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Sarà un weekend gelido oppure no? Addirittura la neve? Mah, vediamo un po'.... poi venne il mattino con un pallido sole e le vecchiette dissero "maccheccefrega, abbiamo aspettato anche troppo, è ora di sgranchirsi!". Agitazione Lancista stamane in quel di Varallo. Iniziamo con un omaggio-gemellaggio dedicato ai nostri Ro & Ro (Roy e Roberto)... una romana convertibile. Una vecchia conoscenza per chi frequenta questo topic, ma qualche foto in più non fa mai male. Oggi mi sono soffermato un attimo sul dettaglio delle cinture di sicurezza posteriori, non avevo mai fatto caso alla posizione dell'attacco. Una Fulvietta monegasca... In partenza per Fobello, presumo. Come al solito non sapevo nulla dell'evento e ci sono capitato in mezzo per caso andando a prendere il caffè, i Lancisti si organizzano in gran silenzio. Risultato, sono arrivato mentre loro praticamente stavano partendo (per questo le foto son poche...) That's all
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Non hai idea dello spasso. Prima di tutto perchè Nadia aveva una guida rallystica e per lei l'acceleratore aveva solo due posizioni: OFF (tutto su) e ON (tutto giù), quindi quella Skoda era sempre bella calda e poi perchè la suocera di Giorgio invece era convinta che l'auto di marce ne avesse solo due massimo tre, e che fermare un'automobile fosse cosa molto difficile una volta avvistato un ostacolo. Per cui, nella via dove abitavo (la loro casa era poche centinaia di metri più a sud, lungo questa via perfettamente rettilinea) se tu stavi attraversando a piedi e lei ti vedeva, a 300 metri la sentivi urlare in seconda (perchè la terza la metteva forse in autostrada, non so....) ed iniziare col clacson (ripeto, a 300 metri) PIIIIIIII PIIIIIII (spostatiiiii).... e pensavi "oh arriva la Giuseppina".
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Sembrerà incredibile ma in questo sparuto paesello nel mezzo della Valsesia ce n'è una. Colui che ai tempi della mia infanzia era l'idraulico del paese (perchè uno ce n'era) il Giorgio, sposato con la Nadia che sempre ai tempi della mia infanzia aveva uno di quei negozi di paesello che sarebbero di casalinghi ma poi ci trovi di tutto, dalle lampadine ai tappeti passando per i biscotti, andato in pensione ha deciso di farsi il regalo della vita e si è comprato proprio una TA, nera. Lui che è sempre stato un personaggio in paese, per le auto che aveva. Per moglie e suocera (che se la dividevano) comprò una Skoda 120 arancione mentre lui girava su 505 Break comprata nuova fine serie non so dove mentre già eravamo alle prese con gli anni '90... se non altro in paese sapevi sempre dove trovare l'idraulico, se vedevi la 505 lui era lì. Maniaco della conservazione dei veicoli, l'ha posseduta fino a pochi anni fa, ed era semplicemente intonsa nonostante la usasse per lavoro. Se ne è andata proprio quando ha smesso di mettersi al volante con frequenza e ha comprato la TA. Non so se la noleggia per i matrimoni, qua in giro non l'ho mai vista in quella situazione. Credo se la tenga per sè. Ogni tanto li vedo la domenica, pensionati sereni e soddisfatti, che se ne vanno a fare un giro. Non riesco mai a fotografargliela, mi prende sempre alla sprovvista. Prima o poi ci riuscirò. p.s. che donna la Nadia. Simpaticissima e chiaccherona vivace. Entravi per comprare una lampadina, ma se gli lasciavi il tempo di attaccar bottone ti raccontava le vicende di paese delle ultime tre settimane e uscivi quando usciva anche lei perchè era ora di chiudere, e a casa avevi già la cena in tavola che si freddava. Per non parlare poi del caso in cui in quel pomeriggio di parole interrotto magari da un caffè asportato dal bar vicino nei bicchierini di plastica, entrava qualcun altro ad inserirsi nel bla bla... eeeee non si finiva più. Altri tempi. Bastava aver bisogno di una lampadina per "vivere" il paese per mezza giornata. Non c'era nemmeno da pensare "non so cosa fare oggi", bastava uscire e passare lì davanti ed in un modo o nell'altro riuscivi ad essere in ritardo per cena. Negozio rimpiazzato da un'erboristeria gestita da una ragazza venuta da fuori, che se entri e le chiedi dov'è Via IV Novembre ti risponde "ah non so, non sono di qua". Nello stesso lasso di tempo la Nadia era già arrivata a raccontarti qual'era il segreto del risotto coi funghi della signora che abitava nella casa col pino in giardino a metà di quella via. Tempi andati.
