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Dilemma sui ricambi MX-5
Artemis ha risposto a Artemis in Riparazione, Manutenzione e Cura dell'Auto
Quindi tu la abbasseresti con i b8+eibach? In sostanza la scelta è tra cambiare solo gli ammo con dei bilstein b6 o se cambiare ammo+molle con l'accoppiata B8+eibach, cosa che la abbassa di non ho idea quanti mm. Tra l'altro, domanda da un milione di dollari: ma che minchia di ammo ha su di serie la mia MX-5? Guardando sotto la macchina non riesco a capirlo, sono tutti neri e basta. Cercando su internet ho letto che sono o KYB o Sachs. Informazione attendibile? -
Dilemma sui ricambi MX-5
Artemis ha risposto a Artemis in Riparazione, Manutenzione e Cura dell'Auto
B14 fottesega XD Quanto alla differenza tra B6 e B8, cosa potrei ricavare da delle molle eibach? Cioè, in che modo potrebbero migliorarmi la vita? -
Dilemma sui ricambi MX-5
una domanda ha aggiunto Artemis in Riparazione, Manutenzione e Cura dell'Auto
Ave a tutti (spero che nel forum Mazda qualcuno legga). La mia amata MX-5 è arrivata a 46000km ed ha un *leggero* problema: si è finita gli ammortizzatori. Ergo, devo cambiarli. Premetto con il fatto che lo so, ho letto, che tale durata per le 2.0 della mia serie è piuttosto normale. Gli ammortizzatori originali sono tendenzialmente sottodimensionati e tendono a degradarsi precocemente. Il punto è proprio qui: cambiare 4 ammortizzatori e rimetterli uguali, specialmente considerando che dureranno altri 40000km e che già di default non sono granchè, perchè ondeggiano parecchio ad alta velocità, mi fa un po' girare le palle. Sono disposto a spendere di più per mettere qualcos'altro e sistemare una volta per tutte l'assetto di sta macchina. Quindi: consigli? Che soluzioni sono disponibili? Premetto che non sono interessato a "renderla più sportiva", nè più bassa, nè particolarmente più rigida. La macchina è abbastanza comoda, e va bene che sia così perchè è la mia unica auto e tale rimarrà. Mi interessa solo risolvere il problema dell'usura precoce degli ammo e, se possibile, anche il fastidioso fenomeno di rimbalzo che dimostrava ogni tanto nei cambi di direzione, se la conseguenza di ciò sarà un lieve irrigidimento pace, posso conviverci. Solo non voglio fare l'assetto ultrasportivo. Cosa mi consigliate, o esperti? -
SI. Premetto che sto usando la versione 10.2.1.1055 beta del sistema, quindi posso installare direttamente gli apk. ma devo dire che è... staordinaria! Ti giuro, io non so come ci riescano, specie considerando il poco tempo che è passato da quando hanno iniziato a sviluppare la feature, ma funziona veramente da dio. A parte le prestazioni, che sono grossomodo assimilabili alle applicazioni native (instagram è un pelo lento, ma instagram è un pelo lento SEMPRE), quello che stupisce è l'integrazione. Le applicazioni, come vedi, vengono visualizzate correttamente nel multitasking, vanno perfettamente a schermo intero e soprattutto le azioni dei tasti di android (ad esempio l'indietro, o il menu dei settings) sono correttamente bindate alle gestures che BlackBerry usa con le applicazioni native. Ti faccio un esempio pratico, macroscopico, che ho notato con una applicazione piuttosto datata, quella ufficiale di Wikipedia. Questa è la configurazione di default aperta Wikipedia. la barra inferiore implementa di default il tasto indietro, che è necessario nel comportamento di molte applicazioni Android. Tuttavia, operando uno swipe dall'alto, è possibile nascondenderla per ottenere un fullscreen completo, nel caso l'applicazione possa fare a meno del tasto indietro (per esempio Spotify). La cosa bella è che la gesture di swipe dall'alto è quella usata per ottenere accesso ai menu dei settings della applicazione, normalmente compare una barra in alto con le icone dei vari settings. Su una applicazione Android questo è correttamente bindato al famigerato "terzo tasto" menu degli android, e quindi permette di visualizzare il menu dei settings, anche se questo è ancora in stile Android 2.x come nel caso dell'app di Wikipedia. In sostanza, è una compatibilità VERAMENTE BEN REALIZZATA. Per fare un paragone, il fantomatico Jolla, che fa della compatibilità con Android praticamente il suo unico punto di forza, offre molto molto meno. La runtime è una sola, ad esempio, e tutte le applicazioni aperte finiscono sotto la stessa finestrella del multitasking (su cui non si possono quindi fare azioni a differenza delle app native), inoltre non binda le azioni alle gestures (di cui jolla è pieno) limitandosi a far comparire i tasti di Android. Qui siamo chilometri e chilometri avanti, e devo dire che le app di Android funzionano probabilmente meglio che su telefoni Android con hardware simile. (Ad esempio Spotify su BB10 è distintamente più veloce che sul mio Galaxy Nexus). Insomma, much stuff.
