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MotorPassion

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  1. Quel faro tondo con la virgoletta in fiancata, ho avuto un dejavu. 😆
  2. Vi lascio qui il link per la world premiere che si terrà il 31/01 in live streaming. https://skoda-virtual-event.com/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=press_release&utm_content=press_release
  3. La stessa soluzione è presente su 500X infatti da dietro si vede spuntare sotto il pianale la gobba dello scarico.
  4. Non non mi farei tante pippe sulla condivisione e ricarrozzamenti, è assolutamente una cosa normale che fanno tutti i gruppi automobilitici altrimenti non avrebbero senso di esistere i pianali modulari e soprattutto si ottimizzano i costi di sviluppo. Più che altro è da capire nel futuro prossimo come procederanno in Stellantis con i pianali visto che quelli ex PSA non sembrano essere molto sfruttabili, come detto anche da @nucarote. Però questo è un discorso da trattare nella specifica discussione.
  5. Grazie, così si può notare che la struttura della vettura è la medesima direi quasi al 95% con una personalizzazione data dalle ottiche fari dalle forme specifiche. Ok che si tratta ancora di teaser e soprattutto di un concept ma personalmente la luce diurna ad anello sul muso la trovo sproporzionata rispetto alle dimensioni della vettura.
  6. Il fallimento delle auto a idrogeno, ora anche Toyota si arrende? Ecco i motivi Le auto a idrogeno, spesso decantate come soluzione per il futuro, sono gradualmente abbandonate da tutte le aziende, anche da quelle che più le hanno sostenute. Colpa di problemi irrisolvibili Quando si parla di auto elettriche ed in generale di mobilità del futuro, spesso i detrattori usano come argomento le auto a idrogeno. Facciamo una premessa. Con auto a idrogeno si indicano generalmente le vetture fuel cell, ovvero che fanno uso di una cella a combustibile, alimentata a idrogeno, per produrre energia elettrica, che poi a sua volta mette in funzione un normale motore elettrico, molto simile a quelle delle auto elettriche. Le due auto fuel cell (FCEV) più conosciute sono la Hyundai Nexo e la Toyota Mirai, con quest'ultima che in particolare è stata per molto tempo il simbolo di questa tecnologia. Pur essendo le uniche due scelte ad oggi in vendita, le unità vendute si contano spesso su un mano, al massimo due, a testimoniare la totale mancanza di domanda. Il motivo che spesso viene citato come principale causa del fallimento è la mancanza di stazioni di rifornimento. Emblematico è il caso italiano, con una sola stazione a Bolzano, ma anche nei Paesi dove si è lavorato di più, come nel Regno Unito, le stazioni sono pochissime (14 in UK). Di conseguenza il pubblico fatica a prenderle in considerazione, e non sembra che le cose possano migliorare in breve tempo. Le stazioni di rifornimento di idrogeno costano milioni di euro, e non è affatto vero che sia così facile convertire i normali distributori di carburante. Senza considerare che tale rete distributiva necessiterebbe poi di produzione e trasporto del prezioso gas, altre due condizioni fortemente limitanti. Quanto analizzato finora riguarda il punto di vista del cliente finale, ma ci sono poi tante considerazioni dal lato produttivo e industriale. Secondo recenti stime di Hyundai, le FCEV non raggiungeranno la parità di costi con le auto elettriche prima del 2030. Una data che non pare troppo lontana, ma le elettriche ad oggi sono già considerate da molti troppo costose rispetto alle vetture endotermiche. Un passaggio in massa verso auto a idrogeno, ancora più costose, sembra praticamente impossibile. Nel frattempo poi la ricerca nel settore delle celle al litio continuerà, e ciò contribuirà ad abbassare ulteriormente il costo delle soluzioni a batteria. All'orizzonte c'è anche l'abbandono di materie prime inquinanti e costose come cobalto e nichel, mentre gli altrettanto costosi platino e iridio, presenti nei sistemi di celle a combustibile, per ora paiono insostituibili. Tutte queste motivazioni renderanno difficile ridurre la forbice di prezzo tra auto elettriche e auto a idrogeno, e ancor più di conseguenza con le auto endotermiche. Le prospettive dunque non sono rosee e, nonostante una facciata di marketing sempre molto attiva, anche i grandi sostenitori si stanno tirando indietro. Di recente Toyota, vero alfiere dell'idrogeno, ha fatto sapere che i motori in cui si brucia l'idrogeno sono solo un esperimento per il motorsport, e che anche le FCEV hanno un futuro controverso. "In termini di veicoli passeggeri, non vedo le celle a combustibile come un'opportunità significativa, onestamente. Stiamo parlando di qualche migliaio all'anno (entro il 2030)", ha affermato il presidente di Toyota Motor Europe Matt Harrison in un'intervista. Queste dichiarazioni suonano molto come i classici remi tirati in barca. Sembra essere di parere simile anche Honda, che ha abbandonato il progetto della Clarity Fuel Cell per scarsa domanda. Prima ancora Mercedes-Benz aveva chiuso il programma idrogeno, già nel 2020, citando