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Si potrebbe gestire la connessione direttamente tramite il tradizionale servizio network. Il problema è che ubuntu 7.04 ha operato una notevole integrazione con NetworkManager, e onestamente non so come possa essere possibile farlo saltare senza avere conseguenze.
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Beh, amarok è installabile come tutte le applicazioni disponibili. Il fatto che sia per KDE significa solamente che si appoggia alle librerie di kde per funzionare, e non che su gnome non possa farlo Quando tu apri amarok, Linux carica prima le librerie grafiche QT, poi le librerie di KDE, e, infine, Amarok. Quanto alla questione codec, ammetto di non essere in grado di dare un consiglio sensato. Ubuntu usa un *demenziale* sistema di script che, alla richiesta di un file di cui non esiste il codec, si collega ad internet, lo scarica, lo installa, e fa suonare il file. Non mi soprende che tale metodo funzioni solo con i programmi installati di default, e, quindi, non con amarok. Quello che posso dirti è di provare a far suonare un mp3 con totem, e poi, se li funziona, provare con amarok. Altro non so dirti, perchè nelle altre distribuzioni solitamente l'installazione dei codec è manuale, e quindi, una volta installati a manina questi risultano disponibili per tutti i software. Se vuoi qualcosa di più integrato rispetto ad amarok, ma che *dovrebbe* fare le medesime cose, puoi provare Rythmbox, che è già incluso nell'installazione di default. Molto interessante... non ho idea del perchè. Ci sarebbe da chiedere a qualche altro ubuntiano del forum se il problema si presenta anche a loro, perchè a me non succede. Nel caso la cosa non fosse aggirabile potresti copiare a mano un file con l'elenco di server nella cartella di amule.
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Interesse che ancora devo capire a cosa è dovuto, tra l'altro, perchè ubuntu è una distribuzione che *comincia* ad essere decente ora (anche se dal mio punto di vista un prodotto curato è una roba un po' diversa), mentre quelle vecchie, specialmente le prime 3, erano veramente imbarazzanti. Penso che il più sia dovuto al fatto che Ubuntu spedisce i cd gratis a casa. Come è possibile questo, se non grazie ai soldi del suo creatore? Dimostrazione pratica che ciò che è importante nel mondo, e purtroppo il software libero non fa eccezione, sono i soldi. In anni di lavoro migliaia di persone costruiscono un sistema operativo completo, poi arriva uno con i soldi, lo impacchetta in modo mediocre e lo promuove in maniera massiccia, e questo diventa famoso. Ubuntu è l'esempio di come NON avrebbe mai dovuto diventare famoso Linux, perchè il primo sistema per attirare gente non ci capisce un accidente e rovina la comunità. I forum legati ad ubuntu sono una bolgia dei peggiori incompetenti che sanno 3 cose ed aiutano persone ancora più incompetenti di loro con consigli sbagliati. Se una cosa che contraddistingueva Linux era la competenza dei suoi utenti, direi che la cosa è assolutamente andata a farsi benedire grazie ad Ubuntu. Il vero progresso sarebbe vendere PC senza sistema operativo, non PC con Ubuntu. Se mi portassi a casa una PC con Ubuntu me lo dovrei formattare comunque. A sto punto spendo 50 euro in più, me lo compro con Windows, che almeno mi torna utile in casi di emergenza. E, al di là delle considerazioni su una iniziativa del genere, il merito è di Dell, non certo di Ubuntu. Questo sicuramente, ma mi fa sempre un po' storcere il naso l'elevare Linux ad *avversario* di Windows. Io sono contro la Microsoft a prescindere dall'esistenza di Linux, e non uso Linux certo perchè odio Microsoft, ma per motivi tecnici ed etici in cui mi ritrovo, che sono assolutamente indipendenti dall'esistenza di Microsoft. Foraggiare una comunità di gente che usa Linux perchè incarognita con la Microsoft imho è un grosso danno per Linux.
