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Giusto qualche settimana fa un amico concessionario a 10 km da casa, durante una fiera mi proponeva una A4 (forse perchè mi ha visto in 164 ) con grandi possibilità di scelta: "solo berlina, solo grigia, solo duemila tidiai" opscionalizzata fissa (tutte uguali) da 36 mila schiaffi a 27 mila schiaffi. Mia domanda appositamente ingenua. "Ma son nuove? Ma scusa ma come fai?" "Eh ma sai noi ne prendiamo blocchi di 50 per volta..." Ah.
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A dire il vero a me non manca nemmeno Golf Cabrio... e non so quanto manchi al mercato. Forse nell'immaginario collettivo non è più tanto considerata, tanto che leggevo qualche settimana fa di come stiano crollando anche le quotazioni di quella d'epoca, per la quale tutti pare abbiano perso interesse. Modello che poi per me resta l'unico fascinoso, visto in 3000 film amerrecani guidato dalla classica ragazza di buona famiglia che si distingueva dal mucchio (se invece la ragazza la famiglia ce l'aveva scarsa e la sua se l'era già fatta,girando accessoriata di pargoli, di solito girava in 240 moltovecchia pocoPolar tanto che ce l'aveva anche AllyMcBeal quando nel primo episodio mostrano il suo passato, in cui viene piantata dal moroso Billy, e pensando di cambiar vita parte su Volvo per Boston per finire poi nello studio di Richard Fish "pietrasopra":D).
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Probabilmente stavano anche cambiando i tempi... io credo che le varie abarthizzate come 500 e compagnia bella, ebbero il successo e crearono la storia anche perchè si era in un periodo in cui bene o male l'auto che ci si poteva permettere... era quella, e Abarth fece da valvola di sfogo. Era quel che si poteva fare, su quel che si poteva avere. Nei 70, al di là della crisi petrolifera in arrivo, le cose stavano già cambiando, arrivarono 112 (che la sua Abarth non arrivò mica tanto tardi comunque ) e poi 127, creando un nuovo livello per l'auto utilitaria o per la seconda auto di casa. Era quel qualcosa in più che ci si poteva permettere rispetto a prima, l'automobilista italiano si stava evolvendo e secondo me auto come la 126 diventavano di ruolo prettamente economico... forse a quei tempi una 126 Abarth non avrebbe avuto lo stesso effetto di una 595 di tot anni prima. Probabilmente pensarono anche a quello, quando videro la mole di lavoro che c'era da fare per ottenere qualcosa di valido su 126 (leggendo Limone). Perchè per altri versi i lavoretti continuavano eccome (vedi appunto 112)... poi come dice Abarth03, finisce il decennio e si torna alla grande alle compatte e piccole pepate che riesplodono del tutto negli anni 80. (ma per le compatte è tutta colpa di quella Golf con tre lettere, nata di nascosto come esperimento per il servizio postale veloce ) @ buzzedboy: ma prego, è un piacere Per i termini italiani, non ti preoccupare, riusciamo a comprenderci abbastanza bene! "echappement" è lo scarico, la marmitta.
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Io comincerei col rivedere fari e calandra, sai... trovo che come stile si abbinino male al tema stilistico che hai impresso alla fiancata. Ci vorrebbe qualcosa di più morbido, non necessariamente tornando al calandrone della Ypsilon di oggi... ma così imho non è coerente con i lamierati del fianco. Imho eh? Non sono un designer, qualcuno qui dentro lo è veramente e saprà darti consigli migliori.