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Potrei introdurre un discorso sul perchè Android, che è un sistema operativo di cui il codice è praticamente tutto noto da tempo, e che ha tutto l'ambiente basato su una runtime java, quindi per definizione portabile ed indipendente dalla piattaforma hardware, necessiti sempre di questo estremo tuning di tutte le varie componenti su ogni singolo telefono per girare bene. Se il problema non è la pesantezza fine a sè stessa allora il problema diventa la sua portabilità estremamente limitata. Android nasce per essere portabile, sacrifica gran parte della potenza di calcolo disponibile per tale portabilità, ma fallisce miseramente, essendo di fatto impossibile da translare da un dispositivo all'altro senza un attentissimo tuning di tutti i componenti. Mi ricorda quasi i vecchi Symbian per molti versi. Io, da informatico, preferisco definire questo fenomeno semplice "pesantezza". E' un problema molto meno grave ed imbarazzante rispetto ad ammettere che fallisce sulla portabilità.
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Io ho detto no ad Android, ma si a Valsoia A parte gli scherzi, devo ammettere che Android mi ha davvero stancato. E' sempre la stessa solfa, ha sempre le stesse difficoltà operative, tipo l'interfaccia a desktop multipli e widget, che secondo me è l'emblema dell'inutilità assoluta, aree sensibili al touch molto piccole (ritengo che utilizzare google navigator con il telefono montato su un supporto da macchina sia un lavoro da cecchini, specie se confrontato a suite di navigazione fatte DAVVERO bene, come HERE Drive+), applicazioni che sembrano organizzate più per girare su un computer che su un dispositivo touch, una certa incoerenza estetica, eccetera. E ha sempre gli stessi problemi di ottimizzazione. Per far girare decentemente un Android serve un mainframe della Nasa praticamente (ad esempio una Cyano 4.4, con tutto che è ben ottimizzata, sul Galaxy Nexus fa rotolare a terra le palle dalla lentezza, e ciò secondo me non è tollerabile). Seriamente, non ci trovo più nulla di attraente in Android. Ha delle mancanze, che con il tempo e con il mio uso sono diventate importanti, e non fa nulla per migliorarsi ormai da moltissime versioni. E non mi si parli del nuovo launcher di kitkat perchè si, è carino, ma non introduce assolutamente nulla di nuovo. Non riesce nemmeno da levare dal cazzo il drawer (aka il più grande usability hole della storia della telefonia). Con questo non voglio dire che Android non sia un grande sistema e che non meriti di popolare gran parte degli smartphone sul pianeta. Intendo semplicemente dire che ha dei problemi, come tutti i software del mondo, ma che ormai questi problemi me lo rendono veramente inadatto e poco appetibile. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - l'OS 10 è tutto un'altro discorso. Non nel senso "promozionale" del termine, sia chiaro, intendo proprio nel senso operativo. E' un sistema completamente diverso, che si usa in modo apparentemente coerente per chi arriva dai vecchi BlackBerry, ma in realtà estremamente diverso. Hanno fatto un grande lavoro, e se dovessi esprimere un giudizio direi che lo trovo il secondo sistema più semplice e produttivo da usare, dopo WP8.