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Infatti io solitamente mi rifornisco (anzi, mi rifornivo... perchè ormai non mi serve più niente) dal solito compare di mercatini che ne ha a carrettate in magazzino e me li vende a 50 centesimi l'uno. Pandino, già le fai girare a tutti perchè trovi i modelli obsoleti da 5-10-15-20 euro a 50 centesimi-1 euro l'uno... e pagati almeno i Topolini!!! - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Si, me la ricordo quella storia, e mi ricordo anche quella della gara con Rockerduck, ma non ricordo i titoli purtroppo. Ne ricordo anche un'altra di quelle a bivi, soggetto vacanziero, in cui Paperino doveva scegliere se partire per le vacanze coi nipotini a bordo della 313 oppure su un nuovissimo fuoristrada appena vinto (o regalato da Gastone, non ricordo) che era l'ennesima reinterpretazione della Range Rover (o Land, mi pareva una via di mezzo.)
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Una critica lieve che non vuole esser assolutamente indirizzata al modello per trovar qualcosa da dire per forza, ma si rivolge a chi ha fatto il servizio fotografico..... ma studiare qualcosa in modo da non avere l'effetto (del cavolo) di quei neon sul muso della nera??? Sembra pasticciata con la gomma del photoshop.
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Mio eroe.
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Mi viene in mente ora un'altra storia in cui ZioPap doveva lanciare una nuova auto (un fuoristrada) e per farlo coinvolgeva il suo nipote perennemente indebitato in alcune imprese da stuntman, con l'idea di pubblicizzare il modello con exploit mai visti prima, tipo il salto più lungo mai realizzato. Nome dell'auto (che aveva in effetti un che di Range ), la PapeRover Titurbo Ricordo anche una moto, non so in quale storia ma qualcosa a sfondo sportivo tipo un raid. C'era un paperopolese tutto bardato in partenza per la gara ed i nipotini con grande conoscenza del mondo delle due ruote facevano notare allo zio che quella era una Bruzuki Agonia Parlando del Topo 3000, ieri mi son letto la storia della Ziche e come da copione era uno spasso per battute ed espressioni dei paperi protagonisti. Inoltre, tornando ancora alle auto, la storia con protagonista Archimede attraverso le varie epoche (capellone nei '60, basettone nei '70, yuppie negli '80 e via dicendo) fra i vari oggetti testimonial dell'epoca di cui si sta parlando, mostra una Ritmo prima serie disegnata perfettamente (anzi, fatta talmente bene ed in una posizione così precisa che credo sia ricalcata su una delle foto di lancio del 1978)... ieri sera la stavo leggendo e mi è tornata in mente subito questa discussione... "cacchio guarda una Ritmo!" Chi ha già fra le mani il 3000 l'avrà sicuramente notata.
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Torno un attimo sull'argomento "spot" (colpa di Cosimo che mi ha messo il like ) perchè in semi-OT vorrei chiedere se c'è qualche musicaro incallito qui dentro che riesce a capire qual'è la canzone che si ascolta nel promo.... perchè io non ci son riuscito.
