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Trucido

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  1. No, questa affermazione non é giusta. E per dirla tutta: "FGA stá ancora troppo bene!" é l´affermazione e non "non voglaimo un stabilimento e o museo". L´unica cosa che prprio non viole nessuno nel Gruppo é un sindacato caotico, politica instabile regionale, leggi moribonde e criminalitá organizzata. T!
  2. Ho letto alla veloce gli ultimi messaggi, visto che ero in confe, non ho avuto tempo di rispondere. Ma essendo uno che ci lavora e che guarda l´Italia da dentroe e fuori devo dire che alla discussione mancano parecchi punti. Il primo punto é, che l´Italia non é un paese considerato stabile. Per dirla alla grezza: Il tipo di prodotto da produrre ui é di un altra qualitá e percezione di una Dacia (azienda in +). Perció qui il tipo di prodotto dovvrebbe essere piú elevato (parlando di qualitá artigianala e industriale). Ma alla fine non lo é abbastanza. Le cause sono multiple, e qui devo dire che anche SM se la sarebbe aspettata diversamente (a quanto detto da lui in contesto 21car) - si trova davanti alla situazione non solo di salvare una azienda che era fallita (di fatto), ma di doverla cambiare (cosa che sta facendo con bravura, rispettata da ogni esperto sul campo). Ma da lí si trova davanti una situazione irreale. Cioé deve cambiare pure il paese, il sistema politico (spiego in punto due), la percezione aziendale (punto tre) e alla fine il disastro che si chiama "societá" o "unitá" italiana (che, rendiamoci ben conto - é fallita come lo era la fiat - festa 150 anni si o no - la realtá é un altra.) Il secondo punto é che la politica italiana - cioé il sistema democratico italiano (con sindacati, regioni, province, leggi etc) é un disastro unico. Per chiunque con un minimo di senso per sitazione una reparto legale nella proprio azienda che solo pensa a investire in italia - viene massacrato da questo disastro. Cioé, a che punto siamo, se una azienda viene quasi solo manovrata da politici, societá e sindacati? L´italia deve - o meglio - l´italiano responsabile deve rendersi conto di quanto succede. Non puo essere che in sicilia, per fare un esempio, il capo della regione guadagna quasi il doppio della Sign. Merkel (che é capo di stato, per dire). Nella stessa provincia un cacciatore/forestiere guadagna quanto un ministero tedesco - e ce ne sono 128! mica solo un paio. E, per favore, non fraintendere, non é una questione se la germania (respettivamente la societá tedesca) sia meglio o sappia come funzia o che abbia mangiato la sagezza col cucchiaio. Tali esempio e paragoni si possono fare con altre nazioni (UK, Danimarca, USA...). L´italiano che dice di voler lavorare in patria deve crearsi una situazione attorno dove ci si puo lavorare. E questo include un sindaco responsabile, una politica saggia (non voglio dire niente, ma riccordo che VAG ha solo sganciato gli investimenti uando un certo nano é stato andato) e stabile (il che non vuol dire trovarsi davanit la stessa faccia - cossiga, andreotti etc - per 40 anni, ma la stessa stabile politica per il popolo e non polemico, sfruttando dalle universitá ai sindacati ogni possibilitá per ottenere il prossimo giorno un risultato ancora migliore del giorno prima). Il terzo punto é la percezione delle aziende in italia. Non sono sicuro, quando leggo ui nel forum, se ualcuno abbia solo l´idea di quanto sia complicato il compito di creare e amministrare un´azienda. Ma non parlo solo di FGA, ma anche giá la stessa Ducati e Dainese. E questa gente che, con tutto la volontá di andare avanti e di essere fieri della terra da qui viene questa azienda (cosa sempre piú difficile per il contesto italiano) si trova davanti un muro (e ui non esagero) di ostinazioni da parte della societá. Dico solo, se hai un certo successo, sei un ladro e sfruttatore (guardate bene la storia industriale della E-R), se non hai successo, lo sapevano tutti prima e ti averebbero detto come fare (olivetti), e se tiri avanti e provi