisson" e "Sippon". Lui invece non ha mai recepito come dei 5 i numeri alla fine dei nomi dei modelli Peugeot. Anno 1988... "Ho visto ieri il Claudio, ha comprato quella nuova Peugeot, mica male...." - "Quale?" - "Quella nuova a quattro porte, la Quaranta Esse." - "Zio, guarda che è un 5 quello..... si chiama 405..." - "A me sembra una S..."
  8. Nell'ultima fase dei collaudi le aprirono il cassonetto lasciando a vista la vera inclinazione del lunotto. Prima era tutto chiuso. (qui tra l'altro con la fanaleria bianca e rossa delle foto ufficiali, poi scartata) Poi, quando iniziarono a spogliarla, lasciando a vista la forma della porta posteriore (che qui sopra si vedeva già, forse scoperta APPOSTA per fare un po' di audience , dato che analizzando il resto del camuffo sulla porta pare che ne manchi un pezzo...), quella del terzo vetro e montando la mascherina anteriore definitiva anche se coperta dal camuffo, aprirono un po' anche dietro. Certo che fa un po' impressione vederla parcheggiata così stretta fra le altre auto, alla mercè dei paraurtoni delle auto di oggi. Basta un "bump" in retro dell'auto davanti a lei ed il cofano ringrazia. Onestamente non me la sentirei di lasciarla lì così. Poi ovviamente, dipende dal luogo in cui si vive, probabilmente nelle grandi città a volte non c'è altra scelta. Fortunati quelli come me che vivono nei paesini dove possono scegliere il parcheggio coi fiorellini attorno.
  9. Sicuro di avere il posto necessario? Perchè io non ti aiuto a far sloggiare questa eh? Come? Non sapevi di averla nel box? Vai un po' a controllare.... Buon Natale
  10. Credo si tratti più che altro di una targa un po' anziana rimasta in qualche ufficio della motorizzazione più del dovuto, ai tempi, perchè sicuramente nel 1987 nessuna Tipo fu venduta a privati Giusto a Torino sul finire di quell'anno giravano alcune Tipo ancora camuffate ma già targate (perchè evidentemente la vettura era già omologata), ma era robbba Fiat Targhe in G finale, di fine '87 (le Tipo date in prova alle riviste, nel gennaio '88, sicuramente qualche giorno prima del porte aperte perchè le riviste le ricevettero in tempo per pubblicare le prove sui numeri di febbraio, erano tutte in H finale).
  11. Ma infatti, infatti... volevo solo dire che se dovessimo poi andare a vedere dal punto di vista squisitamente tecnico, si aprirebbe tutto un mondo nuovo (per modo di dire perchè nuovo non è affatto per chi se ne intende un pochetto). Sicuramente dal punto di vista dell'immagine la mossa non è un granchè, ed infatti come scrivevo non sono uno che la approva. Se poi un giorno dovessi trovarmi a valutare l'acquisto di un'auto del genere (ma dubito, sia per le mie necessità che per la money soprattutto ) mi premerebbe di più sapere che val la pena di prendere il tal motore perchè si è rivelato un ottimo prodotto, oppure di lasciar stare perchè è una ciofeca con qualunque marchio addosso. Per dirla a modo mio, cioè da automobilista d'epoca , una 190 con il motore della Kadett GSI 16v l'avrei comprata ad occhi chiusi, negli anni '80. Con il 1.400 Twinport della Tigra di mia sorella non ci comprerei manco la lavatrice.
  12. Che poi (imho) ancor più a monte sarebbe da vedere se su questo tipo di propulsore (come stazza, potenza, destinazione) possa esistere il PREMIUM in quanto tale oppure no, cioè la roba fatta mejo checcosta più cara perchè è fatta mejo. Voglio dire... non è mia intenzione giustificare l'inserimento di un motore Renault nel vano di una Mercedes, però: se MB avesse sviluppato da sola un motore analogo, sarebbe venuto meglio di quello Renault, al punto di farcelo pagare CON RAGIONE una cifra maggiore (nell'ambito della cifra maggiore richiesta per l'acquisto della vettura)? Oppure sarebbe stato un motore analogo per soluzioni, materiali, performances, che alla fine avremmo pagato una cifra maggiore nella stessa maniera dato che è MB? Perchè da quel che posso capirne sia Renault che Mercedes (come tutti) han fatto i motori pregevoli e i cessetti. Renault produce anche compatte sportive molto valide e Mercedes produce anche furgoni (da quel che so) che non sono certo il top in quanto ad affidabilità, così come ha fatto vetture con una certa carenza sotto questo aspetto negli anni passati (anche parecchi, quando era ancora tutto "made in Stoccarda"). Ripeto, non sono qui a giustificare la scelta, però mi chiedo se avrebbe senso, dal punto di vista puramente tecnico, che chi ha una Mercedes si lamenti del motore Renault, ma anche che chi ha una Megane se la tiri perchè ha un motore che monta anche Mercedes Facendo un esempio assurdo, andando indietro di quasi 30 anni... se la W124 avesse montato il motore della Thema turbo i.e., probabilmente ci sarebbero state delle lamentele perchè una Mercedes non era più tutta Mercedes... ma ciò non vuol dire che il 200 E andasse meglio della Thema turbo . E se fosse stato il contrario, fosse stata Lancia a fare una scelta di prestigio e affidabilità montando il performante 4 cilindri tedesco, sarebbe stato un pregio che la berlina Lancia avesse un motore Mercedes, o un difetto il fatto che fosse un polmone?
