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A me mi fottè il fatto che era un LP. doppio, con la scritta Pink Floyd The Wall non disegnata sulla copertina che era un muro bianco senza una scritta e senza soluzione di continuità, ma un foglietto di plastica trasparente appoggiato sul cartoncino.... La cosa mi parve evocare significanze intrinseche gnoseologiche e metafisiche...... E poi avevo appena finito di vedere il film di Alan Parker che mi disturbò e al contempo estasiò oltre ogni dire......
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Che voi ci crediate o no...... ho ritrovato un altro "PEZZO" di Verve letteraria che scrissi qualche anno fa.... e che guarda caso sempre l'Alfuccia bedda mia riguarda...... Maramaldo, chi era costui?? La vicenda che tristemente ha tramandato ai posteri la figura di Fabrizio Maramaldo, è quella che portò all'uccisione del capitano fiorentino Francesco Ferrucci. Il Maramaldo era schierato con i Medici contro l'esercito della Repubblica Fiorentina. Il militare per vendicarsi delle numerose sconfitte e scherni ricevuti dal Ferrucci, una volta sconfitto e catturato presso Gavinana, lo uccise benché ferito, contro tutte le regole della cavalleria. La leggenda narra che Francesco Ferrucci prima di spirare gli abbia rivolto con disprezzo le celebri parole: "Vile,tu uccidi un uomo morto". Questa premessa mi è necessaria per affrontare il discorso: ... ovvero, Se avessimo voglia di cercare di capire le motivazioni che "spingono" tante persone a fare un salto su questo Forum per venire a snocciolare di volta in volta i confronti con questo e con quello, i dati di vendita, gli indici di affidabilità....e quant'altro! Una cosa è sicura: L'Alfa Romeo suscita sempre e comunque Sensazioni contrastanti, Abbiamo gli esempi di chi si accalora per la sua Storia gloriosa, chi si trincera dietro ad un ALFISMO come valore assoluto ed insindacabile, Chi si appassiona da poco ad un marchio per le sue indubbie caratteristiche stradali e chi altri ne vede l'ultimo baluardo di un Modello Italiano di costruire "certe" automobili e su questo basa la sua ragion d'essere nazionalista ed oltranzista. Probabilmente essere Alfista, un tempo, indicava un'appartenenza ad una genia di persone "sedicenti" speciali, un po snob e al contempo ferocemente legate all'aura di sportività che le legava a doppio nodo alle caratteristiche intrinseche della scelta. Oggi di quella eredità rimangono "oggettivamente" sbiaditi ricordi....Le Alfa Romeo attuali hanno subito Lustri di malaffare e miopia gestionale, hanno perso per strada ( che ironia) il loro primato di auto magari "difficili" e problematiche ma estremamente piacevoli ed efficaci su strada in nome di scelte strategiche sballate ed economicamente poco redditizie.....Fino alla 75 le Alfa erano comunque "Animali da strada" con pochi rivali .....poi il declino, il passo falsissimo della 155 appena appena mitigato dalla straordinaria ed inattesa vittoria del DTM in Germania in casa dei PANZER teutonici e.....la parziale ripresa della 156, ottima auto, in senso generale, ma priva della Supremazia sportiva a cui il marchio deve necessariamente attingere per affermarsi. Alfa Romeo è un marchio Sportivo, di nascita, di indole di tradizione......Non ci si può accontentare di un auto che "va molto bene" o che "Fa il suo onesto lavoro"...... aggiungo io, nemmeno di un auto "che sia la migliore TA del segmento ...” Alfa Romeo si merita, senza ombra di dubbio, di essere li in alto a contendere il primato di Auto da Famiglia Sportiva che oggi è saldamente in mano a BMW e minacciato altrettanto seriamente da altri costruttori..... Quadrilateri, De Dion, Trazione Posteriore, leggerezza, reattività, Benzina, Turbo, Cattiveria, Multilink, V6, V8....sono tutte parole che si dovrebbero associare ad ogni Alfa Romeo perché fanno GIA' parte del suo DNA, e l'estimatore, l'appassionato, il "GUIDATORE" scritto tutto maiuscolo le cerca,le desidera e le vuole, !! Esiste poi la situazione attuale, molto Italiana, fatta di Pezze, di pecette....di tiriamo a campare di fare il massimo con il poco....di aggrapparsi con le unghie ed i denti ad uno straccio di sopravvivenza, per il nome, per la passione...per