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Si, c'è il Q10. Io l'ho preso in mano qualche volta, non l'ho usato personalmente ma, sticazzi, il sistema operativo è lo stesso. Quanto al telefono, posso dirti che per materiali ed assemblaggio è un po' meglio dello Z10, che purtroppo non è un telefono curatissimo (potroppo il mio ha un difetto di assemblaggio che dovrò trovare il modo di far sistemare, ma al netto di quello la cover posteriore rimane di plasticaccia Samsung style, cosa che non vale per il Q10). La cosa buona del Q10 è l'ottimizzazione veramente ottima fatta da blackberry per la tastiera: tutti i menu e le barre sono più strette, ed alcune scompaiono in favore di manovre che si possono operare sulla tastiera direttamente, come chiamare o usare la ricerca globale. Io personalmente andrei tranquillo di Q10, a patto di trovarlo ad un buon prezzo. Scarta il Q5. Sono lo stesso telefono, ma la realizzazione della tastiera sul Q5 è molto più scadente, e per un telefono che fa di questa il suo punto di forza, ciò secondo me è intollerabile. Credo che per cui non sia ancora in grado di usare un dispositivo touch sia probabilmente il migliore oggetto sul mercato.
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BlackBerry, almeno c'è qualcuno che lo usa ancora...
una domanda ha aggiunto Artemis in Smartphone e Dispositivi Mobili
Zalve a tutti bei mariani. Lo confesso, ho fatto una cosa brutta: ho venduto il Lumia 920. Perchè? perchè potevo. Era vecchio, deprezzato, e me l'hanno cercato. Se non l'avessi venduto ora non l'avrei venduto più. A quel punto, però, mi sono chiesto "che minchia mi compro ora?" la scelta è andava ovviamente su un'altro Lumia ma, purtroppo, Nokia non produce il telefono che mi serve. Il 1020 ha la base hardware vecchia ma costa ancora troppo, il 1520 ha la base hardware nuova ma è troppo, troppo, troppo grosso. L'ideale sarebbe stato quello che Nokia chiama Lumia Icon, o 929, messo in vendita ora negli USA in esclusiva per Verizon. Uscirà la versione globale, ovviamente, tra qualche mese, ed io aspetto trepidante. Ma nel frattempo? Ho avuto quindi occasione di fare un "esperimento". Ho trovato a pochi euro (160 sterline, in verità) un bel BlackBerry Z10 e ho deciso che il prezzo e la prospettiva di longevità limitata valevano bene l'esperimento. BlackBerry OS 10, infatti, è un sistema su cui stanno lavorando tantissimo, che è migliorato a dismisura in meno di un anno e che, diciamocelo, mi aveva sempre interessato. E quindi eccomi. Proprietario di uno Z10, forse uno dei pochissimi rimasti. Devo dire di essere davvero, davvero, davvero sorpreso. E' un sistema fantastico. Veloce, sempre fluido, con tutta una serie di chicche di usabilità che gli altri sistemi (tutti, nessuno escluso) si sognano. Ho notato molte cose interessanti e avrei molto da scrivere, ma mi riservo ancora qualche giorno prima di postare impressioni d'uso più corpose. Nel frattempo, se qualcuno ha qualche domanda, qualsiasi domanda, sarò felice di rispondere. Au revoir. -
Allora temo che il fatto che l'accaduto sia avvenuto in acque internazionali sia del tutto irrilevante. In ogni caso la confusione su questo caso è massima, ed entrambe le stampe (sia quella italiana, sia quella indiana) sono state completamente disoneste raccontando un buon 90% di coglionate ed un 10% di verità. Senza un accesso alle fonti giudiziarie (e anche li...) parlarne senza sparare stronzate è praticamente impossibile.
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La regolamentazione che consentì ai militari statunitensi della strage del Cernis di essere giudicati in patria era la Convenzione di Londra, stipulata tra i paesi della NATO nel 1951. L'India non mi risulta faccia parte della NATO, nè che esista con essa un qualche forma equivalente di accordo militare. Ergo, penso non ci siano cavoli: questi militari hanno ucciso indiani in acque indiane, ergo, devono essere giudicati dalla giustizia indiana per l'accusa di omicidio in quanto persone fisiche, E dal tribunale militare italiano per le colpe che potrebbero evidenziarsi circa la loro condotta militare.
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Io ho una paura fottuta di questo film perchè gli amici hanno già urlato in coro SIIII FIGATA ANDIAMOLO A VEDERE. Harlock era un anime decente nel suo contesto storico. Già diverse cose mi hanno sempre convinto poco, tipo l'ambientazione, ma che ci abbiano tirato fuori un remake... boh.
