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jameson

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  1. Era riservato alle auto presentate tra il 7 e il 9 febbraio 2022. Sulla Tipo la ibrida costa qualcosa come 5000 euro in più... Evidentemente ne avranno vendute due e avranno Imparato la lezione.
  2. Hotpoint e Indesit sono letteralmente gli stessi con i dettagli esteriori cambiati. Probabilmente adesso condividono parecchio anche con Whirlpool. Io ho tutto Ariston/Hotpoint, sia perché (ex) italiani che perché ho l'assistenza a 100 m da casa (prima era alla porta a fianco, adesso purtroppo si sono trasferiti). Riguardo al frigo, l'anno scorso ho preso uno Hotpoint XH9 T3Z XOJZH (allora classe A+++, con la nuova classificazione è diventato D). Funziona, ma nonostante sia uno high-end i dettagli interni di plastica fanno schifo, si flettono e si rompono come niente, ma temo che oggi siano tutti così. Comunque sono andato a vedere i prezzi dei nuovi modelli, i listini sono folli, sono raddoppiati.
  3. Allora, io ho i TPMS diretti su Giulia e indiretti su Punto. I TPMS diretti sono fichi, ti dicono sempre la pressione su ogni ruota e se hai bucato ti avvisano per tempo così gonfi la ruota incriminata e arrivi dal gommista (fatto veramente). Però per averli sulle ruote invernali, dopo aver consultato Alfa che diceva che a ogni cambio gomme dovevo andare da loro e sborsare 70 euro per programmare il nuovo set, forum che dicevano che si possono memorizzare due set ma bisogna comunque programmarli nel body computer e altre amenità, ho preso 4 sensori a 30 euro su Aliexpress e mentre mi arrivavano ho indagato e sono giunto alla conclusione che per funzionare devono essere attivati, vale a dire che bisogna dirgli di iniziare a trasmettere; ho preso l'apposito strumento sempre su Aliexpress (altri 100 euro ma alla fine ci ho sempre risparmiato) e li ho attivati, e hanno funzionato. Con quello strumento ci ho risolto anche il problema di un collega con la Kadjar che addirittura si era comprato un set di sensori aftermarket del tipo che si monta sulle valvole perché nessun gommista riusciva a fargli funzionare i suoi. I TPMS indiretti finora si sono accesi due volte, ed entrambe le volte c'era una vite nella gomma anche se ad occhio era impossibile capire quale fosse ed è stato necessario misurare la pressione di tutte e quattro. Alla fine entrambi i sistemi hanno vantaggi e svantaggi; il secondo è più comodo da gestire, il primo è più accurato.
  4. Dato l'impegno del traino, hai considerato una D usata fresca? Per esempio una Superb. Non so se Talisman o 508 con i motori un po' spompi che hanno ce la facciano.
  5. Sono un ingegnere elettronico (non elettrico), e anche se non è il mio mestiere al 100% ritengo di avere abbastanza conoscenze tecniche (che il 99% delle persone comuni non ha) da poter comprendere i problemi e identificare i punti deboli (che è il mio mestiere, perché serve per far funzionare le cose). Vedo tante affermazioni del tipo "sarà così" ma vedo tanti problemi a cui una soluzione non viene data da nessuno. Quando vedrò le soluzioni ai problemi dirò che la cosa è possibile. Allo stato attuale, l'elettrificazione totale è impossibile e tale resta a meno di cambiamenti drastici in diversi punti (tecnologia veicoli, tecnologia distribuzione elettrica, infrastrutture ultimo miglio, fonti energetiche per sostenere la produzione) che al momento non sono né presenti né in arrivo.
  6. Il diesel soffre solo se gli interrompi troppo spesso le rigenerazioni, il che comunque non ha conseguenze se quando si accende la spia provvedi a farla camminare fino al suo spegnimento. Direi che nel tuo caso non c'è nessuna controindicazione, visto che costano anche di meno.
  7. Non lo seguo, ma sento parlare di fusione dagli anni '80 e a sentire allora oggi dovremmo già andare tutti a fusione. Tutt'altro, le batterie al litio si distruggono lasciandole scaricare (o anche caricare a fondo, ma sensibilmente meno). Infatti il range di utilizzo delle batterie automotive di solito è 20-80%. Ogni scarica a fondo danneggia un po' gli elettrodi.
  8. Pensa che erano quelli di serie sulla 147... Come cambiano i tempi. Comunque mi sa che Panda li ha un po' più piccoli.
  9. Il problema di questi sistemi è che finché non implementano un sistema sicuro quello con l'auto dietro la tua può sfilare il connettore e ricaricarsi la sua a spese tue.
  10. Come chi lo dice? È quello che vogliono fare in Europa. I motori attuali possono già andare a biocarburante. Le fuel cell sono la soluzione del futuro da 30 anni. Comunque anche quelle vanno a "fuel"... è idrogeno ma va comunque prodotto. 40 anni fa alla fusione mancavano 30 anni. Oggi ne mancano 50. La vedo dura se continua così.