  13. Calibra non aveva nessuna limitazione per i posti posteriori. Anzi, a parte una limatina sulla testa dei passeggeri, dietro aveva praticamente lo spazio della Vectra di cui riprendeva il pianale, spazio anche superiore a quello già accettabile del tuo coupè. A conti fatti era una Vectra due porte col tetto basso. Puma non so. Tigra aveva la limitazione a mt 1.60 se non ricordo male.
  14. Sul mercato svizzero fu proposta nel 1987 una versione 2.000 con tergifari e tetto apribile, denominata "Prestige". Aveva il righino laterale e forse anche i cerchi in lega, ma non so se questi ultimi fossero di serie.
  15. Si si, concordo in pieno. Mi riferivo ad un accordo in cui l'acquirente fornisca la prova: il discorso della fotocopia "alla rovescia" oppure il pagamento del bollo al momento del trapasso (che poi è un discorso che va da qui a lì, nel senso che se te la vendo a 4500 invece che a 4800 perchè ci son 300 euro di bollo e li paghi tu, tanto vale che te la vendo a 4800 col bollo pagato e siam tutti sereni ). Qui però una cosa non riesco a capire: si è trattato di una compravendita fra privati oppure è stata acquistata da un concessionario o autosalone?
  16. Anche perchè nel trapasso tra privati è buona cosa solitamente che colui che vende la vettura fornisca al nuovo acquirente una fotocopia (conservando lui l'originale in caso di contestazioni future) dell'ultimo bollo pagato, che ovviamente dovrebbe essere "l'ultimo" in termini di tempo, a meno di accordi specifici del tipo "c'è il bollo da pagare, te la vendo a tot ma ci pensi tu".
  17. Avessero almeno scelto le immagini giuste... quando Michael diceva "vai Kitt" di solito era per comandare un TurboBoost (ed infatti l'inquadratura della pulsantiera è quella del ditino che pigia il tasto TurboBoost) non uno Sky Mode, cioè l'andare su due ruote, che aveva un altro tasto. Me lo vedo. Muro che si fa sempre più vicino. "Vai Kitt!" Pressione del tasto TurboBoost. Oplà. Su due ruote. Contro il muro.
  18. Quotando te che quoti Gianky, mi unisco pure io al pensiero romantico. Giusto ieri, scatafasciando in archivio, osservavo alcune foto spia delle prime uscite su strada con la carrozzeria definitiva, camuffata fronte e retro, con le sole porte pienamente visibili. Poi mi sono trovato davanti a questo topic, e l'occhio mi è caduto di nuovo su quelle porte. Così ho pensato qualcosa di simile a ciò che ha scritto Gianky. "Va là, ci son più di 30 anni fra queste due foto, siam cambiati tutti, siam cresciuti tutti, è ancora lì che gira". Nulla di mai visto, per carità, come lui ha giustamente scritto, non sono poche quelle che son durate per decenni. Noi fra le altre abbiamo la Uno. Per molti di noi è stata, sotto forma di automobile di casa, "compagna di infanzia", oppure nave scuola con la patente fra le mani da poco, oppure ancora macchina di uno della compagnia, che ci portava in giro il sabato sera. Qualcuno l'ha guidata per decenni, qualcuno ahimè ci si è fatto pure male o peggio (come con altre ovviamente). Insomma, bene o male non si può negare che abbia fatto parte in qualche modo della vita di ognuno di noi. In qualche modo "ci appartiene", e condivido pienamente il pensiero secondo cui possa spuntare un sorriso nel vedere che è ancora lì da qualche parte che gira. Tra l'altro, i dati di produzione sono ben conosciuti, parlando di "Fiat Uno" in quanto tale, ma sommando le produzioni successive, c'è qualche modo di capire quante ne sono state prodotte in tutto, ad oggi?
