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PaoloGTC

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  1. Scusate lo sfoghino.... ammetto che spesso ciò che scrivo è lapalissiano, ovvio e semplice... ma mi chiedo: non si potrebbe tutti semplicemente prendere atto? Prendere atto che i fanali non siano i più belli del mondo, e prendere atto al tempo stesso che se sono così ci sarà un motivo, ed andare oltre? Io personalmente credo che anche là dentro ci sia chi pensa che al mondo esistano dei fanali più belli di questi, che per inciso pure secondo me son bruttini. E amen, ragazzi. Se io potessi comprarmi questa macchina qui (e non posso) la comprerei, e se dovesse rivelare di mantenere appieno le promesse di spasso, divertimento, fascino della guida, ne sarei felice. Pur continuando a pensare che quei fanali siano bruttini, non è che perchè so che non si poteva fare altrimenti seguendo certe imposizioni e certi costi, mi diventano belli. Capisco gli uni e capisco gli altri, capisco che se sono così ci sarà un motivo e continuo (e continuerei se l'avessi fra le mani) a pensare che siano bruttini. E un grosso AMEN. Sarà un esempio che calza poco, ma ho amato (e mi ci sono divertito, per quello che ho potuto) la Calibra, che fuori era tutta "nuova" a parte i cerchi, ma dentro ti mostrava la plancia della Vectra (che già per la Vectra non era una roba da esporre al MOMA). Penso che anche in Opel ci sarà stato qualche designer che per la nuova coupè così figosa avrebbe voluto una plancia tutta dedicata, ma AMEN, è industria, son prodotti, sono costi. Mi sono divertito con la Calibra e l'ho amata, sempre pensando che quella plancia fosse bruttina e fuori luogo. Non è che la vedessi sbagliata perchè volevo ignorare come funziona l'industria e pensassi che una plancia fighissima me la potevano fare a costo zero, e all'inverso il sapere di queste politiche non mi obbligava a pensare che fosse una bella plancia. Ne prendevo atto. Quello che mi annoia, personalmente (poi potrete dirmi "nessuno ti obbliga a leggere qui", ed avete ragione...) non è il fatto che nascano fanali brutti o belli, che un costruttore faccia cose che non dovrebbe, che la gente non lo capisca oppure ancora che si debba giustificare l'ingiustificabile. Quello che mi annoia è il masochismo che proviamo a continuare ad arrovellarci sempre tutto il tempo attorno alle solite questioni Capperi son tre giorni che arrivo e vedo 10 pagine in più, entro sperando che abbiano diffuso qualche nuova foto, e trovo altre 10 pagine sui fanali, che non portano a niente perchè si continua a girare attorno allo stesso punto. Non possiamo tutti farcene una ragione, da ambo le parti? Poi avrò scritto un sacco di cose ovvie e senza peso eh....
  2. Ma se guida con le babbucce pelose a forma di cagnolino, di quelle che le schiacci e suonano. Ogni punta tacco schiacciava il naso delle babbucce, partiva la canzoncina di Natale e pensava di aver lasciato una porta aperta...
  3. Gimmo devi andare a lezione dall'uomo che qui ho quotato. Lui che per mesi ha lottato con un sottosterzo planetario e con l'esperienza che ha ora ti fa un misto in tempi da Exige anche con una Regata Energy Saving.
  4. Dicesi Golf Function. Se non erro dovrebbe essere una delle serie finali di Golf II, proposte a fine carriera mentre la III era prossima al lancio.
  5. Roger ti comunico che non sei più solo. Avvistata ieri a Borgo D'Ale (VC) G7 (tre porte) color Roger. Vista ferma e poi facendo manovra mentre se ne andava, di conseguenza aggiungo il mio parere sul colore basato sull'avvenuta osservazione dal vivo. Applauso.
