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wolfie05

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  1. La prossima volta evita la cera autoasciugante, magari è quella Benvenuto nel mondo del bianco, tanto di moda ma fatto apposta per far risaltare le minime tracce di sporco (specialmente dopo una pioggerellina o un lavaggio approssimativo, con quelle belle dilavature di sporco da finestrini e specchietti ) Soluzione? Lavarla più spesso o farci l'abitudine... da evitare in ogni caso i rulli, se vuoi mantenere la carrozzeria brillante e non piena di micro graffi che la opacizzano.
  2. Non mi sembra molto astuto scambiare un diesel TDI, seppur dotato di DPF, con un'impianto a GPL su un TSI, magari aftermarket, se la tua preoccupazione è l'affidabilità. L'iniezione diretta di benzina è notoriamente molto ostica da "gasare". Finora l'unica trasformazione di un certo successo proposta sui motori a iniezione diretta VAG è il TSI a metano della Passat, realizzata dalla Casa, altre non mi sento di consigliartele, di TDI con DPF viceversa ce n'è un'inflazione e posso dirti per esperienza diretta (2.0 TDI 143cv con DPF) che problemi (incrociando le dita) non ve ne sono affatto, con 20.000 km all'anno mi sembra una scelta quasi obbligata.
  3. Gusto squisito, sembra uno di quegli addobbi luminosi che si vedono di notte su certi TIR ... :D
  4. Chiedo scusa per la "confidenza" mi guardo bene dall'esprimere giudizi su chiunque, ne' mi sembra di averlo fatto, criticare un'opinione non significa criticare la persona che l'esprime, a meno che la persona non si identifichi con essa, ma non credo che sia questo il caso, visto che si parla di ben altro che la politica o la religione.
  5. Beh, quando nel 2006 erano le ali Ferrari a muoversi, non mi sembra che ci fosse tutta questa indignazione in giro, almeno qui nello Stivale: Teams protest against Ferrari’s flexible wing | Ferrari Blog chi è senza peccato scagli la prima pietra... com'è che quando certe idee vengono ai perfidi albionici si tratta di riprorevoli pratiche antisportive (anche se rispettano la lettera del regolamento), mentre ai nostri eroi tutto è concesso? D'altra parte se i nostri finalmente si stanno dando una svegliata e corrono ai ripari immagino lo faranno con la morte nel cuore per dover anche loro violare l'etica sportiva... Andiamo, in un mondo come la F1, dove per primi Alvarino Todt & C. di certe inezie se ne sono fregati bellamente (compresi giochi di squadra inutili e non certo belli da vedere, tipo Austria 2002), venire a parlare di "ribrezzo" fa' un po sorridere e sa veramente, non me ne volere, di "rosicamento".
  6. Veramente io stavo alludendo a coloro i quali sono pronti a "scusare" la scarsa competitività Ferrari con la scusa della "legalità" (vedi foto postata prima): c'è stato un tempo, non troppo lontano, in cui "i furbi" eravamo noi, evidentemente quella "abilità" si è persa assieme a tante altre cose E' evidente dalle foto e dai tempi che ora la Mecca (nonostante le proteste a scopo tattico) flette quasi come RedBull, ma non credo che se non lo fà la Ferrari sia per una loro maggiore "onestà", visto che in passato si tendeva a "sorvolare" su questi aspetti, quanto per incapacità tecnica. Siccome la "rigidità assoluta" non esiste (con alcune notevoli eccezioni ), la rigidità è quella che stabiliscono i test, in quanto qualsiasi materiale, se sollecitato da opportuni carichi, flette, acciaio e cemento armato compresi. Quindi, se passano i test, Red Bull e McLaren sono aderenti alla lettera e anche allo "spirito" (se esiste ) del regolamento, hai voglia a protestare. Il malvezzo dei cambiamenti regolamentari a stagione in corso (fatti magari per evitare che in Ungheria i giochi siano già fatti), quello si è la cosa più antisportiva in assoluto, altro che ali flessibili.
