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Lo spasso dell'automatico GM? (scherzo eh, sto parlando di un'altra epoca ) "Non è consigliabile tenere l'auto ferma con il cambio in D". La TransAm si fa in quattro per te e ti aiuta ad evitare questa situazione. Tirarla fuori dal box la mattina della domenica, fermarsi col piede sul freno ed il cambio in D, notare che il motore gira alto perchè è fredda e che la ghiaia del cortile ti lascia andare avanti con le ruote anteriori bloccate che strusano e le posteriori che spingono mentre aspetti che si apra il cancello elettrico, è cosa che ti fa venir voglia di telefonare alla Fondazione e dirgliene quattro a Bonnie.
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Nessuno, perchè ce n'è soltanto uno di Albertw. (e dall'interno del cancello di Mirafiori si levò un colossale "e meno male!!!")
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Hai vinto il ghiacciolo alla menta di oggi.
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Io avrei una considerazione da fare al riguardo, ma si tratta di una considerazione di una certa lunghezza soprattutto perchè vorrei stenderla in modo da non sembrare di parte o da non farla sembrare un attacco ad un certo tipo di sistema industriale. La mia è una famiglia che ha subìto le conseguenze (negative) di un cambio di rotta da parte del Gruppo nella gestione dell'indotto, ma sia perchè coinvolto personalmente (e quindi ripeto non vorrei passare per uno di parte) sia perchè in passato accennando alla cosa, da alcuni sono stato ampiamente frainteso, vorrei ritornarci con più calma e in altra situazione, dato che qui sarebbe decisamente off-topic.
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Il suo volto (e tutto il resto) non è poi così fuori luogo in questo topic. Lei taaaanti anni fa ebbe a che fare col Gruppozzo . Chi si ricorda dove quando e picchè?
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Facciamo una colletta e gliela prendiamo??? Così poi la camuffiamo e andiamo in giro per Arese "per vedere di nascosto l'effetto che fa" (cit.) Oppure possiamo andare a Torino a prendere in giro Albertdaboliù
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A proposito di interpretazioni, dopo millenni di Fermati Imbecille Abbiamo Tamponato e Fix It Again Tony... cosa verrà fuori da questo FCA? Fatte Con Amore, oppure Facciam Che Andare?
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In piedi, a sinistra Enrico Fumia con accanto Walter De Silva. Inginocchiati, al centro il signor 75 Ermanno Cressoni (che ci ha lasciati) che parla con Nevio Di Giusto. Davanti al cupo Zapatinas.
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Mi viene il groppo in gola se penso ai tempi in cui Ferrari minacciava di brutto gli ideatori di certe patacate estere se non correvano subito a togliere i cavallini applicati qui e là.
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Kia poteva imho evitare di indugiare sui denti di Morpheus, tra i quali passa un cane di traverso con la coda dritta.
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Perchè in questa foto pare che tu abbia mezzo tergilunotto?? Comunque... notavo ieri scartabellando... ....quanta gente in questa foto. (uno ahimè c'ha lasciato...)
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Quelle peggio ancora. Quelle non rendono un tubo anche se c'è il sole.
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Stai parlando della Polo, vero?
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Per fortuna l'avevano rinfrescata un pochino, perchè dopo aver svolto la funzione di laboratorio mobile non si presentava poi tanto bene http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/36675-ferrari-i-laboratori-mobili-degli-anni-80-a.html
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Non ti confondere. Quello sono io.