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McLaren è in vantaggio soprattutto per il passo più corto, e già si sapeva che l'obiettivo a montecarlo sarebbe stato contenere i danni, ed in quest'ottica l'errore di raikkonen proprio non ci voleva. Favolo Hamilton, sempre velocissimo, purtroppo beffato nel suo ultimo tentativo, quando è stato rallentato dall'ingresso della curva della vecchia stazione fino all'imbocco del tunnel, e questo gli è costato quel decimo e mezzo che lo separa da alonso. Imho, per la gara di domani, il più pericoloso è lui, e non lo spagnolo. Tra i muretti è molto più agile ed efficace, si vede ad occhio che a Montecarlo si esalta. Sulla distanza di gara secondo me può fare molto bene.
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Sicuramente una via di mezzo serve, è auspicabile e andrà trovata. Linux, oltre un buon software, è strumento essenziale di trasporto per alcune idee sulla circolazione dell libera conoscenza, ma anche, per aspetti meramente più pratici, è il cavallo di battaglia, grazie alla sua libertà, alla standizzazione delle piattaforme e dei formati, strumento esseziale perchè l'informatica possa davvero diventare utile nella nostra vita quotidiana. La via che al momento credo sia la più applicabile è quella che prevede che linux si diffonda (io stesso faccio quello che posso e collaboro con il lug della mia città per diffonderlo), ma solo dopo che le persone che lo adottano abbiano capito cosa è e perchè dovrebberlo metterlo. Avere Linux preinstallato sui computer non è una soluzione alla diffusione di Linux, purtroppo, perchè può essere apprezzato solo da chi già sa cosa è Linux. Nel calderone di chi lo comprerà perchè risparmia qualche euro, ci saranno quelli che ci installeranno Windows piratato. Nel complesso Linux guadagnarà degli utenti, per cui effettivamente l'uso di Linux va benissimo e quindi si tengono quello risparmiando. Ma tutto questo, perchè? Dato che Linux è ciò che è proprio perchè la sua comunità lo sviluppa, perchè ogni utente può potenzialmente contribuire al software o anche solo alla sua diffusione, una persona che se lo trova sul pc e lo usa perchè gli va bene e risparmia 50 euro, di che comunità fa parte? Secondo me la soluzione è un po' quello che abbiamo fatto qui in questo topic: molte persone, pur con i loro limiti di conoscenze informatiche e compatibilimente con il proprio tempo più o meno ristretto hanno affrontato e conosciuto Linux, hanno visto in cosa è meglio e in cosa è peggio, ed alcuni hanno deciso di adottarlo ed usarlo sempre. E' una scelta consapevole, che ha creato utenti che, seppur non preparati, usano ora Linux e lo usano consci di quanto è buono, proprio perchè è Linux. Quindi la parola d'ordine è solo una: sensibilizzare, sempre e comunque. Rompere le palle alle persone, consigliare, ostentare l'uso di Linux, e quando qualcuno si incuriosisce, spiegare i perchè e i come. E' un modo un po' lento, ma garantisce che Linux, nella sua diffusione, non si snaturi.
