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Artemis

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  1. E' comunque allocata. Se non è allocata li, è allocata sullo swap, perchè, se tu sapessi cosa stati dicendo, sapresti che lo swap viene usato come estensione della paginazione della memoria primaria. Ergo, lo stesso array di indirizzi viene risolto allo stesso modo sulla ram e sulla swap dal sistema operativo. Il problema è che mentre la ram è una memoria ad accesso casuale, il supporto fisico su cui è memorizzata la swap è un supporto ad accesso sequenziale, e, per di più, è mediamente molto più lento (anche se con gli SSD dei telefoni ad oggi la situazione è meno disperata). Quindi, non è che, siccome la paginazione scarica dalla ram alla swap, allora le applicazioni "spariscono". Le applicazioni sono li, e nel momento in cui verranno chiamate verrano risolte, deallocato qualcos'altro che sta in ram, allocata l'applicazione risolta al suo posto. (tutto questo per semplificare MOLTISSIMO il concetto). Ergo, ogni volta che tiri su l'applicazione costringi il sistema ad un costoso context switch e a moltissimi cicli di lettura e scrittura. In sostanza, udisci udisci, con molte applicazioni aperte il sistema diventa lento! Enjoy! (E ripeto, non è nulla di strano in tutto ciò, è normalissimo e succede a qualsiasi sistema operativo del pianeta. iOS non ne è immune.) Dipende all'implementazione della swap. Ci sono quelle che allocano su filesystem, replicando la paginazione su un raw disk, quelle che scrivono e leggono su un file in un altro filesystem (di solito quello di archiviazione) e quelle che killano il processo e salvano l'heap del processo su file, tenendo paginato solo un riferimento. Quando il riferimento viene chiamato il sistema operativo tira su il processo, gli appiccica l'heap vecchio e lo ributta in ram. L'ultimo è particolarmente adatto alle memorie piccole o a situazioni in cui pochi processi sono spesso usati frequentemente (l'heap rimane sempre quello), ma certamente è il più lento. Dipende da come si vuole fare... semplicemente spesso i sistemi operativi implementano tutti o alcuni di questi metodi, e ne usano di diversi in condizioni d'uso diverse.
  2. Mah, oddio, "non necessario" è un po' un esagerazione. Certo, non è un vero multitasking, quindi il tempo sulla cpu non è condiviso, ma la memoria è comunque allocata. Forse non si nota sul 4S, ma sul 4 già si nota. Non parliamo poi del 3GS. In ogni caso, per quanto siano stati spostati, ancora non ci siamo. Ancora troppo complicato per qualcosa che personalmente uso così spesso. Specie se metto in conto di voler attivare/disattivare anche la modalità 3g. Io ho già deciso che qualsiasi dispositivo acquisterò in futuro (a partire da quando ho comprato il Nexus S e poi il mio attuale Galaxy Nexus) sarà solo ed unicamente roba pure google.
  3. Io sta cosa, per l'ennesiva volta loric, l'ho capita! Ma il problema non è li, ma nella formulazione di quella condizione. Dal momento che la stima, di per sè, non è fatto imputabile perchè non è deterministica, tutto si riduce alla necessità sociale di tranquillizzare la popolazione, cosa che comunque andava fatta. Io continuo a non vedere il problema nell'operato di qualsivoglia esponente della protezione civile. Non si poteva sapere che le case delle persone tornate a casa sarebbero crollate, così come non si poteva sapere se e quando ci sarebbe una scossa. Non si poteva sapere nulla, l'unica cosa da fare a livello sociale era chiara, ed è stata fatta. Eh pace.
  4. La mia opinione personale è che la stima di rischio correlata ad un evento sismico è una minchiata in essere. Cioè, non ha senso per definizione. E' chiaro che poi qualcosa bisogna pure fare: per questo motivo la scienza, la magia e la prestigiribizzazione hanno messo insieme nel corso del tempo una serie di teorie statistiche che, basandosi sulle statistiche pregresse, ovvero sulla traccia delle scosse fino a quel momento incrociata con i dati idrogeologici della zona, pretendono di cercare di capire l'andamento dello sciame sismico. Ci sono una tonnellata di teorie, tutte in contrasto tra loro, ognuna con un modo diverso di ricavare dati in una forma simile a quella delle previsioni meteo: ovvero probabilità di verificarsi un determinato evento in un determinato luogo in lassi di tempo via via più laschi. E' chiaro che la CGR nel momento in cui fa queste stime applica queste teorie o alcune di esse, quelle in teoria più giuste, quelle in cui tali scienziati sono più confidenti. Non c'è propriamente un giusto o uno sbagliato in questa materia. Non c'è una procedura. La previsione dei terremoti è un campo ancora completamente pioneristico. Il fatto che un'autorità non competente, ovvero la magistratura, entri nel merito della correttezza di queste conclusioni è qualcosa di assolutamente intollerabile, secondo me. Quindi, se quello che ho riportato più sopra è vero, se è vero che quel magistrato pensa quello che ha detto, siamo di fronte ad un problema di persecuzione giudiziaria.
  5. Rimane comunque che questo non denota un'analisi del rischio errata. Il terremoto è un evento stocastico, quindi, se dall'analisi dei dati presenti, la CGR ha giudicato il rischio di scossa devastante estremamente basso, così basso da potersi permettere di tranquillizzare la popolazione, questa tecnicamente è un analisi giusta e coerente con i dati fino a quel momento in possesso. Il magistrato ha giudicato la stima errata A POSTERIORI, quando l'arrivo di ulteriori dati, di cui nessuno in quel momento poteva essere in possesso, l'ha dimostrata sbagliata. Questo discorso non ha senso: non si può giudicare una stima sbagliata dall'intervento di una variabile casuale nella dinamica stimata. Se io, che di lavoro faccio lo sviluppatore, stimo di avere la nuova release pronta dopo 7 giorni, ed al terzo giorno cade la corrente e si resta al buio due giorni, è chiaro che il termine slitterà. Ma la mia stima, quindi, è sbagliata? Ovviamente no, la mia stima era assolutamente corretta a prescindere dal risultato finale, perchè nel processo di stima le variabili casuali non possono essere considerate. Altrimenti nessuna stima al mondo sarebbe mai valida.
  6. Se questa frase: Al ministro replica il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli: "Agli imputati è stata contestata l'errata analisi dei rischi, che ha comportato un'informazione non corretta" E' correttamente riportata, allora nemmeno i magistrati hanno molto chiaro cosa hanno combinato. A casa mia, per redigere "un'analisi del rischio" è necessario conoscere i dati riguardanti il rischio, come ad esempio, per calcolare il rischio un'inondazione, bisogna conoscere la quantità di acqua che ci si aspetta nelle precipitazioni, la massa d'acqua presente e quindi la relativa variazione di volume, nonchè lo stato del terreno e la sua permeabilità per immaginare la propagazione dell'acqua. Nella valutazione di un rischio sismico, essenzialmente parliamo del dover conoscere l'intensità delle scosse e la loro collocazione temporale e spaziale, nonchè precisi dati statistici sulla resistenza strutturale degli edifici possibilmente colpiti. Cioè, in sostanza per valutare CORRETTAMENTE (visto che l'imputazione è l'ERRATA valutazione del rischio) il rischio è necessario PREVEDERE IL TERREMOTO. Ops. C'è qualcosa che non mi torna.
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