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blueyes

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  1. ma senti le cazzate che escono fuori.... vi piacerebbe cassandre del malaugurio eh?
  2. la magra figura la sta facendo la Serie 1.....ne facessero altre 100.000 di pubblicita' cosi'.... la Serie 1 vende 1/3 di 147 Cmq ribadisco: grande pubblicita' che ha fatto centro: ha fatto parlare di se e LA GENTE SENZA ODIO nei confronti di Fiat ma solo qualche pregiudizio, la gente che non sta dalla mattina alla sera sui forum a SPUTTANARE la Fiat, la prendera' nel modo migliorel
  3. ragazzi svegliatevi.... non ci sara' nessun cavaliere bianco o nero e nessuno avra' mai piu del 22% che avranno gli agnelli. se sono tutti cosi contenti e' semplicemente perche' le banche hanno assicurato appoggio ma nello stesso tempo saranno obbligate a non vendere tutte le azioni ad un unica entita'.... quindi fiat rimane saldamente nelle mani del Lingotto ....considerando pure che un banca e' loro. su berlusconi ci volete mettere una pezza sopra? i soldi li investira' tutti sul digitale terrestre per fregare tutti i clienti a sky che sara' costretta a chiudere i battenti se non fara' qualcosa.
  4. Certo che questa situazione non mi piace per niente pero'. Doveva essere un incontro chiarificatrice e invece le idee chiare ce l'hanno solo loro....a noi tutti non e' dato sapere. Intanto la stampa si diverte a spararle chi in un modo chi in un'altro e su FIAT e' ripiombata l'incertezza..... per esempio da TGcom si da per scontato l'addio della famiglia Agnelli: Accordo Fiat-banche: Borsa fredda A settembre conversione del prestito Il confronto Fiat-Banche sul convertendo è arrivato al capolinea: gli istituti di credito a settembre convertiranno il prestito da tre miliardi di euro concesso al Lingotto in azioni diventando così primi azionisti della casa torinese con il 27% del capitale. Gli Agnelli invece dopo oltre un secolo si avviano a cedere il controllo del Lingotto. Ma la Borsa rimane fredda. Dopo l'exploit di ieri (che ha visto il titolo guadagnare il 6,7% e riagganciare la soglia dei 5 euro) e l'avvio in rialzo, il titolo ha fatto dietrofront e viaggia in rosso: -1,38% a 5,08 euro. Nell'incontro ai massimi livelli a Milano l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha fatto valere l'intesa che prevede l'ingresso degli istituti di credito nel capitale quale contropartita per la mancata restituzione del finanziamento di 3 miliardi di euro stanziato nel 2002. Cosi', a meno di tre anni dalla firma del prestito, le Banche (2 straniere e 6 italiane con in testa Intesa, Unicredit, SanPaolo e Capitalia), sia pure di malavoglia, hanno quindi di fronte la prospettiva di diventare a questo punto tutte insieme gia' dal prossimo settembre azioniste di Fiat con una quota intorno al 27-28%. Con gli Agnelli che dall'attuale 30% scenderanno al 22%. Gli istituti di credito, da parte loro, diventando azionisti di riferimento del Lingotto, potranno affiancare ai vertici attuali altri manager, allo scopo di continuare a perseguire gli obiettivi della ristrutturazione del prossimo triennio, che da parte sua anche Fiat ha ribadito in un comunicato congiunto di voler conseguire. Ma le Banche non sembrano al momento un blocco unito, e alcune hanno gia' avviato la riflessione sul da farsi. Sul tavolo delle banche piu' esposte e' gia' arrivata una proposta di Lehman Brothers che sulla falsariga di quanto gia' fatto per Piaggio, offrono di rilevare il convertendo in cambio di quote di una nuova societa' (newco) nella quale entrerebbero non meglio precisati imprenditori. Nei mesi scorsi come possibile "cavaliere bianco" in molti avevano guardato a Roberto Colaninno ritenuto pronto a una nuova sfida dopo il rilancio di Piaggio. Ma l'imprenditore mantovano ha da parte sua gia' smentito ogni coinvolgimento. Altre proposte da banche d'affari e case d'investimento potrebbero comunque arrivare da qui a settembre, secondo le aspettative delle stesse banche. Per quanto riguarda i singoli istituti, per tamponare le perdite sul prestito, alcuni degli istituti si sono gia' mossi. Banca Intesa, la piu' esposta per 650 milioni di euro, ha gia' coperto le perdite previste con strumenti derivati per 380 milioni, limitando l'impatto reale sul conto economico a 20 milioni di euro. Unicredit, che ha partecipato al prestito per 625 milioni, ha scelto invece la via dell' accantonamento (per 108 milioni) per coprire una perdita stimata di circa 240-245 milioni. San Paolo Imi, che ha contribuito al finanziamento con 400 milioni, ha invece imputato 167 milioni come perdita presunta. Accanto a queste ultime a cercare una via d'uscita per evitare oneri troppo pesanti in bilancio ci sono Capitalia, che aveva partecipato per 325 milioni piu' 100 del Banco di Sicilia, Bnl (300 milioni), Mps (250 piu' 50 di Banca Toscana), Abn Amro e Bnp Paribas (150 l' uno). E mentre da piu' parti si fa notare come a questo punto bisognera' vedere quale sara' il futuro industriale del colosso automobilistico torinese una volta in mano ai soci bancari in prima battuta, l' incontro di ieri sembra sancire la fine dell'era Agnelli al vertice del Lingotto. e infine anche la borsa penalizza questa poca chiarezza di comunicazione con un segno negativo. Possibile che non capiscono che finche' ci sono tutti questi punti interrogativi sopra la capoccia non ci si lavora serenamente in Fiat e soprattutto il consumatore non ha fiducia ?????? CHE PALLE!!!
