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PaoloGTC

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  1. Ma a dir la verità ne vendono anche più di quello che pensavo, osservando i dati (anche se qui non ne vedo). Il vero flop di Opel a 'sto giro imho è Meriva. Imho comunque non sarà certo quel 1.6 a cambiare le cose su Zafira, come vendite. Quel motore può cambiare qualcosa su Astra e Corsa (più sulla prima), e certamente su Mokka, ma non so quanti su butteranno ora sull'autobus Opel perchè c'è anche millesei...
  2. Allora allora, eccoci con la prova della Scorpio 2.0i GL di Quattroruote del maggio 1985. Il prezzo era di Lire 22.228.000. Dodici i colori disponibili, di cui sette metallizzati doppio strato in opzione a Lire 330.000. Colori aggratis (fra parentesi vi segno gli abbinamenti disponibili per l'interno) Nero (moka, grigio, azzurro) Beige cammeo (moka, grigio) Verde cedro (moka, grigio) Bianco (moka, grigio, azzurro) Rosso lacca (moka, grigio) Colori a pagamento Verde giada (moka, grigio) Blu minerale (grigio, azzurro) Grigio nembo (grigio, azzurro) Oro quarzo (moka, grigio) Nero metallizzato (grigio, azzurro) Rosso metallizzato (grigio) Argento (grigio, azzurro) La vettura era equipaggiata con pneumatici Uniroyal Rally nella misura 185/70 HR 14. Accessori di serie Accendisigari Alette parasole orientabili Alzacristalli elettrici anteriori Antenna radio Appoggiatesta anteriori e posteriori Bocchette aerazione laterali Cambio a 5 marce Check control Chiave tappo serbatoio Chiusura centralizzata Cinture di sicurezza anteriori Comandi riscaldamento illuminati Contakm parziale Contagiri Cristalli atermici Fari allo iodio Faro posteriore antinebbia Impianto ABS Luce bagagliaio e vano motore Luci di retromarcia Lunotto termico Orologio Parabrezza stratificato Regolazione luce strumenti Sedile guida regolabile in altezza Sedili reclinabili Sedile posteriore sdoppiato Servofreno Servosterzo Sicurezza bambini porte posteriori Specchietto di cortesia Spia freno a mano, riserva carburante e guasto impianto frenante Tasche portiere anteriori Temporizzatore tergicristallo Tergicristallo a due velocità Termometro acqua Ventilatore a 3 velocità Volante regolabile Gli accessori a richiesta erano: Alzacristalli elettrici posteriori Lire 275.000 Aria condizionata Lire 1.416.000 Cambio automatico Lire 1.410.000 Cinture di sicurezza posteriori Lire 147.500 Computer di bordo Lire 265.500 Cruise control Lire 413.000 Differenziale autobloccante Lire 537.000 Fari antinebbia Lire 173.500 Impianto lavafari Lire 195.000 Parabrezza termico (prezzo da stabilire) Radio “P32” Lire 485.000 Radio stereo elettronica Lire 958.000 Retrovisore destro regolabile internamente Lire 83.700 Retrovisori esterni regolabili elettricamente Lire 187.600 Sospensioni autolivellanti Lire 608.000 Tendine parasole posteriori Lire 106.200 Tergilavalunotto Lire 173.400 Tetto apribile Lire 548.700 Vernice metallizzata Lire 330.000 Ed ora veniamo ad un riassunto dei giudizi. La linea riceveva 4 stelle. Scorpio veniva giudicata una grande e piacevole vettura che si avvaleva delle più recenti esperienze stilistiche ed aerodinamiche. Nonostante fossero riscontrate somiglianze con altre vetture sia del passato (citavano la Nsu Ro80, non concordo granchè....) sia recenti come la 25 di Renault, la Sierra e la 9000 di Saab, le veniva riconosciuta una certa originalità dovuta in special modo alla coda con l'ampio lunotto in tre sezioni che copriva i montanti del padiglione. Punti caratteristici, la piccola calandra, i piccoli spoiler in corrispondenza delle ruote anteriori e posteriori, le grandi portiere. Perplessità sul Cx di 0,33, che nonostante l'evidente ricerca aerodinamica secondo 4R era paragonabile a quello di vetture meno moderne. Sarabanda di stelle per l'abitabilità, massima valutazione. Un abitacolo fra i più spaziosi e comodi fra le vetture di questa classe; passeggeri anteriori quasi isolati nelle grandi poltrone, mentre dietro tre persone sedevano comodamente, su un divano largo 134 cm (la