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PaoloGTC

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  1. Visto che si è parlato un attimo di Vetturone... v'è da dire che Ulysse e compagnia bella nacquero con un volto molto simile alle varie proposte realizzate in PSA (1988 circa). Furono loro a vincere la sfida. Ogni Centro Stile lavorò a modo suo sul concetto che era stato approvato, ma l'idea generale venne dai francesi. Fiat aveva realizzato una proposta più "osè", che venne prontamente messa da parte.
  2. Vetturone era il nomignolo di Ulysse e compagnia bella. "Big Boy" fu quello di Multipla, e Large fu Croma. Riguardo la Large cassata, comunque, mi è tornato alla mente un altro ricordo. Discorsi di mio padre che ai tempi lavorava alla produzione degli interni e si occupava anche della prototipazione, vedendo progetti e costruendo campioni di parti che poi non andarono in produzione (oppure non ci andarono proprio i modelli a cui erano destinati). Egli ricordava che quando in azienda si iniziò a parlare di Croma II anche per loro il codice era "Large", e che i primi prototipi costruiti non avevano nulla a che fare, anche come dimensioni generali, con quelli poi realizzati per la Croma II andata in produzione. Ci fu quindi un cambiamento anche a livello di questi particolari di interni, che solitamente però venivano richiesti quando si era ormai deciso come farla. Di conseguenza penso che questa Large cassata sia andata avanti un bel po' nel programma, perchè se ad un certo punto passi da una cappelliera ad un'altra di sagoma completamente differente, fatta per accoppiarsi a fianchetti completamente differenti, montati su una scocca completamente differente, vuol dire che hai cambiato tutta la vettura. Loro fecero prove d'interni fatti e finiti anche per questa scassona qui. Per dire, quando Fiat passò da Unone a Tipo, loro non furono coinvolti, perchè non lo erano stati manco prima. Arrivarono le commesse per la prototipazione dei pezzi Tipo2 quando si decise di fare la Tipo.
  3. Ricordo pure io alcune anticipazioni molto realistiche di Quattroruote in quegli anni, che definisco tali perchè col senno di poi (tramite immagini scivolate fuori attraverso varie design stories) ho potuto constatare che si trattava di proposte realmente esistenti e non di fantasie del disegnatore di turno, e nemmeno "fuori tempo massimo" nel senso di cose che erano state lasciate in vista perchè ormai cassate. Evidentemente ai tempi 4R riusciva ancora a curiosare parecchio. Riguardo Large però bisogna aggiungere che il lavoro era stato abbastanza facile per un bozzettaro con un po' di occhio, una volta fatta la tara ai camuffi. Non dimentichiamoci che QUESTO tipo di Large fu costruito e mandato in strada, oltre ad essere mostrato tramite due immagini di una scocca (evidentemente quella di uno di questi muletti bianchi sotto il camuffo nero). Probabilmente l'idea di costruire questa "Croma" andò avanti per un po', creando un altro caso nella storia dei muletti Fiat "inutili". Riguardo invece la maquette cui si è fatto riferimento, quella dell'immagine ritoccata nel primissimo post di questo topic, abbiamo la possibilità di vedere l'originale, che fu paparazzata da 4R in un deposito dei mostri Fiat vicino ad una parziale maquette di Dedra (visto che c'è solo il posteriore, credo si trattasse di materiale proveniente dallo studio per il face-lifting... comunque curioso vederla ancora in giro dopo così tanto tempo) ma 4R per primo fece l'errore di presentarla come maquette di "Large". Pur somigliandole, si trattava di altro e probabilmente venne lasciato in bella vista perchè ormai scartato. Qui sotto posto la foto originale. Si trattava di una proposta per la cosiddetta K2 (le cui maquette vennero pure loro pubblicate da 4R in tempi molto vicini a quelli di lavorazione, altro segnale che potevano mettere facilmente il naso dietro le quinte), nella versione station. (notare dietro di lei un'altra cosa piuttosto strana... ) Eccola anche (lei o una simile) sotto i teli ai tempi in cui ci si lavorava sopra. Ah, per la cronaca, tale station wagon erronamente indicata come "Large" era la familiare della proposta per nuova K da parte di Pininfarina, dell'estate 1998. Nella design story di Auto & Design venne presentata soltanto la tre volumi, la station comparve solo nelle spies di 4R. Probabilmente perchè essendo la design story dedicata a Thesis, si decise di parlare solo degli studi "tre volumi".