  6. Sempre pensato che la parola PREMIUM venisse da PREMIUMPO' COL DITO SUL CRUSCOTTO PEVVEDERE QUANT'EMMMOBBIDO.
  7. Ecco il TONI ha proposto qualcosa di ciò che stavo per scriverti io.... e cioè che se si volesse citare il triangolo anche dietro, dato che il marchio Alfa tondo compare giustamente anche sul bagagliaio, credo dovrebbe essere qualcosa di lieve, accennato, a livello di nervature nel portello bagagli. Qualcosa che sfuma nella lamiera, andando verso la battuta del bagagliaio, e che magari utilizzi il bordo superiore (messo più in alto del marchio alfa, diciamo sullo spigolo del bagagliaio), per dare la forma al terzo stop. Anni fa disegnai qualcosa del genere nei miei schifizzi, ma era un accenno di scudetto moooolto grande, perchè in pratica il bordo superiore era un labbro in rilievo sul bordo del portello, largo poco meno dello stesso, poi i lati discendenti, dopo aver posto in rilievo una parte della fanaleria iso-156 (per dare un'idea) svanivano nella lamiera, e li ritrovavamo nei laterali del vano targa sul paraurti. La punta dell'ipotetico scudetto, verso il terreno, nella parte nera del paraurti (chiamiamola estrattore che va di moda) era rappresentata dallo scarico cromato centrale, iso-Corsa OPC. Però non trovo più quello schifizzo, quindi ho descritto a parole.
  8. E anche alle crucchette Apprezzo molto il restyling operato da masamad, specialmente la seconda. Però al posteriore, senza offesa, l'idea di riportare per forza il trilobo anche lì la lascerei stare. E' cosa da muso, non da sedere (imho ovviamente).
  9. Scusate, non c'è nessuna Audi 9000, è che ieri sera quel salame del sottoscritto ha digitato talmente tanto per comporre questa roba, mentre gli occhi gli si chiudevano , da aggiungere un paio di zeri all'Audi 90.... ora vado a correggere.... sorry L'errore si è ripetuto perchè sul testo stavo facendo copia-incolla dell'elenco delle concorrenti, cambiando solo i dati specifici.
  10. No, non proviene dal set (che cessò di esistere nel 1985). E' uno stunt realizzato durante uno show, credo fosse proprio una DukesFest ma non sono sicuro. Le DukesFest le fanno ogni anno, su youtube ci sono salti provenienti da spettacoli anche recenti. Stunt andato decisamente male. Non tanto per l'auto poco zavorrata per ottenere il bilanciamento ideale (di base, vuota dietro e col motorino davanti non è che volasse nel migliore dei modi...) ma imho per la rampa di stacco decisamente sbagliata. Le ruote anteriori avevano già modo di annaspare nell'aria quando il retrotreno subiva la maggior parte della spinta verso l'alto data dalla rampa. Una rampa del genere va bene solo se fai un "saltino", la spinta verso l'alto è sempre forte ma se la velocità è più bassa l'auto non rimane in aria tutto il tempo necessario a farla ruotare attorno al suo asse trasversale, cade quasi subito e spatascia il muso ma comunque riesce a rimanere sulle quattro ruote. A quella velocità, il Generale ha avuto tutto il tempo di capovolgersi in aria o quasi. Se vai ad osservare il salti più riusciti durante le DukesFest, noterai che lo stacco ed il volo sono decisamente differenti. Solitamente verso la fine del volo l'auto sta puntando verso terra col muso, ma in maniera lieve. Qualche incidente del genere accadde anche durante la lavorazione del telefilm, comunque. Qui e là (soprattutto su siti di appassionati americani) in passato sono spuntate foto di Generali fracassati nella parte anteriore e pure cappottati. Ad esempio, in questo video che ne raggruppa un tot, al minuto 4.16 si può vedere un salto in cui il Generale ha ruotato abbastanza in aria, però essendo appunto un salto breve, più basso e più corto, non c'è stato abbastanza volo per permettergli di fare la capovolta. L'idea però era quella Molto spesso qui lo si vede planare in orizzontale o addirittura col muso che punta in aria, più bello da vedere ma con lo stesso risultato, Charger da buttare tra l'altro aveva la tendenza a far "banana" col posteriore visto lo sbalzo notevole. P.s. notevole quello della daisyvoiture al minuto 4.25... cacchio ragazzi, uno magari non ci fa caso, ma se ci si ferma a guardare l'altezza da cui l'auto si spatascia.... ci voleva un certo pelo. Non ne vedo mica più tante di cose del genere, oggi. Tra l'altro dopo lo stacco sull'abitacolo in cui loro mostrano il solito (ridicolo) minimo scossone , la scena riprende mostrando l'auto dopo il salto, per qualche secondo, insaccata ma ancora decente da mostrare, proprio perchè l'atterraggio orizzontale la rendeva meno ignobile per la pellicola. P.s. 2 quello del minuto 5.50 ce l'ho appeso in camera, in una serie di fotogrammi. Uno dei più maestosi mai realizzati. Su youtube qualche tempo fa c'era un filmato parallelo, di bassa qualità, che mostrava il salto e anche la parte tagliata, in cui si vedeva partire subito dopo la parte di troupe che andava a verificare le condizioni dello stuntman, usando... il carro attrezzi di Cooter. Salto particolare anche perchè nell'inquadratura dal treno, ad un certo punto si vede sull'asfalto il cameraman vicino ai bidoni, che riprende l'inquadratura dal basso.
