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Guardi sior Abarth, la design story di Stilo è una delle cose più brutte che ho visto in 25 anni di ricerca. Non è assolutamente il caso di dire, vedendo cosa non è uscito, "eh peccato che non hanno fatto quella". NON SI SALVA NIENTE, anzi, si fidi, ciò che è uscito sul mercato è il meglio che si poteva pescare in mezzo a tutto quanto fu ipotizzato. Delle cose TERRIBILI. Una peggio dell'altra, mai visto niente di così mediocre. Cosa avessero in testa tutti quanti non lo so. La tre porte uscita sul mercato è una gioia per gli occhi confronto a certi aggeggi, e pure la deprecabile 5 porte è assai meglio di quel che aveva intorno al Centro Stile. Mamma mia. Giusto qualche esempio... C'è Fioravanti, c'è Pininfarina, c'è Giugiaro, c'è il Centro Stile.... oooooh ma che accanimento era con quel progetto? Aaron Hawkins Thomas Salzle Thomas Salzle Pininfarina Pininfarina Mauro Basso Mauro Basso Mauro Basso Giugiaro Giugiaro Fioravanti Mauro Basso Fioravanti Aaron Hawkins Aaron Hawkins Thomas Salzle Per Pandino ovviamente saranno tutte belliFFime
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Quei cerchi non mi dispiacciono. Fanno tanta fatica a farne vedere una di un altro colore? Quasi quasi gli mando la foto del GTC di mio padre "50 sfumature di rosso", con scritto sotto "SCASSAT'UCA..Z CO 'STO ROSSO"
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Fate riunione, definite un tot di moneta che io poi valuterò, organizzate colletta (siete tanti, ci mettete un poco ciascheduno di voi) e pagate un salario all'archivista che si licenzierà e lavorerà solo pevvoi esclusivamente pevvoi.
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Per rispondere al curioso giovine che in altra sede pregunta cose che sì giovine può solo ignorare, il 939 con l'accrocchio di carrozzeria.... ...che rappresentava l'abbozzo del 939 by Centro Stile (maquette asimmetrica, prima che qualche VOLPE mi dica che son due diverse ) Personalmente, vedendo l'accrocchio con le carreggiate così malamente abbinate al corpo vettura, ho sempre pensato che comunque là sotto ci fosse già ALTRO (159 era più grande del 939 qui sopra) e che si sia ripetuta un pochetto la storia di 164 che usciva in prova con una carrozza inutile. Poi, sbaglierò.
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Che ruffiano Beh, della Stilo MediaWorld non c'è molto. Possiamo vedere una versione a cinque porte che sembra un po' una station wagon, che in quel momento faceva coppia con la 3 porte (entrambe non erano ancora definite, comunque, nemmeno all'anteriore, era ancora "ricerca"), e poi della station vera e propria come varianti abbiamo solo un paio di bozzetti. Ah poi ci fu pure la variante coi fari posteriori della 156, che fu anche prototipata. ....ma non stava tanto bene, e la cassarono
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Un "per favore", ogni tanto, non sarebbe male.... In qualunque topic, of course...
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Beh ci sarebbe 159 che scese in strada con la bozza del 939 cassato e che credo fosse meno chiaro in quel momento che non sarebbe stata fatta così. Non come 164 intendo che partì con la carrozzeria della 156 cs ma per ragioni di velocizzazione del lavoro. Li si sapeva già da principio "che".
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Domanda. Chi trova da qualche parte una scocca nuda Punto in una vista che ci permetta di capire se ciò che si vede attraverso il passaruota posteriore è assimilabile al pianale Punto?
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Ne è sicuro? Che fa, provoca? Guardi che...
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Un po' prima. Era il periodo in cui la Punto non era ancora quella di Giugiaro, e i prototipi erano quelli di cui ho caricato giusto oggi un paio di foto nelle mai nate Fiat. Prima Trino poi Bino con l'esclusione di Panda. Poi in effetti un Bino restò, visto che la Y Fumia era uno spin-off Punto. Anche io ho pensato che questa scocca potrebbe mostrare la "y11" come doveva essere quando il Bino previsto era quello con la "nuova Uno" proposta da Idea e che smulettava per le strade. Però non ne sono certo, perché il Bino come Fiat è venuto fuori, nella design story di Punto. Di questa nella design story di Y non c'è traccia. E non è un Bino Fiat a tre porte.