  4. Uhuh cosa è uscito fuori dopo anni Già che siamo qui, attacchiamo queste alle pareti (spero che non siano già state postate)
  5. Infatti.... era già noto nel 1986 perché la prima volta che la mandarono a ballare sui sassi de La Mandria e a farsi beccare ignuda 😄 dopo cinque minuti (con la sola variante delle frecce anteriori arancioni) le misero pure le coppe 😂 per la serie "guardate, guardate pure tutto" 😂 (chissà, magari a quei tempi pensavano di non usarle in produzione)
  6. Tra l'altro l'ultimo numero con la testata "Gente Motori" originaria e a me più cara perché della mia infanzia. Dal numero successivo Gente divenne piccino e Motori enorme.
  7. Ahhhh.... i topic Alfa della sezione scoop. Quanto mi sono mancati 😁 Mi avete fatto tornare ai tempi del "cerchiamo con l'aiuto della grafica, con l'aiuto da casa e quello delle Nazioni Unite di ricostruire come son messe lucine e lucette dentro il faro di 940. Ma senza ascoltar troppo l'insider perché trattasi probabilmente di balengo" 😂😂😂😂 Mi son sentito per un attimo più giovane. Grazie 😊
  8. Pienamente d'accordo riguardo Unone. La Yugo secondo me rimane molto più gradevole perchè riscalata (almeno questa è l'impressione che ho sempre avuto) su una lunghezza maggiore. Due e Unone da bocciare completamente. La prima perchè secondo me un aggiornamento della Uno con l'unico risultato di renderla freddissima ed impersonale (può comunque essere che se avessimo visto la Uno come auto nuova nuova nel 1988 anche lì avremmo detto "meh" mentre nel 1983 era altra cosa) e la seconda perchè... perchè... ma che spirito gioioso aveva il Centro Stile Fiat a metà degli anni '80?? 'na tristezza quella macchina. La Tipo non è una Calibra, non è una SL R129, non è una Bmw Serie 8 ma come svolgimento del tema "due volumi attorno ai quattro metri con un abitacolo disumano" tra Unone e Tipo ce ne passa. I.De.A ha dato tutto lo charme possibile ad una forma che era frontale più abitacolo cubico. Forse, dico forse, tornando indietro nel tempo si poteva trovarle un difetto nel frontale, non perchè brutto... semplicemente molto più normale del resto. Ad esempio un frontale "a là Quattro" con calandra nera, quattro fari quadri come evoluzione del frontale Ritmo e le barrette reinterpretate (non so, spostate a sinistra come la losanga Renault sul restyling Supercinque del 1987... giusto per dirne una) poteva darle un po' più di grinta. Per la serie "fatto 30, facciamo 31" io le avrei messo anche quei fari posteriori bianco-rossi, ma questo è un mio parere personale. L'Unone invece finisce dritto dritto insieme alla Progetto Uno che aveva immaginato Fiat... mi ripeto, che gioia di vivere!! Torno un attimo su quanto ho scritto ieri riguardo le due "schifezze" presentate da Giugiaro. Beh, forse ho esagerato con la Tre Lancia. Non è la Dedra ma... una volta affinata un pochino avrebbe anche potuto essere un'auto di una certa eleganza. Sicuramente molto meglio della Due Fiat. Ci voleva un po' di lavoro eh (secondo me). Un