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Dannatio

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  1. Il problema VERO sarà quando ( e soprattutto SE) questo governo avrà operato molto bene e qualcuno si dovrà far carico di dire alla gente: " Ok, la festa è finita, adesso torniamo a votare per i "politici"......
  2. Signore Aiutaci Tu!!!!!! :lol: PS) un commento di Gianni Fantoni ( si, ce l'ho amico su FB) : Interessante. Un governo italiano di alto profilo tecnico e qualitativo è percepito da tutti come una novità.
  3. ah però..... non pensavo cosi negativa..... che versione hai?
  4. Ok, ho capito.....non sono propriamente d'accordo.....ma adesso almeno ho capito. IMHO le moto sportive che preferisco sono i bicilindrici "Grossi", proprio per la loro capacità di essere prestanti ai bassi e medi e farti schizzare fuori dalle curve anche con una marcia in più..... quando avevo il Suzuki 750 non sopportavo proprio il comportamento quasi da 2 tempi ( vuoto o quasi sotto per poi esplodere a 8mila gg) ma li è una MERA questione di gusti......
  5. Amoreee.... ti ho mai detto che ho trovato qualche spicciolo in più sotto il materasso???? cosi possiamo cambiare la macchinina....
  6. Ripeti insieme a me: "Sono troppo vecchio per queste stronzate".........
  7. A sensazione credo sia una questione di "Insperato successo".......Quando sono stato a Padova per la Fiera Auto/moto d'Epoca....Ce n'era una dentro lo Stand FIAT....ed era presa letteralmente d'assalto dalla gente incuriosita....... Persino il mio amico con il quale sono andato li.....un Alfista proprietario di 156 TI e di un paio di Giulia ......mi ha detto: "Quasi quasi....."
  8. Raccapricciante non è la parola giusta....ma è la prima che mi viene in mente.....
  9. A proposito di cioccolata...... Per gli amanti del genere io consiglio "CALDAMENTE" una sostituta della Nutella che mai avrei pensato di poter tradire .....eppure, mirabile dictu, è accaduto..... Non è solo più buona............ è qualcosa di INDICIBILMENTE migliore....... A proposito....bisigando in rete ho trovato questa prova comparativa: Criticare la Nutella è difficile, perché si tratta di un prodotto cult supportato da numerose campagne pubblicitarie e venduto a un prezzo conveniente. Come accade per la formula della Coca-Cola, anche per la Nutella si parla di una ricetta misteriosa, ma è una leggenda metropolitana, perché è solo una semplice crema al cioccolato. Questa nota non vuole fare cambiare idea alle persone convinte di trovare nel vasetto di vetro la quintessenza del cacao, ma insinuare qualche ragionevole dubbio su un prodotto considerato - forse con troppo zelo - un mito. In commercio ci sono altri prodotti alimentari "cult", come le patatine Pringles, le bibite ACE, l'ovetto Kinder, che - nonostante il successo commerciale - si possono considerare dei surrogati rispetto alle patatine fritte vere, ai succhi di arancia 100% e alle vere uova di Pasqua. Per Nutella un riferimento non esiste, visto che Ferrero ha proposto per primo una versione industriale della crema al cioccolato. Basta però leggere l'elenco degli ingredienti per capire che siamo di fronte a una preparazione con un profilo qualitativo merceologico non proprio eccellente. Se si confrontano le materie prime di Nutella con quelle di altre creme spalmabili presenti sugli scaffali dei supermercati - Magnun Intense, Novi e Lindt - si vede che gli ingredienti utilizzati sono simili, ma cambiano la quantità e il tipo di grassi. Quelli più importanti sono nocciole, cacao e burro di cacao, che rappresentano il 90% circa dei costi delle materie prime. Le nocciole e il cacao. Nutella contiene il 13% di nocciole, Magnum intense arriva al 20%, Lindt non lo dichiara, mentre Novi raggiunge il 45% (!) ovvero 3,5 volte più rispetto a Nutella. Questo enorme distacco è un elemento sostanziale molto importante a livello qualitativo, ed emerge anche quando si assaggia il prodotto. Il contenuto di nocciole è importante, perché si tratta dell'ingrediente più costoso che caratterizza la crema. Dov'è il burro di cacao? Nutella usa olio di palma al posto del pregiato e costoso burro di cacao (considerato l'ingrediente principe di tutti i prodotti a base di cioccolato). L'abilità di Ferrero consiste nel rendere