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Qualche foto della 126 sportiva l'ho anche io in archivio. Le riviste la indicavano a volte come Abarth, a volte come Sport, a volte non si capiva cosa fosse perchè capitava che nel traffico torinese fotografassero anche versioni performanti realizzate da parte dei vari preparatori torinesi, scambiandole per prototipi Fiat veri e propri. Queste sono le foto che posso aggiungere. Leggendo però l'elenco dei progetti Abarth degli anni 70, nella numerazione in "SE" (che stava per Studio Esperienza) troviamo due progetti che riguardano 126. Il primo, anno 1973, viene classificato come "SE 028" e la tabella riporta i codici: Motore F.B. 813-X226.B Cambio F.126 4M Carrozzeria F.126 P. e nella colonna finale delle aggiunte-osservazioni, si legge "Prototipo per 126 AB-1C-1". Alla riga seguente troviamo il secondo lavoro, indicato appunto nella colonna "SE" non come "SE" ma con la sigla che ho appena scritto, e cioè: "126 AB-1C-1": con stesso codice motore e cambio, datato sempre 1973, e che termina nella colonna osservazioni con "non realizzata". Si va quindi a navigare nelle memorie scritte dell'ottimo Sergio Limone, il quale nella pagina dedicata al progetto SE 028, ricorda che il progetto raccoglieva diverse realizzazioni, sia di telaio che di motore, sulla base dell'allora neonata Fiat 126. Si partì analizzando la frenata un po' scarsa della prima serie della 126, pensando di commercializzare un kit con freni a disco di origine motociclistica prodotto dalla Brembo, che si rivelarono ottimi come resistenza alla fatica ma poco adatti all'uso su strada per via dell'assenza del servofreno; fu fatta una prova col servofreno meccanico del tipo adottato poi anche dalla Ritmo 60, ma tal prova non portò sensibili miglioramenti ed il progetto freni venne abbandonato. Per il motore si pensò ad un kit con il carburatore Weber 30 DIC della Fiat 850 coupè, che permetteva di guadagnare qualche CV sul fuorigiri se abbinato all'albero a cammes adottato dalla Fiat Abarth 595, ma anche qui non saltò fuori nulla di entusiasmante. In seguito venne pensata la vettura da proporre per la produzione, che Limone ricorda come una possibile 775 Abarth. I freni anteriori erano quelli della 127, con attacco convenzionale 4 fori a 98 mm di interasse, mentre per i freni posteriori calzavano a pennello quelli della 500 giardiniera. L'avantreno era irrigidito con due puntoni per evitare che la balestra si deformasse in frenata, con una soluzione simile a quella della 124 Spider Abarth. Per il motore venne sviluppata anche una testa a due condotti, da parte del preparatore Piero Lavazza, il quale l'aveva pensata per il Gruppo 2 facendo fuoriuscire le sedi valvole dall'altra parte della testa, che quindi era attraversata dalle sedi. Un motore con testa Lavazza andò subito al banco Abarth e si capì che era la giusta strada per trovare CV ed un progettista molto in gamba riuscì a disegnarla in modo da poterla ricavare da una conchiglia delle teste di serie. Queste teste vennero prodotte in un centinaio di pezzi, e tenute a disposizione. Il motore però mal sopportava la maggiorazione a quasi 800 cc, soprattutto a livello di basamento; sarebbe stato necessario aggiungere una piastra di rinforzo ma a quel punto viste le modifiche da apportare in generale e la loro complessità, il progetto venne accantonato. Rimasero le teste già realizzate, che come ricorda sempre Limone, ancora oggi ogni tanto saltano fuori ai mercatini di ricambi d'epoca. Difficile per me però dire se tutto ciò possa essere collegato alla 126 che compare in queste foto.
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Semplicemente si fa il distinguo, imho, fra veicoli disegnati per fare il loro ruolo di veicoli, che ad un giro son più nuovi, ad un altro meno, che stan sempre nel mucchio e sempre si vendono, e sono in generale le automobili, e le auto che nascono per dire qualcosa di stupendo col design ed il resto a volte viene assieme, a volte arriva un po' dopo nella scala delle priorità, a volte non arriva Il problema del walter secondo me sta lì, o più che un problema, direi il fatto per cui non mi è mai piaciuto. Quando lo intervistano trova sempre la maniera di far intendere che sta parlando da markettaro... sarò io che so' gnurant nel mondo del design, ma quelle Audi che fa lui (e han fatto anche altri prima per carità), pur piacendomi in linea generale, son macchine che possono fare in tanti se fatti sedere al CS della Casa... insomma non ci vedo mai mai mai nulla di cui parlare più di tanto, ed invece sembra sempre che abbia creato la perla. Già detto altre volte... col Giorgetto adorerei andare a pranzo ('desso magari senza mangiargli i dolcetti come fa Cosimo), col Walter se anche dovessi sedermi di fianco sull'aereo, tirerei fuori il sudoku.