larghezza dell'abitacolo era di 143 cm sia davanti che dietro). Impressionante lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori, che andava da un minimo di 23 cm ad un massimo di 43, cosa che permetteva ai passeggeri di allungare tranquillamente le gambe (ricordo un'altra rivista arrivò a scrivere che si potessero tranquillamente accavallare le gambe, in certe situazioni). La sensazione di spazio veniva appena compromessa dalla rastrematura dell'abitacolo verso l'alto, ma era cosa da poco. Veniva citato come accessorio caratteristico della Ghia il divano posteriore regolabile elettricamente. Porte molto grandi e con ampio angolo di apertura (62 gradi davanti, 64 dietro... siamo comunque lontani dai quasi 90 – a tratti direi quasi inutili – di Tipo e compagnia bella). Posto guida a cinque stelle, indicato come uno dei migliori fra quelli delle berline di classe elevata. Ottimo il sedile ampiamente imbottito, dal caratteristico supporto lombare gonfiabile tramite pompetta. Comandi ben allineati, volante regolabile in altezza ed escursione. Altre cinque stelle per la plancia, ampiamente imbottita e secondo la rivista di bell'aspetto, caratterizzata da comandi a pulsante del tipo “soft” (a sfioramento scrivevano.... guardando le foto non mi paiono poi così a sfioramento... bisogna vedere cosa si intendeva all'epoca per sfioramento ). Le levette al piantone erano di nuovo tipo in casa Ford. Una critica al disegno del volante, le cui grandi razze potevano essere d'impiccio nella guida sportiva o in autostrada. Ampio spazio per i piccoli oggetti. Quattro stelle per la strumentazione. Adeguata al prezzo dell'auto, ben leggibile (solo in alcune regolazioni la corona del volante poteva coprirne una parte), Ford riceveva un plauso per non aver ceduto, nonostante altri modernismi presenti sull'auto, alla moda del digitale. Visibilità anche lei da quattro stelle, grazie alle ampie vetrature ed ai montanti posteriori sottili. Buono il funzionamento dei vari accessori e complimenti per il parabrezza termico. Altre quattro stelle per la climatizzazione; buon impianto, portata elevata, numerose bocchette e regolazione separata per i posti posteriori. Mancava il ricircolo. Giudicate molto valide le levette per la regolazione di flussi e temperatura, semplici ed intuitive. Resta il fatto che – imho – esteticamente non fossero esattamente il massimo per un'auto di quella categoria. Sulla Ghia la piccola consolle posteriore comprendeva, oltre ad accendisigari e comandi per l'aerazione, l'attacco per le cuffie. Voto pieno per la finitura. 4R notava un considerevole miglioramento rispetto al canone Ford, in precedenza piuttosto vistoso ma in realtà di qualità un po' povera. Qui i rivestimenti in poliuretano morbido sorprendevano per lo spessore delle imbottiture; molto ben fatti i sedili ma dal velluto giudicato un po' delicato. Componentistica ben fatta, realizzazione di elevato livello anche all'esterno in quanto ad accoppiamenti, verniciatura e protezione degli scatolati. Ancora il massimo dei voti per la dotazione di accessori, ritenuta “difficilmente eguagliabile dalla concorrenza”. Spiccavano l'ABS ed altri accessori tecnici come i quattro freni a disco. Pregevoli secondo 4R anche il lunotto termico con antenna incorporata e i condotti di aerazione dedicati ai passeggeri posteriori. Si scendeva invece alle tre stelle per quanto riguarda il bagagliaio. Giudicato largo ma basso a causa della trazione posteriore. I 400 dmc comunque erano ben sfruttabili (furono caricate valigie per 344 dmc) ed il portellone nonostante le dimensioni era ben manovrabile e altrettanto ben sostenuto dalle molle ad aria. Peccato che non fosse apribile dal posto guida, dettaglio che secondo 4R avrebbe dovuto essere presente su un'auto di questa categoria. Col sedile abbattuto (sdoppiato 1/3-2/3) si arrivava ad una cubatura massima di 1700 dmc, mentre a livello di finestrini si potevano caricare valigie per 650 dmc. Per ora ci fermiamo qui, alla fine della parte statica. Domani proseguiremo con quella dinamica.