piacevole al palato un olio di mediocre qualità come quello di palma attraverso un processo di raffinazione che permette di selezionarne la parte più nobile. L'operazione è possibile grazie a un impianto di frazionamento che possiedono solo sette aziende al mondo. Questa scelta permette di ridurre drasticamente i costi, ma penalizza la qualità nutrizionale essendo gli oli di palma sconsigliati dagli esperti di nutrizione. Lindt impiega grassi vegetali e burro di cacao, e si differenzia dagli altri perché utilizza come ingrediente il 10% di cioccolato al latte. Novi è l'unica crema che usa solo il pregiatissimo burro di cacao. Magnun Intense fa una scelta di compromesso, impiegando grassi vegetali di scarsa qualità e, in minor misura, burro concentrato. Altri ingredienti come il latte scremato, il cacao magro... hanno un valore secondario. Per quanto riguarda le calorie, il livello è abbastanza uniforme e oscilla intorno a 500 kcal/100 g. L'aroma. Nutella usa come aroma solo la vanillina (questo emerge dall'etichetta della crema venduta negli Stati Uniti). Si tratta di un aroma artificiale, molto utilizzato nell'industria dolciaria al posto della vaniglia naturale che costa uno sproposito). Le altre marche usano "aromi", probabilmente vanillina o vaniglia, senza altre specifiche. La prova sensoriale. Per scoprire qual è la crema migliore bisogna acquistarle e spalmarle su una fetta di pane valutando la consistenza, la fragranza, l'aroma ed eventuali difetti. Il profumo tipico del cacao deve essere persistente e lo zucchero non deve prevalere sugli altri sapori. Ricordo una prova di degustazione fatta da un gruppo di genitori e di ragazzini a Milano, in un incontro promosso da SlowFood. Sul banco c'erano quattro vassoi con pezzetti di pane spalmati con quattro creme: Lindt, Novi e Nutella, Coop. L'assaggio era anonimo e, contrariamente a ogni previsione, la Nutella non ha guadagnato la prima posizione. Certo, questa prova non ha nessun valore statistico, ma gli intenditori sanno che per fare buoni prodotti servono buoni ingredienti e nessuno fa i miracoli con grassi vegetali come l'olio di palma, anche se nobilitato, e tanto zucchero. Il prezzo. Nutella è di gran lunga il prodotto leader del settore, ma l'elemento principale che permette a Ferrero di mantenere la posizione è il prezzo estremamente conveniente e non la qualità. Per comprare un vasetto da 200 g in vetro bastano 1,60/1,80 €, per Magnum Intense si arriva a 2,3 €, per Lindt e Novi occorre preventivare da 2,6 a 2,8 €. Le differenze già notevoli rispetto ai concorrenti diventano abissali se si usa come confronto il prezzo del barattolo di Nutella da 750 g, che costa la metà di Magnum e quasi tre volte meno di Lindt e Novi. Le creme che "imitano Nutella" hanno scarse possibilità di successo, perché nessuno riesce a produrre una crema altrettanto appetibile a un prezzo così conveniente. Non bisogna dimenticare che più della metà di un barattolo di Nutella è composta da zucchero, il 25% è olio di palma e le nocciole rappresentano solo il 13%. L'altro segreto che suggella il mito è l'imponente campagna di marketing del gruppo Ferrero che, grazie agli spot di tutti i suoi prodotti (Kinder, Rocher, Mon Chéri, Nutella, Fiesta...) è considerato il primo inserzionista televisivo del settore alimentare, con un budget di spesa milionario. Ma questi discorsi sono solo per intenditori e addetti ai lavori. Nutella è un mito perché oltre a essere un gusto, un sapore, rappresenta un marchio di riferimento per la maggior parte dei consumatori. Ma non è detto che questa situazione resti immutabile. Trenta anni fa in Italia il caffè Lavazza qualità rossa era un prodotto leader, considerato di buona qualità. In quel periodo Illy iniziò a fare cultura del caffè spiegando cosa si doveva intendere per qualità. Dopo tanti anni la situazione è cambiata, e la posizione di Lavazza qualità rossa è stata ridimensionata, anche se è ancora un prodotto leader. Forse spiegando che le creme al cioccolato non devono soltanto sciogliersi bene in bocca, essere dolci, spalmabili e zuccherate forse la situazione potrebbe cambiare anche in questo ambito- P.S Per la cronaca: la crema spalmabile al cioccolato di Gobino, considerato uno degli artigiani più noti in Piemonte, costa 43 €/kg .
