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PaoloGTC

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  1. In realtà fu stravolta non poco. Rimasero intatti soltanto gli interni e la parte centrale del tetto, che non fu abbassato come poteva sembrare, ma furono al contrario alzate incredibilmente le fiancate (oltre che lisciate e allargate di una buona decina di cm.. lo si nota bene nella sequenza in cui la macchina apre un poco la porta per tendere una trappola allo sceriffo, e si nota il telaio porta originale). Il resto fu tuning tipico delle muscle, motore portato allo spasimo con tanto di scarichi sportivi, mentre le sospensioni vennero rialzate e le gomme avevano scolpitura da fuoristrada. Vennero realizzate quattro copie di questa macchina, di cui tre erano dei semplici telai con carrozzeria di vetroresina (e furono distrutti in scene come quella del cappottamento sopra le auto in corsa degli agenti... scena da Oscar per l'epoca). Quella in metallo, diciamo l'auto primadonna per le riprese da fermo (a cui ovviamente si riferisce la foto dove è piena di saldature) sopravvisse alla fine del film, per un po' fu di proprietà Universal, e un bel giorno, nota agghiacciante per Cosimo che non dormirà stanotte, fu a quanto pare venduta ad un personaggio che non si dichiarò, e da quel giorno non si sa che fine abbia fatto, nessuno l'ha mai vista più. Se se ne vedono altre in giro in foto recenti, sono repliche (ma non ne ho mai viste). L'originale scomparve, forse il demonio se la riprese. Una frase del film diceva "Lo sceriffo della contea taldeitali dice di aver visto un'auto nera senza targhe viaggiare a gran velocità verso il deserto... chiede se è quella che stiamo cercando". Ora sappiamo dove sta andando, è diretta verso Bannockburn Bel confronto di frontali, Macchina Nera vs 955 aciesse. Mi sa che stavolta 955 cambia faccia.
  2. Ho rieditato il messaggio di oggi a pranzo perchè nella fretta il contenuto era venuto un po' caotico. Intanto riguardavo il video, e mi viene da citare il salto del pick-up a 1.23 del filmato, con la 911 Targa che arriva in curva e si intraversa, proprio dietro-sotto al pick-up che atterra. Bei tempi. Nei post precedenti si era parlato dei modellini che venivano usati in ogni dove. Qui c'è un piccolo esempio, da Supercar, che rende l'idea della realizzazione di queste scene. La prima immagine è quella che andò in onda. L'episodio era "I guerrieri del sabato sera", dove vi era questa scena di Kitt che sorvolava due Fifties impegnate in una gara clandestina, per evitare di sbatterci contro. La seconda è invece, dal set, o meglio, mini-set, e rende l'idea soprattutto della scala in cui il tutto veniva realizzato. Vista la scala, viene sicuramente da dire che i modellini, specie quelli di Kitt, potevano essere realizzati molto meglio. Lo stesso ERTL realizzato in questi anni, è infinitamente migliore di questo, che mostro in alcuni shot presi a caso dalle puntate. Attenzione, il tipo di modellino non è sempre lo stesso, ne furono realizzate diverse copie, più o meno realistiche a seconda dei casi. (mentre affonda nelle sabbie mobili preparate come trappola da Garthe nell'episodio "Il ritorno di Goliath) (episodio "Ritorno a Cadiz", Kitt con lo Stabilizzatore Acquatico del Terzo Stadio (boh ) galleggia e insegue un peschereccio) (Kitt e Karr nella scena finale del loro secondo duello, dove Karr ha la peggio ed esplode. Peccato che nell'esplosione si vedesse chiaramente che Karr si divideva in due enormi pezzi di plastica come una Burago ) Ora ecco qualche immagine statica dei modellini, e il signore che li realizzava (purtroppo deceduto da qualche anno), che si chiamava Jack Sessums Queste due invece danno l'idea di come si andasse in Supercar si andasse a giocare con le miniature ogni volta che si poteva, senza spender troppo e perder troppo tempo, cosa mediocre rispetto a tanti tf anni 80 che vanno ricordati anche perchè era tutto vero, come dicevo oggi. Qui un minuscolo Kitt (ben più piccolo di quelli sopra) entra in un hangar nell'episodio "Due secondi per vivere". Si direbbe una Majorette o una Hotwheels, dopo aver visto la stazza dell'hangar. Attenzione a non pestarlo Va detto comunque che anche in Hazzard nell'ultima stagione (anche qui per un taglio al budget) i salti del Generale, venivano riciclati dalle serie precedenti e soprattutto vennero sostituiti dai lanci di modellini. Tutte le foto vengono da The North American General Lee Fan Club Tipo di scena vista nell'episodio: Retroscena (dai, tira! Ok, buona la prima ) Piccola parentesi, il sig. Jack Sessums si occupò di un sacco di serie tv. Un'immagine a testimonianza del fatto. Credo che lo riconoscerete tutti, o almeno, chi era adolescente o piccinino all'epoca. Tornando infine alla SEDAN, eccone alcune Roscose in immagini del "making of". Le vediamo caricate verso il loro destino, oppure dopo che il loro destino si era già compiuto. Impressionante il cimitero dei Generali. Oggi averne una è una rarità, guardate qui... (ci sono anche quelle dello sceriffo Little ) Secondo alcune fonti, ne furono massacrate 409, in sette anni di tf. Soltanto di Charger, ovviamente. Non c'è numero riguardo le Monaco, ma visti gli incidenti di Rosco, forse sarà superiore. Molte Charger terminavano la propria esistenza così. Un attimo di raccoglimento.
  3. Certo, ma coi tempi "di una volta", forse si spendevano meno soldi inutilmente, visto che tanto onestamente di cambiamenti epocali oggi fra un modello e il successivo non ce n'è, mentre una volta si usava un concetto di auto per tutto il tempo che poteva andar bene, e solo alla fine di ciò arrivava un modello nuovo che era testimone degli anni che erano passati, con un tangibile miglioramento. In tutto quel tempo in mezzo, la macchina poteva andare bene quella che era..... come penso questa CLS attuale, che non credo sia un modello che anche fra due anni sarà un bidone, e non credo che la sua erede dirà cose così inimmaginabili rispetto alla precedente. Lo stesso può valere per me anche per la E che debutta ora.... sarà così straordinariamente diversa da quella che c'è stata fino ad oggi? Sul lato estetico, direi che stiamo a guardare una novità che sono loro a dirci che è tale, perchè al di là del fatto che sia indubbiamente diversa, onestamente non vedo in che parte sia più nuova, parlando di design in generale. Semmai son loro che han deciso che questa è quella nuova, e l'altra è quella vecchia. Lo so che è necessario così, oggi va così. Non è possibile che uno inverta la rotta, dovrebbero per assurdo farlo tutti e fermarsi un po' anzichè correre su un tapis roulant. Ma vabbè, è il mercato. Comunque queste sono novità nel mondo dell'auto che mi eccitano come i dati delle Borse.