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Il tuo punto di vista l'ho già sentito diverse volte, e ad onor del vero, non posso definisco sbagliato. C'è chi spera che Linux smetta di usare la licenza GPL, cosìcchè i produttori possano creare driver proprietari per il kernel. E gente con dei problemi. Tuttavia temo che la tua considerazione, per quanto condivisibile, non tenga conto di alcuni presupposti e di alcune conseguenze inevitabili. Vediamo di analizzare un po' la situazione. Partiamo da un presupposto importante, che avevo già accennato nel messaggio precedente. Perchè Linux è quello che è? Risposta retorica: "perchè è libero". Quelo che dico può non sembrare una grande scoperta, ed in effetti non lo è, ma ha alcune implicazioni importanti. La libertà "del software" in senso stesso, garantita dalla sua licenza di distribuzione, la GPL, comporta una serie di conseguenze. Succede, nella realtà, che Linux è libero sia dal punto di vista del software, cosa che lo rende, nella maggiorparte dei casi, anche gratuito, ma soprattutto è libero dai "grandi poteri". "grandi poteri" che altri non sono che i grandi colossi dell'informatica, che, per esempio, in cambio di poter avere la propria applicazione li chiede qualcosa in cambio. Magari non soldi, ma caratteristiche del sistema, strumenti per la compabilità con i propri software. Questa è una conseguenza diretta delle aziende che sviluppano software chiuso. Microsoft stessa è attanagliata da questi problemi, che sono oggettivamente enormi, e chi lavora producendo software per windows è attanagliata anche peggio. Linux, da tutto questo, è assolutamente libero. Linux non scende a patti, ed adotta strutture e licenze a pura discrezione di chi lo sviluppa. Un Linux potente sul mercato modiale desktop dovrebbe porsi il reale propblema di andare veramente bene per tutti, cosa che ora, pur semplificandosi non fa. Per farlo sarebbe però necessario portare su Linux software chiusi molto importanti e molto indispensabili, come i programmi Adobe, o Autocad. Questo sarebbe un problema immenso, perchè metterebbe queste aziende nelle condizioni contrattuali di poter "ricattare" gli sviluppatori del kernel in cambio della presenza dei propri software su Linux. Software che, tra l'altro, sarebbe a codice chiuso, quindi non ispezionabili, e per cui è impossibile capire come siano fatti a come operino con il sistema operativo. Queste aziende potrebbe pilotare lo sviluppo di Linux per raggiungere una maggiore compatibilità con i propri prodotti, senza dover fare loro stessi il lavoro. E, credimi anche se non argomento oltre, che un Linux *libero* il cui sviluppo fosse pilotato da produttori di software chiuso, sarebbe una cosa terribile, e distruggerebbe tutto ciò per cui Linux è apprezzato. In questo senso avere un Linux con una piccola quota rispetto al totale dei pc al mondo, e senza il supporto di alcuno dei grandi produttori di software specialistico, è una immensa fortuna. Perchè è la chiave stessa che preserva Linux come è, e gli permette di evolversi in libertà. In ogni caso, ubuntu, che come tu dici, sta affrontando questa migrazione, ha già sforato oltre ogni ragionevole limite. Nella sua distribuzione, per esempio incorpora lo strumento per installazione dei driver proprietari, che quindi invita ad usare, e lo fa appoggiandosi ad una infrastruttura, CnR, che a sua volta è closed source pure lei. Inoltre, pur di facilitare l'uso di software closed sulla propria distribuzione, si è messa a offrire supporto ed assistenza per l'inclusione di software proprietari, come Opera, o VMWare, o RealPlayer. Francamente, sta esagerando, sta rischiando seriamente di scollinare dall'altra parte, trascinando con quanti non riusciranno a lasciarla da sola in tempo, e finendo a fare da rimpiazzio gratuito di Windows, con enorme danno per se stessa, per la comunità e per l'immagine di Linux.
