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Certo che valgono erriquez, ma che stiamo scherzando? Di sicuro, osservando la carrellata, vien da pensare che la differenza fra patrimonio storico della Berlina Italiana e quello della Tedesca sia tangibile.
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Si. Altra immagine che ho recuperato qualche giorno fa, bozzetto che anticipa la Thema, apparso su 4R su due pagine e quindi difficile da riproporre qui. Stranamente, però, a differenza della maggior parte dei disegni di Quattroruote (di Alisi o altri) fu pubblicato anche da Rombo, con dimensioni più ridotte, su una pagina sola. Probabilmente chi lo realizzò lo vendette a più riviste (è firmato "CREA" o qualcosa del genere, e se la memoria non mi inganna fu l'unico bozzetto con tale firma a comparire sulla rivista della Domus). La Thema a grandi linee "c'è", sicuramente un bozzetto basato sulle foto dei prototipi che lasciavano in mostra le portiere definitive mentre per quel che riguarda il frontale davano la possibilità di avvicinarsi con una certa precisione allo stile definitivo. La coda restava camuffata dalle pinne ed infatti qui era un po'... interpretata.
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Qualche pensiero di Celentano: interrogato sulle sue preferenze in quanto a numero delle portiere, citava la sua Thunderbird.
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Grazie Mazi. Gimmo, la tua foto ci voglion tre ore per aprirla, non so se è un problema solo mio. Però ho visto il tetto e ho capito, del resto da te non c'era da aspettarsi altro Avvistamento lacustre cui avevo accennato dopo Pasqua, niente di trascendentale. Però... oh anche di queste, qui non ce ne sono più. Poi... le metto qui anche se non sono esattamente avvistamenti. Non ricordo bene in che topic ne parlammo, mi pare qui. Le mascherine-tuning a quattro fari rettangolari. Accennai tempo fa al fatto di aver trovato una pagina pubblicitaria (troppo grande per lo scanner) della Helvetia, in cui compariva anche la 131. Eccola Un dettaglio della 131... ...e due parziali un po' aggiustati. Che robe. p.s. Certo che Wil paparazza solo ogni tanto, ma quando paparazza.....
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edit: imageshack ha rimosso l'immagine, ma non era nulla di che. Zermiani in compagnia di ragazze immagine in bikini prima di un Gran Premio. Mica erano nude. Boh, l'avran preso per del nudo? Veniva dalla pagina di un giornale sportivo eh?? Mah...
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... e poi vieni a dire a me che è bello leggermi. Ma ti sei letto tu? Ragazzi, mi piace un sacco la strada che sta prendendo questa sezione del forummm. p.s. molto bella la foto della placca GTV con l'SZ che si specchia sotto...
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...anche meno. Io ho ancora la BMX original comprata nel 1984, puffo con le ruote gialle. Giusto la spesa di un paio di copertoni (spero ci siano ancora gialli) che van sostituiti. Quello anteriore perchè è originale e ha quasi 30 anni, quello posteriore perchè è l'ultimo di una lunga serie di sostituzioni, data la crescente passione all'epoca, mia e dei coetanei al paesello, per le derapate tutte di freno, che portò il biciclettaro ricambista del paese ad averci tutti in grande simpatia e tutti i padri del paesello a rispolverare con piacere la pratica delle pedate nel culo la sera quando rincasavano e "ai box" notavano il consumo gomme.
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Infatti la 60 "ebbasta", prima di L e CL, era più generosa della successiva versione base. C'era l'orologione nel quadro strumenti, volante e plancia erano gli stessi ma i pannelli porta avevano la parte superiore in plastica (e spariva la lamiera) e il bracciolo più lungo, sagomato ad angolo, con la maniglia di apertura nascosta nel punto in cui il bracciolo curvava verso l'alto. Le stoffe erano azzurrine con trama a quadretti in filo blu, se non ricordo male. Sia sui sedili che sui pannelli. Anche il pomello cambio era diverso, di forma sferica e con la cuffia a soffietto, se non erro. Però la L della foto di Ametrano ha il pulsante delle frecce d'emergenza, che la nostra non aveva. Inoltre, all'estrema sinistra della fila di pulsanti dove sta l'hazard, ne vedo uno del quale non riesco ad interpretare il simbolo, e non mi ricordo se ci fosse o cosa fosse sulla nostra. Ametrano, che era? Lunotto termico? Retronebbia? C'ho una gran confusione in testa abbiamo avuto due Ritmo con due plance completamente diverse, agli opposti della gamma.
