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quelo

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Risposte pubblicato da quelo

  1. WASHINGTON - "La crisi del settore automobilistico non è colpa dei lavoratori che hanno lavorato duramente ma delle leadership a Detroit e a Washington". Così il presidente degli Stati Uniti ha iniziato il suo messaggio in cui annuncia il piano di aiuti per il comparto automobilistico. "Non lasceremo svanire la nostra industria automobilistica", ha detto il capo della casa Bianca ma "Gm, Chrysler e sindacati devono fare nuovi sacrifici". Il presidente poi ha bocciato i big di Detroit: "I piani presentati sono insufficienti e vanno riformulati".

    (30 marzo 2009)

    Bocciati managers, governo precedente e piani attuali!

  2. é facile, basta impedire la compra di una quota superiore al n% e il gioco é fatto, esistono gia leggi al rispetto nei settori considerati "strategici".

    sul restante 15% che dire, non ha molto senso, é come considerare che FGA non rispetterá gli accordi a priori, non vedo che interesse avrebbe a farlo, comunque...

    L'obiettivo di Marchionne è quello di far diventare la FIAT un global player nei prossimi mesi ci saranno inevitabilmente delle fusioni e rimarranno pochissimi produttori generalisti a livello mondiale ... lui vuole essere della partita, avendo il controllo della Crysler, parte da una posizione teoricamente di vantaggio ma condizione necessaria sono i finanziamenti della casa bianca altrimenti la strategia fallisce

  3. a leggere l'articolo, per essere più preciso direi che il 15% "mancante" sarà consegnato se piattaforme e motori li costruiscono lì.

    Ma è una condizione o c'è da pagare altri soldi?

    Al di là della comprensibile cautela dello staff di Obama, mi chiedo come fanno ad impedire a Fiat di comprare la quota di Daimler, per esempio....

    nessuno impedisce a FIAT di comprare la quota Daimler ... rimane il problema di chi finanzia la voragine della casa americana ... se deve farlo il governo americano vuole le sue giuste garanzie

  4. sinceramente, anche se potrebbe essere un'accordo accettabile in questi termini, meglio che non lo facciano!

    Sarebbe accettabile solo se il costo dell'operazione di compra del 20% restante si fissasse adesso, se no, una volta restituito il denaro al governo USA (che vorrebbe dire che Chrysler torna in attivo o al meno migliora considerabilmente), il prezzo di compra sarebbe molto maggiore e l'operazione non avrebbe lo stesso senso!

    In pratica il furbo di Obama vuole che vengano altri a risanare l'azienda per lui e poi rifilargli il restante a prezzo pieno? :pz

  5. [To save Chrysler, the U.S. automaker and Fiat must provide the government with a more detailed operating plan “that is truly viable, that can generate meaningful positive cash flow in a normal business environment and that can demonstrate credibly that taxpayer loans will be repaid on a timely basis,” the report says]

    per essere sintetici il memorandum (non mi pare che esiste un'accordo firmato) è attualmente fuffa ... il governo vuole vedere un piano dettagliato e credibile prima di prestare altri soldi e non sono dettagli ... Obama non si fida e dovranno mooolto convincenti

    Chrysler ha bisogno di FIAT perchè ha tecnologia automobilistica ecologica ma dalle intenzioni ai fatti non è semplice sono almeno 10 anni che si parla dello sbarco della FIAT in USA e non è ancora arrivato.

  6. un senso, nel profondo, c'è.

    ma davvero a fondo... e solo prendendo una media di alcune settimane.

    basti pensare che dopo il pronunciamento negativo di Fitch, la scorsa settimana, Fiat ha registrato un +5% o qualcosa di simile.

    A me sembra che una quota inferiore al 35%, alla luce di un'iniezione di capitali più cospicua del previsto, sia cmq un buon risultato.

    Tanto Cerberus e Daimler sono sempre lì...

  7. E' necessario aspettare il discorso di Obama per dirsi sicuri al 100%.

    Ma ad ora, il quadro quasi certo è che l'alleanza si può fare e che ci sono 30 giorni per definirla e firmarla.

    Per quanto riguarda Chrysler e Fiat, non ci sono dubbi sul fatto che la vogliono fare e la faranno. Già nei giorni scorsi, voci interne di entrambi i gruppi dicevano che entrambe le dirigenze avevano dato il via alla stipula dell'alleanza, con l'unico ostacolo dell'attesa dell'OK federale.

    Ora la situazione sembra essersi ironicamente ribaltata. Da quello che si sa, non è più Fiat a dire a Chrysler "Se ti danno i soldi ci alleiamo, altrimenti niente".

    Sarebbe il governo americano a dire "Se ti allei con Fiat ti do i soldi, altrimenti niente e dichiari fallimento".

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