po' più lunga, un passaruota posteriore normale perchè sopra la ruota quella fiancata è pesante come la torta della nonna, ma con un po' di modifiche avrei anche potuto darle un pelino di fiducia. Dobbiamo anche pensare che stiamo guardando una proposta che ha ricevuto un veloce "no" senza avere occasione di ripresentarsi modificata. Qualcosa di carino c'era. Tornando alla Tipozza, una piccola curiosità di cui mi sono reso conto da quando anche io ogni tanto vado in giro con un Topo Due e mi sono abituato a vedere davanti a me il quadro strumenti "tristezza" della base . Qualche settimana fa, leggendo un Gente Motori del 1987 (mi piace tenermi aggiornato ) negli sgub trovo l'articoletto intitolato "Sbirciata dentro la Tipo 2" con una foto, scattata dal posto guida di un prototipo, che mostra una plancia dotata di volante Digit e strumentazione base. Ho notato delle differenze rispetto alla Tipo che è andata in produzione, cui non avevo mai fatto caso in precedenza. Prima di tutto, beh c'è un pannellino di plastica piazzato fra le bocchette centrali e le manopole della climatizzazione. Sa un po' di posticcio, ed infatti lì la Tipo definitiva ha una rientranza dove se non erro venivano piazzati dei comandi supplementari un po' "ad cazzum" (può essere che abbia visto il pulsante dei fendinebbia su una qualche vettura che li aveva? O dico una stupidaggine?). Poi: -bellissima la manopola della temperatura con i colori al contrario prima rosso e poi blu. Mah.... -la scala del tachimetro che diventa rossa dopo i 160... a parte che non capisco il significato... non è mica il contagiri. Velocità pericolosa per la vettura? Rosso per indicare che siamo fuori dai limiti imposti dalla legge? Ok... ma dopo i 160? Ancora mah... anche perchè tale scala rossa la vedo anche sui disegni della strumentazione pubblicati da 4R nel febbraio 1988 per la prova su strada.... ma la mia Tipo ha la scala tutta bianca; -curiosità finale: ci sono arrivato leggendo l'articoletto, nel quale GM sottolineava la capacità del serbatoio di ben 60 litri... che avevano scoperto perchè lo strumento era scalato 0-30-60, in litri... ma la Tipo è uscita con 0-1/2-1
  9. Mi sono riletto e mi sono reso conto di aver calcato un po' con il mio solito bla bla bla che esce quando devo dire 30 cose e le scrivo come se stessi parlando dal vivo (che ci si capisce meglio). Per ridurre: Tipo sarebbe anche nata per prima, se le cose non fossero andate così: -parte il progettone -danno a I.De.A il via per le tre volumi -danno a Giugiaro il via per la 2 volumi Fiat e la tre volumi Lancia -Giugiaro presenta due schifezze -Fiat sceglie subito le tre volumi I.De.A e prende la 2 volumi di Giugiaro e ci lavora su -esce una mezza schifezza anche lì -Fiat chiede a I.De.A. anche la Tipo -I.De.A toglie il sedere alla Tempra (non che abbia fatto esclusivamente quello, ma per capirci...) p.s. quando ho visto in alto a destra che questo topic l'ho aperto 12 anni fa mi è venuto un brivido. Voglio tornà bambino.
