In realtà l'insegna di KFC secondo me fa molto "urban" e contribuisce al contesto urbano, che è una delle cose che mi piacciono di quella foto.
Il soggetto avrebbe anche potuto non essere centrale, sarebbe stato sufficiente fosse a fuoco e fosse fermo, e che l'occhio ci cadesse sopra all'istante.
Allora devo farti notare che c'è anche un problema di composizione, e non solo di sfuocatura.
Io non avevo nemmeno notato che fosse una scritta. C'è un pezzo tagliato via, l'angolazione è estremamente di taglio, e il posizionamento è fuori dalle regole della composizione.
In short, non si nota affatto.
Se l'idea era quella di fare una foto completamente sfuocata in cui risultasse la scritt a terra, e l'idea mi piace e ci sta, però più il diaframma secondo me devi rivedere proprio il taglio.
Io personalmente io con i landscape ho un rapporto di amore/odio.
Li guardi a vista e sembrano panorami meravigliosi, poi li fotografi e fanno schifo.
Il problema nasce dal fatto che la fotografia è bidimensionale, mentre il nostro spazio visivo è tridimensionale.
Un landscape ci risulta mozzafiato per la vividezza dei colori ed il fatto che è intorno a noi: ci colpisce il centro della vista, quando le parti laterali dell'occhio sono impegnate in contrasti differenti e meno appariscenti.
Quando fotografi, necessariamente perdi questo effetto, e magicamente la foto fa schifo.
Fare dei landscape tagliati è molto complicato, le scene devono valere veramente tanto, e spesso il postprocessing è immane per far risaltare gli elementi che si vuole far risaltare.
Mano a mano, però, che fotografi con grandangoli sempre più spinti, rendere quest'idea è via via più semplice.
Inutile dire che però, purtroppo, un 18mm con crop factor di 1.5x (come sulla d3200) non ti da assolutamente abbastanza campo per i landscape.