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1)L'abbiamo trovata, è lei. (tra l'altro se non erro questa dovrebbe essere una diesel per via della calandra tutta aperta) Se le metto i paraurti sbiaditissimi, è proprio lei. In condizioni di luce più forte (qui pare un pomeriggio senza sole) aveva dei riflessi più fosfomobilosi 2)Ririno: non è quella maaa... mi ero scordato questo avvistamento... poco poco che è una Targa Oro, quella... proprio come quella di Angelo P., un collega di mio padre, più o meno ai tempi in cui nella fabbrica del paese si producevano gli interni della Croma e via dicendo. L'unica Ritmo Targa Oro al mondo che puzzava inesorabilmente di insalata di fagioli e cipolle. Infatti, in una sera ormai così lontana nel tempo che solo le risate legate al fatto ci permettono di ricordarla a tinte forti, l'allegra combriccola di operai che in questa fabbricucciola si adoperavano come facenti parte dell'indotto Fiat, decisero di organizzare una cena in montagna, nella baita di Angelo P. Come ogni volta, il cibo preparato era di gran lunga superiore al necessario, così alla fine della cena (durante la quale il vino invece non era avanzato per niente ) cominciò la distribuzione degli avanzi. Tu porti a casa questo, tu porti a casa quest'altro.... Angelo P. aveva preparato una dose industriale di insalata di fagioli e cipolle, e ne era avanzata una bella pentolona (nonostante a mangiare fossero più di 20 persone). Tutti però ne avevano abbastanza di fagioli e cipolle, e così gli toccò riportarsela a casa. Ora, come ho accennato, il tasso alcolico era lievemente elevato (non starò a scrivere la politically correct expression "ma state tranquilli che nessuno aveva intenzione di mettersi in macchina", perchè sarebbe una bugia. Insomma sappiamo bene tutti che una volta non era come oggi. Punto. Chiudo la parentesi ) e all'uscita dalla baita, prima di tutto uno dei personaggi si dimentica che il salone della baita era a due metri sopra il prato, in cima ad una scala che voltava subito a destra come si usciva dalla porta, e non aveva ringhiera. Esce, attraversa il pianerottolino e pum giù nel prato. Si tira su come una molla, nel buio pesto del bosco "mi son fatto niente mi son fatto niente"... parlando con nessuno perchè gli altri manco s'erano accorti che era passato giù. Semplicemente quando sono arrivati in fondo alla scala, han detto "ah, ti tei già chì" (ah, tu sei già qui). "Eh... sun pià l'ascensur" (ho preso l'ascensore). Poi, scende il padrone di casa con padella di fagioli e cipolle. Molta attenzione nel percorrere gli scalini illuminati solo da una debole lampadina di quelle che stan su attaccate per il filo della corrente; una discesa in mezzo a tante raccomandazioni, un po' brillo anche lui. Appoggia la pentola sul terreno vicino al baule della Targa Oro. Apre il portellone. Riprende la pentola. La alza troppo poco, picchia sulla battuta del portellone. Oplà. Una pentola (di quelle alte, per far bollir la pasta) di insalata di fagioli rovesciata nel baule, completamenter ricoperto, con la broda che si infila sotto il sedile posteriore e impregna anche la moquette del pianale. Lavaggi su lavaggi. L'odore non se ne andò mai del tutto. Anche perchè, in quella situazione, non c'erano di sicuro molti mezzi per ripulire la macchina al volo, sicchè dovette tornare fino al paesello con l'insalata di fagioli che girava per il posteriore dell'auto, e vista l'ora e lo stanchezza (nonchè le tracce di sangue nell'alcool) rimase così a fermentare fino al giorno dopo. 3)Il verde night... ricordo tante Ritmo ES di quel colore... ero quasi convinto che la facessero solo così non piaceva nemmeno a me, anche se a dir la verità sulla Uno lo digerivo di più. Non era una gioia ma era un pastellino che mi ricordava certi colorini della 850... insomma pensavo ai tempi che sull'utilitaria ci potesse stare. Già passando alla Ritmo, sostenevo che fossero necessari altri colori. 4) come dice Ametrano, e ne abbiamo parlato non tanto tempo fa la 60 L aveva solo due fari. Potrebbe essere stata una 60 "ebbasta", prima che si dividessero in L e CL (poco tempo dopo, comunque...)
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Mi ero perso in questo topic il postaggio di Dannatio riguardante Foreign Affairs di Mike Oldfield. Mitico, fantastico, magistrale, indimenticabile album. Conservo con affetto la cassetta di "Crises", uno dei cimeli che ci sono rimasti dall'abitacolo della Ritmo 130 Era una delle colonne sonore più gettonate dal babbo (insieme ad Eagles, Alabama e alle OroPuro ). Ogni volta che sento Foreign Affairs, così come Crises, Moonlight Shadow (talmente mandata in play da TUTTI negli ultimi 30 anni da essere quasi diventata una banalità) oppure Shadow on the wall.... mi si accende un'atmosfera veramente intensa In particolare Shadow on the wall + rumore di aspirazione del 130 TC che invade l'abitacolo, è un ricordo sonoro per me che si inserisce nella lista di quelle cose per cui la Mastercard non basta.