  10. ..........con me sfondi una porta aperta, vè?:lol: PS) Anche dopo il tuo EDIT, lo ribadisco assolutamente......
  11. Da Vera Icona GAY la tua sarebbe questa......:mrgreen: PS) Io ho avuto la Gilera DAKOTA 350, mio fratello tempo dopo la RC600 ( un mostro)......ma questa roba rosa/nera/bianca era.....Troppo Avantgarde!!!
  12. Le parole che terminano in -CIA /-GIA al plurale fanno: -CIE /-GIE quando prima di -CIA e -GIA c’è una vocale, ess. cami-cia / cami-cie; cilie-gia / ciliegie; o quando sulla I cade l’accento tonico, ess. bu-gìa / bu-gìe. -CE / -GE quando prima di -CIA e -GIA c’è una consonant, ess. frec-cia /frec-ce, aran-cia/aran-ce, spiag-gia/spiag-ge, fran-gia/fran-ge. CIE / GIE Si scrivono con -CIE le seguenti parole singolari: Cielo, cieco, crociera, deficienza, efficienza, effigie, paciere, pasticciere (e non pasticceria), società, socielvole, superficie, specie. sufficienza e i loro derivati (deficiente, sufficiente, insufficiente…) Si scrivono con -GIE le seguenti parole singolari: igiene, raggiera e i loro derivati. SC Il gruppo SC seguito dalle vocali I ed E ha un suono dolce palatale (scelta, scivolo); non richiede l’inserimento della I prima della E, pertanto si scriverà scena e non sciena, conoscenza e non conoscienza. Ci sono, però, delle eccezioni che si scrivono con -SCIE; scienza, coscienza e i loro derivati: scienziato, scientifico, coscienzioso, coscienzioso, coscienziosamente, incoscienza, incosciente e il nome usciere. Quando, invece SC è seguito dalle vocali A, O, U mantiene i suoi suoni distinti con la C dura: scarpa, scopa, scuro.
  13. Quelli che hai citato sono degli Scooter.....anzi, sono nell'immaginario collettivo il TOP degli scooter....e chi li compra (spendendo cifre abominevoli, IMHO) ne è consapevole e quindi vuole "il meglio".... rimanendo in QUEL mondo..... non glie ne frega una beneamata fava che ci siano Moto che costano meno e vanno meglio....altrimenti girerebbero tutti in Brutale 3Pistoni spendendo meno......di un Tmax! E questo accade AL NETTO di tutta un'altra serie di peculiarità che può vantare lo Scooter rispetto alla moto, come la protezione frontale, la possibilità di mettere due caschi sotto la sella ( quasi sempre) il Tucano Urbano per girarci in Inverno o il parabrezza fin sopra la testa.....etc..etc... Quel che cerco di spiegare è che Non si possono confrontare MELE con PERE..... Filosoficamente io la penso uguale a Te anzi, per me lo Scooter addirittura è la VESPA e basta...... Ma è inutile mettersi in testa di vendere ste "cose" che non son ne carne ne pesce, a CHI vuole lo Scooterone ...... solo perchè gli dai una MOTO con il Vano portacasco? Non c'è riuscita BMW che ha pure l'Appeal giusto per vendere pressochè qualsiasi cosa ultimamente..... (rabbrividiamo) Poi io parlo qui da Noialtri, eh? Magari all'estero saranno vendutissime e apprezzatissime....non ne ho idea....mi manca la visibilità sul mercato globale.....e sinceramente mi interessa relativamente....visto che vivo qui!
