Allucinante ed imbarazzante l'errore di Hamilton, ma per quanto mi sforzi non riesco a dare a lui la VERA colpa dell'accaduto.
La vera colpa è di un regolamento imbecille che costringe un pilota che sta cambiando 20 parametri sul volante (cosa che accade sempre quando si riparte dai box) a guardare una merda di semaforo che può diventare verde o rosso o fare simpatici effetti di luce tipo discoteca A CASO, a sola discrezione della direzione di gara.
Nelle ultime 2 gare, aggiungo, si sono viste più safety car che sorpassi. E' ora di piantarla.
Prima c'era quel cesso di montecarlo, ora sto cesso di montreal, che poi è la versione veloce di montecarlo con un briciolo di aiuola ai lati della pista.
Il punto è che di affascinante queste piste non hanno più nulla. Perchè o fai come una volta, quando queste piste avevano senso, ovvero lasciavi le macchine a bordo pista e te ne fottevi della sicurezza, e allora, il discorso, nella sua pericolosità, aveva senso, o se devi garantire la sicurezza non puoi fare finta mettendo 240000 commissari e la safety car ad ogni testacoda, ma poi mettere delle piste con la carreggiata larga 2 metri e muri ovunque.
BASTA con i circuiti trappola e con le gimcane buone per i go kart, è una gara di F1, non uno spot mercedes.
Per il resto l'impianto del canada è imbarazzante ben oltre i limiti del tracciato: commissari incompetenti, regia scandalosa e confusionaria, preparazione dell'evento scandalosa (quando mai si vede una pista che perde l'asfalto? facessi correre le f1 nelle strade intorno casa sono sicuro che sto problema non ci sarebbe).
Come si fa a suggerire ai piloti di passare all'esterno di una curva perchè all'interno c'è CEMENTO A PRESA RAPIDA?
dove cazzo siamo? in una pista di go kart indoor per easy 50?
Veramente, non ci sono parole.
Parlando invece ci cose positive, oltre ad essere felicissimo per kubica, che ha strameritato la vittoria, non posso che dare, in una scala da 1 a 10, 11 a felipe: gara FA-VO-LO-SA. Sempre pronto al limite, sempre aggressivo, ha sfruttato ogni metro gli avversari gli concedessero.
Praticamente perfetto, pur in una condizione molto difficile.