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Artemis

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  1. Questa discussione mi piace perchè, se è vero che non ho nessun tempo per rispondere (giornata di lavoro allucinante), se non altro Loric da molti messaggi a questa parte sta scrivendo quello che scriverei io
  2. Confondi la "libertà di espressione" con la "dissidenza". La prima è sacrosanta e, a differenza dell'accusa di diffamazione, non puo' essere abusata. La seconda è altrettanto necessaria, perchè è il naturale (ed umano) equilibrio di qualunque forma di potere, anche di quelle con cui sono d'accordo. Qui abbiamo un DDL che vuole, in sostanza pratica, limitare un abuso della libertà di espressione che non puo' esistere per ridurre a zero qualsiasi fenomeno di dissidenza.
  3. Forse molti non hanno colto il punto: il problema non è la rimozione, ma i termini di tempo e le restrizioni grafiche che seguono la modifica, e la possibilità, stando al DDL, di sporgere a quel punto denuncia se tale modifica non viene effettuata. Questo nega almeno 3 principi basilari che sono cari a wikipedia come lo sarebbero a qualsiasi blogger: - La sovranità sulla pagina e sull'informazione viene meno. Se io pubblico qualcosa su internet è mio diritto che lo "stato di salute" di questo dipenda da me che ne sono l'autore. Se io non voglio che venga modificata, non ci deve essere una legge che mi obbliga a farlo - La possibilità di distinguere tra l'opinione dell'autore e quella di chi protesta: il comma specifica "con le medesime modalità grafiche", ergo, viene meno la possibilità di evidenziare cio' che è, di fatto, una replica non autorizzata. - La moderazione alla replica: Wikipedia è collaborativa, ergo, questi principi sono già, piu' o meno, considerati. Quando pero' arriva una correzione ad una pagina questa deve, al momento, essere moderata ed approvata, per verificare che non sia solo un disaccordo dipendente da personali opinioni, ma che sia, in pratica, una forte verificabile. Esistono dei comitati in Wikipedia per stabilire la correttezza delle repliche. Il DDL specifica che la replica vada aggiunta "as it is", fondata su cio' che porta chi protesta. Ergo, non esiserebbe piu' modo di proteggere un'informazione dai cagacazzo qualsiasi. Io trovo che ce ne sia abbastanza, per wikipedia, per mandare completamente in merda il suo modo di lavorare. Anche se, di fatto, non si pronuncia la parola "rimozione". Esistono metodi di censura ben piu' subdoli che il mero oscuramento, e questo DDL, molto astutamente, ci gira intorno.
  4. Questo è qualcosa di VERAMENTE grave. Un DDL come quello in approvazione è qualcosa di assolutamente civile ed intollerabile in un paese "libero".
  5. Pace fatta tra Vasco e Nonciclopedia - Corriere della Sera Ebbene, as expected. Sarebbe bastato pensarci prima, cari avvocati di Vasco, ed avreste evitato di far fare all'"Artista" (quale poi? boh.) una figura di merda fotonica, che non passerà nel dimenticatoio tanto alla svelta.
  6. Dubitare della mia cultura storica da una frase detta senza pretese di argomentazioni è un errore molto grave. Più sotto ho letto di "sinistra" contestualmente ad una discussione che vuole spiegare le dinamiche della rete. Cioè è una grave bestemmia dato che, come è ovvio, la rete è più grande di qualsiasi sinistra e va da sè, non è assolutamente di sinistra. La necessità di adattare dei modelli comportamentali sconosciuti ai pochi che si padroneggiano, con pretese di giudizio, è tipico di chi sta parlando di qualcosa che non conosce. A tal proposito, siccome comunque non sono uno stronzo che se vengo trattato come tale, ti faccio notare che quello che "non capisci" e che definisci come "insulti e diffamazione" da parte della rete è invece una dinamica del network ben precisa e nota in letteratura, e che un qualsiasi avvocato (prima di mandare lettere a caso per oscurare siti) dovrebbe conoscere. Si chiama Streisand Effect, e riaguarda la "reazione" della rete ogniqualvolta un potere esterno tenti di oscurare un'informazione in essa presente. Le reazioni vanno dalla ricondivisione selvaggia della risorsa oscurata (la trascrizione della pagina di nonciclopedia su Vasco è ormai praticamente in qualunque blog di opinione, non solo italiano) alla creazione di veri e propri tormentoni sarcastici sul tema. http://en.wikipedia.org/wiki/Streisand_effect Va da sè che, in quanto fenomeno noto e riproducibile, e soprattutto incontrollabile una volta innescato, vada tenuto in assoluta considerazione quando si studia la possibilità di oscurare una risorsa internet. Quando dico che se le persone vogliono massacrare Vasco, lo massacrino, non mi riferisco a nessun fantomatico assolutismo di sinistra, come già detto piuttosto fuori luogo, quanto piuttosto alle perfette e puntuali dinamiche del network, che puntualmente si innescano e fanno i loro morti. Così come la strada, il basket, la cucina macrobiotica hanno le loro regole, lo stesso vale per la rete, il resto delle congetture su quello che è giusto e quello che è sbagliato sono, mi spiace, immani cazzate che arrivano da chi non ha la più pallida idea dell'argomento trattato.
