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PaoloGTC

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  1. Mi sussurravano dal pavese qualche giorno fa, che chi desidera averla entro breve dovrà restringere almeno in parte la scelta per quel che riguarda le personalizzazioni. Mi dicevano che da qui a fine anno gli stock per l'Italia son fatti di cinque-sei abbinamenti abbastanza ben definiti (colori-finiture-optionals), e se vuoi altro, "scavalli" all'anno prossimo. Però, prendete la cosa con le molle.
  2. Da ciò che deduco dalla cartella (mannaggia a 'ste cartelle, trentamila righe da due mm in inglese, fan passar la voglia ). -dieci colori di carrozza con tre tinte per la cappotta -cappotta che si apre in 17 secondi fino a 50 all'ora -se ho ben capito movimento elettrico dei sedili che agevola l'entrata ai posti posteriori -i sedili AGR certificati che spuntarono tempo fa sull'Insignia -baule da 280 a 350 a seconda della cappotta aperta/chiusa, e che conserva i sedili ribaltabili 50/50 (però l'apertura del portello la vedo piccina...) con il sistema elettrico FlexFold -motori bomba 1.4 tubbo da 120 e 140, più il CiditiAi 2.0 da 165 e la new entry del 1.6 benza SIDI da 170. Manuale o automatica 6 marce. Immagino che il prezzo sarà altino.
  3. Per la serie spendiamo soldi a gogò... cofano diverso, paraurti diverso, mascherina diversa... forse Opel non ha mai speso tanti soldi come adesso che non può Però: dietro meglio di quello che pensavo (o forse meglio dire "meno peggio", avevo un certo timore); davanti avrei preferito che la griglia restasse la solita, non mi convince tanto quella lì. Dentro ok, anzi belle le modifichine alla plancia, la palpebrina è venuta bene. Veramente molto bella anche da chiusa. Detto questo, ne venderannooooo..... nove? p.s. non vedo il nome sul baule. Non hanno ancora deciso dove metterlo? (mi piacerebbe pensare che non abbiano ancora deciso il nome a dire il vero ) In effetti non vedo molti posti adatti in quelle forme, a meno che, come al solito, sull'alabarda spaziale. Ma stavolta si innesta nei fari, e imho una targhetta lì sopra è una cagata.
  4. ...anche noi abbiamo la nostra Pandina 4x4 da regalare a Pandino. La più vecchia della valle, un autunno 1987. Non ho bisogno di guardare su internet, ricordo che ero alle prese con la quinta elementare e la zia di una bambina che faceva la seconda la comprò. L'hanno sempre avuta loro, in questi 25 anni. 25 anni in cui praticamente l'ho vista ogni giorno, a parte l'anno in cui ho svolto il servizio militare. Stamane mentre andavo a lavoro le sono passato di fianco, è sempre lì, a pochi metri da casa mia. E' uno degli elementi d'arredo urbano del paesello. Porta ancora sul portellone l'adesivo del concessionario in cui andammo a vedere la Tipo Digggit nel gennaio seguente. Ora il conce non si chiama più così, fa parte del gruppo Logica. Spiacente per il paraspruzzi mancante, l'ha perso da poco. Inoltre... non parliamo di storica ma sicuramente di rarità.... e credo diverrà storica in fretta. Me la sono trovata davanti sabato scorso a Varallo. Credevo che non l'avrei mai vista in vita mia.
  5. La trovi qui. http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33600-balocco-ed-altrove-muletti-alfa-del-passato-9.html
  6. Si ma fate un po' di attenzione, stavo cercando di uscire dal topic e momenti mi scatafascio driftando sui fluidi altrui. Mettete questo all'entrata.