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Penso che quel posto se lo sia già preso, volenti o nolenti, ed è una cosa che non mi rallegra affatto, Ubuntu. E' l'unica distribuzione di cui parlano organi di informazione non specialistici. Tuttavia credo che ci sia da interrogarsi innanzitutto sul significato stesso dell'espressione "competere con Windows". Perchè, seppur alcuni competitor cerchino *effettivamente* di vendere Linux come Microsoft vende Windows (e non è cosa sbagliata, sia chiaro), Linux, in linea di principio, non compete contro nulla, men che meno contro Windows. Windows è generato da una azienda, una sola, che lo deve vendere per guadagnare e sostentarsi (sic!). Ne consegue che il suo obiettivo è mettere Windows su tutti i pc del mondo, o comunque su quanti più computer possibili. Linux non ha in effetti di questi obiettivi, perchè è sviluppato da persone che lo fanno perchè vogliono spontaneamente farlo, e anche quelli pagati per farlo (e non sono pochi) vengono pagati comunque per fare quello che desiderano. Per come è sviluppato, distribuito e per le libertà che assicura, a chi lo sviluppa non ne verrebbe nulla, se Linux fosse su tutti i pc del mondo. Va da sè, quindi, che l'obiettivo di Linux e "essere un buon software" che "se ti piace, lo usi". Io un Linux che tenti di colonizzare il mondo riempiendo tutti i pc lo vedo molto male. Non perchè, probabilmente, funzionerebbe male, non è detto, ma perchè se l'obiettivo degli sviluppatori fosse quello di "conquistare il mondo" il punto focale del processo non sarebbe più il software, ma la sua distribuzione. Linux sarebbe fatto peggio, sarebbe meno innovativo e meno rapido nella sua evoluzione, inoltre sarebbe meno flessibile, meno usabile, meno personalizzabile, perchè dovrebbe scendere a patti con gli utenti. In poche parole, diventerebbe Windows. Bisogna capire (e gli sviluppatori principali lo dicono da sempre) che sistemi operativi come Windows o Linux non sono tanto figli di chi li sviluppa, quanto della loro "missione". Linux non può competere sulla diffusione, per il motivo molto semplice che, se venisse diffuso, non sarebbe più lui stesso la primaria attenzione di chi lo sviluppa. E Linux è così buono, funziona così bene, e piace così tanto proprio perchè è sviluppato con il solo bisogno di fare buon software, senza occuparsi di altro. In effetti non mi stupisce che quella che è oggi la distribuzione più diffusa e famosa, Ubuntu, sia proprio quella distribuzione che allo sviluppo *reale* di un sistema Linux contribuisce pochissimo. Ubuntu paga solo qualche sviluppatore di Gnome, e comunque una minima parte, e tutto il resto del lavoro è di impacchettamento e di sviluppo per la propria distribuzione. Ci sono aziende che scrivono tantissimo kernel, come IBM, Intel o RedHat, o aziende che scrivono quasi tutto Gnome, come RedHat, o addirittura un gruppo di persone che, lavorando pagati solo su commissione, è riuscito a tirare fuori un progetto enorme, KDE. Ma, guarda caso, chi sviluppa non è attanagliato dalla diffusione di Linux. E chi è attanagliato dalla diffusione di Linux, non sviluppa quasi nulla. Se tutti si mettessero a fare come fa Ubuntu, questa non avrebbe più nulla in mano da diffondere
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E' la legge dei grandi imbecilli, purtroppo. Poi questi arrivano sempre in grandi numeri, e quindi si arriva alla legge dei grandi numeri
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LOL... girano parecchio, si chiama phishing. E, tanto per far notare quanto nell'informatica il problema sia l'utente, è considerata ad oggi la prima causa al mondo di fuga di dati sensibili.