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Qui da me oggi ne hanno mandate altre e stasera ce n'erano ancora parecchie, stavo pensando domani di fare il giro a raccattare i residui nelle tre edicole, tanto mi sa che col tempo tutte le copie in eccesso troveranno un proprietario
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... sempre andando a scatafascio con la mente, ADORO quando i testi vengono presi in mano da un qualcuno là dentro che sente il bisogno di gridare al mondo dei lettori di fumetti il suo essere lombardo o meglio milanese (senza voler porre tale provenienza sopra le altre, ma ci mancherebbe proprio, è solo per dire che vabbè, dal mio punto di vista è un modo di parlare più vicino, ed è cosa buffa quando qualche dialettata scappa fuori nelle nuvolette). Purtroppo per evidenti motivi non tutti nello Stivale potranno cogliere al volo tali sfumature, son cose che in quell'attimo rendono il Topo un po' più settentrionale-lombardo, ma vi assicuro che mi sono CAPPOTTATO dalle risate il giorno in cui lessi una formula magica pronunciata da Amelia (non ricordo in che frangente) che diceva "BABI CASAUTA 'NTELFOS!" (e anche qui sul foro mi capiranno solo alcuni personaggi ) Oppure una storia abbastanza recente con degli alieni che giungevano in visita sul nostro pianeta e usavano parole che sul momento parevano non dir nulla, poi ti ci soffermavi un attimo e leggendole "inglesizzate" ti rendevi conto che era dialetto Espressioni tipo "theh saalhooody, testheeeena" sul momento ti facevano dire "eh? cos'è che è?" poi ti rendevi conto che potevi leggere "te saludi, testina" - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -
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Vero, anche oggi ci sono storie molto valide. Collegandomi al discorso fatto dopo il post di Tonino che sto citando, condivido pienamente riguardo il fatto che il Topo negli ultimi tempi sia risalito di qualità. Passò un periodo (anni fa) in cui pure io fui tentato di smettere di comprarlo perchè era diventato veramente un giornaletto da bambini (con rispetto parlando s'intende... però chi come me ormai è a metà degli "enta" e magari ha anche avuto modo di usufruire dei Topi più anziani, donatigli da genitori o zii, era abituato ad altro, alle storie che tutta la famiglia leggeva. Beh ultimamente lo stanno apprezzando parecchio anche i miei genitori, quando escono certi tipi di storie. Quelle di Pippo Reporter, ad esempio, con Macchia Nera che dirige il Morning Blot e tutta la banda di Topolinia tranne LUI, Topolino, che per un motivo o per l'altro non si vede mai e la sua Minni è sempre lì che lo aspetta. Oppure la recente storia, ben costruita e ben disegnata, nata per omaggiare il 150mo dell'Unità d'Italia. A volte escono storie di questo genere, che portano su l'asticella, ed è cosa che qualche anno fa era completamente scomparsa dalle pagine del Topo. Certo a volte ci sono dei disegni che lasciano a desiderare, non sono tutti bravi come i mostri sacri ed alla fine per tappare i buchi ci sono anche le storie così così, ma trovo che oggi il livello sia buono. Artibani mi piace molto, così come Casty che a volte ha idee originali. E' stato citato Il Papero del Mistero (Papernovela in uno sproposito di puntate, diceva il sottotitolo ) il che mi porta a citare Silvia Ziche. Grande. Con lei i Paperi assumono delle espressioni veramente goduriose, e quando leggi Silvia Ziche in basso nella prima pagina, puoi star certo che anche nella trama troverai del divertimento. Rispetto ai tempi d'oro, ci sono anche personaggi che sono andati persi ma la cosa non mi dispiace poi tanto. Le storie di Ezechiele Lupo, ad esempio, coi Tre Porcellini e via dicendo. O quelle di Cip e Ciop (anche se queste a volte erano divertenti per via della guerra con Paperino). Mi spiace invece che siano scomparse, rispetto a 20 e più anni fa, quelle di Ser Lock con l'aiutante Topolino e l'antagonista Nefarius Il genio del male... Ser Lock a volte era uno spasso. ... me ne vengono in mente altre di cose ma devo andare a mangiare il pescespada p.s. comunque chi è nel dubbio, se lo trova se lo compri il 3000, gli piacerà. A partire dalla prima storia, che per trama e disegni rientra proprio nel filone di qualità che spesso si vede ultimamente sul settimanale Disney.