  7. Beh, a parte il solito refrain sul Dio della F1 (un po' monotono, ma sul quale non posso che concordare: pensavo che la tuta rossa me lo avrebbe reso più digeribile, ma purtroppo sta accadendo il contrario ) non posso che applaudire questo tuo ultimo commento: se Red Bull e Mecca flettono ma rispettano il regolamento, il problema ce l'hanno gli altri, fatevi mettere per regolamento che le leggi elastiche degli elementi aerodinamici devono essere lineari (questa la vorrei proprio vedere ) o che le ali si fabbricano in cemento armato e ne riparliamo. Ricordo con nostalgia quando erano le ali Ferrari a flettersi e gli altri a protestare... l'ultima volta non è successo neanche troppo tempo fa per averlo fatta obliare a certi tifosi a senso unico...
  8. Edit: avevo equivocato, non avevo capito che si trattava del coperchio delle punterie, pensavo parlasse della guarnizione della testa, sorry!
  9. Veramente e' una cosa piuttosto comune... c'e l'ha anche la mia banalissima Golf V
  10. Quindi ne deduco che i tuoi tormentoni del mondiale 2011 saranno nell'ordine: - Alonso ( già tormentone 2010) - Kers (già tormentone 2009) - Ala mobile (new) :D:D:D:D si preannuncia un campionato esaltante! Può non esserlo da queste premesse?
  11. Dico che hai fatto bene, anche se non ho mai visto dal vivo il silver machine, ma il bianco invece sì e non mi ha convinto Piuttosto, hai considerato il sirius silver? E' la mia scelta (o meglio, era... per il momento ho rinunciato all'acquisto).
  12. Accetto scommesse Ottobre mi sembra veramente una scadenza inverosimile, non so come vadano le cose in Grecia, ma qui per inaugurare un'impianto del genere ad Ottobre di quest'anno dovevi iniziare i lavori perlomeno ad Ottobre 2009...
  13. In realtà la questione sembra abbastanza più complessa perché il giudizio preliminare dell'ufficio brevetti europeo sembra abbia bocciato in parte le pretese di novità ed invenzione del brevetto ed accolto quelle di applicabilità industriale: questo perché esiste un precedente brevetto del 1995 di Focardi stesso ma con Piantelli, che stavolta è stato escluso (ed ha presentato una domanda di brevetto concorrente). E' chiaro che esistendo un precedente brevetto quasi analogo questo ultimo non può venire concesso, se non nelle parti realmente innovative. Magari sono sufficienti a garantire a Rossi quello che realmente gli interessa, a quanto sembra, i soldoni: dall'idea che mi sono fatto io Rossi è tutt'altro che uno stupido ma non so quanto raccomandabile eticamente, ha avuto la ventura di imbattersi in Focardi e in questo gruppo di professori sperimentatori, e ora cerca di sfruttare commercialmente quella che potenzialmente potrebbe essere una grossa scoperta, ritagliandosi magari anche una bella vendetta per la storiaccia Petroldragon. La vicenda è in effetti molto strana e l'avrei già etichettata da tempo come bufala, se non fosse che non riesco a capire cosa ci guadagnerebbero degli stimati professori universitari ad imbastire una frode così eclatante, in fondo non ci vuol niente a smascherarla, che motivo avrebbero, non possono seriamente pensare di scappare con la cassa, quello magari lo farà Rossi. Il problema è che il calore in eccesso sembra esserci veramente, così come in centinaia di esperimenti precedenti, totalmente ignorati in quanto scarsamente ripetibili perché manca ancora una vera comprensione del fenomeno, ma tutta la faccenda è in mano a Rossi a cui non affiderei neanche un nichelino. Magari sbaglio e lo giudico troppo severamente, anche se simpatizzo per lui, in fondo, la scienza ormai è diventato un colossale business, non si investe se non in progetti come LHC ed ITER, che servono più a generare fatturato e a far girare colossali montagne di denaro più che a conseguire l'obbiettivo scientifico di partenza. Purtroppo, la piega che ha preso la vicenda e-cat rischia di mettere seriamente una pietra tombale su un ramo di ricerca come questo, che aveva già ricevuto un duro colpo dall'avventato annuncio di Fleischmann e Pons dell'89 (era già dal 1958 che il giapponese Arata otteneva risultati simili), sarebbe una sciagura, promette bene, ma bisognerebbe arrivare ad una teoria soddisfacente per controllare a dovere il fenomeno.