  11. Ma non bloccare le ICE allora, imponi una transizione verso i carburanti a impatto zero e chi può li paga e chi non può si arrangia. Già è più democratico che vietare le ICE.
  12. I discorsi al futuro, rivisti qualche anno dopo, generalmente fanno sorridere. In questo caso, per caricare 100 kWh (perché quello ci vuole per un'autonomia di 500 km, quella di un'utilitaria di oggi), diciamo in 5 minuti, servono 20 kWh al minuto, che sono pari a 1,2 megawatt. Supponiamo di andare a 4000 V (che io già ho paura a maneggiare la 230, figurati a mettere 4000 V in mano a chicchessia), significa 300 ampere. Sai che significa far passare 300 ampere? Questa è fisica, non si cambia con l'innovazione. E tutto questo per una singola colonnina di ricarica veloce.
  13. Tappezzare i terreni di pannelli solari si qualifica esclusivamente come un'enorme stronzata. Catturare il 20% dell'energia solare (quando l'illuminazione è al picco, se no è di meno) coi pannelli è uno spreco indegno. Nel Senato italiano siede un signore che, oltre ad essere premio Nobel per la fisica, ha sviluppato un sistema di centrali elettriche solari termodinamiche con rendimenti ben superiori, senza contare che le superfici sono coperte di ben più economici specchi invece che di pannelli di silicio. Però, per la solita logica del martellamento di palle, meglio tappezzare tutto di pannelli. I pannelli vanno usati sui tetti degli edifici e dei capannoni, non sulle distese. Allora è meglio buttarli, gli scarti? Comunque il motore elettrico col rendimento del 90% l'energia dove la prende? Solito discorso... manca metà della catena, quella che ha rendimento del 30%.
  14. I biocarburanti derivano da scarti agricoli (tipo biogas da cacca bovina o olio da rifiuti). Senza contare che oggi grandi distese di terreni agricoli sono inutilizzate perché non conviene produrre... il che significa che di produzione ce n'è già troppa. E OT ma non troppo, se continuiamo a martellarci le palle con altre idiozie autolesioniste tipo i no OGM la strada è ancora più in salita, sia per la produzione di alimenti che non.
  15. Diciamo che la cattura della CO2 è una discreta presa per il culo. Si libera energia producendo CO2 e la si rispende per catturarla... A meno che questo non venga fatto con energie rinnovabili non altrimenti utilizzabili (il che include usare gli scarti agricoli e alimentari per produrre biocarburanti, visto che l'agricoltura e la produzione di alimenti implica la cattura di CO2).
  16. La differenza è che mentre i gay uccisi dallo stato sono un problema locale, la CO2 è un problema globale. Noi possiamo evitare di uccidere i gay ma non possiamo evitare di far entrare la CO2 cinese nella nostra aria. Ti faccio un esempio: hai un terreno confinante con quello di un vicino. Esci e trovi tutto allagato. Trovi che hai un rubinetto che gocciola e il vicino ha dimenticato la canna per irrigare aperta. La soluzione di vietare le ICE corrisponde allo stringere di più il rubinetto per farlo gocciolare di meno.
  17. Perché solo in Italia? La soluzione è una rete efficiente di mezzi pubblici, non fermare le auto. Ma se, come auspico, saranno disponibili solo biocarburanti, perché bloccare le ICE?
  18. Quanto di questo è basato su dati certi e quanto su ideologia non suffragata da studi reali? Vai nella nuova discussione, ho postato qualche grafico che ti farà vedere dove sta il problema e ti farà capire che noi come EU non possiamo farci una beneamata mazza finché non ci decidiamo a tassare i beni importati in base alla CO2 del luogo di produzione, altro che auto elettriche.
  19. Già se in Italia facessero un trasporto pubblico decente non a zero emissioni (esclusi ovviamente treni, tram e metropolitane che lo sono già e che nei paesi civili sono dominanti) eliminerebbero una grossa fetta delle emissioni da traffico privato, sia dovute a più veicoli che si spostano che al maggior consumo dovuto agli ingorghi. Fixed.
  20. Posto qualcosa per focalizzare le origini del problema. Emissioni di CO2 storiche per area geografica (notare quanto siamo stati bravi noi europei e quanto meno lo sono stati certi altri): Sempre emissioni per area, ma pro capite (vale la stessa considerazione, notare che ci stiamo avvicinando alle emissioni medie del mondo): Contributo per settore in EU:
  21. Certo, ma se tutto andasse come dovrebbe andare quando loro saranno dove noi siamo adesso noi saremo una ventina di anni più avanti.
  22. Non è così semplice. Le competenze sono delle persone. Non è che se compri Volvo automaticamente gli ingegneri cinesi acquisiscono tutte le competenze di quelli svedesi. I know-how si tramandano all'interno dei centri di progettazione, non è tutta carta pubblicata.
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