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PaoloGTC

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  1. Esatto, si tratta di Pininfarina. Questo bellissimo disegno fa anche parte di un portfolio Pinin che ebbi modo di sfogliare anni fa mentre mi occupavo della biblioteca del Valsesia Lancia Story. A grandi linee dovrebbe rifarsi al progetto "Y3", per un'ammiraglia mai nata, e sempre stando a ciò che ricordo, la mano dovrebbe essere quella di Brovarone. L'anno è il 1971. Di questa berlina (o di una proposta molto simile) aveva memoria il nostro buon Roberto.c... mi aveva parlato della sua maquette.
  2. La Tigra B mancata.... che schifo. La camuffata mi aveva lasciato immaginare che il lunotto scendesse sui fianchi come sulla A. Meno male che è rimasta lì. Meglio la Twintop (anche se nella vista piena posteriore è un altro calcio nelle bolle). La Antira.... (ma chi sceglieva i nomi?) secondo me una stupidaggine. La versione chiusa di una macchina aperta. Non avevano niente da fare quel giorno... resta solo un dubbio: avrebbe portato via clienti alla Twintop o alla Corsa 3p? Molto spesso quando si guarda all'interno delle caverne di tante Case si trovano prototipi che fanno sospirare... "aahhh se l'avessero fatta..." La grandissima parte di ciò che ho visto di "mai nato" Opel fino ad ora mi fa pensare che abbiano sempre saputo scegliere molto bene cosa produrre e cosa no.... perchè là dentro ci vedo solo un gran numero di auto che stan bene dove sono
  3. Fiat Tipo (1988) 3.2 V6 4x4 con interni Dedra Integrale e strumentazione optoelettronica. Se hanno bisogno, io nel box ho una coppia di specchietti usati-come-nuovi e un paio di frecce bianche.
  4. Le aperture della griglia nel paraurti (che onestamente mi rovina tutto, verniciata in tinta... la trovo veramente fastidiosa) che verso le cui dimensioni si riducono andando verso le ruote mi hanno ricordato quelle del Coupè.
  5. Le reti da pesca in realtà servivano proprio per indurre la gente a guardare... perchè non coprivano un tubo ma attiravano l'attenzione. Infatti spuntavano sempre all'ultimo, quando era ora di smetterla coi segreti ed iniziare a far rumore. Un trio di esempi, composto da un paio di "classici" ed un inedito per il forum. Quella della Uno è una barzelletta, questo pre-serie della Turbo non ha nemmeno il portellone definitivo, quindi non c'era qualcosa da coprire. Al massimo serviva ad attirare l'attenzione e a lasciar leggere le targhette Abarth e Uno Turbo i.e. p.s. 1 : non chiedetemi cosa sia quel pippolo sulla ruota anteriore. Non lo so. Forse un residuo di quei ceppi che montavano per rilevare dati. p.s. 2: la targa coperta... questa non è una foto scattata a caso per strada. Viene da una prova in anteprima realizzata da Autocapital, e per qualche motivo avevano deciso di oscurare la targa prova.
  6. Oh pardon, avevo capito la classica cippa di niente però allo stesso tempo mi è venuto in mente un "supporto cartaceo" su cui andare a curiosare... hai visto mai ... a meno che alcuni di voi siano in possesso di quei numeri di Gente Motori (quelle delle prove su strada intendo) e abbiano già guardato. Lo dico perchè le prime prove che vengono in mente per andare a cercare qualche dettaglio son sempre quelle di 4R, che erano anche più affidabili per quel che riguardava i rilevamenti. Però GM aveva un plus: nelle sue prove c'erano sempre 7549 foto di tutto, anche della signora che era passata di lì e aveva detto "va' che bella 'sta Delta, Giugiaro è proprio bravo" Incrociamo i diti. (semi-cit.) Un classico i primi gadget elettronici che oggi fanno anche un po' tenerezza e ci ricordano quei bei tempi. Ma vuoi mettere con l'indicatore carburante della Tipo, che quando hai 20 litri di benzina nel serbatoio se fai una curva secca a sinistra sei in riserva sparata con tanto di spia accesa, se la fai secca a destra hai quasi il pieno?
