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PaoloGTC

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  1. Nella gamma di lancio, la versione che poteva dire la sua, anzi forse brillare nel panorama delle concorrenti, era la turbodiesel. La più potente e veloce, con 92 cv e 175 km orari. Ricordo i confronti con il mito-Golf GTD. (certo, bisogna anche dire che lei fresca nel 1988 aveva gioco facile con le rivali... Tipo arrivò anche in un momento in cui tutte le concorrenti erano a metà vita, situazione che era sufficiente per farle risultare anzianotte ma non abbastanza per rendere ovvia la loro sostituzione a breve, dato che una volta la vita delle auto era più lunga: Golf III arrivò solo nel '91, Astra al posto di Kadett idem, Peugeot aveva la 309 e fino al 93 - se non erro - non si vide la 306, Escort era un restyling 1986 di un'auto progettata alla fine degli anni '70... era anche ovvio che Tipo appartenesse ad un'altra generazione, perchè lo stacco c'era stato in precedenza per gli altri, dato che nella prima metà degli anni '80 mentre tutti presentavano nuovi modelli, Fiat aveva semplicemente ristilizzato la Ritmo del 1978.... l'unica ad essere "sul pezzo" fu Renault con la 19, che sostituiva 9 ed 11 nate più o meno insieme alla seconda Ritmo...) Tipo Tds era una C a nafta ben brillante, ben più spaziosa di Golf e con la tenuta di strada che molti di noi conoscono, in quel caso la vittoria sul piano performance imho era netta. Poi si perdeva nei soliti lati negativi dell'epoca, la Golf era la Golf, ed era fatta in un altro modo. La classica storia, la giovane italiana piena di belle speranze e con molte tangibili virtù, che soffriva del classico neo della produzione nostrana dell'epoca, che rovinava la poesia. Credo sia di quel periodo, o del periodo immediatamente successivo, la storica affermazione del manager Mercedes rimasto sempre anonimo, che durante un salone esclamò "se Fiat offrisse auto di livello qualitativo pari a quello di studio e progettazione, non ce ne sarebbe per nessuno. Sarebbero le migliori automobili del mondo." In effetti, se debbo pensare ad una Tipo motorizzata in maniera consona e di livello qualitativo pari a quello tedesco dell'epoca (non di oggi), mi trovo davanti alla C perfetta, per quegli anni. Quello che proprio non ho mai capito invece fu la scarsa considerazione nei confronti delle performance prestazionali. Vero che poi ci fu un'evoluzione positiva in tal senso negli anni, ma al lancio la vettura appariva come un discreto chiodo.... davvero mai capito perchè. Davvero non si poteva osare qualcosa di più a centro gamma? Quel 1372 cc da 72 cavalli per 161 orari (poi superati per carità nelle prove, se non ricordo male su 4R tale versione arrivo a 167 all'ora) sembrò veramente adeguato? Mah. Chissà, forse si adeguarono al fatto che comunque la rivale Golf vendeva la maggior parte dei pezzi con motorizzazioni che non brillavano certo per lo sprint... Non ho mai avuto modo di capire se per caso questa cosa fosse voluta, dato che mentre la Tipo veniva definita nei dettagli e nella gamma, c'era stata l'acquisizione di Alfa Romeo e quindi la C Fiat venne impostata volutamente un po' scarsa come grinta...
  2. Bella l'idea del quadrifoglio sul montante del mulo. Dà l'idea del giusto spirito.
  3. Il mio augurio va alla Digit. Per me sarà sempre Digit. Da qualche parte ho anche una rara targhetta da parafango.
  4. Riuppo questo topic giacente negli scaffali di AP da tempo immemore, perchè oggi è il 30 gennaio. Ora, noi sappiamo che lei si mostrò per la prima volta con tre semplici foto ufficiali nell'estate del 1987, e sappiamo anche che il 26 di quel lontano gennaio il Vittorio l'aveva presentata ufficialmente durante un mega collegamento televisivo.... ma il 30 gennaio del 1988 era un sabato. Il sabato in cui mezza Italia si riversò nelle concessionarie per vedere finalmente quella che era definita la sfidante definitiva del mito Golf. Ho già raccontato ampiamente in altre sedi i miei ricordi di quel weekend, la concessionaria locale aperta fino alle 21 (cosa inaudita), i fiumi di persone tali da impedirti quasi di vedere la macchina, non parliamo di poggiarci le chiappe o provarla, le auto di tali fiumi di persone parcheggiate lungo il ciglio della strada per centinaia di metri prima e dopo la concessionaria. Al di là del successo o meno che ebbe l'auto e della sua valida o meno valida performance storica (non è di questo che voglio parlare), si trattò per me di un evento con un seguito nella popolazione che poi non ho visto mai più. C'era veramente mezza vallata attorno alla Tipo, in quel weekend di 25 anni fa. Il numero di Quattroruote con la prova su strada andò esaurito in pochi giorni, mi è stato ricordato oggi da un noto personaggio parerista di come si sia trattato del numero con la tiratura più elevata in assoluto. Ma andò esaurito. Idem per il numero di Auto Oggi della settimana successiva, sparì dalle edicole in breve tempo. Oggi lo si trova su Ebay, ma in sede come arretrati lo diedero come esaurito in brevissimo tempo. Nei giorni successivi, nei bar le discussioni si sprecavano, fra entusiasti e Gerardi. Poi tutti noi sappiamo come fu la sua storia, ma ora come ho detto mi vorrei soffermare solo su quell'attimo, su quel weekend in cui l'Italia automobilista si riversò nelle concessionarie. Un evento porte-aperte di una portata che credo non sia mai più stata raggiunta in seguito. E oggi, siamo qui. Son passati 25 anni, il quarto di secolo. Una media che portò sulle strade un pianale che sotto varie forme sarebbe arrivato fino a far parte del traffico odierno. Buon anniversario, Fiat Tipo.
  5. Usato per un po' una GTC con la fronte spaziosa ossia col Panorama, e mi accodo a coloro che hanno trovato svariati pregi. Peccato che in quel caso, fosse stata l'auto acquistata da me, non l'avrei mai messo perchè la trovo stramba da vedere dall'esterno, non mi ci sono mai abituato. Ma questo è riferito alla sola GTC ovviamente, ci sono auto panoramiche riuscite decisamente meglio come estetica imho. La sera d'estate verso il tramonto la guida però era qualcosa di fantastico. Con la mia assicurazioncina cristalli di certo non me la sarei cavata, perchè è una di quelle polizzine aggiuntive da pochi euro che coprono un parabrezza classico e poco più, all'anno, come cifra. E se non sbaglio il ricambio del GTC panorama passava i 1500 di un bel pezzo... Poi vabbè, in casa non ne ho sentito più di tanto il bisogno perchè c'è comunque la Twintop e quando vuoi scabriolare lo puoi fare veramente.
  6. Non era una grullata, era volutamente surreale e la foto al contrario era la doverosa citazione di una regia molto attenta negli anni '80
  7. (imho) No però spetta, devo dire che... quando vedi una roba stramba per la prima volta, dici subito "ussignur". Poi però passa il tempo, la rivedi, la scoprono un po' di più, vedi certi abbinamenti, noti un leit motiv stilistico, scorgi i dettagli, e ti accorgi che era il caso di guardarla bene una seconda volta. Fa veramente cagare.
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