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Vedendo una erede di Thema come la K mi vien da dire meno male che han mollato il nome. Esso è rimasto qualcosa di piacevole da ricordare e sarebbe perfettamente sfruttabile oggi per una nuova ammiraglia coi cosiddetti. Se avessero messo "Thema" sulla K l'avrebbero rovinato ed oggi non avrebbe lo stesso charme. Guarda un po' cosa ha fatto Opel con la prima Vectra (2,5 milioni di pezzi), sostituita dalla seconda ancora molto valida (che non cambiava tanto nemmeno nello stile ad un primo sguardo, anche se poi niente era identico... e anche qui siamo sui quasi 2 milioni di pezzi mi pare), per poi fare il cassone Vectra C ed arrivare a decidere di mollare il nome per Insignia, perchè "Vectra non è più adeguato nell'immaginario della clientela". Per forza! In 14 anni ne avevi fatto il simbolo di una protagonista nel D, era un nome conosciuto che definiva un'auto apprezzabile, poi l'hai ucciso! Come dici tu il nome è importante, e per questo son sicuro che se Insignia si fosse chiamata Vectra un tot di gente manco gli avrebbe guardato addosso. Quindi quando fai cose così così, meglio se i nomi celebri restano nel cassetto.
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A me piace il gioco di linee che dalla parte finale del padiglione torna al paraurti anteriore (anche se toglierei quei led che come è già stato scritto mi sa che in quella posizione non svolgono una gran funzione ), però penso che dovrebbe essere il tema dominante della fiancata al quale non se ne devono sommare altri, come il taglio parallelo nella parte bassa ed i parafanghi sottolineati like MiTo. Imho c'è troppa roba in fiancata, però con un po' di pulizia non mi dispiacerebbe. Trovo si addica anche meglio alla doppia colorazione rispetto a quanto faccia la Ypsilon oggi, che è vero che ha volumi netti che aiutano a dividere i colori, ma essi sottolineano ancor di più imho il suo esser pandorino.
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Potevano convivere (e l'han fatto per un po', vedi Thema e 164, Delta e 33, vedi 75 e Prisma) quando i due marchi anche quando per forza di cose (leggi comunanze) dovevano scendere in campo con prodotti in parte simili (percentuale che ormai è cresciuta in maniera esponenziale), riuscivano a cogliere il successo perchè avevano ancora davanti a loro la schiera dei loro clienti più "precisa", cioè c'erano ancora ALFISTI e LANCISTI, più di quelli che ci sono oggi che spesso nelle discussioni passano per degli estremisti. Thema non aveva forse versioni sportive? 164 di spirito più sportivo non la si poteva forse addobbare con pelli e quant'altro? (prendiamo la Super ad esempio... non è che fosse una sport saloon tutta cavalli niente opscional) Però vendevano entrambe mi pare. Perchè oggi più che allora nel tot dei clienti delle auto di questo tipo, c'era chi diceva "no, bella la 164 ma io compro Lancia" e viceversa. LANCISTI ed ALFISTI, per usare un termine da Morfeo , venivano "coltivati", c'era una percentuale di clientela fedele che faceva da base alle vendite, alla quale si sommava poi la restante parte che comprava occasionalmente perchè era una bella berlina. Facile che chi aveva una Thema, scegliesse poi una Delta per il figlio o una Y10 per la moglie. Altrettanto facile che chi poneva le sue ricche terga su 164 optasse poi per le Alfa più piccole per figli e mogli e amanti c'era più fedeltà perchè essa veniva coltivata (e forse era l'ultimo periodo). Ultimo periodo perchè oggi chi ha i danè, come si dice, e magari è in cerca di berlinone, può comunque dare Mito o Giulietta (o Ypsilon o Delta) a figli e mogli e amanti... per sè però, ponendo che sia in cerca dell'ammiraglia, cosa compra? Se non li coltivi, i clienti.... Cosa che andava fatta per entrambi i marchi col dovuto impegno, perchè io credo che se ciò fosse avvenuto ci sarebbe comunque spazio sia per Alfa che per Lancia in segmenti simili. Di certo se lasci tutta la stanza alle tedesche e a te resta il cassetto della scrivania, ti vien facile pensare che spazio per due marchi non ci sia. Vero che BMW e Audi non sono nello stesso gruppo, ma si fanno concorrenza nel premium o no? Vendono tutti e due o no? Ecco, almeno in Italia, questi due marchi che vendono non potrebbero essere Alfa e Lancia rispettivamente? Una certa parte di tutte le 5er che vediamo, non potrebbero essere delle valide Alfetta moderne? Ed una certa parte di tutte le E-Class, non potrebbero essere delle saloon Lancia? Io credo di si. Purtroppo qualcuno non l'ha pensata così negli ultimi anni, ed ora dice che non c'è storia. E ti credo che non c'è storia. (e notare bene che APPOSTA non mi sono riferito a periodi Lancia ante-69 e Alfa ante-86, bensì a periodi Torinesi... proprio perchè volendo si poteva ANCHE COSI', e quel che c'era venti-venticinque anni fa è ancora qui oggi a dimostrarlo)
