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Dannatio ha messo questo video solo perchè vuole che gli chiediamo come ha fatto quella macchina a finire lì. Quindi chiediamoglielo, così lui ci dirà che è stato un problema di.... (la parola a sedadavo )
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La firma è chiara. Si tratta di un progetto nato dallo stesso specialista che 30 anni fa realizzava i campi di calcio per Holly & Benji.
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Ed infatti passiamo oltre e andiamo avanti. Primo confronto fotografico quaronese, con (circa) 50 anni in mezzo. Piazza Combattenti d'Italia. La casa all'estrema destra nella prima foto, era la casa della nonna del cuggino Ivan, il cui figlio (e padre di Ivan, buonanima Secondo già passato a miglior vita) aveva una fonderia - che era più a destra ma che il cartolinaro non incluse nell'inquadratura - prima di prendere in gestione l'unica pizzeria del paese. Anni in cui il cuggino aveva la pizzeria, che spasso. Pomeriggi sul dondolo davanti alle vetrate a mangiar qualunque cosa ci venisse in mente e a rinfrescarci coi Calippi e con la ZUP. (forse per questo a 16 anni poi pesavo 86 chili ) Ora la casa non c'è più, c'è questo palazzo moderno che include la mia -amatissima - banca. Il palazzo sulla destra è rimasto lui, ora ospita una parrucchiera, una rosticceria ed un verduriere, da sinistra verso destra. Indagando nelle memorie dei miei genitori, forse a sinistra c'è sempre stata una parrucchiera (tradizione ), al centro non si ricordano, mentre a destra c'era la Posta. Sullo sfondo, il palazzo a sinistra è rimasto tale e quale, così come la casa che si vede in parte a destra (una volta casalinghi, oggi barbiere più Pizza-take away) mentre la casa nel mezzo non c'è più, sostituita dal palazzo centrale che alla base ha la farmacia. Tale casa bassa secondo le memorie di mio padre era "La Sportiva", da quel che ho capito una specie di bar-sport che fungeva da ritrovo per il club della squadra di ciclismo locale. Ah... sono aumentate le automobili. Nell'inquadratura fra l'altro si possono apprezzare due veicoli di famiglia paolesca, la mia GTC e alla destra la Twintop della sorella, che mentre io facevo la foto stava cazzeggiando con gli amici nel bar all'angolo (è la testolina che si vede vicino alla ruota di scorta del fuoristrada, che mi guarda e sta per gridarmi - vedendomi scattare una foto - "ma che min... stai facendo??"). Al prossimo confronto.
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Ed ecco le ultime... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Fine. Lo spettacolo è stato presentato da
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Ciao Giò, anzitutto trovo che sia una bellissima cosa il fatto che tuo figlio ami disegnare, secondo me è una delle passioni più belle che può avere un bambino, senza contare il fatto che un domani potrebbe anche rivelarsi una sua dote nella vita, se coltivata. Ho molti coetanei che a volte ammirano le cosette che faccio (anzi, che facevo, perchè ormai col tempo che è sempre più scarso...) e mi dicono sempre "ma come fai, io non so tenere in mano una matita". Beh, indubbiamente ci sarà chi è portato di natura e chi non lo è, però devo dire che tutti loro sono ragazzi che ai tempi delle scuole la matita proprio non la volevano tenere in mano, il disegno non gli interessava e non si sono mai dedicati alla cosa, facendolo semmai con malavoglia quando gli veniva affibbiato come compito. Insomma, che bello avere un figlio che ama disegnare, per come la vedo io. Passando ai fumetti, beh io oltre ad aver sempre scarabocchiato automobili, durante l'adolescenza mi sono dedicato qualche volta ai fumetti, e ho cominciato proprio così, copiando, perchè partir da zero non si può. A parte questo, prima di tutto ti dico che non mi sento poi tanto in grado di dare dei consigli che rappresentino LA VERITA', perchè io ho fatto un po' a modo mio. Però, col tempo, svariate volte mi è successo di trovare su Topolino degli articoli a cura