  10. In generale la approvo anche perchè al netto delle sue specifiche soluzioni stilistiche, come il Vizor che apprezzo molto (anche se vedere in altre condizioni di luce che là in mezzo, attorno al Blitz ci sono delle grigliette è stato un calcio nei colli oni... questioni di raffreddamento su alcune versioni oppure è standard così?? Tutta chiusa non c'è??) mi piace quel generale spigolamento che mi riporta alla mia H dopo la cicciosità della J (parole della figlia del conce di famiglia "beh la J era più fine, elegante..." NO ERA CICCIONA, E' DIVERSO..) parzialmente corrette da quel casino che è stata la K. Però.... però. Ho ufficialmente deciso che davanti e di lato mi piace... dietro no. Già non avevo digerito quel marasma sul paraurti posteriore (secondo me già qualcuno quel giorno con la matita in mano non aveva digerito qualcosa della sera prima...) e ora noto meglio quel curvilineo che corre sopra la fanaleria e scende verso i lati. Me la fa fredda e tristarella. Davanti è arrabbiata, dietro è uffa. p.s. bravi avete fatto un bel lavoro, ma la H GTC resta sul gradino più alto del podio delle Astra più belle della storia A riprova del fatto che siamo di fronte a un Vizor che è qualcosa di nuovo... solo in teoria, perchè cita Manta ma già in passato aveva fatto parte del design Opel mescolato con altre soluzioni... provate ad immaginare qua sotto la calandra GTC che invece di essere interrotta dagli occhioni-fari prosegue lineare fino ai parafanghi, e chiude incontrando il profilo basso che sale verso l'accoppiamento paraurti-parafango... non è un Vizor?
  11. Mi fischiavano le orecchie. Il progetto Tipo 2-3 prende il via (parole di Ghidella al lancio della Tipo nel 1988) "il giorno successivo al lancio della Uno". Le prime vetture del progetto Tipo 2-3 ad essere definite ed approvate come design sono la Dedra e la Tempra (prima la Lancia, poi la Fiat). La Dedra viene congelata nel 1984. Nessuno pensa di sostituire in poco tempo la Prisma lanciata da poco e anche per la Regata i piani vanno fino alla fine degli anni '80 tant'è che nel 1986, mentre la Tempra gira a La Mandria con la sua carrozzeria definitiva così come la Dedra ed entrambe vengono prontamente paparazzate da 4R - foto dell'altro giorno nel topic La Mandria, che sono dell'estate-autunno 1986 - viene lanciata la Regata II atto, progetto che era previsto come restyling di metà carriera e che la porterà fino al 1990 (ricordiamoci che una volta le Case tendevano a farle durare di più le automobili, sul mercato...) La Delta II segue passo-passo la Dedra, ma come sappiamo ad un certo punto viene stoppata e rimandata. Arriverà in seguito, dopo aver subito un restyling al frontale (e come era "la prima Delta II" lo vediamo nelle foto che sono state pubblicate qui sopra). Tanto che pure lei nel marzo del 1987 viene pubblicata da 4R (se lo cercate è quello con la Citroen AX rossa in copertina) ed il prototipo sorpreso in prova mostra il paraurti anteriore più piatto che faceva pendant con il frontale più piatto che poi non andrà in produzione. La Tipo è quella con il parto più travagliato, perchè su di lei si indugia con una carrozzeria che tutti abbiamo imparato a chiamare "Unone" e che non è la "Due" di Giugiaro (che in strada non è andata) bensì la revisione del concetto "Due" di Giugiaro da parte del Centro Stile Fiat. Tanto che proprio nel 1986 su Quattroruote di luglio (copertina gialla con proprio la Regata II atto come protagonista) nel mega-articolo di scoop sul Tipo 2-3 si vedono Tempra e Dedra, seppur