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A me pare fossero differenti ; molto probabilmente con delle parti in comune, ma non uguali. Compact
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Eccoci con ottantesche foto. Volti cancellati, restano le auto, i dettagli, l'atmosfera. Iniziamo con questa che non è di un Porte Aperte ma mostra un momento di un sabato pomeriggio Renault qualunque. L'amico Marco (da molti di voi già conosciuto come "socio di bro-bro" per motivi che non sto qui a rispiegare) sulla sinistra, ed un altro nostro amico, che si chiama Marco pure lui, davanti alla vetrina che ci dice che il nuovo Express è già qui. Fra i due, protagonista del momento è l'allora nuovissima perla Renault, la 21 Turbodiesel con il suo record di velocità per la categoria: 177 km orari. Poi abbiamo tre immagini del salone, durante il riposo dei guerrieri che avevano appena finito di addobbare la location. Protagonista col suo VinciFlash, come scrivevo sopra, la Supercinque Flash. L'amico Marco (nella foto con la Cinque è in basso a destra) posa con gli amici e la sorella. Per concludere, un omaggio alla coppia di 21 Turbo che ogni sabato pomeriggio si davano appuntamento nel cortile dell'autosalone. I due Marchi , infatti, non avevano solo il nome in comune. Entrambi erano proprietari della versione turbolenta della media Renault. Sulla sinistra, la nera di Marco-amico-di-Marco, a destra quella del mio socio di bro-bro. Tanti ricordi anche da parte sua... viaggi estivi notturni in direzione riviera romagnola, autostrade sgombre dal traffico, niente velox pochi impedimenti (scusassero i mods per la parte osè che sta per arrivare, va là su è passato un quarto di secolo... ) "ritiravi il biglietto, avevi deciso così, dopo il caffè, di andare fare alba al mare, turbo in palla, traffico zero, una tirata unica... casello-casello 'alla Baghetti con la 75 su AutoCapital'... facevi due conti e ti veniva fuori una media un pelo sopra i 200... ah, la mia 21 turbo..." Atmosfera. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Fratelli d'Italia, tre storie con l'allora nuovissima Tipo a fare da filo conduttore in quanto auto a noleggio. Boldi milanista che finisce in mezzo ai "romanesi" , Calà che fa il suo solito insomma gira fra datori di lavoro putt...ieri e cosce lunghe, De Sica che finge di essere uno del jet-set ma finisce con "a' bambolì, ma vattelapià.... " La Tipo finiva male, tamponando un'Alfetta della Polizia (che botta fra l'altro, vera, mica simulata... ai tempi mi stupì, sia perchè normalmente non c'erano cose del genere nei film Vanzina style, sia perchè la Tipo era una macchina nuova, non avevano mica fracassato una 128... anche se a dire il vero notai subito l'incongruenza... per tutto il film era una Digit, al momento dell'urto divenne una base ). Gran film (secondo un certo metro di giudizio, che è poi il migliore ) "a' bambolì!!"
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Non venire a dirmi però che su 4R li hai trovati leggermente differenti eh? Perchè mi par di ricordare che subito dopo sui listini in fondo alla rivista c'erano delle differenze di poche lire su ogni modello (ma proprio poche lire). Io per la precisione ricordo i prezzi diramati da Fiat ai tempi della prova su Auto Oggi n. 61 eccovecevelo La chiave della R19... sai che credo di averla conservata anche io per anni ed anni? Poi ahimè, per movimenti vari, credo sia andata persa... così come era andato perso l'orologio di Gente Motori a forma di fiancata di Astra GSI (lì s'era trattato di un momento friendly fra Opel e Gente Motori ), e sarei senza ancora oggi se il grande Gigio Y10 LX Turbo Martini S4 ECV2 Touring Mia Evo non me ne avesse regalato uno tanto tempo fa. Ora ora mi viene in mente di avere da qualche parte delle foto d'epoca che l'amico Marco scattò nel suo salone in quegli anni, in varie occasioni. Credo che alcune riguardino il Porte Aperte con protagonista la Supercinque Flash. Ora mi metto a smanettare un po' col photoshop per cancellare i volti (per l'amico Marco non ci sarebbero problemi a postare il suo volto, anche se d'epoca, ma la legge è la legge) e poi le carico.
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Note a margine: 1) uè, una Jetta coi paraspruzzi. 2) ecco dov'è il tir della Schenker che aspetto da due giorni. Riguardo il modello... dopo il tetto con le stelline finte, ecco quello che si ritrae per farti vedere quelle vere. "E quindi uscimmo a riveder le stelle" (cit.)