  4. Tra l'altro vorrei far notare anche la poca competenza di chi ha redatto la classifica o comunque ha caricato e nominato la foto sul web... perchè la Pacer qui mostrata, se notiamo, ha come indirizzo "ford pinto" che era un po' un'altra cosa. Anch'essa passata alla storia per cose poco carine, a partire dalla sua straordinaria tendenza a prender fuoco e pure scuppiare nei tamponamenti visto il bel posizionamento del serbatoio, che veniva spinto dal crash verso il differenziale, dotato di bei bulloni che tranciavano il portagalloni. Per aiutare la casistica di decessi, la scocca molto cedevole faceva si che le portiere in caso di bussata al posteriore ci mettessero niente ad incastrarsi trasformando l'abitacolo in un fornetto senza uscite. La Pinto comunque, era questa. http://photocarsonline.com/blog/wp-content/gallery/ford-pinto/4-ford-pinto.jpg Facendo una ricerca per la foto, mi sono imbattuto pure io nella foto di Pacer nominata Pinto.. quindi vabbè, qualcuno al mondo avrà sbagliato, ma è anche segno che chi ha fatto la classifica non sa nemmeno bene di cosa parlava.
  5. Ecco. Mercato del cavolo (dicevamo l'altra sera nel topic Marchioncrisi) che "spreca" le auto nel giro di un tot di mesi. Ma se vivessimo in un mondo più normale.... dove non accade che: "Opporca, guarda!! TizioCaioMotor ha rifatto la sua ZumZum V12!!! AAAAH ragazzi! Tutti ai propri postiii!!! Rifare tutto!! Bisogna rifare la nostra PretPret! E di corsaaaaaa!!" "Ma capo... va ancora benissimo, che c'è di più da metterci dentro ora? Che ci mettiamo?" "Non lo so, mettiamo dentro un po' di roba, allarghiamo le gomme, abbassala un po'... nooo, no così che sembra una macchina bella, fai qualcosa di particolare, che la gente la noti per la strada!" "Ma capo.... la nostra PretPret la notavano già prima...." "Nooo, non importa. Hai visto quello là?? Ha messo due metri quadri di prese d'aria sul muso e venti chili di cromatura! Hai visto che muso? I carri armati del Golfo si vanno a nascondere in confronto! Non possiamo essere da meno!" "Ma ci costerà un sacco di soldi..." "E che ti importa? Tanto là fuori comprano, comprano, comprano... siamo noi che decidiamo cosa è da comprare. Tu fai che io intanto vado a vedere in TV chi si fonde oggi con chi." Se non fosse così.... ditemi voi, ma che cacchio di stracacchio di bisogno c'è, realmente, di rifare una macchina come la CLS? Boh....
  6. Grazie per la laurea cum lode e bacio accademico. In questa breve pausa pranzo, vorrei citare soltanto la vicenda di Colt Seavers (nome completo di Steve Austin nel telefilm che in origine era The Fall Guy, e in Italia andò in onda anche come "The Unknown stuntman"). Qui c'è la sigla della versione francese... che per quanto io non ami il francese, è quella che mi è sempre piaciuta di più. La canzone era davvero orecchiabile, e vedere queste immagini che parlavano così bene del mitico mix che seppero mostrare i tf anni 80 fra azione e humour, mi viene solo da piangere per i bei tempi andati. Io sarò dietrologo e nostalgico... ma quando rivedo queste cose e penso a ciò che si vede oggi.... mi scende la lacrimuccia, specialmente tutte le volte che riascolto questa sigla. http://www.youtube.com/watch?v=e9In2LvZVVo Per quanto anche qui ci fosse del riciclaggio, perchè in questa sigla qui sopra, il charger giallo-nero che va a spatasciare nel treno e scoppia è un ripescaggio della sequenza del film "Dirty Mary, crazy Larry" (Zozza Mary, Pazzo Larry in Italia), cult-road-movie che credo che Nettuccio abbia costantemente nel lettore DVD. Bei tempi in cui gli stunt non erano le cose impossibili che mostrano oggi con la grafica al pc.... ma spatasciamenti veri e propri, con persone senza cervello dentro che nel caso del Generale fecero salti che furono segnati e rimasero record per diversi anni. (uno è quello della sigla con il Generale che salta da una riva rialzata all'altra di un fiume) Detto questo... purtroppo ora ho poco tempo, devo tornare al lavoro, altrimenti starei a parlare tutto il pome. Mi resta il tempo per due cose: la prima, rivolta a Nettuccio nettuno randazzino, mi piemmi dove ti ubichi abitualmente? La prozzima fois ti ingaggio come disturbatore della quiete. La seconda, a chi può, cioè a chi ha in mano il telecomando. Visto che questo topic, visti i tempi di pippe mentali sul fanale di 940 e tragedie lavorative che non fanno altro che deprimerci, diverrà il PIU' IMPORTANTE E SERIO di tutto AP che ne dite di mettere quella benedetta N nel "ciematografico" del titolo? Ora vo'... a stasera.
  7. E anche verso l'esterno, cioè fuori GM... se fate le dovute proporzioni.... http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/27/MHV_Opel_Commodore_A_Coup%C3%A9_01.jpg http://krang.moparmusclemagazine.com/freestuff/mopp_0712_1969_dodge_charger_pro_touring_1600x1200.jpg
  8. mi sembrava di stare a sfogliare l'elenco dei Pokemon
  9. La location delle foto che ho postato? Mi spiace ma siamo in Via De Sanctis Scusate se mi oso insistere, poi prometto che non dico più niente su Kitt. Però sono molto contento, perchè giusto stasera scopro che c'è il debutto del nostro nuovo spot. Realizzato ad agosto nella Torino vuota e addormentata, con il contributo del caro Locuratolo che ci ha ridoppiato Michael. Come vedete, il Kitt torinese non si fa mancare nulla, nemmeno l'auto cruise. (guardate che non è trainata, è vero... poi vi spiegherò come funziona ) (che simpatici, mi hanno messo fra le foto degli Agenti.... 'na foto mejo no eh? mannagg..)
  10. Mica sapevo che sei di Torino E' vero, sono disponibili a noleggio ma non si possono guidare.... è ovvio che facendo parte dello Staff, diventi un privilegiato. Ecco qualche altra immagine. Per chi volesse vedere la TransAm Deluxe "in azione" (si fa per dire) ecco ora un breve filmato tratto dal nostro raduno nazionale svoltosi a Gabicce a giugno, dove ci è venuto a trovare Giorgio Locuratolo, il doppiatore italiano del mitico "maicolnait"... e ci ha regalato un bel momento con una frase famosa. Inoltre aggiungo... beh il secondo video non lo posto perchè alla fine è un video musicale, non credo sarebbe il caso. Tuttavia se volete vedere il nostro Kitt in azione un po' più movimentata, andate su youtube e cercate "Bloom 06 - Un'altra come te". Il nostro primo video in collaborazione con una band (sarebbero gli ex-Eiffel 65). Niente da dire sul fatto che la canzone sia.... vabbè. Niente di che. Però per la nostra TransAm Deluxe è stato importante, (anche se ci è voluta una settimana per ripulirla). In fondo è un ritorno di Kitt sugli schermi.