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Nino ti parrà incredibile ma in nessuno dei colori che hai postato riconosco la tinta di quella Ritmo. O sono i miei ricordi ad essere falsati, o c'era un'altra tinta... io me lo ricordo metallizzato, questo colore... ho qualche dubbio sul Rosso Cina maa.. boh mi sembra diverso. OT Grazie poliziottesco per le tue parole riguardo il mio post. Il fatto è che ogni volta che penso a Fernando mi partono le dita sulla tastiera... è una delle persone, al di fuori della cerchia dei famigliari, delle quali conservo il ricordo più bello. Aveva sempre una parola per tutti, aveva un negozio da mandare avanti (relativamente, non è che nell'edicola di un paesello che ai tempi contava 4000 anime ci fosse quel viavai da autogrill, durante i pomeriggi....) però teneva sempre "da conto" anche me che ero uno scricciolo. Mi lasciava guardare i giornali, tanto sapevo che non potevo comprarli. Quando vedevo una nuova Polistil sullo scaffale, me la prendeva e me la tirava fuori dalla scatola, sempre tutto aggratis. Passava i pomeriggi ad ascoltarmi, parlavamo di quel che potevano parlare un signore sulla sessantina e un ragazzino di dieci anni o anche meno. Mia madre molte volte, la sera dopo le 18 a fine lavoro, passava a prendere il TV Sorrisi e Canzoni e mi recuperava, tanto sapeva che ero lì. Ora al suo posto c'è un edicolante molto educato, per carità, gentile e disponibile verso i clienti. Però, mi è capitato di vederlo all'opera con dei ragazzini che sfogliano i fumetti... "ehi signorino se vuoi leggerlo lo compri". Certo, è anche giusto così, il commercio è il commercio e ognuno deve stare al proprio posto. Però.... altri tempi. Lui sapeva che non potevo permettermi di comprare tutte le cose che sfogliavo e adoravo, e sapeva che non gli cambiava la vita se io gli davo una sfogliata senza rovinare niente. Tanto a qualcuno lo vendeva poi. Per lui e per altre persone che hanno popolato questo paesello facendolo girare in un certo modo, e che oggi hanno degli "eredi" che non si comportano nella stessa maniera, spiace dirlo (e poi può anche non essere giusto nei confronti di chi c'è oggi, non è che sian cattivi, quindi forse il mio pensiero è più che altro nostalgia) però mi vien da dire.... persone di altri tempi, che così non ce n'è più. Fine OT (pardon )
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Il cavo dell'acceleratore: loro scrivevano che era a causa del gran lavoro in autostrada... quindi per gran lavoro dobbiamo intendere il fatto di stare in tensione per lungo tempo, credo. Si era indurito, era stato ingrassato, credo fosse un cavo un po' malandato che per via della mancanza di lubrificazione sia rimasto lesionato per poi rompersi. Non so se fosse frequente sulle auto normali, però nei rally capitava. Le pinze dei freni.... non saprei dire con certezza, ai tempi non c'ero però non credo che fosse una cosa frequente, nemmeno all'epoca, a quel chilometraggio. Peccato che questi racconti a volte siano scritti alla svelta proprio dove dovrebbero approfondire. Sappiamo che le hanno cambiate insieme ai dischi, non ci hanno scritto perchè le hanno cambiate. Comunque sicuramente si trattò di un qualche problema, perchè io non ricordo nemmeno nei racconti dei miei parenti, di auto che cambiassero le pinze a 30.000 chilometri. L'autoaccensione: papà dice che il 127 903cc prima serie glielo faceva 'sto scherzetto, quando capitava che al distributore finisse la super e lui fosse obbligato a mettere la normale. Lui la spegneva, e lei andava avanti un tot "sbrobobrof ciof ciof brum prot prac brombrombrom pret pret puff poff pam brem brem gron gron plac". Quel minimo di broda che entrava allo spegnimento si accendeva, quel mezzo giro che faceva ne tirava dentro altra... Però, ribadisco 1) non sono un meccanico e ai tempi non c'ero 2) glielo faceva con la normale al posto della super 3) anche qui non hanno spiegato bene perchè e percome e perquando. p.s. Io ho vissuto la stessa situazione ad un raduno di storiche, guidando la Supercinque Limited del socio di Bro bro (lui era col Bro bro, io guidavo la francesina tutta cuoio). Arriviamo all'aperitivo, la spengo, tolgo la chiave, e lei "sbrobobrof ciof ciof brum prot prac brombrombrom pret pret puff poff pam brem brem gron gron plac". Solo che lo faceva in francese, quindi leggetelo con un po' più di savoir faire e un pizzico di chanel n.5.