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Sai che non so la risposta? Era il periodo in cui 4R era solito abbinare, negli articoli di anteprima, bozzetti (che di Alisi non erano più) a foto spia piccine piccine. Ricevevano, a quanto pare, una certa quantità di foto dai reparti di assemblaggio scocche prototipali (lo fecero per la Cinquecento, per la Tempra - vetture finite ma sempre dall'interno delle stanze segrete - e anche per la k di cui pubblicarono una scocca bianca coperta da un telo più una parte di fiancata, solo il carry over). Un bel giorno realizzarono questo servizio riguardo la "Y11" in cui i bozzetti mostravano una vettura che nel frontale aveva già molto della vera Y di Fumia (troppo, per non aver visto qualcosa) ma per il resto era ricalcato sulle linee di questa scocca. La didascalia della foto (che nel background in effetti mostrava un ambiente in cui giravano scocche Punto sui carrelli tipo Robogate) diceva che negli stabilimenti erano già in costruzione le prime scocche dell'erede della Y10. La foto, pur sgranata, non pare un ritocco realizzato mixando soggetto e sfondo (un pelo ne capisco, non tanto ma un pelo si), però... ohibò. Ritrovare questa foto mi ha spiazzato. Se la notizia era corretta, mi stupisce vedere una scocca del genere, primo perchè non so dove sia finita e cosa fosse, secondo perchè nella design story di Y, a livello di maquettes, non c'è nulla del genere.
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Sicuramente più "Alfa" in quanto originale. Non credo ci fosse niente del genere in giro ai tempi, sarebbe stato un dettaglio caratteristico. A me non dispiace nemmeno quella andata in produzione, ma il fatto che gli strumenti fossero disposti su un unico grande piano senza elementi di separazione faceva un po' baraccone. Ricco (quel chilometro di spie ) però un po' grezzo, nel senso di poco elegante. p.s. ieri in un mercatino dell'usato dove passo ogni tanto perchè c'è qualcuno che porta libri interessanti, ho trovato in mezzo a tremila cagate diverse un quadro strumenti completo della prima serie, con 205k km segnati, in buone condizioni anche come trasparente, in vendita a 30 euro. PECCATO che il gestore del mercatino per far capire subito di che vettura si trattasse abbia preso un Uni Posca argento e abbia scritto "164 3000 V6" sul trasparente. Ho capito che forse si riesce a levare tutto senza far danni, ma scriverlo sull'involucro degli strumenti no eh?
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Ciao desmogabri, scusa il ritardo. Personalmente non ho mai visto nulla da nessuna parte, però non ho nemmeno elementi per dire "mai costruita una maquette". Insomma, da parte mia boh Intanto, già che sono qui... aggiungo un paio di fotine del TrinoBino Inoltre, la Marea con altro sederino... ...e la Weekend con sederino più compatto (mi pare... forse è solo l'inclinazione del lunotto, ma a me sembra più corta) Da notare anche che la berlina ha già le portiere del tipo Brava, con il telaio nero, mentre la Weekend mostra una soluzione "a tetto" che poi le eredi di Tipo e Tempra non adottarono.
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Sior Abarth, come dicevo ieri, mentre non è realtà del tutto corretto dare la "colpa" a Pininfarina per il fatto che le due vetture si somiglino esternamente, perchè loro alla fine avevano proposto qualcosa di più differenziato, per gli interni il discorso è differente. Ci lavorarono sia Pinin che il CS Peugeot, il quale a dire il vero aveva proposto un paio di cosette veramente carine - dovrei fare un topic sulla nascita della 605, perchè la storia è ben raccontata se si sa dove andare a cercarla ... sinceramente non avevo mai pensato di farlo perchè non sapevo a quante persone potesse interessare, però in effetti si potrebbe postarla in Peugeot come argomento che in qualche modo è collegato a 164 - e decisamente diverse dalla plancia centosessantaquattrosa che fu Pininfarina a proporre e nel 1985 o 1986 non ricordo fu accettata in pieno da Peugeot, mi pare dopo una piccolissima serie di modifiche. Anche il quel caso non è detto che Peugeot avesse visto la plancia di 164 e avesse detto "vogliamo una cosa del genere". Più probabile che in Pininfarina sia mancata un po' di originalità e che in Francia non abbiano sbirciato nulla.... Becker te lo agevolo in maniera migliore Povera ammiraglia, la vedevano già con dei problemi? Non capisco perchè dovesse bollirle l'acqua già a livello di bozzetti. Buffa la spia riserva dopo il pieno, sull'indicatore carburante. Sembra un "rosso" come quello della temperatura . Se ne metti troppa scoppia?