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Sembra la descrizione del rumore che mi faceva la GTC a volte (molto poche in verità, l'avrà fatto, sempre "random", una trentina di volte in 5 anni), nella stessa identica situazione. Il mio motore non era poi tanto lontano dal tuo come tipologia. Avevo un CDTI 1.9 120 cv definito "prima serie Opel" perchè faceva parte del primo gruppo di 120 cv montati sulle Astra, quando non c'era ancora il 120 cv 8 valvole, e quindi avevo un 16v (segnalato anche dal codice a barre sul carter distribuzione) abbassato a 120. Poi misero l'8 valvole anche su Astra. Invece di accendersi con la normale cacofonia di suoni, emetteva una cosa assurda di ferraglia, all'interno della quale era avvertibile chiaramente almeno un "pam" secco di ferro contro ferro, come se qualcuno in quel momento avesse picchiato una martellata dentro il cofano da qualche parte. Ovviamente non lo fece mai tutte le volte che la portai a vedere. Un giorno lo faceva, andavo in officina, lei non lo faceva più ed ovviamente dopo un tot di tentativi si pensava che non era il caso di uccidere la povera batteria, insomma niente di fatto. Poi tornavo a casa, passavano magari tre settimane, ed un bel giorno.. CR-CR-CR SBRADABANG-PAMM- TRRRRRRRRRRRRRRRRR. "ella madonna è caduto giù tutto?". Di nuovo. Non ho mai capito, non si è mai capito cosa fosse... dopo un po' me lo sono scordato. Funzionava sempre tutto... boh. Negli ultimi tempi invece ero alle prese (cosa un po' più frequente questa) con un anomalo rumore-vibrazione (più che altro vibrazione nel vano piedi, sui pedali, chiaramente avvertibile come proveniente dal motore) negli 1-2 secondi immediatamente successivi alla messa in moto del motore (insomma era già partito, non mentre si stava accendendo). So che l'esempio è stupido ma nei piedi si avvertiva un effetto simile a quello che si prova a stare in piedi vicino ad una ferrovia mentre passa il treno. Durava un paio di secondi, accompagnato da una frequenza bassissima. Mi dissero che era il volano bimassa che si assestava e poteva capitare quando al suo interno cominciava ad esserci qualcosa che non quadrava. Mi dissero che se fosse peggiorato l'avrebbe fatto sempre più spesso, fino a farlo "fisso". Per quanto più frequente rispetto al rumoraccio, però, era sempre raro, e negli ultimi tempi non lo fece nemmeno più, tanto che, in attesa di prendere una car nuova, lasciai perdere e così com'era l'ho venduta. Ora non ho più esperienze per poter arricchire di dettagli. Ora come ora accendo solo un busso e di rumori ne fa altri
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Questa si frega da sola... con tutte le micro-senza-patente che ci sono in giro con linee che si ispirano alle segmento B, questa sembra più che altro una di quelle. A veder le foto mi sembra già di sentire il rumore di quel "pochi cc" diesel che le anima, quello che fa "RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR" ed ha una violenza sonora tale da farti vibrare la tua di plancia quando ne hai una davanti nel traffico
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Infatti.. basta guardare che gli giravano già i boll mentre veniva surclassato in casa con l'affaire Centenario, e decideva di rispondere a sgambetti e dispettucci "e ti tieni i serpenti-e la torta te la paghi-e ti chiudo prima il museo la sera-e i soldi non ve li do più". Magari continuerà a tenersi baracca e burattini, tappandosi le orecchie con le mani e facendo "LA LA LA LA LA LA LA", sottinteso "non avrete altra Alfa al di fuori di questa". Peccato però che dopo il Centenario da diverse parti siano anche cominciati ad arrivare degli "e tientela!"