  7. Si si l'ultima era già "lei"... però camuffata egregiamente. Al punto che se non si era ferrati in materia si poteva pensare che fosse definitiva. Tanto che il rotocalco la presentò proprio così, "abbiamo scoperto l'Alfa 1000 definitiva". Fu poi Quattroruote a dire "guardate che non è fatta così" Per poi proseguire, dato che loro avevano sempre quei 70-80 cm tra griglia e motore Questo mi fa pensare ad una cosa che non c'entra nulla, ma vabbè, la scrivo qua. Tempo fa stavo leggendo la cartella stampa della Tipo: non l'avevo mai fatto, pensando "tanto cosa cosa mi potrà mai raccontare?" Ed invece... nella sezione che parla della sua struttura mi sono imbattuto in un ragionamento che non avevo mai fatto. Scrivevano, gli omini Fiat, che lo sbalzo anteriore e la posizione dell'avantreno erano stati studiati in modo da rendere ancora governabile la vettura, durante le fasi di un crash su strada, anche dopo un urto abbastanza importante. E noi per anni a criticare gli sbalzoni
  8. I miei due cents? Quando c'era, era identico a quello che si vede sulla Prisma e stava nella stessa posizione. Perchè sulla brocciure datata Giugno 1986 viene indicato come optional per la GT i.e. (e basta) ma la brocciure di tipo semplice, mostra un plancia soltanto, quella della 4WD, che non lo può avere in opzione. Sulla sua plancia, sotto la macchinina-porte aperte e le due colonne di spie, lei ha i due strumenti supplementari. Il fatto che lei fosse una versione che non lo poteva avere, unito alla vista dei suoi strumenti supplementari in quel punto, mi fa pensare che sulla versione che poteva averlo, fosse piazzato lì.
  9. Bisogna dire che Alfa sapeva fare delle ottime camuffature. Anche questa è una Sud, credo piuttosto provvisoria anche nelle parti che si vedono. Cioè... a me manco la portiera sembra quella definitiva.... E che dire di questa? Che non sembra nemmeno camuffata... pare solo un'altra auto. N.B. l'uomo al volante è un giovane Domenico Chirico. Queste foto non furono un grande scoop di Quattroruote. Il mensile Domus le riprese successivamente citando la fonte e spiegando con dei disegni quali erano le parti da levare per immaginare la vera "Sud". La fonte era uno dei nostri più famosi "rotocalchi"... ora non ricordo se "Oggi" o "Gente". Un loro fotografo l'aveva pescata in strada per caso. Chirico la stava usando per andare a casa.
  10. Pare anche a me più lunga della Tempra, però potrebbe anche essere che l'arco formato da parabrezza, tetto e lunotto fosse più corto ed il piano del bagagliaio più esteso... il lunotto della Tempra era più inclinato di questo ed il bagagliaio più alto e corto. Una volta mi ero messo in testa di provare a calcolarne la lunghezza partendo dalla misura in centimetri dei cerchi (che avrei ricavato dalle coppe, che così ad occhio mi sembrano quelle da 14" della Regata sul Frankie "pulito"). Almeno a spanne. Però avrei avuto bisogno di un laterale pieno di questa versione, che non esiste, mentre invece ne ho uno in archivio di quella camuffata, che però ha delle coppe mai viste e non so dire se fossero da 13" o da 14"... e cambierebbe tutto. (in realtà volevo tirar fuori la misura del passo, per capire se c'era già sotto un Tipo 2-3 ) Comunque così ad occhio mi sembra più Vectra che Tempra, come lunghezza. La Opel era più lunga di 8 cm (443 contro 435). Tra l'altro la vista posteriore somiglia abbastanza a quella della Opel... labbro sul paraurti posteriore compreso. A testimonianza del fatto che era stato costruito con più di un occhio all'aerodinamica (Opel stessa aveva ammesso che a parte gli elementi grafici che adornavano il corpo vettura - forme dei fari e via dicendo - la forma generale del corpo vettura era stata studiata con un unico obbiettivo... la miglior efficienza aerodinamica possibile). Ne abbiamo ben parlato... la Cinquecento vien fuori dopo che tutto il paraparappappà sulla super utilitaria del futuro, bicilindrica, col variatore, anche diesel, super aerodinamica a goccia, con un telaio innovativo eccetera eccetera vien messa via perchè costa. Una macchina di latta, il "sogliola" della Bis, il 900 della 127 e pedalare. Febbraio '86. Quattroruote con in copertina la Panda nuova e la Cuccarini che stappa stappa stappa lo spumante Stessa sorte per un amico che portò a casa una delle primissime Tds. Tutte le rogne possibili, incluso il bloccaggio delle serrature che una sera lo costrinse ad entrare dal portellone, che era rimasto l'unica cosa che si apriva. La sera in cui la portò a casa, una volta entrato nel box, si mise a curiosare un po' in giro e notò che c'era una ditata sullo specchietto interno: bagnò un fazzolettino e appena lo appoggiò sullo specchio lo vide cadere sul tappetino. Dopo qualche giorno, durante una frenata da panico perchè un cretino gli aveva tagliato la strada, vide rotolare sull'asfalto la mascherina... non si capì mai se avesse preso una botta prima della consegna e avesse gli attacchi rotti o non avessero finito di montarla. Gli cambiarono il Digit dopo tre mesi. Blackout totale. Pian piano in concessionaria gliela sistemarono... in pratica gliela rimontarono. Lui era contento lo stesso, perchè il motore era una bestia. Quella Tipo per i tempi era un missile (le Golf GTD se le mangiava) e consumava poco, teneva la strada come... una Tipo (lo vedo tutti i giorni, lo so bene) anche se mangiava gomme a raffica se facevi il somaro. Lui diceva sempre "questa macchina è uno spettacolo: peccato che sia stato necessario costruirla due volte". Comunque, per tornare IT, dato che in un giorno son saltate fuori bicilindriche, la Stola, eccetera ecco la foto del Frankie camuffato visto di lato.
  11. C'è da dire che, per quel che ho potuto vedere, una Tipo di metà anni '90 (immagino fosse già il restyling quindi) ed una come la mia, produzione 1992 ma se vogliamo ultimo periodo della Tipo originaria, erano due auto piuttosto differenti sotto il profilo della qualità. La mia faceva parte della gamma già aggiornata, con le versioni catalitiche e se non erro coi motori potenziati introdotti in gamma con la Tempra (il 1400 era andato a 78 cavalli - vado a memoria eh) ma di fatto era la trasposizione nel listino 1992 della 1.4 base del 1988. Stessi tessuti, stessi allestimenti, assenza del coperchio portaoggetti (la mia monta un Faco after market...). So che avevano già apportato diversi miglioramenti in produzione nel 1989-1990, cose invisibili all'occhio del cliente (modifiche al cambio, alle serrature che avevano dato un sacco di problemi, ecc. ecc.) ma non era certo una SX, una seconda serie oppure una vettura destinata all'estero. Era sparito il 1100, ricordo. Ma se guardo il listino dell'anno 1992 trovo la Tipo 1.4 i.e "S" a 17.800.000 Lire circa, seguita dalla SX che aveva preso il posto della Digit. Sotto... c'è la mia. Tipo 1.4 i.e E BASTA che costava un milione meno della "S" (che già non era una SX).... quindi... il nulla
  12. A proposito di camionette... dal libro di Lehmann. Non credo che questa foto sia stata poi venduta ed utilizzata da qualche rivista.... è la prima volta che la vedo. Alfasud "del verduriere" Poi abbiamo un'altra immagine della Spider Alfasud... e un trio della 164 ormai pronta... ma direi che qui non siamo a Balocco