a sopravivere, chiunque ti critica e ti pesta (Benelli). Pongo una domanda semplice base base: Quale multinazionale dovrebbe essere cosi scema a mettersi in un contesto del genere? Il quarto punto menzionato é che, la societá (e ogni italiano a modo suo) fá poco per vivere un´unitá dicchiarata. Ma quando mai capita vedere un capo di XXX ad aiutare un altro di XXX. Ma dico solo, da quando in qua Copenhagen (o Berlino o... New York) é una capitale della moda? Chi ha rovinato le sfilate? Da quando in qua non esistono piú le fiere altamente specializzate (milano tessuti, telefonica, elletronica - Venezia arte) leader mondiali? Chi ha fatto tanti scioperi - chi é quello che fá l´arrogante in spiaggia per le straio e non si é reso conto che due col handicap sono anche ospiti e esseri umani, solo con esigenze diverse? Chi é collui che ha avuto il top dei architteti e designer, ma non é risuscito a vedere che il piccolo gradino davanti all´entrate per il grattacielo é il mount Everest per il tipo in sedia a rotelle? Vogliamo e dobbiamo essere alla pari con parigi, londra, berlino? E dove sono le bici? le Piste ciclabili, l´asilo per i bimbi? Siamo e restiamo solo noi, sti italiani che siamo - ci siamo fregati il nostro futuro. Il quinto punto (o meglio il 4.5) é, che é il nostro dovere a riprendere in mano questo futuro (e di consequenza quello dei siti produttivi) e creare un futuro e realizzare una visione. E questo si fa volendo o no, con lavoro e consenso, guardando dopo il risultato e non dire che prima che tanto non funzia. E qui chiudo col discorso Fabbrica Italia. La visione e il coraggio di esprimerla c´era, e mi risparmio, perché mi sembra ovvio, dire chi distrugge e chi cerca di realizzare. Nel mio piccolo cerco di fare il piú possibile. Ma sentirsi dire che in Ducati monteranno il TDI a volte fa venire rabbia. E tale rabbia é - e lo dico con una certa provocazione - pericolosamente vcino a: Allora lascio stare e che se la cavino meglio senza! T!
  3. Ok, bisogna distinguere. Quello che ora era sul mercato si chiamava exclusive (line) ed era una linea, tipo Match per VW. Poi c´era l´exclusive quattro, cioé colori/ materiali riservati alla quattro gmbH. Azienda a se stante. Che aveva certe possibilitá al di fuori dalle normale linee produttive, ma sempre nelle stesse. Poi c´é stato la decisione di rendere la quattro ancora piú indipendente (potrá fare modelli quasi prorpri, vedi le future R8, con una linea di montaggio a Neckersulm prorpia/dedicabile). La ditta Exclusive non é una linea accessori, ma la possibilitá di personalizzare la macchina. Cioé un sceicco non deve piú aspettare e domandare, ma ha, ufficialmente, la possibilitá di ordinare la macchina secondo le sue esigenze. Il Q7 V12 avrebbe dovuto essere il primo modello a essere percepito come Exclusive (launch) line, ma per motivi tecnici, la dirigenza ha deciso di fare certe riforme e poi lanciare l´ Exclusive sul mercato. Il primo sará, tra l´altro, la cina. Ora - per rispondere alla domanda perché si chiama sempre Exclusive: ha a che fare coi diritti su certi nome. Per precisare ulteriormente: La Exclusive é sottostante alla quattro e firma come quattro Exclusive gmbH. Se volete fare una visita, si puo da Lu-Ve, dalle 10-18h, sempre a Neckersulm, nel Forum quattro/ Exclusive. Al momento ci sono 6 macchine dedicate. T!
  4. A quanto ne so io - sempre da prendere con le pinze, perché non é un progetto che passa per la mia scrivania - é un Mulo con diversi scopi. Tra quelli é il prestampo lastre e compattibilitá piattaforma. Cmq non sono le lastre definitive. T!
  5. Non del tutto giusto. Il modello serve a introdurre l´Excluvie come linea propria. Come lo é R e Quattro. Il concetto é che realzziamo quello che vuoi, se lo paghi. T!
  6. Perché hanno dimenticato che la Triumph la potrebbero risuscitare in italia! Scherzo. In BMW hanno un certo problema produttivo, mancano spazio e possibilitá per Mini. DeTommaso sarebbe ideale per certe operazioni di "added value / inhouse tuning etc.", ma poi vediamo. T!
