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A proposito come va su Marte? Sempre a far tondi? E io che pensavo di esser più saggio prima di incontrare LOS AMIGOS. Comunque sul libretto c'è scritto Fiat Auto 164 K3 quindi temo di essere condannato ormai.
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Oggi se riesco sento in conce da me, tanto per ascoltare un'altra campana (riguardo FADER-casse). Non si sa mai.
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No no funziona. Di queste Fabia ne faranno una. Quella. Andrà in un concessionario e nel 2015 qualcuno la comprerà scontatissima fondo magazzino fine scorte aziendale km 0 110 anni. A meno che non sia la macchina che ha preso il Net. Allora casca tutto il ragionamento.
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Chiedo scusa a Nick per non essermi prodigato in numeri da saltimbanco accompagnato dalla Banda del paese e da fuochi d'artificio da Campionato del Mondo per festeggiare il fatto che ha fotografato una 164 come la mia. Ero preso da altre cose e mi è sfuggito. Bella, comunque, l'avevo vista anche io quando era in vendita (e non avevo ancora la mia) ma: -osservando cerchi e leggendo alcune cose mi ero fatto l'idea di una macchina un po' tarocca; -la richiesta economica era superiore a quella della mia (impossibile credo trovarne una inferiore); -mi sembrava che i km fossero un po' più alti rispetto quelli della mia; -la mia si poteva visionare a mezz'ora da casa; Insomma alla fine la guardai ma poi andai a Biella. La mia ci perdeva nel confronto perchè i cerchi (gli originali che forniva insieme all'auto) erano da 16 ed io ho i 15 che mi piacciono di meno. Poi però ho appreso che la mia con quei cerchi è una versione abbastanza rara e quindi manco glieli cambio.
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Quoto per J-Gian. Io direi che è il caso di rivedere un attimo il tono con cui si definiscono gli insider (che in altri momenti han fatto e fanno così tanto comodo qui dentro, vero si o no? e allora). Io non sono un insider ma ne frequento diversi (sia gente che frequenta o meglio amava frequentare, e ho detto tutto, questo foro, sia gente che ne sta completamente al di fuori) e dico chiaramente che se fossi uno di loro mi passerebbe la voglia di condividere qualcosa quando si può. Quando le cose cambiano in corso d'opera (e siamo tutti qui a vedere e parlare di un Gruppo in cui le cose cambiano come gira il vento) è comodissimo dire dopo "eh avete visto lo dicevo io, qui si son dette un sacco di cazzate". Calma calma, calma. Prima di tutto, è facile scordare, quando si attaccano le notizie da loro riportate, che molto spesso chi riportava aveva l'accortezza di scrivere le paroline (maiuscole proprio) "QUESTO E', AD OGGI". Ad oggi significa qualcosa o no? Significa tantissimo proprio quando si parla di un Gruppo dove esiste quasi solo l'OGGI. Poi, cosa dobbiamo aggiungere? Che quando un insider riporta una cosa (spiacevole a volte) e aggiunge AD OGGI proprio per sottolineare che "vedremo poi", qui si parte con 343 pagine di pippe e suicidi di massa che son le cose che (siete i primi a dirlo) fan male all'informazione che qui dentro si vuol tanto fare; che son le prime a CONCIMARE una notizia trapelata (sottolineata dalla dicitura "AD OGGI") facendola diventare sempre più importante. Poi, cosa succede? Succede che come ogni 2x3, le cose cambiano. E che si fa? Non vedo nessuno scrivere "beh anche noi ci abbiamo camminato sopra per settimane, abbiamo contribuito a creare una certezza". Vedo solo gente scrivere "ecco vedete, ne avessero presa una che è una" (dimenticandosi che quando di recente si è parlato di una special Alfa per il Salone e da altri lidi è arrivata notizia più precisa su cosa fosse, tal notizia non ha fatto altro che confermare ciò che gli insider sostenevano e... toh è arrivata da altri lidi, qui gli insider non avevano affondato sull'argomento anche se sapevano bene di cosa si trattava: forse perchè stavano cominciando a pensare che non val più la pena di dirvi un kaiser di nulla?). Vedo definire gli insider (che lo staff e chi frequenta il foro da tempo conosce bene) come fantomatici. Beh, siamo su un forum. Non ci si può conoscere tutti di persona. Proprio per questo, attenzione a definire le persone. Ci sarà chi gioca a fare il "so tutto io", ma proprio perchè non ci si conosce tutti di persona, occhio a lanciare opinioni sull'operato e sull'integrità di persone che non si conoscono perchè magari si è su questo forum da cinque minuti. Questo è quello che penso. Se qualcuno se la prende per le mie parole, beh non posso farci nulla. E' il mio pensiero e lo scrivo. Sicuramente qualcuno avrà trovato arroganza o indisponenza nel modo di descrivere i fatti "inside" a volte e non gliene dò torto, c'è chi pecca di presunzione. Attenzione a non fare lo stesso sbaglio.