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I Raid di Gente Motori - N.6 - 50.000 km con la Renault 15 TS - 1972
nella discussione ha aggiunto PaoloGTC in Auto Epoca
Arieccoce a consumar benzina d'epoca. 50000 km con la Renault 15 TS Chambourcy (Valle della Loira) Nella gamma formata dai quattro coupè che la Renault ha recentemente commercializzato anche in Italia e che sono contraddistinti dalle sigle 15 e 177 (ciascuno di essi costruito in due versioni), quello che riveste maggiore interesse per il mercato italiano è il modello 15 TS con motore di 1.565 centimetri cubici, venduto al prezzo di lire 1.798.000 (Ige compresa). Di questa vettura, Gente Motori ha pubblicato la prova nel precedente fascicolo. Ma Gente Motori ha voluto fare qualche cosa di più e ha scelto la Renault 15 TS per una prova di resistenza sulla distanza di 50.000 chilometri, percorsi senza soste, ad esclusione naturalmente di quelle consigliate dalla Casa costruttrice per compiere le operazioni di verifica e di manutenzione o per rimediare agli inconvenienti meccanici verificatisi durante il test. A questo proposito dobbiamo sottolineare che gli inconvenienti non mortificano minimamente il risultato finale e il giudizio positivo che la 15 TS merita. I nostri lettori troveranno alla fine di questo testo la tabella che riassume tutta la “vita” della nostra prova. È una carta d'identità in cui compaiono tutte le operazioni a cui la 15 TS è stata sottoposta durante i 50.000 chilometri del nostro raid. Ebbene, si potrà notare come la spesa complessiva, escluso il consumo di olio, sia stata di lire 162.500. Se si divide questa somma per il numero di chilometri percorsi, si otterrà una spesa per chilometro di lire 3. Ed è veramente poco, soprattutto se si tiene presente che l'equipe di piloti che ha guidato la 15 TS sottoposta al test non l'ha certamente risparmiata. È evidente che in questo nostro conteggio rientrano anche gli interventi eseguiti sotto garanzia e che non hanno richiesto alcun esborso di quattrini. Oh suvvia, che lo devo scrivere dov'è qui? Un altro punto desideriamo mettere in evidenza: lungo tutto l'arco dei 50.000 chilometri che hanno toccato le principali città d'Europa la 15 TS si è sempre avvalsa del servizio assistenza Renault presente nei singoli paesi europei. Ebbene dobbiamo convenire che si è trattato sempre di un servizio perfetto, facilmente reperibile dato che le officine Renault sono generosamente piazzate in punti strategici. Della meccanica diremo in seguito. Comunque si tratta di un'ottima meccanica; infatti dopo aver smontato completamente gli organi meccanici della 15 TS abbiamo riscontrato delle usure minime e praticamente trascurabili. Possiamo quindi concludere che la 15 TS sia in grado di offrire sempre un elevato affidamento, come del resto è nelle tradizioni della Casa francese. LA PROVA COME IN UN FILM Da Lisbona a Berlino, da Groningen a Palermo, da Brest a Innsbruck: ecco alcune delle città che sono state toccate dalla 15 TS durante la prova di resistenza, che ha interessato tutti i Paesi dell'Europa occidentale, alla ricerca delle diverse condizioni d'impiego e dei tracciati più probanti. Qui di seguito riportiamo le note e i relativi chilometraggi. … e qui? Da 0 a 5.000 chilometri 559 km su strade cittadine 3.990 km su strade extraurbane 461 km su autostrade Consumo specifico 10,90 litri ogni 100 chilometri Durante il periodo di rodaggio sono state avvertite delle vibrazioni all'avantreno. Da 5.000 a 10.000 chilometri 863 km su strade cittadine 2.749 km su strade extraurbane 1.259 km su autostrade Consumo specifico 12,05 litri ogni 100 chilometri Durante questo tratto si sono verificate le rotture del cavo dell'acceleratore e del tubo di scarico. Da 10.000 a 15.000 chilometri 3.188 km su strade extraurbane 1.806 km su autostrade Consumo specifico pari a 12 litri per 100 chilometri Sono state avvertite delle vibrazioni piuttosto intense all'avantreno in fase di frenata; inoltre i piloti hanno notato una progressiva riduzione dell'efficacia illuminante dei fari rispetto alle elevate prestazioni della 15 TS. Da 15.000 a 20.000 chilometri 269 km su strade cittadine 1.890 km su strade extraurbane 3.013 km su autostrade Consumo specifico pari a 12,80 litri per 100 chilometri E' stata notata una certa difficoltà di azionamento del pedale dell'acceleratore (che è scomparsa dopo l'operazione di ingrassaggio). Ha inciso evidentemente il lungo