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Ma vuoi mettere? Non c'è paragone, graaande Cristina. Te li vedi i Pink Floyd a fare "Paripampù, eccomi qua, paripampù, ma chi lo sa, se dico a Ferdy e allo zio, che l'Alfa me la tengo io!" (no forse non faceva così) (che bello mandare sempre in pappa tutto) (tanto era già in pappa)
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Che poi... ora non conosco le cifre dei tempi, però debbo dire che vedere Thema Croma 9000 nell'arco di 2 anni, 164 a seguire poi (imposta e sappiamo già), vedere il progettone T4, seguito dal T2, mi fa pensare che non sia poi stato leit motiv esclusivo della decade successiva, il desiderio di investire in maniera oculata. C'erano tre berline con pianale quasi identico (perchè Saab cambiava dietro e lo sappiamo già), due in Italia ed una al Nord. Avevano le stesse porte, parabrezza e tante cosine-cosette. Poi si aggiunge Alfa ma qui il discorso investimento oculato lo sposto a Roma, e aggiungerei ad oculato, obbligato, perchè "se vuoi la fai così altrimenti campa cavallo". Il mega investimento perchè si trattava di una struttura nuova, con annessi e connessi, per carità ci sarà stato, in Fiat. Però era un mega che si spalmava su due auto del Gruppo ed una esterna; insomma non mi sembra che una volta i soldi si buttassero: più che altro venivano usati molto meglio. Oggi sicuramente il popolo consumatore criticherebbe di più le porte uguali di Thema e Croma, ma all'epoca la percezione che davano le due auto era molto diversa. Inoltre erano buonissime auto entrambe. K: anni 90... lei non mi sembra che come investimento si sia poi "spalmata" così tanto (per quanto tale investimento fosse minore presumo). Si saran spesi soldi per allargarle la gamma con una SW mediocre come estetica? Se ne saran spesi per allargargliela con una coupè che... non dico nulla? Se ne saran spesi per fare "k2" pochi mesi dopo cercando di rintuzzare le magagne che in Italia solo Auto aveva avuto le pallotte di spiattellare? (tirando poi le orecchie alle altre testate all'arrivo di "k2" in un editoriale peperino) Per me risparmio mica tanto... o forse la solita idea di risparmio del Gruppo, risparmiare ora per spendere poi di più rispetto a quanto si sarebbe speso prima, se speso BENE. Qui per me venivano spesi male, in certe situazioni. Una K coupè fatta semplicemente di una k identica con una porta anteriore più lunga, sarebbe costata meno e l'effetto sul mercato sarebbe stato lo stesso, penso, di quella presentata e che (con rispetto parlando per chi l'ha apprezzata... quanti poi?) ha fatto ridere un po' tutti. Poi sembra quasi che qualcuno abbia capito ed abbia detto, non "meglio non spendere", bensì "visto che quando spendiamo, spendiamo male, non spendiamo più ed è passat' la paura..." Anche i 2000 miliardi spesi per il T2, tanto decantati nel 1988 al lancio del Tipozzo, fino ad un certo punto imho erano stati spesi bene (fino a Dedra e Tempra, la quale comunque ci stava come gamma Fiat), poi... sappiamo già, 155 nasce come nasce e con certi mediocri pensieri dietro, ma di fatto quel pianale ha tirato avanti per quanto? Indi per cui c'era risparmio, imho, anche prima dell'inizio della discesa, però magari era gestito meglio. Ma ora tornerei a Fulvia vs Giulia, scusandomi per l'OT che ho contribuito ad alimentare. Prese le due a livello stilistico, che si tratti di Giulia vs Fulvia berlina o di GT vs coupè... a gusto personale, è un 10 a 0 per Alfa. Fulvia berlina mai digerita (e confronto a ciò che dice mia madre quando ne vede una, son gentile ) e coupè... sarò io che non capisco ma tutti i suoi riferimenti acquatici per me non hanno mai portato a qualcosa di piacevole davanti ai miei occhi. Non me ne voglia il buon Duetto che ne ha una, forse rispetto a GT era un'auto che andava più "capita", ma per me è sempre stata brutta e sgraziata Il suo pannello di coda tagliato e contornato da cromatura, con quei faretti (imho) decisamente criticabili, lo assimilo come stile a certi volanti Beta da chiedersi "perchè?", e mi ha sempre fatto lo stesso effetto, vedendolo, di quando ti vien su un bruschetto dallo stomaco. Scusa Duè, lo dovevo dire.
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Condivido, e sottolineo che secondo me tutto il discorso ritorna sempre al solito punto. C'è la netta divisione, in termini di prodotto, fra il periodo in cui a far le macchine furono messi i "macchinari" (Vittorio un nome a caso), e quello in cui presero in mano la cosa i ragiunatt. Aggiungendo che i primi oltre ad esser macchinari solitamente figuravano (in seguito) come degli ottimi ragiunatt... perchè per vendere le macchine bisognava fare le macchine. L'altra sera davanti ad una birra parlavo di queste cose con un compaesano che ogni tanto accetta di sopportare i miei sproloqui: si parlava di segmento alto di gamma italiano anni 80, insomma Thema Croma e via dicendo, insomma.... le solite cose. Alla fine se ne esce con un "eh ma erano altri tempi". Eh no... erano altri tempi anche un po' un par de palle, se si vuole concedermelo. Erano altri tempi lo possono dire Ford, Opel e Renault, e quelle come loro... "erano altri tempi" per discorsi che abbiamo già fatto, di concessionarie che piazzavano in giusta misura anche Omega, Scorpio e 25. Per loro, erano altri tempi. Perchè ce la facevano ANCHE loro. Altri come la triade italiana dell'epoca, era naturale che ci fossero, era naturale che avessero buoni prodotti fatti da chi voleva fare buoni prodotti, era naturale che fossero protagonisti. Attenzione, non facile, naturale, ho scritto. Bastava crederci. Io capisco oggi una Ford se non ci crede più. Capisco meno Torino.