  3. Per la serie "facciamogli capire subito che la sua vita sarà tutta in salita, e di cose ne dovrà dimostrare"
  4. Sbaglio o le hanno ridotto l'altezza della calandra? Sembra migliore il frontale in questo modo.
  5. Per 760 dovrei tornare a guardare, perchè 4R a volte nel trafiletto dava le vendite della "serie 700", altre volte faceva intendere che il dato dichiarato fosse quello specifico della versione ma non metteva quello dell'altra (mi pare sia il caso del mese in questione, cioè che non ci fosse il dato di 740). Infatti.... anche a me manca quel modo di riportare le vendite, anche se, ti dirò.... da qualche mese nei ritagli di tempo sto costruendo delle tabelle col pc, ripescando i vari 4R e mettendo assieme tutti i dati, e a volte sono in difficoltà, perchè non sempre riportavano modello per modello, mese per mese. In certi mesi sorvolavano su alcune auto (è il caso della R25 del mese in questione, nel trafiletto Renault parlavano di questo e di quello, ma saltavano l'ammiraglia.... e di certo non la vedevi nella grafica generale che mostrava le prime 15-20 assolute), in altri accorpavano due modelli simili, altre volte ancora si limitavano a scrivere che il modello era "in calo rispetto al mese precedente". Stan venendo fuori delle tabelle interessanti, però appunto a volte mi restano le caselle vuote. Per Alfa, ad esempio. In un mese mi segnavano 130 Alfa 6, il mese successivo tra parentesi mi indicavano l'esatta quantità delle varie versioni di 33 a comporre il totale del modello, però non citavano la 6 perchè era finito lo spazio.... inoltre ho notato che specialmente nella prima metà degli anni '80, arrotondavano al centinaio o alla cinquantina, ad es. "3500 Alfa 33, 4200 Alfa 75, 1200 Arna, 400 Alfa 90, 150 Alfa 6".... poi magari il totale della Marca dava 9523... e io son lì con le mie cacchio di tabelle a chiedermi cosa sono quelle 73 in più p.s. comunque fai conto che nei mesi in cui il dato di R25 è disponibile, si parla di 250-280 macchine, più o meno.... quindi probabile che CX si posizionasse davanti. C'era anche meno stabilità nelle vendite modello per modello, o almeno così pare a guardare un mese dopo l'altro. Notavo l'altra sera - esempio a caso - una Kadett che nell'arco di tre mesi aveva fatto 2200-4100-1650.... e non erano mesi "strani", tipo fine anno o agosto. Loro li presentavano senza nessun commento particolare, oggi starebbero a scrivere di "impennata" o di "crollo". Oggi le vendite mese per mese, modello per modello, mi paiono molto più stabilizzate (in basso, certo...)
  6. Le Syncro mi son venute in mente mentre tiravo su di me il piumone ... devo averlo anche detto ad alta voce anzichè pensarlo (ormai ero prossimo al crollo), "cacchio mi son dimenticato le Syncro"... dato che qualcuno ha esclamato "??? cos'hai dimenticato? Le Syncro?... 'mavaccagher... " Le piccole no, non le avevo inserite perchè stavo rimembrando dalle medie in su.
  7. E io che pensavo fossero Hazzard, Chickasaw e la Collina dei Baci (dalla quale si scendeva poi nella Valle delle Sberle, volendo citare Luke Duke).
  8. Paradossalmente qui i problemi o meglio gli incidenti sono aumentati con l'arrivo della diffusione di massa delle termiche. Prima si usavano meno, ma la qualità della guida sulla neve è sempre stata decente, visto il posto e l'abitudine degli anni passati (poi vabbè i fenomeni ci sono dappertutto). Con le termiche qualcuno ha pensato di avere di nuovo in mano la F1 con le slick in temperatura, pronto a fare il tempo a Monza. Infatti.... visto oggi il crash due curve prima di arrivare a lavoro, due fenomeni in curva, su Panda e Fiesta, entrambe con termiche e strada appena velata. E non parlo di fanali rotti. Una botta da urlo, due macchine da buttare (per fortuna nessun ferito), in una dinamica nella quale secondo la polizia avevano entrambi torto. Causa: velocità. Tanto c'ho su le termiche, levatevi tutti, paracarri che non siete altro...