  13. Eccomi qua. Dunque, dicevamo, “di là”... quanti erano i Frankie? Erano due, ed ora, tornando a degli aneddoti che credo siano già stati trattati sul forum tempo fa (infatti credo che in realtà Sior Abarth già lo sapesse ma abbia preferito passarmi la palla entrando in modalità “la storia la so già ma mi piace quando la racconti” :D) vi scrivo dove ho scoperto che erano due. Quando uscì la Tipo, sull'Illustrato Fiat comparve una bella intervista all'Ing. Giorgio Piritore, responsabile dei collaudi: persona che qualche tempo fa – credo durante i vari lockdown – tentai di contattare tramite una signora che ancora oggi lavora in Fiat e che a quei tempi aveva collaborato con lui, la quale però mi disse di non riuscire a rintracciarlo... e tutto ciò che trovai in seguito, cercandolo sul web, fu una scarna notizia riguardante la dipartita di un uomo, pure lui ingegnere, che aveva lo stesso nome. A meno che si trattasse di un omonimo con la stessa professione, devo pensare che purtroppo ci abbia lasciati e che quindi non avremo mai la possibilità di parlare con lui di questa vicenda. Ing. Piritore, riposi in pace. In questa intervista, l'Ing. Piritore raccontava che i primissimi studi per la Tipo erano iniziati nel 1982 ed erano sfociati, come prima tappa, nella costruzione di DUE prototipi, lungamente testati prima al banco e poi su strada, che presentavano soluzioni AERODINAMICHE, STRUTTURALI E MECCANICHE estremamente avanzate ed indirizzate nell'ottica di MONTAGGI AUTOMATIZZATI (basati quindi sul concetto del VSS, che possiamo considerare il “papà” del Tipo 2-3). Attenzione: a quei tempi il codice di progetto della Tipo non era ancora il 160. Era il 158. Ora, Quattroruote alla fine del 1983 pubblica l'articolo intitolato “Tipo 3 – Si studia una nuova media” ove compaiono le foto qui sotto. La prima, in apertura di servizio, ci mostra il Frankie così come era, ed ho il sospetto che non sia stato fotografato su strada... perché soprattutto nella prima foto mi sembra sia una “lochescion, menu, servizio ed infine il conto”... scusate m'è partito il Borghese.... dicevo una location privata, con quei cordoli gialli e neri là dietro. Nello stesso servizio, ci sono anche queste foto, che ci mostrano un Frankie ben camuffato, con dei pannelli aggiuntivi piuttosto regolari e con una coda mascherata in stile "Ascona 2v" (una a caso, per dire....) che non so se fosse per tenere nascoste le forme oppure per simulare una forma del genere in galleria e su strada. Ora... il fatto che queste foto siano state pubblicate nello stesso servizio, mi fa pensare, a meno che si fossero messi in poco tempo a giocare con questo prototipo, modificandolo tutto e cambiandogli pure le coppe, che le auto di queste immagini siano effettivamente DUE DIVERSE. La prima, ripeto, secondo me fotografata in area privata, priva di camuffature perchè magari i testi erano anche di natura aerodinamica, mentre la seconda, più coperta, fu paparazzata evidentemente su strada. Siamo quindi, molto probabilmente, di fronte ai due Frankie: i due prototipi di cui parlava Piritore. Poi c'è il Frankie pubblicato da Gente Motori molto più tardi (siamo nel 1985). Ve lo mostro in questa foto che ebbe l'onore della copertina di quel mese e dove si vede un po' meglio rispetto a quella di ieri. Ora... non possiamo sapere se le foto di GM furono scattate DAVVERO nel 1985 (sai che scoop, Quattroruote l'aveva pubblicato quasi due anni prima) o se fossero più vecchie e si decise di utilizzarle per costruire l'articolo... non possiamo quindi dire se nel 1985 questo Frankie fosse ancora in giro oppure no. Ma la domanda è? Che Frankie è? Un terzo? No. E' quello delle prime foto, in cui era bello (si fa per dire) e pulito, con tutti i suoi pezzetti a