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Se non erro il surplus in denaro richiesto per la 4x4 su Insignia CDTI dovrebbe essere 1600 euro. Aggiungo che Opel è intervenuta sul sistema di aspirazione per ovviare al problema del diesel un po' troppo chiaccherone delle prime serie. In che misura però la rumorosità sia calata non lo so, me l'han solo detto. Riguardo all'affidabilità, condivido sul fatto che oggi siano simili (Citroen non mi pare sia mai stata un gran disastro, ed Opel con Insignia ha fatto molto meglio di quanto faceva una quindicina di anni fa nel periodo del crollo qualitativo...gli esemplari immatricolati qui in valle, a quanto sento in conce, starebbero andando molto molto bene).
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Infatti gira voce che Piech voglia comprare anche quella, perchè in realtà è con quella che vuole attaccare BMW. Anche se in realtà sui forum Komatsu dicon già tutti che son solo chiacchere, e alla fine non farebbero altro che le solite ruspe anche loro. Al massimo un po' più rifinite, ma dinamica zero. :D:D
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Mah mah... non so mica se poi alla fine Duetto abbia fatto poco nei miei confronti. Quando ci siamo conosciuti, e nei primi tempi, i nostri discorsi divagavano su ogni genere di cosa e di auto... poi ha cominciato a diventare subliminale... con frasi tipo "No sai io devo dire che la pizza -164- napoli l'ho sempre preferita se oltre alle acciughe -164- ha anche i capperi. Dove abito io -164- c'è una pizzeria -164- dove la fanno veramente eccezionale -164-". Poi dopo avermi imbambolato, è passato a frasi "io sostengo che tu DEBBA comprarti la 164.. tu DEVI avere la 164, lo sento, vedrai che dopo ti sentirai meglio." Ha fatto ha fatto ha fatto finchè l'ho presa, e devo dire che se 2 anni fa non fossi entrato qui, e non avessi conosciuto personaggi come lui, come Fusi, come l'EX AX, probabilmente non l'avrei fatto. Quindi per ora li ringrazio. Per ora... perchè se la bimba Tipo4-avantreno dedicato-linea Pinin- 6 bambini a V dovesse dare grattacapi, state 'tenti che ci vuol niente che si trasformi in un "colpa vostra". Più o meno come lo Zio Paperone quando nella prima parte della storia grida "Nipote prediletto!" e lo bacia PCIU' PCIU' SMACK perchè ha avuto l'idea del millennio... e poi verso la fine della storia, quando le cose sono andate storte, vediamo Paperino bussare con la valigia alla tana del suo solito orso al Polo, mentre all'orizzonte, col sole che tramonta, si legge la nuvoletta con scritto NIPOTEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!! Se un giorno quindi sentite un "Dueeettoooooo!!!!" rimbombare fra Piemonte e Lumbard, i vetri delle case tremano, la luce dei lampioni traballa, i semafori vanno sul lampeggiante e a Sergionne si straccia il maglioncino svelando la gibaud fatta con il Visconti di Modrone della Croma SX... sappiate che vuol dire che io son fermo da qualche parte con acqua, olio o tutti e due che piscian fuori da qualche parte.