  7. Ooooh alleluja uja uja! Tutte queste settimane passate a scrivere la sera robe varie per cercare di tenervi occupati nell'attesa. La prima foto. Adesso posso andare in ferie per un po'
  8. In Italia l'Alfa ai tempi di 145 camuffava gli ultimi muli verniciandoli integralmente di nero opaco tranne una colonna che copriva di rosso il montante posteriore e una parte dell'angolo fra parafango e lamierato portellone, per far sembrare la macchina una Punto... ma non funzionava mica tanto Il megaFiestone prima serie che nascondeva la Escort a TA del 1980 era uno spasso però
  9. Bella la GiTiCiòn. Adesso le stampo e domani vado in conce a dire alla segretaria che voglio ordinare questa qui. Così diventa matta una mezz'oretta prima di capire e uscire dall'ufficio a darmi uno schiaffo al caffè che ho in mano come ha fatto l'ultima volta che ha capito dopo venti minuti una battutaccia mia.
  10. Bella la GiTiCiòn. Adesso le stampo e domani vado in conce a dire alla segretaria che voglio ordinare questa qui. Così diventa matta una mezz'oretta prima di capire e uscire dall'ufficio a darmi uno schiaffo al caffè che ho in mano come ha fatto l'ultima volta che ha capito dopo venti minuti una battutaccia mia.
  11. Uh la Megagamma... mai piaciuta, però una di quelle visioni del Giugi che poi negli anni sotto varie forme si sono tramutate in realtà, ossia quelle riguardanti l'auto "alta". Lui insisteva parecchio su questo concetto. Fra l'altro Megagamma porta con sè la prova generale (a grandi linee) del muso Thema, a parte ovviamente il differente stile della mascherina, la quale se non ricordo male a lui viene "suggerita" ai tempi della definizione della Delta, che lui proponeva con una maschera del genere, senza divisorio e con lo scudetto in mezzo alla griglia. Gli chiesero anche di cambiare il posteriore e togliere i fari un po' "Scirocco", ma il motivo non era quello (la somiglianza), era la volontà di avere un'apertura del portellone a livello del paraurti, sicchè lui riprogettò e vennero fuori i tipici fari Delta che tutti conosciamo, dei quali però, va detto perchè lui lo sottolinea in varie interviste dell'epoca, non era mica tanto contento.
  12. La prima che hai detto. Ne stavano sviluppando la carrozzeria, son bozzetti che così a prima vista paiono realizzati basandosi sulle indiscrezioni riguardanti le maquettes come quelle che si vedono sul libro di Limone & Gastaldi riguardante le Abarth dopo Carlo Abarth, immagini che per rispetto dell'opera prima di tutto recente e poi realizzata con passione, e che pertanto merita di essere comprata, ritengo sia il caso di non riprodurre sul web.
  13. Tra l'altro, sempre navigando fra queste carte d'epoca ho trovato un completissimo servizio (anche dal punto di vista fotografico) dell'incidente di Depailler, realizzato, fotograficamente parlando, pochi minuti dopo. Indubbiamente è un documento di valore, così come lo è il servizio fotografico dei soccorsi a Bettega nella 037 in occasione dell'incidente in cui si ferì gravemente ma si salvò (per poi perdere la vita in seguito... ). Sono però foto molto forti, di quelle che si pubblicavano una volta forse con più libertà e leggerezza. Li ho qui da tempo, ma non mi sono mai sentito di realizzarne un resoconto fotografico perchè certe foto non sono adatte a tutti gli animi e sta bene passare del tempo insieme a ricordare ma con le mie "cose" non voglio urtare la sensibilità di nessuno o cadere nel clichè dello scoop (pur postumo, cioè una volta "in diretta", ora nel creare topic interessanti per un forum) che sfrutta la tragedia.