posto, con quattro coppe uguali e con due specchi identici. Confrontate il nastro grigio che corre sopra il parabrezza con quello della prima foto di questo post, e noterete che è identico, oltre a poter constatare che nel secondo Frankie qui sopra, quello ben camuffato e visto su strada, quel nastro manco c'era. Che t'è successo Frankie? Te ne hanno fatte di tutti i colori.. perchè nel 1983 eri ben messo ma qui su Gente Motori sembra che ti abbiano smontato e rimontato 100 volte.... La mia ipotesi? Nelle prime foto era stato messo in strada da poco, ed era alle prese coi suoi primi test che probabilmente riguardavano anche l'aspetto formale ed aerodinamico. In quelle di Gente Motori, invece, secondo me lo vediamo alla fine della sua carriera, rabberciato e stremato, ormai un mulo di fatica. Per chiudere con qualche altro aneddoto, dopo i Frankie furono costruiti gli "Unone", ed il codice era ancora il 158. Era la metà del 1984 (quindi se le foto di GM erano davvero del 1985, il Frankie era come ho scritto ancora in giro a fare il mulo di fatica; altrimenti eran foto vecchie) e di "Unone" ne furono costruiti 30. (avrei detto meno... un giorno mi misi in testa di contarli ma non potevo esser certo di nulla, perchè vai tu a sapere se in diverse foto era magari la stessa auto rimaneggiata e con ruote diverse... comunque non sarei mai arrivato a 30) Da notare che Piritore parlava di test a 360 gradi per l'Unone, incluse prove di crash, perfetta chiusura delle portiere, agibilità dei sedili. Noi l'abbiamo sempre visto come un qualcosa buttato in strada con il "volto sbagliato" tanto per mantenere il segreto, ma pare che per parecchio tempo l'Unone sia stato un progetto assai concreto. Poi, secondo le memorie di Piritore, alla fine del 1985 il progetto 158 subì una profonda revisione formale (da "Unone" a "Tipo") ed il codice divenne 160. Vennero costruite le prime 33 "vere" Tipo (9 scocche meccanizzate per i banchi prova e 24 per le prove su strada). Probabilmente queste "vere" Tipo iniziarono le prove nel segreto della Mandria, perchè Quattroruote nel servizio dell'estate 1986 insieme alle "vere" Tempra e Dedra mostrò ancora degli "Unone". La "vera" Tipo venne fuori in seguito, e stava girando sulla pista segreta.
  14. Ohh qui ci sono un sacco di cose da dire... ma tanto per cambiare siamo nel posto sbagliato per cui mi ritiro per deliberare e lo farò nel topic del Tipo 2-3 "chi è nato prima" che è più adatto.... soprattutto perchè ci sono delle considerazioni interessanti da fare sui Frankie... e a tal proposito in questa sede mi limito a tirare le orecchie ad Abarth03 Sior Abarth! Lei dovrebbe ben sapere quanti erano i Frankie! Anzi, se io avessi scritto l'altro dì quanti erano i Frankie, lei avrebbe dovuto rispondermi "Dottor GTC, lo ben so!" (cit.) Fili subito dietro la lavagna. Anzi, dietro la Tofas. Ci vediamo nel Tipo 2-3
  15. Vi cito tutti Sicuramente, ahimè, immaginare che qualcosa delle "mai nate" Fiat di quegli anni esista ancora è quanto di più lontano ci possa essere da una visione d'azienda razionale. Sarebbe davvero bello per noi appassionati di questi "behind the scenes" sapere che da qualche parte c'è una caverna con tutti i mostriciattoli, o almeno uno per tipo, salvati dalla pressa per testimoniare che s'era pensato di fare pure quello. Però, quando lasciamo stare un attimo il cuore ed usiamo il cervello, mentre immaginiamo siamo i primi a dire a noi stessi "eh si, figurati..." Oddio, ogni tanto capita di vedere che qualcuno ha salvato qualcosa... ma spesso si tratta del "retrobottega" di un designer... ad esempio tempo fa nella "caverna" di Giugiaro, appollaiata lassù su uno scaffale, una