  5. bene anzi benissimo.....se l'articolo di Repubblica ha un fondamento siamo a cavallo....
  6. scusate ma la vedete tanto positiva l'entrata della banche???? Ogni volta che le banche entrano da qualche parte distruggono....divorano.....solo per guadagnare piu soldi possibili.... Scordatevi una grande Fiat se arrivano le banche ma piu probabile uno spezzatino del gruppo.
  7. lascia stare Polo e 206..... Polo perche' e' spartana e poco agile a mio avviso, 206 perche quel 1.1 e' un polmonaccio
  8. Ho avuto una conferma anche io.... Per dare maggior spazio alla Punto al suo lancio e non oscurarla con altre auto si e' anticipata la 159. Precisamente dovrebbe essere presentata il 3 Giugno. MAGARI!
  9. Opec: il petrolio scenderà ancora Possibile altro aumento produzione Scendono i prezzi del petrolio e, a sentire gli esperti dell'Opec, questa flessione non sarà solo un fuoco di paglia. L'inversione di tendenza dovrebbe essere qualcosa di più stabile, viste le grandi manovre degli ultimi tempi proprio da parte dei Signori del petrolio, che hanno accresciuto al massimo proprio la produzione dell'oro nero. I Paesi che fanno parte dell'organizzazione stanno infatti sovraproducendo rispetto agli attuali tetti (27,5 milioni di barili al giorno) ed è probabile che i prezzi del petrolio "si modereranno". Ad affermarlo è il segretario generale dell'Opec, Adnan Shihab-Eldin, in una intervista a "Il Sole 24 ore" nella quale sottolinea come a marzo siano stati prodotti in media 29,7 milioni di barili al giorno (compreso l'Iraq, 27,9 senza). "Stiamo già sovraproducendo 300-400mila barili al giorno" dice "e questo riflette le dinamiche del mercato. Il presidente si aspetta che questo trend continuerà anche in aprile e maggio. La nostra produzione potrebbe salire a 30 milioni di barili al giorno. Io credo che i prezzi si modereranno. Non penso sia necessario ufficializzare un incremento prima del vertice di giugno". Se invece i prezzi dovessero scendere rapidamente il segretario dell'Opec sottolinea che "è possibile che non venga ufficializzato l'aumento". Speriamo che questi abbassamenti di prezzo arrivino anche alle pompe di benzina perche non vorrei che con il fatto che ci siamo abituati a vedere prezzi esorbitanti ai distributori, poi governo o gestori se ne approfittino....
  10. si e' previsto ma non so se e' restyling o nuovo modello....nel 2008 sigh
  11. non e' difficile sapere chi e' .....basta fare un piccolo anagramma del nick...
  12. sono contento dei risultati del sondaggio sintomo della coerenza della maggior parte dei forumisti....esclusi gli estremisti esterofili o antifiat.
  13. tutta questa discussione e' ridicola.... Gente che e' meravigliata e schifata solo per uno spot che invita i propri connazionali a RICORDARSI che esiste un costruttore di automobili italiano..... ripeto: solo in Italia potevano esserci reazioni del genere. Lo spot cmq' e' intelligente e estremamente forte nella comunicazione ed e' questo l'importante. Poi se vi guardate le classifiche della francia e della germania delle top ten vi fate un'idea di cio' che voleva intendere la Fiat con questo spot...
  14. non piace solo a chi brucia seriamente che il Gruppo Fiat sta tornando pesantemente in rimonta..... questo e' solo un preparare il terreno.....poi ci penseranno, Croma , 159 , 199 e Brera a fare il resto..... I fatti sono stato fatti.... adesso e' ora di un po di sano marketing. P.S. I Francesi hanno continuato a comprare peugeot e Citroen nonostante fossero dei cessi a 4 ruote per anni..... vi ricordo solo che negli ultimi anni si sono riprese queste due case che erano nella merda piu profonda....eppure non hanno comprato Fiat o VW ma hanno continuato a supportare i propri prodotti nazionali. Il fenomeno dell'odio per la Fiat e' tutto italiano.... ed inspiegabile....come inspiegabili sarebbero tante altre cose in questo paese....ma l'ignoranza e' una brutta bestia.
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