  11. Allora adesso faccio il mio postone biblico, perchè mi avete toccato certe cose.. :b26 (scherzo) Devo fare dei punti perchè se faccio un maxi quotone finiamo alle calende greche... Anzitutto rispondo a sarge che non ricordava il nome dell'agente FBI in coppia con Ralph Supermaxieroe (è vero, altra classica superschifo deluxe la sua, color sabbia... ricordo una scena in cui Ralph mostrava le sue capacità sollevandola da terra e lasciandola cadere dall'alto... e lui diventava matto perchè detestava che si trattasse male la sua auto ).... era William Maxwell, detto Bill. Era allergico ai gatti, ricordo, difatti ci fu un esilarante episodio dove continuava a sfregarsi il naso perchè durante una loro missione, al Ralph era stato affidato il gatto in gabbietta della sua fidanzata, la bella Pam Davison (al secolo Connie Sellecca, che oggi vende creme di bellezza, e che prima di debuttare in tv si cambiò il nome perchè il vero era Concetta Sellecchia, e ti credo che se lo cambiò) e se lo portarono dietro sul sedile posteriore per tutta la puntata. Sempre per sarge, riguardo la guida del Charger, guarda con cosa ero in giro per Torino domenica scorsa. (sto sboronando... ah, ovviamente nella foto, parcheggiato davanti, appare anche l'altro "compagno di avventure torinesi") Sono quello di spalle col cappotto ma chi era al raduno di AP mi riconoscerà. Condivido appieno ciò che dici sulla guida.. però guardare le facce della gente che ti insegue per farti un filmato col cell... è una di quelle cose che esulano dalla mastercard Continuando con sarge, che si riferiva alla Gran Torino, ricordo l'aneddoto dei due attori (Paul Michael Glaser e David Soul) che chiesero e ottennero che la panca a tre posti tipica della Torino fosse sostituita dai cosiddetti "bucket seats" cioè i sedili singoli un po' infossati, perchè sulla pelle scivolissima ad ogni curva, con la panchetta erano uno in braccio all'altro. Passando ai modellini di Supercar citati da randazzuccino Net, erano veramente una cosa pietosa per chi come me amava certe scene. Una delle peggiori realizzazioni in fatto di miniature in tv, anche per l'epoca. Nella prima e seconda stagione, erano relative le apparizioni, ma dalla terza e quarta, complice un calo del budget, si fecero onnipresenti. Addirittura, per risparmiare, a volte venivano ricreate intere location in cui far correre i modellini anche se non vi era nessun motivo di schianto o scena costosa se coinvolti veicoli veri. Semplicemente, si faceva più in fretta che andare a cercare la location adatta. Deprimente. Qui mi riallaccio ad un altro fatto che è stato citato, e cioè il motivo per cui la serie chiuse. Non voglio venire a fare il saputello, sapete bene che in tanti altri campi (quasi tutti) preferisco lasciar dire a chi ne sa, e mi tengo da parte. Con Supercar, però, me lo dovete concedere. Faccio parte da anni del Sito-Forum-Fanclub ufficiale nazionale, e posso dire di essere l'omino che ha tradotto in italiano la Knight Rider Legacy, che sarà sconosciuta ai più probabilmente, ma si tratta in pratica della biografia della serie TV, che fino a qualche tempo fa era disponibile soltanto in inglese. Così facendo ho scoperto tante cose, e posso dire, fra queste, che il motivo diretto per cui la serie finì non fu il fatto che si spendevano un sacco di soldi in macchine sfasciate (anzi, a voler vedere nelle ultime due serie Supercar era uno dei serial in cui si spendeva meno in queste cose) ma piuttosto il cambiamento epocale che ebbe la TV (prima americana e poi di riflesso anche da noi) in quegli anni. Le serie TV che spendevano qualche soldo vennero uccise dall'avvento della sit-com, cose come i Robinson e via dicendo, che difatti ad un certo punto dilagarono. Serie comiche girate fra quattro pareti di legno di balsa, che facevano sbellicare dal ridere e costavano immensamente meno di un tf con inseguimenti e azione. Gli sponsor si buttarono a capofitto, e le serie d'azione presero la mazzata. A conferma di questo, pure Hazzard, che finì nel 1985, un anno prima di Supercar, e pure l'A-Team et similia che non andarono molto oltre la fine di Michael e Kitt. I network si accorsero che così facendo spendevano molto meno ed incassavano dieci volte di più, e così fu la fine per certe storie, alcune anche troncate di botto (come Supercar che non ha una vera e propria fine) con il dispiacere degli spettatori più affezionati. L'ultimo tentativo di rilancio per Supercar fu all'inizio della quarta stagione, dove Kitt venne distrutto per la terza volta, con lo scopo di riammodernarlo. Accadeva sempre così. Gli autori si accorsero che l'elettronica stava dilagando anche nel mondo reale, specie sulle automobili, e certi accessori apparsi sulle auto negli anni seguenti la venuta di Kitt, lo facevano sembrare un po' meno futuristico. Così ogni tanto si presentava la necessità dell'upgrade... che veniva giustificato con la narrazione di una vicenda terribile ove Kitt veniva dilaniato, per poi essere ricostruito modificato e migliorato. La prima volta in verità accadde perchè Kitt si trovò ad affrontare Goliath, il terribile autotreno guidato dal figlio di Wilton Knight, Garthe, che era tornato dalle prigioni e desiderava vendetta nei confronti della Fondazione e soprattutto di Michael Knight, il quale aveva preso il suo volto su volere di Wilton agli inizi della storia. Kitt venne colpito e scaraventato ribaltando nel deserto del Nevada, e la sua rinascita portò degli upgrade. In un secondo tempo, lo vedemmo gettato in una pozza di liquame corrosivo che lo distrusse completamente, per mano di una ruspa nell'episodio "Coraggio Kitt". Passando all'episodio "I misteri di Chinatown" che è stato menzionato sopra, anche qui Kitt venne rivisto (era l'inizio della terza stagione) dopo essere stato dilaniato da un missile sparato da una delle due auto con pilota automatico costruite dal Dr. Atton. In questo caso trovammo su Kitt un cruscotto completamente rivisto nella grafica, più moderna e adatta ai tempi, e un sacco di nuove funzioni. Tale episodio coincise col ritorno nel cast di Bonnie, che se ne era andata (sostituita da April) nella seconda stagione per via di divergenze con la produzione. Con l'ultimo caso, arriviamo appunto all'estremo tentativo di vivacizzare una serie che era ormai sul viale del tramonto. La quarta stagione infatti cominciò col doppio episodio "Formula Kitt" in cui la formula della copertura molecolare di Kitt, che lo rendeva indistruttibile o quasi, venne scoperta e neutralizzata da un agente destabilizzante che fece scindere le sue molecole. Così Kitt si ritrovò a fronteggiare un blindato, senza sapere che gli erano rimaste le comunissime capacità di resistenza di una