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Già su questo thread c'è una abbbondante letteratura che copre tutte le domande da te fatte. Ti risponderò con una breve review per punti: 1) Linux, a differenza di Windows, offre un REALE supporto hardware a livello kernel. Cosa significa? Per l'utente della strada il tutto equivale alla sola regola che Windows ha bisogno di installare i driver di tutte le periferiche per funzionare correttamente, mentre Linux include già tutti i driver disponibili al suo interno. Talvolta esistono delle eccezioni, per cui, per alcune funzionalità specifiche, talvolta è meglio appoggiarsi a dei fornitori esterni di driver, soprattutto per quanto riguarda le schede grafiche. Per capire se hai bisogno di installare i driver ati o meno sarebbe positivo conoscere effettivamente che modello hai. 2) L'installazione dei programmi è un'altra cosa che in Linux poggia su concetti diametralmente opposti a quelli di Windows. In Windows ogni software porta le sue librerie, i suoi oggetti, e solitamente si installa tutto in una cartella sotto Programmi. Questo fa sì che Microsoft non fornisca alcun software insieme a Windows e che l'integrazione di questi con Windows sia compito dei produttori di software. La procedura normale, in Windows, è si andarci a cercare su internet (o comprare il cd rom) dell'applicativo desiderato, eseguire una procedura di installazione che dipende dallo stesso e non da Windows, ed infine usarlo. Questo in Linux non vale. Linux è costruito per avere un ambiente assolutamente integrato, così che ogni software non debba essere distribuito con librerie e dipendenze assortite, che invece competono direttamente al sistema operativo. Questo si traduce in applicativi più snelli, più integruati con il sistema, ma che richiedono spesso cose "esterne" al loro per poter funzionare, se già il sistema operativo non le comprende. Per questo in Linux esistono dei sistemi centralizzati di gestione del software, che si chiamano "package manager" che permettono una gestione completa del reperimento, del download, nell'installazione e della disinstallazione del software. Un utente Linux, quando avrà bisogno del software "salcazzo", non utilizzerà un browser web, nè comprerà un cdrom. Semplicemente andrà nel programma apposta già incluso nella sua distribuzione, scorrerà un elenco (o effettuerà una ricerca) fion a trovare l'applicazione "salcazzo", la selezionerà e cliccherà su OK. Il sistema operativo penserà autonomamente a scaricare da internet tutto il necessario, ad installarlo, a renderlo disponibile nei menu e a tenere traccia qualcosa di volesse disinstallarlo. Se vuoi un client per msn puoi andare su "Aggiungi/Rimuovi Software" selezionarlo dall'elenco dei software disponibili, e premere ok. Non bisogna mai e poi mai affidarsi al web, in quanto i siti di software per linux permettono il download dei programmi in un formato non destinato all'utente finale, ma al creatore della distribuzione, che poi penserà a mettere a disposizione l'applicazione all'utente in un formato coerente. 3) ho letto nel tuo messaggio la parola "compatibile", che mi spaventa un po', quindi per sicura ripeto la solita predica. Linux è UN ALTRO sistema operativo, e non c'entra un accidente con Windows. Va da sè che tra i due non sussiste alcun tipo di compatibilità a livello di applicazioni, perchè quelle per Linux funzionano su Linux, e quelle per Windows funzionano su Windows, senza eccezione alcuna. Le applicazioni multipiattaforma, come amsn, o firefox, o thunderbird, non sono affatto "compatibili", ma semplicemente chi la crea mette su due versioni DIVERSE, in grado di girare ognuna su un sistema operativo. Firefox c'è per windows e per Linux, ma non è lo stesso programma, attenzione. Sono due programmi UGUALI, ma che sono sviluppati, compilati ed impacchettati per funzionare su sistemi operativi diversi.
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Fanno comunque schifo messe su strada....
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- 195/55 r16
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Sono stato sopra diversi modelli michelin, e onestamente non ne ho mai trovato uno che mi piacesse. Certo che mettere le exalto "giusto per rotolare".... Sarebbe stato da buttarci su delle gomme stock alla cavolo, tipo hankhook o roba simile
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- 195/55 r16
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Sull'umido mai guidate.. le ho guidate sull'asciutto e sul bagnato molto pesante, ed in entrambi i casi era soddisfacenti. E' anche vero che il metro di paragone su quell'auto, erano le Uniroyal Rally, gomme con cui l'auto andava via ci culo a 50km/h... quindi temo che mi sarebbero sembrate soddisfacenti un po' tutte le gomme. Tuttavia ho trovato comme come le continetal, le pirelli scadenti, e soprattutto le michelin, gomme che detesto e che detesterò sempre, molto meno lineare in strisciamento. Le michelin, poi, sono un piangere. Le aveva (pilot premacy) papà sulla merdecessa kompressa. Io davo la colpa alla macchina, ma poi, cambiate le gomme e messe 4 goodyear nct5, con tanto che sono gomme che dire che fanno schifo è dirgli poco, l'auto si comportava immensamente meglio. La colpa era di quei cessi di Michelin. Anche quelle che avevo sulla fiesta di mamma, le eb-salcazzo, assimetriche. Tenuta trasversale onestamente degna, non erano male, ma tenuta longitudinale che sembrava quella di una bicicletta. l'auto slittava in accelerazione e bloccava le ruote in frenata come ridere. Perfino mia madre è riuscita a bloccare le gomme.