l'onore. Questo è il dramma, ed al contempo il Sacro che esiste nel profano....Vivere e sopravvivere con la consapevolezza che arrendersi a rimembrare in un Museo un Passato glorioso non basta....non è sufficiente. Quello stemma li davanti è e rimane un manifesto di indipendenza dall'ineluttabile supremazia del calcolo e della ragione, un romantico e commovente baluardo di antiche glorie...... forse è proprio per questo che sono in tanti a sputarci sopra......perchè è facile, perchè è comodo! Facile venire qui a ridicolizzare....facile il sarcasmo, l'ironia.... Mi ricorda un po le Iene che vanno a "piluccare" i garretti degli animali morenti abbattuti dai Leoni. E allora mi sorprende la funzione, anzi di più...il GUSTO che certuni hanno a fare i "Bravi di Venezia", i Soloni del "Te l'avevo detto" e del "L'ho sempre saputo".....che non sprecano una singola parola buona anzi, godono delle disgrazie altrui.....infastiditi dall'orgoglio del FERRUCCIO, affondano il coltello nell'Eroe già morente. Una seppur magra consolazione, mi sovviene.....nessuno si ricorderà di Maramaldo, se non per la sua meschinità!
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Ovvio che in settimana sono in tabella per andarci..... PS) Loric....ma l'UCI è da evitare come la peste!! A parte la discutibilissima abitudine di far iniziare il Film 25 minuti dopo l'orario indicato (per darti la possibilità di zepparti di pubblicità che se proprio ne vogliamo parlare, mi può andar bene ma il film me lo fai vedere GRATIS a quel punto) ..... c'è sempre un bordello di personaggi veramente borderline......
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Ti ci vedo bene sopra al posto della 59......
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- compact us wide
- cusw
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Più che altro se fosse vero che il motore é un problema perchè troppo brusco .... SULL'ASCIUTTO io non mi spiego come possa diventare "buono" sul bagnato..... È un controsenso..... A questo punto adottassero la "mappa" da bagnato anche su asiutto e vai col lisssio!
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Signorina Minghia è sempre in piacer.......
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- abarth 500
- abarth 500 usa
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Se non altro sul bagnato Rossi ci prova.....
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La griglia del pesce no, grazie..... Ho gà dato!
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- fiat panda 2011
- panda 2011
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....stard!!!!
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- fiat panda 2011
- panda 2011
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Ma de che...... È che siete delle Scarpe a guidare! Noialtri veci venuti su a busso e quadrilateri, fra un transaxle ed una Tp siamo nati imparati!
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- fiat panda 2011
- panda 2011
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A Bologna diciamo: "Di mondi" per dire: 'na cifra.....un sacco, un botto......etc...etc...etc...
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Okkeei....... ma l'avete voluto Voi....e , Piccola Premessa.... venivo da una A6 Avant 2.5 TDI Quattro.....eh? ..." Oggi lo dico senza remore...Ho una grandissima "Automobile"! Complice il caldo che chewingummizza le gomme sull'asfalto il tragitto Casa-Lavoro non mi è mai parso cosi bello e divertente....la sicurezza, la dinamicità, la precisione ( mi si passi il termine persin troppo abusato) CHIRURGICA con la quale questa auto pennella una curva dentro l'altra velocemente ed efficacemente è ad un livello che surclassa qualsiasi altra auto io abbia mai guidato .... Ridurre la soddisfazione alla presa d'atto di un oggetto valido ed efficiente non rende giustizia all'Alfa Romeo. La soddisfazione inizia ben prima di infilare la chiave nello"slot" e premere "Start" sulla plancia...e comincia precisamente quando, varcata la porta del Garage, in penombra, spicca il suo muso Nero e Cattivo in mezzo ad una pletora di "oggetti" che al confronto della 159 paiono "scatolame" adatto a vari usi ma che si