qualunque Pontiac Firebird TransAm. Venne disintegrato o quasi, e con questa "scusa" riapparve con l'idea che avevano gli autori per cercare un po' di audience. Le modalità SPM (Super Pursuit Mode, lo ricorderete, dove uscivano alettoni in ogni dove e la sua velocità aumentava in maniera incredibile... effetto reso penosamente con l'avanzamento veloce della pellicola) e cabrio. L'effetto desiderato non fu ottenuto. La quarta serie partì bene, ma in breve gli ascolti tornarono a crollare e le news tecniche erano più una barzelletta che un argomento interessante. Così dopo poche puntate venne presa la decisione... non ci sarebbe stata una quinta serie. Tutti a casa, a fine stagione. Anzi, ad un certo punto le puntate vennero realizzate una alla volta, venivano mandate in onda, e dagli ascolti si decideva se realizzare o meno la successiva. E' per questo motivo che la serie Supercar non ha un vero finale. Il teorico finale andò in onda a metà della quarta stagione, con l'episodio "Caccia all'uomo", dove Michael veniva ferito quasi a morte, e decideva di lasciare la Fondazione per sempre e sposarsi con la sua amata Stevie (che aveva incontrato già due volte durante la serie, senza poterle confessare che lui era quel Michael Long che era deceduto nel 1982, con cui lei si doveva sposare). Però, tragedia massima, il giorno del benedetto matrimonio, Stevie viene uccisa, proprio all'altare, da un delinquente che intendeva ammazzare Michael. Così lui ritorna sulla breccia, lo assicura alla giustizia... e il finale di lui che passeggia sulla spiaggia non sapendo che fare, poi vede Kitt, e capisce che quella è la sua vita, risale a bordo, dicendo che è ora di tornare a casa, in famiglia, alla Fondazione, era ciò che era stato impostato come fine della serie. Andò in onda a metà stagione perchè le cose dovevano finire lì. Ma come ovvio, vista la storia, gli ascolti di questa puntata furono altissimi e convinsero a realizzare altre puntate, vivendo alla giornata, fino a che l'ultima mai fatta, "La spedizione maledetta", ebbe ascolti pietosi, e dall'oggi al domani, arrivò la comunicazione che Supercar era finito. Quindi, in poche parole, il finale andò in onda a metà stagione e una vera fine... alla fine, non c'è. Sempre legato a Supercar, si è parlato dell'audio campionato perchè ripetuto in serie tv come l'A-Team. Attenzione. A-Team, come Supercar, è una serie Universal. Gli effetti audio che sentite in Supercar (tipo rumori di motori o sgommate) sono ben più vecchi di Michael e Kitt, erano già riciclati lì. Un paio di esempi.... il "vooooon vooooon" dello scanner di Kitt è un rimaneggiamento del sound dello scanner (molto simile) dei Cylon di Battlestar Galactica (sempre Universal e sempre by Glen A. Larson... lui stesso ricordò nella Legacy che l'ispirazione per lo scanner di Kitt gli venne proprio da lì). Altro esempio, il classico mix di accensione, accelerata, retromarcia, ripartenza con sgommata, che si sente tante volte con Kitt, è presente anche nel film del 1977 "La macchina nera", citato anch'esso qui sopra, e sempre by Universal. (non lo emette la macchina nera in questione, ma un'auto della polizia guidata da un agente di razza indiana, poco prima della scena in cui la ragazza del protagonista viene uccisa dall'auto misteriosa che le attraversa la casa volando) Altro esempio ancora? Il suono quasi animalesco che emette (non si capisce per qual motivo) il Tir Goliath succitato, in certe occasioni, è stato campionato dallo stesso tipo di suono che emette l'autotreno che si sta schiantando in fondo alla scarpata in "Duel" di Spielberg (dopo che il povero David Mann ha mandato a sbattere la sua Valiant rossa contro la motrice in un estremo tentativo di salvarsi la pelle).. guarda un po', sempre Universal. Nei contenuti speciali di Duel in DVD, Spielberg racconta di come questo suono sia stato campionato a sua volta dal lamento che emette lo Squalo nel primo film, mentre affonda negli abissi dopo essere stato ferito a morte da Roy Scheider. Serve dirlo? Universal Continuando con Supercar (non dovevate toccarmelo ) è vero, Devon amava le Mercedes. Oltre ad una SL ante-serie '89, in alcuni casi lo vediamo anche con una 190 SL ben più anzianotta. In particolare, la SL rossa faceva parte del cast-auto della serie, e riapparve anche in altre occasioni (fa una comparsata guidata dalla co-protagonista cattiva nell'episodio "Legna che scotta" della quarta stagione). Solo in un caso Devon è alla guida di altro mezzo, nell'episodio "Lotta alla pari" lo vediamo guidare una superschifo deluxe identica a quella di Bill Maxwell in Ralph Supermaxieroe... però blu, mi pare. In generale comunque, per chi volesse, vi segnalo il sito del fanclub che dicevo sopra... KNIGHT RIDER ITALIA ----- Il Sito Italiano di Supercar -----* con annesso forum, nel quale in apposita sezione troverete la Legacy.... se fosse caso un giorno aprirò un topic da qualche parte e ve la posto anche qui, un capitolo alla volta. Parlando del fascinoso fenomeno degli incroci fra le serie.. beh non è un vero e proprio incrocio, fu più che altro una presa per i fondelli.... nell'episodio della prima stagione di Supercar "Energia alternativa" compare una gara per auto che viaggiano.. ad energia alternativa... e vi sono due ragazzotti ubriachi che guidano un'auto ad alcool... guarda caso una Charger '69 arancione, le manca solo il numero e la bandiera. Ricordo che la WB (major di Hazzard) non gradì molto la cosa. Era il 1983 e le due serie (Supercar 1982-1986, Hazzard 1978-1985) erano nel pieno della loro lotta per accalappiarsi lo sguardo dei teenager americani. Hazzard rispose a questo affronto.. ma in maniera molto più elegante. Ci fu un episodio nelle ultime serie, in cui Boss Hogg meditava di sostituire Rosco con uno sceriffo robot, un ammasso di ferraglia in pratica, che parlava come il classico pc stupido di quegli anni e aveva una luce rossa che si muoveva sulla testa. La citazione in sè non era molto eloquente, ma vi è un passo nelle battute di Rosco che mi fece sorridere. Non è una traduzione adattata in italiano, ho osservato la scena anche in lingua originale e le cose che dice sono le stesse. E' una puntata del 1984, mi pare. Rosco si trova sconsolato al Boars Nest, perchè senza lavoro a causa di quello sceriffo robot, che l'aveva sostituito pure alla guida della macchina. Arrivano altre persone che gli chiedono se possono fare qualcosa per lui. E lui risponde (guardando quasi diretto in camera) "Volete aiutarmi? Volete davvero aiutarmi? Levatemi di torno quell'ammasso di latta che guida da solo, parla e ha una luce rossa davanti che va di qua e di là" Per ora mi fermo, dai... a questo punto sarete tutti col moment in mano.