maquette dell'Alfasud. Ma ci sta... è uno dei suoi più importanti progetti e da designer/fondatore di uno studio, mi sembra normale che abbia conservato certe cose. E' la sua storia. Le auto di cui stiamo parlando noi... son varianti scartate di vetture che il mondo ha conosciuto con altro volto, e son storia di un'azienda ma anche di nessuno, perchè studiate e realizzate da persone che non lavorano più, oppure ahimè manco ci sono più, e che lavoravano per un'azienda che, ad essere onesti, non esiste più. E' anche bello vedere che, mentre un po' tutti i costruttori hanno la loro collezione, alcuni si sono spinti un po' più in là ed hanno conservato cose come quelle che fanno impazzire noi... Opel ad esempio nella sua "caverna" ha la Calibra II, che può avere già più significato perchè la possono mostrare dicendo "sapete, avevamo pensato di farla", ma ha anche un prototipo camuffato della Tigra II che non ha prodotto quando ha deciso di fare la Twintop. I francesi... Citroen ha delle maquette-variante della XM. Non si tratta del prototipo unico di un'auto che non hanno mai realizzato, è qualcosa di paragonabile alla maquette di un Unone o di una Trino. Noi siamo già stati fortunati nel vedere che (sicuramente per una svista) si è salvata nei sotterranei quella maquette di Thema che Ruoteclassiche ha mostrato qualche anno fa Riguardo invece la Uno col passo allungato ed il rollbar, ho sempre pensato che avesse la gabbia "da gara" per due ragioni. La prima è una mia supposizione, la seconda potrebbe essere una motivazione più fondata. 1) magari serviva per tenere insieme il tutto 2) queste Uno (o questa Uno.... ho un'altra foto da qualche parte, in cui monta dei semplici lattoni neri, ma ora non la trovo e quindi non sono in grado di verificare se ci fosse qualche differenza che possa farmi dire che si trattava di un'altra vettura) giravano a Nardò (e proprio la foto che non trovo era stata scattata là, sulla pista) e là sull'anello molti proto viaggiavano con il rollbar, per ovvi motivi. p.s. devo dirlo che io ovviamente le avrei salvate tutte? Non serve, vero? O almeno, avrei salvato il Frankie. Il Frankie è il Frankie. E' il sogno di un bambino appassionato di automobili che si esalta nel leggere che "si studia una nuova media, ma la vedrai quando sarai più grande: abbiamo appena iniziato a lavorarci" Rivediamolo (non mi stanco mai di guardarlo.... a modo suo è tremendamente affascinante )
  16. Sono arrivato stasera con l'idea di postare qualche mulo... poi ho pensato "possibile che non l'abbia già fatto? Ricordo di aver partecipato a questo topic..." e così sono andato a rivedere le prime pagine per evitare di fare dei doppioni, ma ho trovato tanti miei post in cui non si vedono le immagini... poco male perchè io le ho sempre pronte, ma non ricordo che cosa avevo postato (e soprattutto se avevo postato dei muli o solo immagini riguardo la genesi stilistica). Però non posso riaprire tutte le pagine perchè la mia connessione, come spesso accade, è un po' traballante, e ci metterei delle ore. Per cui... lascio qui qualche curiosità e se chi ha più occhio di me vedrà che in giro ci sono già, chiedo umilmente venia Vi ripropongo quindi stasera le foto della "Super Uno" che personalmente ho sempre visto come il primo embrione della "vera" Punto, perchè per quanto sia più raffazzonata rispetto ai prototipi "Trino", camuffati ma fatti e finiti, al punto da pensare a prima vista che sia stata la prima cosa a scendere in strada in assoluto, in realtà s'è vista sulle riviste DOPO la scomparsa delle "Trino". Come se anche a livello di pianale non avesse nulla a che fare con ciò che era stato provato