  19. Allora, la storia di questa vettura è un mix fra passato e presente, nel senso che: 1) l'operazione di trapianto è stata effettuata in tempi recenti dall'attuale proprietario, il quale è erede della dinastia Lancia (nipote di Vincenzo in quanto figlio del fratello) ed attuale proprietario di Villa Lancia a Fobello, ma... 2) il motore V6 che monta (l'originale di questa Aprilia è esposto al Museo Lancia a Fobello) è quello della vettura personale di Gianni Lancia, mi dicono una delle due che furono costruite con tale motorizzazione per effettuare i collaudi; vettura che Gianni Lancia utilizzava per recarsi a Pisa durante il suo periodo di studi. Vettura che viaggiava col vano motore lucchettato, e qui spunta l'aneddoto di un Gianni Lancia fermato dalla Stradale che gli contesta l'impossibilità di controllare il vano motore: impiccio da lui risolto spiegando di essere Gianni Lancia e via dicendo. Praticamente il muletto dei tempi è stato ricreato dall'attuale possessore, il quale ha avuto modo di recuperare il propulsore nei meandri Lancia. La vettura non esisteva più. Le difficoltà burocratiche (mi dicono) sono state innumerevoli ma alla fine la vettura ha ricevuto la corretta documentazione, e da libretto è a tutti gli effetti una Aprilia con motore V6. Ecco le altre foto.
  20. La cosa che sempre più mi fa sorridere è che di una rivista si prendano le votazioni (ottime), i risultati in pista (ottimi, chi potrebbe andare a verificare se avessero deciso di sparare un pessimo 3.03?) e quelli strumentali (altrettanto ottimi), usufruendone (ma aspettando che qualcuno li copi su un topic perchè non sia mai che la rivista ce la andiamo a comprare, non si meritano che gli molliamo 4-5 euro... però intanto i rilevamenti ci fanno comodo) per sottolineare quanto Marchionne debba dimettersi per aver fatto un catorcio, e dando quindi un valore positivo, sensato, utile ed interessante a quanto la rivista c'ha detto, e poi nella stessa serie di post cestinarla come carta da culo perchè hanno criticato l'astina e la radio.
  21. Può essere, può essere. Oppure no. Lo so che non è una risposta... però a volte non possiamo fare altro che ricevere con piacere ciò che le Case hanno deciso di divulgare o ri-divulgare. Per la Ritmo ad esempio l'Archivio Storico Fiat avrà deciso di rendere disponibile anche oggi questo video, magari ne ha altri che sono conservati e basta. Ogni tanto ne spunta fuori qualcuno. Quello di 164 ad esempio sono anni che circola, per il semplice fatto che fu divulgato già alla nascita dell'auto, andando in onda in una puntata di "Cadillac", il programma di motori che ai tempi andava in onda sulle reti Fininvest. Poi nella nostra era digitale, grazie a Youtube, abbiamo avuto modo di rivederlo. A volte filmati del genere venivano realizzati perchè il prodotto cui si riferivano rappresentava un grande evento per la Casa, e ciò vale per la 164 come per la Ritmo. Sicuramente anche la Uno è stata un prodotto "sentito", e quindi possiamo pensare che esista un filmato ancor più specifico, sulla genesi del modello, rispetto a quanto gira attualmente sul web. Però, a volte non possiamo fare altro che sperare che prima o poi venga fuori. Generalmente ai tempi era prassi consolidata il cosiddetto video di lancio, da far girare sul classico videoregistratore in Concessionaria il giorno del porte aperte per il nuovo modello. A volte era un video "elegante" che mostrava il modello finito in tutte le sue specifiche, altre volte era più "inside" come questo o come quello di 164. Ricordo ad esempio di aver visto qualcosa che passava su una TV nel conce locale Fiat, il 30 gennaio 1988, al porte aperte per la Tipo. Però, proprio per fare un esempio, nel web di oggi che io sappia di questo video non c'è traccia. Qualcosa le Case fanno sempre (ad esempio su Youtube c'è un video riguardante la progettazione di Opel Vectra B - 1995), poi bisogna vedere se arriva anche a noi oggi oppure no. p.s. @ Gran Prix: per il Tipo 2-3 ho cercato di metterci una toppa io, scrivendo qui dentro
  22. Davvero bello. Una piacevole scoperta anche perchè su Ritmo non è che ci sia molto in giro. Ottimo che questo video sia venuto fuori. Da appassionato dei dietro le quinte, apprezzo molto nuove immagini sulla gestazione (resta un peccato che in generale non ci sia moltissimo riguardo quella stilistica - bozzetti, maquettes... anche la proposta scartata alla fine è quella già vista in altre foto della sala modelli... quella su cui ci eravamo arrovellati per definire quanto "Yugo" fosse ) e fa piacere vedere che non solo per 164 in Italia ci sia stato il pensiero di andare a filmare i muletti (quelli su base 128 non li avevo mai visti). E poi... la voce. E' sempre un piacere ascoltare il parlato dei documentari d'epoca. Che stile, semplice ed elegante.
  23. Tu si che sai E se non fossero più 4? Stasera illustrerò con alcune immagini. La Betina arriverà in nuove foto molto presto, perchè è stata presente in seguito durante un altro evento che andrò ad illustrare fra qualche giorno, con una sequenza di immagini in cui vedrete poche vetture ma molto legno (Duetto sa ) Non le ho dedicato un servizio quel giorno perchè l'avevo già immortalata ampiamente in occasioni precedenti. In questo stesso topic dovrebbero esserci delle immagini che la mostrano da vicino.
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