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Tecnicamente molto meno di un granello di polvere
- 586 risposte
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Qui la mia. In realtà molti appaiono non installati perchè ho screenshottato dal Mac del lavoro. Se avessi screenshottato dall'alienware sarebbe stato molto diverso
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Ave, Sfrutto l'occasione dei saldi di natale per sapere chi in questo forum ha Steam e lo usa. Per chi non lo sapesse Steam (Welcome to Steam) è una piattaforma di cloud gaming della Valve: integra una completissima piattaforma social con il market di giochi più fornito del pianeta. Le persone comprano e si regalano giochi (Steam di premura di memorizzare la libreria di giochi, i progressi ed ogni salvataggio), ottengono achivement e reward di Steam, fanno gruppo ed organizzano eventi online. Un po' come il PSN o Xbox Live, solo con moltissimi, moltissimi, moltissimi steroidi in più, e con giochi disponibili per Windows, Mac e Linux. Nel 2014, inoltre, uscirà finalmente la SteamBox, ovvero come portare Steam sulla televisione di casa. Chi fa parte del club?
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basename soffre gli spazi e altri terminatori. Non mi sono mai interessato più di tanto quindi può essere che mi sono perso qualche impostazione, ma tra l'altro strippa via anche i suffissi. Preferisco non usarlo di solito, mi ha sempre dato problemi. In ambiente unix è vero, ma in caso di file creati in ambiente Windows e Dos (o qualsiasi sistema ibm legacy basato su AS) può capitare. Figurati che io ebbi a che fare con una intera partita di brevetti che si chiamavano "{publication}/{application}/{countryCode}.xml" (dove ovviamente c'erano i numeri tra graffe). Pensa le bestemmie nel processare sti file con gli script.
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Io personalmente trovo find un comando abbastanza odioso da usare per questo genere di cose. Innanzitutto perchè cambia da sistema a sistema (ad esempio alcuni hanno -printf e altri no, per esempio il mio no), e poi perchè obbliga ad avere a che fare con il path relativo del file, cosa con cui non voglio avere a che fare. Dulcis in fundo, il suo output può venire smanacciato in vari modi, tipo xargs, la cui maggiorparte è dipendente dagli spazi (per esempio awk non riesce a trovare le colonne per splittare l'output), e la soluzione -print0 provoca problemi alla stragrande maggioranza delle altre utility che si possono usare sul suo output perchè non supportano il null separator. D'altro canto, usando ls ho un output più facilmente manipolabile ed il rischio effettivo di avere dei file con all'interno uno \n è effettivamente irrisorio (e se anche ci fosse il rischio, basterebbe passare per sed). Un altro rischio legato all'ls è la possibilità che il filesystem cambi tra la memorizzazione dell'ls e l'effettiva movimentazione dei file. Ma: innanzitutto è una misura di sicurezza largamente out of scope dallo script. È evidente che jeby ha bisogno di lasciarlo girare, quindi dubito che sarà così babbo da spostargli del file sotto, e poi, comunque, il rischio si limita ad avere un errore di mv, che creerà un solo file refuso, permettendo comunque allo script di proseguire. Dato che lo script è scritto per essere eseguito più volte sulla stessa collezione di file funzionando sempre, è un problema di poco conto. (al contrario, l'uso di find con la regex è limitante ad operare lo spostamento dei file solo se questi non sono già rinominati, altrimenti non li trova, o sarebbe comunque necessaria una diversa regex.) In sostanza, trovo che ls non sia certo il comando perfetto, ma che in questo contesto ha contrappassi nettamente inferiori a quelli del find. Comunque, prendo in considerazione le obiezioni e pubblico una versione dello stesso script modificata per funzionare con find. Ora il problema è diventato che il nome del file non può contenere "/", che secondo me è peggio che non poter contenere \n, però fa niente. #!/bin/bash find . -maxdepth 1 -mindepth 1 -type f -print0 | while IFS= read -r -d $'\0' file; do file=$(echo $file | sed 's/.*\///') if [[ $file =~ (_|%28|%29) ]]; then oldFile="$file" file=$(echo $file | sed 's/\_/\ /g') file=$(echo $file | sed 's/%28/\(/g') file=$(echo $file | sed 's/%29/\)/g') echo "** Renaming file $oldFile to $file" mv "$oldFile" "$file" fi if [[ $file =~ ^([[:alpha:][:blank:]\-]+)[0-9]{2,3}.*$ ]]; then folder=`echo "${BASH_REMATCH[1]}" | awk '$1=$1'` if [ ! -d "$folder" ]; then mkdir "$folder" echo "** Directory $folder created" fi echo "** Moving file $file to $folder" mv "$file" "$folder" fi done