  11. Si riparte con le valutazioni dinamiche, e la prima voce che troviamo è quella dei consumi. Tre stelle: risultati discreti, secondo 4R. Nonostante la ricerca aerodinamica e l'elettronica avanzata, alle basse e medie velocità offriva risultati meno validi rispetto a quelli di altre concorrenti. A 100 km orari percorreva 13 km con un litro, a 140 9,3. Mercedes 190 e R25, fra le duemila più sobrie, a 140 orari riuscivano a risparmiare quasi due litri ogni 100 km. Anche sulle extraurbane ad andatura tranquilla i risultati erano solo discreti; in queste condizioni, se era necessario accelerare frequentemente o cambiare marcia, era difficile percorrere più di 10 km al litro. Quattro stelle per il motore, definito senza velleità sportive. Un quattro cilindri da famiglia, con 115 cv che garantivano prestazioni accettabili; motore dal buon funzionamento ai bassi, coppia apprezzabile a circa 3000 giri e che rispondeva con sufficiente prontezza fino ai 6000, valore difficile da superare. Gradevole funzionalità ai medi regimi, notevole silenziosità di funzionamento anche agli alti. Quattro stelle anche per la velocità massima, 188 km orari, leggermente inferiore al dichiarato (193). Le concorrenti più rapide, 190 e Thema, la superavano di 10 km orari. Tre stelle all'accelerazione. “Scatto contenuto”, a causa della potenza piuttosto contenuta e della tipologia dei rapporti inferiori del cambio. I 32,3 secondi sul km da fermo la posizionavano 3 secondi alle spalle di Bmw 320 ed 1 secondo alle spalle di Thema. Una berlina decisamente tranquilla. Stesso voto per la ripresa, molto progressiva ma lenta. Motore molto regolare ma penalizzato dal peso dell'auto. La quinta di potenza non riusciva a rimediare alle difficoltà e pertanto nei sorpassi da velocità non elevate o nei falsopiani bisognava ricorrere alle marce inferiori. Cinque stelle invece ai freni, forti della presenza dell'ABS. Un sistema tra i più raffinati all'epoca secondo 4R. Comando ben modulabile e spazi d'arresto sempre ridotti (88 metri da 140 km orari). Ottima la resistenza alla fatica anche nelle discese. Altre cinque stelle al cambio. Secondo 4R era consuetudine di Ford all'epoca proporre dei cambi del genere, molto validi per precisione e velocità d'innesto. Rapporti molto vicini tra loro, cambi marcia rapidi e senza possibilità d'errore, neppure nella guida sportiva che comunque per altri versi non si addiceva affatto alla vettura. Quinta stranamente di potenza, quasi tutte le rivali l'avevano di riposo. Buono per lo sterzo, adatto soprattutto all'uso turistico. Un po' lento ma abbastanza preciso, sensibile ai piccoli angoli di sterzata ed alle variazioni d'assetto dell'avantreno. Molto dolce in manovra il servocomando. Sul bagnato però, forse a causa del tipo di pneumatici montati – secondo 4R – diventava insensibile al punto di poter mettere in difficoltà i guidatori meno esperti. Pieno di stelle per il comfort, vettura morbida e silenziosa. Motore ben isolato dai supporti idraulici, viaggi comodissimi e poco affaticanti. Le nuove sospensioni Ford venivano definite