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- 195/55 r16
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Ho guidato moltissimo delle Turanza ER 300 su una Dedra 1.8, con mirura 185/60 R14 mi pare, e le ho sempre trovate gomme veramente ottime. Ottima tenuta su tutti i fondi, molto progressive quando caricate di spalla, molto linear nello strisciamento. Strano tu abbia tropvato questi difetti... sarà la misura sfigata... boh! Comunque, se non rivuoi le turanza e e vuoi una gomma dalla spalla rigida direi che devi andare di yokohama o di toyo. tra le due preferisco toyo.
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Io ho solo il battesimo di cui disfarmi, e fare sentire in colpa genitori e nonni, come faccio da anni, purtroppo non è una cura. Pensavo di beccarmi una scomunica, ma è oltremodo difficile ottenerla.
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Il mio rispetto va a coloro che hanno fede e che traggono da questa un modo di vivere onesto e di valori rispettosi per chi la pensa diversamente. Non certo nei confronti della chiesa, che non è nè onesta nè rispettosa verso nessuno.
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A parte che il "piano con le minacce" era ironico, quello che ha risposto in modo serioso mi sei parso tu. Quanto all'agitazione, penso che sia perchè alcuni, mè compreso sono ormai stufi di farsi offendere ogni volta che i soliti gerarchi del vaticano aprono bocca. Non scendo oltre nel dettaglio perchè non è questa la sede del discorso, e veramente si andrebbe davvero a giustificare la chiusura di questo topic, che è già in effetti oltre il regolamento.
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PURTROPPO ho SUBITO il battesimo, perchè non ero capace di intendere e di volere. Tuttavia non ho fatto nè la comunione nè la cresima, perchè ero già abbastanza sveglio da rifiutare la cosa. E, va da sè, non solo non mi sposerò IN CHIESA, ma non mi sposerò proprio Ci sono problemi?
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Perchè, per ste cose cosa volevi usare? Windows? :lol:
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Dio mio che aborto
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Caaaalma, piano con le minacce ok? La chiesa sarà pure tua o di qualcun'altro, ma sicuramente non mia
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No, non serve scaricare dal sito ati, i driver ati si possono installare in loco, a meno che non siano già installati, ma quello te lo dice la finestrella dei driver con restrizione. Che Ati hai esattamente?
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In ogni caso è un bug che dovrebbe dipendere da compiz. installando ed utilizzando beryl non dovrebbero presentarsi problemi simili.
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Innanzitutto complimenti per aver fatto funzionare a dovere ndiswrapper e per essere online ora. Mi spiace solo di non essere riuscito a seguirti in modo dettagliato in questa vicenda, anche perchè non uso ubuntu Per il desktop 3d, invece, allora... il fatto che tu veda una sola e lunghissima area di lavoro è normale, è perchè ora i tuoi desktop sono sulla faccia di un cubo, e lui non li segna più separati. Finchè hai una sola area di lavoro lunga tutte le funzionalità del tuo desktop 3d sono attive. Se hai 4 aree di lavoro separate, il cubo non route, è normale Il fatto che ogni tanto sballi, purtroppo, è un difetto già noto che ha ubuntu e che è già stato segnalato agli sviluppatori. Aspettati in futuro un aggiornamento online che risolve questa piccola instabilità. Purtroppo non compromette la funzionalità del sistema, quindi temo che non saranno rapidissimi a risolverla, perchè ha priorità un po' bassa Se vuoi un po' di funzionalità extra e più possibilità di personalizzazione di questi effetti puoi provare ad usare beryl al posto di quello predefinito di ubuntu, che è compiz. Dovrebbe essere comodamente installabile tramite aggiungi/rimuovi software o con synaptic