chilometraggio percorso in autostrada. Da 20.000 a 25.000 chilometri 505 km su strade cittadine 3.657 km su strade extraurbane 588 km su autostrada Consumo specifico pari a 12,50 litri per 100 chilometri Arrivati a 22.000 chilometri è stata registrata la rottura della leva del cambio. Montecarlo (mica che me la scambiate per Busto Arsizio ) Da 25.000 a 30.000 chilometri 4.025 km su strade extraurbane 1.017 km su autostrada Consumo specifico pari a 10,80 litri per 100 chilometri Durante questo tratto i piloti della 15 TS hanno incontrato condizioni atmosferiche particolarmente avverse e fondi stradali resi viscidi dalla pioggia. Si è potuto così constatare la perfetta tenuta di strada della 15 TS. Il comportamento è pressochè neutro, con soltanto alcune tendenze sottosterzanti in curve affrontate ai limiti delle possibilità. Da 30.000 a 35.000 chilometri 284 km su strade cittadine 3.856 km su strade extraurbane 725 km su autostrade Consumo specifico pari a 12,30 litri per 100 chilometri Durante questo tratto la 15 TS ha denunciato fenomeni di autoaccensione; inoltre il cavo di comando per l'acceleratore si è allentato. Da 35.000 a 40.000 chilometri 155 km su strade cittadine 3.074 km su strade extraurbane 2.386 km su autostrada Consumo specifico pari a 11,65 litri per 100 chilometri Anche durante questo tratto, i piloti della 15 TS sono stati ostacolati dalle avverse condizioi atmosferiche, che non hanno permesso di tenere medie elevate. Ad Ancona è stato eseguito il serraggio della testata. Da 40.000 a 45.000 chilometri 4.602 km su strade extraurbane 319 su autostrada Consumo specifico pari a 11.90 litri per 100 chilometri Per sostituire il cavo flessibile di comando per il tachimetro-contachilometri, i piloti si sono rivolti al servizio assistenza Renault presente ad Aosta, che è intervenuto con molta rapidità ovviando all'inconveniente. Il motore ha denunciato delle noie di carburazione. Da 45.000 a 50.000 chilometri 100 km su strade cittadine 4.505 km su strade extraurbane Consumo specifico pari a 11,90 litri ogni 100 chilometri In quest'ultima parte di test non è stato registrato alcun inconveniente meccanico; lungo l'arco di quasi 5.000 chilometri la 15 TS ha attraversato la Spagna, spingendosi anche in Portogallo. L'ESAME DEL GRUPPO MOTOPROPULSORE Per poter esaminare accuratamente lo stato di usura del motore della 15 TS dopo la prova di durata, lo abbiamo smontato in ogni parte che lo compone; quindi mediante degli idonei strumenti sono state calcolate le usure. Di seguito riportiamo il risultato di queste verifiche. Il motore I quattro pistoni sono stati trovati in ottimo stato, senza alcuna striatura sul manto e con i segmenti in condizioni impeccabili. Soltanto il cielo dei pistoni presentava uno strato normale di depositi carboniosi. I quattro cilindri, anch'essi privi di rigature sulle pareti, hanno denunciato una ovalizzazione di 2/100 di millimetro, ciò che consente di considerarli quasi nuovi. I “piedi” di biella non hanno dimostrato alcun gioco sullo spinotto e i cuscinetti della “testa” di biella si sono presentati all'esame in perfette condizioni. Per quanto riguarda l'albero motore, dobbiamo segnalare che i perni di banco e di biella erano come nuovi e così pure i relativi cuscinetti, ad eccezione di quello centrale dell'albero motore, che presentava delle striature (che però non hanno danneggiato il corrispondente perno dell'albero motore). Per quanto riguarda la distribuzione (albero a camme, aste e bilancieri, valvole, molle valvole, ecc.) non sono state riscontrate usure apprezzabili, ad eccezione delle rigature trovate sul perno centrale dell'albero a camme. La 15 TS d'altro canto è stata sottoposta ad un test molto dure, ciò che spiega questo rilievo. La pompa dell'acqua e il termostato non hanno denunciato alcun sintomo di deterioramento e la stessa cosa può dirsi dell'alternatore e dello spinterogeno. Anche il carburatore è stato sottoposto ad un accurato controllo, cosa che ci ha permesso di giungere a questa conclusione: avrebbe potuto funzionare benissimo ancora a lungo senza necessità di intervento di ripristino; in particolare gli assi delle due farfalle non hanno rilevato giochi. La pompa della benzina, a funzionamento meccanico, non ha denunciato al nostro esame alcuna irregolarità; abbiamo misurato la sua forza di mandata e abbiamo potuto constatare che dopo 50.000 chilometri era uguale a quella di una pompa nuova. Per