  14. Gb: strisce pedonali troppo pericolose, si passa ai semafori Londra le abbandona dopo averle inventate nel '51. In Italia record di incidenti 09:47 - ‘Inghilterra 1951 – Inghilterra 2011’, potrebbe esserci scritto questo sulla lapide delle strisce pedonali. Già, perché a sessant’anni di distanza “bisogna prendere decisioni razionali, non nostalgiche” ha dichiarato il responsabile della sicurezza stradale di Sua Maestà, annunciando che il paese che inventò le famose zebre ha appena deciso di lasciarle morire di consunzione, di non dipingerle più. Negli ultimi cinque anni, oltre mille zebra crossing sono già svaniti o sono stati sostituiti da semafori, dossi, lampeggianti o avvisi sonori. “Nel giro di pochi anni saranno estinti ovunque”, si legge sulle pagine della Repubblica di oggi. La motivazione principale di questa storica decisione è che lo strumento a difesa dell’utente debole della strada si è trasformato in una trappola letale. Le statistiche dicono infatti che tra le vittime “a piedi” della strada, una su tre è stata investita proprio quando credeva di essere al sicuro sulle strisce. Qualche anno fa, una ricerca del governo neozelandese dimostrò che il passaggio pedonale aumenta il rischio di investimento del 28 per cento rispetto all’attraversamento selvaggio, proprio per l’illusione del pedone di essere più al sicuro. Ma questo, a quanto pare, sembrava averlo già capito sir Isaac Leslie Hore-Belisha, ministro dei Trasporti britannico degli anni ’30. Egli pensò di segnalare gli attraversamenti con qualcosa di più visibile: lampeggianti luminosi arancioni montati su pali a strisce. Ma i commercianti protestarono per quel bagliore che disturbava le loro vetrine, così negli anni successivi vennero adottate misure più soft. Il primo attraversamento a strisce autorizzato dal codice fu inaugurato nel 1951 a Slough, nel Berkshire. Era una misura economica, che all’inizio sembrava funzionare benissimo, gli incidenti diminuirono e così le zebre vennero esportate in tutto il mondo. Nel tempo poi le strisce sono diventate oggetto di esibizione politica, spazio ideale per proteste blocca-traffico, soggetto per fotografi d’avanguardia o scena di performances artistiche. Le zebre erano ancora una novità quando, nel 1969, i Beatles si fecero immortalare in fila indiana mentre le calpestavano attraversando Abbey Road per la copertina dell’omonimo album. E queste strisce pop saranno probabilmente le uniche al mondo a sopravvivere, poiché il British Heritage le ha vincolate come monumento nazionale di classe II. E l’Italia? Una recente ricerca di Eurotest ci classifica come il secondo paese col maggior numero di vittime investite sulle strisce, secondo solo alla Norvegia, sei volte più dell’Olanda. Anche se la Cassazione ha stabilito che se il pedone si trova sulle zebre ha sempre e comunque ragione, questo sistema di attraversamento si è rivelato fallimentare e la ragione sembra chiara: le strisce non sono state inventate per proteggere il pedone, ma per ‘toglierlo dalle ruote’, per evitare che rallenti il traffico motorizzato, così aggressivo e privilegiato. In Italia muoiono quasi due pedoni al giorno e il differenziale di rischio tra ‘sulle o fuori dalle strisce’ è di appena uno a tre. Per questo l’Inghilterra ha deciso di condannarle a morte, addio zebre, tornano i Panda crossing (segnalati da lampeggianti e dossi) o i Pelican crossing (semafori pedonali a richiesta). Dall’altra parte della Manica, in Olanda, si è tentata invece una strada opposta, apparentemente folle: si chiama Woonerf (intraducibile) e significa togliere tutto, strisce, cartelli, lampioni e quant’altro. In seimila città e paesini tutta la strada è un marciapiede, i pedoni hanno la precedenza ovunque, e il numero di incidenti è crollato. Ma in Italia l’abolizione di ogni salvagente sarebbe con ogni probabilità un letale lasciapassare al pneumatico selvaggio, prima di lasciar morire le strisce dobbiamo cambiare la nostra filosofia di guida. Tgcom.it
