uova cassa integrazione per Fiat: circa 1.500 dipendenti tra impiegati, tecnici e quadridella società torinese rimarranno a casa da maggio fino a fine luglio a causa dei minori volumi di produzione. E' quanto e' emerso nel corso di un incontro tra azienda e sindacati in cui e' stato deciso il calendario delle sospensioni delle attivita' produttive negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Melfi e Pomigliano. Non e' la prima volta che la crisi coinvolge i "colletti bianchi" deò gruppo che oggi sono circa 5.000.
Già ferma dal 21 marzo la fabbrica siciliana di Termini Imerese, che riaprirà il primo ottobre, la nuova cassa coinvolgera' tutti gli stabilimenti: da maggio a fine luglio sono previste fermate settimanali per gli operai della maggior parte delle linee produttive.
Da maggio a luglio a Mirafiori la cassa integrazione interessera', in Carrozzeria, una settimana al mese i 4.400 addetti delle linee di Punto, Idea, Musa e Multipla, per due settimane i 600 di Thesis e Alfa 166. Si fermeranno anche gli operai delle lavorazioni collegate delle Presse. A Cassino sono previste due settimane di cassa a maggio, una a giugno e una a luglio per 2.000 lavoratori delle linee Stilo e Stilo station wagon, mentre a Melfi ci sara' una sola settimana di cassa a maggio per 4.500 addetti che producono Punto e Ypsilon. A Pomigliano si fermeranno, una settimana a maggio e una a luglio, i 2.500 operai delle linee di Alfa 147 e Alfa Gt, due settimane a maggio i 1.800 della linea Alfa 156
La Fiat Auto ha motivato il ricorso alla cassa integrazione con l'andamento del mercato italiano nei primi mesi del 2005. Nel primo trimestre dell'anno in Italia si e' toccato il piu' basso livello di immatricolazioni degli ultimi otto anni: 638.745 unita' rispetto alle 677.402 del corrispondente periodo del 2004. Per Fiat Auto, che pure ha sostanzialmente mantenuto le proprie quote di mercato, questa diminuzione della domanda ha comportato un forte aumento della dissaturazione degli impianti produttivi. Per mantenere in equilibrio il rapporto fra il numero di vetture costruite e le richieste del mercato e' stato quindi necessario sospendere l'attivita' in quasi tutti gli stabilimenti italiani, che nel primo trimestre hanno fatto ricorso a cassa integrazione ordinaria per periodi piu' o meno lunghi.
L'andamento negativo della domanda ha indotto anche a rivedere in senso peggiorativo le previsioni di andamento del mercato per i prossimi mesi, anche perche' non si vedono segnali di una ripresa della propensione all'acquisto da parte dei consumatori. Con l'obiettivo di evitare nuove diseconomie e consentire una piu' efficace programmazione dell'attivita' di Fiat Auto e dei fornitori, si e' percio' deciso di dare comunicazione, in modo ampio e articolato, delle fermate produttive che si renderanno necessarie nei prossimi tre mesi per fronteggiare la difficile situazione.
Speriamo che aumentino gli sconti nel mese di Aprile....