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Adesso vi racconto una cosa che a quanto vedo da tempo, sentendo opinioni in giro riguardo queste somiglianze così accentuate, quasi nessuno sa. Ma prima rispondiamo a.... Più che una plancia con degli inserti in velluto, io direi una plancia di velluto con degli inserti in plastica Si perchè in origine il design fu strutturato in quella maniera per via di un'idea che se messa in pratica forse ci avrebbe fatto apprezzare di più un concetto stilistico che la maggior parte delle volte è stato giudicato di eccessiva semplicità per una vettura di quel rango. Indubbiamente sarebbe rimasto piuttosto minimal ugualmente, ma con maggior senso. L'avevo già scritto ai tempi della design story, ed ora non ci sono ancora arrivato nella rilettura quindi ignoro totalmente se le immagini siano andate perse o meno, ma per farla breve ne posterò un paio per spiegare meglio. In pratica, sulla 164, tutto ciò che è rappresentato dalla base del cruscotto, da montante a montante e fino al cassetto, avrebbe dovuto essere rivestito con lo stesso materiale utilizzato per sedili e pannelli, e a quel punto sarebbe stata la consolle ed il cruscotto (che erano in rilievo proprio per quel motivo!!) ad essere un'isola dedicata al pilota, in materiale plastico perchè funzionale e non decorativo. Tutto andò, come si dice, in vacca, per le ragioni che ha già ricordato geo, e venne fuori una plancia più basic. Qui la maquette... ...dove i colori non aiutano molto a rendere l'idea (e poi c'è quella radica che messa così pare una cosa fatta in cortile, quella non l'avrei voluta), per cui ne mettiamo un'altra C'era un PERCHE' in quel disegno. Solo che noi non l'abbiamo visto. Però fu anche prototipato. Lo stile restava quello, ma vellutata o tessutata sarebbe risultata indubbiamente più "calda" a mio parere. Ma vabbè, è stato quel che è stato. No no, le due vetture hanno due parabrezza differenti. Possono risultare simili nella vista frontale (come possono esserlo tanti altri parabrezza) ma a partir dal fatto che i montanti anteriori hanno un'inclinazione assai differente (anche contando il fatto che la zona tergi possa essere in comune, le porte di 164 in cima sono un tot più corte di quelle della Thema) il parabrezza non può essere lo stesso. Inoltre se noti, verso il basso il parabrezza della 164 ha un profilo a rientrare verso il centro dell'auto, che quello della Thema, più regolare, non ha. Per cui se un giorno compri una 164, rompi il parabrezza e il vetraio cerca di rifilartene uno della Thema, digli che vada a metterselo su una 9000 ... ma ora veniamo alla questione 164-605. Si tratta di due vetture con analogie anche nel modo in cui sono state concepite, sia perchè entrambe le case erano nella pupù (quando si inizia a parlare di nuova ammiraglia in Peugeot, il successo della 205 è ancora là da venire perchè non è ancora nata - i due progettoni partono più o meno in contemporanea, in Alfa ed in Peugeot - e al quartier generale c'è un certo caos riguardo la direzione da prendere perchè in casa c'è quel bel successo che è stata la Tagora alias progetto C9. Insomma, non se la passavano bene neanche di là. Inoltre, v'è da dire una cosa, v'è da citare una vettura che tutti scordano quando parlano della somiglianza fra 164 e 605. La 405. Che arriva sul mercato ben due anni prima dell'ammiraglia, e a volerla dire tutta, per come l'ha percepita il popolo automobilista che non conosce i dietro le quinte, è lei a vantare la paternità di un certo tipo di stile Pininfarina. Ed è lei il primo progetto ad essere varato dai francesi, nell'ottica di dare un'erede alla 305, che dovrà debuttare nella seconda metà degli anni '80, basata sul pianale modificato di quella che ormai in Citroen è già pronta e si chiamerà BX. Prima che la media Citroen esca sul mercato, Peugeot ha già iniziato a studiare la D60 che sarà poi la 405, ed è lei la PRIMA Peugeot, fra le due, che Pininfarina è chiamato a vestire. I tempi leggermente successivi rispetto a quelli in cui in Pininfarina iniziano a definire un'ammiraglia per Alfa Romeo, che ai tempi ancora non si chiama 164 bensì 156. Risalgono a quei tempi infatti i disegni del Portello che mostrano le 156 di Cressoni, e risale a quei tempi anche questo bozzetto del caro Fumia (ben si legge '81 vicino alla firma) che ci fa dire "poche ciance, la prima delle tre a venire al mondo tra 164, 405 e 605 è l'Alfa", e così è. Pur differente in tanti dettagli, questo sketch ha così tanto di 164 nello spirito da farci