  12. Oh, la Diplomat. Che dire, io sono opelista (per quanto questo termine, per la storia e il fascino della casa, abbia forse un altro spessore rispetto ad altre declinazioni in -ista) e ripensare a certi periodi porta un sorriso, nel senso che penso ci sia stato un periodo in cui dire Opel volesse dire di più che oggi, perchè con gli anni e le epoche, e soprattutto i periodi bui, è RIUSCITA ad appannare quel, forse piccolo, luccichio di macchina di un certo tipo. Leggo tante dichiarazioni piene di proposito e si speranza, ora, con Insignia, che non mi sento di posizionarla come erede di modelli di questi decenni, ma bensì più ispirata ad un'altra epoca, con l'intento di tornare a dire la propria. Per quanto oggi nel mondo del brand sia un'impresa titanica, e di certo la sua nascita in questo periodo non l'aiuterà. Non so se Opel potrà mai compiere un cammino simile a quello di Audi, cosa che ha spesso mostrato come speranza. Di certo il fatto che resterà sempre centrata su certi livelli come generalista, è un po' in contrapposizione. Osservare auto come questa Diplomat, però mi fa pensare che forse ci sarebbe potuto essere un cammino differente.
  13. Vorrei ringraziare tutti coloro hanno espresso parole di conforto o vicinanza riguardo la mia situazione familiare (cioè, non la mia in particolare... noi ne abbiamo parlato qui ed è diventato un piccolo caso nel topic, ma è sempre ovvio che è solo un esempio che purtroppo parla anche per tante altre persone). Leggendo i vostri commenti sono ritornato anche sulle mie, di parole, e mi sono ritrovato a riflettere su quanto avevo scritto. Mi sento di aggiungere un'ulteriore sfumatura. Ripartendo ancora una volta dal fatto di non voler sminuire assolutamente questa crisi... anzi, voglio soffermarmi proprio su questo punto. Non voglio sminuire assolutamente questa crisi, perchè il mio pensiero ora va a persone o famiglie che possono (purtroppo) trovarsi in situazioni ben peggiori della nostra, famiglie dove magari già prima, per il mondo del lavoro che c'è oggi, lavorava soltanto una persona, con dei figli piccoli, e ora questo unico lavoro che c'era, diventa una mobilità o una cassa integrazione. Non posso dire, per fortuna (dire per fortuna mi suona malissimo, perchè ha un che di egoista) di essere in questa situazione. La crisi... la crisi la stiamo sentendo, in questa casa. Siamo stati fino ad ora in quattro, con quattro stipendi. Due genitori e due figli adulti, che sono ancora in casa, perchè entrambi, per un caso o per l'altro, non sono nè fidanzati nè sposati, all'età rispettiva di 31 e 24 anni (un paio di bamboccioni, disse qualcuno tempo fa, ma sarebbe un altro discorso). Ora, una di queste quattro persone si vede mancare lo stipendio da qualche mese, per via di un prossimo fallimento che per ora ha già fatto disastri economici, e l'altra, se lo vede dimezzato da una cassa integrazione. Dire che siamo disperati sarebbe veramente troppo. Di certo, colpiti dalla crisi, bisogna abbassare le aspettative e le previsioni. Viviamo in una casa normale e niente più, ma non ci manca nulla. Facciamo le vacanze, le auto sono sempre piaciute a tutti in casa, e siamo in quattro con quattro auto, due GTC, una Tigra TT e una Corsa (nonostante questo la Opel va male mi spiace ma non posso fare di più al momento, altrimenti compravo una decina di Insignia a marzo giusto per metterli di buon'umore ). La crisi ci ha colpiti, certo, ma da un lato posso dire che rispetto ad altre situazioni purtroppo ben più gravi, la nostra lamentela potrebbe essere relativa. Di certo c'è la base per proseguire e di fondo un gruppo familiare compatto che tutt'al più dovrà rivedere certe cose, fino a che non verranno tempi migliori. I lavori di mia sorella e mio non stanno soffrendo di questo momento nero, e spero che continui così. Le entrate sono sempre state destinate alla vita in famiglia (tolto il vizio delle auto ) e nell'ultimo periodo sono calate, ma tutto sommato possono portare prima di tutto ad un po' più di attenzione a come vengono gestite, che non fa mai male perchè resterà un ricordo quando ci saranno tempi migliori. Forse avremo di meno, dall'anno prossimo, potremo permetterci di meno. A volte non è nemmeno un male perchè si ritorna ad apprezzare quel che si ha (non che fino ad ora avessimo fatto i Briatore, siamo ben 4 operai, non è che si vola via) e a tenerlo da conto. Con questo, non voglio sminuire quanto ho scritto prima e farlo passare come se fosse un capriccio. Resta tutto come è. Però mi rendo conto anche che nella sfortuna, siamo una situazione famigliare che ha un po' di fortuna, e, in primis, ciò mi fa dedicare ad un pensiero a chi è stato colpito più duramente e a maggior ragione può sentirsi disperato, e in secondo luogo, mi aiuta a fare luce sulla situazione e sull'ottimismo e la speranza che non devono mancare mai, in nessuno a nessun livello, perchè verrà il momento in cui saranno due cose che faranno ripartire tutto, sia che si tratti di una famiglia che tiene duro, che di un imprenditore nell'indotto che tiene duro per sè e per chi lavora per lui. La nostra storia ci insegna che nei decenni e secoli passati, ne sono successe di tutti i colori, di molto peggio. Siamo arrivati fino a qui, dove c'è questa crisi isterica, virtuale, scoppiata in un mondo scoppiato perchè ha caricato 300 quintali su un'Apecar. Se andrà tutto in cocci, saranno la voglia e l'ottimismo a far ripartire tutto, come è stato dopo guerre e quant'altro. Forse era destino, forse siamo arrivati al momento in cui il palloncino esplode, e c'è il botto. Oppure, pian piano si sgonfierà. Costerà tanto ad un sacco di persone e forse alla fine io e la mia famiglia siamo fra quelle che se la caveranno con poco. In questo sistema che si è incrinato, l'auto era un grande ingranaggio nel meccanismo, ed essendolo sempre stato, è uno dei termometri principali di una società che ha corso corso corso sperando di poter crescere sempre in maniera dissennata. Credo che la crisi dell'auto sia lo specchio di tutto in generale, e cioè che l'uomo deve imparare e capire che non si può sempre puntare solo più in su. La palla nello spazio che ci porta a spasso è sempre quella, e forse l'uomo con i suoi usi e consumi ha percorso un cammino in cui momenti come questa crisi sono decisamente ovvi, e ciclici. Sono convinto di una cosa. Se sarà un fatto epocale, stavolta forse metterà un po' di sale in zucca in generale, a tutti (la prossima frase è senza riferimenti a persone, è solo un esempio)... dal ragazzo con un lavoro interinale che fa 24 mila euro di debiti per una Mini, alla banca che glielo concede, all'imprenditore che ora lo lascia a casa perchè è meglio così. C'è chi si dispera e chi si lamenta. A chi si dispera, voglio dire che spero che trovi la forza per riprendere con ottimismo. A chi si lamenta, un attimo di riflessione perchè se siamo nella cacca, almeno una parte di questa cacca l'abbiamo fatta un po' ciascuno.