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90 ovviamente scontava il fatto di dover nascere "vecchiotta" per motivi di scocca... lo stesso Nuccio, intervistato, ammetteva di non essere del tutto contento del risultato. A domanda più specifica, sul "come mai", lui rispondeva citando il montante A. Lui avrebbe voluto lavorarci sopra, sui suoi angoli di attacco vs cofano e vs tetto, per svecchiare l'auto, ma appunto rispondeva "per motivi di progetto, non è stato possibile". Il resto di quel che si vedeva osservando 90, secondo me, era il naturale risultato di far lavorare il Bertone anni 80 su di un'Alfa. Nel bene e nel male (ho detto anche "nel bene" perchè a me 90 piace), c'era molto del suo pensiero stilistico in quell'auto. A favore di 90 aggiungo il sound della 2.5; secondo me una delle più belle interpretazioni di V6 Alfa come suono. Faceva molto, per me, nel renderla affascinante. Ogni Alfa con Busso ha il suo rumore, o almeno io col mio orecchio ho notato questo. Quello di 90 6 cilindri 2.5 per me è il top. E sempre a suo favore, vorrei dire che anche se si era truccata per attraversare gli anni 80, con plastiche, fanaloni, lamiere piatte e quant'altro, nei dettagli (a partire dallo scarico centrale doppio e curvo, per passare agli interni, si gli interni sempre criticabili, quadrati e addobbati con cose per molti inaudite, come la strumentazione elettronica con le scale in diagonale) restava Alfa... era quel che voleva fare l'Alfa a quel tempo lì, fosse giusto o meno, piacevole o meno, è un altro discorso. Di certo non appariva come una Ford o una Peugeot. Quindi secondo me come Alfa "meno-Alfa" 90 e ad esempio 155 non si possono mettere nello stesso gruppo. 155 si, specialmente all'interno, pareva veramente fatta "ma si metti dentro qualcosa, blocco clima della Dedra, bocchette e devio della Tipo, poggiatesta Ducato style, che tanto gli va bene lo stesso". Quella la critico perchè prodotta proprio con menefreghismo secondo me. 90, bella o brutta che potesse sembrare, aveva il suo carattere. Quindi sicuramente più Alfa era e rimane. Non so poi se un Pinin o un Giugiaro dell'epoca, con i vincoli che erano stati imposti, avrebbero fatto cose tanto differenti. Probabilmente nei dettagli si.. perchè passaruota squadrati e fari posteriori a "frecciona" imho erano decisamente Bertone. Le proposte però erano parecchie, e presentavano parecchie diverse interpretazioni a livello di dettagli. Nella design story di 90 le ho, prima o poi se ne parlerà (ma non è questo il luogo adatto). Molti mi hanno definito, parlandone in tempi passati, la 90 come l'esempio dell'avvento del "plasticume" sulle Alfa.. beh non è mica prerogativa solo di Bertone... anche Cressoni ce l'aveva quella voglia lì, ed il mondo può ritenersi fortunato del fatto che quel che doveva essere l'ultimo restyling di GTV non fu prodotto come voglia di imballare tutto nella plastica, non scherzava nemmeno lui. @ Duetto: mi piacerebbe potermi inserire di fatto nella lista dei rompicoglioni... ma non so se ne ho diritto io ho preso l'auto che mi piaceva, ed è vero che monta un certo tipo di motore... però in fondo ho sempre una "Fiat Auto 164 K3"... sono un dilettante
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Mi scuso con Duetto per il refuso di oggi ma il post l'ho piazzato in zona cesarini, e quando ho scritto "nasce" parlando della cometa, in realtà pensavo (poi pensare e scrivere a volte son due cose diverse... 'mazza questa è potente ) "riappare", nel senso che tornava ad essere un elemento "Alfa" nello stile dell'auto. Pardon Tra Mito e Giulietta, concordo con coloro che vedono migliorato sulla seconda l'inserimento dei fari verticali, sicuramente più riuscito sulla seconda (infatti a me non sono i fari che dan fastidio nel frontale di Giulietta, bensì quello che ai tempi cominciammo a chiamare "padellone", che probabilmente è venuto a noi in maniera più discreta rispetto a quanto si era preparato in un primo tempo al CS... ma a me non va giù lo stesso ). Su Giulietta i fari sono molto più stile 350Z direi, da auto sportiva (presi da soli, come sagoma mi piacciono addirittura di più di quelli di 8C, che a dir la verità, sempre presi da soli.. perchè è ovvio che l'auto è stupenda nell'insieme... mi piacciono mica tanto) e penso sia anche per questo che quando la si incrocia o la si ha nello specchietto, appaia come qualcosa di più sportivo di una C. Al di là di questo, comunque, debbo dire che anche per me 159 era un'altra cosa, comunque, come rabbia. Inoltre uno stile come il suo, fari tondi più griglia che si avvicina allo scudetto, imho era quel che ci voleva in un grande frontale (perchè largo e ormai purtroppo anche alto). Un po' più di aperture in quella zona, per esempio, imho farebbe sembrare lo scudo di Giulietta meno appariscente in mezzo a tutto quel pieno bianco-rosso-magnesio che sia. Ma son gusti, a molti piace proprio perchè è così'. Di certo per una ipotetica Giulia che si ispiri a stilemi Alfa, vorrei vedere altre cose nel frontale.