dire che in quel momento lei era già nata. Il problema quale sarebbe quindi, se di problema vogliamo parlare, in Pininfarina. E' che simultaneamente, o appena dopo, iniziano a definire una proposta per la D60 Peugeot (la 405) e.... vengono fuori due vetture parecchio simili, anche se certi dettagli non sono così accentuati come sull'ammiraglia che nascerà nel 1989. Bisogna aggiungere anche che noi non abbiamo avuto modo di vedere la 405 così come era stata proposta in principio, però il sottoscritto, qualche anno fa durante un Auto Moto d'Epoca a Padova, in compagnia del buon Duetto ha avuto il piacere di fare una chiaccherata con un manager che ai tempi era in Peugeot Italia e che un bel giorno fu chiamato ad un clinic test in Pininfarina perchè l'Alfa era stata definita, la D60 stava per essere accettata dai francesi e si era presentato "un problema". La somiglianza fra le due vetture era "imbarazzante". Lavorarono su dettagli che ancora potevano essere modificati, sia su 164 che su D60, per differenziarle il più possibile. Non possiamo sapere, ad esempio, se la scanalatura lungo la fiancata della 405, poco più che una riga rispetto a quella di 164, fosse così in principio oppure fosse accentuata come quella della 605. Fatto sta che la 405 arrivò sul mercato qualche mese prima della 164, e tra questo e quello lei e l'Alfa non risultarono proprio identiche, o meglio la gente col tempo di questa somiglianza s'è scordata. Ora, ritornando nella prima metà degli anni '80, col progetto della D60 partito, in Peugeot iniziarono a definire meglio l'impostazione di quello per la nuova ammiraglia (c'era in ballo anche l'idea di dare un'erede alla CX, che sarà poi l'XM) e, altra analogia con la storia alfista, Pininfarina fu nuovamente chiamato a partecipare con una sua proposta, in competizione col Centro Stile della Casa francese. Ora, facciamo un riassunto. La 405 viene data per "impostata" nel 1982. Abbiamo visto un bozzetto di Fumia per l'ammiraglia Alfa che dice già molto di 164 nel 1981. Successivamente, Pininfarina lavora sulla 605 e presenta la sua proposta nel 1984. Nota bene, non ci furono MAI contatti fra Pininfarina e Centro Stile Peugeot durante la lavorazione delle proposte. Non le confrontarono mai fino alla presentazione davanti al quartier generale PSA. E perchè la 605 assomiglia alla 164? Più della 405? Perchè... Pininfarina HA PERSO la sfida. La 605 che abbiamo conosciuto NON E' quella di Pininfarina. Loro ci avevano lavorato, porelli, per cercare di dare un volto differente alla futura ammiraglia francese, cercando una diversità maggiore di quella che gli era uscita fra 164 e 405. Solo che..... a vincere fu il Centro Stile Peugeot, per l'ammiraglia (Gerard Welter). La somiglianza è dovuta al fatto che Peugeot lavorò sulla 605 vedendola come un'evoluzione di 405 e decisero di metterci cose che volevano loro, magari anche cose che in un primo tempo erano state caratteristiche di 405 e che la revisione causata dal problema "imbarazzante" magari aveva cancellato. La 605 è un'evoluzione di 405, e come proposta CS Peugeot vince la sfida con Pinin nel 1985. La 164 era ancora in fase di sviluppo e loro, possiamo dire, "se ne fregavano altamente" di come sarebbe stata. Lavorarono sul corpo della media per farne una grande, e caso volle che le misero addosso cose che un bel dì sarebbero state sull'Alfa a trazione anteriore, e che Pinin (questa, se vogliamo, la sua "colpa") aveva fatto vedere sulla sua proposta per la media. Se vogliamo notare, non è un discorso campato in aria. Quando osserviamo una 605, diciamo che è copiata dalla 164 perchè ha la scanalatura e la plancia (quella sì, "colpa" di Pinin senza se e senza ma, perchè i francesi avevano studiato altro) è molto simile. Ma tutti possiamo anche vedere che le proporzioni in fiancata sono diverse. Posizione del finestrino posteriore e della ruota posteriore rispetto al lunotto. Lamiera che c'è fra il medesimo finestrino ed il passaruota. La 605 è più rettilinea e seduta di 164, se vogliamo meno felice in fiancata perchè la ruota posteriore è un po' troppo arretrata mentre su 164 è più coperta dal montante posteriore, cosa che rende la 164 più grintosa e compatta e la 605 un po' debole. Osservate una 405, invece. C'è più 164 nelle sue forme che in quelle dell'ammiraglia. Osservatele un tre quarti posteriore fissandovi sul lunotto ed i montanti, potreste avere dei dubbi su quale auto state guardando. Domani se riesco carico un bozzetto che mostra la "605" come l'aveva proposta Pininfarina.