  7. E li trovano pure... vedi.. ehm, ohh kappa.. lascio stare. T!
  8. Mi spieghi cosa vuoi dire? Non mi viene bene l´aggancio tra situazione odierna e l´esigenze strategiche di sopravivenza. E giá che ci sei, mi fai il favore e mi mostri dove queste aziende troveranno tra 3, 5 e 10 anni il capitale umano adatto per la crescita adatta con il prodotto adatto al mercato nazionale / internazionale (con relativa percentuale di clienti nazionali, UE e internazionali). Per cortesia, non dimenticare il flusso personale, i costi e le esigenze ambientali, statali e umane. Grazie, T!
  9. Mi scuso in anticipo. Queste affermazioni sono solo polemica - prive di prove, contatti realistici e idee chiare. Che senso ha? Che scopo stai cercando di raggiungere con una politica del genere? Non ne conosco uno di CEO o GM (AM e non AM) che raggioni solo a distanza di qualche anno luce come il tuo raggionamento funziona. Ma devo dire, che - non conocsco neanche piú tanti sindacalisti che raggionino cosí. Quando fú sganciato il progetto 1000+1000 nel Borgo dei Lupi, l´ultima fabbrica tedesca in tedeschia, il tutto fú fatto con talmente tanti incentivi statali, che non te lo immagini neanche. In un tempo dove la domanda di crescita era solo una questione di nummeri e non una di questione se. Io - se leggo fabbrica italia - leggo contemporaneamente uno spostamento via dalla fabbrica in senso di produzione verso il 4.settore. Il che fa anche senso, dal punto di vista educativo. Mentre fabbrica in senso "montare pezzi, saldare, e cacciavite" é come degradare l´italia indietro in tempi che furono e metterla a livello di Cina, Brasile, Serbia e cosí via. Cosa che, pensando alle generazioni future, dovrebbe essere storia e non, appunto, il futuro di una nazione (e nanche dell´UE). T!
  10. @ Cosimo Mai dimenticare che i piani fanno parte della strategie euindi non dicono mai quelllo che succederá davvero T!
  11. Tranne il cafone ti quoto, perche Gilles ha idee chiare e precise, dedicate e veramente ammirevoli. Se poi, gustibus, non piace, pace. E penso che l´italia, per il paesino che é - é molto famoso nel mondo. Solo che non tutto riesce e quello che riesce, non riesce sempre bene. Spesso manca l´ultimo tót. Vale per MAcchine, come per tante altre cose. T!
  12. E perché dici che l´una é USA e l´altre é italiana? Mi sembra assai nazionalista un discorso simile... Il che fa poco senso, visto l´internazionalitá e la relative interdependanza industriale. A me p.e. piaciono tutte due e le considero molto diverse. T!
  13. E i soldi da dove arrivano? Piccolo ricordo: http://www.audi.de/etc/medialib/ngw/product/a8/a8/my_2010_d4.Par.0645.Image.jpg/a8_engine_animation.jpg T!
  14. Apparte l´opinione sull´impostazione (credo che intendi uella a cavallo tra i cosí detti segm.), devo dire che si vede sempre di piú la logica che il gruppozzo stá mirando: Spalmare il piú possibile con tecnologie che sono - se non le migliori - tra le migliori, e ui devo dire che la CUSW/C é proprio una cosa ottima. Qui e li sempre da migliorare, ma pur sempre una base ottima. Se il Capo, notoriamene non ne azzecca una, dovesse per sbalgio continuare sulla strada per la futura B, small (A) e le D/E... nel giro di 6 anni ha fatto quello su quale altri gruppi lavorano da decenni. Tanto di capello, se adesso salta fuori pure uno stile piú stringente, che me lo auguro per la 100C, AVEC PLAISIR! T!
  15. Brescia!!!!!!!!!!!!!!!!!!! .:: Circuito città d'arte della Pianura Padana ::. T! PS.: Che bei ricordi....
  16. Quanto me lo hanno raccontato pensavo lo stesso, ma poi dicevano, che le cose per Maserati di solito venivano messe appunto in casa o in colaborazione con Maserati. T!
  17. No, é un bicilindrico da circa 55cv - Diesel. I muli girano per via di pubblicitá presso la politica locale e anche internazionale UE. Fanno vedere, quanto é possibile. Il tutto fa parte della stratgia 2020 (da non confondere con la strategia 2018). T!
  18. Si parlava in ZF di un progetto per il V6 Pentastar con norme costruttive molto severe. Perché il motore/cambio sarebbe andato finire sul banco prove a maranello. T!
  19. Meccanicamente parlando, sí. In prattica viene simulato un motore elettrico. con tanto di peso e tutto. T!
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