davvero efficaci su ogni tipo di fondo, anche quello molto sconnesso ma al tempo stesso riuscivano a contenere il rollio entro limiti accettabili. La lieve ruvidezza del motore (a circa 4000 giri) comprometteva solo in minima parte l'eccellente risultato. Quattro stelle per la tenuta. Un buon comportamento, un minimo di attenzione era richiesto sul bagnato. Assetto corretto, tendenza fondamentalmente neutra, comportamento tipico delle trazioni posteriori poco potenti sull'asciutto, cioè facile e piacevole da guidare. Sensibile ai comandi dell'acceleratore, sovrasterzo lento e progressivo (facile da gestire) in caso di rilascio. Per ottenere il migliore assetto conveniva mantenere la vettura in costante accelerazione e guidarla con molta dolcezza, specie in caso di rapide successioni di curve, per evitare possibili scodate. Sullo sconnesso non si manifestavano problematiche perdite di aderenza, il contatto col fondo era sempre più che accettabile. Sul bagnato invece, l'insensibilità dell'avantreno e la trazione posteriore potevano portare il pilota ad imporre sterzate decise con conseguenti sovrasterzi improvvisi, a volte poco agevoli da controllare. Tre stelle per la stabilità, a causa dei problemi in rilascio. Anche in situazioni di emergenza era bene mantenere il motore in tiro perchè la vettura era molto sensibile, nelle sue variazioni d'assetto, ai comandi dell'acceleratore, mentre lo sterzo, efficace ma un po' lento, non sempre garantiva un pronto riallineamento. Non si avvertivano comunque seri pendolamenti del retrotreno. Più impegnativo il rilascio in curva soprattutto sul bagnato, dove diventava più complicato correggere il sovrasterzo. Quattro stelle, per concludere, all'efficienza aerodinamica e meccanica. Dimensioni notevoli ma aerodinamica ben studiata. 20,6 cv necessari per marciare a 100 km orari, pochi per una “grande”. Il rendimento del motore solo discreto, invece, confermava la sua modesta efficienza. Ed ora veniamo ai dati rilevati (riporto quelli essenziali). Velocità massima 188,156 km orari (dichiarata 193). Accelerazione da fermo sullo 0-100 in 11 secondi netti. Accelerazione da fermo sul km in 32,3 secondi. Ripresa in quinta da 70 a 120 km orari in 20 secondi netti. Ripresa in quinta da 70 a 140 km orari in 30,4 secondi. Consumo a 90 km orari 14 km con un litro. Consumo a 120 km orari 11 km con un litro. Consumo a 140 km orari 9,3 km con un litro. Spazio di frenata da 100 km orari 45 metri. Spazio di frenata da 140 km orari 88 metri. Rumorosità anteriore/posteriore a 90 km orari 72-71 decibel. Rumorosità anteriore/posteriore a 130 km orari 78/78 decibel. Ed ora la tabella con i dati essenziali messi a confronto con quelli delle rivali già provate dalla rivista all'epoca. (considerazione personale... tabella un po' allargata... se ci metti l'Alfa 90 non ci metti l'Alfa 6, o viceversa; inoltre, che ci azzeccano -imho – le BX e le 305 con la Scorpio... vabbè) Intanto ecco le rivali in tabella, con dati caratteristici e prezzi. In neretto la più economica, in corsivo sottolineato la più costosa. Ricordo