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Dopo rispondo a tutti. Ora sto tacchinando il tacchino.
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Dunque, seconda parte dell'odierno upload. Altre sei foto relative al rendez-vous con la rivista Auto Oggi. Nelle ultime due vediamo particolari d'interno che poi in produzione non ci andarono. Il velluto dei sedili con la trama a righe oblique ed il (bruttissimo, imho) volante con cuscino centrale a forma di scudetto. Senza offesa nei confronti della prima serie e di chi la possiede (sapete bene che a me per tante cose piace anche più della mia...), sarà l'essere un prototipo, ma quel pannello porta, visto oggi, è veramente pietoso. Abbiamo poi la fotina dell'auto con la targa prova diversa, vista nel post precedente. Non si capisce bene quanto sia combinata la cosa... nell'immagine grande la vettura è vuota, nella piccola in basso il tester c'è e sembra, così ad occhio, che stia facendo una retro improvvisa (poi magari è una sensazione). Se non leggo male, sul parabrezza l'adesivo dice vettura 67. Un paio di scatti pubblicati da Quattroruote, che la ritraggono nei dintorni di un'innevata Arese. Serie di foto pubblicate da AUTO, in una delle quali vediamo un componente della squadra Alfa Romeo che dice al fotografo "senta lei, con quella macchinetta, potrebbe andarsene un attimo a....." Probabilmente una pausa durante un test di gruppo. Scorgo almeno tre vetture, e se la vista non m'inganna, là dietro una 75 "di supporto". Al prossimo post.
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Ciao Mad Max e benvenuto anche a te in questo topic 2.0 Dunque, rileggendo l'originale inciampo nella scomparsa delle foto pubblicate da Quattroruote nell'estate 1987, riguardo il famoso contatto inaspettato (beh... insomma) all'area di servizio con una 164 pre-serie, servizio intitolato "Toccata e fuga". Le ripropongo. Come scrivevo ai tempi, qualcosa non quadrava confrontando immagini e testo. Si leggeva che il redattore di 4R si era intrufolato di nascosto nella 164 lasciata momentaneamente sola, aperta, e con le chiavi nel quadro. Era salito prima davanti, aveva fatto girare la chiave sul primo scatto, era partita la ventola. Aveva spento ed era sceso, andando a sedersi dietro, solo dopo si era reso conto che c'era della gente Alfa che lo stava guardando molto male. Il servizio si apriva con la prima di queste foto, che mostrava il redattore appunto mentre usciva dalla porta posteriore, come fosse durante questa "toccata e fuga" dopo essere stato scoperto. Si, peccato che in macchina ci fosse gente seduta, davanti Ma noi saremo superiori a tutto ciò, faremo finta di nulla e andremo avanti come dei signori. Altre foto.... Qui la vediamo, ormai ripulita o quasi dalle camuffature, in Marocco. Qui invece le immagini di un altro incontro ravvicinato, questa volta con il settimanale Auto Oggi, che ai tempi (nato alla fine del 1986) per essere una giovane rivista in edicola ogni settimana era piuttosto brillante, parlando di scoop. Ovviamente qui era molto più evidente il fatto che l'incontro fosse una cosa concordata con la Casa milanese. C'era tanto di adesivo sulla vettura, ed il corredo di foto mostrava l'auto in parecchi dettagli sottolineando che il rendez-vous si fosse svolto nella più totale calma e, possiamo dire così, "alla luce del sole". Vettura ancora leggermente camuffata, con alcuni dettagli tipo la pulsantiera sulla consolle piuttosto approssimativi. Loro ci andarono con una Thema all'incontro, così, per fare un confrontino rapido. Mi accorgo ora che infilata in mezzo c'è una foto relativa ad un altro incontro pubblicato dal settimanale Mondadori, di tipo classico. La targa prova è diversa, e nel prossimo post caricherò le altre foto. Devo farne un altro, in questo si sta intasando l'uploading Scusate la qualità delle foto a volte mediocre... ai tempi non avevo dei grandi mezzi, ed inoltre la qualità di stampa di Auto Oggi a volte non aiutava.
