Questa storia della Golf VI che è uguale alla V va avanti dai primi rendering sull'auto, ben prima che fosse messa in produzione, ed ha innescato una polemica sterile e inutile alimentata dagli stessi golfisti, che si sono (in parte anche giustamente) risentiti per il fatto che Volkswagen dopo appena quattro anni ha fatto uscire il nuovo modello ed hanno cominciato a dire "non compro la VI, tanto è uguale alla V che ho già e che va bene".
Ora, la Golf VI può piacere o non piacere (come qualsiasi altra auto), ma è un dato di fatto che: a) il frontale e il posteriore sono stati ridisegnati, la linea di cintura è stata modificata e l'altezza diminuita (per ridurre "l'effetto uovo" che affliggeva la V); gli interni sono cambiati (decisamente in meglio) ed anche il quadro comandi è stata ridisegnato; c) quanto ai motori, dopo anni Volkswagen ha abbandonato l'iniettore-pompa per adottare il common rail (scusate se è poco), ha introdotto il cambio robotizzato DSG a sette marce ed un motore 1.4 da 160 cv con due compressori (per non parlare dell'ACC, del park assist e di tutte le altre diavolerie elettroniche che prima non c'erano). Se questo non basta a far considerare la Golf VI "nuova", mi chiedo cosa avrebbe dovuto fare la casa per renderla tale, progettarla con sei ruote?
E' vero che guardando la macchina si percepisce una linea già familiare (anche io ho avuto questa sensazione), ma quando mai una Golf si è discostata totalmente dalle linee di quelle che l'hanno preceduta (a parte forse la serie IV rispetto alla III)? Anche la V serie sembra un restyling della IV, ma in quel caso nessuno ha gridato allo scandalo.