camuffatissime, con la loro carrozzeria definitiva mentre la Tipo è ancora un "Unone". Ora, se non ricordo male in quel momento Quattroruote non scrive nulla riguardo un possibile cambio di carrozzeria per la Tipo 2 (anche se ad un occhio allenato pare subito che ci sia qualcosa di strano... perchè la menano che le nuove medie Fiat-Lancia avranno in comune il carry over ma se si osservano con attenzione le foto si capisce che c'è qualcosa che non quadra perchè il carry over della Tipo 3 e della Tipo 2 non combaciano mica...) mentre Gente Motori, in articolo più o meno stesso periodo, nello scrivere che la nuova media Fiat avrà un'abitabilità inaudita per il segmento, sotto la foto di un prototipo Unone aggiunge la didascalia la quale dice che è giunta voce che in Fiat non siano soddisfatti dello stile della due volumi e che potrebbe essere oggetto di una revisione. Probabilmente, nel 1986, quando Gente Motori scrive queste cose, ciò è già accaduto (la maquette "O" della Tipo come la conosciamo, con solo lievi differenze di calandra e con i fari posteriori bianco-rossi è proprio del 1986) e semplicemente, dato che anche Unone era costruito sul T2-3, si è pensato di portare avanti i collaudi con delle carrozzerie "inutili" fino a che non sarebbero arrivate quelle definitive (che infatti spuntano poco dopo... se non ricordo male sempre nel 1986 in due diverse occasioni 4R torna a parlare del Tipo 2-3 e la Tipo finalmente viene paparazzata con la sua forma definitiva... un articolo non ricordo su che numero sia, ma il successivo è a novembre se non sbaglio, 4R con la Y10 4x4 in copertina e la banda-richiamo nell'angolo superiore destro con scritto "La nuova Fiat Due sulla pista segreta".... il celebre articolo che racconta la giornata vissuta dai paparazzi di 4R nei boschi di La Mandria cercando di seguire i rumori dei pneumatici sui ciottoli della pista per capire dove avrebbero potuto vederla). Questo veniva ricordato molto bene anche dal signor Giorgio Piritore, ai tempi responsabile dei collaudi Fiat Tipo, in una intervista pubblicata sull'Illustrato Fiat in occasione del lancio, nel 1988. Egli raccontava che il mega progettone era arrivato sulla strada con due prototipi "anonimi" che erano serviti a fare le prime esperienze col pianale nuovo (e sono i due Frankie, che erano DUE, pubblicati entrambi da 4R nel 1983 nell'articolo intitolato "Fiat Tipo 3 - Si studia una nuova media" - il Frankie "tre volumi pulito senza camuffi" e il Frankie camuffato due volumi con le pinnone che lo fanno sembrare una Vectra 2 volumi SONO DUE FRANKIE DIVERSI, non è lo stesso camuffato e scamuffato) e che in seguito c'era stata una fase di collaudo con la carrozzeria che IN QUEL MOMENTO il Centro Stile Fiat stava ipotizzando, per poi passare in seguito la palla a I.De.A anche per la "2". Quindi: Spada dice giusto quando ricorda che nel 1986 aveva già finito la Tempra (caspita, girava a La Mandra e le mancavano solo i fanali...) e dice giusto anche quando ricorda che nel 1984 la Dedra era già pronta. Come design, e come struttura. Questo non vuol dire che stessero pensando di mandare a dormire la Prisma dopo pochi mesi. Semplicemente, negli anni '80 Fiat ha per un certo periodo pensato molto "in là". Di certo per chi non è addetto ai lavori è sconcertante pensare che mentre lanciavano una Regata II atto già stava girando a La Mandria la sua erede, ma è proprio ciò che accadde. A tutti gli effetti, la Dedra è nata PRIMA, e la Tipo DOPO. Come design. Non come idea di fare un'auto nuova.