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Grazie, ma non esagerate non è un gran mazzo, ormai è tutto in digitale, si tratta solo di ricaricarle. Cressoni per la K al momento mi sfugge il suo contributo, nel senso che non ricordo di aver letto il suo nome nelle design story. Però, visto che la genesi stilistica della K è un duetto I.De.A - CS Fiat che va dal 1989 al 1993 (anche lì una fila di maquettes... e sinceramente per me era più bella all'inizio dello sviluppo ), le manine ce le avrà messe. Intanto, un'altra slide di 164 in prova. Dunque, ripercorrendo il topic, al post #72 le foto di Jeby, con suo padre in America per i collaudi, sono rimaste, e quindi non le ricarico. Per far svelto, sono qui: http://www.autopareri.com/forum/auto-d-epoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story-8.html Di mio, nella medesima pagina, è andata perduta una foto della costruzione di una maquette al Portello, e ho ben presente quale, ma non la ricarico ora perchè fa parte del discorso di design (la prima stesura fu un po' arruffata ) e ci arriveremo dopo, quando vedrò cosa è andato perduto di quella parte. Per ora vorrei terminare coi prototipi. Per cui.... una slide di prototipi appartenenti più o meno tutti allo stesso periodo, vista la tipologia di camuffo. Fonte Auto Fonte Clacson di Gente Motori (le coppe qui sopra mi incuriosiscono... non riesco a leggere il centro, ma probabilmente un marchio manco ci sarà stato se era roba Alfa, dato che si trattava di un prototipo: è buffo ma ai tempi non ci avevo fatto caso, cosa diavolo mi rappresentano??) Fonte Quattroruote (credo sia al 'Ring, in tal caso sarebbe l'unica foto del 164 su quella pista) La vettura comunque ormai in queste foto c'è tutta, a parte i gruppi ottici anteriori. I pannelli supplementari che coprono le portiere (la scanalatura si vede, vicino alle maniglie) mi fanno pensare che tutti i lamierati siano definitivi, e che anche i parafanghi anteriori ci siano, sotto quelle pelli aggiuntive. Mi rimane il dubbio del cofano, se sia presente, pur tagliato a livello di calandra, sotto quel lamierone posticcio, oppure ci sia solo il lamierone e basta. To be continued...
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A quali "prime due foto" ti riferisci? Quelle dell'ultimo post o del primo di oggi, di inizio-reload? In alcune foto, il mulo con carrozzeria iso-156 pare più corto anche a me, a livello di bagagliaio, però bisognerebbe sapere se: 1) si trattava di una minor lunghezza dovuta alla costruzione di un prototipo "tanto quanto" a livello di pelle esterna (per dire, sopra alla parte finale del pianale posteriore, la carrozzeria poteva anche essere stata abbozzata in modo non definitivo) 2) le differenti proporzioni potrebbero falsare l'idea che uno si fa. Di certo il bagagliaio pare più compatto, però bisogna anche dire che nel confronto delle sagome di T4 Lancia e 156 Alfa, utilizzato da Chirico nel suo libro per mostrare le differenti altezze a livello di vano motore, la 156 del Centro Stile non risultava più corta della Thema. Da progetto iniziale, il cofano motore risultava più basso di circa 5 cm e l'altezza totale della vettura di 4 cm e mezzo. Il passo era leggermente più corto, ma lo sbalzo posteriore recuperava lo scarto del passo, essendo un po' più pronunciato, e alla fine da paraurti a paraurti le due sagome erano equivalenti, in lunghezza. Potrebbe essere una cosa da muletto... di certo, specialmente il mulo chiaro davanti alla portineria, sarà il camuffo sul lunotto ma pare più corto della 164 definitiva pure a me. Nel frattempo, avanti con le foto. Il topic originariamente a questo punto arrivava ai prototipi della 164 con carrozzeria definitiva, e quindi a quelli ci dedichiamo ora. Da Clacson - Il settimanale di Gente Motori (durato molto poco), un esempio di prototipi con corpo vettura definitivo (a livello di abitacolo) ma ancora camuffati con lo stile "station al posteriore - Giulietta all'anteriore" caratteristico dei muletti costruiti quando le portiere "ufficiali" non erano ancora state montate. Un piccolo dettaglio: questo prototipo (come altri) è carrozzato utilizzando una soluzione per il tappo serbatoio che poi non verrà