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Artemis

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  1. Si tratta di fornire delle competenze, non un "educazione". Quando un guidatore ha le competenze per guidare, l'educazione vien da sè. Al contrario trovo i corsi di guida sicura decisamente dispersivi. Tanta "teoria" sul controllo di specifici casi di guida, che poi in realtà si realizzano molto poco. Il guidatore che ha fatto il corso si sente a questo punto sicuro perchè "ha fatto il corso", ma proiettato su strada non ha poi una situazione coscienza dei pericoli molto diversa dal normale. Solo la coscienza delle caratteristiche dei veicolo è educativa ed induce vera sicurezza.
  2. Liberissimo di farlo. Tuttavia mi riesce difficile immaginare chi tu intenda veramente proteggere, e soprattutto da cosa.
  3. Da ex pistaiolo "per correre", posso affermare con comoda sicurezza che gli elementi che metti insieme nel tuo discorso sono assolutamente scorrelati tra loro.
  4. Concordo pienamente. Quando si ignora il funzionamento di caratteristiche basilari del veicolo, la velocità è solo la conseguenza. Ma non è quella che uccide. è invece l'ignoranza.
  5. Dipende dalla conoscenza. Ragazzi che si ammazzano con una 645 per una curva viscida, o come quelli, tempo fa, che si sono ammazzati il primo giorno di patente su una maserati coupè, in realtà non conoscevano proprio niente. Come ha detto giustamente Tony, una buona palestra può essere il Kart, che il genitore può finaziariamente permetterselo. Inoltre non servono macchine potenti per essere appassionati di auto. Dare in mano una macchina potente, o la propria, al proprio figlio, non è "trasmettergli passione" ma "ucciderlo". Per guidare auto potenti serve consapevolezza, conoscenza del mezzo, e soprattutto esperienza con mezzi di prestazioni analoghe. Anche se fossi miliardario (e non lo sono), se mio figlio prendesse la patente, gli darei in mano una panda 1.2 e via andare. Anche se gli avessi fatto fare grandi esperienze sui kart. Imho non è assolutamente da confondere la passione per le automobili con l'entusiamo e la fregola di guidare. Sono due cose ben diverse. Ben venga la prima, ma la seconda va assolutamente centellinata, e se ci si trova un figlio che ce l'ha, bisogna fargliela passare.
  6. Se te le fossi dimenticate mi avresti deluso... con il culo che ci fanno su quelle cose...
  7. Dovrebbe essere possibile, una cosa simile. Per esempio una sorta di patente a "scaglioni" a seconda dello skill che raggiungi all'esame della patente. E che puoi, assumendo nuove competenze, con corsi autorizzati, aumentare il livello di patente. Sarebbe simpatico, e soprattutto avresti una quantità di guidatori su strada mediamente molto più addestrata che ora. Beh, molto spesso è così. Anche se non possiamo certo escludere che a noi non capiterà nulla (ci mancherebbe la sicurezza non esiste), chi si rende protagonista di incidenti eclatanti solitamente lo fa per motivi molti palesi. Distrazione, colpi di sonno, palese non valutazione dei rischi.... Per palese intendo veramente palese, tipo affrontare a 160 una curva che anche un bambino capirebbe che a più di 100 non si può fare. In pianura padana ci sono tanti rettilinei, e le velocità possono davvero essere un problema, ma proprio perchè la gente non capisce che per entrare in curva bisogna rallentare. Ci sono curve note da queste parti, che nel giro di 10 anni hanno fatto 20 o 30 morti cadauna. Sono curve normalissime, ma vengono costantemente sottovalutate. E' evidente che può sempre capitarmi qualcosa, ma finchè non ragionerò come queste persone, non mi capiterà nulla che capiti a loro.
  8. Nessun insulto. E' che la fisica dell'auto è il mestiere di Tony, e fino a qualche tempo fa era anche il mio Ce l'hanno inculcato in testa a suon di teoria e di pista, quali sono i limiti, quanti sono, e come quantificarli
  9. LOL! In effetti l'esempio calza Vedere numeri che mi spiegano quanto è pericolosa un auto non mi aggiungono consapevolezza, in effetti Aggiungo, parlando penso per entrambi, che non solo non ho mai sfiorato anima viva a causa nella mia condotta di guida, ma soprattutto mai ho mancato di preoccuparmi di cosa la mia condotta di guida avrebbe provocato, e mai ho mancato di regolarmi di conseguenza. Questo a prescindere dagli effetti.