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E come spesso accade, è colpa mia perchè finisco sempre col divagare . Il fatto è che spesso e volentieri parlando di cose d'effetto di quegli anni, finisco sulla Tipo sia per i motivi che abbiamo già sufficientemente analizzato in questi due giorni, sia perchè insieme alla 164 e alla F40, la Tipo è stata una delle protagoniste del periodo in cui io mi affacciavo da appassionato nel mondo dell'auto. Erano le tre auto di cui si parlava di più, fra riviste che passavano di mano in casa, discorsi dei grandi al bar o la domenica a pranzo coi parenti, e anche da fanciullo se eri appassionato finivi per saperne di tutto e di più di queste auto, che per me come ho detto sono state le protagoniste nel periodo della mia discesa in campo in questo panorama. Tanto che a distanza di 25 e passa anni, ti ritrovi ad avere impresse nella mente delle cose perfettamente INUTILI oggi, viste come files mentali da conservare, ma che oh, son rimaste lì. Un esempio? Beh (ne parlavo l'altra sera durante una bella chiaccherata su Skype con un membro di AP) io fatico a ricordarmi cosa ho mangiato ieri sera oppure sinceramente non ho idea al centesimo di cosa ho pagato la Punto Street tra prezzo e tasse e cagate varie... però mi ricordo senza sforzo che la Tipo 1100 base costava 13.654.000 lire, mentre la 1.4 Digit veniva via per 15.342.000 lire e la 1.9 turbodiesel 19.499.600 lire. Andate un po' a vedere se mi sbaglio Poi mi potranno dire "si vabbè, se mi dici la F40 ok, finchè mi dici la 164 ci sto... ma LA TIPO" (nel senso che in teoria sarebbe una macchina come tante) però oh... che vi devo dire... ricordi. Per cercare di salvare questo topic, comunque, domani dovrei riuscire a trovare il tempo per dare un'occhiata al cartaceo riguardante il Porte Aperte 1984 e vedere se, come mi pare di ricordare, dopo l'evento Gente Motori avesse pubblicato la lista dei vincitori dei vari premi. Potremmo magari rintracciare il nostro Giacomo ed i suoi compagni di Bmx by Renault. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Attenzione però ad una cosa: l'amico Marco mi ha detto che, a quanto ricorda, la Clio ebbe sì il suo bel Porte Aperte, come era ovvio d'altra parte; però il Porte Aperte non era più lo stesso, nel senso che, stando alle sue memorie (ammazza che dolore scrivere con la tastiera quando la mattina ti sei pestato un dito col martello ) la prova con la chiave non c'era più. Non ne è del tutto sicuro, ma gli pare di ricordare che l'ultimo Porte Aperte con prova della chiave sia stato quello con la 19 protagonista. Ed in effetti quando lui mi disse quello, andai a cercare le relative annate e non trovai nulla su Gente Motori.