concludere l'esame riguardante il motore, dobbiamo dire che sul basamento dei cilindri, così come sulla testata nel suo complesso, non abbiamo riscontrato anomalie. La frizione Tutto il complessivo della frizione ha sopportato egregiamente la prova dei 50.000 chilometri, cosa del resto dimostrata al momento dello smontaggio. In particolare le guarnizioni di attrito hanno sopportato un chilometraggio doppio rispetto a quanto consigliato dalla Casa, senza che sia stato necessario sostituirle. Il cambio-differenziale Il gruppo del differenziale, alloggiato nella scatola del cambio, non ha presentato tracce di usura; per quanto riguarda il cambio, dobbiamo rilevare che tutti i particolari (ingranaggi, sincronizzatori, cuscinetti, ecc.) sono stati trovati anch'essi come nuovi. L'ESAME DEGLI ORGANI MECCANICI L'usura cui è sottoposta una vettura non riguarda soltanto il motore e il cambio: anzi possiamo affermare che sospensioni e freni, tanto per citare alcuni particolari meccanici, sono notevolmente più sollecitati e quindi possono richiedere una più facile revisione. Naturalmente i controlli eseguiti sulla 15 TS dopo 50.000 chilometri di prova li abbiamo estesi a tutti gli organi meccanici; ecco il resoconto della nostra indagine tecnica. Lo sterzo Il complessivo dello sterzo non ha denunciato alcuna usura; soltanto in una zona della cremagliera sono state individuate tracce di ossidazione che per altro non hanno diminuito l'efficienza dello sterzo stesso. Anche i bracci di collegamento della cremagliera ai perni fusi delle ruote, non hanno presentato giochi o usure; persino gli snodi si sono rivelati in perfetto stato e ancora adeguatamente ingrassati. I freni Malgrado fosse stata eseguita la sostituzione dei freni a disco anteriori, dopo che erano stati percorsi 30.000 chilometri, i dischi si sono presentati leggermente rigati alla scadenza dei 50.000 chilometri, con le pastiglie di attrito quasi completamente consumate. Le pinze anteriori, dopo essere state sostituite anch'esse a 30.000 chilometri sono state trovate in perfetto stato. Per quando riguarda i freni a tamburo posteriori, nulla di anormale: anzi il consumo è stato quasi insignificante. L'impianto idraulico di comando per i freni si è dimostrato in perfetta efficienza. Le sospensioni I vari particolari costituenti le sospensioni anteriori e posteriori non hanno denunciato alcuna anormalità dopo 50.000 chilometri, a riprova della loro notevole robustezza. Anche gli ammortizzatori hanno fornito un'ottima prova, quando sono stati collaudati mediante l'apposito banco di riscontro. La trasmissione Sotto questa voce possono essere compresi i doppi giunti omocinetici di ciascuno dei due semi-alberi di trasmissione. Nonostante le sollecitazioni a cui sono stati sottoposti durante la prova, i giunti omocinetici sono stati trovati in perfetto stato e adeguatamente lubrificati, grazie ai soffietti in gomma di protezione. Lo scarico Le staffe di attacco si sono rivelate durante la prova un po' deboli; infatti già dopo 5.000 chilometri abbiamo registrato il primo inconveniente. A questo proposito facciamo notare che inconvenienti di questo genere non sono stati mai notati in precedenza durante test analoghi compiuti con le Renault 16 e 16 TS. I pneumatici Durante la prova, sono stati sostituiti due pneumatici a 30.000 chilometri e altri due a 45.000 chilometri; alla fine del nostro test due pneumatici presentavano un'usura del 10 per cento e altri due, nonché la ruota di scorta, un'usura del 90 per cento. La carrozzeria Sono stati esaminati tutti i punti di fissaggio degli organi meccanici alla scocca portante, onde individuare eventuali inneschi di rottura, ma l'esito dell'indagine è stato negativo. Ed ora, per concludere questo test in verità poco appassionante sotto il profilo del raid inteso come racconto (abbiate pazienza, i diari più coloriti e colorati arriveranno...), ecco qualche tabella. Fine GTC -
Esatto, stessa mia sensazione. Dal vivo aveva quella tonalità di "ruggine metallizzata" che fece appunto nascere l'appellativo Fosfomobile. Forse è la foto, o forse c'era un'altra tinta.... sotto il sole aveva dei riflessi un po' rame, un po' dorato... andando a memoria eh? Puoi può anche essere che fosse rovinato, sbiadito (la macchina non se la passava bene... ricordo che dichiarava senza mezzi termini la sua costante permanenza al sole, aveva i paraurti che dal grigio stavano passando al bianco ....)