  15. Uhè....ti è scappata la mano, per caso? Svegliato male stamattina? Non c'erano pure due "faccine" fra il divertito ed il faceto a sottolineare l'intento burlesco della cosa ? Partiam dal principio: Io non faccio le barricate contro nulla e nessuno..... ci mancherebbe altro, ognuno con i suoi soldi è padrone e libero di fare quello che più crede, pure gettarli nel gabinetto per prendersi il GS Adventure è usarlo per andare al BAR, come per andarci a Singapore Non-Stop.....cosi come comprarsi sti due scaldabagni di Ghisa e fare i paracarri colorati per le strade..... non deve rendere conto a me ne a nessun "DIO Biker" che stabilisce il giusto e l'ingiusto, il lecito ed il meno lecito dello stare su 2 ruote! Peace&Love, bro........ In secundis.... mi permetto di criticare le scelte di una casa come HONDA perchè ultimamente sono enormemente "distanti" dal mio modo personale di intendere ed amare la motocicletta.... NON perchè è Giapponese (da ridere questa) men che meno perchè si chiama HONDA.... tanto per la cronaca la mia prima moto che acquistai NUOVA con i miei primi soldi è stata una Honda VFR 750F nel lontano 1991 giusto per dire il mio disprezzo per la casa dell'Ala dorata..... e se vai a rileggerti un paio di Post precedenti, ho SEMPRE stigmatizzato il fatto che considero la qualità HONDA non una ma 2 spanne sopra a TUTTI gli altri.....ergo, l'accusa di sciovinismo con me non attacca proprio, sorry. Solo che con la qualità e basta ci fai poco...... un po come Toyota o la stessa HONDA che ( ultimamente, ndr) producono oggetti qualitativamente "superiori" ma emozionalmente "inferiori" alla concorrenza....e se c'è qualcosa che si è sempre acquistato, almeno qui da noi più con la PANCIA più che con la Testa.....sono le Moto. E ancora....definire Bidoni su 2 ruote il GS Adventure o il Multistrada, d'altro canto, ti pone esattamente sul piano di quello che stigmatizzavi a me..... sciovinismo preconcetto verso un modo ( in questo caso 2 modi) diverso di intendere la moto.....a meno di non partire dall'assunto che TUTTI quelli che si comprano queste 2 motociclette siano tutti SOLO degli Sboroni buffoni ed idioti..... e giusto per rimettere un po le cose a posto.....Hai visto l'ultima Crosstourer HONDA a cosa si ispira ( per non dire cosa copia pedestremente) la BMW Adventure!!! Quindi in tutto il discorso c'è qualcosa che tocca, consentimi..... Se poi avessi occasione di provarla, specialmente la MTS..... diciamo che sono quasi certo che ti sorprenderebbe in maniera imbarazzante..... altro che Touareg tornando a Bomba..... io , personalmente io e sempre e solo io, dal profondo della mia perversa convinzione di motociclista "desueto", ritengo che una moto da 700cc, bicilindrico, pesante 215 kg.....con 45/50cv sia una cosa che non ha senso di esistere! Vuoi prendere una moto leggera, parca, divertente, economica....e Giapponese, meglio ancora HONDA ????? CBF 600 - 218kg, 78cv, Semicarena, manubrio alto, Doppio disco Anteriore....... 7mila Euro........ Le moto intelligenti ( definizione del cazzo ma transeat) esistono già.....e non se ne sente alcun bisogno di derivarle dagli SCOOTER......... sempre e solo IMHO! PS) E fattela una cazzo di risata no??
  16. Essendo la Majani di Bologna ed avendo abitato in Via Carbonesi.....direi che conosco ( e apprezzo) da tempo immemore...... Per curiosità: La storia del cremino Fiat Molti si saranno chiesti se per Fiat si intende la celebre fabbrica automobilistica e, se sì, quale nesso c’è con il cioccolato. Ecco svelato il dilemma. Nel 1911 la fabbrica di automobili Fiat indisse un concorso fra tutti i cioccolatieri italiani per l’invenzione di un nuovo cioccolatino, da riservare in esclusiva alla fabbrica torinese a scopo pubblicitario per il lancio della nuova automobile Tipo 4. Fra i numerosi partecipanti vinse il concorso un cremino a forma di cubo, con quattro strati (invece dei soli tre) alternati, ideato da Aldo Majani di Bologna; la parte scura è composta da cacao, burro di cacao, zucchero e poche mandorle; la parte chiara da burro, e pasta di mandorle. E’ un successo travolgente ma solo la Fiat può distribuire il nuovo cioccolatino durante le varie presentazioni. Ma soltanto nel 1913 Majani ottenne il permesso di vendere nel suo negozio il nuovo cioccolatino, a condizione che mantenesse il nome Fiat. Più tardi il cioccolatino verrà brevettato. La famiglia Majani gestisce dal 1796 il laboratorio artigianale. La cioccolateria si trova a Bologna, in via Carbonesi: nel negozio tutto è rimasto come allora, compresi i mobili originali. Oltre ai cremini Fiat, ora anche in versione noir, si può trovare anche la notissima scorza di cioccolato amarissimo, la prima cioccolata solida prodotta in Italia.
  17. ...Ostacoli "semovibili" sulla carreggiata per rendere più "eccitante" l'uscitina del Weekend dai motociclisti "veri"?? :lol:
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