  14. Aehm, ci sono anch'io, anche se la questione credo vada depurata da tanta fuffa ideologica, da una parte e dall'altra. Personallmente sono anni che seguo con interesse la questione, purtroppo nel giro si sono infilati tanti personaggi che spingono da una parte e dall'altra senza reale cognizione dei fatti e che hanno concorso a "buttarla in caciara" . Rossi mi lascia molto perplesso, su di lui nutro molte riserve, ma la buona fede degli accademici coinvolti per me non e' in discussione, anche perche' sono ormai in troppi a riportare dati "anomali" da questi esperimenti per pensare ad una allucinazione collettiva o a malafede. Purtroppo pero' non credo che lo sfruttameno commerciale sia cosi' vicino/semplice come si vorrebbe far credere, anche se me l'auguro.
  15. Sono molto scettico sulle ipotesi che si sono sentite in giro di "superbollo" e quelle alternative che proponete voi. State perdendo di vista l'obbiettivo, che non e' "ecologico" ma piu' biecamente quello di dare modo agli enti locali di recuperare parte di quello che gli e' stato tagliato dal governo centrale. Non credo che un'aggravio del bollo sopra i 130kw dia luogo ad entrate significative: quanto incidono effettivamente sul parco circolante le auto oltre i 130kw? La mia ipotesi pessimistica e' che il tutto si tradurrà' in un'aumento generalizzato del bollo.
  16. Si, ma se le nostre chance sono legate ad Andrea Rossi, temo dovremo rassegnarci a scaldarci con la legna e convivere con i rifiuti in strada (visto che termovalorizzatori = Belzebu, centrali nucleari = Satana in persona) :D
  17. La soluzione l'aveva già trovata il solito Andrea Rossi (lo stesso che tra poco stupirà il mondo con il primo reattore a fusione fredda, io me l'auguro sinceramente, detto senza ironia) con questo: Petroldragon - Wikipedia che prendeva i classici due piccioni con la classica fava Peccato che con questa storia sia pure finito in galera, anche se poi scagionato Comunque non è stato sicuramente un successo. Speriamo che anche stavolta non finisca alla solita maniera, c'e da dire che finora molti, troppi indizi sono contro di lui. Per inciso, io sono dell'opinione che il fenomeno della fusione fredda vada investigato più a fondo, ma se questo Rossi non ribalta i pronostici temo che questo potrebbe mettere una pietra tombale su degli studi che viceversa potevano essere molto promettenti.
  18. Parole sante, Matteo, parole sante. Gli antinuclearisti stiano tranquilli, in Italia nessuno farà nulla, riporto le tranquilizzanti (per loro )parole dell'On. Prestigiacomo, (a microfoni spenti all'On Tremonti, ma con i giornalisti appostati vicino): "E' finita. Non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare, non facciamo cazzate: dobbiamo uscirne ma in maniera soft" :D:D Signori, questi sono i politici (non solo italiani, ma in tutto l'occidente, anche se bisogna ammettere che noi ci distinguiamo sempre) Salvo tra qualche mese tornare alle consuete lamentele sulla bolletta energetica troppo cara, che impedisce alle nostre aziende di essere competitive, che allontana le aziende estere (mi sembra di ricordare che Alcoa voleva o ha chiuso i suoi stabilimenti in Sardegna per questo) e che ci consegnerà nuovamente un futuro legato al raccolto dei campi, che non avremo più nel frattempo, dopo averli riempiti di pannelli solari nel frattempo già defunti o di pale eoliche arrugginite (neanche quelle sono eterne), mentre la popolazione italiana sara nel frattempo moltiplicata sotto il peso di milioni di disperati in fuga dalla fame al loro paese. Oggi va anche a me di essere un po' catastrofista mica posso