prima... altrimenti perchè passare da dei prototipi completi ad allungare una Uno? Cioè.... ci si chiede, ma le "Trino", avevano già il pianale della Punto e sono state cassate a livello di carrozzeria e concetto (tre sorelle), oppure anche la piattaforma è finita nel pattume? Onestamente io questo non lo so. So soltanto che guardando le riviste, in principio ci sono le "Trino". Poi spunta la Uno stramba coi cerchi stile Delta e poi, un bel giorno... le prime due "vere" Punto. Che a dirla tutta, a me, così ad occhio, anche coi camuffi, ha sempre dato l'impressione di essere un po' più grande delle "Trino". Indi per cui a me il dubbio su quale fosse la piattaforma delle "Trino" e che fine abbia fatto, rimane. Aggiungo una "Trino". Forse è solo il mio occhio poco professionale a vederla piccola. Sicuramente a livello di carry over non c'è nulla in comune... ma mi sembra una cosa folle che sia stata buttata pure una piattaforma. Probabilmente sono fuori strada... dai sarà stata la stessa... voi cosa ne pensate? Io quando guardo l'omino seduto sulla "vera" Punto (quella camuffata bianca intendo, la vista laterale) e quello qui sopra sulla "Trino", vedo una posizione di guida completamente diversa rispetto alla ruota anteriore, sia per quanto riguarda il sedile che per la distanza fra il volante e l'asse anteriore... chiedo ai tecnici qui dentro, queste differenze possono essere indicazione di due piattaforme diverse, oppure son cose che possono anche variare sul medesimo pianale?
  17. ...che poi dell'esistente si venderebbe anche qualcosina in più, se si vedesse nelle concessionarie. Abbiamo visto qui sopra una schermata riguardo i tempi previsti per Astra ST. Dove bazzico io ci sono due contratti stipulati l'anno scorso eh.. siamo a settembre dell'anno successivo e la risposta ufficiale riguardo la data di consegna è "boh".
  18. A me sinceramente scappa da ridere. Una casa che non riesce a fare in modo che la gente comune veda dal vivo la station segmento C che ha a listino da un pezzo e che mi presenta una concept con cui vuole mostrarmi come saranno i suoi futuri modelli. Dobbiamo ancora vedere alcuni di quelli che fai ora.
  19. Max, the pics about 'Sud Spider were on Gente Motori - October 1977. But I wouldn't put all my money on. I mean, GM spy history is full of behind the scenes agreement, like "hey my private James Bond caught your new model on the street yesterday.... what we gonna do?" then the answer, according to the management, sometimes was "oh, you can show, it's fine" or "please don't, we buy some advert pages or a cover" As example I remember a talk with a retired Alfa Romeo tester who told me "you know, sometimes with Gente Motori was going this way... they call the magazine and tell them 'If tomorrow at 2 PM you go in that place you will se something', because they were looking for the news about what they were doing." "They called the magazine and then they told me I had to go there at 2 PM with a disguised 164 Super, and I found a man with a camera" Now... I guess those Spider pics were made in Balocco, when in some places was still possible to spy. That kind of pics always been a violation so... maybe they made the photos just before of the print of the magazine, maybe they made before and they wrote the article when was the right moment.
  20. Ti lascio immaginare. Rivolto alla figlia di Scaglione che era triste per non essere stata invitata (e qui una pesante critica a Stellantis ci sta tutta) si è espresso usando i consueti termini e dicendole che è stata fortunata a non dover vedere dal vivo la presentazione di un tale vomitevole e criminale oltraggio... una roba del genere.