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Chiaro, la mia regex era più stringente. La versione qui sotto corregge la regex per lo spostamento comprendendo anche le tipologie che non riuscivi a spostare. #!/bin/bash dir=`ls -l | grep '^-' | awk -v N=9 '{sep=""; for (i=N; i<=NF; i++) {printf("%s%s",sep,$i); sep=OFS}; printf("\n")}'` while read -r file; do if [[ $file =~ (_|%28|%29) ]]; then oldFile="$file" file=$(echo $file | sed 's/\_/\ /g') file=$(echo $file | sed 's/%28/\(/g') file=$(echo $file | sed 's/%29/\)/g') echo "** Renaming file $oldFile to $file" mv "$oldFile" "$file" fi if [[ $file =~ ^([[:alpha:][:blank:]\-]+)[0-9]{2,3}.*$ ]]; then folder=`echo "${BASH_REMATCH[1]}" | awk '$1=$1'` if [ ! -d "$folder" ]; then mkdir "$folder" echo "** Directory $folder created" fi echo "** Moving file $file to $folder" mv "$file" "$folder" fi done <<< "$dir"
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Fammi qualche esempio dei nomi fuori pattern, che voglio vedere se si può sistemare per prendere dentro anche loro
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In realtà la Bash supporta diversi modi per creare substring, sia nativamente sia con l'uso di software tipo cut o grep. Ma il problema essenziale è che questi approcci richiedono necessariamente che il delimitatore sia un carattere o al limite una sequenza di caratteri precisi e ripetibili. Nel caso delle specifiche che avevi dato tu, poteva essere un numero qualsiasi di tre cifre, e quindi tutto ciò che si sa di lui è che è [0-9]{3}. Da qui la necessità di creare un matcher. awk è estremo. C'è il comando (di cui hai letto qualche uso nel mio script) ma è anche e soprattutto una apposito linguaggio di script orientato alla manipolazione di stream di dati. è estremamente completo ed estramente complesso. Io stesso lo conosco solo superficialmente.
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Può applicare più pattern a cascata sullo stesso nome file senza cercarlo più volte? Dallo screenshot non sembra.
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Temo che non faccia tutto quello che serve, perchè fa solo sostituzioni per pattern e quindi richiederebbe più passate. E, tra l'altro, è per mac.
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Mi è venuto il dubbio ed ho corretto il baco con awk. Ho corretto anche un altro bug che avevo lasciato in giro: il secondo mv dava errore e non spostava file rinominati in un run precedente e che non avevano quindi matchato il primo if. Modifico direttamente il codice che ti ho postato nei messaggi precedenti, senza copiarlo ulteriormente, così quello che hai quotato tu rimane vecchio e puoi vedere le varie versioni se vuoi vedere la differenza Ok, ora smetto, giuro. PS: una cosa di questo tipo sarebbe venuta elegantissima fatta in groovy. Ma pazienza
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Ho fatto una piccola aggiunta che dovrebbe fare tutto quello di cui hai bisogno: #!/bin/bash dir=`ls -l | grep '^-' | awk -v N=9 '{sep=""; for (i=N; i<=NF; i++) {printf("%s%s",sep,$i); sep=OFS}; printf("\n")}'` while read -r file; do if [[ $file =~ (_|%28|%29) ]]; then oldFile="$file" file=$(echo $file | sed 's/\_/\ /g') file=$(echo $file | sed 's/%28/\(/g') file=$(echo $file | sed 's/%29/\)/g') echo "** Renaming file $oldFile to $file" mv "$oldFile" "$file" fi if [[ $file =~ ^([A-Za-z[:space:]]+)[0-9]{3}.*$ ]]; then folder=`echo "${BASH_REMATCH[1]}" | awk '$1=$1'` if [ ! -d "$folder" ]; then mkdir "$folder" echo "** Directory $folder created" fi echo "** Moving file $file to $folder" mv "$file" "$folder" fi done <<< "$dir" Mi sa che c'è un bug, ovvero che quando crea il nome della directory non toglie lo spazio in fondo e quindi crea la directory con il nome giusto ma con uno spazio in fondo. C'è il modo di fare il trim dei leading spaces in bash, ma non mi ricordo a memoria come si fa e mi fa che non è proprio straightforward, quindi ho lasciato perdere. Fammi sapere se funziona