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- alfa giulia
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Beh tecnicamente non credo che abbiano detto una bugia. Quando su Astra H spiegavano dell'esistenza a bordo di 6 casse, trovavi due woofer e due tweeter all'anteriore e due woofer al posteriore, che fa 6. Han scritto 4 e sono 4 (per quanto concordo con te che non sia carino non avere casse al posteriore, soprattutto su una monovolume che suggerisce la presenza di occupanti al posteriore più di altre tipologie di auto). Finezze subdole da depliant e da corsi per venditori.
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- ginevra 2010
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Se il funzionamento del GID di Meriva è rimasto quello del GID di Astra H, la velocità istantanea in digitale dovrebbe essere uno dei dati che escono nelle pagine del menù nascosto di cui avevo parlato tempo fa (spiegando la procedura per farlo apparire... non mi ricordo con chi ne avevo parlato).
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- ginevra
- ginevra 2010
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Infatti ho detto Varallo. Mica Quarona.
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Per ora quel che mi disturba è il fatto che per motivi di (chiamiamolo) dinamismo nel disegno della porta posteriore, il divisorio tra vetro fisso e vetro mobile si è spostato troppo in avanti. Lo trovo troppo "in mezzo" al finestrino. Sarà una cagata ma a me arreca un fastidio notevole. Lo chiamo effetto GTV6. Auto in cui quel divisorio nel vetro posteriore ah sarà stato utilissimo perchè permetteva di avere una parte di vetro mobile anche per i passeggeri posteriori maaa.... a me è sempre parso un calcio negli zebedei esteticamente parlando. Riguardo il brancardo curvo... alleluja. Faccio parte del gruppo dei detrattori. Alla definizione del conoscente di Regazzoni ne aggiungo un'altra di un conoscente mio. "Sembra una gondola".
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Una postilla riguardo il Ducato Scuolabus. Mi aggancio al pezzetto di targa che si vede "VC 50....." e alla memoria di fanciullo (VC 50 sta per inizio 1988) per far notare che non so cosa fa lì ma quello è uno scuolabus ex-valsesiano (di Varallo Sesia precisamente).
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Stavate parlando di me? Se dico che quoto entrambi sono troppo di parte? Vabbè' date=' sono di parte. Ogni volta che la lavo, asciugo e lucido non faccio altro che restare a guardarla dopo e pensare che quando una cosa nasce bella, potrà invecchiare ma bella lo resterà per sempre, e, al di là di mille storie, peripezie, vicissitudini Alfa-Fiat-Lancia-IRI-Prodi-Ford-Agnelli-Ghidella-Romiti... per me lei resta un'Alfa, anzi per me l'ultima (intesa come "prima di") resta lei, perchè sarà nata con vincoli (quando mai Alfa non ne ha avuti di qualche genere nella sua storia) ma è nata dall'Alfa Romeo. Per questo lo scorso dicembre ho voluto portarla "a casa", e fotografarla in un luogo dove merita di avere un posto. [img']http://img696.imageshack.us/img696/184/02122010001.jpg Perdonate l'intrusione. Gliel'avevo promesso.