lasciare il monopolio ad altri Caro Maxwell, tutto bene, ma mi sembra leggermente irresponsabile fare il tifo per cambiamenti traumatici che di solito si portano dietro qualche milione di morti (leggi guerre o eventi assimilabili, la transizione tra età del bronzo e del ferro non è stata così indolore, tutto il mediterraneo fu sconvolto). Quando una risorsa scarseggia (cibo, energia o qualsiasi cosa sia indispensabile alla vita delle persone) e c'e qualcuno che ce l'ha, se un paese è alle strette sul serio la tentazione di andarsela a prendere è molto forte. La tecnologia nella I e nella II guerra mondiale fece balzi da gigante, ma credo che nessuno si auguri eventi del genere. Io sono per le transizioni "soft" anche se più lente, e per la pianificazione a lungo termine, non Italian style: "ora abbiamo il petrolio e carbone, andiamo avanti con quello, mettiamo qualche pannello per far star buona la coscienza, poi magari se abbiamo del culo gli altri ci risolveranno il problema". Ok, tu dici, io sono pronto, ho già cominciato a ridurre i consumi e mi preparo ad un futuro austero, ma magari c'è chi non è d'accordo e quel futuro austero e virtuoso ma bastevole ad una sopravvivenza "dignitosa" lo vede già ora come una vita da nababbi e se nessuno gli da una prospettiva migliore potrebbe tra un po' essere tentato di portarti via anche quello. Insomma, chi accusa i "nuclearisti" di non pensare al futuro delle prossime generazioni mi sembra si stia cullando in una illusione pericolosa e il futuro delle prossime generazioni rischiano loro di comprometterlo: peace & love, come dice Matteo, ma l'uomo è diverso, peace & love vanno bene se tutti hanno da mangiare, da riscaldarsi e da vestirsi, ma se non ne ho ti do una clavata sulla zucca e ti prendo ciò che hai, anche se fai il tifo per le crisi che portano grandi cambiamenti...
  19. Riflessione acuta, ma di cui non condivido il pessimismo di fondo. L'umanità è passata attraverso numerose catastrofi, ma il progresso ci ha portato a migliorare le nostre condizioni di vita, anche se qualcuno rimpiange i buoni tempi andati (in cui la maggior parte di noi che abbiamo passato la trentina sarebbe già morta di carestie, pestilenze o di una banale polmonite batterica). Ciò che ci ha fatto progredire è la scienza e credo che invece di abbandonarsi all'idea di "si stava meglio quando si stava peggio", bisogna tornare ad affrontare i problemi a testa bassa con determinazione. Il nucleare è un problema? D'accordo, ma non è aspettando che qualcun altro ci serva su un piatto d'argento una possibile soluzione che ne possiamo fare a meno, io vorrei che anche in occidente si tornasse ad ambire ad essere "il nuovo", non rassegnarsi ad essere "il vecchio che deve essere arso". State certi che in Cina queste centrali prossime venture le comprano da noi occidentali o dai giapponesi, ma le prossime saranno le loro e magari già di IV generazione. Invece noi in Europa ci rassegniamo al nostro declino, a rinchiuderci in casa tremebondi sognando un'improbabile ritorno alla natura, pensando a diminuire le nostre aspettative sul domani anziché a pensare "in grande", ad investire nuovamente in grande stile nella ricerca nucleare (oltre che nel fotovoltaico, d'accordo). Mi dispiace, il nostro in occidente prima di essere un declino economico è sopratutto culturale, siamo una società sazia che ha smarrito la determinazione e la voglia di avere degli obbiettivi futuri, pensiamo solo alla conservazione egoistica dell'esistente, ciò che abbiamo oggi è sicuramente sovrabbondante in una prospettiva a breve, ma nel lungo termine potrebbe ridursi a nulla.