costi elevati apparentemente impossibili da abbassare. Aveva progetti anche Jaguar Land Rover, che prometteva test entro la fine del 2021, salvo perdere appena prima il capo della divisione celle a combustibile, Ralph Clague, con conseguente ritardo (o annullamento?) di ogni operazione. Notizie simili arrivano anche dagli Stati Uniti, dove General Motors, che pure ha un prodotto finito nella serie di componenti Hydrotec, ha deciso di spostare la divisione nel settore dei trasporti pesanti. Cosa resta dunque per l'idrogeno? I sostenitori si giocano la carta dell'accumulo energetico, sfruttando l'energia elettrica dei picchi di produzione, anche da fonti rinnovabili, per produrre idrogeno da elettrolisi dell'acqua. Questo idrogeno Verde, come viene classificato, verrebbe poi utilizzato per ottenere nuovamente elettricità nei momenti di maggior richiesta. Ma chi invece è dalla parte dell'elettrificazione sostiene che sia meglio usare tale energia elettrica direttamente nelle batterie, evitando passaggi di stato che portano a efficienze molto basse. E sembrerebbe un ragionamento sensato, in quanto con l'aumentare delle auto elettriche in circolazione, la rete elettrica avrebbe a disposizione enormi power bank mobili, in cui immagazzinare tutti i surplus di produzione. Nel futuro dell'idrogeno e delle celle a combustibile dunque ci sono solo briciole, o al massimo quote significative di trasporti pesanti via terra, mare o aria, e tutte le case automobilistiche l'hanno ormai capito. Fonte: https://auto.hwupgrade.it/
  7. Solo EV. Nella vista laterale ad un occhio da appassionato di auto si nota la derivazione da R5 EV. Comunque apprezzato il ritorno a linne più giocose che sono in effetti nel DNA di origine della Micra, si sono citate 500e e Mini ma il tutto tondo dato ai fari anteriori e posteriori a me a rimandanto ad Honda e. 😁
  8. Io aspetto di vederlo in veste definitiva con tutte le configurazioni mostrate per bene. Se hanno lavorato bene dovrebbe avere molte customizzazioni anche per il layout interno.
  9. In Maserati hanno già preparato la livrea per i prossimi spy.
  10. I "poteri forti" ci osservano, apro il topic di Grecale e spunta in formato enorme la cugina Stelvio.
  11. Non capisco come e dove possano usarlo gli Americani. Al massimo lo vedrei bene in giallo come Scuolabus 😅, come auto di qualche Senatore di qualche stato dell'America centrale o come auto del FBI in qualche film.
  12. Rispondo con: You want a hot body? You want a Bugatti? You want a Maserati? You better work, bitch You want a Lamborghini? Sip martinis? Look hot in a bikini? You better work, bitch You wanna live fancy? Live in a big mansion? Party in France? You better work, bitch, you better work, bitch You better work, bitch, you better work, bitch You deserve a Fiat B-SUV
  13. Comunque dai la struttura del muso di Mokka ben si adatta agli stilemi visti su 120. 😁 La camuffatura al centro del muso poi richiama la bombatura del muso della famiglia 500. Comunque per ora possiamo solo commentare il camuffo sul corpo vettura di Mokka, 😅 vedremo nei prossimi mesi.
  14. Beh dai non esageriamo e non fasciamoci la testa, sarà allineata alla concorrenza come listino. E poi dai ultimamente quasi tutte le auto sono sovraprezzate, basta vedere i listini di una qualsiasi segmento B. 😁
  15. Ed il "prosciutto" dove lo mettiamo!!! Non dimentichiamoci del "prosciutto". 😁
  16. Ma sai che pure a me non piaceva quando la vidi in foto sulla Megane e-tech, poi live devo dire che l'effetto è notevolmente mitigato anche se in effetti la levetta di comando verticale è bella grande magari esteticamente non il massimo ma per l'utilizzo è comoda. Diciamo che la soluzione adottata per le bocchete ai lati del cruscotto è un po' "particolare" avendo i comandi separati per gestire il flusso in senso verticale ed orizzontale (qui nella foto si intravede che sotto la bocchetta c'è l'altro cursore per la regolazione orizzontale). Agevolo foto degli interni di Megane e-tech per un confronto.
  17. Ecco l'immagine in HD. Ricalcano quanto visto su Megane e-tech, personalmente avendo visto e testato dal vivo quelli di Megane devo dire che come ergonomia non sono male.
  18. Si esatto sono stati eseguito solo degli interventi estetici minimi, e l'adozione del sistema multimediale da 10.3" di serie. Diciamo che è più un MY che non un facelift vero e proprio.
  19. Serie 8 Coupé Serie 8 Convertible Serie 8 Gran Coupé Infografiche: Press Release: BMW M8 Competition Coupé M8 Competition Convertible M8 Competition Gran Coupé Press Release M8: Documentazione Ufficiale: BMW_M8_Competition_Gran_Coupe _Specifications.pdfBMW_M8_Competition_Convertible_Specifications.pdfBMW_M8_Competition_Coupe _Specifications.pdfBMW_M8_Competition_Highlights_EN.pdfBMW_M8_Competition_Longversion.pdfBMW_8_Series_LCI_LongVersion_EN.pdfBMW_8_Series_LCI_Highlights_EN.pdf Topic Spy:➡️ BMW Serie 8 Facelift 2022 - Prj. G14/G15/G16 LCI (Spy)
  20. 🥰 🥰 🥰 Dai alla fine esteticamente mi pare una buona evoluzione del primo concept della saga Bulli.
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