  9. Il rega fa messaggi doppi e scrive pure male. Quando si parla di fari non sa mai da che parte è girato.
  10. Qui ha smesso nel tardo pomeriggio, ora siamo di nuovo sotto lo zero di parecchio e c'è giù un paio di cm. La solita schifezza inutile. Casini per casini, almeno la gioia di vedere il paese imbellettato da un 30-40 cm. No eh? Solo freddo ghiaccio e schifo. Mi tocca tornare ai tempi di Supercar per ricordare un 50 cm di neve nel cortile... Comunque sia, nel pieno rispetto delle nevicate (e relative difficoltà) altrui.... almeno dal punto di vista valsesiano, vorrei dire a Duetto80, col suo topic dedicato, dal titolo catastrofico-giacobbese.... tutta 'sta menata sul sale, pale e catene, e poi se raccolgo tutta la neve del cortile non riesco nemmeno a fare un pupazzo di Brunetta. Duè, sei proprio un alfista.
  11. Si parla indubbiamente di altri segmenti, ma ora che si discute di arrivi vari nel mondo 4x4, mi son spuntate alcune domande. Se non sbaglio Bmw arrivò nel segmento solo con la generazione '88 di Sr5, che in seguito offrì le cosiddette "iX", ma dico bene se dico che sulla Sr3 la "iX" arrivò prima? Opel non la mise mai nel segmento, ma realizzò le 4x4 per Vectra e Calibra (capirai che sforzo, erano la stessa auto...) Renault idem, però mi pare che l'abbiano infilata sulla 18 Break, dico bene? Ah aspetta, anche 21 (solo la Turbo? mi sfugge...) Lancia l'aveva su Delta e Prisma, niente Thema (ne abbiamo già parlato abbastanza ) ma poi su Dedra si. Alfa su 33 e 164, Fiat la mise sulla Tempra. Ford oltre a Scorpio fece Sierra, dico bene se dico che Mondeo non l'ha mai avuta? Saab a quei tempi nulla, Volvo idem. Dal regno di poliziottesco nulla da segnalare. Citroen su BX, Peugeot su 405. Ho dimenticato/sbagliato qualcosa? Era giusto per farmi un'idea del panorama generale all'epoca (e appena dopo).
  12. Ci fu giusto un qualcosa di Peugeot con la 505, ma, a parte il fatto che non so se si potesse considerare una E, credo fosse made in Dangel.... (se non ricordo male era solo break e pure in allestimento cadaverico.... ma sto proprio andando a memoria...)
  13. Secondo me le grandi-grandi Opel degli anni '80 si possono considerare gli ultimi strascichi di un mercato che per Opel non esisteva ormai più. Vetture che furono sviluppate e messe in commercio ma che ricevettero l'apprezzamento tale da far capire che non era più il caso, come ha scritto Mazi. Come spesso mi capita di scrivere, non per sboronare ma perchè questa è la realtà, nella caverna c'è un po' di tutto, incluse riviste di car design degli anni 60-70, e su alcune di quelle poco tempo fa ho potuto ammirare la CURA con cui in Opel si lavorava alla progettazione delle ammiraglie Admiral, Diplomat e via dicendo. A partire dalla durata degli studi di stile, passando l'impressionante numero di maquettes in scala naturale, i confronti, le revisioni, nonchè i paragoni fatti con la miglior concorrenza (leggasi ammiraglie di Stoccarda). Cosa che era reciproca. Risulta evidente leggendo autorevoli recensioni dell'epoca, come anche a Stoccarda, parlando di segmento superiore, a quei tempi si tenesse d'occhio cosa combinava Opel. Cosa quasi incredibile da leggere oggi, momento in cui i marchi sono decisamente distanti l'uno dall'altro. Eppure posso assicurare che ai tempi vetture come la Diplomat fossero tenute in grande considerazione da chi realizzava le ammiraglie con la Stella a tre punte. Questo credo fosse già in parte svanito ai tempi delle ultime grandi Opel. Se anni prima MB analizzava con interesse vetture come la Diplomat, quando metteva in cantiere una nuova berlinona, non sono sicuro che questo sia avvenuto ancora, ai tempi dell'ultima Senator. Discorso che può benissimo valere per altre grandi automobili come la Fiat 130. Abbiamo parlato di mercato florido per le seg. E generaliste anni '80, bisogna anche dire che ancor prima ci furono svariati esempi del fatto che anche le generaliste erano capaci di produrre grandi automobili, se volevano e potevano. Il fatto stesso che "esperti" del settore, con sede a Stoccarda, ritenessero vetture come la Diplomat dei modelli da considerare e studiare, anzichè trattarli con superiorità o arroganza, ne era la prova.
  14. Qui fa troppo freddo. Sta scendendo da stanotte, con una pausa stamane verso le dieci, ma è la solita farina ghiacciata che ti va negli occhi. A dir tanto ce ne saranno 3 cm e solo nei prati.
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