dei disegnatori, che spiegavano le mosse base per realizzare i personaggi di Topolinia e Paperopoli. Attraverso le loro spiegazioni, anzi proprio perchè c'erano delle spiegazioni, ho capito che copiare serve ma raggiunge il massimo dell'utilità quando non è un "copia questo" e basta, bensì è coadiuvato da qualche spiegazione (ovviamente un pochino adeguata all'età di chi ci ascolta, in parole semplici insomma) che definisce il perchè bisogna copiare quel dato dettaglio, cioè perchè si fa così. E' importante, parlando della morfologia dei personaggi, per capire in senso generale come si posizionano nello spazio, che proporzioni hanno e via dicendo. Ad esempio i disegnatori di Topolino fanno sempre partire i fanciulli dal cerchio che di base rappresenta la testa e poi con alcune linee abbozzate li portano ad imparare la simmetria del corpo, le proporzioni, tutto con figure geometriche che alla fine incredibilmente (per chi sta imparando) ti danno i punti salienti del corpo del personaggio, che poi con la finitura ed i dettagli prende la forma finale un passo dopo l'altro. Perchè altrimenti certo, all'inizio un Topolino fatto e finito farà sicuramente dire ad un bambino "e che ne so io come si fa?" Il loro tutorial è veramente ben congegnato, e ve ne sono di altrettanto validi su internet. Qui un esempio. Come disegnare personaggi Disney - Topolino (parte 1) | Drawing Factory L'azione del copiare a me è servita soprattutto con le automobili. Col passare degli anni sono poi arrivato ad inventarmele, per poi smettere di nuovo e dedicarmi solo a quadri d'auto d'epoca, ma i primi tempi copiavo le auto che già esistevano, dalle pagine di Quattroruote. E' stata una lunga "gavetta" da autodidatta, però che stessi disegnando una Tipo o una F40, mi è servita per capire perchè le ruote devono avere certe dimensioni rispetto al resto, che sono ROTONDE (fa ridere ma a volte vedo disegni e schizzi di ragazzi che hanno anche stupende idee originali, poi fanno la ruota ovale seghettata ripassando con la matita.... ma uffa non dico un compasso ma almeno un bicchiere in casa ce l'hai? un po' di attenzione e cura ), perchè non si può fare un finestrino alto 1 metro e un lamierato alto 30 cm sotto di esso, e via dicendo. Anche Giorgio Cavazzano, uno dei RE del disegno Disney, nelle riunioni coi giovani fans o nelle interviste ha sempre detto che copiare è la base di tutto, non solo da una foto o da un giornaletto ma anche nella vita reale. Andare al parco con il blocco e la matita e copiare tutto ciò che si vede, la pianta, la fontana, la casa, copiare e studiare cosa si sta copiando. E' utile anche perchè poi un domani la passione per il fumetto ti porta a disegnare il personaggio in un contesto fatto di case, palazzi, lampioni, marciapiedi. Copiare studiando l'oggetto che si copia. Ad esempio, io ho una grandissima falla nel disegno se si parla di corpi umani (ad esempio, mi chiedessero il quadro di una vettura con accanto un pilota oppure una modella) perchè si tratta di un soggetto che non ho mai copiato, sempre interessato alle automobili. Mio padre invece fa dei cavalli che sono stupendi (ma non chiedergli di fare un gatto) perchè li ha sempre disegnati da giovane, e quando prende in mano un foglio e la matita, lui il cavallo su quel foglio lo vede già. Io non so nemmeno com'è fatto il naso, o per dire come si fa la mano di una persona. Però, forse, se mi ci fossi dedicato, ne sarei capace. Il mio consiglio quindi è quello di farlo copiare, ma se ne hai la possibilità, anche tramite i tutorial come quello che ti ho linkato, di fargli capire PERCHE' il soggetto che sta copiando è fatto così. Saranno quelle le informazioni che poi gli usciranno in automatico un giorno quando vorrà fare da solo senza copiare, e farà Topolino in varie pose senza copiarlo perchè saprà che è fatto così e cosà, e il suo corpo si muove così e cosà. Non è molto come aiuto, forse ho girato anche troppo attorno al medesimo concetto. Sicuramente i tutorial e altri pareristi sapranno darti consigli più approfonditi.
