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Oggi condizioni meteo variabili....questa la tabella del "passo"..... MM altro mestiere.....
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Bah...secondo me molte critiche sono ingiustificate... Io ho avuto la MiTo per un paio d'anni e l'ho usata per quasi tutto...dall'andarci in giro per clienti , portarci la famiglia in giro ( cane compreso), vacanze....ma senza disdegnare spesso e volentieri qualche veloce sgroppata con amici in Futa e quant'altro dove se l'è cavata in maniera "assolutamente" degna....anzi, senza voler sembrare eccessivamente sborone o altro....affermo che ha stupito ben più di un "amico" per l'ottimo equilibrio dinamico espresso pur rimanendo sempre molto efficace. Per fare un piccolo esempio, in casa abbiamo una Mini Cooper R56 (122cv) .... Esteticamente è più carina, indubbiamente....è più azzeccata....più bassa...etc..etc...solo che da guidare è molto divertente fintanto che "vuoi divertirti"....ma appena passi ad una qualsiasi modalità "città"/ andare in giro per commissioni varie ed eventuali è un pianto.....al punto che mio PAdre mi ha ripetutamente chiesto se l'auto ( che è intestata a mia madre) non avesse gli ammortizzatori scarichi o qualche problema alle sospensioni!! Rigida, scomoda, piccola dentro....baule ridicolo, nervosa di avantreno, senza contare che internamente è assolutamente inferiore alle aspettative come qualità generale dei materiali ed ergonomia. Per cui, a parità di prezzo o quasi, PERSONALMENTE trovo Mito molto ma molto più centrata come equilibrio generale e destinazione d'uso....che poi sarebbe quello che si ricerca in una "B" con connotazione "sportiveggiante".....visto e considerato che le auto "sportive" vere e proprie sono ben altra cosa.....
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Fermo restando che io la Mito in versione TB 155cv l'ho avuta e l'ho persino apprezzata in moltissime occasioni... anzi, arrivo a dire che, avendo in casa anche una Mini Cooper, personalmente fra le due prenderei sempre l'Alfina.... molto più confortevole e generalmente equilibrata. Poi esteticamente son gusti e non si discute.... ma effettivamente una versione "Racer" pure caratterizzata decentemente come in questo caso ( belli i sedili e i cerchi) vorrebbe un motore un filino meno cesso....
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Pò esse.... ma non è tanto MM che mi ruga....quanto poi vedere che grossomodo son tutti li.... i distacchi son persin troppo bassi.....fino a Barbera....
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il fatto confortante è che in Ducati stanno girando con la moto che stanno "sgrossando" e che corre con "i piombi"...... mi sembra persin troppo bello.
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[h=1]MotoGP, Test: Marquez batte Lorenzo, Ducati è vicina[/h] Martedì 24 Febbraio 2015 11:24 di Matteo Aglio - MotoGP Sono mancati dai primi due posti per un giorno, ma si sono subito rifatti. Marquez e Lorenzo hanno continuato la loro schermaglia a distanza a Sepang. La pista più gommata rispetto a ieri ha permesso ai due spagnoli di scendere sotto il muro dei 2 minuti, unici a farlo. Il primo tempo – fatto segnare al mattino, quando le temperature erano più basse – è stato appannaggio di Marc (autore anche di una caduta senza conseguenza alla curva 4), che ha fermato il cronometro in 1’59”844, ma Jorge è stato più lento di soli 58 millesimi. Un grande equilibrio fra Honda e Yamaha ma, più in generale, la classifica della seconda giornata di test è molto corta con ben 14 piloti in appena un secondo. I tempi sul giro secco però non dicono tutto ed è bene notare come Lorenzo si sia dimostrato il più costante. Oggi i piloti non hanno fatto long run, ma il maiorchino è riuscito comunque a stare per cinque giri consecutivi sotto i 2’01”, mentre Marquez lo ha fatto per quattro. Dati che non rendono ancora possibili analisi del ritmo, ma sono indicativi della costanza dei due piloti. Buone notizie arrivano anche dalla Ducati che ha piazzato i suoi due piloti in terza e quarta posizione. Iannone è riuscito a scavalcare Dovizioso nel finale facendo segnare il tempo di 2’00”090, un decimo e mezzo meglio di quanto fatto dal compagno di squadra. La GP 15 sembra una moto ‘nata bene’ e i riscontri cronometrici sono confortanti, considerando che la Desmosedici sta percorrendo i suoi primi chilometri e per prudenza gli ingegneri non stanno sfruttando a pieno il nuovo motore. Un passo indietro oggi lo hanno fatto Pedrosa e Rossi, rispettivamente 