messa in produzione. Posizionato più in alto, secondo uno stile che era stato ipotizzato a livello di maquettes, con il coperchio esterno (che avrebbe avuto una forma squadrata) piazzato in modo da combaciare con la scanalatura che percorreva la fiancata da cima a fondo. La 164 avrà poi invece il classico coperchio tondo, posizionato più in basso, appena sopra il paraurti. Poi... stranezze da muletti. Manca mezza macchina ma il parabrezza ha già la sua bella cornicetta cromata. Ed ora in bianco, due prototipi simili che mostrano la carrozzeria perdere il camuffo station. In questa fase il frontale smise di assomigliare a quello di una grande Giulietta, assottigliandosi ma restando ancora privo dei fari definitivi. A quel punto pareva più simile a quello di un'Alfetta. Simili come impostazione generale, differiscono tuttavia fra di loro per alcuni dettagli anche evidenti e sinceramente non saprei dire se si possa trattare di foto dello stesso prototipo rimaneggiato nel tempo a livello di camuffatura, oppure di due vetture diverse. Le prime tre foto sono di Gente Motori e ci mostrano una vettura che monta (pur abbozzato) un paraurti definitivo, camuffato nella parte centrale per nascondere l'incavo che avrebbe ospitato il "dentone" dello scudetto. Idem al posteriore: anche qui la seconda vettura mostra ancora un paraurti "grezzo", con un'accentuata grembialatura tipo spoiler. Stavo cercando di farmi aiutare dai bulloni ruota, perchè non riesco a capire (cecato che sono) se la seconda ne ha 4 o 5. La quarta e la quinta foto provengono da Quattroruote. To be continued...
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Terza parte, rileggendo il topic si inizia a parlare di design e dei bozzetti di Pininfarina, ma siccome l'argomento fu da me ripreso in seguito in maniera più approfondita, aspetto di vedere cosa è andato perso in quella parte del topic. Per cui qui mi limito a ricaricare le foto delle "156 marcianti" che citavo ai tempi, ossia i prototipi 164 con la carrozzeria provvisoria. Le foto provengono tutte da Quattroruote. In particolare, quelle della sequenza che include l'immagine con il titolo di 4R L'ammiraglia della speranza, si riferiscono ad un appostamento fatto dal fotografo P. Mulone per conto della rivista milanese, "incontro" del quale il fotografo stesso qualche tempo fa ha riportato le memorie. Al volante quel giorno c'era il compianto Guido Moroni che si mostrò visibilmente arrabbiato, tanto da arrivare a simulare la mossa di volerlo investire... Fa sorridere il mediocre photoshop dei tempi, nell'immagine qui sotto. Proprio per non pubblicare un'immagine che mostrasse Moroni al volante, ricopiarono in redazione il sedile posteriore all'interno del finestrino anteriore... ovviamente anche lo sfondo con l'ormai scomparso silos era un lavoro di grafica.... In questa immagine, pubblicata da Ruoteclassiche negli anni successivi in un servizio di amarcord, vediamo anche una portineria che ormai non esiste più... Questo prototipo, invece, di cui fu Gente Motori a pubblicare le seguenti immagini, fece scrivere una notizia errata alla rivista concorrente di 4R. Scrissero infatti che quella in foto era la "Arna bis", il secondo step della partnership tra Alfa e Nissan. Fine terza parte.
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Riuppo questo topic, scusandomi anzitutto con chi come Giacomo mi aveva scritto (nei mesi successivi al raduno iniziava per me un periodo in cui avevo molto poco tempo per seguire, fortunatamente ora le cose vanno meglio) e non ha ricevuto risposta. Il motivo del riuppaggio è questo: una volta tanto, invece di fare un resoconto, appendo un avviso in bacheca, con qualche settimana d'anticipo. Dedicato agli appassionati Lancia, ai fan delle mostre-scambio, a tutti coloro che vorranno partecipare ed inoltre, anche agli appassionati di traffico ferroviario , perchè... beh lo leggete qui sotto. Questa volta non potrete dirmi "eh ma se me lo dicevi prima". Chi dovesse decidere di contattare via mail o telefono il Valsesia Lancia Story agli indirizzi riportati nel testo, se dovesse sentirsi chiedere per quale via ha ricevuto la notizia, dica pure "l'archivista Paolo" così realizzano al volo.