  12. Per fare un esempio, direttamente da un QR del 1982 appena "pescato" in archivio, l'aria condizionata secondo il listino era disponibile unicamente per la Delta 1.5 in un pacchetto che includeva i cristalli atermici e che costava 1.126.900 Lire. Che poi la cosa buffa (se ricordo bene e di conseguenza non sto scrivendo una corbelleria) il frontale della DeLorean con quel "nose" che facilita i restyling, dotato di quattro fari "à la Audi Quattro" è il risultato di una forzatura, digerita con malavoglia da Giugiaro e richiesta da JDL. Mi pare che lui la DeLo l'avesse inizialmente pensata come l'Esprit, sempre sua. Quindi appuntita e con i fari a scomparsa. Personalmente preferisco mille volte la DeLorean così come è. In primis perchè amo le auto con i quattro fari "à la Quattro", mi fanno ancora più sangue di quelle con i quattro tondi, ed in secundis perchè le auto come la Esprit che a fari chiusi non hanno "viso" non le ho mai amate. Qualcuno mi dirà "ma se sei un fan della Pontiac di Supercar?"... momento.... io sono un fan dell'estetica di KITT, che aveva un frontale più lavorato, uno scanner e quattro (o sei) fendi belli cattivi. La Firebird originale mi dice zero a confronto (sempre pensato che chi si è inventato il frontale di KITT abbia fatto ciò che GM avrebbe dovuto fare da sola - vabbè lo scanner era un plus ma il bumper appuntito con prese d'aria e fendi è 1000 volte meglio dell'original) e il "piattume" tipo Esprit non mi ha mai detto nulla.
  13. In questa immagine (che non viene dalle mie ricerche bensì da FB e precisamente dalla pagina del CDA - Car Design Archives per chi non lo conoscesse) si può apprezzare il momento in cui si decise che ci voleva un po' più di sbalzo e si riparte... aggiungendo materiale Frontali, la creazione della maquette con la soluzione definitiva per il posteriore, il manichino con la maquette degli interni. Interni vari, inclusa la maquette della plancia "cilindrica". Per ora mi fermo qui
  14. Altri pannelli porta e lo studio per il quadro strumenti "cilindrico". Altre quote, sempre con la versione a fari posteriori orizzontali. Interni più vicini al risultato finale ed un volante che per fortuna è rimasto sulla carta... Giorgetto al lavoro con il modellino in scala sul tavolo. La "Delta" di Castagnero (grazie Giorgetto...). Si lavora sulla maquette. Un po' di immagini della versione con fanaleria orizzontale (nella terza - vista laterale - si può apprezzare un pochino il fatto che inizialmente Giugiaro l'avesse prevista un po' più corta) nell'ultima delle quali tale soluzione è mostrata con una variante che sposta la fanaleria un po' più in basso, cosa che secondo me la rende ancora più simile alla Scirocco.
  15. Un fronte-retro, uno studio per la versione HF con quattro fari tondi e un abbozzo dell'ipotesi per una plancia dotata di strumentazione digitale. Interni, immagini più definite della proposta "digitale" ed infine un duro colpo per la privacy Lancia... qualcuno ficca il naso e già nel 1976 Gente Motori è in grado di anticipare... questo. Prego! Nessun problema, figurati. Quando c'è tempo (come oggi) per me è sempre un bel passatempo Qui abbiamo uno schema con quote che ce la mostra ancora con i fari posteriori orizzontali, le tre viste di una versione iniziale con lo sbalzo posteriore molto corto, i pannelli porta e il Giugi con un disegnino di quelli piccoli Infine la bozza ed il finale di un quadro "tematico" con la Delta/Scirocco (Giorgetto, che è successo con la porta posteriore? Ci siamo sbagliati? )
  16. Eh lo so è andata persa una montagna di cose.... proviamo a rimettere qualcosa un po' alla volta. Ovviamente mi è un po' difficile rimettere tutto nella giusta sequenza in modo tale che le immagini accompagnino il testo, ma farò il possibile seguendo il modo in cui le avevo salvate nei miei folder... Intanto un paio di bozzetti dei primi tempi, seguiti da quelle che Gente Motori aveva denominato prima, seconda e terza versione. Alcune foto son di qualità scarsa, anni fa ero rimasto senza scanner e di conseguenza in alcuni casi erano... foto di foto. Poi il bozzetto della versione definitiva. Poi ci sono tre varianti, denominate A, B e C. Schemino generale con alcune quote, poi uno dei primi schizzi che si concentra soprattutto su quello che sarà il montante posteriore e altri due bozzetti che risalgono all'inizio dei lavori.