5° e 6°. Il loro distacco rimane inferiore al mezzo secondo, ma i due non sono riusciti a girare costantemente sotto i 2’01” come i loro compagni di squadra. Un balzo in avanti lo ha compiuto Bradley Smith, che ieri era apparso più in difficoltà. L’inglese è 7°, mentre Pole Espargarò (a terra anche oggi) sull’altra Yamaha Tech3 è10° dietro anche al fratello Aleix che si sta confermando competitivo con la Suzuki. Cal Crutchlow ha invece portato la sua Honda Factory all’8° posto, mentre Scott Redding (con moto identica) è solo 13°. Da registrare anche il buon 11° crono per Danilo Petrucci (a 0”869) che sta prendendo confidenza con la Desmosedici. Il ternano ha preceduto il debuttante Vinales, Redding e le due Ducati di Barbera (Open) ed Hernandez (Factory), quest’ultimo al rientro dopo l’infortunio. Sta invece faticando Jack Miller, ma è logico attendersi da lui un lungo periodo di rodaggio considerando che arriva dalla Moto3. Per l’Australiano il 21° tempo e una caduta alla prima curva da cui si è rialzato illeso. Non convincono in generale le nuove Honda Open, considerando che il migliore dei piloti che le guidano, Hayden, è 17°. Dispiace vedere le Aprilia a fondo classifica. Bautista e Melandri sono stati gli unici piloti (con il tester Yamaha Nakasuga) a non avere migliorato i riferimenti di ieri. Alvaro oggi è stato relegato al 23° posto, peggio Melandri 27° e ancora una volta ultimo. Poco meglio ha fatto De Angelis con la vecchia ART, 25. I TEMPI
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io a breve li monterò sul GS1100...alla faccia di tutti i fighini con il 1200 Adv trisALU e i loro cazzolini di faretti a LED!!!
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Da Alvaro al Circo Massimo.... se le hanno ancora, vai assolutamente di puntarelle.
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Credo che ad uno scozzese parlare un "brutto inglese" non possa che far piacere..... Alba gu brath!!!
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Verissimo..... Qualche anno fa mi chiesero di fare da traduttore ad un giudice di gara ( corse di levrieri) inglese... ed io accettai volentieri, pensando di esserne assolutamente in grado, considerando che oltretutto sono un livello C1.... Beh, sono andato nel panico svariate volte....visto che sto stronzo si esprimeva velocissimamente in un idioma che variava fra il Klingon e l' Uruk Hai.... ricordo ancora che invece di dire "Body" pronunciava "budeh"....(??) macomecazzosifa..... Insomma ho passato un oretta a sudare cercando di fare il disinvolto davanti ad una platea di persone tecnicamente preparate.....e spesso e volentieri ho letteralmente "inventato" la traduzione.... PAradossalmente, in Scozia mi son trovato decisamente meglio.......la loro parlata sembra quella dei Nani di Moria....ma se non altro scandiscono.....
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[h=1]SBK, Bayliss: torno per convincermi a smettere[/h] I numeri di Troy Bayliss in Superbike parlano da sé: 52 vittorie (su 152 gare), 94 podi in totale, 35 giri veloci in gara, 26 pole position, e 3 titoli mondiali. Una storia fatta di capitoli memorabili e pagine dolorose, che questo fine settimana sarà ulteriormente rimaneggiata. Un finale da riscrivere, ma anche un nuovo inizio… “È difficile ritirarsi da campione come ho fatto io, perché ti senti ancora veloce – ha commentato Bayliss – Forse voglio correre per prendere una batosta e capire che sono troppo vecchio. E anche perché mio figlio, che ha 11 anni, non si ricorda nulla di quando correvo. Volevo fargli vedere il mestiere che ho fatto per molti anni”. Com’è si è avverata questa favola? “L’infortunio di Davide sembrava meno grave, invece si è scoperto che era una cosa seria. Ieri ho saputo che ha bisogno di molto più tempo per tornare a correre. C’era una moto libera in griglia, e penso che Ducati non volesse sostituirlo ma ho chiamato Ernesto (Marinelli) e, visto che ero già qui ed è il 25º anniversario della SBK a Phillip Island e non ci sono piloti australiani in pista ho pensato che fosse una bella opportunità di fare qualcosa di diverso. Tutto ha un senso”. Chi ha messo in moto gli ingranaggi? “Io. Ho chiamato Marinelli, che non voleva farmi correre anche se siamo ottimi amici. Ducati si preoccupa per me, e io per lei. Hanno capito che volevo davvero fare questa wild-card, e ragionando sulle tante buone ragioni per consentirmelo, hanno detto sì”. Sei sorpreso di ritrovarti qui? “Ho sempre pensato di tornare a correre in questi anni. Ne ho sempre parlato con Ducati e, quando