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Uh non scriver di Benelli che mi vengono ancora certi pruriti. Sempre il periodo dei buchi in terra, delle ruspe, di Supercar e della ZUP. Forse appena dopo, ma di certo non ancora in età idonea alla circolazione su strada (v'è da dire che la via dove abitava il sottoscritto insieme al cuginetto Ivan ed all'amico Tiziano, era trafficata come un conce Hummer oggi)... comunque, venendo al nocciolo, i nostri primi contatti (miei pochi perchè non ho mai amato molto il tipo di mezzo di locomozione, troppo basso il numero di ruote) col motore a due ruote furono con questi aggeggi: Un Benellino che non andava mai, molto simile a questo: però senza cestino, portapacchi e non so perchè ma io la sella me la ricordavo più lunga; però son 20 anni che non lo vedo. Residuo gettato da qualche parente più grande (non so chi), era ormai alla frutta e nei giochi di tre pistola, due di 10 anni uno di 12, venne alla ribalta la parola "gigleur" Mi sembra di sentire ancora adesso il suo rumore tipo scorreggina lieve lieve. (che cesso) Poi c'era: Il Motobecane. E qui si potrebbe scrivere un libro. Anch'esso residuo di famiglia: di uno zio che lo diede all'altro zio che poi lo diede al figlio il quale sarebbe poi ammmio cuggino Gabbriele che oggi gira in Q7 ma ai tempi quattordicenne, prima di ricevere in regalo (dopo mille pianti isterici) una gonfiatissima Aprilia Touareg 50 ebbe modo di fare un po' di figurine di menta in giro per il paese con 'sto coso che funzionava un giorno al mese. Ricordi abbinati: -incredibile il masochismo dei francesi che riuscivano a comporre un acceleratore che tra manopola, molle, cavi, cavetti, ganci, gancetti contava qualcosa come due miliardi di pezzi mentre qui in Italia si faceva con sei o sette cose -non funzionava mai appunto -partenza a pedali che faceva venir foglia di usare la bici -pesava penso 450-500 chili. (che cesso n.2) Con lui nacque una nuova espressione in famiglia allargata (insomma tutti coloro che si affacciavano su quel cortile di cui prima o poi vi farò una foto): visto che ogni giorno ne aveva una e quando succedeva era sempre cosa da mettersi le mani nei capelli, da quel momento in poi, ogni volta che un pargolo di casa o del vicinato era in vena di capricci, veniva redarguito con "Non fare il Motobecane". Vi giuro, mio zio PippolfromIbiza lo dice ancora oggi ogni tanto. Inoltre c'era questo, ben più conservato (e anche più dignitoso secondo me) Un mitico, fantastico, indimenticabile (eeeeeh ) Califfone. 'sti tre cosi giravan per di lì, un giorno funzionava uno, un giorno l'altro. Si faceva qualche furtivo giretto fuori dal cortile, a volte si arrivava fino alla discesa che portava giù in Sesia (ossia al fiume). A volte era un giro ganzo, altre volte si picchiava il muso da qualche parte. Chissà che fine han fatto tutti e tre. Di recente sono stato a cena coi due personaggi proprio per rivangare-sparare cagate e nessuno di noi si ricorda del preciso momento della sparizione di uno di questi aggeggi. Cose che si perdono crescendo. Ah.... bisognava tenere un diario. Se rinasco lo faccio. Se avessi scritto un diario da quando cominciai le elementari, ossignore cosa ci sarebbe da leggere oggi. Chissà le robe che non mi ricordo più.
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Infatti gira voce che nelle maniglie apriporta della prossima Zafira ci saranno proprio queste qui, identiche per disegno e dimensione (ci stanno benone nel pannello porta).
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- ginevra
- ginevra 2010
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Dirò: più sopra si è accennato allo stile Sacco facendo riferimento ad alcuni tratti di questa C (sia presente che new model). Quando uscì pensai anche io questa cosa, ma poi mi resi conto che ero stato accecato dallo stellone in mascherina (che Sacco aveva messo così bene sul SEC ottantesco per fare un esempio... SEC ottantesco che ogni volta che il sottoscritto ed ACS lo incontrano in giro per Milano si ritrovano a fare "geeeeeee" con la lingua fuori mentre anche i semafori si girano a guardarla... poi... ognuno ha i suoi gusti, noi avremo quelli del semaforo che vi devo dire) perchè per il resto, ad una analisi più approfondita... mah mah mah. Ed il mah mah mah lo ripeto anche ora con questo FL, pensando alla mano di Sacco. Indubbiamente secondo me c'è stato un pensiero nel tirar fuori linee più nette qui e là volendo citare la classe ottantesca del design Benz, ma la cosa non è riuscita granchè. Ci sono cosine e cosette su quest'auto (come su altre MB recenti) che paiono di cattivo gusto, non in assoluto forse (anche altri le fanno e forse gliele perdoniamo di più) ma relativamente al pensiero di un design Benz imho lo sono eccome. Ricordo una bella intervista fatta a Sacco ai tempi del lancio di R129, ossia la SL del 1989, nella quale egli raccontava, rispondendo a velate critiche su come la fiancata del nuovo spider fosse fin troppo semplice, di come gli capitassero ogni giorno sotto agli occhi decine di proposte (sia viste dell'auto che dettagli) più accattivanti o ricche di particolari intriganti che catturavano l'occhio. Concludeva dicendo che venivano scartate perchè dopo pochi giorni, parevano già quelle cose gratuite messe lì per colpire, che stufavano in fretta e quando passato l'effetto novità della nuova auto, il tuo occhio tornava a concentrarsi in generale sullo stile MB, ti sembravano solo di cattivo gusto. Queste cosette le vedo in questa C e in altre MB. Tanto per dirne una, mi sembra che l'auto sia invecchiata esteticamente in due settimane a partire dal lancio. Con ciò non voglio dire che sarei certo di vedere cose migliori se Sacco fosse ancora oggi a disegnare in MB. Non possiamo sapere cosa farebbe e cosa avrebbe fatto in questi anni. Del resto fu sua anche la carrarmato mobile Classe S del 91, dove sembrava già che il suo pensiero stilistico d'oro (quello di 190 per dire) adagiandosi sulle forme tonde, stesse andando per prati. Per questo ho parlato di Sacco ottantesco. Chissà, forse a lui oggi queste MB piacciono, ma io dentro di me son convinto che quando le vede storce il naso.