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Le storie a bivi!! Mi ricordo bene quella di Topolino & Company alle prese con "Il castello della paura" (altro grande exploit di disegno, forse Cavazzano... mi par di ricordare il suo buio, la sua pioggia - nel senso di come li realizza bene - ma è un po' che non incrocio quella storia nei miei passaggi cavernicoli). All'inizio non mi piacevano molto, un po' incasinate, vai a pagina qui va a pagina là.. preferivo il normale scorrere della storia classica. Oggi, che non si vedono più, sono diventate segno di un'epoca Disney (chissà perchè non le fanno più). La storia sul BMX è un'altra di quelle da annoverare fra le migliori, così come quella di Topolino alla Notte degli Oscar (le statuette-ricordo che venivano comprate di volata in tutti i negozi di souvenir perchè in realtà erano fatte con l'oro rubato a Topolinia e fatte passare ai posti di blocco come normali imitazioni del premio per gli attori... naturalmente c'era di mezzo il Gamba ) in cui Topolino andava ad incontrare tutti gli attori più famosi fra cui uno splendido Ugo Frittazzi con la sua passione per la cucina. Ne ricordo anche una in cui la bella trama ed i bei disegni fungevano da supporto per una storia che voleva spiegare in modo concreto il mondo dell'immersione subacquea ai giovani lettori. Topolino Minni e Pippo che noleggiavano un villino al mare per andare a fare immersioni e guardacaso finivano in mezzo ai pasticci che stava combinando Gambadilegno nella stessa zona, insieme a Trudy. Altra storia che ricordo con affetto era quella in cui Amelia regalava a Zio Paperone un'utilitaria stregata, con le forme della vecchia 500, che si chiamava Quattrocento. Disegni forse di Chierchini, non ricordo. Certe atmosfere erano molto belle. Ah guarda la spensieratezza cerco di tenermela vicino anche se il tempo passa. Avendo la possibilità di ammucchiarli e conservarli, oggi mi ritrovo nella situazione in cui, quando la giornata è stata pesante oppure normale ma è finita male per via di qualche discussione, per me c'è sempre il letto insieme al Topo prima di dormire, ovviamente pescato a caso fra le annate d'oro. Giusto qualche sera fa troncavo di netto una discussione in chat con la dolce metà dicendo "oh, mo' mi son rotto, me ne vado a letto a leggere un Topolino". E vaffanbrodo. Vero, oggi è più frequente provare nostalgia e rimpianto piuttosto che rivivere certi momenti, ma se vogliamo qualcosa ce lo possiamo tenere stretto. Berardi lo apprezzo moltissimo con Julia. Concludendo, concordo sul fatto che oggi ci siano delle cosette che non vanno. Troppe vicende, a volte, Paperinik (le cui prime storie, che partono da Fantomas e dal rudere di Villa Rosa, negli anni '70, sono molto pregevoli) è stato messo un po' da parte ed oggi Paperino si ritrova ad essere DobleDuck alias James Bond in piume e becco, con l'ORGANIZZAZIONE, l'agente K Kay e via dicendo. Troppe realtà differenti fra di loro, il personaggio perde di coesione. Quando c'è DoubleDuck pare che Paperinik non sia mai esistito, e viceversa. Si tratta di fantasia, ma di una fantasia che ha creato una realtà parallela nelle menti degli affezionati lettori, certe new entry a volte stonano. Io preferisco andare sul classico.
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C'è da dire che i Topi anni '70-80 sotto questo aspetto restano i migliori (Cavazzano, De Vita) per la cura del dettaglio e la capacità con cui rendevano l'atmosfera nelle vignette a mezza pagina. Specialmente nelle storie invernali che giustamente cadevano sempre sotto Natale (le copertine dorate...). Certe inquadrature erano così.... natalizie (eppoi per me la carta ruvida aveva un che di speciale). Anche senza andare nei mondi fantastici dei mondi fantastici, anche stando a Paperopoli, la città innevata a volte era così natalizia.. Cavazzano fu un grande nel fare i restyling ai Paperi, cambiando loro movenze e proporzioni, con le forme più dinamiche ed allungate (si vedeva bene quando li faceva nuotare) e fu un grande nell'inserire gli elementi tecnologici più moderni (i suoi computeroni, le astronavi, i mega-complessi di ricerca di Zio Paperone, le basi segrete di Rockerduck...) ma De Vita coi paesaggi aveva la scintilla. Già ai tempi di Indiana Pipps (che l'ha inventato lui se non erro) era cambiato, sembrava già di leggere fra le righe (o meglio fra i fumetti) "abbiamo fretta". Allo stesso modo oggi mi perdo a vedere certe scene disegnate da Graton su Michel Vaillant. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Macchettelodicoaffare Hai scordato Pretese sull'Alfa Marameo , la McLallen, il motore Perrari Straturbo e la Perrault (ah, la TurboPaper era MK1). Dello stesso spessore in quanto a trama, spasso e disegno aggiungo la storia in cui ZioPap decise di raddrizzare la torre di Pisa agevolandone il movimento nel terreno iniettando la MORBIDONITE
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C'è una cosa che mi piace in questo cardenzone e in altri recenti exploit di design Citroen. L'evoluzione dell'emblema. Secondo me il double chevron che si allarga ad essere barra cromata è una (piccola) genialata.