fatica a credere essere paragonabili per uso e destinazione al medesimo ruolo di quella nera e acquattata Pantera. Avvicinandosi il bordo del cofano guadagna spazio sui proiettori dando luogo ad un curioso gioco di prospettiva: il taglio degli "Occhi"aumenta e sembra farsi Sornione come un Gatto che fa finta di sorridere prima di darti un "Graffio". Tutto intorno l'85% dei mezzi a 4 ruote presenti ostentano con il loro colore ceruleo, la loro forma Canonica, il loro taglio dei fari a parallelogramma più o meno squadrato, la loro mascherina orizzontale più o meno arzigogolata un patetico tentativo di opporsi alla banalità ricercando al contempo una normalità ed una necessità di rendersi confondibili con l'idem sentire generale quasi assordante, deprimente e noiosa. Di contraltare i poderosi cerchi da 18" a LOBI che invadono i generosi passaruota, con malcelata arroganza rivendicano la loro appartenenza ad un altro mondo, un altra dimensione....quella sconosciuta al Fanatismo della logica e della ragione ma piuttosto la dimensione dell'emozione e del sangue, la Legge dello Spirito e delle Brame, il Culto della Soggettività! E allora Via, Via da questa stalla di Armenti, di Capre, di Asini con le ruote di Oggetti senza Storia,senza passato.....animali addomesticati e resi senz'anima da un mero rapporto di Affidabilità, di Money for Value, di Test di soddisfazione...... obbedienti e schiavi dei loro padroni vilmente deposti dal Trono della fantasia. Il 5 Cilindri brontola appena prima di mettersi in moto con unostrattone che denota la sua atipicità eccentrica.... il rumore del Diesel è meno fastidioso di altri naftoni e si fa perdonare in fretta appena varcata la soglia della ..."Stalla". Avevamo voglia di uscire.... finalmente! Qualche sguardo viene catturato dallo stridio lieve che fanno i pneumatici appena voltano per la strada.....tolgo giri al motore, siamo freddi e non abbiamo fretta......Mentre attendo che il motore si scaldi mi godo la strumentazione ad oblò e la console con i 3 strumenti che si volge verso di me come a rassicurarmi sulla mia capacità di controllo..... La strada comincia a prendere una rampa in salita mentre la lancetta della temperatura dell'acqua si porta sulla posizione centrale....quasi a darti l'OK, siamo pronti. Aumento il gas, ci sono una serie di Esse in salita a corto raggio.....le mani sul volante senza muoversi dalla loro posizione impartiscono dei comandi semplici: Destra, sinistra, dritto e sinistra, destra, sinistra.....ovviamente con il piede destro che pulsa sul pedale senza mai chiudere il contatto del tutto..... La semplice facilità con la quale il corpo vettura risponde ai comandi in maniera impeccabile da quasi l'idea che ci sia una centralina che anticipa le mie intenzioni e renda possibile la lettura del pensiero. Aumento il Ritmo, la strada adesso è in cima ad un Crinale che separa due vallate ed ho una visibilità di quasi 2 km interi....è sgombra, il sole è pieno e forte e fa tremare il profilo di divisione fra aria e asfalto ....Una curva in contropendenza a destra.....piuttosto impegnativa....ci arrivo Forte scalo una marcia.....allargo fin sul limitare della carreggiata a sx e poi sterzo accellerando a tavoletta chiudendo la corda .....le gomme stridono....la 159 non da segno di patire la cosa mentre le sospensioni mi trasmettono la presenza di qualche vago sassolino ....l'uscita è fulminea...reazioni ZERO. Mi concedo altre 2 o 3 curve ad ampio raggio in discesa a gomme urlanti senza che l'auto mi dia mai la minima sensazione di perdere aderenza ne davanti ne dietro........Pazzesco.....ho quasi le lacrime agli occhi dall'emozione. Si avvicina l'immissione nella nazionale, rallento fino ad andatura"urbana" mi immetto dietro ad una Multipla e prima di un Avensis.... Proseguo la mia strada placidamente a rispettosa distanza dall'auto che mi precede ........... la mia Alfa ronficchia paciosa e soddisfatta .... Un occhio al Computer di bordo....il consumo medio è lievemente aumentato....cambio la schermata con quella della Radio mentre un malizioso sorriso mi solletica gli angoli della bocca...... Non mi abbandona nemmeno quando, arrivato a destinazione, varco la porta del mio ufficio...."