  10. http://www.corrieredeimotori.it/legge_garanzia_auto_usate.asp Per la legge 1999/44, che tratta le condizioni di garanzia dei veicoli usati, specifica che il veicolo è soggetto a garanzia per tutte le componenti non esplicitamente indicate come difettose alla firma del contratto. Per le gomme credo che tu non possa farci molto, ma per le sospensioni e per altri visi occulti credo che tu abbia tutto lo spazio di manovra. Comunque leggiti il link che ti ho passato, che è il testo integrale della legge che ti interessa, e vai la forte dei tuoi diritti
  11. Allora LG va benissimo. Peccato, perchè Samsung sono i migliori.
  12. Magari mi sbaglio, ma lasciavi intendere che dopo essere stato in pista ti rendi conto del pericolo della strada, e, siccome tu eri stato in pista, in strada non andavo più forte, perchè ti eri reso conto dilla velocità rapportata allo spazio. Ho semplicemente replicato che non sono della fascia di persone che non sa rapportare velocità e spazio, e lo so fare proprio perchè, come te, anche io ho fatto abbondante uso di pista con un certo numero di mezzi diversi. Quanto alla moto, sono un impedito a guidarla, quindi non mi pronuncio Vado piano, ma soprattutto perchè sono un incapace.
  13. Non ho esperienze di vita diverse dalle tue, a quanto leggo da te. Tuttavia credo che il discorso sia un po' diverso. La strada è MOLTO più pericolsa della pista, è vero. Ma non è che se vai forte su pista poi su strada ti caghi addosso ad ogni incrocio Sono cose diverse e ci sono modi diversi di trattarle. Tranquillo che non sono della fascia di persone che lasci intendere
  14. Da quello che vedo ci si sentono comunque. Al limite, se hanno qualche competenze, forse rischierebbero di ammazzarsi leggermente meno. (non tanto eh... ma leggermente si.)
  15. Una guida in autostrada ed una guida di notte, con lampioni e fari, imho non servono ad una sega. Una riforma sarebbe mettere gli studenti su uno steering pad. Frenata di emergenza (senza abs), evitamento ostacolo, controllo del sottosterzo e del sovrasterzo. Prima ti insegnano, poi ti verificano, e se non sei capace niente patente. Sarebbe il MINIMO sindacale per poter dire di saper *un minimo* guidare.
  16. Se facevano come nel film allora dovevano proprio essere tosti... :lol:
  17. La legge stabilisce chi infrange la legge, non chi è un criminale. Talvolta i concetti collimano, talvolta no. La legge è fatta da uomini, che sono uguali a quelli che la infrangono, quindi non può essere giusta. Ci si può avvicinare, la si può migliorare, va senza dubbio rispettata perchè è un fondamento sociale. Ma ciò non significa che sia giusta.
  18. Spero che non muoia, così gli posso chiedere cosa cazzo ci facesse li
  19. Come ho già affermato in un messaggio precedente, anche questa caratteristica è essenziale, forse più dell'altra. Andare a 50 perchè ci sono i 50 a volte (anzi, molto spesso se non vivete nell'entroterra sardo) può essere mortale.
  20. Direi piuttosto che nessuno ha il diritto di decidere di dire agli altri che provocano situazioni di rischio e che sono dei criminali.