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Peugeot 208 S [Nuovo Allestimento]
PaoloGTC ha risposto a Touareg 2.5 in Presentazioni Nuovi Modelli
Anche qui.... però per il mio gusto personale preferisco sostituire il "tante" con "troppe". -
Mo si dai, mo sorvoliamo sulle piccole amarezze che ci fanno gustare a volte alcuni personaggi e torniamo alle automobili. (anzi, avrei scritto autoNobili se non fosse un termine già usato 30 e pussa anni fa dall'Austin Rover British Leyland Triumph Speck Strudel Gin & Fizz, ai tempi delle pubblicità di Acclaim, Maestro, Metro, Montego e compagnia briscola). Proprio per sottolineare il mio pensiero "fusion" , domenica ho pensato di realizzare alcuni scatti particolari mentre mi adoperavo con la seconda parte della mostra fotografica per AP. Prima però, Appia, e riparto di nuovo con l'apertura dedicata al nostro Pignoletti. Questa mi piace... peccato dover rovinare le foto per cancellare le faccine. Sarebbe una bella cartolina. Ed ecco un po' di fusion... Restano ancora alcune immagini, ma ora non me le carica. A più tardi.
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Bella idea Devon (scusa se ti chiamo solo Devon, è che.... usare il nome Devon mi fa sempre piacere ) (cin cin) in effetti il sor Roy ieri sera aveva ragione, io avevo già un topic aperto che si intitolava "Famiglie e motori, gioie e dolori" ma mi sono ritrovato a scrivere (pure OT, scusate) in altra parte, perchè quando mi partono le dita poi mi perdo (l'ho detto sono un po' come la cara Nadia). Inoltre, quel topic parlava più che altro delle peripezie della mia famiglia, mentre invece il mio OT era più paesano, e un po' sfuggito, un po' diverso, mi è venuto bene lì. Magari i mods potrebbero fare uno spostamento e raggruppare tutto qui, e potremmo andare avanti a scatafascio raccontandoci l'un l'altro quello che ci viene in mente. Perchè adesso mi prendi un po' in contropiede, il tempo scarseggia e i ricordi sono troppi non saprei da che parte cominciare (anche perchè qualche tempo fa avevo pensato di scattare alcune fotografie nella stessa identica posizione in cui furono scattate delle analoghe durante il '900 e addirittura nei primi anni dello stesso secolo, per mostrare il cambiamento), ma di cose da raccontare ce ne sono.... ce n'è un paese intero, che un tempo era pieno di personaggi di cui pare che sia stato buttato lo stampino. Tempo di riordinare le idee....
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Eh oh Nicketto, ormai s'è capito che lui quella forma lì se la masticava da un pezzo aspettando di spararla fuori, gli stava "qui", come si dice facendo il gesto con la mano in mezzo al petto. Con la Lancia c'è riuscito... avrà tirato un sospiro di sollievo dopo (e comunque anche la sua Scirocco, se la raddrizzi un po'...come anche la 33 che aveva proposto all'Alfa, non si butta via nulla, raddrizziamola un po' - perchè era più Sud/slanciata - e facciamo la Pony ).
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I miei.... Motorola 8700 Panasonic G520 Panasonic GD75 Eriksson R320s (la peggior cosa telefonica da me mai posseduta.... me l'avevano regalato e poi ho capito perchè) Motorola V600 (l'ho adorato) Poi sono finito in braccio a TIM coi contratti provenienti dal lavoro, e quindi Nokia N73 Nokia 6210 Navigator ed ora Nokia C5 Calcolando che l'8700 l'ho avuto nel 1997, sono otto telefoni in 16 anni, compreso l'attuale che durerà fino al prossimo febbraio e poi vedremo cosa arriva. Non è una grande perfomance, sono un dilettante (soprattutto se calcolo che gli ultimi tre cambiati ogni due anni, sono arrivati in così breve tempo per motivi di contratto... perchè se fosse per me... l'N73 funziona ancora volendo )
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- cellulari
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Barchetta attenzione perchè da quel che so io, se per altre semi-vecchiette (tipo Alfa ad esempio, Tonino conosce bene l'argomento) la faccenda ricambi è già un gioco in cui non sempre vinci, Barchetta.... troppe volte ho sentito di PIANTI perchè non si trova un cappero di niente, parlando di cose specifiche del modello.