  21. A me piace, e trovo che nelle foto all'aperto migliori parecchio. Possono esserci dei dettagli che apprezzo meno di altri, ma da qui a leggere di disastro totale, mancanza di rispetto verso l'originale, Mesonero vai via e moriremo tutti (come vedo qui e là nel mondo) ce ne passa. "La 33 Stradale non si tocca"... oh beh raga, nulla si tocca allora. Se la rifaceva uguale con ruote moderne, "eh ma è uguale, sai che roba". Posto che il mio prettamente personale giudizio può anche essere influenzato dal fatto che per me la 33 Stradale originale non è affatto "l'auto più bella di sempre", Franco Scaglione ha indubbiamente realizzato il suo capolavoro. Scaglione era un designer con idee originali e di rottura. Ha fatto la Stradale che ha tutto il suo fascino fatto di curve e sensualità, ma ha fatto anche le B.A.T., la prima Lamborghini (che era tutt'altro che facile da digerire così in un attimo), e la Intermeccanica Indra che tanto ai tempi quanto oggi fa dire "meh...", perchè aveva le sue idee. In un mondo alternativo e fatato in cui possiamo immaginare un Franco Scaglione sì giovane ai tempi della Stradale da poter essere ancora con noi oggi, e di vederlo alle prese con un remake del suo capolavoro, cosa possiamo pensare? Che avrebbe rifatto un copia-incolla come ha fatto il Walter quando ha preso la Miura e per non sbagliare l'ha ingrandita, gonfiata e le ha messo le ruote grosse, oppure si sarebbe ispirato al suo stesso capolavoro e ci avrebbe preso di sorpresa con qualcuna delle sue estrosità? Non dico che l'avrebbe fatta come Mesonero, ma di certo ci sarebbe stato del nuovo ed inaspettato. Anche lì probabilmente si sarebbero levati dei "l'originale non si tocca". Ma l'originale non si tocca mai, altrimenti non sarebbe l'originale, non so se mi spiego. O si può toccar tutto, o non si tocca niente, e non si fa niente. Io ci trovo tante idee interessanti, dall'interpretazione dello scudetto Alfa alla maniera in cui i fari posteriori escono dal corpo vettura (e sì, mi piacciono così tagliati, e sì mi piace anche il modo in cui ha lavorato il cofango con le linee che convergono dal parabrezza verso il frontale, tipico stilema Alfa... "via Mesonero e i suoi triangoli"... intanto non è un triangolo, ma vabbè...) e di sicuro i pareri diametralmente opposti al mio hanno altrettanta ragione di esistere (ci mancherebbe...) ma leggere in giro aggettivi come "aberrante", "vomitevole", vederla definita come un insulto... bah. Quanta cattiveria c'è in giro oggi. Mi piacerebbe vedere quanti, trovandosene una nel box regalata e mantenuta gratis, direbbero "oddio che vergogna andare in giro con questo insulto su ruote, continuerò ad uscire con la mia Corolla (una a caso, per dire)". Maddai Per non parlare di qualche personaggio famoso nel mondo del car design che vede qualunque cosa fatta da altri come un obbrobrio irrispettoso mentre da anni non mostra una cippalippa delle sue fantastiche idee che avrebbe per fare tutto meglio. O di tutti quelli che, nel campo o meno, lasciano intendere che loro sì avrebbero in tasca la ricetta perfetta per rifare la Stradale citandola ma senza copia-incolla, facendo anche meglio, lasciando tutti a bocca aperta con un qualcosa di inattaccabile da qualunque punto di vista. Avanti, accomodati, falla tu e faccela vedere. Stupiscici. Questo non è in difesa di Mesonero, son curioso di vedere cosa farà sulla produzione e se non mi piacerà, non mi piacerà. E' un pensiero sulla critica troppo facile dei nostri tempi (che, discorso a parte, fa figo finchè poi non si cambia faccia per fare gli splendidi... la cosa che mi ha fatto più ridere della presentazione al Museo è stava vedere certi personaggi - che ai tempi dei tempi bazzicavano anche qui - litigarsi Gian Filippo Appreso per fare una foto insieme da postare sui social, dopo mesi di insulti per quel che sta o non sta facendo... santa coerenza. Se ti sta sul belino ti sta sul belino, non ci fai la foto-trofeo da mettere online ma vabbè questa è un'altra cosa...)
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