Confermo quanto detto a proposito della storia del modello: si trattava della Polo primissima serie con la coda e solo due porte. Meccanicamente montava il motore 1100 della Golf e forse anche un 1300 ma i ricordi potrebbero ingannarmi.
Conosco molto bene questa vettura perchè mio nonno l'ha posseduta per ben 21 anni, dal 1980 al 2001 (era una seconda serie, quella con i fari anteriori quadrati). Ha percorso 210.000 km aprendo il motore solo una volta per sostituire la guarnizione della testata e venne usata sempre senza risparmiarla, su strade sterrate, per galoppate autostradali, per caricare ogni sorta di peso. Riverniciata una prima volta a fine anni 80, una seconda volta nel 1995 da me personalmente (Rosso Corsa al posto dell'originale ed elegante amaranto.....solo a 19 anni possono venirti certe idee!!). Parcheggiata sempre all'aperto, spesso con i fondi zeppi di fango, iniziò ad arrugginire seriamente solo dopo i 17 anni (proprio come le auto italiane coetanee!!!). Robusta la meccanica (e sempre curata da mio nonno, che è un automobilista vecchio stile che cambia l'olio a 5000km piuttosto che a 10000), problematico l'impianto elettrico che non finì mai di dare rogne.
Venne demolita nel 2001 perchè la carrozzeria stava cedendo e il motore iniziava a mangiare olio.....e fu così che dopo 2 maggiolini e una Derby mio nonno divenne alfista prima con la ex 33 di mio padre (1.7 IE, un missile terra-aria) e adesso con una 146 1,6 boxer.
Ho preso la patente nel 95 e quindi ho guidato spessissimo questa buffa automobile, ricordo che a Genova ne circolavano non più di 5 o 6, attualmente tutte sparite (molte di più ne vidi in Trentino intorno al 1990, anzi era quasi comune per strada).
L'auto era leggera e il motore brillante, quindi ricordo una certa nervosità di marcia che mi divertiva. La tenuta di strada era buona, ma l'assetto molto morbido causava a volte problemi di stabilità.....specie ad un guidatore come me che, per dirne una, trova molta soddisfazione nel portare al limite un'Alfa 1750 del 68! Rimane comunque l'auto con più sterzo in assoluto che abbia mai condotto, si faceva inversione nello spazio di un fazzoletto.
Ciò che ricordo con affetto sono le gite presso i demolitori che facevo con mio nonno ancora da bambino: era diventato un gioco, quando si passava davanti ai campi di demolizione, indovinare la sagoma di una di queste vetture rarissime, oppure di una Polo prima serie, dalle quali portavamo via fanali e fanalini, modanature, maniglie e sciocchezze varie che praticamente ci venivano regalate perchè tanto nesssuno le chiedeva......ancora oggi nel garage della casa in campagna capita di aprire qualche cassetto e trovare un blocchetto di accensione, un tappo benzina o altro.
Presso un campo di demolizione di Reggio Emilia nel 97 mi capitò di trovare una Derby nata per il mercato tedesco e solo più tardi immatricolata a Reggio, molto particolare perchè blu metallizzata con interni molto rifiniti ed accessoriati rispetto alla versione italiana: evidentemente in Germania questo modello ebbe maggiore fortuna.
Posso dire una sciocchezza? se ne trovassi una perfetta sotto la polvere di un vecchio garage me la prenderei, non fosse altro che per ritrovare il ricordo di tanti momenti allegri passati con due persone a cui voglio immensamente bene (mia nonna che non c'è più.....e mio nonno che per fortuna è ancora in gamba nonostante i 78 anni).