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Considerazione davvero molto importante. Spesso con la velocità con cui nascono cose nuove o ci affacciamo verso nuove tecnologie, ci dimentichiamo di come eravamo non 100 anni fa, ma "solo" 20 o 30. E non parlo di grandi argomenti, mi riferisco alla vita di tutti i giorni. Il nuovo modello di una vettura. Ti compravi il periodico e vedevi un paio di foto ufficiali. Se non compravi quello ma semplicemente eri un lettore di quotidiani, beh ogni tanto nella pagina dei motori avevi modo di vedere qualcosa in bianco e nero. Mi direte "beh, anche oggi vediamo prima le foto su internet, la macchina la vediamo in 2d e poi dobbiamo aspettare per vederla dal vivo". Ok. Però la velocità con cui queste cose avvengono è decisamente maggiore. Internet ci fornisce di tutto e di più in pochi minuti. Mi viene in mente un esempio che mi porta (scusate) ad un'altra piccola divagazione. Ricordo quando Auto Oggi pubblicò in copertina la foto ufficiale della Tempra. Non erano "le" foto ufficiali, era UNA. Tre quarti anteriore, il posteriore non si vedeva. Anche 4R pubblicò quella prima, unica foto ufficiale. La differenza rispetto ad oggi? Se volevi vedere il posteriore, ti toccava aspettare giorni e sperare che con la prossima uscita ci fosse qualcos'altro da vedere. Tutte le info che ci arrivavano erano molto più diluite nel tempo ed avevamo modo di riceverle solo se compravamo dei periodici del settore, se non facevamo quell'acquisto, non c'era altro modo di sapere qualcosa riguardo un nuovo modello. Toccava aspettare, e di conseguenza, il giorno in cui la vettura appariva nella realtà, nelle vetrine di un Concessionario, la sensazione era decisamente differente a mio modo di vedere. Forse alla fine non era questione di accontentarsi di poco , piuttosto ai tempi quello che rispetto ad oggi è "poco", in realtà era "tanto". Tornando un attimo al Porte Aperte Fiat per la Tipo, ricordo un aneddoto di pochi giorni prima. Io frequentavo la quinta elementare, ed una mia compagna di classe, di nome Erika, era figlia di colui che fu il primo possessore di Tipo nel nostro paesello (una 1.4 Digit Azzurro Spring, che essendo una delle prime aveva sul parafango la scritta "Digit" e non DGT). A metà di quella settimana che terminava col sabato 30 gennaio, mentre ci preparavamo ad uscire da scuola, Erika mi disse che il suo papà, che già aspettava di vedere la Tipo da tempo, l'aveva vista la mattina precedente mentre ne scaricavano alcune dalla biscarca davanti alla Concessionaria locale. Al che, usciti da scuola, trovammo suo padre che parlava col mio, e stavano appunto parlando di questa storia (anche mio padre, in quanto proprietario di una Ritmo, era curioso di vederla) e quando arrivammo, il papà di Erika stava dicendo "stavo passando lì davanti e le ho viste, allora mi sono fermato a curiosare, c'ero solo io ma in cinque minuti si sono fermate altre macchine, saranno state una decina... tutti che si fermavano perchè avevano visto che stavano scaricando la Tipo". Insomma, si era già creato un piccolo caos su quella statale, ancor prima del porte aperte. Come scrissi tempo fa, poi il sabato andammo a vederla, ma fu praticamente impossibile fare un'analisi decente per la montagna di gente che c'era. Ci tornammo la domenica perchè mio padre voleva farla vedere anche a mia madre (il sabato eravamo andati solo noi due). Idem, troppa gente. Quel giorno la Concessionaria rimase aperta fino alle 21 o alle 22, non ricordo (ne ho parlato qualche tempo fa col signore che mi ha venduto la Punto Street, dopo tante esperienze differenti è tornato ad essere lui il titolare di quell'esercizio, e sull'onda dei ricordi l'ha ribattezzato col nome che aveva i tempi, e cioè AutoValsesia) e così dopo cena ci tornammo per la terza volta, sperando di trovare meno gente. Col cavolo. Un po' meno sicuramente, ma erano ancora tantissimi, e si che era buio pesto e faceva un freddo cane.
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Praticamente impossibile era mangiare la Girella senza "conciarsi" (anche il Tegolino non scherzava). Poi ci voleva un attimo per riportare le dita allo stato originario, ma era tempo speso bene (come quello speso a congelarsi le mani cercando di staccare il Calippo dal cartone scaldandolo ). Guarda, perchè sei te (al minuto 2.00 inizia la parte scritta per sempre nella memoria di chi c'era ) Si lo so, sto facendo un po' di caos.. ma d'altra parte le porte sono aperte (dimostrazione che gli anni '80 non passano mai sotto certi aspetti? questa l'ho appena riproposta in casa e c'è una madre di 57 anni che la ascolta sculettando mentre lava le stoviglie .... mio padre appena l'ha sentita ha detto "ti ricordi come suonava bene nelle casse che avevo sulla Ritmo 130?" al che lei "ah Dio ricominciamo con la Ritmo 130 adesso..." )