  7. Esattamente un par de palle. In questa storia non si è vista ne la presunzione di innocenza nè la mancanza di pratiche intimidatorie. Siamo ai principi rivoluzionari base, in cui temo di vederti peccare. Il potere è di chi se lo prende, funziona cosi' dai tempi della rivoluzione francese. Se la rete ha potere perchè puo' generare fenomeni come l'effetto streisand, chi ha intenzione di compiere una azione pubblica deve necessariamente farvi i conti. Come al solito, fa parte del gioco. La rete è un "balancer" naturale contro le azioni d'immagine su larga scala. La rete ha portato alla vittoria di Pisapia a Milano come al grosso dei moti della primavera araba, cosi' come a goliardate come il tunnel gelmini. Non si puo' pretendere che non agisca, e sarebbe, nel suo complesso, un'immensa sconfitta per il mondo libero se si potesse ridurla al silenzio. Pretendere che la rete non si comporti in questo modo "perchè non gli spetta", è sintomo di forte reazionarietà. La rete è fatta dalle stesse persone che gli danno da mangiare comprando i suoi dischi ed andando ai suoi concerti. Se queste (ed altre persone) lo vogliono massacrare, lo massacrino. La prossima volta impara a tenerne (giustamente) conto.
  8. Esiste un principio base dell'etica contemporanea, piuttosto importante: "Alla rete spetta quello che alla rete spetta". Chi compie una mossa contro qualcun'altro (in questo caso il signor rossi che denuncia la signora nonciclopedia) compie in effetti un'azione su due fronti contemporanei. Il primo è quello legale: il signor rossi, che probabilmente non sa leggere, ritiene che tali informazioni instillino convinzioni false nella popolazione terrestre. E' nei suoi diritti inoltrare denuncia, che CON PRESUNZIONE DI INNOCENZA e SENZA PRATICHE INTIMIDATORIE, deve dare adito ad un procedimento legale atto a stabilire se effettivamente tali parole costituiscano danno di immagine. Il secondo è quello popolare: il signor rossi è un personaggio pubblico, la cui (pseudo)etica e i cui (pseudo)testi hanno (purtroppo) mosso intere generazioni di giovani decerebrati. La sua azione ha quindi un significato per tutti, un significato che puo' essere letto da chiunque, indipendentemente, secondo coscienza. Mi pare che il mondo abbia già deciso come considerare Vasco. Tale presa di posizione è, a prescindere dal suo stesso merito, GIUSTA, perchè esiste in quanto tale. Le stesse persone che lo giudicavano un Dio sono state chiamate a giudicarlo in egual modo. Muovere coscienze con le proprie azioni è, in effetti, conseguenza dell'aver sempre mosso coscienze con le proprie azioni. E non ci si puo', e non ci si deve, aspettare nulla di diverso.
  9. - Sai, io sono un veterano del Vietnam. - Di sabato sera mi piace vestirmi da donna ed andare a passeggiare sulla tangeziale, e farmi chiamare "la merciaia". Queste affermazioni c'entrano qualcosa con il topic? Probabilmente no, esattamente come il messaggio che ho quotato.
  10. Sono felice proprietario di una Nikon D3100 con obiettivo 18-105... E Di un Samsung Galaxy S2 Ecco come è andata a finire... al piu' presto impressioni d'uso di entrambi
  11. A proposito di Apple e di brevetti. Parlavo qualche giorno fa con un esaminatore qui in EPO e mi ha spiegato come molti brevetti Apple arrivino per essere riregistrati in EPO (aka, nell'unione europea) da uffici nazionali di fanculonia (leggi: honduras, panama, isole del cazzo random del pacifico), perchè, dice chiaramente, è roba che se dovessimo approvare direttamente qui non faremmo MAI passare. Poi, invece, essendo già brevetti da prima non si possono piu' riapprovare, e la ri-registrazione è dovuta solo agli accordi in auge tra i diversi uffici. Hai capito, sti furbi. Ora mi spiego come abbiano fatto a brevettare il piu' grande patrimonio mondiale di cose "già inventate prima". PS: l'esaminatore avanza alcune "ipotesi" su come tali brevetti vengano approvati in tali uffici, che ovviamente non mi prendo l'ardore di riferire.
  12. Mi sto facendo una cultua legendovi... Comunque ho preso le mie decisioni, e presto avrete tutte le news del caso
  13. L'idea mi pare molto bella, onestamente, ma devo capire bene le reali nicchie di utilizzo per un dispositivo del genere. E si, forse è un po' caro.
  14. Giò, se sul forum ci fosse il tasto "Mi piace" o "+1" lo premerei
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