Nella mia esperienza professionale ho imparato che la laurea conta , e come !
Io mi sto mangiando le mani per non aver finito ingegneria a suo tempo !
Ai giovani studenti consiglio sempre di ottenerla o almeno provarci .
Al di là delle competenze che effettivamente si acquisiscono , che dipendono da tante cose ... università, facoltà ,professori , e che comunque sono utili , il pezzo di carta costituisce un requisito chiave non solo per l'acceso ai posti pubblici ma anche ormai a quelli privati. Ormai anche nel privato i posti decenti disponibili sono col contagocce e spesso i selezionatori non hanno le competenze né il tempo per giudicare una massa enorme di candidati e quindi per loro la via più facile per effettuare la scrematura è valutare il titolo di studio ( e non dico che sia sbagliato ).
E del peggio ci si accorge proprio in periodi di crisi come questo , in cui ci trova incastrati nelle condizioni del sottoscritto, ossia :
- lavorare sempre a termine ( su commessa ) ;
- dopo aver completato tutto il lavoro ( aver lasciato i sorgenti al committente ) e aver fatto formazione ( agli altri ) , venire salutati con un "grazie e appena avremo un progetto nuovo o un nuovo cliente la richiameremo" , "per ora non abbiamo nulla ma a marzo partirà un progetto nuovo e la richiameremo", "vorremmo prenderla con noi, ma siamo sopra i 15 dipendenti e non possiamo licenziare nessuno per farle posto" ;
- imparare una lingua straniera al solo scopo di cercare di salvarsi il culo all'estero ;
- sviluppare un proprio project sempre allo scopo di poterlo realizzarlo non certo qua .
E potrei continuare ....