  21. La cosa più "divertente" (da sostituire con "preoccupante", as you mean), è vedere la gente quando "ha fretta". Per carità, può capitare a tutti di essere in ritardo. Hai avuto mal di pancia la mattina, un camion di ha bloccato un incrocio per 15 minuti, chi lo sa. Fatto sta che, volente o nolente, ti tocca correre per recuperare il tempo perduto. e sul concetto di "correre" si aprono spesso divertentissimi (da sostituire con blablabla) aneddoti. La gente che ha una capacità di giudizio e di ragionamento adeguata ai limiti stradali, quando di trova di fretta ha razioni imprevedibili. Vanno a 70 anzichè 50, e poi frenano in rettilineo senza nessuno davanti, tendono a bucare le precedenze, danno colpi di sterzo inconsulti, frenano in curva. Ed il bello che guidano "al limite" ma a delle velocità oggettivamente ridicole. E sono pericolosissimi per tutti, tra l'altro, perchè fanno errori banali e non ragionano più dimenticandosi di prendere la corsia giusta o di mettere la freccia. Io, personalmente, non sono immune a casi in cui sono costretto ad "andare di fretta". Fortunatamente poche volte. Solo che il mio livello di "andare di fretta" non è "andare a 70 anzichè a 50 e frenare in curva" ma "entrare nelle rotonde di traverso per essere già girato giusto dalla parte dell'uscita". Tutto ciò è pericoloso? Con un pizzico di presunzione, posso affermare che ovviamente non lo è. So quello che faccio, so controllare quella situazione e anche *altre* situazioni oggettivamente molto peggiori, e ragiono non sulla curva che sto facendo, ma su quella che farò, cercando di capire se LA' ci sarà qualcosa di rischioso quando ci arriverò. Si tratta di ragionare correttamente, non della velocità che si tiene. In questi frangenti non mi è mai capitato si non rispettare una precedenza, di non mettere la freccia o di costringere chiunque a strane manovre per evitarmi. Persone che vanno molto più piano di me sono finite in un fosso alla prima sbuffata di neve ho hanno tamponato persone ai semafori. Io invece non ho mai sbagliato. Potrebbe capitarmi? certo che potrebbe, ed allora vedremo in quel caso. Ma fino ad allora, ho ragione io perchè i fatti lo dimostrano. PS: sia chiaro. "ho ragione io" sul valutare la situazione, non sul codice della strada. Se mi stracciassero la patente avrebbero anche ragione.
  22. Sono perfettamente d'accordo. Tuttavia questa cosa richiede l'uso di una particolare caratteristica umana che il codice della strada tende ad escludere di sana pianta, ovvero la personale capacità di giudizio. Si capisce perchè lo esclude, è ovvio. Ma è anche vero che persone che ragionano bene si trovano ad essere equiparate a persone che non ragionano affatto per il solo fatto che non possono dimostrare di ragionare bene. E' un triste discorso, ma è così, e, soprattutto, non può essere diversamente. IMHO non è con la rigidezza e l'inflessibilità che si risolve il problema e si migliora la circolazione e la sicurezza stradale, ma solo facendo in modo che tutti ragionino bene. Se questo presuppone dare la patente solo a chi se la merita, ben venga. E attenzione, coloro che se la meritano non sono coloro che rispettano i limiti, ma chi dimostra di poter non rispettarli senza mettere a rischio nessuno. Come decidere questo? Non ne ho idea. Non faccio io le leggi
  23. Aggiungo una cosa, non però nello specifico del discorso. Sento racconti di papà, in cui i giovani, ai suoi tempi effettivamente si divertivano con le auto. Piccole gare, si giocava ad andare un po' forte, si faceva un po' i pirla. Non c'era criminalità in questo, non era avvertita nè da coloro che compivano il gesto, nè da coloro che questi gesti dovevano punirli. Le auto erano molto meno sicure di oggi e le strade molto meno larghe, e c'era veramente, molto più che oggi, la possibilità che i bambini attraversassero la strada. Ma tutto ciò non era un problema, e, soprattutto, non era un crimine. Quando, in quanto giovane degli anni 60, affermavi di essere in grado di capire quando era rischioso correre e quando no, non ti prendevano per scemo, o, ancora peggio, per un presuntuoso. Semplicemente ti davano ascolto, o replicavano e se ne discuteva. Le automobile riuscivano ad essere una passione che diventava un fenomeno sociale che univa le persone, e non le divideva. Come è possibile che ora ci si dia dei criminali a vicenda quando si sorpassa un limite che era già troppo restrittivo per una Fiat 127? Come è possibile che oggi si inviti chiunque che non blocchi platelamente il traffico ad andare in pista a sfogarsi? Perchè ora la velocità è IL MALE, è colpevolizzata a momenti peggio dell'omissione di soccorso, dell'aggressione o della violenza? Perchè siamo arrivati a questo?
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