  14. Net, finora non mi è successo il telaio ha sempre resistito a tombini allegri, scalini e traverse posteriori portafari e targa di camion perse per strada (sembra incredibile ma è così). Anche braccetti e cerchi se ne sono sempre fregati.... Conti e Bridge un po' meno, ne ho già perse tre con tanto battistrada ancora, per queste cose. La prossima volta vorrei rompere un cerchio o vedere l'ammo spuntare dal cofano... così, tanto per cambiare un po'. Mi sa che le coppe che partivano erano un po' come le foglie secche che venivano stese apposta sulla strada in Hazzard, che svolazzando davano idea più di velocità... le coppe che volano fanno molto impegnato. Mi pare che il record sia del mitico inseguimento di "Bullitt" tra SMQ su Mustang e cattivi su Charger nera... se non ricordo male fra due auto furono contate partire via 13 coppe. (credo che fra poco saremo fucilati dai mod... che ne dite se apriamo un topic rupestre nell'off per parlare di tutte queste belle cose?)
  15. Io arrivo in ritardissimo, ma da appassionato disegnatore (una volta, e nel tempo libero) non posso che quotare tutti, perchè la tua mano mi piace tantissimo ed inoltre, la utilizzi mostrando linee piacevoli e senza cose irrealizzabili. I miei compliments! Purtroppo riguardo ai programmi di design io non so proprio dire, sono un retrogrado (oltre che nei topic di spy ) anche in questo frangente... il mio amato disegno (che un giorno spero di riprendere in mano con più tempo) è quello con la matita e i pastelli.
  16. Questo mi sento di quotarlo fortemente. L'esempio non calza alla perfezione, ma mi vengono in mente le persone che approfittarono della tragedia dell'11 settembre per far perdere le loro tracce, facendo credere di essere scomparse nel disastro. Persone con guai grossi, o grossi debiti, o persone che volevano semplicemente dare un taglio netto, per mille motivi. Strumentalizzazione di un fatto. Questo per dire che non voglio nemmeno io sminuire questa crisi. Ci mancherebbe. Cappero, mi è entrata in casa dalla porta senza nemmeno suonare il campanello. Figuriamoci se la sminuisco. Però indubbiamente è una capacità molto sviluppata di questa società e di chi la compone-governa, il fatto di sapere sempre cosa e come tirare fuori le cose per cercare di galleggiarci sopra, e a volte, riuscire a trarne del buono a livello personale (inteso come aziendale). Non sto qui a dire che SM o chi per esso stia facendo semplicemente un gioco per avvantaggiare l'azienda rispetto a chi ci lavora, per carità. Non sono un luminare di queste cose, e non mi permetterei mai. Preferisco restare un po' ottimista e pensare che una persona in quella posizione sia ben conscia anche della portata delle sue decisioni, e stia pensando anche a salvare una realtà che è troppo importante per l'economia e società italiana per affondare da qualche parte. Spero che il tempo mi darà ragione, comunque ripeto, il mio è solo un piccolo pensiero, non sono un pozzo di scienza su questi argomenti. Sicuramente c'è il fatto che... i fatti sono sempre due. Quello che accade, e come viene definito, mostrato, spiegato, interpretato e usato da chi lo sa usare. Da qui in poi partono le deviazioni della vita del singolo, i rinnovamenti, i momenti belli, difficili, e tante pippe, come si diceva sopra. Magari chi lo sa... non succederà nulla di così eclatante... magari passeremo un periodo di nera che diverrà grigia e poi grigietta, e continueremo a camminare a volte bene a volte con fatica, e fra dieci anni saremo qui ancora con un mercato che a volte va, a volte no. Tante volte in passato non è successo ciò che ci si aspettava, o ciò che si temeva. Troppe volte, per non tenerne conto, restando o un po' ottimisti, o quantomeno, aspettando di vedere che capita. Io spero sempre... certo, si dice che chi vive sperando, muore c... non serve che la finisca. Chissà, magari andrà a finire non dico bene, ma senza che scoppi nulla che non si può spegnere. O magari chi lo sa, con quegli esperimenti (ora divago un attimo) salterà fuori davvero un buco nero (non del mercato, ma quello scientifico) e smetteremo di pipparci sul fanale della Giulia. (giusto per dire che alla fine... non si sa mai) Sempre divagando, se così fosse, cioè che il buco nero sia quello vero e non quello finanziario, beh una cosa è certa. Coi soldi che mi sono rimasti, corro a comprare una 75 col Busso. Voglio girarci intorno a questo buco nero, di traverso. Finchè c'è spazio. Poi ci cascherò dentro, ma da italiano. :b35
  17. Anzitutto, prima di scrivere un pensiero, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno espresso solidarietà per la situazione che ho descritto, che (purtroppo) penso possa valere per molti, probabilmente alcuni anche dentro questo forum che conta un sacco di iscritti. Grazie a tutti. Il pensiero è che, riallacciandomi a quanto si è citato sopra riferito ad un certo isterismo che accompagna questa crisi (come tutte del resto... ricordo che ero tredicenne quando scoppiò la Guerra nel Golfo e certe persone in paese andarono al supermercato a fare scorta di viveri e sugli scaffali non si trovava più niente... cioè pensarlo oggi fa sorridere... ma io stesso mi feci prendere nei giorni successivi l'11 settembre e mi spaventai chiedendomi dove sarebbe andato a finire il mondo... e di sicuro di cose brutte ne sono successe, tantissime... ma alla fine ho constatato pure io che stavo un po' esagerando), purtroppo è un focolare che si autoalimenta. Il pessimismo, ovvio e dovuto fino ad un certo livello, a volte dilaga a macchia d'olio, e questo è il primo degli ostacoli che anche a livello minuscolo, della realtà di poche persone, comincia a far viver male. Es. una persona che aveva la piccola idea, del piccolo investimento, atto a far girare una porzione anche infinitesimale dell'economia, che ora come ora si sente presa dalle paure, e non lo fa, e magari poi fra un po' col senno di poi vedrà che alla fine si poteva fare. Però al momento, chi si fida? Così parte un fenomeno che dilaga a macchia d'olio e da tanti piccoli "No" cominciano a spuntare problemi economici già più visibili nella società... e poi chi li ferma più. Ricordo che anni fa lessi una storia di Dylan Dog (vi chiederete che ci azzecca) che si intitolava "Tre per zero", dove vedevamo un comune cittadino, che per una piccolissima sfortuna, perdeva alcuni soldi per strada, che erano i suoi unici risparmi... e doveva rinunciare all'acquisto di un frigorifero nuovo. Comunicato il cambio di idea al negoziante che gliel'aveva proposto, vedevamo lo stesso negoziante che senza quell'incasso non era più in grado di far fronte ad un acquisto a sua volta, che si rifletteva sull'investimento di un altro grossista, il quale a sua volta rinunciava ad acquistare delle azioni da piccolo risparmiatore... ma il fatto era che questo grossista piccolo risparmiatore aveva amici che seguivano le sue mosse in Borsa, giocando con lui... e avevano pensato che se lui decideva di lasciar perdere, era perchè non si fidava dell'affare, così non l'avevano fatto nemmeno loro, la notizia era dilagata, e tempo due giorni le azioni di quella compagnia erano crollate, provocando uno smottamento incredibilmente potente nel mondo finanziario, il che aveva portato ad una crisi. Pensate... partito da poche sterline perse per strada, e alimentato da paure ed isterismo. Era solo un fumetto e una situazione portata all'estremo.... ma con qualche fondo di verità. In tutto questo di una cosa sono fiducioso: del fatto, come si diceva sopra, che noi italiani alla pizza non rinunciamo mai, e se restano tre soldi, ci sta pure la meringata di dessert. Quando (e spero presto) se tutto va bene, si comincerà a respirare un pochino, sarà molto importante essere "quegli" italiani, quelli ottimisti, del sole, del mare e della pizza. Sia per la voglia di far girare l'economia, che per la voglia di fare.