  14. Questa era la 155 secondo Gente Motori nell'estate del 1988. Già si sapeva che l'erede della 75 sarebbe nata da una costola del Tipo 3, e di conseguenza il bozzetto la interpretava cercando una somiglianza con la cellula abitacolo della Tipo (che si conosceva già) ed inserendo alcuni stilemi tipici di 164 che a quei tempi rappresentava il nuovo corso stilistico Alfa Romeo. Aggiungendo alla scanalatura sulla fiancata un bagagliaio piuttosto alto e tozzo, non andarono poi tanto lontano dal risultato finale. L'errore stava più che altro nell'inclinazione del lato interno dei fanali, che su 155 riprese per familiarità quello negativo della 75, mentre qui veniva ipotizzato simile a quello di 164, pur abbinato ad una mascherina più aperta, con griglia nera, se vogliamo più da media che da ammiraglia (giustamente). Qua invece, da Rombo, con il designer D'Alessio che riassumeva in due bozzetti differenti l'evoluzione che, secondo le indiscrezioni, stava subendo lo stile della futura Lancia Rally 037 in versione stradale. Quella in alto era la prima versione, l'altra la più recente.
  15. Queste le inserisco citando come fonte Autosprint perchè da lì vengono... la rivista però a sua volta citava come fonte "Auto Italiana". Son foto abbastanza conosciute in tempi recenti, in alcuni articoli sono state riproposte. La TZ durante i primi test. Qua invece una piccola parentesi sul mondo Alfa Romeo Formula Uno. Giacomelli a Balocco nel febbraio del 1979.
  16. Che io sappia alla Mandria non fanno più niente, però personaggi come Cosimo o Tonino potranno essere più precisi. Quel che ricordo è che alcuni collaudatori, ai tempi del collaudi di Lybra, 166, 147, in dialoghi vari accennarono al fatto che stavano progressivamente abbandonando il circuito per varie ragioni, fra cui quella degli ecologisti che avevano polemizzato nei confronti del Gruppo. Di più non so. Sta di fatto che le auto che ho citato qui sopra sono le ultime di cui posseggo in archivio foto paparazzate in quella location, la quale si riconosce al volo, per gli amanti delle spies, perchè i posti "buoni" per beccare i prototipi erano due o tre, ed in tutte le spy pics sono gli stessi. Ad esempio la "sassaiola", come la chiamo io , in cui furono paparazzate di lato le Dedra, Tempra e Tipo definitive, riportate da 4R in bianco e nero a metà degli anni Ottanta. Sempre 4R scrisse un articolo molto piacevole, un po' romanzesco, sul loro appostamento che aveva portato ad alcune belle foto della Tipo in prova fra quei guard-rail, scattate da fotografi intrufolatisi nel bosco facendo attenzione alle guardie. Si trovavano sul suolo impronte varie, anche di cavalli, e si pensava che il Gruppo avesse sparso in giro dei controllori. Nello stesso articolo si raccontava di come fosse molto facile, nei tempi precedenti, fotografare i muletti alla Mandria, perchè in un punto il complesso confinava con un cimitero che di giorno aveva ovviamente i cancelli aperti e i paparazzi con un po' di "pelo" non avevano problemi ad arrampicarsi sulle cappelle per fare foto. Poi il cimitero era stato chiuso e le chiavi date ai parenti dei defunti, ragion per cui era rimasto il bosco.
  17. Onestamente... sta bene che sarà una coupettina e che la porta posteriore pur risicata è meglio che niente per andare a sedersi dietro.... ma qui stiamo raggiungendo l'assurdo. Vi siete fatti un'idea della piega che bisogna prendere per entrare dalla porta posteriore? Ma come si entra? Gatton gattoni con le ginocchia sul sedile, i piedi fuori e la capoccia che picchia con quella dell'altro che sta salendo nello stesso momento dall'altra parte per andare tutti insieme all'eppi auar da Gimmo? (calcolando che ok, la porta si apre ma non è che sparisce e non so se avrà un angolo stile 90 gradi della Tipo, per cui avrà il suo ingombro che vi rompe le balle mentre vi attorcigliate, turnicate, developpate giù... ma che roba è? Ha veramente un pur minimo senso una vettura a quattro porte fatta così??? Booh...)
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