  17. Negli ultimi tempi, rotolandomi nel cartaceo vintage che ormai ha preso possesso della mia abitazione mi è capitato più volte di leggere articoli e articoletti riguardo questa ipotetica Arna II (o Arna Bis come scrivevano) ma non c'era nulla di definito in quelle righe, se ne parlava più che altro non come Arna in quanto modello ma come Arna in quanto Alfa Romeo Nissan Autoveicoli; in poche parole, l'ipotesi su un secondo modello che avrebbe potuto nascere da quella fusione ma non precisamente un restyling o una riedizione dell'Arna in quanto vettura due volumi per il segmento C. Qualcuno scriveva di una berlina più grande (e Gente Motori pubblicando le foto di una 164 camuffata con ancora la carrozzeria di Cressoni scrisse che era quella...), qualcuno di un fuoristrada, collegandosi agli esperimenti Magnaghino e Magnagone che avrebbero potuto avere una derivazione civile attraverso la collaborazione coi giapponesi. Dicevano più che altro che la partnership avrebbe potuto dare vita ad un secondo prodotto, ma nulla di specifico. Arna Bis in quanto nuovo modello nato dalla joint-venture, non una nuova "Arna".
  18. Passavo di qui e ho pensato di aggiungere due foto ritrovate molto tempo dopo l'apertura di questo topic. L'anno è il 1977. Vorrei far notare i quattro fari di questo prototipo
  19. Può essere.... non ricordo di preciso dove ma come dicevo ieri è uno dei bozzetti che ogni tanto venivano rilasciati da Fiat stessa perchè non compromettenti ai tempi non essendo firmati potevano essere scambiati per il lavoro di qualche illustratore al lavoro per una rivista (la maggior parte di loro li firmava ma a volte comparivano con il logo della rivista oppure completamente anonimi) ma col passare del tempo e con la pubblicazione delle design stories si scopriva che erano parte del materiale ufficiale. E' successo ad esempio anche con alcuni bozzetti molto belli e "anonimi" delle Alfa 145-46 e GTV-Spider: sembrava che fosse arrivato un nuovo illustratore molto bravo, poi quando venivano pubblicate le design stories vedevi che era materiale from Arese. Riguardo i "porte aperte" in concessionaria, anche io ricordo tantissima gente per la Punto. Quella di Coupè onestamente non la ricordo e Marea me la sono persa perchè impegnato con il servizio militare (ma le avevo viste abbastanza in giro per Torino con gli ultimi cerotti ). Tanta gente, ma mai come per la Tipo. Il porte aperte Tipo fu una cosa semplicemente indescrivibile.
  20. PaoloGTC

    L'arte del camuffare i prototipi

    Due vecchi mostriciattoli che probabilmente avevo già postato da qualche parte ma magari sono andati persi.... ho qualche problema a vedere tutte le foto. Se son doppie levate
  21. Mi pare che il programma 1986 sia stato abbandonato dopo qualche gara... può essere che stessero portando avanti qualche sviluppo per conto dei privati che rilevarono le LC2 e continuarono a correre?
  22. Oh scusate, io non ce la faccio, è più forte di me. Questo barattolino sammontana mi fa andare in modalità Tomaselli... "ah... la E-Rocks... nuovo simpatico animaletto urbano con le pile... hai già provato a lasciare senza cavo di ricarica una E-Rocks e abbandonarla al parcheggio dell'Idroscalo? Lo sai che succede? E' OGGETTO DI ATTI DI BULLISMO DA PARTE DELLE OMEGA LOTUS E DELLE MONZA 3.000.... la sbatacchiano contro le colonnine di ricarica come la pallina di un flipper per vedere chi fa più punti! Prova invece a buttare via un cavo di ricarica mentre sei davanti ad una Omega Lotus... lo sai cosa fa la Omega Lotus??? SE NE BATTE IL C....!!! LA OMEGA LOTUS!!"