  18. Grazie ACS, anche a nome dei miei genitori. Riguardo ai ricambi, non mi sentivo tanto di fare il discorso "beh ma visto cosa fanno pagare, dei soldi ci dovrebbero essere". Semmai, ci sarebbero potuti essere, a definire una solidità finanziaria anche magari in un momento di recesso (che è anche ovvio che ci possa essere, non parlo di questo di ora, ma di un momento di stanca generale che può sempre venire, prendiamo ad es. le rottamazioni... mi pare ovvio che siamo sempre quei tot di milioni, se con aiuti per un paio d'anni il mercato esplode, mi sembra un po' stupidino leggere poi il terzo anno "uffi le consegne sono in calo". E CHE TI ASPETTAVI? Non è che la macchina si cambia come le mutande. Poi ovviamente il tutto è sempre anche fomentato dall'informazione che... dio mio non tiriamo in ballo anche l'informazione perchè sennò non finiamo più ) Ritengo che il fatto per cui sono rimasti sempre meno soldi e a noi le cose sono costate sempre più sia anche perchè chi ha investito l'ha sempre fatto sognando un mercato illimitato... si certo, se forse l'uomo avesse creato Terra 2, magari.... oh certo, anche qui su Terra 1 ci sono ancora buchi da tappare, guardando dove nasce il sole.... ma quelli là cominciano a farsele le cose, anzi ce le portano pure a noi, e noi siamo così "intelligenti" che ce le compriamo, nuove, e poi la sera accendi la vetrina dell'auto e vedi la concessionaria con 346 Alfa 159, 322 Audi A4, 567 Astra e 443 Golf, ferme in attesa che qualcuno si sieda al volante. Così, già in passato, sentivi di: -fette di clientela che si buttavano su economici e scadenti prodotti che venivano da chissà dove -le quali fette lasciavano usati straordinari a prezzi indecenti fermi -e nel calderone che si riscaldava sentivi l'incravattato di turno che stava pensando che ci potrebbe essere quella nuova nicchia per quel nuovo modello fatto in quella nuova fabbrica... dove adesso vanno a casa tutti. E io pensavo... ma si sveglieranno, prima o poi.... si, adesso ci siamo svegliati. Ci siamo svegliati dal sogno e ritrovati nell'incubo. Questo a grandi linee, senza chiamare in causa nessuno in particolare. Forse, sapete, mio padre potrà trovare lavoro dove lavoro io. Un'azienda metalmeccanica nata nel 1967 che conta una trentina di persone, che per il SUO habitat di mercato ha trovato una maniera fiorente di camminare, ed il cui proprietario, a richieste del tipo "se mi fai su altri due saloni io ti procuro una produzione di altre tot centinaia di migliaia di pezzi l'anno" ha sempre risposto "no no, grazie. Sto bene così". Anche noi stiamo chiaccherando con la crisi. E' calato un po' il lavoro, ma lavoriamo tutti, non ci sono perdite, nessuno fa ferie obbligate e nessuno resta a casa. Lui ha sempre impostato su uno standard minimo che nel peggiore dei casi portava ad un tranquillo tran tran, e nel migliore... si in effetti è un posto dove quando c'è il boom ci si fa il cosiddetto cu.. (che è anche bello di questi tempi porter dire di farsi il cu... al lavoro). Questo ovviamente è lo specchio di una realtà infinitamente diversa rispetto a Fiat o chi per essa, però mi pare l'esempio di un imprenditore che ha saputo giocare bene col suo giocattolo. Dando la possibilità a chi stava sotto di lui di continuare, in piccolo, a giocare coi suoi piccoli giocattoli, perchè ogni anno nel parcheggio dei dipendenti c'è qualche auto nuova. Altri suoi concorrenti negli anni 2000-2002, dove qui da me nel settore specifico c'è stata una cosa che definire BOOM è dire poco, hanno impiantato, costruito, ingigantito, fatto capannoni con giardini e fontane da cinema, parcheggi coi tabelloni digitali che indicano i posti liberi neanche fossimo al Mediaworld (manager-proprietari i cui genitori avevano costruito condomini e case lavorando nell'officinetta sotto casa) Il mio capo negli anni del boom si è comprato la casa in Sardegna e non ha ingigantito niente. Questi concorrenti qua vicino a noi, ora, hanno il parcheggio col tabellone digitale che segna tutti i posti liberi. Ovvio che in questi anni del boom hanno fatto lavorare qualcuno in più (sempre col lavoro intestinale come dice Cangini di Zelig, "cioè quello che poi uno quando vuoi lo mandi a cagare" ) ed è altrettanto ovvio che dire tutto questo non porta a concludere col fatto di avere la soluzione, perchè la coperta è quella che è, e non è facile dire come andava fatto, e soprattutto, cosa si deve fare ora. Di certo, quando i soldi c'erano perchè giravano, bisognava avere altre vedute, senza soffiare tutti assieme nello stesso palloncino che poi è scoppiato. Una volta sognavo, stupidamente, un mercato auto dove i costruttori anzichè fare alleanze, al contrario, prendevano le distanze, sedendosi ad un tavolo e mettendo in chiaro di non rompersi le p...e a vicenda. "Io lavoro in certi segmenti, tu stai nei tuoi, e venderemo tutti." Un mercato dove, esempio stupido, non arrivavano la Classe A e ora la piccola BMW e la Audi A1. E di sopra, la (finta) Jeep non la facevano in tremila, ma ne facevano cinque seriamente. Quando era così, tutti vendevano il loro, e pochi si lamentavano. Ci poteva essere la lotta col coltello fra i denti nel C-D, per dire... cosa che non è malvagia, perchè è concorrenza che ha sempre spronato lo sviluppo. Poi, ad esser sinceri, anche un po' di amor per casa propria, e chiudere la porta a tanti che venivano da fuori. Non ero così infelice io con un sistema che bloccava i giapu, ad esempio. Ognuno si faccia e si compri le sue cose, che lavoreremo tutti. Al mio paesello ci sono cinque bar, e lavorano tutti. Ce ne fossero 35, piangerebbero tutti, no?