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Seconda parte, che inizia con una postilla al messaggio precedente. Ricaricando la foto degli interni "mix" del muletto Tipo 4, mi son reso conto che come impostazione generale potevano anche non essere tanto fatti a caso, bensì parzialmente ispirati ad un qualcosa che a livello di Centro Stile era stato ipotizzato. Ho ritrovato infatti questa variante di plancia studiata per Thema (per fortuna studiata e basta, perchè come forme del cruscotto mi ricorda qualcosa visto pochi anni fa sul Daily....) che pare avere delle idee in comune, a livello di forma base della plancia, consolle e raccordo con i pannelli porta. Comunque ora chiudo la divagazione, torniamo a 164. Proseguendo, purtroppo incontriamo un post del membro bialbero le cui immagini sono anche loro scomparse ma non ho idea di cosa avesse postato. Leggendo comunque di modelli del Centro Stile e bozzetti, credo che proseguendo con la rilettura 1) ritroveremo le medesime immagini al momento di leggere la design story (che postai in seguito) oppure 2) ritroverò le relative mancanze nel testo riguardo il design e provvederò a colmarle, tanto alla fine le foto su 164 son tante tante, ma son quelle... insomma prima o poi ci arriviamo. Ecco... infatti rileggendo trovo un mio post che aiuta a capire di cosa si stesse parlando, e cioè le foto delle maquette rovinate nel degrado del Portello, foto che provengono da uno splendido libro di De Bertolis ma che ho visto pubblicate in varie pagine web con interviste ai protagonisti dei tempi, e quindi credo di non fare un dispetto a nessuno se le ripropongo pure io, nell'ottica di una pura e semplice condivisione della memoria, senza volermi prendere alcun merito, e ci mancherebbe pure. Spero che l'autore non se ne abbia a male per questa citazione, in caso contrario le rimuoverò subito. Nella prima, nella seconda e nella quinta immagine vediamo una maquette che è già chiaramente "164", nello specifico il modello con la soluzione delle paratie motorizzate sul frontale, studiate per aprirsi nel momento in cui il motore avesse avuto bisogno di maggior raffreddamento e restare chiuse in tutte le altre situazioni, per garantire una migliore penetrazione aerodinamica. Soluzione poi scartata per fattibilità e costi, si disse ai tempi. Avremo modo di vederla intera e luccicante quando arriveremo alle storie di design (nel caso fossero altre foto andate perdute, se invece ci sono ancora... ci sono ancora. Adesso non lo so, ci devo arrivare...) Nella seconda foto si nota anche quella che pare una coppa copriruota con lo stile dei cerchi in lega della prima serie. Qualcuno disse che probabilmente era stata studiata anche la coppa con quel design, io personalmente non ne sono sicuro. Si tratta, secondo me, di un dettaglio da maquette, destinato a riprodurre in ipotetico cerchio in lega senza dover per forza andare a costruirlo per valutarne lo stile. Giace lì in terra come una coppa semplicemente perchè non è più al suo posto. Terza, quarta e sesta foto, si riferiscono invece ad una delle tante maquettes realizzate dal Centro Stile nell'ambito dell'evoluzione del concetto impostato da Cressoni, che viaggiò il parallelo a quello proposto da Pininfarina fino a che non fu effettuata la scelta. La vettura infatti appare evoluta rispetto a quella che abbiamo visto nelle prime foto che ho caricato oggi, da Quattroruote. Furono parecchie le maquettes realizzate in questa fase, tanto che analizzandola per dettagli, pur avendo molte foto relative alla design story, credo di non essere riuscito a rintracciare quelle di questo modello ai tempi in cui era sano e stava svolgendo la sua funzione. Ne ho parecchie diverse, ma questa non corrisponde a nessuna di esse. Si nota comunque l'evoluzione perchè il disegno delle portiere, nella parte superiore, è molto più simile a quello che poi ha avuto la 164 definitiva (nelle fasi finali del confronto stilistico le portiere delle maquettes Centro Stile e Pininfarina erano arrivate ad assomigliarsi parecchio), rispetto a quello della "iso-156" di Quattroruote. Fine seconda parte.
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