  23. Anche perchè quando è stata impostata 131 nel segmento inferiore c'era una tre volumi più piccola, difficile sviluppare qualcosa per il segmento superiore partendo da quella. Poi quando alle "C" han tolto il sedere è diventato molto comodo rimetterglielo per salire di un gradino Tornando alle storie de La Mandria, purtroppo i ricordi non sono tutti piacevoli. Un ricordo del sig. Giacomo Maggi attraverso questa foto-spia della Uno Turbo gr.A con lui al volante.
  24. Accipicchia cosa veggono le mie fosche. Foto recente di una superstite paparazzata, oppure immagine d'archivio? Perchè siamo di fronte ad una bella rarità... son state ben poche le Punto ad essere immatricolate con la targa-provincia.... i numeri di altre province non li ricordo bene ma questa è la mia, e Vercelli si è fermata a 649999 (l'ultima targa/provincia che vidi fu una Twingo blu targata col 649989... poi arrivò l'AA, anzi l'AB perchè non so da dove partirono a distribuire le targhe nuove, ma mai vista in vita mia una "AA"). Tanto per dire, avevo iniziato da poco la mia vita lavorativa quando una collega comprò una delle primissime Punto viste in questa città, ed era già un "AB 290". Questa 6 Speed deve essere uno dei telai più bassi in assoluto. A me le coppe Punto in generale non dispiacevano, le trovavo tutte abbastanza carine a parte quelle della S. Erano tutte abbastanza levigate, moderne, "anni '90" e ben intonate col design della vettura. Le vedevo comunque un grosso passo avanti rispetto a quelle della Tempra, banali sulla SX e terribili sulla base... per non parlare di quelle della Tipo base che mi tocca vedere ogni giorno (ma ancora per poco perchè sto restaurando completamente 4 cerchi della 16v... visto che sono a libretto sfrutterò la vecchia magia di quei tempi, quando bastava passare dai 13" ai 14" per cambiare di un mondo). E' sempre un piacere anzi credo di avere qualcos'altro da qualche parte... vedremo cosa salta fuori in fondo al post. Anche a me piacevano molto questi schizzi un po' più ottimisti... anche Giugiaro che non si è mai fatto prendere dalla meraviglia di bozzetti fantastici, dando la preferenza a rappresentazioni più realistiche, aveva comunque la manina che addolciva un po' il tutto. Ho sempre visto questi sketch come un "ecco, dovrebbe essere così" cui faceva seguito il "si però per questo e per quello bisogna fare cosà" Vediamo un po' cos'altro c'è.... Le prime due purtroppo non sono di una gran qualità, soprattutto perchè non sono complete ma al momento ho solo queste scansioni fatte anni fa fra mille difficoltà. La terza invece è un prodotto dello Stile Fiat... e ne sono innamorato ancora adesso. Ai tempi ero davvero entusiasta di questo filone stilistico che ogni tanto spuntava sulle riviste tramite bozzetti divulgati da Fiat stessa in occasione di qualche articolo sul futuro... evidentemente immagini rilasciate perchè non compromettenti. In particolare amavo questa "fusione" molto dolce fra gruppi ottici e mascherina, che immaginavo come un collegamento fra le ottiche realizzato con un materiale molto simile alle parabole, con soltanto le cinque barrette ristilizzate ad interrompere il tutto. La vidi su questo bozzetto e su altri due, se non ricordo male di una ipotetica coupè e di una berlina... tutte cose mostrate così tanto per dire "chissà, un domani". Un'idea di grande eleganza e pulizia per gli anni '90 che un po' a tutti sembravano il decennio della maturità, del buonsenso e dell'ecologia dopo i chiassosi (e indimenticabili per carità) '80. Va là, già che siamo qui mettiamo anche un trio dedicato a quella costruita e pressata Poi arrivò la Punto che non adottava questa soluzione ma aveva pure lei un frontale adorabile per la sua pulizia ed il suo spirito amichevole.
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