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- berlina 3 volumi
- classe c 2011
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La luce verdina nelle maniglie è cosa che Opel tirò fuori ai tempi di Astra H intesa come aiuto per individuare le maniglie al buio. Non credo sia stata la prima nel segmento C a proporla (forse le premiumm l'avevano già) ma era una delle mini-chicche che facevano più "premiummm" l'Astra H rispetto alla G. Onestamente non l'ho mai trovata realizzata bene al 100x100 come soluzione, perchè mi aspettavo un qualcosa di nascosto che creasse una macchia di luce attorno alla maniglia, ma ad esempio stando seduto al posto guida e guardando il pannello passeggero, più che vedere una luce soffusa, vedevi un rettangolino verdino da cui usciva la luce. Insomma il suo lavoro lo faceva ma non che fosse libidinosamente scenografica come le luci nascoste che già da tempo usava BMW. Ora Opel (Astra, Insignia, Meriva) è passata al rosso per l'abitacolo, stavolta fatto in modo libidinosamente scenografico, ma le luci alle maniglie son rimaste verdi credo proprio per staccarle dal rossore generale quando c'è. Se le altre luci hanno lo scopo di essere appaganti creando la scenografia di Caccia a Ottobre Rosso, queste verdine sono utility. Ti devono semplicemente dire al buio dove sta la maniglia per aprire la porta, e se fossero rosse anche loro in mezzo alla fotografia hard forse te lo direbbero di meno. Ciò non toglie che tutto rosso e quelle verdi non sia il top dello stile.
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- ginevra
- ginevra 2010
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Allora, senti: -vai a comprare la carne per figheggiare e ti danno le polpette del cestino da viaggio di Fantozzi; -esci col freddo e ti si gela il gasolio del condominio mobile; -figheggi al centenario e poi fai la parte di quello che cambia la guma nel mès de Milàn; -in giro per lavoro la sera non riesci a farti dare un tavolo per una persona; se mettiamo tutto insieme, a me pare evidente che dovresti star casa. Dai. Nonseicapacendarengiro questa è la verità.
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- alfa romeo
- alfa romeo a volkswagen
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Ma se lo mangiava 42 volte quel cagozzo giallo.... che pena. (comunque possiamo dire che Stev66 è tornato da Marte.... ma ha le idee un po' confuse )
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No in quel caso esce "Bunga bunga" per tutti e due.
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- chrysler 300c
- lancia thema
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Feeeerma... la tecnologia moderna verrà in aiuto. Grazie all'avvento di schermi schermini schermetti TFT, LCD, LED e bla bla bla, pare che non sarà montanto un marchietto con scritto Chrysler o Lancia. Ci sarà uno schermino-striscia con una specifica programmazione a seconda della destinazione dell'auto. Se il berlinone sarà destinato al mercato italiano, avvicinandosi per guardarlo si accenderà la scritta "Lancia". In USA chi si avvicinerà vedrà comparire la scritta "Chrysler". Ogni volta che si avvicinerà Sergionne, comparirà la scritta "Complimenti". Su quelle destinate a Palazzo verrà fuori "Bunga bunga".
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- chrysler 300c
- lancia thema
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