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Eccapperi la Spada di Ghiaccio con Pippo "Il cugino di Alf" .... grande Massimo De Vita. Le sue montagne innevate e i suoi pini fan parte di paesaggi in cui mi perdo ogni volta che ne ripesco uno dalla caverna.
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Ma sai io credo che in questo momento il focus di questa discussione non sia poi tanto lo screditare il lavoro di WDS, il quale è stato diciamo direttore d'orchestra (io la vedo così) nei processi che han portato alla nascita di auto che son lì da vedere, e nessuno lo nega. Più che altro l'attacco o meglio la critica va al modo in cui è stato steso quel pezzo... mi sembra una cosa un po' gratuita. Che la 156 sia la 156 credo sia palese per tutti (poi ognuno con le sue conoscenze o meno deciderà di dare il merito a chi di dovere)... ma a me non pareva il caso di scrivere che sia ora di portare i disegnatori a vedere le Alfa di un tempo, mi sembra un po' esagerato. Per inciso, come ho detto sopra, non sono uno follemente innamorato dell'estetica della Giulietta, però secondo me è evidente il fatto che è nata COMUNQUE seguendo certe idee con la matita, con dettagli che non mi fanno per nulla pensare che chi l'ha messa in piedi non abbia idea di cosa ha fatto l'Alfa Romeo in passato. Viene citata la 156 come qualcosa di inarrivabile e per carità, son d'accordo... ma si tratta anche di una di quelle auto che vengono fuori una volta ogni tot. La 166 per esempio non viene mica citata... beh strano è dello stesso periodo, ma non si pone mica sullo stesso piano in quanto a validità, secondo tutti o quasi. E quindi? In ogni epoca può esserci la roba valida e LA PERLA, e mediamente imho Alfa ha sempre fatto macchine belle, come penso possano esserlo le attuali per molte persone (e lo dico appunto come uno che non impazzisce nè per Mito nè per Giulietta, però a molte persone piacciono e quindi fanno la loro parte). Da parte mia non c'era nessun desiderio di sminuire il passato recente (WDS l'ho già attaccato a modo mio ma soprattutto per il modo in cui si pone in rapporto a ciò che effettivamente è COMPLETAMENTE farina del suo sacco) per far risaltare il presente con un atteggiamento fiattaro che generalmente qui viene notato un po' a sproposito e che soprattutto di sicuro non credo faccia parte di me, anzi.. Semplicemente, questa sparata sul design mi sembra un po' gratuita.
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Questa volta ha "pisciato fuori" anche per me. Onestamente l'unica cosa che ho apprezzato di questa esternazione sono gli schizzi di Alisi. Sta bene che nei tempi più recenti si fossero create due correnti di stile (la giugiaresca e la pesciolosa, per ridurre il concetto ai minimi termini), che ci sia chi preferisce l'una o l'altra, che ci sia chi adora la Giulietta per come è e chi come me che davanti l'avrebbe voluta in altro modo, e anche chi trova che sempre lei si possa confondere con altre auto in certe angolazioni... ma messa giù così mi sembra un po' troppo un pianto gratuito per un problema che non c'è. Insomma, secondo me se Alfa ha dei problemi e la gestione può dare il la a delle critiche, il design non è sicuramente il primo punto della lista. Con rispetto parlando per una persona che stimo molto, questo "pezzo" mi sembra un po' una cosa messa giù nello stile "cosa posso dire oggi per romper le balle?" Cioè, per me l'ultima Alfa il cui più grosso problema è stato il design è stata l'Alfa 6, per dire (ma era poi un problema temporale, perchè fosse uscita quando era il momento.... beh le rivali non erano mica tanto diverse....)