  20. Beh in effetti il discorso può apparire vagamente razzista... noi possiamo pure pontificare dai nostri scranni dorati, ma quando hai a malapena quello che ti serve per vivere di libertà e democrazia non te ne fai molto, figurarsi dell'ecologia. Questi "lussi" ce li manteniamo in occidente grazie anche alla libertà dal bisogno che ci siamo confezionati nel corso dei secoli, con la buona sorte di vivere in condizioni climatiche favorevoli, con il sacrificio e anche con una buona dose di prepotenza, fatta anche a spese di quelli che vorresti ricacciare indietro, non certo grazie a capacità intellettuali superiori a loro, che finora magari non sono riusciti a dotarsi di un governo democratico perché troppo impegnati a sfamarsi, per poter pensare di frequentare la scuola dell'obbligo, indire libere elezioni et similia. Cina e India non hanno molto nucleare ora ma ne hanno bisogno, così come di tutto il resto, perché il loro fabbisogno energetico è soddisfatto in massima parte dal petrolio (55%) che si sta esaurendo e dal carbone, con cui hanno già reso invivibile buona parte del loro ambiente e il loro fabbisogno è destinato a crescere, non a calare, perché dopo aver costruito gli elettrodomestici a noi è venuta voglia di averli anche a loro e di usarli, con i soldi guadagnati vendendoceli. Ed infatti la tragedia giapponese li ha fatti riflettere si, auspicabilmente aumenteranno le loro precauzioni, perché sono gente molto intelligente, non dementi, ma non ci pensano minimamente a tornare indietro: Notare la frase che ho evidenziato in neretto, perché per essere la frase di un esponente di un governo antidemocratico, mi sembra molto più sensata di tante altre che ho sentito in questi giorni pronunziate dagli esponenti della "punta avanzata della civiltà umana". Cosi come state pure tranquilio che quando le rinnovabili saranno competitive ci si butteranno a pesce, anzi ci si stanno già buttando, ma in una nazione così immensa che è già divenuta la prima economia mondiale, serve tutto, ma proprio tutto. Noi europei possiamo rassegnarci ai nostri discorsi oziosi da nonnetti di fronte al caminetto, già contiamo poco, in futuro conteremo sempre di meno, altro che faro della civiltà. In merito al nucleare di IV generazione sono assolutamente favorevole, così come sono certo che quando sarà pronto non andrà bene neanche quello, perché conterrà sempre la sgradevole parola "nucleare".
  21. Per me si potrebbe anche fare, già immagino il discorsetto da fare all'ONU "ragazzi la ricreazione è finita, noi ci teniamo le nostre cianfrusaglie senza acquistarne nuove, magari per sovrappiù ci impegniamo a spegnere qualche insegna luminosa e ad usare i mezzi pubblici, voi pero vi accontentate della solita ciotola di riso o di niente come ora e state buoni, ok?" :D:D Ragazzi, voi non vi rendete conto della pentola a pressione che questi paesi rappresentano, saremmo magari anche stati noi occidentali a spingerli sulla via della perdizione, sono i loro governi a non potersi più fermare, ormai è troppo tardi, sono partiti anche i loro consumi interni e quando hai il tuo primo frigorifero desideri metterci qualcosa dentro, non so se rendo l'idea. L'energia serve non solo per produrre cianfrusaglie, ma anche abiti, vettovaglie, trattori, elettrodomestici ecc. ecc. tutta quella roba anni '50-'60 a cui noi non facciamo più caso, ci basta Internet e l'iPad di turno. Se leggete bene i giornali, vi sarete resi conto che anche il rigido governo cinese comincia ad avere qualche grattacapo nel controllo dei suoi sudditi (qualcuno inizia timidamente a protestare), pensate che ora se la senta di cambiare modello economico, quando sa che il suo potere si basa esclusivamente sul mantenimento degli standard di sviluppo attuali? Il controllo delle nascita in Cina lo praticano già o almeno ci provano, ed è già faticoso per un governo autoritario come il loro, figuratevi in India o in Africa, dove i governi hanno un controllo molto minore della popolazione. Eliminare un miliardo di persone dalla scena mondiale e le loro legittime aspirazioni potrebbe essere il metodo di salvare i nostri attuali privilegi, ma a questo punto non potete accusare di cinismo irresponsabile i nuclearisti o chiunque voglia continuare sulla via dello sviluppo;) Io temo invece che uno sviluppo concertato a livello mondiale, utilizzando tutti ma proprio tutti i mezzi ancora nostra disposizione che siano ragionevoli, sia l'unico modo di evitare guai ancora peggiori, in passato la fame di risorse e la sovra popolazione ha sempre portato cose poco simpatiche come guerre, vinte di solito da chi è più motivato, perché non ha nulla da perdere.