pensavo di essermi finalmente tolto questo tarlo, è arrivata questa occasione. Era del tipo: ‘ora o mai più’”. Come affronterai questa wild-card? “A parte un paio di meccanici, tutta la squadra attuale era con me nel 2008. Ho abbastanza esperienza per sapere quello che devo fare. Prenderò questa esperienza un passo alla volta, e se le cose andranno per il verso giusto spingerò al massimo. Devo solo usare la testa e correre da professionista”. Ti sei ritirato da in cima al podio. Senti pressione per risalirci? “No, è un’altra storia adesso. È innanzitutto business, e devo portare la moto a casa tutta d’un pezzo e fare un buon risultato. Poi chissà, in gara tutto è possibile”. Sai che i giovani non ti daranno vita facile… “È normale. Ho corso con alcuni di loro quando erano all’inizio della loro carriera, e li rispetto. Non vogliono battere soltanto me, ma vincere gare. È logico”. Pensi di poterli battere? “(pausa) vorrei finire nei primi dieci. Qualsiasi cosa in più rappresenterebbe un gran risultato”. Quali sono le difficoltà principali per te a questo punto? “Credo che la resistenza per guidare 40 minuti di fila resti un’incognita. Potrebbe essere un problema, era già difficile 7 anni fa, ma non me ne sono stato seduto con le mani in mano. Devo solo riabituarmi alla velocità”. Che ne pensa la tua famiglia? “Mia moglie non l’ha presa male. Ho corso molto con il flat-track e supermotard in questi anni, e vi assicuro che ho fatto più sportellate che in tutta la mia carriera in pista. Ha capito che amo veramente la moto”. Pensi di sostituire Giugliano anche nei round successivi? “Non ci ho pensato fino a ieri sera quando ho saputo la gravità dell’infortunio di Davide. Dipende molto da me. Se arrivassi quindicesimo, non credo che Ducati mi voglia in sella. Se invece dovessi fare due buoni risultati, ne parleremo. Dipende anche da me, se mi divertirò o no questo fine settimana”. Cosa ti manca di più? “Questo è il miglior lavoro al mondo, te ne accorgi dopo il ritiro. Tutto quello che ti sembrava una noia diventa una bazzecola. Mi sembra di essere tornato a fare quello che ho sempre fatto, ma non lo vedo come un rientro. Voglio solo andare veloce”. L’ultima volta hai provato la Panigale al Mugello a maggio 2014… “…e ho detto che non sarei più mai salito su una moto (ride). Ho passato tanti anni su una Ducati. Questa ha solo qualche bottone in più, e so a cosa servono. Una volta bastava dare un’occhiata al dashboard ogni tanto e guidare al massimo. Non credo le cose siano cambiate molto, ma lo scopriremo presto”. È vero che hai fatto un 1’30.7 con una 999 qui due anni fa? “Credo fosse un 1’30.8, ma le condizioni erano perfette. La gomma da qualifica? No, avevo quella da gara. Ma non conta. L’ultima volta ho corso qui sei mesi fa su una Porsche, e l’ho distrutta completamente. Le auto sono più pericolose delle moto. Sono andato contro il muro a 233 km/h, e ho pensato che fosse la fine. Non correrò mai più su quattro ruote”. Da quando tu, Biaggi, e Haga avete lasciato questo campionato, la SBK è ancora in cerca di un personaggio. Perché? “La gente ha bisogno di tempo per abituarsi ai volti nuovi. Conosco Sykes e Rea, e mi avevano già reso la vita difficile quando abbiamo corso insieme. Non credo siano più lenti oggi. Sono stati anni duri per le corse, ma penso che il livello qui sia molto alto e che ci siano tanti piloti bravi. Dategli tempo, e le cose torneranno come una volta”. Sarà anche così, ma intanto la SBK ritrova uno dei suoi antichi eroi che, da solo, ha già fatto scrivere fiumi d’inchiostro senza nemmeno infilarsi la tuta ed il casco. Da domani, il 21 tornerà nei suoi abiti più congeniali. Quelli civili sono soltanto una maschera. SBK, Bayliss: torno per convincermi a smettere
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a proposito....Voi lo fareste un giro dietro al mitico Troy ?
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Secondo me invece ne creerebbe parecchi di dubbi..... ORa, consideriamo che l'ultima volta che è salito su una Panigale da corsa è stato lo scorso anno.....che arriva senza fare test, non conosce le regolazioni i setting e quant'altro.....ha 45/46 anni..... etc..etc... Se per disgrazia questo fa risultato succede un casino epocale..... roba che ti trovi le manifestazioni dei tifosi davanti ai cancelli in via Cavalieri Ducati 3 che nemmeno la CGIL contro Berlusconi......
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Si può dire che sto godendo? SBK. Troy Bayliss sulla moto di Giugliano nelle gare a Phillip Island - Superbike - Moto.it