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C'è sempre l'alternativa..... "LUDICA"!!! 2 Motori 1500 Watt ciascuno, programmazione Elettronica della Centralina tramite Computer/USB, Kers per recupero energia in frenata, Cruise Control, Freni a disco con rotore e pinze Dorati, Ruote Extra Large. 2 Batteria al Litio da 9 Ah 48 Volt con Blocco della Batteria e avviamento a Chiave, inseribili singolarmente (questo vuol dire che potete anche spegnere un motore e la Dragster diventa una 1500 Watt). Specchietti Cromati mano di Terminator originali Harley Dawidson acquistati direttamente negli USA. Stereo Mp3 sul manubrio con SUBWOOFER!! Carica Batterie Rapido da 3Ah in metallo. Velocità Massima 50 Km/H Autonomia circa 50 Km senza pedalare. Accelerazione: DA PAURA PS) La costruiscono praticamente DAVANTI alla Italjet.......
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Non chiedere....potrebbero PERSINO risponderti!!!
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I like...... Magari in una prossima vita vi posto il pezzo che scrissi in preda ai fumi dell'Alcool appena comprata la 159......
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Il 1982, l'anno nero della Formula 1 Scioperi, incidenti mortali e Ferrari maledetta LUCA BUDEL25/04/12 1982. Il mondiale di Formula 1 si chiude in un parcheggio di Las Vegas. La gara la vince Michele Alboreto, il titolo finisce invece nelle mani di Keke Rosberg che dentro quest'anno maledetto ha messo l'autografo su una Gran Premio appena. Roba che la dice lunga su una stagione bislacca, ma soprattutto vigliacca. Già prima dei titoli di testa si intuisce qualche anomalia. In Sud Africa i piloti minacciano lo sciopero. A capo della rivolta c'è Niki Lauda. Chi guida è stretto nella morsa di una guerra di potere tra Federazione Internazionale e Federazione Costruttori. Jean Marie Balestre contro Bernie Ecclestone. Alla fine si corre, ma le polemiche non si placano, anzi. Un po' come oggi, l'Inghilterra si scontra con il resto dell'Europa. Il culmine della polemica arriva a Imola. Le squadre fedeli a Ecclestone boicottano la gara. Così il 25 aprile di trent’anni fa al via le macchine sono appena 14. Per tenere alto il livello dello spettacolo Renault e Ferrari si mettono d'accordo. Facciamo un po' di scena, poi liberi tutti. Prost e Arnoux sembrano nettamente superiori, ma il 6 cilindri Renault è fragile. Tant'è che tutti e due rompono. Imola esplode. Due rosse in lotta per la vittoria. Pironi e Villeneuve continuano a giocare. Gilles è convinto di vincere la gara, ma alla Ferrari la pensano diversamente perché alla Ferrari già sanno che per l'83 Gilles ha altri programmi. Così sul podio alto finisce Pironi. Una carognata che Villeneuve non riesce a perdonare. Purtroppo per Gilles il tempo del rancore dura troppo poco: 8 maggio, Zolder la pista. Si stanno chiudendo le qualifiche del Gran Premio del Belgio. La Ferrari di Villeneuve prende il volo dopo aver tamponato la March di Jochen Mass. La 126C2 si disintegra e il sedile viene letteralmente strappato dall'abitacolo. Pironi resta in lotta per il mondiale ma il 1982 presenta un altro conto alla Ferrari. Sulla pista di Montreal la macchina del francese - piazzata in pole - si blocca al via. Pironi viene tamponato dall'Osella di Riccardo Paletti. Lo sfortunato pilota italiano muore senza aver compiuto nemmeno un giro al terzo Gran Premio della sua vita. In piena estate Pironi fa il salto di qualità. Vince in Olanda, si piazza secondo in Inghilterra e terzo in Francia. Didier è saldamente in testa al mondiale. Ma la maledizione torna a bussare alla porta rossa. A Hockenheim Pironi è già in pole position ma continua a tirare anche nella sessione sotto il diluvio. Il botto è inevitabile e terribile. Pironi sopravvive, ma in Germania termina la sua carriera in Formula 1. La responsabilità della stagione è tutta di Tambay. Il sostituto di Villeneuve offre l'impressione di poter lottare