  22. Beh sicuramente hai ragione, ne abbiamo fatto a meno per millenni. Purtroppo la popolazione mondiale nel frattempo è esplosa e reclama a gran voce una parte di quel benessere a cui ora siamo pronti a rinunciare. Mi sa che andranno catechizzati anche loro adeguatamente, ma ultimamente li vedo sul nervoso... Non sono espertone e non sono finanziato (purtroppo;)) dall'eni o da caltagirone (rigorosamente con la minuscola), ma provo a rispondere: vetrificarle e seppellirle in qualche miniera di sale? SMALTIMENTO DELLE SCORIE RADIOATTIVE Magari nell'attesa che le rinnovabili risolvano i loro problemi si trova anche il modo di riciclare le scorie... Ma anche no, magari tra 100 anni avremo la agognata fusione, senza sacrificare i campi , che tra un po' credo ci torneranno ad esser molto utili se l'andazzo rimane questo (deindustrializzazione galoppante e disoccupazione conseguente). Anche se tu mettessi a dimora con il fotovoltaico 5000 km2 di terreni aridi o improduttivi (circa un terzo di quelli presenti in Italia ora, comunque una superficie enorme, diciamo il massimo che è pensabile pensare di poter utilizzare anche utopisticamente) allo stato attuale produrresti "solo" 30 GW di picco, in ogni caso insufficiente a coprire il fabbisogno italiano di picco attuale, e sottolineo attuale, di 60/70 GW (potrebbe facilmente raddoppiare in pochi anni, se l'agognata auto elettrica ecologica diventerà realtà e se il cambiamento climatico in atto, accelerato presumibilmente dall'immissione in atmosfera di tonnellate di CO2 prodotta dai combustibili fossili "puliti" da bruciare in sostituzione del nucleare "ripensato", richiederà un'uso massiccio di climatizzatori ovunque a tutta energia). Resta aperto il problema di cosa fare quando è notte o è nuvolo. Senza contare che in ogni caso una simile estensione di pannelli richiederebbe enormi sforzi di manutenzione e sostituzione periodica. Io dubito fortemente che anche elevando drasticamente il rendimento riusciremmo a cavarcela con il solo fotovoltaico o l'eolico o il resto, a meno di rivoluzioni tecnologiche, credo che bisogna rassegnarsi alla "diversificazione" tra tutte le fonti energetiche CO2 free disponibili, inserendo anche quelle che possono dare una continuità di fornitura come il nucleare. Qui non posso che essere d'accordo, ma glielo dici tu a Cina e India di darsi una regolata, quando hanno un paio di miliardi di persone ancora da sfamare? Non so se te ne sei accorto, ma tra un po saranno loro a dirti ciò che puoi o non puoi fare. Apposta avevo detto "relativamente innocui": relativamente rispetto ad una centrale nucleare, questo me lo concederai. In ogni caso sono io ad essere curioso di sapere quale metodi più "puliti" di smaltimento dei rifiuti siano praticabili (escluso il metodo attualmente praticato di lasciarli per strada o farli smaltire alla camorra;)), potremmo sempre vetrificarli assieme alle scorie
  23. Io l'idea del ritorno all'atomo l'ho considerata sempre poco più che una boutade, visto che manco siamo riusciti a far accettare una cosa relativamente innocua come la TAV o i termovalorizzatori. O meglio, probabilmente si tratta di far guadagnare a qualche amico degli amici gli introiti delle penali derivanti dai contratti infranti, visto che abitualmente decisioni come queste vengono capovolte dal governo successivo di segno opposto.
  24. Vorrei tranquillizzare gli antinuclearisti militanti e quelli arruolati alla causa grazie alla tragedia giapponese, visto che dei cosiddetti "governatori" (cosiddetti perché ho sempre trovato ridicolo scimmiottare gli americani, visto che un governatore da loro governa uno stato vero e proprio, non quattro gatti) non se ne è trovato uno disposto ad ospitare una centrale nucleare in casa propria, è ormai certo che una nuova centrale nucleare in Italia non la vedremo MAI, come ha detto Mentana poco fa. Quindi la discussione sul nucleare italiano è priva di senso. Personalmente la penso come Matteo, il nucleare è un male, ma necessario, come anche tutte le altre possibilità attuali praticabili di produrre energia. Vorrei ricordare a chi pensa che sia possibile fermare la corsa al pil, scendere e guardare gli altri, che malauguratamente i nostri genitori hanno contratto un debito pari al 120% del pil attuale e senza produrre e consumare energia difficilmente riusciremo a ripianarlo (probabilmente non ce la faremo comunque, ma così è matematico), anzi è probabile la bancarotta, il che ci consentirà di soddisfare in maniera molto efficace le nostalgie bucoliche di molti (purtroppo però siamo circa il doppio rispetto a 100 anni fa e qualcuno dovrà per forza trovarsi un pezzo di terra fuori d'Italia) Anche per effetto di scelte demagogiche effettuate a suo tempo abbiamo una bolletta energetica più cara del 25% rispetto ai nostri vicini e a questo punto il divario è destinato ad aumentare, magari rispetto a vicini che le centrali nucleari, a dispetto delle dichiarazioni di questi giorni, se le tengono ben strette e finito l'impatto emotivo ne metteranno in pista probabilmente altre. Possiamo solo sperare che per effetto dell'apocalisse di questi giorni, qualcuno rinsavisca e decida di buttare alle ortiche il protocollo di Kyoto e decida che è meglio immettere in atmosfera un po' di "sana" CO2 piuttosto che il cesio.