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Forse era questo...
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Incredibilmente di Xantia Break ne abbiamo in giro ancora due o tre qui... la versione berlina invece, si è ridotta ad un solo esemplare a quanto vedo, e, non vorrei dire, perchè ai tempi non avevo fatto caso alla targa, ma siccome è identica come colore, credo si tratti di quella che negli anni '90 comprò il mio mitico Fernando, che ci ha lasciato ormai da tanti anni. L'edicolante-giocattolaro-profumiere-cartolibraio-bigiotteraio del paese, quello del negozio dove passavo i pomeriggi, insomma quello dell'espositore rotante Majorette e tutte quelle storie. Me lo ricordo come fosse ieri, sempre in giro la mattina a consegnare i giornali a casa degli abbonati al Corriere Valsesiano mentre aspettavo il bus per andare alle superiori; carico di giornali, con una R4 bianca dalla tipica ruota posteriore sinistra annerita dallo scarico , ancora di quelle con le borchie cromate sui cerchi. In testa, un berretto pesante blu col paraorecchi che veniva da chissà dove, era consumato al limite del ridicolo ma lo metteva sempre in testa. Anche ad aprile. Ero praticamente convinto che quella R4 fosse la sua unica macchina, poi una domenica lo vidi.... era appena uscita e lui se l'era comprata. La Xantia. Tutti sconvolti, perchè lui non aveva mai avuto una macchina sì bella, e tra R4 e berretto di inizio '900 tutti erano convinti che fosse il gran visir di tutti i taccagni (in verità non era così, era un po' morigerato sì, ma una persona di gran cuore...) edit... preso dalle mie memorie sul Fernando, dimenticavo: qui la prima Up io la devo ancora vedere.... ne ho vista una da vicino (una White Up!) sabato scorso, ma ero a Milano al Piazza Portello ed era esposta fra i negozi da una concessionaria locale, quindi mi sa che non vale Anche io ricordo una Horizon con una tinta simile. E ricordo anche una Ritmo, di un colore di questo genere. Non so se fosse una riverniciatura o originale (ora non ho in mente la gamma dei colori della prima Ritmo), però era della mamma di uno dei miei compagni di scuola alle medie, e tutta la classe l'aveva ribattezzata "la fosfomobile". Tu pensa che per me è l'esatto opposto non le ho mai sopportate, tanto che ai tempi in cui postai le foto dei prototipi Arna camuffati, scrissi che l'avrei preferita così (girava senza borchie nere, tipo Giulietta o Alfetta).
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Considerazione leggera e svelta perchè sono un po' di corsa... mi è venuta guardando la foto dell'Arna. Eran piccoline, le frecce. :D
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Viale Papiniano a Milano, Torpignattara e Trastevere a Roma, Pavese e Plava a Torino, Posilipo e Poggioreale a Napoli, Ballarò e Bucciria a Palermo....
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La prima puntata si intitola "Impara come si fa a non farsi fregare", con dimostrazione sul campo. Prima la pratica, poi la teoria. Nel senso che a cose fatte gli spiego dove ha sbagliato. Non so se hai presente la barza.... Due fratelli poco svegli (ma proprio poco) un giorno leggono un annuncio sul quotidiano. "DOTTOR TAL DEI TALI PER 500 EURO VI FA DIVENTARE FURBI" "Ué, è proprio quello che servirebbe a noi. Andiamo?" "Eh ma son 500 euro a testa, come facciamo? Mica li abbiamo, ne abbiamo giusto 500! Ce ne voglion 1000! Siamo in due." "Beh senti, facciamo così. Vado io... mi faccio spiegare come si diventa furbi, pago, e poi vengo a casa e lo spiego a te, no?" "Eccavolo! E' vero, non ci avevo pensato! Dai dai..." Così il giorno dopo uno dei due fratelli prende l'appuntamento, e la settimana seguente va dal dottor Tal dei Tali. Il dottore lo riceve... "Salve, lei è qui per diventare furbo, giusto?" "Si si!" "Ok, guardi, è un corso molto veloce. Ha portato i 500 euro?" "Si si, li ho qui in tasca." "Bene. Allora, cominciamo...." Il dottore si alza, va alla parete dietro la sua scrivania, e vi appoggia la mano. "Venga qua..." Il tizio si alza, si avvicina... "Cosa devo fare?" "Mi dia un pugno sulla mano, con tutta la forza che ha." "Ma dottore, le farò male...." "Lei non si preoccupi! Colpisca, con tutta la forza che ha!!" "Beh, se lo