  19. Faccio solo un breve cenno perchè ho letto tanti pareri ben espressi e da persone che ne capiscono più di me. Il mio parere su come dovrebbe evolvere il mercato? Onestamente ritengo che un'estrema standardizzazione non è che sia la salvezza da tutti i mali. Già oggi, e da qualche anno, molti marchi e gruppi ne fanno uso, e ci sentiamo spesso dire "E MENO MALE, SENNO' CHISSA' COSA COSTEREBBERO". Chissà cosa costerebbero? Per piacere, che non si piangano addosso. Noi possiamo piangere (per finta) perchè la tal macchina che ci piace tanto costa uno sproposito, ma forse dovremmo andare a monte e cercare di capire perchè ci piace tanto. Ci piace tanto perchè la standardizzazione ce l'hanno infiocchettata con la PPC (abbreviazione di presa per il c... che ho creato per usarla tutte le volte che mi pare senza mettere puntini puntini) dei mille balocchi addosso a mille modelli che non servono a un tubo? Mi chiedo quanto possa costarmi di più una piccola di un costruttore che me la fa pagare così tanto perchè deve coprire gli investimenti anche per un malaugurato modello superchenonserveaniente che ha voluto mettere in gamma. Tutti con questa voglia di crescere, crescere, crescere.... "l'anno scorso ne abbiamo fatte 400 mila, l'anno prossimo puntiamo alle 600 mila, e voi?" "Oh, anche noi, poi sapete, noi con la nuova gamma di 14 modelli che vogliamo lanciare entro due anni, puntiamo ad arrivare a...." Per piacere. Dove pensavano di andare? Mi pare ovvio che fosse già scritto, in un cammino globale del genere, che prima o poi sarebbe arrivato il giorno del BUM! Tutti a casa coi cocci in mano. La standardizzazione è quella che porta LO STESSO componente meccanico di un'Audi a costare 70-80 euro in più come ricambio, rispetto allo stesso di una Golf? Di nuovo, per piacere. La standardizzazione è partita già da principio con una bella condita di avida PPC. "Io standardizzo perchè così A ME costa meno, non A VOI che comprate. Perchè voglio gestire in maniera sana e poi investire in cose sensate per andare sempre meglio? No no, perchè io voglio diventare ricco." Certo, è una cosa ovvia. Ma se tutto fosse stato un po' più sensato (magari non arrivando a far durare un modello due anni per poi cambiarlo di due virgole e sperare di rivenderlo a tutti quando in realtà non è cambiato nulla.... sappiamo tutti quanto si butta in soldi anche solo per rifare un paraurti e due fari), con un po' più di misura, oggi non sarebbero qui a cercare di puntellare un macigno con degli stuzzicadenti. Quando sento discorsi sulla maniera di risparmiare per sopravvivere, mi viene sempre da pensare in che maniera questo risparmio possa andare a vantaggio anche di chi effettivamente tiene in piedi un'azienda, cioè chi compra i prodotti, e non il manager che sposta fa e disfa. Guardate, la mia situazione è molto piccola, vivo in un paese di 5000 anime in cui ci sono due aziende che entro fine anno chiuderanno o poco ci manca. Una lavora per Fiat, e ci lavora mio padre. Con tutti i nuovi discorsi, la sede dell'azienda, per risparmiare e sopravvivere (traducibile anche, alle alte sfere dove si continua a stare bene, "guadagnare quanto prima"), sta accentrando tutto in periferia di Torino, e le restanti 22 persone che lavorano qui ora (delle 150 degli anni 80-90) verranno a poco a poco, da gennaio, messe in mobilità o che dir si voglia. Fra di loro c'è mio padre. L'altra azienda che va male invece è un rammendo, che nulla ha a che fare con Fiat ovviamente, ma per motivi simili ha perso tutto il lavoro, sta facendo fallimento e già da qualche mese mia madre non percepisce lo stipendio e non si sa quando arriverà qualcosa. Questo è successo perchè l'azienda che dava lavoro al rammendo ha preferito puntare su soluzioni che la facessero risparmiare (ergo, in tempo di crisi "continuare a guadagnare come prima") e ha tagliato fuori la realtà lavorativa ove, in questo caso, era inserita mia madre. In sei mesi entrambi i miei genitori sono passati dall'avere un lavoro, ad avere poco e niente. Le aziende che gli assicuravano il pane sopravvivranno, si accorperanno, e supereranno la crisi. Probabilmente lo faremo anche noi in questa casa... ma se da una parte la medicina è questa, non so se dall'altra parte possano aspettarsi, il sig. Marchionne o chiunque al suo posto, che la nostra famiglia nel 2009 si compri qualche cosa facendo girare un pochino di soldi. So bene che tutto ciò che ho scritto è ovvio, non volevo certo stare a spiegare cosa è la crisi, lo sappiamo tutti come funziona. Però, tanti bei discorsi (o brutti che siano) fatti da persone cui si è rotto il giocattolo perchè han voluto giocare troppo.... si si, accorpiamo tutto, massima standardizzazione per sopravvivere. Quanto costerà questa standardizzazione in termini di forza lavoro impiegata? Tutti quelli rimasti a casa si compreranno comunque una MitoMIni, una Giulia330, o una BravoAstra? Io non so mica.
  20. Quella mi pare fosse la Monaco più vecchia, io mi riferivo a questa: http://home.hetnet.nl/~t.van.aaken/PLAATJESMAP/tr%206.jpg Nelle prime serie di Hazzard, comunque, c'era anche quella che hai segnalato tu. Poi Rosco cominciò a sfasciare il modello più recente (tra l'altro ho scoperto che la Plymouth corrispondente di cui non ricordavo il nome, gemella della Monaco, era la Fury... cioè ragazzi, la mitica Fury di Christine, nel 1978, era diventata quella roba qui sopra....) ... e per tornare finalmente in topic prima di essere dilaniato come una Monaco (ops ) il fatto stesso del pensare "Fury '50--->Fury'78 stile Rosco---->modelli di oggi che verranno soppressi", IMHO dimostra proprio quanto abbia camminato lontano l'idea di chi faceva auto rispetto a ciò che sarebbe necessario in un'idea di progresso. Credo che l'industria dell'auto USA stia pienamente dimostrando (riguardo gamme prodotti) quanto sia stata a dormire. Un tempo si poteva "perdonar" loro, quando si osservavano le loro strane auto, di avere fascino da vendere, e di rappresentare un'epoca... oggi quello non c'è più, e rimane solo l'inadeguatezza delle idee (qui senza entrare poi nel personale di auto che piacciono o meno seconda del singolo... ce ne sono diverse delle moderne che non mi dispiacciono mica) Però.... dovevano rendersi conto prima che "Tu vuo' fa' l'americano" non funge mica più tanto....
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