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Tentando di riportar la pace nel topic, (anche se è un tentativo un po' scarso il mio, lo ammetto), stavo pensando ora a questa filosofia Alfa, il "come dovrebbe essere un'Alfa) e per evitare di ricadere in questioni che portano a tuoni e fulmini, ho pensato di declinare per un attimo il tutto in chiave stilistica, e cioè: quali sono secondo voi gli stilemi che dovrebbe avere in linea generale un'Alfa, parlando di dettagli? Questo discorso ovviamente si basa sull'ipotesi di creare una nuova vettura Alfa Romeo attingendo dal passato, con delle citazioni. Cosa che oggi avviene spesso ma secondo me non è così scontata.. perchè in fondo nei periodi Alfa-Alfa sono apparse auto che presentavano cose nuove, per non dire di modelli di rottura come Giulia nel 1962. Questo passato Alfista riguardo lo stile oggi viene a creare una riserva immensa di stilemi cui attingere se si vuole realizzare una, mettiamo, nuova berlina. Ci sono trilobi, scudetti, baffi... c'è di tutto, soprattutto nel frontale. Però ci sono anche dettagli indiscutibilmente Alfa che vengono da tempi recenti, come ad esempio la maniglia nascosta nella portiera posteriore, nata con 156, ignorata da 166 (uscita dopo ma che noi sappiamo come impostata prima), ripresa da 147 5p e ora da Giulietta. C'è la scanalatura dell'intera fiancata di 164 (che serviva anche ad irrobustire i lamierati, come raccontava ai tempi Fioravanti) ripresa da 145-6 e da 155, e trasformatasi in "colpo di matita" sulla 156 di Walter, e che oggi vediamo enfatizzata su Giulietta. Sempre su 156 abbiamo la nascita della "cometa" che parte dal marchio Alfa Romeo incastonato nello scudetto. Abbiamo la targa anteriore spostata sulla parte sinistra del paraurti. Ci sono i quattro fari tondi che vengono dagli anni 60-70 e che arrivarono al top del carisma secondo me con Alfetta... anche se in quegli anni ed anche prima diventavano caratteristica anche di Bmw (la quale ci giocava sopra ai tempi dei collaudi della Sr5 modello 1988, tanto da mandare in giro prototipi con lo scudetto Alfa Romeo ) e che oggi potrebbero essere riproposti "sotto vetro" come fanno appunto a Monaco (dove li sottolineano con gli "angel eye" a posizioni accese). Parlando di fari però, vediamo appunto che il percorso stilistico Alfa Romeo ha preso un'altra direzione, da 8C in poi abbiamo visto fari verticali (declinati male su Mito, meglio su Giulietta). Inoltre compare un nuovo tipo di scudetto. Per non parlare del finestrino posteriore a "gamba di cane" che ci mostrò Alfetta e che anche lui fa parte del DNA bavarese oggi. Altra cosa che Alfa e Bmw continuano a condividere pur in varie interpretazioni. Insomma c'è un sacco di carne al fuoco parlando di stile Alfa Romeo. Secondo voi, fra tutti questi dettagli, sulle future (ipotizzando che siano gioiose almeno sul lato stilistico, e cioè che siano Alfa degne di tale nome almeno sotto questo aspetto) Alfa Romeo, quali scelte bisognerebbe fare? Cosa tenere e cosa mettere via? Giusto citare il passato? Oppure lanciarsi in nuove interpretazioni? (chissà, magari si riesce a svicolare un attimo dall'eterno cul de sac di queste discussioni...io ci ho provato).
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Che fantastica, sublime, superba, meravigliosa, cagata. Per gli interni sono uno di quelli cui non dicono nulla, anzi. Di base in queste foto sono colori e accostamenti già che non mi garbano... quel legno, ancora con quel legno. Lo usavano meglio ai tempi di Audi 100 imho. Poi le linee della plancia non fanno per me. Comunque sempre meglio che l'esterno... davanti vabbè, si sapeva già, se ti piace questa è perchè ti piacciono i musi Audi.. se non ti piacciono, non ti piace neanche questa; non ci vedo grande inventiva. Poi dietro che si siede come un pastore tedesco... me lo aspettavo in verità, sapevo che quei camuffi non potevano nascondere qualcosa di inaspettato rispetto a quel che si capiva... per me questa l'han cannata.
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