per il titolo, ma il dolore insopportabile alla schiena lo costringe a saltare due gare, compromettendo così il suo campionato. Per offrire un'idea della superiorità della Ferrari nel 1982 basta pensare che a Monza viene chiamato d'urgenza Mario Andretti, che nonostante i 42 anni riesce a partire dalla pole e a chiudere al terzo posto. I titoli di coda scorrono il 25 settembre nello squallido parcheggio di Las Vegas. Rosberg vince il mondiale piloti, Pironi, nonostante 6 Gran Premi saltati arriva secondo con 3 punti appena di distacco. Dentro questi terribili mesi alla Ferrari resta la consolazione misera del titolo costruttori. Tgcom.it
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1890€ ..... Qui in ER ci sarebbero 300€ di incentivi più altri 300€ di rottamazione .... per cui il prezzo diverrebbe relativamente interessante....anche se ,IMHO, è sempre molto cara.....anche se bellissima! ti allego le caratteristiche: Fondata dall’eclettico Leopoldo Tartarini nell’ormai lontano 1959, e oggi gestita dal figlio Massimo, l’Italjet si è sempre distinta per le sue creazioni decisamente fuori dal coro, principalmente motociclistiche, ma anche a tre o quattro ruote. I più anzianotti ricorderanno con nostalgia i mitici Mustang e Vampiro, cinquantini degli anni sessanta. Ma anche la Grifon 650, con motore bicilindrico Triumph Bonneville. Mentre i più giovani non avranno certo scordato scooter assolutamente cult come il Formula 125 bicilindrico a due tempi, e l’incredibile Dragster con telaio a traliccio e sospensione anteriore monobraccio! Oggi, la Casa bolognese affianca all’attuale gamm di moto, scooter e quad anche questa bella bicicletta a pedalata assistita, realizzata con estrema cura nelle rifiniture e dal look stile cruiser, innegabilmente accattivante. Dalle parti di Bologna deve girare un’arietta decisamente sulfurea, visto che questo bello e tenebroso velocifero (a proposito, Italjet aveva realizzato uno scooter con questo nome…) tutto nero opaco i Tartarini l’hanno chiamato Diablo: Leopoldo Tartarini, del resto, negli anni cinquanta fu pilota ufficiale, e per un paio d’anni anche concessionario Ducati: il riferimento alla Diavel quindi non ci pare affatto casuale... La Diablo, che pesa 28 chili, ha un telaio in alluminio privo di sospensioni, con ruote da 24”. Il motore elettrico – da 025 kW con 17,5 Nm di coppia – funge da mozzo anteriore, affiancato da un freno a disco Tektro ad azionamento meccanico. Il freno posteriore invece è a tamburo laterale, incorporato nel mozzo contenente l’ottimo cambio Shimano Nexus a 8 velocità, azionato dal comando a manopola sul manubrio. La pedalata assistita è attiva fino alla velocità di 24 km/h, dopodiché sta all’allenamento di chi sta in sella ottenere prestazioni superiori. La sella, regolabile in altezza da 860 a 970 mm, è in cuoio, con molloni posteriori, mentre le manopole sono ricoperte in pelle con finiture in alluminio anodizzato color bronzo. Da notare il largo manubrio tipo cross, montato arretrato su una pipa girata all’indietro. L’alimentazione è fornita da una batteria da 36 volt e 10,4 Ah al litio-ferro-fosfato, dalle dimensioni piuttosto compatte, sistemata dietro alla sella: pesa 4 kg, consente un’autonomia fino a 80 km e dovrebbe garantire circa 1.500 cicli di ricarica. Una dinamo alimenta i due faretti anteriori e il posteriore, comprendenti anche una luce di parcheggio automatica, che si spegne dopo 4 minuti. Il software elettronico è tarato in modo da fornire tre modalità di assistenza: basso (1:1,2), medio (1:2) e alto (1:3), visualizzate sull’apposito display lcd, che mostra anche il livello di carica della batteria, il chilometraggio percorso, la velocità istantanea, e il funzionamento delle luci.
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I know my "GUIDOS".......
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A proposito di biciclettriche..... questa mi piace un Botto!!! Italjet DIABLO!