  25. Permettimi di sorridere, non mi sembra un'idea geniale andare a produrre energie alternative negli stessi paesi di cui vorremmo fare a meno per la loro instabilità politica (ricordo che la Libia è ancora li, nonostante la nostra attenzione sia stata distratta dal Giappone e Gheddafi intanto gongola) In merito al torio, d'accordo, sembra promettente, ma ha i suoi lati deboli: 1)Costi per la produzione di combustibile parecchio superiori 2)Inquinamento in fase di estrazione/lavorazione superiore 3)Radiotossicita' dell'U233 elevata. E' pur sempre una centrale a fisione anche se "sicura" (quanto puo' esserlo la fissione nucleare) Inoltre in attesa del torio, che facciamo? Continuiamo a girarci i pollici come abbiamo fatto in questi 25 anni, attendendo la manna dal cielo, con il risultato che siamo totalmente dipendenti dai combustibili fossili? La corsa alle rinnovabili ha finora prodotto il risultato di adibire vasti appezzamenti di terra coltivabile a distese di pannelli solari, con il risultato appena percettibile di produrre lo 0,06 della produzione energetica nazionale, nonostante un sistema di incentivi tra i più favorevoli al mondo, senza il quale non dimentichiamolo sarebbe impossibile anche solo pareggiare i costi di impianto. A me sembrerebbe ragionevole imparare dagli errori e farle 'ste benedette centrali, non accontentiamoci di quelle di terza d'accordo, ma facciamole e intanto perfezioniamo anche il torio le celle solari e tutto l'ambaradan, oppure rassegniamoci a ridurre i consumi ed il nostro tenore di vita complessivo, in attesa di qualche dittatorucolo dell'est o del sud del mondo che ci tagli il gas o il petrolio. Però attenzione, ridurre i consumi non è una cosa così banale come alcuni pensano: prima ho assistito in televisione ad una filippica in diretta di Finardi, che era in video per una marchetta pubblicitaria su un suo libro, ed era convinto di avere già fatto un grosso passo verso il salvataggio del pianeta adottando "lampadine a basso consumo": peccato che queste contengano mercurio che prima o poi andrà smaltito e che qualche fabbrica cinese magari avrà riversato in un qualche fiume per poterle poi venderle in occidente ad un prezzo stracciato. Inoltre era convinto che bastasse adottare i "moderni dispositivi tecnologici che consumano molto meno" per essere felici e condurre una vita ad impatto zero: forse non ha mai notato che la totalità di questi dispositivi è fatta in un certo paese dell'Asia che sta riversando in atmosfera enormi quantità di CO2 per produrli, assieme magari ai nostri meravigliosi pannelli solari che tanto ci rendono orgogliosi e tra qualche anno si doterà per farlo di centinaia (!) di centrali nucleari. Insomma, la questione è complessa, non se ne esce facilmente con gli slogan. Io credo che sia giusto interrogarci sulla sicurezza delle centrali nucleari più vecchie e magari affrettarne la dismissione, ma nel futuro, a meno che non peschiamo il jolly (leggi fusione) non potremmo fare a meno del nucleare "da fissione". Perché nel mondo ci sono almeno 2 miliardi di persone che vogliono raggiungere un livello di vita decente e non potete chiedere loro di ridurre i consumi, non hanno nemmeno iniziato a consumare!
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