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Come ricorderai Gian, tempo fa ti avevo confermato la cosa portando l'esempio della B 1.2 45cv (ossia il vecchio vecchissimo della Corsa A) di mamma, la cui velocità di riscaldamento era semplicemente incredibile. Tempo di accenderla d'inverno, fare un paio di manovre nel cortile e una volta sul viale in centro paese usciva l'aria calda. Purtroppo non ti so spiegare perchè. So solo che sia ai tempi (perchè non ce l'abbiamo più) che dopo non ho mai avuto altra Opel o altra auto che scaldasse così in fretta. Che io sappia non aveva nessun componente particolare nell'impianto. L'unica cosa che posso dire, di riflesso, era che difficilmente (se non dopo un periodo di stop prolungato -anche d'inverno - a motore acceso) si vedeva un movimento nella lancetta della temperatura liquido motore nel cruscotto. Era come se il pur minimo calore dell'acqua in circolo, preso dal motore, ti si rovesciasse subito addosso (motore che per quanto "freddo" perchè appena acceso sicuramente dava all'acqua un calore ben superiore al gelo che c'era nell'abitacolo). La 164 ha un comportamento simile, se da fredda d'inverno la lasci ferma un attimo e la metti subito su "scalda tutto", ma lì lo capisco di più, perchè quel motore se non prende aria dal movimento è una fornace. Basta infatti una media temperatura primaverile per vedere la lancetta schizzare subito verso la zona ventola, anche con una sosta non troppo prolungata. Poi se riparti crolla subito perchè quell'aria che prende evidentemente è ben sfruttata (è difficile vedere la lancetta sopra gli 80 gradi anche d'estate, ad andatura costante, ma se ti fermi stai sicuro che tempo un minuto e hai la ventola che gira)... ma comunque capisco, scalda, è un motorone incastrato lì dentro con un tappone isolante attaccato al cofano, d'estate è un forno. Ma quel motorino della Corsa... davvero mai capito. Era la cosa più bella dell'auto (unita ai sedili scuri in vellutino così coccolosi e caldi subito appena ti sedevi , usarla d'inverno era una pacchia... altro che la GTC a nafta coi sedili in pelle nera, cioè tutto quel che serve per viaggiare in modalità ghiacciolo ogni mattina per il primo quarto d'ora...)
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Ricordo perfettamente la sera d'estate in cui Giorgio arrivò con questa Skoda. Si creò immediatamente un piccolo gruppo di conoscenti, come ogni volta in cui uno del paese arrivava con un'auto nuova. Ricordo che ci capitammo dentro per caso, io e papà, mentre tornavamo a casa dal barbiere (mi aveva portato a tagliare i capelli, avrò avuto 8-9 anni) e il gruppetto si era venuto a creare proprio sulla strada che portava a casa, davanti alla pizzeria (l'unica che c'era, ovviamente ). Quasi nessuno conosceva quest'automobile, e quando nel bla bla venne chiesto a Giorgio di far vedere il baule, egli disse (aprendo) "no, qua c'è il motore." "Ah, come il Vosvaghen" disse qualcuno, "allora il bagagliaio è davanti". "Si, è davanti", disse Giorgio andò ad aprire il cofano anteriore, che non si apriva nè verso l'avanti, nè verso il retro, ma... di lato al che mio padre disse "macccheccavolo di macchina è 'sta roba?" Ricordo anche che col passare degli anni si schiacciò sempre di più sulle sospensioni posteriori. Il peso del motore posteriore unito al vano anteriore vuoto la rendevano, vista di lato, una specie di 132 al contrario (che quella era in perenne inchiodata anche da ferma )