che la Scorpio veniva via per Lire 22.228.000. Alfa 90 2.0i 1962cc, 128 cv, Lire 22.934.000 Alfa 6 2.0i 1997cc, 135cv, Lire 25.804.000 Fiat Argenta 120 ie 1995cc, 122cv, Lire 19.282.000 Lancia Thema ie 1995cc, 120cv, Lire 22.752.000 Audi 90 2000i 1994cc, 115cv, Lire 20.268.000 Bmw 320i 1990cc, 125cv, Lire 20.130.000 Bmw 520i 1990cc, 125cv, Lire 22.670.000 Citroen Bx 19 GT 1905cc, 105cv, Lire 16.938.000 Citroen Cx 20 Pallas 1995cc, 106cv, Lire 21.293.000 Mazda 626 GLX 1998cc, 102cv, Lire 16.677.000 Mercedes 190E 5m 1997cc, 122cv, Lire 24.222.000 Peugeot 305 GTX 1905cc, 105cv, Lire 16.592.000 Renault 25 GTS 1995cc, 103cv, Lire 21.151.000 Saab 900i Sedan 1985cc, 118cv, Lire 18.520.000 Ed ora i rilevamenti. In neretto segnalo la migliore del gruppo, in corsivo sottolineato la peggiore. Velocità massima km orari Ford Scorpio 2.0i GL 188,156 Alfa 90 2.0i 190,613 Alfa 6 2.0i 182,487 Fiat Argenta 120 ie 175,725 Lancia Thema ie 197,960 Audi 90 2000i 187,693 Bmw 320i 192,425 Bmw 520i 189,976 Citroen Bx 19 GT 184,644 Citroen Cx 20 Pallas 175,625 Mazda 626 GLX 182,218 Mercedes 190E 5m 198,144 Peugeot 305 GTX 175,850 Renault 25 GTS 191,831 Saab 900i Sedan 169,144 Accelerazione da fermo sul chilometro secondi Ford Scorpio 2.0i GL 32,2 Alfa 90 2.0i 31,2 Alfa 6 2.0i 32,8 Fiat Argenta 120 ie 31,8 Lancia Thema ie 31,1 Audi 90 2000i 30,6 Bmw 320i 29,7 Bmw 520i 31,5 Citroen Bx 19 GT 31,7 Citroen Cx 20 Pallas 34 Mazda 626 GLX 32,2 Mercedes 190E 5m 31,3 Peugeot 305 GTX 32,1 Renault 25 GTS 32,2 Saab 900i Sedan 33,5 Ripresa sul chilometro in IV a partire da 30 km orari secondi Ford Scorpio 2.0i GL 42,4* Alfa 90 2.0i 38,8 Alfa 6 2.0i 45,5* Fiat Argenta 120 ie 37,6 Lancia Thema ie 40,5* Audi 90 2000i 38,1* Bmw 320i 37,6 Bmw 520i 44,3 Citroen Bx 19 GT 38,7 Citroen Cx 20 Pallas 42,7* Mazda 626 GLX 40,2* Mercedes 190E 5m 39,5 Peugeot 305 GTX 38,3* Renault 25 GTS 40,3* Saab 900i Sedan 40,8 *in quinta Consumo a 110 km orari litri per 100 km Ford Scorpio 2.0i GL 8,4 Alfa 90 2.0i 7,5 Alfa 6 2.0i 10,8 Fiat Argenta 120 ie 8,5 Lancia Thema ie 7,9 Audi 90 2000i 9,2 Bmw 320i 8,7 Bmw 520i 9,4 Citroen Bx 19 GT 7,7 Citroen Cx 20 Pallas 8,5 Mazda 626 GLX 7,5 Mercedes 190E 5m 6,7 Peugeot 305 GTX 8,5 Renault 25 GTS 6,9 Saab 900i Sedan 8,9 Consumo a 140 km orari litri per 100 km Ford Scorpio 2.0i GL 10,7 Alfa 90 2.0i 10 Alfa 6 2.0i 14,2 Fiat Argenta 120 ie 11,5 Lancia Thema ie 10,3 Audi 90 2000i 11,6 Bmw 320i 11,6 Bmw 520i 12,5 Citroen Bx 19 GT 9,9 Citroen Cx 20 Pallas 11,2 Mazda 626 GLX 10 Mercedes 190E 5m 8,7 Peugeot 305 GTX 11,4 Renault 25 GTS 8,9 Saab 900i Sedan 12,5 A chiudere il tutto, il riassunto finale di pregi e difetti, tipico della rivista, che compariva nelle pagine di apertura della prova. PREGI Frenata sicura Comfort eccellente Ottimo cambio Ricca dotazione di accessori DIFETTI Accelerazione un po' scarsa Stabilità in curva migliorabile Bagagliaio un po' basso Un po' impegnativa sul bagnato. E' tutto dalla caverna, ripasso la linea a voi in studio.
  12. Augurissimi Mazzzzinga! Un paio di omaggi lancisti
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