dice lei...." Questo parte per tirare un cazzotto mostruoso alla mano del dottore, il dottore la leva e il cazzotto mostruoso finisce sul muro. SBAM! "AHIA AHIA AHIA AHIA AHIA!!!!" "Si è fatto male?" "Si cavolo AHIA AHIA AHIA" "Ha visto? Io le ho teso un tranello! Ora, se io rimettessi la mano sul muro e le dicessi di colpirmela con un pugno, lo farebbe ancora?" "Eh no, son mica scemo!" "Vede, che ha funzionato?? E' diventato furbo!" "Cavolo, è vero! GRAZIE DOTTORE GRAZIE GRAZIE GRAZIE..." "I 500 euro, prego..." Questo paga e torna a casa tutto gasato dal fratello...e lo trova nell'orto. "Uèèèè son diventato furbo!" "Dai che figata, su su spiega anche a me... come hai fatto??" "Ah guarda, ti faccio diventare subito furbo anche a te!" Solo che nell'orto di pareti non ce ne sono.... il "furbo" si mette una mano sulla faccia, e dice al fratello "Dai! Dammi un pugno sulla mano, con tutta la forza che hai!" "Ma cosa dici??" "Dai dai, è la procedura!" "Ma sei sicuro!" "Ma se ti dico di sì!!!" "Vabbè..." questo parte per sferrare un pugno pazzesco al fratello, che all'ultimo leva la mano e il cazzotto va dritto a finire sul di lui naso. SBRANGHETE per terra in mezzo alle patate. "Ahia ahia ahia ahia il mio naso....hai visto! Ho tolto la mano e tu non l'hai presa! Se ti dicessi di farlo ancora, lo faresti??" Il fratello, ridendo come un pazzo per l'altro steso a terra che si tiene il naso...."Beh.... si, perchè no?" "Ecco, sempre detto! Te non diventerai mai furbo!"
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Ricordavo la storia dei soldi destinati in origine allo sviluppo di M1 ma usati per LM... però se non sbaglio questo problema (problema per alcuni, lavoro per altri anche, se vogliamo dire) ebbe effetti anche su Italdesign. Non furono loro a fabbricare le M1? Se non ricordo male eh...
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Volkswagen CC 3.0 V6 [Nuova Motorizzazione]
PaoloGTC ha risposto a nella discussione in Presentazioni Nuovi Modelli
Perdonate l'ignoranza... 15 gradi di V mi fa pensare... è una V aperta del tutto oppure è qualcosa di simile al fu VR6 che aveva le canne parzialmente sovrapposte fra loro?- 6 risposte
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Prima che fai una qualche minc...ata, piemmami (se non invado la tua privacy ) un numero di cellulofono attraverso il quale io possa ciacolare con te (parlare per pm facciamo il 2013..) che vedo se posso darti una mano sia per aiutarti fisicamente a conservarli, che per ritirarti qualcosa io, che per aiutarti nella rivendita se proprio devi. Ovviamente dopo che avrai fatto tutte le scansioni che ti chiedono i pareristi, mica voglio passare loro davanti. Tieni solo presente che se non riesci a risolvere il problema, io sono qua.
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Imho? 1) Frontale ridicolo. Tutti i costruttori dovrebbero avere, in teoria, dei centri stile che sanno prevedere i gusti della gente (è il loro lavoro, no? Immaginare cosa ci piacerà, capire quando una cosa ha stufato, e farlo in anticipo). A mio parere, e anche in base a ciò che sento in giro quando blatero di automobili, le boccone stanno stufando, e mi pare di scorgere qualche segnale, qui e là, fra i vari CS, da qualcuno che l'ha capito, magari non ha ancora sparato le sue cartucce nuove ma ha capito che è ora di cambiare un po'. A quanto pare in Ford no. Poi sarò sicuramente smentito, e scoprirò che la gente che ama ancora le boccone (inutili) è più di quella che penso. Però a mio parere se uno vuole essere "avanti" dovrebbe avere il coraggio di essere quello che cambia. Questa è una considerazione generale, quella più specifica riguardo all'auto del topic sta nelle prime due parole, perchè la perseveranza boccona è venuta pure male. Passi ancora quando la boccona la infilano dentro come mascherina... questa ha due mascherine. Quella che avrebbe un senso come elemento caratteristico, pur banale ma che porta la scritta Ford e dice che è una Ford, e l'altra. Imho è praticamente pronta per finire dritta nel prossimo CARS. 2) sempre per la serie "sarebbe ora di".... capire che, parlando di plance, non tutti sono amanti dei Transformers. Sempre imho.
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